ITRM20120380A1 - Dispositivo di stimolazione neurofisiologica. - Google Patents

Dispositivo di stimolazione neurofisiologica. Download PDF

Info

Publication number
ITRM20120380A1
ITRM20120380A1 IT000380A ITRM20120380A ITRM20120380A1 IT RM20120380 A1 ITRM20120380 A1 IT RM20120380A1 IT 000380 A IT000380 A IT 000380A IT RM20120380 A ITRM20120380 A IT RM20120380A IT RM20120380 A1 ITRM20120380 A1 IT RM20120380A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
extremity
fact
stimulation
presenting
substances
Prior art date
Application number
IT000380A
Other languages
English (en)
Inventor
Roberta Ficacci
Original Assignee
Roberta Ficacci
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Roberta Ficacci filed Critical Roberta Ficacci
Priority to IT000380A priority Critical patent/ITRM20120380A1/it
Priority to PCT/IB2013/055997 priority patent/WO2014020483A1/en
Priority to US14/418,569 priority patent/US20150297330A1/en
Priority to EP13767114.5A priority patent/EP2879630B1/en
Publication of ITRM20120380A1 publication Critical patent/ITRM20120380A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C19/00Dental auxiliary appliances
    • A61C19/06Implements for therapeutic treatment
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F5/00Orthopaedic methods or devices for non-surgical treatment of bones or joints; Nursing devices; Anti-rape devices
    • A61F5/56Devices for preventing snoring
    • A61F5/566Intra-oral devices
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C19/00Dental auxiliary appliances
    • A61C19/06Implements for therapeutic treatment
    • A61C19/063Medicament applicators for teeth or gums, e.g. treatment with fluorides
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F5/00Orthopaedic methods or devices for non-surgical treatment of bones or joints; Nursing devices; Anti-rape devices
    • A61F5/01Orthopaedic devices, e.g. splints, casts or braces
    • A61F5/30Pressure-pads

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Heart & Thoracic Surgery (AREA)
  • Vascular Medicine (AREA)
  • Biomedical Technology (AREA)
  • Orthopedic Medicine & Surgery (AREA)
  • Nursing (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Oral & Maxillofacial Surgery (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • Otolaryngology (AREA)
  • Pulmonology (AREA)
  • Orthopedics, Nursing, And Contraception (AREA)
  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)
  • Dental Tools And Instruments Or Auxiliary Dental Instruments (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI STIMOLAZIONE NEUROFISIOLOGICA†.
Descrizione
Settore della tecnica
La presente invenzione si riferisce ad un nuovo ed innovativo dispositivo da applicare nella cavità orale, atto ad indurre, nel paziente che utilizza detto dispositivo, un’appropriata auto-stimolazione sensoriale per via trigeminale. Questa condizione viene ottenuta tramite il rilassamento dei muscoli dell’apparato stomatogenetico utilizzando il dispositivo in oggetto ad intervalli regolari e per un periodo di tempo variabile a seconda della sintomatologia delle disfunzioni presentate dall’utilizzatore del dispositivo. Il principio a sostegno di questo approccio consiste nel fatto che l’organismo umano à ̈ caratterizzato da una fondamentale bilateralità. Quindi il risultato ottenuto dall’utilizzo di questo dispositivo consiste nell’instaurarsi di una nuova memoria funzionale nell’organismo del paziente, con una conseguente rimodulazione delle funzioni fisiologiche inizialmente alterate a causa di asimmetrie periferiche, come le asimmetrie facciali, contribuendo a determinare una remissione della sintomologia o un notevole decremento di questa, per esempio, tensione a livello della zona temporale, cervicalgie, algie all’articolazione temporo-mandibolare e ipereccitabilità sistemica.
Stato dell’arte
Come à ̈ noto, tutti gli organismi viventi mostrano una comune tendenza naturale, al raggiungimento di uno stato interno di equilibrio. Quest’ultimo consiste in uno stato di relativa stabilità delle proprietà chimico fisiche delle sostanze presenti all’interno degli organismi. L’evoluzione di questi, in un tale stato di equilibrio, viene comunemente detta omeostasi ed il suo raggiungimento rappresenta la condizione ottimale affinché tutte le funzioni fisiologiche, caratterizzanti l’organismo vivente, operino correttamente ed in simultanea armonia.
In molti processi biologici le condizioni di omeostasi, garantiscono che la concentrazione chimica di specie quali ioni e/o molecole sia determinata e costante, favorendo il mantenimento delle condizioni che permettono la sopravvivenza cellulare.
L’organismo umano à ̈ indubbiamente uno degli organismi viventi dinamici, e quindi tendenzialmente omeostatico, più complesso ed in continua evoluzione, il cui controllo à ̈ riconducibile alla plasticità del sistema nervoso, anch’essa dinamica, adattiva e pertanto in continua evoluzione.
Tuttavia in alcuni casi, ed in particolare in alcuni soggetti, anche nella condizione in cui sussista l’equilibrio omeostatico, possono verificarsi degli stati disfunzionali riconducibili a delle asimmetrie funzionali la cui presenza determina, ad esempio, ipo- e/o iper-risposte cerebrali che si evolvono infine in quadri patologici più o meno gravi. In altri termini anche nel caso in cui le varie componenti del sistema nervoso si trovino inizialmente in condizioni omeostatiche, possono verificarsi nell’organismo dei quadri sintomatologici dovuti alla presenza di asimmetrie periferiche, come quelle facciali oppure posturali, che possono causare un alterato funzionamento dell’attività neurale, inducendo, nei casi più estremi, lo sviluppo di vere e proprie patologie.
E’ stato dimostrato che asimmetrie come quelle facciali possono influenzare il trigemino, V nervo cranico, definito dallo scienziato Antonio Damasio come “nervo globale†essendo crocevia di diversi tipi di segnali sensoriali afferenti al cervello. La stretta correlazione sussistente tra il suddetto nervo e le asimmetrie facciali (nonché posturali), più o meno consistenti, ha pertanto indotto a pensare che il trattamento terapeutico delle asimmetrie inducesse una modulazione delle afferenze disturbanti con un conseguente miglioramento dell’attività neurale. Questo innovativo approccio terapeutico trae origine dagli studi dello scienziato russo I. P. Pavlov che elaborò la teoria dei riflessi condizionati.
Secondo la suddetta teoria esisterebbe un preciso legame tra un fattore esterno (come, a titolo di esempio non limitativo, uno stimolo acustico) ed una reazione dell’organismo. Tuttavia, questo tipo di legame non può essere permanente, bensì temporaneo. I principi che sono alla base della teoria dei riflessi condizionati hanno portato a definire, secondo le nuove acquisizioni scientifiche, questo processo di apprendimento non dichiarativo come “APPRENDIMENTO ASSOCIATIVO†.
Un altro tipo di apprendimento non dichiarativo à ̈ quello non associativo studiato dallo scienziato E. Thorndike, in cui il soggetto apprende le proprietà di un singolo stimolo, per esempio un forte rumore, quando viene ripetutamente esposto allo stimolo e si innesca una risposta detta di assuefazione (riduzione della forza sinaptica) o di sensibilizzazione (aumento della forza sinaptica). Sono dunque esempi di APPRENDIMENTO NON ASSOCIATIVO l’assuefazione e la sensibilizzazione, che ritroviamo anche nei meccanismi fisiologici che regolano l’omeostasi.
Come suddetto, le condizioni di equilibrio omeostatico dell’organismo sono quelle in cui tutte le funzioni fisiologiche sono espletate in modo ottimale, per cui uno sbilanciamento della condizione di equilibrio del SN, indotta da asimmetrie periferiche, può determinare un’alterazione delle stesse funzioni neuronali, generando ad esempio aree ipo funzionanti ed aree iper funzionanti tali da determinare quadri patologici di una certa entità, tramite meccanismi di sensibilizzazione instauratasi. La sensibilizzazione à ̈ una forma di apprendimento non associativo, basata su un aumento della forza sinaptica, in contrapposizione al concetto che l’assuefazione porti invece ad una riduzione della forza sinaptica (Kandel, premio Nobel 2000 per le sue ricerche sulle basi fisiologiche della conservazione della memoria nei neuroni)
Queste considerazioni hanno condotto alla nascita di un approccio terapeutico, che può essere definito terapia sensitizzante mirante a modulare l’importante budget afferenziale a livello del V nervo cranico nelle condizioni cliniche caratterizzate dalla presenza di asimmetrie periferiche come quelle facciali.
Tale nervo riveste pertanto un ruolo di fondamentale importanza nell’equilibrio neurofisiologico dell’organismo. Esso viene chiamato Trigemino perché à ̈ formato da tre principali rami periferici: il nervo oftalmico, il nervo mascellare ed il nervo mandibolare che escono dal cranio attraverso altrettanti forami differenti, ovvero, la fessura orbitale superiore, il forame rotondo, ed il forame ovale. Alla base dell’organizzazione del Sistema Trigeminale vi à ̈ il principio generale secondo il quale i segnali efferenti motori e le informazioni concernenti le diverse modalità sensitive vengono elaborati in nuclei distinti del tronco dell’encefalo. Il nervo trigemino veicola quindi, da zone periferiche al Sistema Nervoso Centrale, l’informazione necessaria alla costruzione della cartografia neuronale, che rappresenta l’organismo nella sua interezza. Le informazioni trasmesse al SNC entrano successivamente in un circuito di memorizzazione, tramite il sistema limbico (ippocampo ed amigdala), per poi essere utilizzate dal cervello per produrre reazioni vegetative, per elaborare azioni motorie o per costruire rappresentazioni mentali.
Lo studio delle asimmetrie funzionali ha permesso quindi di valutare che la riorganizzazione di una funzione periferica, ottenuta per adattamento ad una nuova situazione, induca una riorganizzazione di determinate funzioni del sistema fisiologico umano essendo quest’ultimo un sistema adattivo e dinamico e che tende pertanto a rispondere agli stimoli provenienti dall’esterno. L’ambiente esterno à ̈ infatti fonte di stimoli che vengono captati da recettori specifici e da questi convogliati sotto forma di impulsi, alle aree sottocorticali, dove subiscono una prima decodificazione per venire poi ricodificati in un linguaggio comprensibile alle unità successive del sistema. Tali informazioni, passando per vie e stazioni differenti, vengono inviate alla corteccia. Da questa i segnali percepiti vengono inviati alle strutture deputate alla memoria sensoriale, che ha così la possibilità di riconoscerle. Da qui si dipartono gli impulsi effettori per la regolazione dei meccanismi omeostatici, che hanno il compito di mantenere in equilibrio tutti i parametri biochimici e biofisici dell’ambiente interno. Pertanto, un impulso afferente all’encefalo proveniente da una struttura periferica che funziona in modo anomalo, può determinare un’afferenza disturbante i SNC, che a sua volta la memorizza, mediante fenomeni di adattamento, determinando conseguentemente il punto di partenza di un riflesso condizionato. Ad esempio, se i muscoli di un lato dell’organismo sono ipotonici o ipertonici, i loro recettori invieranno al SNC una serie di impulsi di ampiezza e frequenza tali da generare una risposta proporzionale al segnale di partenza. Il ripetersi delle afferenze disturbate al SNC, può infine determinare la rottura dell’equilibrio di un organo bersaglio, facendo sì che quest’ultimo risponda in modo anomalo.
Alla luce delle suddette osservazioni e considerazioni à ̈ nata l’intuizione di individuare un approccio terapeutico atto a modulare e correggere le anomalie talvolta caratterizzanti determinate strutture periferiche, per evitare l’induzione di corrispondenti disfunzioni, agendo sulle asimmetrie funzionali, spesso responsabili della rottura degli equilibri omeostatici. Un innovativo dispositivo che fino ad oggi ha permesso di riorganizzare, mediante fenomeni di adattamento e memorizzazione, funzioni fisiologiche correggendo asimmetrie come quelle facciali, à ̈ un particolare tipo di bite “detto bite neurologico†. Questo dispositivo descritto nella domanda di brevetto ITRM20080141 affronta il quadro sintomatologico risolve la situazione patologica instauratasi, modulando l’intensità dell’attività del determinate patologico. E’ importante a tal proposito far presente che un tipico esempio di strutture determinanti la patologia ed attivate da un’asimmetria periferica come quella facciale, à ̈ rappresentato dall’aumento di produzione di neurotrasmettitori e/o neuromodulatori. Ad esempio dall’accumulo di noradrenalina nel nucleo encefalico locus ceruleus.
La noradrenalina neurotrasmettitore costituisce circa l’1% dei neurotrasmettitori presenti a livello cerebrale e la sua funzione ipotizzata à ̈ quella di influire sui livelli di eccitabilità nervosa, ad esempio mantenendo questi ultimi basali.
Una disfunzione del locus ceruleus, indotta da uno scorretto funzionamento di un sistema periferico, si manifesta generalmente con una iperattività della struttura durante la fase REM del sonno, fase in cui questo piccolo nucleo dovrebbe essere silente. Il fatto che esso non lo sia, à ̈ dovuto alla continua richiesta di noradrenalina la cui produzione à ̈ perifericamente indotta da un meccanismo di stimolazione paradontale. Nel serrare o digrignare i denti a causa di situazioni stressogene, si induce quindi un meccanismo di produzione di energia che in una fase come quella del sonno non dovrebbe essere richiesta. Risulta quindi evidente che contrastando questi fenomeni con mezzi o dispositivi che impediscano di innescare meccanismi non necessari per l’organismo, si contribuisca ad un miglioramento dell’attività delle sue funzioni fisiologiche. Inibendo ad esempio la produzione di nordrenalina durante la fase REM del sonno si favorisce invece la produzione di serotonina, un altro neurotrasmettitore implicato in fenomeni quali ad esempio sonno, regolazione della temperatura corporea e generalmente non implicanti la sussistenza dei nervi dell’organismo in uno stato eccitato.
Il dispositivo descritto nel documento ITRM20080141 agisce in modo appropriato a livello neurofisiologico e più dettagliatamente, intervenendo sull’estensione dei muscoli facciali e delle vie nervose connesse, per cui à ̈ stato definito “bite neurologico†. Questo dispositivo à ̈ sostanzialmente costituito da una placca base di resina che accompagna la volta palatina fino al palato molle, da un tacco di resina applicato nella zona anteriore della placca base ed esteso da canino a canino, e da una pluralità di fili metallici presentanti una parte inserita nella resina ed una parte esterna da agganciarsi ai denti. Detto dispositivo à ̈ in grado di produrre una bilanciata autostimolazione sensoriale tramite l’estensione dei muscoli facciali e delle vie nervose ad essi connesse, che si realizza con l’inserimento nel cavo orale di questo particolare tipo di dispositivo neurofisiologico che agisce in modo tale da impedire la chiusura del morso ed inviare quindi al centro stimolazione sensoriale.
Tuttavia sebbene il suo utilizzo sia in grado di innescare dei meccanismi che inducono una nuova memorizzazione a livello neurale ed un processo di guarigione inteso come riequilibrio della situazione disfunzionale, esso presenta delle limitazioni. Queste ultime risiedono sostanzialmente nelle sue caratteristiche strutturali, relativamente complesse, e nella sua modalità di applicazione nl cavo orale per la quale à ̈ richiesta particolare precisione. Ad esempio i fili metallici componenti il dispositivo del documento ITRM20080141 vanno correttamente agganciati ai denti, in particolare almeno due fili vanno agganciati ai molari superiori. Queste operazioni richiedono pertanto una grande accuratezza atta a definire un corretto funzionamento dell’apparecchio. Quest’ultimo stando alla sua relativa complessità strutturale può inoltre risultare in alcuni casi e per alcuni pazienti fastidioso oltre che da non utilizzarsi in contesti implicanti relazioni con il pubblico. Questo apparecchio à ̈ infatti da utilizzare esclusivamente durante la notte. Caratteristiche e limiti di natura analoghi a questi sinora descritti sono rappresentati anche da altre tipologie di bites dentali, solitamente utilizzati per evitare fenomeni di bruxismo e che presentano la caratteristica comune di estendersi su tutta la arcata dentale. I bites tradizionali definiti talvolta come placche di riposizionamento mandibolare vengono generalmente applicati sui denti dell’arcata inferiore o superiore ed hanno la funzione di impedire ai molari e premolari superiori ed inferiori di venire in contatto tra loro nelle fasi masticatorie e di deglutizione, lasciando ai condili mandibolari libertà per disporsi dove devono naturalmente disposti nelle fasi di deglutizione, senza l’interferenza di una malocclusione. Allo stato della tecnica attuale non sempre l’applicazione dei dispositivi finora realizzati à ̈ stata in grado di giungere ad un successo terapeutico consistente in un corretto rapporto fisiologico tra articolazione temporo-mandibolare ed occlusione dentale. Un’alterazione di quest’ultima può inoltre contribuire all’instaurarsi di una scorretta postura, dando luogo successivamente a tutte le conseguenze più o meno gravi che ne derivano. A tal proposito la presente domanda di brevetto per invenzione industriale, che sarà qui di seguito dettagliatamente descritta, propone un dispositivo presentante non solo caratteristiche atte ad indurre dei meccanismi di correzione delle funzioni fisiologiche alterate da asimmetrie periferiche facciali o da uno scorretto funzionamento dei sistemi periferici, ma presentante anche una conformazione tale da permettere all’utilizzatore del dispositivo di poterlo applicare e rimuovere a livello boccale, con grande semplicità. L’oggetto della presente invenzione, contrariamente ai bite tradizionali, coinvolge solo i denti anteriori mettendo a riposo i premolari e i molari.
Il dispositivo in oggetto à ̈ inoltre provvisto di opzionali componenti aggiuntive in grado di indurre anche una stimolazione palatale che possa modulare ulteriormente l’attività dell’ipotalamo. Quest’ultimo à ̈ costituito da un raggruppamento di piccoli nuclei che sono situati sulla porzione inferiore della massa cerebrale presso la congiunzione tra il mesencefalo ed il talamo. Questi nuclei sono indirettamente connessi al palato in quanto si trovano lungo la base dell’encefalo, che à ̈ posta appena sopra il palato. I nuclei costituenti l’ipotalamo sono inoltre adiacenti all’ipofisi, ovvero, alla più importante delle ghiandole endocrine. La funzione dell’ipotalamo à ̈ quella di integrare le risposte viscerali e somatiche in modo conforme alle necessità del cervello. L’ipotalamo à ̈ il centro coordinatore delle emozioni, per cui una stimolazione effettuata in un punto particolare dell’ipotalamo, così come in alcune regioni del sistema limbico, può provocare nell’uomo e in alcuni animali uno scoppio di collera e/o un comportamento aggressivo. La stimolazione di una porzione ipotalamica adiacente al suddetto punto, provoca invece una sensazione di intenso piacere. Nel palato sono inoltre presenti numerosissimi recettori coinvolti anche nel meccanismo dell’informazione posturale. Più dettagliatamente la stimolazione palatina della lingua à ̈ in grado di influenzare il funzionamento dei recettori posturali primari dall’occhio al piede, all’apparato vestibolare, alla mandibola. Molti studi hanno inoltre apprezzato l’effetto miorilassante generale e l’effetto riequilibrante sulla muscolatura di tutto il corpo, determinato per l’appunto dalla sola stimolazione palatale. La stimolazione del palato ad opera della lingua che pure à ̈ innervata dal nervo trigemino determina diverse risposte fisiologiche che coinvolgono il Sistema Nervoso Centrale ed il locus ceruleus. In particolare, la lingua, comprimendo i recettori palatini à ̈ in grado di indurre indirettamente una rifunzionalizzazione del Sistema Nervoso Centrale. L’applicazione di queste teorie ha permesso di fornire anche una spiegazione all’abitudine del succhiamento del dito in bambini oltre i due- tre anni di età.
Dopo quest’età, infatti, l’abitudine acquisita dal bambino potrebbe essere collegata alla scorretta postura di riposo della lingua, la quale non poggiando a livello dello spot palatino non impartisce il corretto stimolo ai recettori trigeminali ed il bambino compensa tale deficienza posizionando il dito al posto della lingua. E’ stato osservato che l’assenza di stimolazione trigeminale da parte della lingua mal mimata dal dito, si accompagna spesso a disordini comportamentali nei bambini ma anche, in alcuni casi, a disturbi dell’apprendimento e disturbi della sfera emotiva.
Descrizione dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un nuovo ed innovativo dispositivo atto ad indurre una fisiologica stimolazione sensoriale agendo sull’apparato stomatognatico tramite estensione e il rilassamento dei muscoli facciali. L’oggetto della presente descrizione à ̈ atto sia a rimodulare l’attività neurale, inizialmente alterata a causa di asimmetrie periferiche, come quelle facciali, sia ad impedire che fenomeni e più dettagliatamente parafunzioni, ovvero attività involontarie della bocca che spesso si verificano durante il sonno, quali serramento (stringere i denti), bruxismo (digrignare), o il mordersi le labbra, dovute a condizioni stressogene proprie dell’individuo, alterino il corretto funzionamento dell’attività neurale. Questi movimenti involontari, mettono infatti in atto un meccanismo paradontale che comporta un aumento della quantità di noradrenalina prodotta, portando di conseguenza l’individuo in uno stato di eccitazione nervosa durante il sonno. Quest’ultima condizione determina una qualità alterata e non fisiologica del sonno.
Il corretto posizionamento del dispositivo, oggetto della presente domanda di brevetto, tra le due arcate dentali, superiore ed inferiore, causa inevitabilmente una diminuzione della tensione neuromuscolare, modulando correttamente la produzione del neurotrasmettitore noradrenalinico. Detto dispositivo di stimolazione neurofisiologica à ̈ conformato in modo tale da impedire il serramento della bocca, contrariamente a quanto accade con dispositivi tradizionali il cui utilizzo permette ai denti di essere comunque in relativo contatto.
Come suddetto, l’applicazione del dispositivo in oggetto, à ̈ anche atta a modulare ed a correggere gli effetti di una scorretta attività funzionale indotta da imperfezioni periferiche come le asimmetrie comunemente diffuse a livello facciale. Il dispositivo in oggetto à ̈, ad esempio, in grado di indurre, per via riflessa, una più equa distribuzione del peso corporeo, nonché una corretta postura, sugli appoggi degli arti inferiori dell’individuo. Questo effetto si riscontra anche dopo pochi minuti dal posizionamento del dispositivo di stimolazione neurofisiologica tra le arcate dentarie. Ciò accade per la stretta correlazione esistente tra il sistema cranio-sacrale ed il sistema craniomandibolare. Per cui, una disfunzione di quest’ultimo indotta da un’asimmetria facciale, implica inevitabilmente uno scorretto funzionamento del sistema craniosacrale. L’entità del malfunzionamento indotto varia a seconda dell’entità dell’asimmetria di base e può essere più o meno grave, sino a diventare patologica. Per tutte le sue applicazioni, il dispositivo di stimolazione neurofisiologica oggetto della presente invenzione agisce modulando l’informazione trasmessa dal Trigemino, ovvero dal V nervo cranico, al Sistema Nervoso Centrale, inducendo una nuova memorizzazione delle informazioni trasmesse e comportando una corretta costruzione di una nuova cartografia neuronale perdurante anche al termine della terapia.
A livello macroscopico, l’applicazione nel cavo orale del dispositivo in questione permette di realizzare un’estensione dei muscoli facciali, sussistente per tutto il tempo del posizionamento, fino ad indurre nel soggetto una sensazione di rilassamento, conseguente all’auto stimolazione sensoriale instauratasi con l’apertura della bocca che va poi ad occludere sul dispositivo in questione.
Una caratteristica fondamentale del dispositivo oggetto della presente invenzione, à ̈ che in tutte le sue varianti o forme di realizzazione esso presenta una porzione, definita tacco, presentante un’incisione che si estende esclusivamente da canino a canino, pertanto, lasciando liberi sia i molari che i premolari. Detto dispositivo à ̈ inoltre opzionalmente dotato di componenti atte a localizzare in punti precisi la stimolazione sensoriale, ad esempio, a livello del palato. L’intento à ̈ quello di stimolare il palato al fine di indurre un’attività ipotalamica modulabile, nonché anche una corretta postura. Il palato comprende infatti una regione ricchissima di esterocettori coinvolti nell’informazione posturale.
Più dettagliatamente in una particolare forma di realizzazione che verrà qui di seguito descritta, il dispositivo in oggetto possiede una componente atta a simulare la corretta pressione esercitata dalla lingua contro il palato, riscontrando effetti benefici sulla muscolatura estremamente evidenti ed immediati. Più dettagliatamente, questa componente permette di correggere aspetti come l’ipertono muscolare e di riequilibrare il tono stesso in modo istantaneo. Questi effetti possono riscontrarsi su muscoli come quelli stomatognatici (temporale anteriore, massetere, digastrico anteriore), alcuni muscoli del tronco (paravertebrali, latissimo del dorso) e i muscoli degli arti inferiori. Anche in questo caso le patologie causate da uno squilibrio funzionale dei suddetti muscoli à ̈ correlabile ad un’insufficiente stimolazione trigeminale, fornendo, nel caso specifico, una spiegazione dell’atteggiamento scoliotico come conseguenza di un’inefficiente stimolazione dei recettori del palato.
Il dispositivo in oggetto à ̈ inoltre opzionalmente provvisto di componenti e più dettagliatamente di sostanze che amplificano la stimolazione, agendo sul sistema olfattivo e su quello stomatognatico.
Più dettagliatamente il dispositivo in oggetto include opzionalmente la presenza di sostanze che guidano il rilassamento agendo sul sistema limbico, ovvero, sulla parte più profonda del cervello che à ̈ responsabile del controllo delle emozioni, degli stati d’animo e che à ̈ strettamente connessa con le terminazioni olfattive. Il dispositivo di stimolazione neurofisiologica descritto à ̈ pertanto opzionalmente provvisto di un sistema di rilascio di sostanze per via orale o di erogazione di fragranze di sostanze quali principi attivi o prodotti fitoterapici aventi valenza rilassante o calmante. L’effetto che ne consegue à ̈ l’induzione al rilascio di endorfine e di serotonina nel soggetto, portando quest’ultimo in uno stato di rilassamento indotto. Come verrà qui di seguito dettagliatamente descritto, il dispositivo in oggetto à ̈ inoltre opzionalmente dotato di componenti atte a rendere più efficace il meccanismo di stimolazione sensoriale. In particolare, il dispositivo secondo la presente invenzione, à ̈ opzionalmente dotato di comuni stimolatori linguali e/o di sostanze di vario gusto agenti sui recettori linguali e olfattivi.
La durata del posizionamento del dispositivo descritto varia da soggetto a soggetto e può avvenire per pochi minuti durante l’arco di una giornata, oppure, prima dell’addormentamento del soggetto, o durante il risveglio notturno, fino all’ottenimento del rilassamento indotto.
Breve descrizione dei disegni
FIGURA 1 mostra una vista frontale e laterale del dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica indotta dal rilassamento facciale ed oggetto della presente descrizione. Più dettagliatamente la figura 1(a) mostra una vista frontale del dispositivo 1 in cui sono osservabili la porzione 2 e la porzione 3. In particolare la porzione 2, atta a costituire l’impugnatura del dispositivo 1 ed avente un profilo ad incudine, presenta due estremità, ovvero l’estremità 2’ e l’estremità 2’’, quest’ultima connessa saldamente alla porzione 3. Come si osserva dalla figura, la porzione 3, presentante anch’essa due estremità ovvero l’estremità 3’ e l’estremità 3’’, à ̈ estesa perpendicolarmente alla porzione 2 con cui detta porzione 3 risulta connessa. Più dettagliatamente l’estremità 3’ convessa della porzione 3 à ̈ congiunta con l’estremità 2’’ della porzione 2. La porzione 3, profilata ad arco e pertanto curvata, possiede inoltre sulle sue superfici un’incisione 4 che segue la curvatura della porzione 3, ed atta a rappresentare la zona di occlusione dentale che si estende da canino a canino. Detta porzione 4 à ̈ più dettagliatamente delimitata dall’estremità 3’ e dall’estremità 3’’. Questa ultima, ovvero detta estremità 3’’, può essere inoltre sia concava che piana. Figura 1 (b) mostra invece una vista laterale del dispositivo 1 in cui sono riscontrabili tutte le caratteristiche e le componenti descritte in figura 1(a). La figura evidenzia inoltre il profilo particolare dell’estremità 3’’ che in un caso à ̈ concavo e nell’altro à ̈ piano.
FIGURA 2 mostra una vista laterale di un soggetto utilizzatore del dispositivo 1 in cui à ̈ osservabile la modalità in cui detto dispositivo 1 va inserito nel cavo orale del paziente. Dalla figura si osserva che la porzione 2 così come parte della porzione 3 sono estese all’esterno della bocca, mentre l’incisione 4 à ̈ coinvolta nel morso dentale da canino a canino del paziente e l’estremità 3’’ à ̈ protesa internamente alla bocca oltre l’arcata dentaria.
FIGURA 3 mostra una vista frontale e laterale del dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica in una sua particolare forma di realizzazione. Più dettagliatamente la figura 3(a) mostra una vista frontale di entrambe le superfici del dispositivo 1, ovvero la superficie 1’ e la superficie 1’’. La figura evidenzia la presenza dell’incisione 4 solo su una delle due superfici ed in particolare detta incisione 4 à ̈ preferibilmente localizzata sulla superficie atta a coinvolgere nel morso dentale i canini dell’arcata dentale superiore, lasciando quelli dell’arcata inferiore più liberi di movimento e che andranno a posizionarsi sulla superficie liscia della porzione 3 opposta alla superficie presentante detta incisione 4.
FIGURA 4 mostra una vista frontale e prospettica del dispositivo 1 in una sua particolare forma di realizzazione secondo la presente invenzione. Più dettagliatamente figura 4(a) mostra una vista frontale dell’elemento 5 da assemblarsi al dispositivo 1 ed atto ad indurre una stimolazione per via trigeminale dei recettori del palato al fine di indurre correzioni a livello posturale ed emozionale nel paziente. Più dettagliatamente dalla figura 4(a) si osserva che detto elemento 5 possiede due estremità ovvero un’estremità 5’ ed un estremità 5’’ presentante, quest’ultima, un profilo ad arcata palatale, ed atta a stimolare la porzione anteriore del palato del soggetto utilizzatore del dispositivo 1. L’estremità 5’ presenta invece delle piccole sporgenze laterali 5’’’ atte a consentire l’inserimento ed il bloccaggio di detto elemento 5 con il dispositivo 1. La figura 4(b) mostra invece una vista prospettica di detto elemento 5 in cui à ̈ osservabile la sua conformazione curvata ed il suo profilo ad arco. La figura 4(c) mostra una vista frontale di una particolare forma di realizzazione secondo la presente invenzione, in cui detto elemento 5 à ̈ opzionalmente provvisto di almeno una coppia di alette 7 flessibili che si estendono lungo i bordi dei lati maggiori di detto elemento 5. Dette alette 7, flessibili, hanno la funzione di regolare l’estensione dell’elemento 5 lungo il palato del paziente a seconda della profondità del cavo orale del soggetto. La figura 4(d) mostra una vista frontale delle due superfici del dispositivo 1 oggetto dell’invenzione, ovvero una vista frontale della superficie 1’ e della superficie 1’’. La figura ha lo scopo di mettere in risalto la presenza di una fessura 6 in corrispondenza dell’estremità 3’’ della porzione 3, ed atta a permettere il passaggio, dalla superficie 1’(oppure 1’’) all’altra, dell’elemento 5 favorendo in questo modo l’assemblaggio e l’incastro di detto elemento 5 al dispositivo 1.
FIGURA 5 mostra una vista laterale del dispositivo 1 quando ad esso à ̈ assemblato l’elemento 5 di stimolazione palatale. Come si osserva dalla figura, in cui sono peraltro visibili tutte le componenti descritte nella figura precedente, l’elemento 5 si dispone spazialmente in modo tale da impedire che lo stesso cada accidentalmente nel cavo orale. La presenza delle sporgenze laterali 5’’’ riscontrabili alla base dell’estremità 5’ conferisce a quest’ultima una lunghezza maggiore della fessura 6, impedendo la fuoriuscita involontaria da detta fessura 6 da parte dell’elemento 5. Dette sporgenze laterali 5’’’ si bloccano infatti sulla superficie del dispositivo 1.
FIGURA 6 mostra una vista frontale del dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica in una particolare forma di realizzazione secondo la presente invenzione. Più dettagliatamente la figura 6(a) mostra una vista frontale del dispositivo 1 in cui à ̈ osservabile in corrispondenza della porzione 2 un foro 8 a spruzzo nebulizzante atto a consentire l’erogazione della sostanza, preferibilmente fitoterapica, o di principi attivi, contenuti all’interno di detta porzione 2, essendo quest’ultima realizzata, in questo caso, internamente cava. L’erogazione avviene comprimendo manualmente detta porzione 2 che in questa forma di realizzazione à ̈ preferibilmente realizzata in un polimero amorfo facilmente deformabile a livello manuale. La figura 5(b) mostra invece una vista frontale del dispositivo 1 in cui à ̈ osservabile su parte della superficie della porzione 2 una membrana 9 atta a trattenere, mediante fenomeni di adsorbimento, la sostanza fitoterapica sulla sua superficie in modo che la fragranza emanata da detta sostanza possa facilmente essere captata dai recettori olfattivi del soggetto utilizzatore del dispositivo 1.
FIGURA 7 mostra una vista frontale e prospettica di particolari forme di realizzazione del dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica secondo la presente invenzione. Più dettagliatamente la figura 7(a) mostra una vista frontale del dispositivo 1 quando al suo interno ed in direzione longitudinale ad esso, dalla porzione 2 alla porzione 3, à ̈ presente il canale 10 atto al contenimento di principi attivi o di sostanze fitoterapiche da somministrare al soggetto direttamente per via orale. Più dettagliatamente il rilascio della sostanza all’interno della bocca del soggetto avviene grazie alla presenza del foro 12 posto sulla superficie 11 della porzione 3, come si osserva in figura 7(b). La sostanza viene rilasciata comprimendo manualmente la porzione 2, deformabile, e quindi comprimendo indirettamente anche il canale 10 contenete il fluido che uscirà da detto foro 12. La figura 7(c) mostra una vista prospettica e laterale della porzione 3 del dispositivo 1 in un’altra forma di realizzazione. Più dettagliatamente la figura 7(c) evidenzia la presenza di uno stimolatore linguale 13 atto ad esaltare la stimolazione sensoriale del soggetto. Detto elemento à ̈ posto sulla superficie 11 dell’estremità 3’’, preferibilmente piana, della porzione 3.
Descrizione delle forme di realizzazione
In una prima forma di realizzazione il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica indotta dal rilassamento del sistema facciale à ̈ rappresentato da un corpo unico sul quale sono individuabili almeno due porzioni aventi un profilo ed un’estensione differente. Più dettagliatamente il dispositivo 1 di stimolazione sensoriale comprende almeno una porzione 2 profilata ad incudine da porsi esternamente all’apparato boccale ed atta a costituire l’impugnatura di detto dispositivo 1, ed almeno una porzione 3, curvata, e che si estende perpendicolarmente a detta porzione 2 con la quale detta porzione 3 à ̈ direttamente connessa. Più dettagliatamente la porzione 2, profilata ad incudine, presenta un’estremità 2’ protesa verso l’esterno della bocca del soggetto utilizzatore del dispositivo 1, ed un’estremità 2’’ connessa con la porzione 3 ed ancor più dettagliatamente con l’estremità 3’ convessa della porzione 3. Quest’ultima presenta infatti una estremità 3’ convessa che si estende esternamente rispetto alla dentatura del soggetto all’atto dell’occlusione dentale, ed una estremità 3’’ concava oppure piana che si estende internamente rispetto alla dentatura del soggetto quando detta dentatura occlude sul dispositivo 1. Quest’ultimo presenta inoltre sulla porzione 3 un’incisione 4 che più dettagliatamente à ̈ delimitata dalle suddette estremità 3’ ed estremità 3’’. L’incisione 4 segue la curvatura della porzione 3 ed à ̈ atta a costituire la zona in cui detto dispositivo 1 agisce sull’apparato boccale. In particolare detta incisione 4 si estende da canino a canino quando il dispositivo 1 à ̈ applicato al soggetto utilizzatore dello stesso. Detta incisione 4, in questa forma di realizzazione, à ̈ inoltre presente su entrambe le superfici 1’ ed 1’’ del dispositivo e più dettagliatamente su entrambe le superfici della porzione 3. Questa caratteristica fa si che sia i canini dell’arcata dentale inferiore che quelli dell’arcata dentale superiore vengano coinvolti nel meccanismo di occlusione in determinati punti del dispositivo 1 ed in particolare in punti determinati dell’incisione 4. In questa semplice, ma efficace, forma di realizzazione, il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica agisce sul soggetto inducendo il rilassamento dei muscoli facciali in modalità appropriata, comportando un nuovo flusso di segnali al SNC per via trigeminale e che viene successivamente acquisito e memorizzato perdurando anche al termine della stimolazione.
In alternativa ed in un’altra forma di realizzazione del dispositivo 1 in oggetto, la porzione 3 presenta solo su una delle sue superfici, coinvolte nell’occlusione boccale, l’incisione 4. Preferibilmente detta incisione 4 à ̈ presente sulla superficie della porzione 3 atta all’occlusione dei denti da canino a canino dell’arcata dentale superiore del soggetto utilizzatore del dispositivo 1. Questa caratteristica permette di conferire maggior libertà di movimento ai denti, da canino a canino, dell’arcata dentale inferiore del soggetto, essendo liscia la superficie della porzione 3 sulla quale occludono detti denti dell’arcata inferiore. In un’altra forma di realizzazione, il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica comprende un elemento 5 di stimolazione sensoriale palatale agente anch’esso per via trigeminale. Più dettagliatamente detto elemento 5 à ̈ atto ad essere assemblato al dispositivo 1 in modo da indurre una stimolazione appropriata degli esterocettori presenti a livello del palato. Ciò avviene poiché detta componente simula il contatto e la pressione che la lingua dovrebbe esercitare sul palato in condizioni di omeostasi. In particolare detto elemento 5, di opportuna rigidità, ha la forma di un arco rigido e presenta un’estremità 5’ ed un’estremità 5’’. In particolare l’estremità 5’ risulta lievemente allargata rispetto alla porzione centrale dell’elemento 5 poiché detta estremità 5’ presenta delle sporgenze laterali 5’’’. L’estremità 5’’ à ̈ invece marcatamente allargata rispetto alla porzione centrale dell’elemento 5, poiché detta estremità 5’’ à ̈ profilata ad arcata palatale, ovvero presenta un profilo simile e conforme a quello della struttura anatomica del palato umano. L’assemblaggio di detto elemento 5 al dispositivo 1 avviene grazie alla presenza di una fessura 6 presente sull’estremità 3’’ della porzione 3 e atta a permettere il passaggio dell’elemento 5 dalla superficie 1’ alla superficie 1’’(e/o viceversa) del dispositivo 1. Più dettagliatamente, quando l’elemento 5 à ̈ assemblato al dispositivo 1 per inserimento e bloccaggio dell’estremità 5’ attraverso la fessura 6 e quando detto dispositivo 1 à ̈ applicato alla bocca del paziente, l’elemento 5 si configura spazialmente in modo tale da presentare l’estremità 5’ internamente alla bocca rispetto all’arcata dentale inferiore ed esternamente alla superficie 1’ (oppure 1’’) del dispositivo 1, mentre l’estremità 5’’, esterna alla superficie 1’’ (oppure 1’), protende anch’essa internamente alla bocca e verso l’arcata dentale superiore in modo tale da trovarsi in contatto con la porzione anteriore del palato. Questo elemento 5 di assemblaggio à ̈ inoltre conformato e strutturato in modo tale da permettere il suo contatto con la porzione anteriore del palato e nel contempo da impedire che lo stesso elemento 5 possa accidentalmente cadere nella cavità orale del paziente o che possa indurre una reazione di vomito. Questa condizione à ̈ infatti impossibilitata grazie alla presenza delle suddette sporgenze laterali 5’’’ atte ad impedire il disimpegno involontario dell’elemento 5 dal dispositivo 1. L’estremità 5’ possiede infatti, grazie a dette sporgenze laterali 5’’’, una lunghezza complessiva che à ̈ maggiore della lunghezza della fessura 6, per cui dette sporgenze 5’’’ impediscono, scontrandosi con la superficie 1’ (oppure 1’’) del dispositivo 1, la fuoriuscita dell’estremità 5’ dalla fessura 6. Le stesse sporgenze laterali 5’’’ sono comunque tali da consentire manualmente l’inserimento e l’incastro dell’estremità 5’ attraverso la fessura 6, esercitando una forza relativamente blanda. Questa caratteristica permette all’utilizzatore di assemblare e disimpegnare con grande facilità l’elemento 5 al dispositivo 1 e nel contempo di evitare che lo stesso elemento 5 possa accidentalmente scorporarsi da detto dispositivo 1 all’atto del suo utilizzo. L’elemento 5, in un’altra forma di realizzazione, può essere opzionalmente dotato di una pluralità e più dettagliatamente di almeno una coppia di alette 7, flessibili, che si dispongono lungo i bordi dei suoi lati maggiori.
Le coppie di alette 7 flessibili hanno la funzione di permettere la regolazione dell’elemento 5 all’interno della bocca del paziente. Più dettagliatamente le coppie di alette 7 permettono di spingere l’elemento 5 lungo il palato ad una determinata profondità e di bloccarlo in un determinato punto di quest’ultimo. Queste componenti, ovvero le coppie di alette 7, permettono quindi di tenere in considerazione la lunghezza e la profondità del cavo orale, che possono variare da soggetto a soggetto.
In un’altra forma di realizzazione il dispositivo 1 à ̈ realizzato in modo tale da possedere l’elemento 5 di stimolazione palatale già integrato con detto dispositivo 1. Più dettagliatamente in questa peculiare forma di realizzazione l’elemento 5 à ̈ irreversibilmente e saldamente connesso, in prossimità della sua estremità 5’, con l’estremità 3’’ della porzione 3.
In ancora un’altra forma di realizzazione il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica oggetto della presente descrizione à ̈ provvisto di sistemi che permettono l’erogazione e/o il rilascio di sostanze come, a titolo d’esempio non limitativo, principi attivi o sostanze ad azione fitoterapica, la cui fragranza induce, a partire dal sistema olfattivo, il rilascio di sostanze rilassanti come le endorfine. Più dettagliatamente al fine di riscontrare questa caratteristica peculiare nel dispositivo 1 in oggetto, quest’ultimo à ̈ realizzato in modo tale da presentare la porzione 2 internamente cava. Ciò permette di poter inserire, mediante comuni operazioni e mezzi di tipo noto (ad esempio mediante iniezione), la sostanze ad azione rilassante all’interno di detta porzione 2. Detta sostanza verrà facilmente erogata dal dispositivo 1 grazie alla presenza di almeno un comune foro 8 a spruzzo nebulizzante, o di un equivalente sistema di erogazione, posto preferibilmente in prossimità dell’estremità 2’ del dispositivo 1. La porzione 2 del dispositivo, in questa forma di realizzazione internamente cava, à ̈ inoltre realizzata in un polimero amorfo che viene facilmente deformato quando compresso manualmente. L’azione meccanica di compressione della porzione 2, applicata dallo stesso utilizzatore del dispositivo 1, permette quindi la fuoriuscita dal foro 8 della sostanza, allo stato nebulizzato, la cui fragranza causerà i suddetti meccanismi di induzione del rilassamento del soggetto che utilizza il dispositivo 1.
Allo stesso scopo, ed in un’altra forma di realizzazione, il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica à ̈ provvisto sulla superficie della porzione 2 di una membrana 9 di materiale adsorbente ideale per sostanze fitoterapiche ad azione rilassante e/o per specifici principi attivi. Più dettagliatamente la presenza e la composizione della membrana 9 à ̈ tale da definire delle interazioni chimicofisiche tra le molecole che la costituiscono e quelle della sostanza fitoterapica. Il tipo di interazione chimico-fisica che occorre à ̈ quello che solitamente interviene nei fenomeni di adsorbimento ovvero interazioni elettrostatiche, interazioni di Van der Waals, legami idrogeno ed altre interazioni similmente e relativamente blande. La presenza della membrana 9, in questa forma di realizzazione, permette quindi di trattenere la sostanza sulla sua superficie immergendo previamente la porzione 2 in un fluido fitoterapico o in un fluido contenente il principio attivo. In questo modo la fragranza della sostanza adsorbita viene localizzata nella regione di spazio che circonda la porzione 2 e quindi in prossimità dei recettori olfattivi del soggetto utilizzatore del dispositivo 1.
In un’altra forma di realizzazione il dispositivo 1 à ̈ strutturato in modo tale da permettere il rilascio della sostanza fitoterapica o del principio attivo direttamente per via orale. Più dettagliatamente in questa forma di realizzazione il dispositivo 1 à ̈ provvisto di un canale 10 interno, che si estende longitudinalmente ed internamente al dispositivo 1 dalla porzione 2 alla porzione 3 e più dettagliatamente sino alla superficie 11 dell’estremità 3’’. Su detta superficie 11, che può essere piana oppure concava, à ̈ inoltre posto un foro 12 atto alla fuoriuscita della sostanza. L’erogazione della sostanza avviene comprimendo manualmente e lateralmente la porzione 2 inducendo intuitivamente il passaggio del liquido, interno al canale 10, da detto canale al foro 12 di uscita e, conseguentemente, all’interno della bocca del soggetto utilizzatore del dispositivo 1. L’inserimento della sostanze fitoterapica o del principio attivo all’interno di detto canale 10 avviene eseguendo comuni operazioni e ricorrendo a dispositivi di tipo noto, ad esempio l’inserimento della sostanza può avvenire per iniezione del liquido in punti della porzione 2 corrispondenti a detto canale 10. In un’ulteriore forma di realizzazione il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione à ̈ inoltre opzionalmente provvisto di comuni stimolatori linguali ed in particolare di almeno un comune stimolatore linguale 13, rappresentato da una agglomerato di sferette, posto preferibilmente sulla superficie 11 della porzione 3. Inoltre il dispositivo 1 in oggetto in un’altra forma di realizzazione à ̈ provvisto di stimolatori sensoriali ed in particolare di stimolatori di gusto consistenti in un sapore determinato che viene impartito a detto dispositivo 1 e preferibilmente alla sua porzione 3. Per cui, in questa forma di realizzazione, detto dispositivo 1 può presentare vari gusti, ad esempio fruttati, che stimolano l’apparato boccale del soggetto rendendo complessivamente più efficiente l’intero processo di stimolazione neurofisiologica indotta dal dispositivo 1.
In tutte le sue forme di realizzazione, il dispositivo 1 di stimolazione neurofisiologica descritto nella presente invenzione à ̈ realizzato in un materiale polimerico come resina acrilica, silicone e simili.
Inoltre, la lunghezza della porzione 2, misurata dai bordi dell’estremità 2’ a quelli dell’estremità 2’’ à ̈ compresa tra 2 cm e 6 cm ed à ̈ preferibilmente di 3 cm. La larghezza di detta porzione 2 varia invece tra 0,2 cm e 3 cm ed à ̈ preferibilmente di 2 cm in corrispondenza dell’estremità 2’ e dell’estremità 2’’ e preferibilmente di 1,5 cm nella zona centrale ed il suo spessore à ̈ compreso tra 0,3 cm e 1 cm ed à ̈ preferibilmente di 0,4 cm nella zona centrale e di 0,7 cm in corrispondenza dell’estremità 2’ e dell’estremità 2’’. La porzione 3 curvata possiede uno spessore in prossimità dell’estremità 3’ e 3’’ compreso tra 0,2 cm e 3 cm e preferibilmente di 1,5 cm, detta porzione 3, quando presenta la sua estremità 3’’ concava, presenta inoltre, in corrispondenza di detta estremità 3’’, un raggio di curvatura che à ̈ compreso tra 0,5 cm e 3 cm ed à ̈ preferibilmente di 1 cm. L’estremità 3’ presenta similmente un raggio di curvatura compreso tra 0,5 cm e 3 cm ed à ̈ preferibilmente di 2 cm. L’incisione 4 ha una profondità che varia tra 0,1 cm e 0,8 cm ed à ̈ preferibilmente di 0,3 cm. L’elemento 5 di stimolazione sensoriale palatale opzionalmente aggiunto, già integrato al dispositivo 1, presenta una lunghezza compresa tra 3 cm e 7 cm e preferibilmente di 3,5 cm dall’estremità 5’ all’estremità 5’’e presenta, essendo curvato ad arco, un raggio di curvatura il cui valore à ̈ preferibilmente compreso tra 1 cm e 3 cm ed à ̈ preferibilmente di 2 cm, inoltre la larghezza di detto elemento 5 à ̈ compresa tra 1 cm e 6 cm ed à ̈ preferibilmente di 2 cm in corrispondenza delle sporgenze laterali 5’’’ poste all’estremità 5’ mentre à ̈ preferibilmente di 4 cm in corrispondenza dell’estremità 5’’.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica indotta da rilassamento facciale comprendente; la porzione (2) profilata ad incudine e presentante l’estremità (2’) e l’estremità (2’’), la porzione (3) curvata e profilata ad arco e presentante l’estremità (3’) convessa e l’estremità (3’’) piana oppure concava, l’incisione (4) presente su detta porzione (3) curvata e seguente la stessa curvatura di quest’ultima, caratterizzato dal fatto che la porzione (2) ad incudine e la porzione (3) curvata formano un corpo unico, detta porzione (2) e detta porzione (3) essendo saldamente unite presentando l’estremità (2’’) della porzione (2) congiunta con l’estremità (3’) convessa della porzione (3) e dal fatto che detta porzione (3) à ̈ atta rappresentare la zona di occlusione del morso dell’utilizzatore, detta porzione (3) presentando l’incisione (4) estesa da canino a canino all’atto dell’applicazione del dispositivo (1) al soggetto utilizzatore del dispositivo (1), l’estremità (3’’) piana oppure concava protesa internamente alla bocca rispetto alla dentatura del soggetto e l’estremità (3’) protesa esternamente rispetto alla dentatura dell’utilizzatore, detta incisione (4) essendo delimitata da detta estremità (3’) e da detta estremità (3’’), dal fatto che detta incisione (4) à ̈ presente su almeno una delle superfici (1’) e/o (1’’) del dispositivo (1) e preferibilmente su almeno la superficie coinvolgente l’occlusione dentale dei canini dell’arcata dentale superiore, e dal fatto che detta porzione (2) à ̈ atta a rappresentare l’impugnatura del dispositivo (1), detta porzione (2) estendendosi all’esterno dell’apparato boccale dell’utilizzatore all’atto della sua applicazione.
  2. 2. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto di comprendere opzionalmente l’elemento (5), presentante l’estremità (5’) e (5’’), di stimolazione sensoriale dell’arcata del palato anteriore, detto elemento (5) presentando l’estremità (5’’) ad arcata palatale, ed essendo, detto elemento (5), da assemblarsi e bloccarsi reversibilmente a detto dispositivo (1) in corrispondenza della sua porzione (3) curvata, detta porzione (3) curvata presentando sulla sua estremità (3’’) la fessura (6) atta a consentire il passaggio di detto elemento (5) da una superficie del dispositivo (1) all’altra, presentando detto dispositivo (1) la superficie (1’) e la superficie (1’’) ed avendo detto elemento (5), l’estremità (5’) presentante della sporgenze laterali (5’’’) atte a consentire l’inserimento manuale ed il bloccaggio dell’elemento (5) attraverso detta fessura (6) e nel contempo da impedire il disimpegno involontario di detto elemento (5) dal dispositivo (1), dette sporgenze laterali (5’’’) conferendo all’estremità (5’) una larghezza superiore rispetto a quella della fessura (6).
  3. 3. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica indotta da rilassamento facciale secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’elemento (5) di stimolazione sensoriale del palato comprende opzionalmente almeno una coppia di alette (7) flessibili poste lungo i lati maggiori di detto elemento (5) atte a regolare l’estensione di detto elemento (5) lungo il palato del soggetto utilizzatore del dispositivo (1).
  4. 4. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di presentare l’elemento (5) già integrato con detto dispositivo (1), detto elemento (5) essendo saldamente ed irreversibilmente connesso, con la sua estremità (5’), all’estremità (3’’) della porzione (3) del dispositivo (1).
  5. 5. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazione caratterizzato dal fatto di comprendere opzionalmente dei sistemi di erogazione di principi attivi o di sostanze ad azione fitoterapica, detto dispositivo (1) presentando la porzione (2) internamente cava ed atta a contenere la sostanza fitoterapica, ed almeno un foro (8) a spruzzo nebulizzante preferibilmente in prossimità dell’estremità (2’) di detta porzione (2) ed atto alla fuoriuscita della sostanza, detta porzione (2) essendo realizzata in un polimero amorfo comprimibile manualmente, e/o dal fatto di comprendere sistemi a lento rilascio di principi attivi o sostanze fitoterapiche, detto dispositivo (1) comprendendo opzionalmente la membrana (9), adsorbente per principi attivi e/o per sostanze ad azione fitoterapica, sulla superficie della porzione (2) ed atta a trattenere dette sostanze dopo aver immerso detta porzione (2) all’interno di un fluido fitoterapico, o contenente principi attivi, ed a rilasciare lentamente detta sostanza fitoterapica o principi attivi in prossimità dei recettori olfattivi del soggetto quando questo utilizza il dispositivo (1).
  6. 6. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere opzionalmente un sistema per l’erogazione di sostanze e preferibilmente per l’erogazione di principi attivi o sostanze fitoterapiche da somministrare al soggetto direttamente per via orale, detto dispositivo (1) comprendendo almeno un canale (10) atto al contenimento della sostanza fluida e diretto internamente e longitudinalmente a detto dispositivo (1) dalla porzione (2) alla porzione (3), ed almeno un foro (12) posto sull’estremità (3’’) della porzione (3), detta estremità (3’’) presentando la superficie (11) sulla quale à ̈ preferibilmente posto detto foro (12), ed essendo detta porzione (2) realizzata in un materiale comprimibile e tale da indurre la compressione indiretta di detto canale (10) contenente il fluido da erogare e previamente inserito con mezzi ed operazioni di tipo noto.
  7. 7. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere opzionalmente degli stimolatori linguali, detto dispositivo (1) comprendendo almeno uno stimolatore linguale (13), preferibilmente rappresentato da un agglomerato di sferette, da porsi preferibilmente sulla superficie (11) dell’estremità (3’’) piana oppure concava della porzione (3).
  8. 8. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la porzione (2) possiede una lunghezza compresa tra 2 cm e 6 cm e preferibilmente di 3 cm, una larghezza compresa tra 0,2 cm e 3 cm e preferibilmente di 2 cm in prossimità delle estremità (2’) e dell’estremità (2’’) e preferibilmente di 1,5 cm nella zona centrale, uno spessore compreso tra 0,3 cm ed 1 cm e preferibilmente di 0,4 cm nella zona centrale di detta porzione (2) e preferibilmente di 0,7 cm in corrispondenza dell’estremità (2’) e dell’estremità (2’’), dal fatto che la porzione (3) curvata possiede uno spessore in prossimità dell’estremità (3’) e (3’’) compreso tra 0,2 cm e 3 cm e preferibilmente di 1,5 cm, un raggio di curvatura compreso tra 0,5 cm e 1,5 cm e preferibilmente di 1 cm in corrispondenza della sue estremità 3’’ quando detta estremità (3’’) à ̈ curvata ed un raggio di curvatura compreso tra 0,5 e 3 cm e preferibilmente di 2 cm in corrispondenza dell’estremità (3’), e dal fatto che l’incisione (4) ha una profondità che varia tra 0,1 cm e 0,8 cm ed à ̈ preferibilmente di 0,3 cm.
  9. 9. Dispositivo di stimolazione neurofisiologica secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di essere opzionalmente realizzato con sostanze atte ad esaltare la stimolazione sensoriale linguale, detto dispositivo (1) essendo opzionalmente realizzato con sostanze commestibili conferenti a detto dispositivo (1) vari gusti e preferibilmente gusti fruttati.
  10. 10. Dispositivo (1) di stimolazione neurofisiologica indotta da rilassamento facciale secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’elemento (5) di stimolazione sensoriale palatale presenta una lunghezza compresa tra 3 cm e 7 cm e preferibilmente di 3,5 cm misurata dall’estremità (5’) all’estremità (5’’), un raggio di curvatura il cui valore à ̈ compreso tra 1 cm e 3 cm ed à ̈ preferibilmente di 2 cm, ed una larghezza compresa tra 1 cm e 6 cm e preferibilmente di 2 cm in corrispondenza delle sporgenze laterali (5’’’) poste all’estremità (5’) e preferibilmente di 4 cm in corrispondenza dell’estremità (5’’).
IT000380A 2012-08-02 2012-08-02 Dispositivo di stimolazione neurofisiologica. ITRM20120380A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000380A ITRM20120380A1 (it) 2012-08-02 2012-08-02 Dispositivo di stimolazione neurofisiologica.
PCT/IB2013/055997 WO2014020483A1 (en) 2012-08-02 2013-07-22 Neurophysiological stimulation device
US14/418,569 US20150297330A1 (en) 2012-08-02 2013-07-22 Neurophysiological stimulation device
EP13767114.5A EP2879630B1 (en) 2012-08-02 2013-07-22 Neurophysiological stimulation device

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000380A ITRM20120380A1 (it) 2012-08-02 2012-08-02 Dispositivo di stimolazione neurofisiologica.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITRM20120380A1 true ITRM20120380A1 (it) 2014-02-03

Family

ID=47018365

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000380A ITRM20120380A1 (it) 2012-08-02 2012-08-02 Dispositivo di stimolazione neurofisiologica.

Country Status (4)

Country Link
US (1) US20150297330A1 (it)
EP (1) EP2879630B1 (it)
IT (1) ITRM20120380A1 (it)
WO (1) WO2014020483A1 (it)

Families Citing this family (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US11291527B2 (en) * 2018-09-28 2022-04-05 IDM Tooling, LLC Tool for seating an orthodontic aligner and method of using same
US11721425B2 (en) 2019-01-30 2023-08-08 Remmedy, Llc Method of system for inducing a Pavlovian conditioned association of an aroma with a state of satiation
USD910176S1 (en) 2019-08-06 2021-02-09 IDM Tooling, LLC Tool for seating and removing an orthodontic aligner
WO2022051662A1 (en) * 2020-09-04 2022-03-10 Remmedy, Llc Method of system for inducing a pavlovian conditioned association of an aroma with a state of satiation

Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5779470A (en) * 1996-06-07 1998-07-14 Kussick Orthodontic Systems, Llc Tongue thrust oral habit retrainer
US5915385A (en) * 1997-04-02 1999-06-29 Hakimi; Farhad Snore and stress relieving device
US6164278A (en) * 1999-02-25 2000-12-26 Nissani; Moti Taste-based approach to the prevention of teeth clenching and grinding
DE10012687A1 (de) * 2000-03-15 2001-10-04 Michael Borowsky Intraorales Schnarch-Therapie-Gerät
WO2005032438A1 (en) * 2003-10-03 2005-04-14 Alessandro Rampello A system to alleviate the consequences of teeth clenching
US20070068534A1 (en) * 2005-09-23 2007-03-29 E. Benson Hood Laboratories Apparatus for maximizing airflow patency
US20090120448A1 (en) * 2006-05-17 2009-05-14 Bryan Keropian Sleep appliance

Family Cites Families (18)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4041937A (en) * 1976-08-23 1977-08-16 Marcellina Diaz Medical implement
SE447786B (sv) * 1985-05-03 1986-12-15 Siw Lundberg Anordning for att forhindra eller mildra snarkning
US5133740A (en) * 1990-12-24 1992-07-28 Leon Kussick Orthopedic pacifier
US5213553A (en) * 1992-04-15 1993-05-25 Jack Light Devices used to improve speech, swallowing and mastication
FR2700473B1 (fr) * 1993-01-18 1995-04-07 Michel David Embout respiratoire intra-buccal anatomique.
GB9513860D0 (en) * 1995-07-07 1995-09-06 Smiths Industries Plc Securing devices
US6179864B1 (en) * 1997-10-13 2001-01-30 Becky Peters-Combs Smoking cessation device and method
WO2006052756A1 (en) * 2004-11-04 2006-05-18 Cutler Harold E Oral device
NZ556274A (en) * 2004-12-08 2010-05-28 Ventus Medical Inc Respiratory devices and methods of use
US20060237020A1 (en) * 2005-04-25 2006-10-26 D'magination Licensing And Servicing Company, Llc Mouth guard
US20080280251A1 (en) * 2006-02-01 2008-11-13 John Henry Gallagher Dent-Chew Brush
AU2007272275B2 (en) * 2006-07-13 2012-09-06 Mam Babyartikel Gesellschaft M.B.H. Teeth cleaning dummy having a convex teat body
US20080041396A1 (en) * 2006-08-17 2008-02-21 Lucker David A Mouth appliance for mitigating sleep related problems
ITRM20080141A1 (it) 2008-03-14 2009-09-15 Ficacci Roberta Vedova Zampino Apparecchio per autostimolazione sensoriale da posizionare nella porzione superiore del cavo orale
US20110265801A1 (en) * 2008-05-21 2011-11-03 Stewart Cullen Device for the Alleviation of Snoring and Sleep Apnoea
US8028703B1 (en) * 2010-08-23 2011-10-04 Moses Appliance, LLC Sleep mouthpiece
US8833374B2 (en) * 2010-12-13 2014-09-16 James S. Fallon Intra-oral mandibular advancement appliance
CA2867440C (en) * 2012-03-29 2018-12-11 Trudell Medical International Oral device with bolus simulator and method of use thereof

Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5779470A (en) * 1996-06-07 1998-07-14 Kussick Orthodontic Systems, Llc Tongue thrust oral habit retrainer
US5915385A (en) * 1997-04-02 1999-06-29 Hakimi; Farhad Snore and stress relieving device
US6164278A (en) * 1999-02-25 2000-12-26 Nissani; Moti Taste-based approach to the prevention of teeth clenching and grinding
DE10012687A1 (de) * 2000-03-15 2001-10-04 Michael Borowsky Intraorales Schnarch-Therapie-Gerät
WO2005032438A1 (en) * 2003-10-03 2005-04-14 Alessandro Rampello A system to alleviate the consequences of teeth clenching
US20070068534A1 (en) * 2005-09-23 2007-03-29 E. Benson Hood Laboratories Apparatus for maximizing airflow patency
US20090120448A1 (en) * 2006-05-17 2009-05-14 Bryan Keropian Sleep appliance

Also Published As

Publication number Publication date
EP2879630A1 (en) 2015-06-10
WO2014020483A1 (en) 2014-02-06
US20150297330A1 (en) 2015-10-22
EP2879630B1 (en) 2018-11-28

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US11850203B2 (en) Systems and methods for stimulating swallowing
US11986419B2 (en) System and method for delivering a therapy and sensing a biological activity in the mouth
Brodie Anatomy and physiology of head and neck musculature
Martin Neuroplasticity and swallowing
Sessle et al. Neuroplasticity of face primary motor cortex control of orofacial movements
JP5827981B2 (ja) 患部に対する代替部位への刺激を介して運動制御を回復させるシステムおよび方法
AU2019277199B2 (en) Systems, devices and methods for the treatment of oral and pharyngeal disorders
JP5570497B2 (ja) 嚥下エアーパルス治療マウスピース及びその使用方法
Westberg et al. The trigeminal circuits responsible for chewing
US7192281B2 (en) Method for stimulation of growth of missing tissues of jaw defects and a device for its realization
Hector Reflexes of salivary secretion
ITRM20120380A1 (it) Dispositivo di stimolazione neurofisiologica.
ITRM20130061A1 (it) Dispositivo endorale per il miglioramento dell¿equilibrio fisico.
Ono Tongue and upper airway function in subjects with and without obstructive sleep apnea
JP2001078673A (ja) 口内刺激具
WO2019116110A1 (en) Non-invasive removable habit-breaking intra oral palatal
Cassir Efficacy and stability of orofacial myofunctional therapy on restoring mature pattern of swallowing and nasal breathing in children before orthodontic treatment
AU2018100467A4 (en) Method for improving tongue posture
Levy Teeth as sensory organs
ITRM20030165U1 (it) Dispositivo buccale antistress.
Ortu et al. Management of OSAS: The ELIBA® Device Can Help the Patient?
BR112013022657B1 (pt) dispositivo bucal
KR100812070B1 (ko) 목침
EP3603565A1 (en) An oral stimulator
Patrick The role of biochemistry and neurophysiology in the re-education of deglutition