ITRM960521A1

ITRM960521A1 - Varco di accesso a filtro per la protezione di un locale, con movimen ti lineari paralleli delle ante delle porte

Info

Publication number: ITRM960521A1
Application number: IT96RM000521A
Authority: IT
Inventors: Daniele Orsini
Original assignee: Progetech S R L
Priority date: 1996-07-24
Filing date: 1996-07-24
Publication date: 1998-01-24
Also published as: AU3863097A; US6076303A; WO1998003759A1; IT1284225B1; ITRM960521A0; EP0914539A1

Description

DESCRIZIONE

Varco di accesso a filtro per la protezione di un locale, con movimenti lineari paralleli delle ante delle porte.

La presente invenzione si riferisce ad un varco di accesso a filtro, destinato a proteggere l’ingresso ad un locale quando si desidera che il dispositivo di controllo dell’accesso non degradi la velocità dei transiti e non intralci la libera circolazione di portatori di handicap.

Sono noti numerosi tipi di dispositivi di accesso a filtro, utilizzati per meglio preservare le condizioni di climatizzazione all’interno degli ambienti, come pure per permettere la scansione elettronica a mezzo di apparecchiature rivelatrici di metalli delle persone che passano attraverso l’accesso.

I più usati tra tali dispositivi sono i sistemi a doppia porta, i sistemi a porte girevoli a perno centrale per l’accesso a locali pubblici ed le cosiddette ‘bussole antirapina”, dotate di rivelatori di metalli, per l’accesso a locali protetti, tipicamente banche, o a locali riservati.

Su alcuni di tali dispositivi sono previsti sistemi che comprendono corridoi separati per un utente che entra e per un utente elle esce, corridoi in cui viene ricavata una cabina, chiusa da due porte a cerniera verticale, che non possono normalmente venire aperte contemporaneamente.

Nel caso, per esempio, di banche, la cabina di entrata può essere dotata di rivelatori di metalli, atti ad impedire l’entrata nel locale protetto, di persone che recano con sé armi, per cui ogni persona può entrare nel locale solo con il consenso di tali rilevatori.

Più in particolare, in tali tipi di sistemi di porte di sicurezza, vengono create cabine verticali cilindriche, in cui le parti di accesso sono formate da pareti di vetro in forma di settori di cilindro che, nelle fasi di apertura e di chiusura, vengono fatte scorrere lungo le pareti cilindriche fisse laterali della rispettiva cabina, anch’esse formate da settori cilindrici di vetro di sicurezza.

Nel brevetto italiano N. 1.195.079 è stato poi descritto un sistema di cabine dotate di porte di sicurezza, atto a permettere l’entrata e l’uscita di una o più persone alla volta, in particolare anche di una persona invalida in carrozzella, e che può usato in banche, uffici postali, supermercati od altri locali, che debbono essere protetti contro rapine o simili, o semplicemente dagli agenti atmosferici.

Le porte girevoli a perno centrale sono spesso utilizzate negli alberghi, negli aeroporti ed in genere in tutti i locali pubblici ove sussistono problemi di isolamento, acustico o simili. Le porte girevoli a perno centrale devono essere spinte manualmente, costringono l’utente a camminare a “passetti” in sincronia con il movimento rotatorio, ed infine non permettono il passaggio di carrelli, carrozzelle ed addirittura oggetti voluminosi.

Pertanto, un tentativo, fatto nell’intento, se così possiamo dire, di linearizzare il percorso rotatorio delle porte girevoli a perno centrale, consiste nel dispositivo già noto che permette alle ante di una porta girevole di percorrere un tratto rettilineo compreso tra due rotazioni di 180°, in modo da consentire il passaggio anche a portatori di handicap.

Tuttavia, questi tipi di accesso per persone non deambulanti presentano numerosi inconvenienti.

Innanzitutto essi presentano quasi sempre percorsi non rettilinei delle ante, il che implica meccanismi complessi, e quindi costosi e di onerosa manutenzione. Tale osservazione vale anche nel caso del dispositivo del brevetto N. 1.195.079, in cui le ante eseguono movimenti rettilinei a 90° tra loro, tali appunto da simulare una rotazione di 360° ogni quattro movimenti a 90°.

Conseguenza diretta della complessità delle movimentazioni e dei meccanismi che le attuano è pertanto, non solo il costo, come già detto, ma anche la scarsa affidatali tà e la lentezza operativa.

Scopo principale della presente invenzione è pertanto quello di fornire un varco di accesso a filtro con due corridoi di entrata e di uscita reversibili, in cui le ante delle porte si muovono con un movimento lineare di andirivieni in una sola direzione, senza interferenza tra i percorsi descritti dalle singole ante.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un varco di accesso a filtro del tipo sopra citato, privo di barriere architettoniche che siano di ostacolo ai portatori di handicap.

Ancora un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un varco di accesso a filtro di struttura semplice ed economica ed adatta per la produzione di massa.

Secondo la presente invenzione, un varco di accesso a filtro per la protezione di un locale è caratterizzato dal fatto che esso comprende in combinazione:

due cabine a pianta rettangolare, affiancate lateralmente e disposte in modo da formare due corridoi affiancati che permettono la comunicazione tra il fronte delle cabine interno al locale ed il fronte delle cabine esterno al locale;

una prima coppia di ante, disposte in corrispondenza del fronte interno delle cabine affiancate, le ante essendo mobili parallelamente l’una rispetto all’altra e trasversalmente rispetto al flusso nei corridoi, ciascuna anta essendo mobile in modo meccanicamente indipendente dall’altra anta della coppia, tra una posizione in cui essa blocca il passaggio in uno dei corridoi e un’altra posizione in cui essa blocca il passaggio nell’altro dei corridoi; e una seconda coppia di ante, disposte in corrispondenza del fronte esterno delle cabine affiancate, le ante essendo mobili parallelamente l’una rispetto all’altra e trasversalmente rispetto al flusso nei corridoi, ciascuna anta essendo mobile in modo meccanicamente indipendente dall’altra anta della coppia, tra una posizione in cui essa blocca il passaggio in uno dei corridoi e un’altra posizione in cui essa blocca il passaggio nell’altro dei corridoi,

la disposizióne essendo tale che, nelle normali condizioni operative, alla movimentazione di un’anta di ciascuna coppia segue istantaneamente la movimentazione dell’altra anta della stessa coppia, non appena la prima anta della coppia ha finito la sua corsa, il movimento di ciascuna anta di una delle due coppie di ante avvenendo contemporaneamente al movimento dell’anta corrispondente dell’altra coppia di ante.

Con un varco a filtro secondo la presente invenzione si ottiene principalmente il vantaggio dovuto al fatto che una tale movimentazione delle quattro ante consente un notevole incremento dei flussi di transito attraverso il varco, fino ad almeno trecento transiti in entrata e trecento transiti in uscita ogni ora.

Un ulteriore vantaggio del presente varco di accesso a filtro consiste nel fatto che esso consente un transito in condizioni di totale automatismo anche ai portatori di handicap.

Secondo un altro aspetto della presente invenzione, le quattro ante, in una situazione di emergenza pilotata manualmente, possono essere spostate in modo da trovarsi tutte da un solo lato, ostruendo uno solo dei corridoi e lasciandone l’altro completamente libero, ad esempio per un’evacuazione veloce dei locali durante una situazione di emergenza.

Invece, in una situazione di emergenza intrinseca, per esempio in caso di mancanza di energia elettrica o di guasti, le quattro ante vengono fatte disporre in una posizione predeterminata, a partire dalla quale possono essere aperte senza sforzo manuale, eventualmente con chiavi apposite, verso l’esterno, a spinta.

La presente invenzione verrà nel seguito ulteriormente chiarita ed altri vantaggi verranno evidenziati dalla descrizione di una fórma di realizzazione pratica del varco di accesso a filtro secondo la presente invenzione, descrizione fatta a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, con riferimento, ai disegni allegati, in cui:

la figura 1 é una vista assonometrica schematica di un varco di accesso a filtro secondo la presente invenzione;

la figura 2 è una vista schematica in pianta del varco di figura 1 ;

le figure 3a, 3b, 3c e 3d sono viste in pianta schematiche e mostrano il varco di figura 1 nelle varie fasi di movimentazione durante il transito normale;

la figura 4 è una vista in pianta schematica e mostra il varco di figura 1 nella fase di emergenza pilotata manualmente; e

le figure 5a 5b e 5c sono viste in pianta schematiche e mostrano il varco di figura 1 nelle varie fasi di movimentazione durante una emergenza intrinseca.

Con riferimento ai disegni allegati, ed in particolare alle figure 1 e 2 di essi, si vede che il varco di accesso a filtro della presente invenzione comprende in combinazione due cabine 10, 12 affiancate lateralmente, a base genericamente rettangolare, unite tra loro lateralmente fino a formare un corpo unico. Entro ciascuna delle due cabine si rileva un corridoio, rispettivamente 14, 16, per il passaggio indifferentemente verso l’interno o verso l’esterno del locale chiuso dal presente varco di accesso.

Pertanto ciascun corridoio, come pure ciascuna cabina, ha un suo fronte rivolto verso l’interno del locale e l’altro suo fronte rivolto verso l’esterno del locale servito, n corpo unico comprendente le due cabine 10, 12 affiancate lateralmente è formato da una struttura in tubolari di ferro e comprende due coppie di guide superiori 18, 20 e 22, 24 stazionarie, come pure due coppie di guide di scorrimento a terra 26, 28 e 30, 32 parimenti stazionarie, una coppia per ciascuno dei suoi fronti. Ciascuna guida superiore 18, 20, 22 o 24 coopera con la rispettiva guida a terra 26, 28, 30 o 32 per sostenere e guidare una di quattro ante 34, 36, 38 o 40, ciascuna delle quali è mobile, indipendentemente dalle altre, lungo due guide esclusive stazionarie, tra le due posizioni che chiudono, rispettivamente, l’estremità di uno dei corridoi 14, 16.

Le quattro ante 34, 36, 38, 40 sono realizzate con profilati di alluminio e portano cristalli antisfondamento o antiproiettile a seconda delle necessità.

La movimentazione delle ante è realizzata, in modo noto, sulle guide superiori 18, 20, 22, 24 portanti, in estrusi di alluminio, a partire da usuali motori in corrente continua attraverso una trasmissione, parimenti usuale, del moto a cinghia di gomma dentata (particolari non mostrati). Sono inoltre previsti rivestimenti, realizzabili in ferro verniciato, alluminio anodizzato o acciaio inossidabile, a seconda delle esigenze.

Con riferimento alle figure 3a, 3b, 3c e 3d verrà ora descritto il funzionamento durante il normale transito attraverso il varco di accesso a filtro secondo la presente invenzione.

Con riferimento alla figura 3a, si vede che l’operazione di transito normale ha inizio quando una persona, schematizzata con una freccia a triangolo, impegna uno dei due corridoi 14 o 16 per entrare o, rispettivamente, uscire dal locale protetto. Ovviamente, vi può essere contemporaneamente l’entrata di una prima persona in uno dei corridoi e l’uscita di un’altra persona nell’altro corridoio, proprio in questa doppia operatività consistendo uno dei principali vantaggi del varco di accesso a filtro secondo la presente invenzione.

Quando un sensore (non mostrato) rivela, come peraltro usuale, la presenza di una persona in uno dei corridoi, ha inizio un ciclo di transito normale, sotto la supervisione di una centralina elettronica (non mostrata) a microprocessore, di tipo usuale, che riceve impulsi da sensori, di tipo usuale, (non mostrati) e li trasmette a motori attuatori di tipo usuale (non mostrati).

Come si vede bene dalla figura 3b, avviene dapprima il movimento contemporaneo delle due ante 34 e 40, le più lontane dal centro della rispettiva cabina, ed, immediatamente dopo, come mostrato nella figura 3c, anche il movimento contemporaneo delle altre due ante 36 e 38 interne, le più vicine al centro della rispettiva cabina.

Non vi è quindi alcun istante in cui alcuno dei due corridoi 14, 16 risulti totalmente aperto. Immediatamente dopo la movimentazione delle ante interne 36, 38, il presente varco di accèsso a filtro è immediatamente pronto per il transito successivo, che questa volta avviene con flusso invertito rispetto alla volta precedente, come meglio mostrato nella figura 3d.

Naturalmente, il presente varco di accesso a filtro può essere utilizzato combinandolo, secondo tecniche ben note agli esperti dei settore, con altri prodotti, quali rivelatori di metalli, lettori di badge o telecamere e può essere utilizzato per usi specifici nei campi del controllo accessi, della sicurezza antirapina e simili.

A seconda delle condizioni di utilizzo, quali maggiori o minori flussi, allarme da rivelatore di metalli, situazioni di emergenza, le quattro ante 34, 36, 38 e 40 ottimizzano i loro movimenti pilotate dalla centralina elettronica di gestione.

In caso di emergenza pilotata, come meglio mostrato in figura 4, tutte e quattro le ante 34, 36, 38 e 40 vengono fatte muovere verso uno stesso lato della cabina, mediante un adeguato comando inviato alla centralina elettronica. In tal modo uno dei corridoi, nel caso presente il corridoio 16, resta completamente libero, ad esempio per permettere l’evacuazione rapida del locale.

In caso di mancanza di energia elettrica o di rottura durante i transiti, come meglio schematizzato in figura 5a, le quattro ante 34, 36, 38 e 40 si dispongono nella posizione mostrata in figura 5b, per esempio sotto l’azione del peso proprio di alcune masse pesanti agenti per gravità sui meccanismi di movimentazione delle ante stesse.

La disposizione delle ante nella posizione mostrata nella figura 5b assicura l’isolamento dei locali protetti dal presente varco a filtro.

In caso di emergenza, le quattro ante 34, 36, 38 e 40 possono venire aperte verso l’esterno, come meglio mostrato in figura 5c, agendo manualmente su adatti dispositivi di sblocco, per esempio azionati mediante chiavi di sicurezza.

Pertanto si può facilmente notare come il varco di accesso a filtro della presente invenzione consenta l’evacuazione di emergenza in qualsiasi condizione di utilizzo.

In una variante di realizzazione, le ante 34, 36, 38 e 40 sono guidate da due setti verticali stabilizzatori, posizionati in corrispondenza del montante centrale situato tra le due cabine 10 e 12. In questo caso non sono più necessarie le guide a terra 26, 28, 30 e 32.

E' ovvio che altre numerose e diverse varianti e modifiche possono venire apportate dagli esperti della tecnica alla forma di realizzazione della presente invenzione descritta in precedenza, senza scostarsi dallo spirito di essa. Si intende pertanto che tali varianti e modifiche rientrano tutte nel campo dell'invenzione.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Varco di accesso a filtro per la protezione di un locale, caratterizzato dal fatto che esso comprende in combinazione: due cabine a pianta rettangolare, affiancate lateralmente e disposte in modo da formare due corridoi affiancati che permettono la comunicazione tra il fronte di dette cabine interno al locale ed il fronte di dette cabine esterno al locale; una prima coppia di ante, disposte in corrispondenza di detto fronte interno di dette cabine affiancate, dette ante essendo mobili parallelamente l’una rispetto all’altra e trasversalmente rispetto al flusso in detti corridoi, ciascuna anta essendo mobile in modo meccanicamente indipendente dall’altra anta della coppia, tra una posizione in cui essa blocca il passaggio in uno di detti corridoi e un’altra posizione in cui essa blocca il passaggio nell’altro di detti corridoi; e una seconda coppia di ante, disposte in corrispondenza di detto fronte esterno di dette cabine affiancate, dette ante essendo; mobili parallelamente l’una rispetto all’altra e trasversalmente rispetto al flusso in detti corridoi, ciascuna anta èssendo mobile in modo meccanicamente indipendente dall’altra anta della coppia, tra una posizione in cui essa blocca il passaggio in uno di detti corridoi e un’altra posizione in cui essa blocca il passaggio nell’altro di detti corridoi, la disposizione essendo tale che, nelle normali condizioni operative, alla movimentazione di un’anta di ciascuna coppia segue istantaneamente la movimentazione dell’altra anta della stessa coppia, non appena la prima anta della coppia ha finito la sua corsa, il movimento di ciascuna anta di una delle due coppie di ante avvenendo contemporaneamente al movimento dell’anta corrispondente dell’altra coppia di ante.
2. Varco di accesso a filtro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette quattro ante è sostenuta e guidata da una corrispondente guida superiore stazionaria.
3. Varco di accesso a filtro secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette quattro ante è guidata anche da una corrispondente guida a terra.
4. Varco di accesso a filtro secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette quattro ante è guidata anche da un setto verticale stabilizzatore.
5. Varco di accesso a filtro secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi che, in una situazione di emergenza pilotata manualmente, spostano dette quattro ante in modo tale che esse si trovano tutte da un solo lato di dette cabine affiancate, ostruendo uno solo dei corridoi e lasciandone l’altro completamente libero.
6. Varco di accesso a filtro secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi che, in una situazione di emergenza intrinseca, spostano dette quattro ante in modo tale che esse si trovano in lina posizione predeterminata.
7. Varco di accesso a filtro secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi che, a partire da detta posizione predeterminata, consentono l’apertura manuale di dette ante.
8. Varco di accesso a filtro, sostanzialmente come descritto in precedenza con riferimento ai disegni allegati.