ITRM20120205A1 - Fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture con l'uso della tecnica dei fili di kirschner - Google Patents

Fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture con l'uso della tecnica dei fili di kirschner Download PDF

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ITRM20120205A1
ITRM20120205A1 IT000205A ITRM20120205A ITRM20120205A1 IT RM20120205 A1 ITRM20120205 A1 IT RM20120205A1 IT 000205 A IT000205 A IT 000205A IT RM20120205 A ITRM20120205 A IT RM20120205A IT RM20120205 A1 ITRM20120205 A1 IT RM20120205A1
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Yordanova Radoslava
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    • A61B17/56Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor
    • A61B17/58Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like
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Description

DESCRIZIONE
“Fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture, con l’uso della tecnica dei fili di Kirschnerâ€
La presente invenzione riguarda un fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture, con l’uso della tecnica dei fili di Kirschner.
Più dettagliatamente l’invenzione à ̈ inerente ad un fissatore universale, cioà ̈ interno, esterno o ibrido, per la stabilizzazione a seguito di una preliminare ricomposizione delle fratture con la tecnica dei fili, di Kirschner. L’invenzione consente l’uso della suddetta tecnica nel trattamento di molteplici fratture, epifisarie, diafisarie, fratture multiple, comminute e semplici.
Come à ̈ ben noto, la tecnica dei fili di Kirschner à ̈ ampiamente utilizzata nel trattamento delle fratture, e consiste nell’inserimento nel tessuto osseo dei fili metallici sotto controllo radioscopico. Tali fili, con diametro diverso a seconda del segmento osseo da trattare (falangi, metacarpi, ulna, radio, omero, femore, tibia, metatarsi), vengono inseriti nel tessuto osseo attraverso una moderata azione rotatoria . con opportuni strumentari. In seguito le parti dei fili che fuoriescono dalla cute del paziente vengono bloccati esternamente con opportuni fissatori.
La domanda di brevetto US 2006/0287652 descrive un dispositivo di fissaggio regolabile avente una prima ed una seconda unità di serraggio posizionate intorno ad un alberino centrale. Ogni unità di serraggio o morsetto ha una coppia di piastre di serraggio dotate di una coppia di elementi maschio-femmina posizionati simmetricamente rispetto all’ alberino centrale ed atti ad impedire la rotazione relativa delle piastre di serraggio. Le piastre di serraggio hanno alloggiamenti per almeno due componenti di fissaggio quali viti, perni o fili.
Il brevetto EP 2 250 968 descrive un fissatore esterno per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture, comprendente almeno una coppia di piastre di serraggio forate, una vite centrale che le attraversa e un dado. Nelle facce prospicienti delle piastre di serraggio sono presenti alloggiamenti corrispondenti in cui possono essere inseriti due o più fili. Almeno una molla à ̈ inserita<'>sulla vite centrale in maniera da tenere le due piastre di serraggio una vicina all’altra quando il dado à ̈ parzialmente avvitato sulla vite centrale; à ̈ così possibile consentire l’entrata laterale a scatto dei fili agendo contro l’azione della molla. Nelle stesse facce prospicienti delle piastre di serraggio sono ricavati un elemento maschio e un elemento femmina coniugati in modo da impedire la rotazione relativa delle piastre di serraggio. Questi elementi maschio-femmina-sono previsti in posizione decentrata rispetto alla vite centrale.
In entrambi i documenti sopra citati la presenza degli elementi maschiofemmina, che impedisce la rotazione relativa delle piastre di serraggio, à ̈ di ostacolo alla divaricazione delle stesse per l’inserimento laterale dei fili di Kirschner, specialmente quando l’alloggiamento in cui devono essere ricevuti si trova in prossimità di detta almeno una coppia di elementi maschio-femmina'decentrata rispetto alla vite centrale.
Un altro problema dei fissatori della tecnica nota à ̈ rappresentanto dal fatto che tali elementi maschio-femmina non danno la possibilità all†̃ operatore di gestire il fissatore e i relativi fili da bloccare con affidabilità e sicurezza. Ciò à ̈ dovuto al fatto che la coppia di elementi maschio-femmina à ̈ progettata in essi solo per evitare la rotazione delle piastre di fissaggio, e non per migliorare la manipolazione delle piastre di serraggio che porti al bloccaggio definitivo. Questo requisito à ̈ particolarmente richiesto nell †̃utilizzazione dei fili di Kirschner.
Scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un fissatore universale che consenta la realizzazione di sintesi interne, esterne ed ibride in modo rapido, semplice e versatile.
In particolare uno scopo dell’invenzione à ̈ quello di consentire un affidabile inserimento laterale dei fili di Kirschner in un fissatore universale in cui avvengono lo scorrimento reciproco delle piastre di serraggio nella direzione dell’asse della vite centrale e la divaricazione relativa delle piastre di serraggio per l’inserimento laterale dei fili di Kirschner in ognuno dei suoi alloggiamenti.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di consentire una manipolazione affidabile di un fissatore prima del bloccaggio definitivo. Per raggiungere questo scopo, i Richiedenti hanno intuito di poter utilizzare guide di accoppiamento prismatico normalmente usate nelle comuni morse da banco.
Pertanto la presente invenzione fornisce un fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture, con fuso- della tecnica dei fili di Kirschner, comprendente almeno una coppia di cooperanti piastre di serraggio dotate di un foro centrale, trattenute fra la testa di una vite passante nel loro foro centrale e un dado, le cooperanti piastre di serraggio di ogni coppia avendo facce prospicienti provviste di corrispondenti scanalature per formare gole di alloggiamento atte a ricevere e bloccare fili e facce opposte, almeno una molla essendo inserita coassialmente in detta vite in maniera da tenere le cooperanti piastre di serraggio una vicina all’altra quando il dado à ̈ parzialmente avvitato sulla vite e consentire l’inserimento laterale a scatto dei fili nel fissatore universale agendo contro l’azione della molla, fissatore in cui, in ogni coppia di cooperanti piastre di serraggio, una piastra di serraggio ha un organo cavo di accoppiamento circondante detto foro centrale e sporgente da detta sua faccia prospiciente l’altra piastra di serraggio avente corrispondenti rientranze atte a guidare detto organo cavo di accoppiamento.
Inoltre, vantaggiosamente, le piastre di serraggio presentano esternamente, in corrispondenza di ogni alloggiamento per i fili, un profilo inclinato verso l’interno per agevolare l’inserimento dei fili di Kirschner. In aggiunta, il profilo inclinato può essere provvisto di risalti che servono a trattenere i fili all’interno dei relativi alloggiamenti dopo il loro inserimento.
Inoltre, gli alloggiamenti sono sotto forma di scanalature aventi una sezione trasversale di dimensioni decrescenti a gradino nella loro profondità per fornire un profilo di gola variabile suscettibile di adattarsi a diversi diametri di fili di Kirschner da ricevere.
Ancora secondo l’invenzione il dispositivo à ̈ realizzabile con uno fra diversi materiali plastici, biocompatibili, possibilmente riciclabili e anche economici, consentendo l’abbattimento dei costi di produzione.
Il fissatore secondo la presente invenzione ha il vantaggio di potere essere assemblato prima dell’inserimento dei fili e di poter essere gestito da un solo operatore consentendo anche risparmio di tempo.
Il fissatore secondo l’invenzione presenta la possibilità di regolare la tensione di fissaggio dei fili mediante lo scorrimento relativo dei piani di bloccaggio del fissatore sugli stessi fili durante l'operazione di fissaggio, e di bloccare il fissatore agendo sul bullone di fissaggio, il tutto in modo reversibile.
Il fissatore secondo la presente invenzione, qualora siano realizzati in titanio le poche parti in metallo e i fili di Kirschner, Ã ̈ compatibile anche con ambienti che presentino intensi campi magnetici statici (Risonanze Magnetiche).
La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo in sue forme preferite di realizzazione, con particolare riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica esplosa di una prima forma di realizzazione di un fissatore per la riduzione di fratture secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica esplosa, sezionata longitudinalmente, del· fissatore della figura 1;
- le figure 3 e 4 mostrano viste prospettiche ingrandite di piastre di serraggio del fissatore della figura 1 ;
- le figure 5 e 6 mostrano viste prospettiche ingrandite di una variante delle piastre di serraggio della figura 1 ;
- la figura 7 mostra una vista prospettica chiusa della forma di realizzazione della figura 1 ;
- le figure 8 e 9 mostrano viste prospettiche chiuse di una seconda forma di realizzazione di un fissatore secondo la presente invenzione, vista dq due angolazioni diverse;
- le figure 10 e 11 mostrano viste prospettiche sezionate di componenti del fissatore delle figure 8 e 9; e
- le figure 12 e 13 sono viste prospettiche ingrandite di varianti di piastre di serraggio.
Si faccia inizialmente riferimento alle figure 1 e 2, che mostrano in esploso una vista prospettica e una sezione longitudinale di un fissatore 1 per la riduzione di fratture secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione. Si può notare che il fissatore 1 comprende una vite 2, un elemento elastico sotto forma di ima molla elicoidale 3, una prima piastra di serraggio o piastra inferiore 4, una seconda piastra di serraggio o piastra superiore 5, entrambe forate, ed un dado 6. I termini “inferiore†e “superiore†sono utilizzati solo per comodità descrittiva, per il loro riferimento ai disegni.
Facendo riferimento in particolare alla figura 2, dovrebbe essere subito evidente come le piastre di serraggio inferiore 4 e superiore 5 della coppia cooperino -l’una coll’altra; ognuna delle piastre di serraggio 4 e 5 à ̈ dotata di foro centrale 7, attraverso cui à ̈ fatta passare la vite 2. La vite 2 ha una testa cilindrica 8 con cava esagonale 9. La piastra di serraggio inferiore 4 ha una faccia, indicata con 10, prospiciente la faccia 11 della piastra di serraggio superiore 5. Nella faccia prospiciente 10 della piastra di serraggio inferiore 4 sono ricavate scanalature indicate genericamente con 12, mentre nella faccia prospiciente 11 della piastra superiore 5 sono formate corrispondentemente scanalature indicate genericamente con 13. Le scanalature 12, 13 sono ricavate come i lati di un poligono, in particolare di un quadrato, nella forma di realizzazione rappresentata. Le scanalature hanno sezione quadrata riducentesi a gradino verso il basso.
Secondo la presente invenzione la piastra di serraggio inferiore 4 ha un organo cavo di accoppiamento sporgente dalla faccia prospiciente 10 che circonda il foro centrale 7. Questo organo cavo di accoppiamento à ̈ mostrato come prismatico a pianta quadrata e contrassegnato con 14, ma si deve comprendere che questa non à ̈ una caratteristica determinante; nel seguito si daranno altre possibili varianti.
L’organo prismatico cavo 14 sporge dalla faccia 10 verso la faccia prospiciente 11 della piastra di serraggio superiore 5. La faccia prospiciente 11 ha rientranze 15 atte a guidare l’organo prismatico cavo 14 nella sua compenetrazione nella piastra di serraggio superiore a seguito dell’accoppiamento delle piastre di serraggio inferiore 4 e superiore 5. Le rientranze 15 hanno sostanzialmente la stessa forma dell’organo prismatico cavo 14.
Quando la vite 2 à ̈ inserita nei fori coassiali 7 delle piastre di serraggio superiore 5 e inferiore 4, la testa 8 si viene a trovare nella sede cilindrica 16 ricavata sulla faccia opposta 17 della piastra di serraggio superiore 5, con l’interposizione della molla 3 (non sezionata della figura 2). La molla 3 ha preferibilmente una forma conica rastremata verso la testa 8 della vite. In questo modo à ̈ possibile distribuire in maniera ottimale le sollecitazioni da una parte sulla vite, e dall’altra sulla piastra di serraggio 5.
Dal lato opposto, il dado 6 à ̈ inserito in una sede 18 a sezione esagonale ricavata sulla faccia opposta 19 della piastra di serraggio inferiore 4. Si comprende che questa disposizione à ̈ particolarmente vantaggiosa perché consente di avvitare e svitare il fissatore agendo semplicemente con un
2. La faccia opposta 19 della piastra di serraggio inferiore 4 à ̈ prolungata in manià ̈ra da ospitare, oltre al dado 6, anche la testa di una chiave esagonale utilizzata in fase di serraggio. In questo modo, l’operatore non ha alcuna necessità di toccare con le mani il fissatore, in quel momento correlato ai fili.
Quando la vite 2 à ̈ avvitata sul dado 6, le facce prospicienti 10, 11 si avvicinano e le scanalature 12, 13 formano gole di alloggiamento destinate a ricevere e bloccare i fili f (figura 1). Questa disposizione à ̈ mostrata nella figura 7 che mostra una vista prospettica chiusa della prima forma di realizzazione.
Facendo riferimento alle figure 3 e 4, che mostrano viste prospettiche ingrandite delle piastre di serraggio del fissatore della figura 1, in particolare delle loro facce prospicienti, à ̈ maggiormente evidente la conformazione delle scanalature 12 e 13 e come esse siano delimitate verso esterno. In particolare, nelle scanalature 12 e 13 à ̈ indicato genericamente con 20 un gradino realizzato in corrispondenza del fondo delle scanalature per fare da riscontro a fili di minore diametro. Inoltre le scanalature 12 e 13' sono delimitate verso l’esterno da profili inclinati, indicati genericamente con 21 che permettono un comodo inserimento laterale dei fili, quando la vite 2 à ̈ leggermente allentata sul dado 6.
Nelle figure 5 e 6, che rappresentano una variante delle piastre di serraggio del fissatore della figura 1, sono usati gli stessi numeri di riferimento per indicare parti uguali a quelle delle figure 3 e 4. Diversamente da quelle, le piastre di serraggio inferiore 40 e superiore 50 hanno scanalature 12 e, rispettivamente, 13 delimitate esternamente da denti indicati genericamente con 22. I denti 22 hanno un profilo inclinato dall’esterno verso l’interno e migliorano l’azione di trattenuta dei fili f.
La realizzazione dei particolari, quali i gradini 20, i profili inclinati 21 e i denti 22, à ̈ facilitata dal tipo di materiale che viene preferibilmente scelto per la fabbricazione delle piastre di serraggio, vale a dire un’adatta materia plastica biocompatibile e preferibilmente riciclabile. In confronto ad altri materiali, come i materiali metallici, essa ha il vantaggio di avere un peso irrilevante, e quindi una migliore portabilità. Inoltre il costo di fabbricazione à ̈ sicuramente molto contenuto.
Facendo riferimento alla figura 7, à ̈ mostrato il fissatore secondo la presente invenzione in posizione chiusa. È sufficiente allentare leggermente la vite attraverso la sua testa 8 per sbloccare i fili f e per staccali lateralmente dal fissatore.
Si faccia ora riferimento alle figure 8 e 9, che mostrano viste prospettiche chiuse di una seconda forma di realizzazione di un fissatore secondo la presente invenzione, vista da due angolazioni diverse. Essa comprende due coppie di cooperanti piastre di serraggio, in cui soltanto le piastre di estremità hanno le sedi cilindrica e a pianta esagonale, rispettivamente per la testa 8 della vite e il dado 6. Le due coppie di piastre sono appunto situate contrapposte fra la testa 8 della vite e il dado 6, mentre piastre intermedie 23, 23 hanno facce opposte in contatto reciproco. Se la piastra di serraggio portante la testa della vite à ̈ indicata con 5, essa à ̈ dotata delle rientranze 15 per l’accoppiamento con un organo prismatico portato dalla cooperante piastra intermedia 23. -L’altra piastra intermedia 23 avrà un organo prismatico che si ..inserirà in rientranze 15 realizzate in un piastra di serraggio 24 che ha la sede a pianta esagonale per il dado 6, come mostrato nella figura 10. '
Nella figura 10 Ã ̈ rappresentata schematicamente una piastra di serraggio 23 che si differenzia dalla piastra di serraggio 4 o 40 soltanto per il fatto di essere priva della parte posteriore, vale a dire quella destinata a portare la sede a sezione esagonale per il dado. Per quanto riguarda la piastra di serraggio 24, raffigurata in dettaglio nella figura 11, essa si differenzia dalla piastra di serraggio 5 avendo la sede 18 a sezione esagonale per il dado 6 in luogo della sede 16 a sezione circolare per la testa 8 della vite della piastra di serraggio 4 o 40 della prima forma di realizzazione.
Facendo riferimento alle figure 12 e 13, che sono viste prospettiche ingrandite di varianti di piastre di serraggio, esse mostrano piastre 25 e 26 analoghe alle piastre di serraggio 4, 40, ma con diversi organi sporgenti 27, 28 che, in combinazione con rientranze complementari (non mostrate) ricavate nelle piastre di serraggio prospicienti, formano guide per l’accoppiamento delle piastre di serraggio nel fissatore universale secondo la presente invenzione. Nelle figure 12 e 13, dove sono utilizzati gli stessi numeri di riferimento per indicare parti uguali, sono evidenziati, come organi sporgenti di accoppiamento con rientranze complementari, un organo a pianta ellittica 27 e, rispettivamente, un organo cilindrico 28. Onde evitare la rotazione relativa fra le piastre di serraggio mutuamente accoppiate, quando l’organo cavo di accoppiamento sporgente à ̈ un organo cilindrico 28, su di esso, internamente o esternamente come mostrato nella figura 13, à ̈ previsto un risalto longitudinale 29 destinato ad impegnarsi scorrevolmente con analoga, porzione rientrante nella piastra di serraggio opposta. È evidente che le rientranze delle piastre di serraggio prospicienti (non mostrate) devono essere, anche nel caso delle varianti delle figure 12 e 13, complementari all’organo cavo di accoppiamento.
Dalla descrizione che precede dovrebbero essere evidenti i vantaggi che provengono dalle caratteristiche del fissatore universale secondo la presente invenzione.
In particolare, l’organo cavo di accoppiamento rappresenta, nella cooperazione con la complementare rientranza della piastra di serraggio prospiciente, un mezzo che non permette la rotazione mutua delle piastre di serraggio accoppiate, ma soprattutto realizza, con la rientranza che funge da guida, un efficace accoppiamento prismatico. Questo accoppiamento consente la mutua inclinazione per l’inserimento laterale di un filo mentre un altro à ̈ già presente fra le piastre di serraggio, il filo già presente non costituendo un impedimento per tale inserimento.'
Inoltre, la cooperazione dell’organo "cavo di accoppiamento con la rientranza permette uno scorrimento relativo delle piastre di serraggio fino all’ottenimento della posizione ottimale dei fili, resa definitiva con il serraggio completo della vite.
Le scanalature corrispondenti realizzate sulle facce prospicienti delle piastre formano gole di alloggiamento adattabili a fili di diametro diverso.
Il profilo laterale esterno di tali scanalature à ̈ conformato secondo un piano inclinato, continuo o limitato a denti separati, che consente il comodo inserimento laterale dei fili e la loro trattenuta fra le piastre di serraggio, una volta che la vite à ̈ avvitata completamente sul dado contro la forza antagonista della molla e delle piastre di serraggio stesse..
Dovrebbe essere evidente che sono state descritte alcune forme di realizzazione e relative varianti del fissatore universale secondo la presente invenzione, e che modifiche e variante possono essere previste nell’ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Fissatore universale per la giunzione di fili per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture, con l’uso della tecnica dei fili di Kirschner, comprendente almeno una coppia di cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50; 5, 23, 23, 24; 25; 26) dotate di un foro centrale (7), trattenute fra la testa (8) di una vite (2) passante nel loro foro centrale (7) e un dado (6), le cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50; 5, 23, 23, 24; 25;"26) di ogni coppia avendo facce prospicienti (10, 11) provviste di corrispondenti scanalature (12, 13) per formare gole di alloggiamento atte a ricevere e bloccare fili (f) e facce opposte (17, 18), almeno una molla (3) essendo inserita coassialmente in detta vite (2) in maniera da tenere le cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50; 5, 23, 23, 24; 25; 26) una vicina all’altra quando il dado (6) à ̈ parzialmente avvitato sulla vite (2) e consentire l’inserimento laterale a scatto dei fili (f) nel fissatore universale agendo contro l’azione della molla (3), caratterizzato dal fatto che, in ogni coppia di cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50; 5, 23, 23, 24; 25; 26), una piastra di serraggio (4; 40; 23, 23) ha un organo cavo di accoppiamento (14; 27; 28) circondante detto foro centrale (7) e sporgente da detta sua faccia (10; 23, 23) prospiciente l’altra piastra di serraggio (5; 50; 5, 24) avente corrispondenti rientranze (15) atte a guidare detto organo cavo di accoppiamento (14; 27; 28).
  2. 2. Fissatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette scanalature (12, 13) hanno sezione quadrata riducentesi a gradino verso il basso:
  3. 3. Fissatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che dette scanalature (12, 13) sono delimitate esternamente da un profilo (21) a piano inclinato verso l’interno.
  4. 4. Fissatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette scanalature (12, 13) sono delimitate esternamente da denti (22).
  5. 5. Fissatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere solo una coppia di cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50), in cui una prima piastra di serraggio (4; 40) ha, nella sua faccia opposta (19), una sede (18) a sezione esagonale per detto dado (6), e una seconda piastra di serraggio (5; 50) ha, nella sua faccia opposta (17), una sede (16) a sezione circolare per la testa (8) di una vite (2) con cava esagonale
  6. 6. Fissatore secondo la rivendicazione caratterizzato dal fatto di comprendere due coppie di cooperanti piastre di serraggio (5, 23, 23, 24), che sono Situate contrapposte fra la testa (8) della vite (2) e il dado (6), in maniera che una prima piastra di serraggio (24) ha, nella sua faccia opposta, una sede (18) a sezione esagonale per detto dado (6), e una quarta piastra di serraggio (5) ha, nella sua faccia opposta, una sede a sezione circolare per la testa (8) di una vite (2) con cava esagonale (9), mentre piastre intermedie di serraggio (23, 23) hanno facce opposte in contatto reciproco.
  7. 7. Fissatore secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detta sede (18) a sezione esagonale per detto dado (6) Ã ̈ prolungata per ricevere inoltre al suo interno una testa esagonale di chiave.
  8. 8. Fissatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fato che le cooperanti piastre di serraggio (4, 5; 40, 50; 5, 23, 23, 24; 25; 26) sono fatte di materia plastica.
  9. 9. Fissatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo cavo di accoppiamento ha una forma scelta fra quella di un organo prismatico (14), di un organo ellittico (27) e di un organo cilindrico (28) dotato di un risalto longitudinale (29).
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