ITRM20080390A1

ITRM20080390A1 - Impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico

Info

Publication number: ITRM20080390A1
Application number: IT000390A
Authority: IT
Inventors: Adrian Grando; Matteo Zoppas
Original assignee: Sipa Progettazione Automaz
Priority date: 2008-07-18
Filing date: 2008-07-18
Publication date: 2010-01-19
Also published as: RU2494950C2; JP5580821B2; CN102099174B; US20110114452A1; CA2731084C; IT1390890B1; CN102099174A; MX2011000433A; ES2574638T3; WO2010007158A1; JP2011528306A; PL2315653T3; CA2731084A1; EP2315653A1; US8544636B2; RU2011106114A; EP2315653B1

Description

Descrizione

IMPIANTO DI CONVOGLIAMENTO DI CONTENITORI IN MATERIALE PLASTICO

Campo dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce ad un impianto di convogliamento di contenitori, ad esempio preforme, in materiale plastico in cui sono previsti sistemi di orientamento dei contenitori, ad esempio sistemi per orientare le preforme dalla fase di carico su una linea di convogliamento fino alla fase di soffiaggio dei contenitori in una macchina soffiatrice.

Stato della tecnica

L'esigenza di disporre le preforme con una predeterminata orientazione angolare in un processo produttivo Ã ̈ presente, per esempio, nella produzione per stampaggio per soffiatura (blow-molding) di contenitori, in PET o altro materiale plastico, quando le preforme devono essere, trasferite dalla stazione di stampaggio per iniezione, dove sono state ottenute, alla stazione di stampaggio per soffiatura dove si forma il contenitore.

Per particolari tipi di contenitori - per esempio contenitori di detersivi con un tappo che funge da dosatore o spruzzatore, spruzzatori per giardinaggio e piÃ¹ in generale bottiglie o recipienti con tappi che non hanno la forma di solidi di rivoluzione - il tappo, una volta avvitato sul collo filettato del contenitore soffiato, deve trovarsi in una precisa posizione angolare rispetto al contenitore stesso, il che richiede che le preforme vengano inserite nello stampo di soffiatura con una precisa e non casuale orientazione del filetto rispetto allo stampo stesso.

Quando durante l'avanzamento verso la macchina di soffiaggio Ã ̈ necessario far ruotare liberamente le preforme, ad esempio nei forni di riscaldamento, sono previsti pertanto sistemi di orientamento di dette preforme per ottenere il predeterminato orientamento prima dell'inserimento negli stampi.

L'esigenza di disporre contenitori, giÃ soffiati, con una predeterminata orientazione angolare in un processo produttivo Ã ̈ presente, per esempio, nei processi per l'applicazione di etichette o di stampaggio di scritte e/o loghi su contenitori asimmetrici.

Sono noti diversi sistemi di orientamento delle preforme o dei contenitori ma questi non rappresentano una soluzione ottimale.

Ad esempio, sono note soluzioni con identificazione della tacca sul collo delle preforma o del contenitore mediante un dispositivo laser o fotocellula. Svantaggiosamente questa soluzione non consente di ottenere un orientamento preciso: il dispositivo richiede massima stabilitÃ , e quindi assenza di vibrazioni, ed agisce su campi di misure vicine a 0,1 mm. L'identificazione della tacca Ã ̈ ottenuta anche mediante dispositivi elettronici complessi e molto costosi.

Un'altra soluzione prevede l'avvitamento del platorello sul collo, il platorello svolgendo la funzione di un tappo. La macchina adottata Ã ̈ perÃ² molto complessa con costi elevati di personalizzazione. La meccanica complessa con movimenti â€œlentiâ€ riduce, inoltre, la performance produttiva della macchina.

Altre soluzioni prevedono l'orientamento della preforma soltanto nella fase finale del convogliamento, ossia poco prima dell'inserimento della preforma nello stampo di soffiaggio. Svantaggiosamente queste soluzioni richiedono una meccanica di precisione molto- elevata, sono caratterizzate da movimenti â€œlentiâ€ e pertanto da bassa produttivitÃ e riducono notevolmente il campo di azione, cioÃ ̈ le tipologie di collo da orientare.

Altre soluzioni che prevedono l'orientamento della preforma e del contenitore soltanto nella fase finale del convogliamento non garantiscono, inoltre, il mantenimento dell'orientamento durante il trasferimento della preforma e del contenitore rispettivamente nello stampo e nella zona di applicazione delle etichette o di stampaggio di scritte e/o Ioghi.

E' quindi sentita l'esigenza di realizzare un innovativo impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico che consenta di superare i suddetti inconvenienti.

Sommario dell'invenzione

Scopo primario della presente invenzione Ã ̈ quello di realizzare un efficiente impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico, in particolare preforme, provvisto di mezzi di orientamento angolare dei contenitori rispetto ad un sistema di riferimento predeterminato, capaci di orientare ad esempio le preforme dalla fase di carico su una linea di convogliamento fino alla fase di soffiaggio dei contenitori in una macchina soffiatrice.

La presente invenzione, pertanto, si propone di raggiungere lo scopo suddetto realizzando un impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico, in particolare preforme, i contenitori disponendo di un predeterminato punto di riferimento, l'impianto comprendente, conformemente alla rivendicazione 1, - una catena di convogliamento dei contenitori, definente un circuito chiuso di convogliamento, ruotante attorno ad una ruota di convogliamento,

- una ruota di carico dei contenitori sul circuito chiuso di convogliamento, disposta in prossimitÃ di detta ruota di convogliamento,

- una pluralitÃ di platorelli per la presa di rispettivi contenitori in una zona di cooperazione con la ruota di carico, in modo da definire coppie solidali platorellocontenitore, detti platorelli essendo previsti sulla catena di convogliamento,

- almeno una zona di passaggio dei contenitori, disposta lungo detto circuito chiuso, in cui dette coppie solidali platorello-contenitore sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione,

in cui sono previsti

- primi mezzi di definizione di posizione angolare dei contenitori (30) su detta ruota di carico,

- secondi mezzi di definizione di posizione angolare dei platorelli (40) su detta ruota di convogliamento, per orientare i platorelli prima della presa dei corrispondenti contenitori,

- terzi mezzi di definizione di posizione angolare di dette coppie solidali platorellocontenitore per orientare i contenitori dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio.

Un ulteriore aspetto della presente invenzione prevede un metodo di definizione di posizione angolare per contenitori, in particolare preforme, in materiale plastico, attuato nel suddetto impianto di convogliamento, l'impianto comprendente una catena di convogliamento dei contenitori, definente un circuito chiuso di convogliamento, ruotante attorno ad una ruota di convogliamento; una ruota di carico dei contenitori sul circuito chiuso di convogliamento, disposta in prossimitÃ di detta ruota di convogliamento ; una pluralitÃ di platorelli per la presa di rispettivi contenitori in una zona di cooperazione con la ruota di carico , in modo da definire coppie solidali platorello-contenitore, detti platorelli essendo previsti sulla catena di convogliamento ; almeno una zona di passaggio dei contenitori, disposta lungo detto circuito chiuso, in cui dette coppie solidali platorello-contenitore sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione;

il metodo comprendente i seguenti stadi:

- definizione della posizione angolare dei contenitori mediante primi mezzi di definizione di posizione angolare sulla ruota di carico,

- definizione della posizione angolare dei platorelli mediante secondi mezzi di definizione di posizione angolare sulla ruota di convogliamento prima della presa dei corrispondenti contenitori,

- definizione della posizione angolare delle coppie solidali platorello-contenitore mediante terzi mezzi di definizione di posizione angolare dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio.

La definizione della posizione angolare dei contenitori sulla ruota di carico prevede un azionamento di inserti di orientamento, mediante una prima camma, in modo che ciascun inserto eserciti una-pressione su un rispettivo collo di contenitore fino ad inserirsi in una prima rientranza prevista su detto collo. Ciascun contenitore avanza sulla ruota di carico ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una seconda camma, disposta esternamente alla ruota di carico, fino all'inserimento dell'inserto nella prima rientranza.

La definizione della posizione angolare dei platorelli sulla ruota di convogliamento prevede, invece, un azionamento di una prima pluralitÃ di leve, mediante una terza camma, in modo che ciascuna leva eserciti una pressione su una prima parte superiore di un rispettivo platorello fino ad inserirsi mediante una rispettiva protuberanza in una seconda rientranza prevista su detta prima parte superiore. Ciascun platorello avanza sulla ruota di convogliamento ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una quarta camma, disposta esternamente alla ruota di convogliamento, fino all'inserimento della protuberanza nella seconda rientranza.

Infine, la definizione della posizione angolare delle coppie solidali platorellocontenitore, dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio, prevede un azionamento di una seconda pluralitÃ di leve, ciascuna prevista su un corpo di un rispettivo platorello, mediante una quinta camma prevista su un tratto di binario della catena in modo che ciascuna leva eserciti una pressione su una seconda parte superiore di un rispettivo platorello fino ad inserirsi mediante la rispettiva protuberanza in una terza rientranza prevista su detta seconda parte superiore. Ciascun platorello, dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio, avanza lungo la linea di convogliamento ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una zona di contatto con detto tratto di binario fino all'inserimento della protuberanza nella terza rientranza.

Prima e seconda parte superiore di ciascun platorello, e quindi seconda e terza rientranza, possono essere coincidenti in una forma di realizzazione alternativa. Vantaggiosamente la combinazione di prevedere sulla stella di carico mezzi di orientamento delle preforme rispetto ad un sistema di riferimento assoluto e di prevedere su una ruota della catena di convogliamento, disposta in prossimitÃ della stella di carico, mezzi di orientamento dei platorelli rispetto a detto sistema di riferimento permette di conoscere sempre l'orientazione delle preforme, anche quando sono libere di ruotare lungo, ad esempio, i forni di riscaldamento del circuito di convogliamento per una ottimizzazione del riscaldamento delle preforme. E' vantaggiosamente previsto un orientamento finale dell'insieme platorello-preforma, prima dell'espulsione delle preforme dai platorelli, per recuperare la desiderata posizione di ingresso nella macchina di soffiaggio.

Questi sistemi di orientamento permettono di ottenere una precisa e non casuale orientazione del filetto del collo delle preforme rispetto allo stampo stesso, garantendo quindi un perfetto stampaggio dei contenitori con tappo che funge da dosatore o spruzzatore o, piÃ¹ in generale, con tappi che non hanno la forma di solidi di rivoluzione.

Nel caso in cui non fosse necessario far ruotare le preforme nella zona di riscaldamento si puÃ² prevedere l'utilizzo del solo sistema di orientamento delle preforme sulla stella di carico con platorelli non orientabili.

Tra i vantaggi dell'impianto di convogliamento di preforme, oggetto della presente invenzione, vi sono:

- la possibilitÃ di cambiare angolo di orientamento in modo semplice;

- maggiore sicurezza e robustezza dei sistemi di orientamento, con maggiore controllo dell'orientamento e nessun danno alla preforma poichÃ© la quasi totalitÃ delle operazioni di orientamento avvengono su parti meccaniche e non sulla preforma;

- il completo mantenimento dell'orientannento durante il trasferimento in quanto sulle preforme, una volta orientate, viene eseguita una presa â€œpositivaâ€ e quindi la preforma non puÃ² piÃ¹ ruotare e perdere la posizione di orientamento finale.

Per quanto-riguarda i platorelli per la presa delle preforme, previsti su almeno alcune maglie della catena di convogliamento, questi comprendono un blocco di elementi fissati solidalmente tra loro e mobili rispetto al corpo della maglia. Tali elementi comprendono un pignone di rotazione, un disco di sollevamento, un perno di rotazione ed una estremitÃ di aggancio rapido del collo della preforma. Il pignone di rotazione ha due specifiche funzioni:

- permettere la rotazione della preforma durante tutta la fase di riscaldamento, cioÃ ̈ durante l'attraversamento dei forni;

- e permettere il suo orientamento angolare per mezzo di una tacca posta sulla sua superficie laterale. La funzione della tacca Ã ̈ quella di identificare la precisa posizione del pignone nonchÃ© del perno di rotazione, e quindi del contenitore plastico da trasportare in una prima fase di convogliamento.

11 disco di sollevamento, ha tre specifiche funzioni:

- permettere al perno di rotazione di essere sollevato dopo il rilascio della preforma mediante un apposito sistema meccanico a camma, in modo da evitare qualsiasi interferenza con il collo della preforma una volta che questa Ã ̈ stata espulsa dal platorello;

- permettere la rotazione del perno di rotazione nel caso in cui l'insieme costituito dal pignone, dal disco di sollevamento e dallo stesso perno sia presente in posizione sollevata, dopo il rilascio della preforma durante il trasferimento verso la zona di cooperazione con la stella di carico;

- permettere il suo orientamento angolare per mezzo di una tacca posta sulla sua superficie laterale. La funzione di quest'ultima tacca Ã ̈ quella di identificare la precisa posizione del platorello, e quindi della preforma ad esso solidale in una seconda fase di convogliamento prima del suo rilascio.

Il perno di rotazione, meccanicamente vincolato al pignone e al disco di sollevamento, ha la funzione di ruotare e di sollevare o abbassare l'estremitÃ di aggancio rapido e tutto quello che Ã ̈ meccanicamente collegato ad essa.

Una molla, disposta tra l'estremitÃ di aggancio rapido ed il corpo della maglia della catena, viene compressa durante il sollevamento del perno di rotazione, quindi permette la rapida discesa di quest'ultimo dopo il rilascio del disco di sollevamento in prossimitÃ della zona di cooperazione con la stella di carico.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite dell'invenzione.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico, illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la Fig. 1 rappresenta un layout schematico di parte di un impianto di convogliamento di preforme secondo la presente invenzione;

la Fig. 2a rappresenta una vista dall'alto della stella di carico della linea di convogliamento dell'impianto di Fig. 1;

la Fig. 2b rappresenta una vista dal basso della stella di carico della linea di convogliamento dell'impianto di Fig. 1;

le Figure 3 e 4 rappresentano ingrandimenti di parti della Fig. 2;

le Figure 5a e 5b rappresentano una vista dall'alto di una preforma sulla stella di carico di Fig. 2 rispettivamente in una prima ed in una seconda posizione;

la Fig. 6 rappresenta una vista dall'alto di una ruota della linea di convogliamento dell'impianto di Fig. 1;

la Fig. 7 rappresenta un ingrandimento di parte della vista di Fig. 6;

le Figure 8 e 9 rappresentano viste assonometriche di parti diverse della ruota di Fig. 6;

la Fig. 10 rappresenta una vista assonometrica di una maglia della catena di convogliamento in corrispondenza della zona di orientamento finale delle preforme;

la Fig. 11 rappresenta una vista dei mezzi di orientamento finale della maglia della catena;

la Fig. 12 rappresenta una vista laterale di una maglia della catena di convogliamento;

la Fig. 13 rappresenta una sezione trasversale della maglia di Fig. 12;

la Fig. 14 rappresenta una vista assonometrica di una maglia con preforma agganciata al platorello;

la Fig. 15 rappresenta una vista assonometrica del corpo di una maglia della catena;

la Fig. 16 rappresenta un vista ingrandita di un componente della maglia della catena.

Descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita dell'invenzione Con riferimento alla Figura 1 Ã ̈ rappresentato un layout di un impianto di convogliamento di preforme di contenitori in materiale plastico comprendente una linea di convogliamento ed una macchina soffiatrice di tipo lineare 9.

Struttura della linea di convogliamento

La linea di convogliamento delle preforme comprende:

- uno scivolo 10 di carico;

- una stella o ruota di carico 1 delle preforme;

- una catena di convogliamento 4, definente un circuito chiuso, in cui almeno alcune delle sue maglie prevedono un platorello per la presa e l'espulsione di una rispettiva preforma;

- ruote di convogliamento 7, 7' sulle quali scorre la catena di convogliamento;

- almeno una zona di passaggio in cui le preforme sono libere di ruotare durante il loro avanzamento, ad esempio comprendenti almeno un forno di riscaldamento 5 delle preforme;

- una zona di orientamento 6 delle preforme, eventualmente su passo variabile; - una zona di avanzamento 8, eventualmente a passo variabile, delle preforme orientate verso la macchina soffiatrice 9.

La catena di convogliamento 4, nella forma di realizzazione dell'impianto schematizzato in Fig. 1, partendo dalla ruota 7 segue un circuito che attraversa i forni di riscaldamento 5 e la zona di orientamento 6 per poi raggiungere nuovamente la ruota 7.

In una zona di cooperazione della ruota 7 con la stella di carico 1 avviene l'aggancio delle preforme da parte dei platorelli 40 della catena 4, mentre in una zona di cooperazione della stessa ruota 7 con la zona di orientamento 6 delle preforme avviene l'espulsione delle preforme dalla catena 4 che saranno successivamente trasportate, mediante un dispositivo di avanzamento, eventualmente a passo variabile, verso la macchina soffiatrice 9.

Una guida o pista a camma fissa 24, avente in pianta una forma sostanzialmente di semicerchio concentrico ed esterno alla ruota 7 e disposta tra queste due zone di cooperazione, ha un profilo che prevede un rialzamento rispetto al piano del circuito chiuso di convogliamento, ossia al piano su cui scorrono le maglie della catena. Tale guida o pista a camma fissa permette ad una prima estremitÃ il sollevamento dei. platorelli mediante un primo scivolo, in corrispondenza di una zona di ingresso dei platorelli sulla ruota 7, e ad una seconda estremitÃ un abbassamento di detti platorelli mediante un secondo scivolo, in corrispondenza della zona di uscita dei platorelli da detta ruota 7, per l'aggancio di nuove preforme che ruotano sulla stella di carico.

Ciascun platorello 40 comprende:

- un corpo 11, agganciabile ad una maglia della catena di convogliamento 4 ed interamente realizzato in materiale plastico, illustrato in Fig. 15;

- un pignone di rotazione 12, disposto superiormente al corpo 11;

- un disco di sollevamento 13, disposto tra il pignone 12 e una superficie superiore di battuta del corpo 11 ;

- un perno di rotazione 14, scorrevole assialmente attraverso il corpo 11 e meccanicamente vincolato ad una prima estremitÃ al pignone 12 ed al disco 13; - una estremitÃ di aggancio rapido 17 delle preforme, meccanicamente vincolata alla seconda estremitÃ del perno 14;

- una molla 15, disposta tra l'estremitÃ di aggancio rapido 17 ed una superficie inferiore di battuta del corpo 11 ;

- un sistema molla 167leva di orientamento 16â€ , rigidamente collegate al corpo 11 del platorello, per l'orientamento finale delle preforme nella zona di orientamento 6.

Pignone 12, disco 13, perno 14 ed estremitÃ di aggancio rapido 17 sono fissati solidalmente tra loro, possono ruotare intorno ad un asse comune e/o traslare lungo detto asse comune.

Il pignone di rotazione 12 comprende una zona dentata o zigrinata 18 ed una zona liscia 18' provvista di una tacca di orientamento 19 per fissare un predeterminato orientamento angolare del platorello in una prima fase del convogliamento.

La zona dentata o zigrinata 18 permette l'accoppiamento con una cinghia dentata o altro idoneo mezzo di trasmissione del moto previsto in almeno una-zona della linea di convogliamento in cui i platorelli, e quindi le preforme ad essi agganciate, vengono fatti ruotare per ottimizzare il riscaldamento delle preforme prima della fase di stampaggio per soffiaggio.

Nella forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure, la zona dentata 18 costituisce la parte inferiore del pignone 12 mentre la zona liscia 18' costituisce la parte superiore.

Altre varianti possono prevedere, invece, la zona dentata disposta nella parte superiore e la zona liscia disposta nella parte inferiore del pignone o, in alternativa; la zona dentata disposta in un tratto centrale del pignone e la^zona liscia suddivisa in due tratti, superiore ed inferiore, intervallati da detto tratto centrale, in cui almeno uno di detti due tratti Ã ̈ provvisto della tacca di orientamento.

Il disco di sollevamento 13 comprende due tratti cilindrici appiattiti, superiore ed inferiore, coassiali e di diverso diametro. Il tratto cilindrico inferiore, di diametro piÃ¹ piccolo, Ã ̈ provvisto di una tacca di orientamento 20 per fissare un predeterminato orientamento angolare del platorello in una seconda fase del convogliamento. Tale disco 13 permette, mediante l'accoppiamento del tratto cilindrico superiore con la guida o pista a camma fissa 24, il sollevamento dell'intero platorello, dopo il rilascio della preforma o del contenitore, rispetto al piano su cui giacciono il circuito di convogliamento e, pertanto, le maglie della catena di convogliamento. Il disco 13 puÃ² permettere anche una rotazione dei platorelli attorno ad un proprio asse, in assenza di attrito sulla zona dentata 18 del pignone 12, azionata dall'attrito tra la base o la superficie laterale del tratto cilindrico superiore del disco 13 con la pista a camma fissa 24, disposta esternamente alla ruota di convogliamento 7. Questa rotazione serve per orientare, su detta ruota di convogliamento, i platorelli mediante l'inserimento di rispettivi chiavistelli nella tacca di orientamento 20.

Il perno di rotazione 14, meccanicamente vincolato al pignone 12 e al disco di sollevamento 13, ha la funzione di far ruotare e di sollevare o abbassare l'estremitÃ di aggancio rapido 17 e tutto quello che Ã ̈ meccanicamente collegato ad essa. Il sollevamento del perno di rotazione 14, e quindi dell'estremitÃ di aggancio rapido 17, rispetto al piano su cui si muove la catena di convogliamelo, comporta la compressione della molla 15. La forza elastica di questa molla compressa permette un rapido abbassamento del platorello in corrispondenza della zona in cui Ã ̈ previsto l'aggancio dei contenitori o preforme, dopo il rilascio del disco di sollevamento 13 alla fine della apposita guida o pista a camma fissa 24.

L'estremitÃ di aggancio rapido 17, infine, Ã ̈ provvista di uno o piÃ¹ particolari meccanici, personalizzati di volta in volta in funzione del tipo di preforma da agganciare e trasportare.

Vantaggiosamente nel sistema molla 16'/leva di- orientamento 16â€ , rigidamente collegato al corpo 11 del platorello, la leva di orientamento 16â€ Ã ̈ imperniata su un perno, fissato al corpo 11, attorno al quale Ã ̈ disposta la molla 16' ed Ã ̈ provvista ad una prima estremitÃ di una protuberanza 27, ad esempio in forma di un chiavistello, idonea ad inserirsi nella tacca di orientamento 20 prevista sul disco di sollevamento 13. Ad una seconda estremitÃ della leva 16â€ Ã ̈, invece, prevista una parte arrotondata fungente da elemento punteria che, seguendo il profilo di una camma, prevista lungo un tratto di binario della catena di convogliamento, aziona la leva 16â€ mettendo in contatto la protuberanza 27 con il tratto cilindrico inferiore del disco 13 contenente la tacca 20. Durante questo contatto il platorello Ã ̈ vantaggiosamente in rotazione attorno ad un proprio asse per l'attrito che si genera tra il tratto cilindrico superiore del disco 13 ed una zona di contatto su detto tratto di binario. Questa rotazione, che si protrae per un angolo al massimo di circa 360°, consente alla protuberanza 27 di inserirsi nella tacca 20.

La molla 16', quando viene azionata la leva 16â€ , esercita la forza di pressione necessaria per l'inserimento della protuberanza 27 nella tacca o intaglio 20.

Le tacche o intagli 19 e 20 sono generalmente sfasate tra loro ma potrebbero, comunque, anche essere allineate.

II corpo 11 del platorello presenta rotelle per una maggiore stabilitÃ nell'avanzamento della catena lungo il binario del circuito di convogliamento.

In una variante alternativa puÃ² essere prevista una sola tacca di orientamento sul platorello 40, prevista sul pignone di rotazione o sul disco di sollevamento.

Vantaggiosamente sono previsti un primo sistema di orientamento delle preforme sulla stella di carico e/o un secondo sistema di orientamento dei platorelli sulla ruota 7.

Sistema di orientamento delle preforme sulla stella di carico

Il sistema di orientamento delle preforme, previsto sulla stella di carico 1, comprende una camma 2, disposta al di sotto della stella di carico, idonea ad azionare inserti di posizionamento o orientamento 2' delle preforme, ed una camma fissa 3, disposta esternamente rispetto alla stella di carico e configurata in modo da generare per attrito una rotazione delle preforme attorno ad un proprio asse. Tali inserti 2' sono sporgenti da apposite fessure, previste sulla stella di carico 1, in modo da poter cooperare, una volta azionati, direttamente con il collo delle preforme durante il loro avanzamento.

Una preforma 30, scendendo lungo lo scivolo di carico 10, entra nella stella di carico 1. In tale fase, la camma 2 fa arretrare il corrispondente inserto di posizionamento 2' rispetto alla guida esterna 3 di rotazione della preforma (Figure 3 e 5a).

Durante la rotazione della stella di carico si genera un attrito tra preforma 30 e guida esterna 3 che produce automaticamente la rotazione del collo della preforma attorno al proprio asse. La preforma, pertanto, ruota ed avanza allo stesso tempo. Contemporaneamente per mezzo della camma 2 viene azionato l'inserto 2', il quale crea una leggera pressione sul collo della preforma 30 fino ad incontrare una tacca di orientamento 21 (Figure 4 e 5b) prevista sul collo della preforma stessa, ad esempio sulla sporgenza anulare o baga 31. A questo punto la preforma Ã ̈ perfettamente orientata rispetto alla stella di carico 1. La tacca di orientamento 21 puÃ² essere prevista in corrispondenza di un punto di inizio del filetto per l'awitamento del tappo o in un altro predeterminato punto di riferimento. In Fig. 5a Ã ̈ illustrata una preforma appena caricata sulla stella di carico con il corrispondente inserto 2' in posizione retratta; in Fig. 5b Ã ̈, invece, illustrata la stessa preforma in un successivo momento con l'inserto 2' alloggiato nella tacca 21.

Successivamente all'orientamento della preforma 30 sulla stella di carico 1 avviene il suo passaggio alla catena di convogliamento 4 mediante l'aggancio della preforma 30 da parte di un platorello 40.

Sistema di orientamento dei platorelli sulla ruota 7

Il sistema di orientamento dei platorelli 40, previsto sulla ruota 7, comprende:

- una pluralitÃ di leve 22, provviste di rispettive protuberanze 22', ad esempio in forma di un chiavistello, imperniate e disposte lungo una circonferenza in prossimitÃ del bordo esterno della ruota 7;

- una camma 23, posizionata al di sopra della ruota 7 in corrispondenza della zona di ingresso delle maglie della catena su detta ruota, atta ad azionare le leve 22 per orientare i platorelli presenti in almeno alcune delle maglie della catena.

Ciascun chiavistello 22', durante l'avanzamento della catena 4 attorno alla ruota 7, preme pertanto sul pignone di rotazione 12 presente su una corrispondente maglia della catena fino ad incontrare la tacca di orientamento 19. Questa operazione Ã ̈ facilitata dal fatto che, durante l'avanzamento, la catena 4 ruota su se stessa grazie alla guida o pista a camma fissa 24. Una volta inserito il chiavistello 22' nella tacca 19, i platorelli mantengono un predeterminato orientamento angolare fino al completo aggancio delle corrispondenti preforme giÃ orientate che ruotano sulla stella di carico.

Aggancio delle preforme da parte dei platorelli, loro riscaldamento, orientamento finale ed espulsione dalla catena di convogliamento

In corrispondenza della zona di cooperazione della ruota 7 con la stella di carico 1, i platorelli 40 sono stati precedentemente orientati sulla ruota 7. Il carico delle preforme avviene in una zona di discesa della catena di convogliamento 4 in corrispondenza della fine della pista a camma fissa 24.

Un movimento verticale verso il basso dei platorelli 40, giÃ orientati, permette l'introduzione della loro parte personalizzata di aggancio rapido all'interno del collo delle rispettive preforme, anche queste ruotanti e giÃ orientate sulla stella di carico 1.

Vantaggiosamente stella di carico 1 e ruota 7 sono sincronizzate in modo tale da garantire un perfetto aggancio delle preforme da parte dei rispettivi platorelli.

A questo punto le preforme, inserite sui platorelli, mantengono l'orientamento non piÃ¹ rispetto alla stella di carico ma rispetto ai rispettivi platorelli lungo il circuito di convogliamento fino alla loro espulsione dalla catena 4.

Vantaggiosamente lungo questo circuito le coppie solidali platorello-preforma, associate ad almeno alcune maglie della catena 4, sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione durante il loro passaggio in almeno una zona di detto circuito, comprendente, ad esempio, almeno un forno 5 per un ottimale condizionamento termico del corpo delle preforme, collo escluso, previsto in preparazione della fase di soffiaggio.

Nel caso, ad esempio, di un convogliamento di contenitori giÃ soffiati la zona di passaggio in cui le coppie solidali platorello-contenitore, associate ad almeno alcune maglie della catena 4, sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione comprende, ad esempio, un sistema per l'applicazione di un rivestimento o vernice.

Questa rotazione Ã ̈ causata dall'interferenza tra la zona dentata 18 di ciascun pignone di rotazione 12 ed una cinghia dentata o altro idoneo mezzo previsto nei forni 5.

Raggiunta la zona di orientamento 6, eventualmente su passo variabile, i platorelli vengono nuovamente orientati dalle rispettive leve di orientamento 16â€ , provviste di rispettive protuberanze 27 ad esempio in forma di un chiavistello, e previste sul corpo 11 del platorello.

Una camma 25, posta su un tratto di binario 50 di avanzamento della catena 4 in prossimitÃ della zona di ingresso sulla ruota di convogliamento 7, aziona la leva di orientamento 16â€ in modo che il chiavistello 27 prema sul tratto cilindrico inferiore del disco 13 mentre una zona di contatto 26 del tratto di binario 50 con il tratto cilindrico superiore del disco 13 permette la rotazione del disco stesso, generata per attrito, e quindi del blocco pignone-disco-perno di rotazione-estremitÃ di aggancio costituente il platorello, attorno al proprio asse. Questa rotazione consente al chiavistello 27 di inserirsi nella tacca di centraggio 20 del tratto cilindrico inferiore del disco 13. Quest'ultimo orientamento del platorello determina la posizione finale di orientamento della preforma prima dell'espulsione dall'estremitÃ 17 del platorello.

L'espulsione delle preforme con il predeterminato orientamento angolare dalla catena 4 avviene mediante un dispositivo di espulsione che espelle un predeterminato numero di preforme spingendole verso il basso all'Interno di corrispondenti pinze. Tali pinze, ciascuna comprendente due ganasce che definiscono insieme la forma di un bicchierino, idonee per l'afferraggio di una preforma al di sopra della baga, sono movimentate da un dispositivo di avanzamento che, senza farle ruotare, le trasferisce attraverso la zona 8 in prossimitÃ della macchina o pressa di soffiaggio 9.

Vantaggiosamente, il dispositivo di avanzamento Ã ̈ del tipo a passo variabile quando l'interasse tra gli stampi nella macchina di soffiaggio 9 Ã ̈ maggiore dell'interasse tra le preforme nella catena di convogliamento 4.

Il dispositivo di avanzamento a passo variabile predispone le preforme orientate al passo di soffiaggio e, successivamente, un trasferitore preleva le preforme dalle pinze e le trasporta nello stampo della macchina o pressa di soffiaggio 9.

Il sollevamento del platorello 17, in corrispondenza della zona di ingresso nella ruota 7, una volta eseguita l'espulsione della preforma, avviene mediante il disco di sollevamento 13 che permette al perno di rotazione 14 di essere sollevato grazie alla forma della suddetta guida o pista a camma fissa 24.

Il sollevamento del perno di rotazione 14 comporta la compressione della molla 15.

Il disco 13 permette anche la rotazione del perno di rotazione 14 nel caso in cui l'insieme costituito dal pignone 12, dal disco di sollevamento 13 e dallo stesso perno 14 sia presente in posizione sollevata e senza alcun attrito sulla zona dentata 18 del pignone 12. In questo caso la rotazione dei platorelli attorno ad un proprio asse Ã ̈ azionata dall'attrito tra la base o la superficie laterale del tratto cilindrico superiore del disco 13 e la pista a camma fissa 24. Questa rotazione serve per orientare nuovamente i platorelli rispetto alla stella di carico mediante la pluralitÃ di leve 22, provviste di chiavistello 22', e la camma fissa 23.

Una volta raggiunta la zona di discesa per l'aggancio di nuove preforme, la molla 15 permette la rapida discesa del platorello dopo il rilascio del disco di sollevamento 13 alla fine della pista a camma fissa 24.

Il ciclo di convogliamento riparte, quindi, dall'aggancio di nuove preforme dalla stella di carico.

Vantaggiosamente sono previsti opportuni mezzi di controllo, comprendenti ad esempio dispositivi di fine corsa, idonei a verificare la posizione degli inserti 2' e dei chiavistelli 22' che rispettivamente identificano l'orientamento della preforma e del platorello. In questo metodo Ã ̈ possibile controllare se preforme e platorelli siano stati correttamente orientati.

La soluzione proposta dalla presente invenzione consente di ottenere una precisa orientazione delle preforme da inserire negli stampi della macchina di soffiaggio con costi contenuti senza la necessitÃ di prevedere sistemi meccanici di controllo complessi ed estremamente costosi.

Un ulteriore vantaggio Ã ̈ rappresentato dal fatto che Ã ̈ possibile cambiare angolo di orientamento in modo semplice intervenendo sui mezzi di fissaggio, ad esempio viti, che fissano la zona liscia 18' del pignone di rotazione 12, provvista della tacca di orientamento 19, al disco di sollevamento 13.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Impianto di convogliamento di contenitori in materiale plastico, in particolare di preforme (30), i contenitori disponendo di un predeterminato punto di riferimento, l'impianto comprendente - una catena di convogliamento (4) dei contenitori, definente un circuito chiuso di convogliamento, ruotante attorno ad una ruota di convogliamento (7), - una ruota di carico (1) dei contenitori sul circuito chiuso di convogliamento, disposta in prossimitÃ di detta ruota di convogliamento (7), - una pluralitÃ di platorelli (40) per la presa di rispettivi contenitori (30) in una zona di cooperazione con la ruota di carico (1), in modo da definire coppie solidali platorello - contenitore, detti platorelli essendo previsti sulla catena di convogliamento (4), - almeno una zona di passaggio (5) dei contenitori, disposta lungo detto circuito chiuso, in cui dette coppie solidali platorello - contenitore sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione, in cui sono previsti - primi mezzi di definizione di posizione angolare (2, 2') dei contenitori (30) su detta ruota di carico (1), - secondi mezzi di definizione di posizione angolare (22, 22', 23) dei platorelli (40) su detta ruota di convogliamento (7), per orientare i platorelli prima della presa dei corrispondenti contenitori, - terzi mezzi di definizione di posizione angolare (16â€ , 27, 25) di dette coppie solidali platorello-contenitore per orientare i contenitori dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio (5).
2. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui detti primi mezzi di definizione di posizione angolare dei contenitori comprendono una prima camma (2) ed inserti di orientamento (2â€ ̃) dei contenitori atti ad essere azionati da detta prima camma (2) in modo da bloccare rispettivi contenitori in una predeterminata posizione angolare, prima camma (2) ed inserti di orientamento (2') essendo disposti nella ruota di carico (1).
3. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui Ã ̈ prevista una seconda camma (3) disposta esternamente alla ruota di carico (1) in modo da generare per attrito una rotazione dei contenitori attorno ad un proprio asse.
4. Impianto secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima camma (2) Ã ̈ disposta al di sotto della ruota di carico (1) e gli inserti di orientamento (2') sono sporgenti da apposite fessure previste sulla ruota di carico (1), in modo da poter cooperare, una volta azionati, con un collo di un rispettivo contenitore durante detta rotazione.
5. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti secondi mezzi di definizione di posizione angolare dei platorelli comprendono una prima pluralitÃ di leve (22), provviste di rispettive protuberanze (22') e disposte lungo una circonferenza in prossimitÃ di un bordo esterno della ruota di convogliamento (7), ed una terza camma (23) atta ad azionare le leve (22) per bloccare rispettivi platorelli in una predeterminata posizione angolare mediante dette protuberanze (22').
6. Impianto secondo la rivendicazione 5, in cui Ã ̈ prevista una quarta camma (24) disposta esternamente alla ruota di convogliamento (7) in modo da generare per attrito una rotazione dei platorelli attorno ad un proprio asse.
7. Impianto secondo la rivendicazione 6, in cui la terza camma (23) Ã ̈ posizionata al di sopra della ruota di convogliamento (7) in corrispondenza di una zona di ingresso di maglie della catena di convogliamento (4) su detta ruota di convogliamento (7).
8. Impianto secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detta quarta camma (24) ha in pianta una forma sostanzialmente di semicerchio concentrico alla ruota di convogliamento (7) ed ha un profilo laterale provvisto alle due estremitÃ di un rispettivo scivolo tale da rispettivamente sollevare i platorelli in corrispondenza della zona di ingresso su detta ruota di convogliamento (7) e da abbassare detti platorelli in corrispondenza di una zona di uscita da detta ruota di convogliamento (7).
9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti terzi mezzi di definizione di posizione angolare delle coppie solidali platorellocontenitore comprendono una seconda pluralitÃ di leve (16â€ ), provviste di rispettive protuberanze (27) e ciascuna di esse disposta su un corpo (11) di un rispettivo platorello, ed una quinta camma (25) prevista su un tratto di binario di detta catena in prossimitÃ della zona di ingresso sulla ruota di convogliamento (7), detta quinta camma (25) essendo atta ad azionare le leve (16â€ ) per bloccare nuovamente i rispettivi platorelli in una predeterminata posizione angolare mediante dette protuberanze (27).
10. Impianto secondo la rivendicazione 9, in cui Ã ̈ prevista una zona di contatto (26) di detto tratto di binario con una parte (13) dei platorelli in modo da generare per attrito una rotazione dei platorelli attorno ad un proprio asse.
11. Metodo di definizione di posizione angolare per contenitori in materiale plastico, in particolare di preforme, in un impianto di convogliamento di detti contenitori secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, l'impianto comprendente una catena di convogliamento (4) dei contenitori, definente un circuito chiuso di convogliamento, ruotante attorno ad una ruota di convogliamento (7); una ruota di carico (1) dei contenitori sul circuito chiuso di convogliamento, disposta in prossimitÃ di detta ruota di convogliamento (7); una pluralitÃ di platorelli (40) per la presa di rispettivi contenitori (30) in una zona di cooperazione con la ruota di carico (1), in modo da definire coppie solidali platorello-contenitore, detti platorelli essendo previsti sulla catena di convogliamento (4); almeno una zona di passaggio (5) dei contenitori, disposta lungo detto circuito chiuso, in cui dette coppie solidali platorello-contenitore sono libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione; il metodo comprendente i seguenti stadi: - definizione della posizione angolare dei contenitori (30) mediante primi mezzi di definizione di posizione angolare (2, 2') sulla ruota di carico (1), - definizione della posizione angolare dei platorelli (40) mediante secondi mezzi di definizione di posizione angolare (22, 22', 23) sulla ruota di convogliamento (7), prima della presa dei corrispondenti contenitori, - definizione della posizione angolare delle coppie solidali platorello-contenitore mediante terzi mezzi di definizione di posizione angolare (16â€ , 27, 25, 26) dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio (5).
12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui la definizione della posizione angolare dei contenitori (30) sulla ruota di carico (1) prevede un azionamento di inserti di orientamento (2'), mediante una prima camma (2), in modo che ciascun inserto (2') eserciti una pressione su un rispettivo collo di contenitore fino ad inserirsi in una prima rientranza (21) prevista su detto collo.
13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui ciascuna contenitore (30) avanza sulla ruota di carico (1) ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una seconda camma (3), disposta esternamente alla ruota di carico (1), fino all'inserimento dell'inserto (2â€ ̃) nella prima rientranza (21).
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui la definizione della posizione angolare dei platorelli (40) sulla ruota di convogliamento (7) prevede un azionamento di una prima pluralitÃ di leve (22), mediante una terza camma (23), in modo che ciascuna leva (22) eserciti una pressione su una prima parte superiore (18') di un rispettivo platorello fino ad inserirsi mediante una rispettiva protuberanza (22') in una seconda rientranza (19) prevista su detta prima parte superiore (18').
15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui ciascun platorello (40) avanza sulla ruota di convogliamento (7) ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una quarta camma (24), disposta esternamente alla ruota di convogliamento (7), fino all'inserimento della protuberanza (22') nella seconda rientranza (19).
16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui la definizione della posizione angolare delle coppie solidali platorello-contenitore, dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio (5), prevede un azionamento di una seconda pluralitÃ di leve (16â€ ), ciascuna prevista su un corpo (11) di un rispettivo platorello (40), mediante una quinta camma (25) prevista su un tratto di binario della catena (4) in modo che ciascuna leva (16â€ ) eserciti una pressione su una seconda parte superiore (13) di un rispettivo platorello fino ad inserirsi mediante la rispettiva protuberanza (27) in una terza rientranza (20) prevista su detta seconda parte superiore (13).
17. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui ciascun platorello (40), dopo l'uscita da detta almeno una zona di passaggio (5), avanza lungo la linea di convogliamento ruotando attorno ad un proprio asse per attrito con una zona di contatto (26) con detto tratto di binario (50) fino all'inserimento della protuberanza (27) nella terza rientranza (20).