ITRM20130289A1 - Dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori che producono bobine di tipo "spool" e "pan cake" - Google Patents

Dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori che producono bobine di tipo "spool" e "pan cake" Download PDF

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ITRM20130289A1
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: DISPOSITIVO DI CAMBIO A VOLO PER RIAVVOLGITORI CHE PRODUCONO BOBINE DI TIPO “SPOOL” E “PAN CAKE”;
La presente invenzione riguarda sostanzialmente il settore industriale degli impianti per la bobinatura di prodotti costituiti da nastri monostrato o multistrato, o fili o cavi.
Più specificamente, riguarda un innovativo dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori, per avvolgere bobine di nastri di materie prime da usare in successive lavorazioni.
Per “cambio a volo” si intende il cambio bobina in un riavvolgitore in modalità automatica, senza l’ausilio di nessun operatore al momento del cambio e con il film in movimento oppure fermo.
Il dispositivo che si descrive fa riferimento ai riavvolgitori, ovvero a quei sistemi meccanicielettronici che riavvolgono film (PP, PE, etc.) ed è valido sia per la realizzazione di bobine di tipo “spool” (fig. 1) sia per bobine di tipo “pan cake” (fig. 2).
E’ ben noto, nel settore produttivo, il problema che quando una bobina di avvolgimento della materia prima è stata completata, cioè ha raggiunto il diametro e/o il peso prefissato e/o la lunghezza prefissata, essa deve essere sostituita con un’altra vuota.
Questo significa che la bobina completa deve essere smontata dall’avvolgitore ed al suo posto deve essere installato il “core” sul quale verrà avvolto il materiale per realizzare una seconda bobina oppure deve essere preparato l’aspo di riavvolgitura nel caso di bobine core-less.
Attualmente esistono già degli avvolgitori nei quali sono presenti due bobine: una in lavorazione, cioè sulla quale viene avvolto il nastro, e l’altra in attesa, cioè costituita solo dal core sul quale verrà poi avvolto il nastro stesso.
Anche in questo caso, però, per passare il film dalla bobina completa a quella da iniziare, solitamente la macchina deve essere fermata e riavviata. A tale riguardo, va notato che esistono anche dei sistemi di cambio a volo di tipo automatico o di tipo semi-automatico che utilizzano accumulatori di film molto capienti e/o che prevedono una procedura che comporta inevitabilmente un rallentamento della produzione.
Scopo della presente invenzione, quindi, è di superare detti problemi fornendo un dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori, il quale consente di effettuare il cambio a volo automaticamente senza l’intervento di un operatore, senza dover rallentare la velocità della macchina e senza che sia necessario un accumulatore (buffer) di film molto capiente.
Ciò è stato ottenuto, secondo il trovato, fornendo un dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori, nel quale è prevista un’apposita striscia di inizio bobina opportunamente interposta fra il core della bobina da avvolgere (o il semplice aspo di riavvolgitura nel caso dei core-less) e l’inizio del film, nastro o materiale da riavvolgere.
Una migliore comprensione dell’invenzione, si avrà con la seguente descrizione dettagliata e con riferimento alle figure allegate che illustrano, a puro titolo esemplificativo, una preferita forma di realizzazione.
Nelle figure:
le figure 1 e 2 sono fotografie che mostrano, rispettivamente, delle bobine di tipo “spool” e delle bobine di tipo “pan cake”;
la figura 3, mostra schematicamente un avvolgitore dotato del dispositivo di cambio a volo secondo la presente invenzione, in cui il 2° aspo sta lavorando e riavvolgendo il film mentre il 1° aspo, che è stato preparato dall’operatore, è in attesa del cambio;
la figura 4 mostra schematicamente il concetto che è alla base del trovato;
la figura 5, corrispondente alla fig. 3, mostra l’avvolgitore dopo il cambio a volo dal 2° aspo, con bobina completa, al 1° aspo con il core vuoto; in merito, giova osservare che potrebbe essere anche senza core, ovvero core-less: in questo caso la striscia di materiale da interporre viene collegata direttamente all’aspo di riavvolgitura mediante, ad esempio, sistemi meccanici che potrebbero liberare la striscia al termine della formazione della bobina; la figura 6, analoga alla fig. 3, mostra l’avvolgitore quando è pronto per un nuovo cambio a volo dal 1° aspo, con bobina completa, al 2° aspo con il core vuoto o con il solo aspo in caso di coreless, che è stato preparato dall’operatore ed è in attesa del cambio;
le figure 7 e 8 mostrano due possibili esempi, non esaustivi, di disposizione (layout) delle bobine nell’avvolgitore;
le figure 9 e 10 mostrano un gruppo meccanico di cambio a volo secondo il trovato, evidenziando i particolari più importanti;
la figura 11 mostra la configurazione immediatamente successiva alla figura 9, dopo il cambio a volo;
la figura 10 mostra il dispositivo secondo il trovato pronto per il nuovo cambio a volo;
la figura 12 è una bobina completa da cui è stato tagliato l’ultimo tratto di materiale per usarlo come striscia da incollare o fissare al materiale da avvolgere per il successivo cambio a volo.
Nelle figure sopra descritte alcuni particolari costrittivo non sono stati rappresentati per consentire una visione più chiara dei particolari più importanti.
Con riferimento alle figure, il dispositivo per cambio a volo secondo la presente invenzione prevede dei mezzi per il taglio del nastro dal lato della bobina completa e dei mezzi per l’immediato fissaggio del lembo appena tagliato sull’estremità libera della striscia di materiale appositamente predisposta e vincolata al core della bobina da avvolgere.
Potrebbe anche essere un gruppo cambio del tipo “butt-splice”: per la presente invenzione non è fondamentale il tipo di cambio a volo utilizzato.
Esaminiamo ora nel dettaglio il funzionamento del trovato.
Attraverso uno o più rulli folli il materiale da riavvolgere entra nel gruppo di cambio a volo.
Su di un lato è presente la striscia di materiale che verrà utilizzata per il cambio a volo, opportunamente dotata di un supporto adesivo all’estremità. Nel caso in cui l’incollaggio non sia con adesivo, è possibile avere gruppi cambio con sistemi di incollaggio ad Ultrasuoni, a caldo, etc..
Sull’altro lato transita, all’interno dello stesso gruppo cambio a volo, il film che si sta riavvolgendo in modo da raggiungere, grazie ad uno o più rulli folli di passaggio materiale, l’aspo di riavvolgitura.
Un gruppo cambio ha al suo interno un sistema di taglio materiale: nel caso del “butt-splice” i sistemi di taglio ed incollaggio si trovano nella stessa unità e le due operazioni avvengono sostanzialmente nello stesso istante o quasi; inoltre un cambio del tipo “butt-splice” può essere privo di supporti adesivi perché i materiali vengono saldati insieme.
Al momento del cambio, l’estremità della striscia con l’adesivo ed il film in ingresso vengono incollati fra di loro mediante i gruppi di incollaggio; immediatamente dopo una delle due lame di taglio taglia il film che si stava riavvolgendo interrompendo la continuità con l’aspo che stava lavorando. In questo modo “parte” la riavvolgitura sul nuovo aspo.
Da quanto finora descritto, appare chiaro che per il funzionamento di questo tipo di cambio a volo, il riavvolgitore deve essere equipaggiato con due aspi di riavvolgitura: un aspo lavora e riavvolge il film mentre l’altro viene preparato e resta in attesa del cambio a volo (nella figura 3 il 2° aspo sta lavorando riavvolgendo il film mentre il 1° aspo, che è stato preparato dall’operatore, è in attesa del cambio).
L’idea per questo tipo di cambio a volo è la seguente: il riavvolgitore, come detto, è dotato di due aspi: uno lavora e riavvolge il film e l’altro è a riposo e può essere manipolato/preparato dall’operatore.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, l’operatore deve predisporre il core della bobina vuota o l’aspo a riposo dotandolo di una striscia di materiale, preferibilmente avente la stessa larghezza del film che si sta riavvolgendo.
La preparazione consiste nell’incollare una estremità di una striscia di materiale sul core della bobina e portare l’altra estremità all’interno del dispositivo di cambio a volo. E’ appena il caso di osservare che, nel caso di bobine core-less, l’operatore deve bloccare la striscia di materiale direttamente sull’aspo mediante sistemi meccanici o altri sistemi che, tipicamente, sono atti a liberare la stessa striscia nel momento in cui la bobina è completata o anche prima del suo completamento.
A questo punto la preparazione è pronta.
Al momento del cambio a volo, cioè nel momento in cui la bobina sul 2° aspo ha raggiunto il diametro/lunghezza desiderata (fig. 3), all’interno del dispositivo di cambio a volo si procede al fissaggio istantaneo (mediante bi-adesivo, colla, saldatura a caldo, saldatura ad ultrasuoni, etc.) della seconda estremità della striscia, cioè quella che è stata opportunamente portata all’interno del dispositivo di cambio a volo, sul film da riavvolgere. Contemporaneamente a detto fissaggio istantaneo, si procede al taglio del film che fino a quel momento veniva avvolto sul 2° aspo: detto taglio viene fatto a valle dell’incollaggio, cioè nel tratto di film verso la bobina già completata.
In questo modo, il film in ingresso che viene riavvolto, si trova solidalmente collegato alla striscia che era stata preparata e che è connessa al 1° aspo (v. fig. 4).
Non resta che far partire il 1° aspo in riavvolgitura ed il cambio a volo è completato. (FIG.
5).
A questo punto l’operatore può estrarre dal 2° aspo la bobina appena completata e predisporre il cambio a volo analogamente a quanto fatto precedentemente, questa volta con il core vuoto sul 2° aspo (FIG. 6).
Evidentemente, nei sistemi core-less quanto sopra detto resta comunque valido: in tali casi, infatti, l’operatore non preparerà un nuovo core vuoto ma l’aspo vuoto per la nuova riavvolgitura e ad esso collegherà un’estremità della striscia necessaria per il cambio a volo.
Quando la bobina che si sta formando sul 1° aspo avrà raggiunto il diametro/lunghezza desiderata si ripeterà la sequenza di cambio come descritta: questa volta sarà 2° aspo a partire per una nuova avvolgitura.
Descrizione del funzionamento del cambio a volo per il riavvolgimento di bobine:
Il sistema di gestione e controllo del gruppo di riavvolgitura secondo il trovato è dotato di un dispositivo (PLC o PC o altro) capace di rilevare, tramite appositi sensori, uno o più parametri relativi alla bobina che si sta riavvolgendo quali ad esempio: diametro della bobina stessa, lunghezza del materiale riavvolto, peso della bobina che si sta riavvolgendo etc.
L’operatore, all’inizio della produzione, imposta il valore di:
- diametro della bobina
e/o
- lunghezza film riavvolto
e/o
- peso bobina
Al raggiungimento del valore impostato inizia la sequenza di cambio a volo.
La stessa sequenza può essere azionata in modalità manuale, premendo – ad esempio - un pulsante con il quale si abilita la sequenza di cambio a volo.
Le fasi tipiche del cambio a volo sono:
1. predisposizione del cambio a volo mediante interposizione di una striscia di materiale che connette il nuovo aspo di riavvolgitura con il gruppo di cambio a volo;
2. raggiungimento di una delle condizioni di cambio: diametro bobina e/o lunghezza materiale riavvolto e/o peso bobina e/o azionamento manuale della sequenza, etc..
3. rallentamento della velocità di rotazione dell’aspo che sta riavvolgendo il film: grazie ad un apposito buffer, situato prima del cambio a volo, la macchina di produzione continua, quasi sempre, a lavorare senza rallentamenti;
4. stop o arrivo ad una velocità “minima” dell’aspo che sta riavvolgendo il film;
5. incollaggio della striscia di inizio bobina (in attesa) al materiale in arrivo dalla macchina, mediante azione dei cilindri di incollaggio (se la giuntura viene fatta con adesivo) oppure attivazione del sistema di incollaggio con mezzi termici o ad ultrasuoni;
6. azionamento del sistema di taglio al termine dell’incollaggio del film: serve a tagliare il film dalla bobina che è stata completata.
7. Non appena completata la fase di taglio si aziona il motore dell’aspo che deve iniziare la riavvolgitura, in modo da iniziare la formazione di una nuova bobina recuperando anche l’accumulo di materiale presente nel buffer.
Nello stesso tempo, la bobina che è stata completata può restare ferma per essere smontata o riprendere a ruotare in modo da riavvolgere anche il lembo di film che va dal cambio a volo alla bobina stessa. Una volta effettuato il taglio, la bobina appena formata può essere rimossa dall’aspo per consentire l’eventuale preparazione dell’apparato per il successivo cambio a volo.
L’interposizione di un’apposita striscia di materiale fra il gruppo di cambio a volo e l’aspo vuoto di riavvolgitura, cioè quell’aspo che, dopo il cambio a volo, inizierà a riavvolgere il materiale per realizzare una nuova bobina, è una caratteristica peculiare del trovato, atta a consentire l’esecuzione del cambio a volo.
Questa operazione va fatta senz’altro la prima volta che si inizia a lavorare con il riavvolgitore.
E’ anche interessante notare che successivamente, dopo un cambio a volo, si potrebbe anche evitare di dover interporre nuovamente una nuova striscia di materiale fra il nuovo aspo (vuoto) ed il gruppo di cambio, utilizzando proprio la parte terminale del materiale appena riavvolto.
Infatti il sistema di taglio sopra descritto lascia un tratto di materiale fra la bobina appena formata ed il gruppo cambio a volo (nella figura 11 indicato come “materiale tagliato che può essere riavvolto nella bobina appena formata”).
In altre parole, l’operatore potrebbe lasciare il materiale come si trova (con una estremità ancora dentro al cambio a volo) e tagliare il film in corrispondenza della bobina, togliere la bobina appena formata ed utilizzare proprio la striscia di materiale appena tagliata dalla bobina come striscia di partenza per il successivo cambio a volo, fissandola in modo noto all’aspo vuoto (fig. 12).
In questo modo si agevolerebbe ulteriormente l’operatore nella predisposizione del cambio a volo: è vero che si perde un po’ di materiale in quanto come striscia si utilizzerebbe del materiale “nobile” al posto di una striscia di un qualsiasi materiale, ma il risparmio di tempo per l’operatore potrebbe essere importante.
C’è da evidenziare che i cambi a volo spesso sono dotati di cilindri utilizzati per bloccare il film che è in attesa di essere incollato per il cambio a volo (v. figura 13). Proprio questi cilindri potrebbero essere utilizzati per bloccare il film appena tagliato ed evitare che si allontani dal cambio a volo.
L’operatore avrebbe:
- il film sulla bobina appena formata e, comodamente, potrebbe tagliarlo alla lunghezza desiderata (lunghezza che permetta successivamente di incollarlo/fissarlo al core/aspo di riavvolgitura);
- l’altra estremità già all’interno del gruppo di cambio a volo: dovrà solo terminare la preparazione apponendo l’adesivo o predisponendolo per il successivo incollaggio a caldo/ultrasuoni. In questo caso, durante la preparazione del successivo cambio a volo, è opportuno spostare verso i piatti di incollaggio l’estremità della striscia da incollare.
In detta fase 5 di incollaggio, durante la quale la striscia di materiale in attesa viene incollata sul materiale in arrivo dalla macchina, il cilindro incollaggio resta preferibilmente attivato con i piatti di incollaggio che restano chiusi – ad esempio - per circa 200-600 msec.
Nella successiva fase 6 di taglio, l’azionamento del cilindro che effettua il taglio determina la tranciatura del film che va verso la bobina che si stava riavvolgendo ed il film in arrivo dalla macchina di produzione, grazie all’avvenuto incollaggio sopra descritto, si trova ad essere connesso alla striscia di materiale collegata all’aspo che dovrà iniziare la riavvolgitura.
Vantaggiosamente, come si è già avuto modo di accennare precedentemente, se nello stesso istante in cui si aziona il cilindro del coltello di taglio si comanda anche il cilindro di bloccaggio del materiale che viene tagliato si ottiene che tale materiale resti bloccato nel cambio a volo ottenendo due risultati: si evita che la “coda” del film possa finire in aree indesiderate del riavvolgitore senza alcun controllo ed inoltre si può utilizzare questa parte di film, che va dal cambio a volo alla bobina appena riavvolta, come “striscia in attesa” per il successivo cambio. In questo modo l’operatore si ritrova la striscia già preparata ed in posizione, dovendo solamente dotarla di mezzi di incollaggio.
Il dispositivo secondo la presente invenzione può vantaggiosamente essere implementato sia sui riavvolgitori di tipo “pan cake” sia sui riavvolgitori di tipo “spool”.
Un altro vantaggio dell’invenzione, è dato dal fatto che la striscia di materiale che si utilizza per preparare il cambio a volo può avere anche un successivo utilizzo nella macchina dove la bobina completa sarà utilizzata, cioè nella macchina utilizzatrice.
Nelle macchine utilizzatrici, queste bobine vengono collocate su degli svolgitori (sopra, invece, abbiamo sempre parlato di riavvolgitori) che, solitamente, sono equipaggiati anch’essi di dispositivi di cambio a volo automatico che però sono di tipo noto.
Infatti, negli svolgitori il cambio a volo funziona secondo altre modalità, che sono ormai più che consolidate.
Sebbene il cambio a volo negli svolgitori sia ben noto, è opportuno fare alcune considerazioni in merito ai vantaggi che vengono forniti dall’impiego della presente invenzione durante la fase si avvolgimento, cioè di formazione delle bobine che poi verranno montate sulle macchine utilizzatrici, le quali hanno solitamente delle velocità lineari di lavorazione molto elevate, dell’ordine delle decine o centinaia di metri al minuto.
Un problema noto di tali macchine utilizzatrici, consiste nel fatto che, per il loro buon funzionamento, è molto importante poter rilevare la fine del materiale della bobina.
Attualmente, per fare ciò si usano sistemi in cui si misura il diametro residuo della bobina ed in base ad esso si determina – molto approssimativamente - la quantità di nastro che è ancora avvolta su di essa.
Questa indispensabile approssimazione nella misura, comporta quasi sempre lo spreco di molti metri di materia prima e spesso anche un rallentamento produttivo per almeno due motivi principali: il primo è che non è possibile misurare esattamente la quantità di nastro ancora presente sulla bobina, il secondo è dato dal fatto che le spire di nastro che sono immediatamente adiacenti al “core” (cioè i primi metri di nastro) vengono quasi sempre danneggiate, accartocciate durante l’avvolgimento della bobina stessa e devono essere scartate.
Nel caso in cui la bobina di materia prima in nastro sia realizzata utilizzando il dispositivo di cambio a volo secondo la presente invenzione, la macchina utilizzatrice sulla quale essa viene montata può facilmente rilevare la fine della bobina “leggendo” proprio quella striscia di materiale che viene predisposta per poter effettuare il cambio a volo durante l’avvolgimento. A tale scopo, infatti, detta striscia iniziale può avere un colore (o dei colori) facilmente individuabili e completamente diversi da quelli del nastro avvolto sulla bobina stessa potendo, in questo modo, anche essere facilmente riconoscibile dai sistemi automatici di lettura (fotocellule, etc.).
Detta striscia può addirittura essere di un materiale diverso da quello del nastro, per essere rilevabile ancora più facilmente.
Vantaggiosamente, in questo modo è possibile permettere alla macchina utilizzatrice di utilizzare tutto il materiale della bobina fino all’estremità della striscia di materiale sopra utilizzata nel cambio a volo del riavvolgitore.
Giova anche notare che l’operazione di cambio a volo durante l’avvolgimento può essere eseguita con il film in ingresso in movimento. La velocità lineare del film in ingresso può avere valori di 100 – 500 m/min (ed anche più): dipende dal tipo di materiale che si sta lavorando, dalla sua resistenza alla trazione e da altri parametri propri del materiale stesso.
Un’altra caratteristica peculiare della presente invenzione, consiste nel fatto che in ingresso al dispositivo di cambio a volo è previsto un buffer di accumulo che serve per accumulare il materiale durante il cambio a volo in modo da poter fare il cambio in piena velocità, senza fermare il materiale in ingresso, come mostrato ad esempio nelle figure 7 e 8, che tra l’altro mostrano schematicamente due diverse configurazioni (layout) per la disposizione delle bobine da riavvolgere e del dispositivo di cambio al volo: in un caso le due bobine sono affiancate e nell’altro sono sovrapposte, ma il funzionamento del trovato non cambia. La scelta della loro disposizione è solo in funzione degli spazi disponibili e della volontà del progettista.
È importante notare che il buffer di accumulo richiesto dalla presente invenzione è molto piccolo – solo pochi metri di materiale - a favore del fatto che il film da riavvolgere non viene stressato passando attraverso molti rulli, come accade per buffer molto capienti.
Fino ad oggi non risulta che le aziende leader nel settore dei riavvolgitori spool abbiano dei sistemi di cambio a volo automatico sui loro riavvolgitori come del tipo descritto.
Infine, il gruppo di cambio a volo non deve essere necessariamente posizionato come nelle figure, in cui il materiale da riavvolgere si muove dal basso verso l’alto: può essere ruotato di 90°, rovesciato, inclinato, etc. senza modificare il concetto inventivo che è alla base della presente invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI: 1. Dispositivo di cambio a volo per riavvolgitori di bobine comprendenti un PLC, o altro dispositivo analogo, un buffer di accumulo del film o nastro da riavvolgere e due bobine: una in lavorazione e l’altra, vuota, in attesa, caratterizzato dal fatto di comprendere, in combinazione: - mezzi di taglio del nastro riavvolto sulla bobina in lavorazione; - mezzi per il rilevamento del diametro della bobina in lavorazione e/o della lunghezza film riavvolto e/o del peso della stessa bobina; - un’apposita striscia di inizio bobina avente una prima estremità opportunamente fissata al core della bobina da avvolgere o all’aspo della bobina vuota in attesa, mentre la seconda estremità è dotata di mezzi per il suo fissaggio rapido al nastro che deve essere riavvolto, durante l’operazione di cambio a volo; - mezzi per il fissaggio istantaneo, mediante bi-adesivo, colla, saldatura a caldo, saldatura ad ultrasuoni, etc., della seconda estremità della striscia, cioè quella che è opportunamente posizionata all’interno del dispositivo di cambio a volo, sul film da riavvolgere; in cui detta striscia di inizio bobina è appositamente predisposta da un operatore all’inizio del funzionamento del dispositivo e dopo ogni cambio a volo.
  2. 2. Dispositivo di cambio a volo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per il fissaggio istantaneo dell’estremità libera della striscia di inizio bobina al film da avvolgere sono dotati di piatti di incollaggio.
  3. 3. Dispositivo di cambio a volo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di taglio comprendono almeno una lama di taglio per ciascuna delle bobine di avvolgimento del nastro o film.
  4. 4. Dispositivo di cambio a volo secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di incollaggio sono posizionati a monte dei detti mezzi di taglio.
  5. 5. Dispositivo di cambio a volo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, per ciascuna delle bobine di avvolgimento, comprende dei cilindri di bloccaggio del materiale da avvolgere dopo il cambio a volo o della striscia di inizio bobina in attesa del cambio a volo.
  6. 6. Dispositivo di cambio a volo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti cilindri di bloccaggio sono posti a valle dei mezzi di taglio.
  7. 7. Dispositivo di cambio a volo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per il fissaggio istantaneo sono costituiti da mezzi di incollaggio a caldo o ad ultrasuoni.
  8. 8. Dispositivo di cambio a volo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede almeno un rullo folle nella zona di ingresso del materiale da avvolgere ed almeno un rullo folle nella zona di uscita del materiale per ciascuna delle bobina di avvolgimento.
  9. 9. Dispositivo di cambio a volo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto PLC è atto a controllare e gestire i sensori e gli attuatori delle varie parti meccaniche per: - rilevare il raggiungimento di una delle condizioni di cambio: diametro bobina e/o lunghezza materiale riavvolto e/o peso bobina e/o azionamento manuale della sequenza, etc.. - comandare il rallentamento della velocità di rotazione della bobina che sta riavvolgendo il film: grazie ad un apposito buffer, situato prima del cambio a volo, la macchina di produzione continua, quasi sempre, a lavorare senza rallentamenti; - fermare o rallentare la bobina che sta riavvolgendo il film fino ad una velocità minima prevista per il cambio a volo; - azionare l’incollaggio/fissaggio della striscia di inizio bobina al materiale in arrivo dalla macchina, mediante azionamento dei cilindri di incollaggio oppure attivazione del sistema di incollaggio con mezzi termici o ad ultrasuoni; - azionamento del sistema di taglio al termine dell’incollaggio del film alla striscia di inizio bobina, per tagliare il film verso la bobina che è stata completata.
  10. 10. Riavvolgitore di bobine, dotato del dispositivo di cambio a volo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto PLC, non appena completata la fase di taglio è atto ad azionare il motore dell’aspo che deve iniziare la riavvolgitura, in modo da iniziare la formazione di una nuova bobina recuperando anche l’accumulo di materiale presente nel buffer.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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US4374576A (en) * 1981-02-02 1983-02-22 Compensating Tension Controls, Inc. Semi-automatic roll winding machine
DE3744002A1 (de) * 1987-12-24 1989-07-06 Agfa Gevaert Ag Verfahren und vorrichtung zum automatischen wechsel der aus einer vielzahl von einzelfilmen zusammengeklebten filmstreifen in einem rollenkopiergeraet
DE3920659A1 (de) * 1989-05-31 1991-01-10 Iro Calator Ab Verfahren zum herstellen endloser bahnen aus einer primaerbahn und vorrichtung zum durchfuehren des verfahrens

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