ITRM20090054U1 - Controtelaio in pezzi assemblabili al momento della posa in opera. - Google Patents

Description

“CONTROTELAIO IN PEZZI ASSEMBLABII AL MOMENTO DELLA POSA IN OPERA”

DESCRIZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un controtelaio in pezzi assemblabii al momento della posa in opera.

Sorpassato il metodo di fissaggio diretto nel vano murario, l'odierna procedura di posa in opera è quella di montaggio del serramento su di un apposito supporto, cioè il controtelaio. Il controtelaio può essere costruito in vari materiali, ma il legno é ancora il più largamente utilizzato, specialmente per le porte interne.

Le porte interne sono ormai generalmente costruite in dimensioni standardizzate, altezza pari a 210 cm e con larghezza di 60, 70, 80, ma anche 95,105, 110, 120, 150 cm, montate su un telaio fisso avente profondità di 10 o 20 cm.

Il controtelaio in legno alloggiato nelle spalle delle pareti ha dimensioni che fanno riferimento alle dimensioni delle porte.

II montaggio del controtelaio in cantiere comporta la difficoltà di prendere le stecche di legno, misurarle, tagliarle ed inchiodarle. Questa operazione comporta perdita di tempo e rischio di rovinare molto materiale. L'alternativa di far arrivare in cantiere controtelai già montati e inchiodati sfavorisce l'acquirente, sia con il problema del trasporto, per l'ingombro dei telai, che per il loro maggiore costo. In passato, qualche fabbricante ha fornito controtelai in pezzi formati da stecche di montanti e da traverse da ridurre alle dimensioni desiderate e unire al momento della posa in opera. Il titolare del modello di utilità italiano N. AN98U000007, ormai scaduto, ottenuto a suo tempo con la conversione della domanda d'invenzione N. AN93A000022, ha realizzato sagomature sostanzialmente a coda di rondine, sulle estremità superiori, fungenti da mortise, delle stecche di montante o spalla, e sulle porzioni che servono da tenoni della rispettiva traversa di sommità, o architrave, per consentire l'incastro dei tenoni con le mortise.

Allo scopo di superare il problema della variabilità di larghezza di luce della porta, la stecca fungente da architrave presenta intagli utili al collegamento ad incastro alle distanze previste, in maniera da segare la parte in eccesso alla necessità.

Per conservare la stabilità e rigidezza del controtelaio, si usano distanziatori fìssati fra i montanti, in numero di due a quattro a seconda della profondità della porta, utili per conservare l'ortogonalità delle stecche. Attualmente i distanziatori sono stati realizzati con spezzoni di profilati metallici, che si sono rivelati non adatti alle richieste degli utilizzatori.

Lo scopo del presente trovato è quello di risolvere questo inconveniente, fornendo un controtelaio in pezzi assemblabili al momento della posa in opera, comprendente stecche di legno fungenti da montante o spalle, ciascuna essendo sagomata ad una delle loro estremità da mortisa, e una stecca trasversale fungente da architrave, che ha porzioni di estremità sagomate con intagli e presenta gli stessi intagli ad intervalli richiesti in maniera che, segate le porzioni in eccesso, esse funzionino da tenoni, il controtelaio includendo inoltre una o più stecche fùngenti da distanziatori, sagomate, come la stecca di architrave, con intagli agli stessi intervalli richiesti in maniera che, segate le porzioni in eccesso, funzionino da tenoni e s'impegnino con mortise ricavate a stesse adeguate altezze nelle stecche di montante.

Inoltre, per migliorare la sicurezza di un'effettiva verticalità delle stecche di montante e, quindi, di tutto il controtelaio, in ogni stecca di spalla è incorporata, ad altezza opportuna, almeno un contenitore parzialmente pieno di liquido, funzionanti da livella a bolla.

Il trovato sarà meglio compreso attraverso la descrizione dettagliata che segue di un suo esempio, considerato unitamente al disegno allegato, in cui:

Figura 1 è una vista prospettica di un controtelaio assemblato secondo il presente

Facendo riferimento alla figura, il controtelaio è mostrato assemblato a partire da pezzi che sono: due stecche in legno di abete massello funzionanti da montanti o spalle 1, 1; una stecca traversale che serve da architrave 3; almeno altre due stecche trasversali che servono da distanziatori 12, 13. Per comodità descrittiva e per facilità di comprensione, nel seguito le stecche sono indicate con la relativa funzione.

Quindi, ogni spalla 1 ha un'estremità 2 destinata a poggiare sul pavimento P o ad essere inserita in esso, per una migliore tenuta con il bordo di parete. Le estremità delle spalle 1 opposte alle estremità 2 sono sagomate, con un intaglio di tipo noto, a coda di rondine o simile, per funzionare da mortise 4, 6. Nelle mortise 4, 6 delle spalle 1 si inseriscono rispettivamente tenoni 5, 7 ottenuti nelle estremità opposte dell 'architrave 3 con intagli maschio corrispondenti a quelli femmina delle mortise 4, 6.

Inoltre nell'architrave 3, verso la sua estremità 6, sono fonnati ad intervalli prestabiliti rispettivi intagli 8, 9, 10. Come è noto, in corrispondenza di questi intagli, possono essere eseguiti tagli trasversali nel'architrave, per recidere una o più parti in eccesso, indicate genericamente con 1 1 , quando la larghezza della luce della porta è inferiore a quella massima consentita dal controtelaio. In questo modo il controtelaio è portato alla larghezza desiderata.

Secondo il trovato, i distanziatori 12, 13 sono anch'essi costituiti da stecche di legno. Nella figura soltanto parti del distanziatore 12 sono indicate con numeri di riferimento, ma questi possono riferirsi anche alle identiche parti del distanziatore 13.

Come la stecca di architrave 3, ogni distanziatore 12, 13 ha, alle proprie estremità, porzioni sagomate a tenone 15, 17 destinate ad impegnarsi in corrispondenti intagli 14, 16 praticati alla stessa altezza nelle spalle 1, 1. Inoltre, in prossimità della sua estremità di sinistra nella figura, ogni distanziatore 12, 13 ha, in prossimità della porzione sagomata a tenone 17, ad intervalli corrispondenti a quelli dell'architrave, rispettivi intagli 18, 19, 20. In corrispondenza di questi intagli, possono essere eseguiti tagli trasversali nei distanziatori 12, 13, per recidere una o più parti in eccesso, indicate genericamente con 21, così da portare i distanziatori 12, 13 alla stessa lunghezza dell'architrave.

Inoltre, secondo il trovato, in ogni stecca di spalla 1 è incorporato, ad altezza opportuna, almeno un contenitore 22 parzialmente pieno di liquido, funzionante da livella a bolla.

Variazioni e modifiche possono essere apportate all’esempio sopra descritto senza allontanarsi dall’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni allegate.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1. Controtelaio in pezzi assemblatali al momento della posa in opera, comprendente stecche di legno fungenti da montante o spalla (1, 1), ciascuna essendo sagomata ad una delle loro estremità da mortisa (4, 6), e una stecca trasversale fungente da architrave (3), che ha porzioni di estremità sagomate con intagli e presenta gli stessi intagli ad intervalli richiesti in maniera che, segate le porzioni (11) in eccesso, esse funzionino da tenoni (5, 7), caratterizzato dal fatto che include inoltre una o più stecche fungenti da distanziatori (12, 13), sagomate, come la stecca di architrave (3), con intagli agli stessi intervalli richiesti in maniera che, segate le porzioni (21) in eccesso, funzionino da tenoni (15, 17) e s'impegnino con mortise (14, 16) ricavate a stesse adeguate altezze nelle stecche di montante o spalla (1, 1).
2. 2. Controtelaio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in ogni stecca di montante o spalla (1, 1) è incoiporato, ad altezza opportuna, almeno un contenitore (22) parzialmente pieno di liquido funzionante da livella a bolla