ITRM20110150A1 - "dispositivo statico multifunzione installabile in corrispondenza del piedino pressore di una macchina da cucire industriale" - Google Patents

Description

DISPOSITIVO STATICO MULTIFUNZIONE INSTALLABILE IN CORRISPONDENZA DEL PIEDINO PRESSORE DI UNA MACCHINA DA CUCIRE INDUSTRIALE;

La presente invenzione riguarda il settore del cucito ed in particolare le macchine da cucire industriali.

Un problema noto nel settore delle macchine per cucire industriali, à ̈ dato dal fatto che lo sfregamento dell’ago durante la penetrazione nel materiale da cucire determina un riscaldamento dell’ago che può facilmente raggiungere elevate temperature, anche di 400°C e oltre. Tale surriscaldamento à ̈ causa di diversi inconvenienti tra cui: la rottura del cucirino (filo da cucire) con la conseguente perdita di tempo per la re-infilatura dell’ago; il danneggiamento del materiale da cucire, specialmente se contiene materiali sintetici; nonché l’aumento del diametro dei fori dell’ago nel materiale man mano che la cucitura si allunga e la temperatura sale conseguentemente.

Attualmente, per risolvere tali inconvenienti si provvede a raffreddare l’ago con un getto d’aria opportunamente direzionato tramite un apposito tubicino (Needle Cooler) alimentato dall’impianto dell’aria compressa della linea di produzione in cui à ̈ installata la macchina da cucire.

Un altro problema noto nel settore, à ̈ dato dal fatto che per avere un inizio cucitura pulito, cioà ̈ privo di fili sporgenti dal “dritto†del tessuto, à ̈ previsto un accessorio chiamato “scarta filo†(Thread Wiper). Tale accessorio à ̈ notoriamente un dispositivo meccanico che entra in azione solo a fine cucitura, il quale passa al di sotto dell’ago per spostare l’estremità del filo che esce dalla cruna dell’ago al di sopra del piedino pressore in modo che venga portato al di sotto del tessuto dall’ago all’inizio della cucitura.

Un primo inconveniente degli scarta filo meccanici, à ̈ dato dal fatto che il filo può finire accidentalmente sotto il piedino abbassato a causa di un colpo d’aria o per un contatto involontario con il tessuto.

Un secondo inconveniente degli scarta filo meccanici, consiste nel fatto che se avviene un contatto accidentale con l’ago, questo si spezza e deve essere sostituito con evidenti perdite di tempo per l’operatore.

Un terzo inconveniente degli scarta filo meccanici à ̈ dato dal fatto che, trattandosi di parti in movimento, sono soggette ad usura, guasti e richiedono manutenzione.

Un ulteriore problema delle attuali macchine da cucire industriali, à ̈ dato dal fatto che spesso i cosiddetti dispositivi “salva dito†(Finger Guard) costituiscono un ingombro per gli operatori, che sovente li smontano per avere maggior possibilità di movimento, con evidente pericolo di infortunio.

Da quanto detto, appare chiaro che la zona del piedino delle attuale macchine da cucire industriali à ̈ particolarmente “affollata†da vari elementi che occupano e/o si muovono nello spazio immediatamente adiacente ad esso, vale a dire il tubicino fisso di raffreddamento dell’ago, lo scarta filo meccanico mobile e il salva dito fisso.

Scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo fisso, atto a svolgere tutte e tre le funzioni suddette senza la necessità di parti in movimento.

Un altro scopo del trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo che superi i limiti ed inconvenienti sopra menzionati, riducendo gli ingombri ed eliminando la possibilità di posizionamenti errati del filo all’inizio della cucitura.

Un ulteriore scopo dell’invenzione, à ̈ quello di fornire un dispositivo che consenta di regolare a piacere e secondo le reali necessità, la quantità di aria di raffreddamento effettivamente erogata verso l’ago tramite appositi mezzi di controllo della pressione e del flusso d’aria.

Un’altro scopo del trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo scarta filo privo di parti in movimento.

Ancora uno scopo del trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo scarta filo che funzioni ad aria compressa.

Una migliore comprensione dell’invenzione si avrà con la seguente descrizione e con riferimento alle figure allegate che illustrano, a puro titolo esemplificativo e non già limitativo, una preferita forma di realizzazione del trovato.

Nei disegni:

la figura 1 Ã ̈ una vista 3D dal lato anteriore di una preferita forma di realizzazione del trovato, con il piedino pressore abbassato;

la figura 1 Ã ̈ una vista analoga a quella di fig.

1, che mostra il lato posteriore;

le figure 3 e 4, rispettivamente analoghe alle figg. 1 e 2, mostrano la configurazione con il piedino alzato;

la figura 5 à ̈ una vista 3D dal lato anteriore che mostra le parti principali dell’invenzione montata sulla barra porta piedino;

la figura 6 Ã ̈ una vista 3D dal lato anteriore che mostra solo le parti principali del dispositivo;

la figura 7 à ̈ una vista 3D dal lato interno di una metà del morsetto di fissaggio del dispositivo; la figura 8 à ̈ una vista 3D dal lato interno dell’altra metà del morsetto di fissaggio, che va a contatto con la barra porta piedino;

la figura 9 Ã ̈ una vista 3D corrispondente alla fig. 8 che mostra il lato esterno;

la figura 10 à ̈ un’ulteriore vista 3D dell’elemento di figg. 8 e 9.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il dispositivo multifunzione secondo la presente invenzione à ̈ costituito sostanzialmente da un sottile tubo sagomato 1, realizzato preferibilmente in acciaio inox resistente agli urti e all’usura nel tempo o in altro materiale adatto a tale scopo, il quale à ̈ saldamente fissato alla barra porta piedino 2 alla quale à ̈ fissato il piedino 3 ed à ̈ conformato in modo da impedire il contatto accidentale delle dita con l’ago 4 mosso dalla barra porta ago 5.

La sagoma di tale tubicino 1 à ̈ sostanzialmente simile a quella degli attuali salva dito, con la differenza che prevede una estremità inferiore 7 disposta lateralmente all’ago 4 e rivolta trasversalmente ad esso per raffreddarlo durante il suo movimento assiale. Oltre a ciò, l’estremità superiore 14 del sottile tubo 1 à ̈ collegata all’impianto di aria compressa della linea di produzione, o ad altra fonte di aria compressa.

Secondo una caratteristica peculiare della presente invenzione, l’aria erogata dall’estremità inferiore del tubicino 1 à ̈ gestita da due apposite elettrovalvole (non mostrate): una prima elettrovalvola à ̈ atta ad attivare/disattivare la quantità di aria per il raffreddamento dell’ago durante l’esecuzione della cucitura, mentre una seconda elettrovalvola à ̈ atta a svolgere la funzione di scarta filo, attivando l’emissione di un opportuno getto d’aria dopo la fine della cucitura e di un ulteriore getto d’aria immediatamente prima dell’inizio della cucitura. A tale scopo, la posizione dell’estremità inferiore 7 del tubicino 1 à ̈ collocata ad un’altezza che risulta essere sostanzialmente in corrispondenza della cruna dell’ago quando si trova in posizione di riposo, o immediatamente sotto di essa.

A tale proposito, giova osservare che la funzione di scarta filo ad aria compressa espletata dal tubicino 1 di raffreddamento, ha il grande vantaggio di eliminare la necessità di parti meccaniche in movimento, nonchà ̈ quello di garantire la corretta posizione del filo o cucirino all’inizio della cucitura.

Secondo un’ulteriore caratteristica peculiare dell’invenzione, dette prima e seconda elettrovalvola sono pilotate direttamente dal motore o da una scheda elettronica dedicata, che consente anche di modificare le impostazioni secondo le esigenze, anche direttamente dall’operatore con appositi mezzi di regolazione, come ad esempio trimmer, ecc.

Anche la potenza e la portata del getto di aria à ̈ regolabile tramite appositi regolatori di flusso di tipo noto, associati a dette due elettrovalvole: sia per il raffreddamento dell’ago 4 che per lo scarta filo. Inoltre, il getto d’aria di raffreddamento gestito tramite prima elettrovalvola può essere programmato per funzionare solo per velocità di cucitura superiori ad una soglia minima impostabile a piacere. Analogamente, il ritardo di emissione del getto d’aria scarta filo gestito dalla seconda elettrovalvola al termine della cucitura e la durata del getto, sia al termine della cucitura che prima dell’inizio, sono regolabili.

Guardando il dispositivo fin qui descritto dal posto operatore, esso à ̈ fissato lateralmente a destra dell’ago, preferibilmente con un apposito morsetto 6 vincolato alla barra 2 che regge il piedino 3. Detto morsetto, pur essendo smontabile, à ̈ fissato con mezzi di tipo noto che ne rendono difficile lo smontaggio da parte dell’operatore (ad esempio con viti che richiedono chiavi speciali).

Si deve notare che tale ancoraggio non à ̈ una mera scelta costruttiva, ma à ̈ stato adottato con lo scopo di evitare interferenze con il dado 3 di fissaggio del piedino 3, che si trova sul lato opposto.

Nell’esempio illustrato (figg. 7-10), detto morsetto 6 à ̈ costituito da due metà coniugate 6A e 6B, una delle quali (6B) à ̈ dotata di una sede di appoggio 9 per aderire alla barra 2 porta piedino 3. Secondo l’invenzione, detta sede 9 non à ̈ cilindrica ma solo le due parti laterali longitudinali aderiscono alla barra 2 porta piedino 3 in modo da potersi adattare a diversi diametri della barra 2 garantendo un solido fissaggio e posizionamento.

Le due superfici affacciate tra loro delle due parti 6A-6B che costituiscono il morsetto 6 di fissaggio del tubicino multifunzione 1 sono dotate di apposite scanalature 10 atte a definire una sede di serraggio dell’estremità superiore 14 del tubicino stesso lasciandone sporgere l’estremità libera per il collegamento all’alimentazione di aria compressa comandata dalle due elettrovalvole suddette.

Detto morsetto à ̈ fissato alla barra 2 tramite una vite passante in un apposito foro 11 e il centraggio per la collimazione delle due scanalature 10 à ̈ garantito da un aggetto 12, ad esempio a forma di semisfera, che à ̈ presente in una delle due metà del morsetto atto a sposare un corrispondente incavo 13 appositamente predisposto nell’altra metà.

Le due parti 6A e 6B del morsetto 6 si toccano solo in corrispondenza della semisfera 12-13 e del tubicino 1, in modo da garantite un solido serraggio.

E’appena il caso di osservare che in alternativa al morsetto ora descritto possono esser utilizzati altri mezzi di fissaggio del tubicino 1 multifunzione, senza peraltro esulare dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Infine, à ̈ interessante notare che, grazie alle caratteristiche costruttive del trovato, l’operatore ha una visuale particolarmente libera della zona relativa al piedino e all’ago della macchina da cucire perché, diversamente da quanto noto, à ̈ previsto un solo elemento statico che funge da raffreddamento dell’ago, salva dito e scarta filo.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo statico multifunzione per macchine da cucire industriali del tipo comprendente una barra porta-piedino (2) alla quale à ̈ fissato un piedino pressore (3) ed un ago (4) mosso da una barra porta ago (5), caratterizzato dal fatto che comprende sostanzialmente un sottile tubo sagomato (1), realizzato in materiale resistente agli urti e all’usura come ad esempio acciaio inox, il quale à ̈ saldamente vincolato a detta barra (2) porta piedino e prevede un’estremità inferiore (7) disposta lateralmente all’ago (4) e rivolta trasversalmente ad esso per raffreddarlo durante il suo movimento assiale, nonché un’estremità superiore (14) che à ̈ collegata ad una impianto di aria compressa della linea di produzione o ad altra fonte di aria compressa; in cui l’aria erogata dall’estremità inferiore (7) del tubicino (1) à ̈ gestita e regolata da due apposite elettrovalvole: una prima elettrovalvola à ̈ atta ad attivare/disattivare l’emissione di aria per il raffreddamento dell’ago (4) durante l’esecuzione della cucitura, mentre una seconda elettrovalvola à ̈ atta ad attivare/disattivare l’emissione – dalla stessa estremità inferiore (7) di detto tubo (1) - di un opportuno getto d’aria dopo la fine della cucitura e/o di un opportuno getto d’aria immediatamente prima dell’inizio della cucitura per svolgere una funzione di scarta filo; a tale scopo, la posizione dell’estremità inferiore (7) del tubicino (1) à ̈ collocata ad un’altezza che risulta essere sostanzialmente in corrispondenza della cruna dell’ago (4) quando esso si trova in posizione alta di riposo, oppure immediatamente sotto la cruna stessa.
2. 2. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto sottile tubo (1) à ̈ conformato in modo da impedire il contatto accidentale delle dita con l’ago (4), in modo da svolgere anche una funzione di salva dito; a tale scopo la sagoma di detto tubicino (1) essendo sostanzialmente simile a quella dei salva dito noti.
3. 3. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda elettrovalvola sono pilotate direttamente da un motore della macchina da cucire o da un’apposita scheda elettronica dedicata; essendo possibile modificare le impostazioni di dette elettrovalvole, anche direttamente dall’operatore con appositi mezzi di regolazione come ad esempio trimmer o altri mezzi noti.
4. 4. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in aggiunta a dette due elettrovalvole sono previsti appositi regolatori di flusso che regolano la potenza e la portata del getto di aria sia per il raffreddamento dell’ago (4) che per effettuare detta funzione di scarta filo.
5. 5. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il getto d’aria di raffreddamento gestito tramite la prima elettrovalvola può essere programmato per funzionare solo per velocità di cucitura superiori ad una soglia minima impostabile a piacere. 6. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il ritardo di emissione del getto d’aria scarta filo gestito dalla seconda elettrovalvola al termine della cucitura e la durata del getto, sia al termine della cucitura che prima dell’inizio, sono regolabili.
6. 6. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che à ̈ fissato lateralmente a destra dell’ago (4) rispetto al posto operatore, preferibilmente con un apposito morsetto (6) smontabile vincolato alla barra (2); detto morsetto essendo fissato con mezzi di tipo noto che ne rendono difficile lo smontaggio da parte dell’operatore, come ad esempio con viti che richiedono chiavi speciali.
7. 7. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto morsetto (6) à ̈ costituito da due metà coniugate (6A e 6B), una delle quali (6B) à ̈ dotata di una sede di appoggio (9) per aderire alla barra 2 porta piedino (3); in cui detta sede (9) non à ̈ cilindrica in modo che solo le due parti laterali longitudinali aderiscono alla barra (2) in modo da potersi adattare a diversi diametri della barra (2) garantendo un solido fissaggio e posizionamento.
8. 8. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che le due superfici affacciate tra loro delle due parti (6A-6B) che costituiscono il morsetto (6) sono dotate di apposite scanalature (10) atte a definire una sede di serraggio della zona di estremità superiore del tubicino (1) lasciandone sporgere l’estremità libera (14) per il collegamento all’alimentazione di aria compressa comandata dalle due elettrovalvole suddette.
9. 9. Dispositivo statico multifunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto morsetto à ̈ fissato alla barra (2) tramite una vite passante in un apposito foro (11) e il centraggio per la collimazione delle due scanalature (10) à ̈ garantito da un aggetto (12), ad esempio a forma di semisfera, che à ̈ presente in una delle due metà del morsetto atto a sposare un corrispondente incavo (13) appositamente predisposto nell’altra metà; dette due parti (6A e 6B) del morsetto (6) toccandosi solo in corrispondenza dell’aggetto-incavo (12-13) e del tubicino (1), in modo da garantire un solido serraggio di quest’ultimo.