ITRM20000384A1 - Doppio volano ammortizzatore, in particolare per autoveicolo. - Google Patents

Doppio volano ammortizzatore, in particolare per autoveicolo. Download PDF

Info

Publication number
ITRM20000384A1
ITRM20000384A1 IT2000RM000384A ITRM20000384A ITRM20000384A1 IT RM20000384 A1 ITRM20000384 A1 IT RM20000384A1 IT 2000RM000384 A IT2000RM000384 A IT 2000RM000384A IT RM20000384 A ITRM20000384 A IT RM20000384A IT RM20000384 A1 ITRM20000384 A1 IT RM20000384A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
stop
flywheel according
hub
washer
double flywheel
Prior art date
Application number
IT2000RM000384A
Other languages
English (en)
Inventor
Ciriaco Bonfilio
Rene Ruguet
Laurent Dequesnes
Original Assignee
Valeo
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Priority claimed from FR9909096A external-priority patent/FR2797005B1/fr
Priority claimed from FR9912523A external-priority patent/FR2784431B1/fr
Application filed by Valeo filed Critical Valeo
Publication of ITRM20000384A0 publication Critical patent/ITRM20000384A0/it
Publication of ITRM20000384A1 publication Critical patent/ITRM20000384A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1315960B1 publication Critical patent/IT1315960B1/it

Links

Classifications

    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16FSPRINGS; SHOCK-ABSORBERS; MEANS FOR DAMPING VIBRATION
    • F16F15/00Suppression of vibrations in systems; Means or arrangements for avoiding or reducing out-of-balance forces, e.g. due to motion
    • F16F15/02Suppression of vibrations of non-rotating, e.g. reciprocating systems; Suppression of vibrations of rotating systems by use of members not moving with the rotating systems
    • F16F15/023Suppression of vibrations of non-rotating, e.g. reciprocating systems; Suppression of vibrations of rotating systems by use of members not moving with the rotating systems using fluid means
    • F16F15/027Suppression of vibrations of non-rotating, e.g. reciprocating systems; Suppression of vibrations of rotating systems by use of members not moving with the rotating systems using fluid means comprising control arrangements
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02TCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO TRANSPORTATION
    • Y02T10/00Road transport of goods or passengers
    • Y02T10/60Other road transportation technologies with climate change mitigation effect
    • Y02T10/62Hybrid vehicles

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Acoustics & Sound (AREA)
  • Aviation & Aerospace Engineering (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Vibration Dampers (AREA)
  • Mechanical Operated Clutches (AREA)
  • Arrangement Or Mounting Of Propulsion Units For Vehicles (AREA)

Description

MODELLO INDUSTRIALE ORNAMENTALE dal titolo:
"DOPPIO VOLANO AMMORTIZZATORE, IN PARTICOLARE PER AUTOVEICOLO"
La presente invenzione si riferisce ad un doppio volano ammortizzatore per l'accoppiamento in rotazione di un motore a combustione interna ad un sistema di trasmissione, in particolare destinato ad un autoveicolo.
Un tale doppio volano ammortizzatore è descritto nel documento FR-A-2 749904. In questo, un limitatore di coppia è interposto tra una piastra, costituente la piastra di reazione di un innesto a frizione, ed un elemento, qui un mozzo interno circondato dalla piastra di reazione.
La piastra di reazione ed il· mozzo appartengono ad un volano secondario desitinato, tramite una faccia di attrito della piastra di reazione, a venire collegato in maniera disinnestabile ad un organo condotto di un sistema di trasmissione; quale l'albero di entrata dì un cambio di un autoveicolo.
Il doppio volano comprende inoltre un volano primario destinato a essere collegato in rotazione ad un albero conduttore, quale l'albero a gomiti di un motore a combustione interna di un autoveicolo.
Il volano secondario è montato rotante, tramite il suo mozzo, sul volano primario, presentante un elemento globalmente di orientamento trasversale, quale una piastra, parallelo alla piastra di reazione del volano secondario.
Organi elastici agiscono tra il volano primario ed un elemento del volano secondario per accoppiare in maniera elastica il volano secondario al volano primario.
Gli organi elastici possono essere costituiti da molle curve, in particolare preincurvate, che agiscono circonferenzialmente tra appoggi solidali con il volano primario e bracci che presenta alla sua periferia esterna un disco solidale con il mozzo del volano secondario. I bracci sono disposti tra due appoggi di fronte al volano primario.
In variante, gli organi elastici agiscono radialmente per la posizione di riposo del doppio volano ammortizzatore.
Nel documento FR-A-2749 904, il limitatore di coppia presenta una rondella di attrito munita di alette diritte verso l'esterno e che attraversano orifizi ricavati in una rondella ad elasticità assiale solidale con il mozzo.
La rondella di attrito forma il fianco di una scanalatura, l'altro fianco ed il fondo della quale appartengono alla periferia esterna del mozzo. La piastra di reazione presenta alla sua periferia interna un anello interno centrato con il fondo della scanalatura e serrato tra i fianchi della scanalatura. Questa disposizione è soddisfacente, in quanto essa è di un ingombro assiale ridotto.
La richiedente si è chiesta se era possibile utilizzare il mozzo, senza aumentare l'ingombro assiale.
La presente invenzione ha lo scopo di rispondere a questo desiderio.
Secondo l'invenzione, un doppio : volano ammortizzatore del tipo su indicato è caratterizzato dal fatto che il mozzo interno è conformato in modo da delimitare una cavità radialmente al di sotto dell'anello interno della piastra di reazione, dal fatto che all'interno della cavità è alloggiata almeno una 'battuta solidale con la rondella di attrito e sfalsata assialmente in direzione del volano primario rispetto alla rondella di attrito, e dal fatto che al di sotto dell'anello interno della piastra di reazione, mezzi elastici ad azione assiale poggiano sulla battuta e su almeno una controbattuta, solidale con un elemento di supporto solidale con il mozzo interno, per il serraggio dell'anello tra i fianchi della scanalatura.
Grazie all'invenzione, viene migliorata la funzione del limitatore di coppia, in particolare la sua capacità di trasmissione di coppia, nonché la sua durata di vita, in quanto è possibile controllare in maniera precisa il carico esercitato dai mezzi elastici ad azione assiale per il fatto che questi agiscono tra una battuta ed una controbattuta, eventualmente frazionate, appartenenti a due elementi distinti. L'elemento di supporto solidale con il mozzo è installato radialmente al di sotto della rondella di attrito ed ha quindi una piccola dimensione radialmente.
Grazie alla cavità delimitata dal mozzo interno, viene conservato globalmente lo stesso ingombro assiale a livello del limitatore. In pratica, l'ingombro assiale viene diminuito in quanto nessun pezzo viene a sovrapporsi alla rondella di attrito, i mezzi elastici agendo al di sotto dell'anello interno. Inoltre, non si ha più la presenza delle alette diritte. In maniera generale, la o le battute sono alloggiate in una cavità vantaggiosamente aperta assialmente in direzione opposta al volano primario. La soluzione è quindi semplice ed economica, l'elemento di supporto solidale con il mozzo essendo fissato a questo mediante rivetti costituenti, in una forma di realizzazione, perni di articolazione per gli organi elastici o rivetti di fissaggio per un disco che agisce sugli organi elastici. La rondella di attrito è inclinata vantaggiosamente a riposo e viene poi raddrizzata, la sua inclinazione diminuendo dopo il montaggio, sotto l'azione di mezzi elastici, di modo che la rondella di attrito sposa esattamente la forma dell'anello della piastra di reazione e le prestazioni del limitatore di coppia vengono aumentate. Il limitatore può quindi trasmettere una coppia maggiore.
Si rileverà inoltre che i mezzi elastici ad azione assiale sono installati radialmente al di sotto della piastra di reazione del volano secondario. Ne risulta che questi mezzi elastici sono meno caldi di quelli della tecnica antecedente, poiché essi sono più lontani dalla faccia di attrito della piastra di reazione.
Questa disposizione è favorevole per ridurre l’ingombro assiale, per controllare meglio le caratteristiche del limitatore di coppia ed aumentare la durata di vita di questo. La cavità secondo l'invenzione favorisce il raffreddamento del mozzo interno e quindi dei mezzi a cuscinetto che agiscono tra il mozzo ed un primo mozzo centrale del volano primario.
La battuta e la controbattuta sono vantaggiosamente di orientamento trasversale, e sono sfalsate assialmente una rispetto all'altra.
Mezzi elastici ad azione assiale possono essere costituiti da una molteplicità di molle elicoidali. Vantaggiosamente, per la riduzione dell'ingombro assiale, i mezzi elastici ad azione assiale comprendono una rondella Belleville. Può trattarsi, per esempio, di un diaframma, cioè di un elemento comprendente alla sua periferia esterna una rondella Belleville prolungata radialmente verso l'interno mediante una parte centrale frammentata in alette tramite fenditure che separano due a due le alette.
Vantaggiosamente, i mezzi elastici sono costituiti da una rondella Belleville. La rondella Belleville o il diaframma è in contatto con la sua periferia esterna con la battuta e con la sua periferia interna con la controbattuta.
Grazie alla rondella Belleville dei mezzi elastici ad azione assiale, si può aumentare la durata di vita del limitatore di coppia, in quanto questo è meno sensibile alle usure, di quello della tecnica antecedente.
In effetti, ciò risulta dal fatto che la rondella Belleville agisce tra due elementi distinti in maniera tale che è possibile controllare meglio la sua curva caratteristica (forza esercitata in funzione della deflessione).
Come è noto, questa curva caratteristica ha una forma globalmente in parte di sinusoide in modo' che il carico iniziale èsercitato dalla rondella Belleville viene scelto al di là del massimo della curva, cioè per una deflessione superiore a quella corrispondente a questo massimo. Beninteso, questo carico iniziale viene scelto vicino al massimo della curva caratteristica.
In una forma di realizzazione, il fondo della scanalatura è costituito dal mozzo che è incavato radialmente al di sotto dell'anello interno per la formazione di una cavità aperta assialmente, in direzione opposta al volano primario. La ‘battuta secondo l'invenzione è alloggiata in questa ‘cavità. Il mozzo interno è quindi di spessore ridotto al di sotto dell'anello interno. Più precisamente, il fondo della scanalatura del mozzo viene realizzato tramite una bussola, la cui periferia interna serve a centrare la rondella di attrito e la periferia esterna serve a centrare l'anello interno. :
Questa rondella di attrito è collegata in rotazione mediante cooperazione di forme al mozzo.
Per esempio, la battuta è prolungata alla sua periferia interna mediante almeno una aletta di orientamento trasversale impegnata in una tacca realizzata nel mozzo.
Di preferenza, sono previste due alette e due tacche, e ciò, in posizione diametralmente opposta.
Così, con una cavità aperta realizzata nel mozzo ed un elemento supplementare rispetto al limitatore di coppia della tecnica antecedènte, si controllano meglio la funzione e le caratteristiche del limitatore di coppia e ciò, globalmente, nello stesso ingombro, in pratica, in un ingombro 'assiale leggermente ridotto. Ne risulta che, per uno stesso ingombro, almeno uno dei fianchi della scanalatura e almeno una delle facce associate dell'anello possono essere di forma troncoconica per aumentare la coppia trasmessa. Ricavando fori nel fondo della cavità, cioè nel mozzo, viene raffreddato meglio il limitatore di coppia. In variante, il mozzo è di spessore ridotto al di sotto dell'anello interno grazie ad un elemento strutturale che esso presenta a questo effetto. È la periferia esterna di questo elemento strutturale che serve da elemento di centraggio alla piastra di reazione.
In una forma di realizzazione, la periferia interna dell'elemento strutturale è in .intimo contatto con una superficie anulare di orientamento assiale che raccorda la periferia esterna dell'anello interno alla faccia laterale della piastra di reazione rivolta verso il volano primario.
Trucioli vengono formati in seguito al contatto di attrito dell'elemento strutturale con l'anello. Per evacuare questi trucioli vengono ricavate tacche alla periferia dell'elemento strutturale .
In variante, la rondella di attrito è collegata in rotazione mediante cooperazione di forme con la controbattuta tramite la sua battuta.
La battuta comprende, per esempio, almeno una aletta impegnata in un foro associato ricavato nella controbattuta.
In variante, la controbattuta è munita di una imbutitura, per esempio a forma di U, nella quale si impegna l'aletta della battuta. Questa soluzione è economica in quanto il mozzo rimane invariato.
Allo stesso modo la soluzione di centraggio della piastra di reazione mediante un elemento strutturale del mozzo è vantaggiosa in quanto essa consente di ridurre l'ingombro radiale per il fatto che il mozzo è sprovvisto della bussola di centraggio. Ne risulta da quanto precede che la controbattuta può servire da elemento di centraggio per la rondella di attrito. Per far ciò, è sufficiente munire la battuta della rondella di attrito di almeno due alette precitate impegnate in due fori o due imbutiture associate ricavate nella controbattuta .
L'elemento strutturale può essere distinto dal mozzo venendo reso solidale con questo per esempio mediante sovrastampaggio o aggraffatura.
Lo stesso vale per l'anello interno che può quindi venire applicato mediante sovrastampaggio o aggraffatura sulla piastra di reazione. Ciò consente di ridurre lo spessore dell'anello interno e quindi di ridurre l'ingombro assiale. In una maniera generale, l'elemento strutturale o l'anello interno possono essere assemblati rispettivamente con il mozzo e la piastra di reazione mediante qualsiasi mezzo.
L'anello interno è, per esempio, metallico. Lo stesso vale per l'elemento strutturale. Si possono rivestire questi con uno strato antiusura, per esempio a base di nichel o di molibdeno. Questi elementi possono essere economicamente in lamiera indurita con una operazione di tempera. Tutto ciò consente di aumentare la durata di vita del'doppio volano in quanto l'anello interno si usura meno dell'anello interno ricavato per stampaggio!con la piastra di reazione, per esempio in ghisa.
La descrizione che segue illustra l'invenzione con riferimento ai disegni annessi nei quali:
• la figura 1 è una vista in sezione assiale di un doppio volano ammortizzatore secondo l'invenzione;
• la figura 2 è una vista in scala più grande del limitatore della'parte in basso della figura 1;
• la figura 3 è una vista in dettaglio che illustra, in sezione parziale, un organo elastico del doppio volano ammortizzatore;
• la figura 4 è una vista secondo la freccia 4 della figura 1 del mozzo del;volano secondario;
• la figura 5 è una vista parziale in sezione assiale del doppio volano ammortizzatore per un secondo esempio di realizzazione;
• la figura 6 è una vista simile alla figura 5 per un terzo esempio di realizzazione;
• la figura 7 è una vista simile alla figura 1 per uri quarto esempio di realizzazione.
Nelle figure, il doppio volano ammortizzatore 11 agisce tra l'albero a gomiti del motore a combustione interna di un autoveicolo e l’organo di entrata di un sistema di trasmissione, cioè l'albero di entrata del cambio.
Per semplicità, gli elementi in comune .saranno indicati nelle figure con lo stesso segno di riferimento .
Questo doppio volano ammortizzatore, ;qui di torsione, per l'accoppiamento di un motore a combustione interna ad un sistema di trasmissione, comprende un volano primario 12 ed un ' volano secondario 13 coassiali montati mobili in rotazione uno rispetto all'altro attorno ad un asse in comune di simmetria assiale X-X contro un dispositivo di attrito 46 ad azione assiale e dispositivi elastici di ammortizzamento 14, di orientamento globalmente radiale, ripartiti regolarmente circonferenzialmente come descritto nel documento FR-A-9 712 115 pubblicato sotto il numero FR-A-2 769 062, al quale verrà fatto riferimento per maggiore precisione.
Così, come visibile nella figura 3, ciascun dispositivo di ammortizzamento 15 racchiude almeno una molla elicoidale 24 all'interno di un involucro 26 appartenente ad un primo sottocomplesso 27 munito alla sua periferia esterna di un primo elemento di articolazione 29 dotato di un foro cilindrico 42, che definisce un asse di articolazione Y-Y. L'elemento 29 è riportato mediante saldatura sull'involucro 26 di forma tubolare .
Il dispositivo elastico di ammortizzamento 15 comprende inoltre un secondo sottocomplesso 30 includente qui due molle elicoidali concentriche 24, 25 di rigidità differente montate su un'asta 32 munita di un secondo elemento di articolazione 34 fornito di un foro cilindrico che definisce un asse di articolazione Z-Z.
Le molle 24, 25 poggiano su un pistone 37 appartenente all'una prima battuta 36 situata all'estremità superiore dell'asta 32 posta all'interno dell'involucro 26. Un anello di guida 41 è sovrastamapato sulla periferia esterna del pistone 37 che è solidale, qui mediante saldatura, con l'asta 32 metallica. La molla 24 circonda la molla 26 e l'asta 32 e poggia su una seconda battuta 38 fissata all'estremità 39 dell'involucro 26 opposta a quella che porta il primo elemento di articolazione 29. La seconda battuta 38 è deformabile plasticamente e comprende un fondo 51 reso solidale, qui mediante saldatura, con l'estremità inferiore dell'involucro 26. L'asta 32 attraversa il fondo 51. Un mezzo plasticamente deformabile è disposto tra il fondo 51 e la molla 24. Questo mezzo comprende una calotta 61 con un mantello che circonda a distanza radiale l'asta 32 e munito di un bordo anulare trasversale 62 sul quale poggia l'estremità della molla 25 di rigidità minore.
Un anello di guida 64 è situato nel volume definito dall'asta 32, dal fondo 51 e dalla calotta 61. La calotta 61 comprende una rondella 'anulare avente in sezione una forma concava per l'appoggio della molla 24. È questa parte che è plasticamente deformabile. Beninteso, in variante, sono applicabili alla presente invenzione gli altri modi di realizzazione del documento FR-9712115, pubblicato sotto il n° FR-A-2769 062.
Per ciascun dispositivo 15, il cui numero dipende dalle applicazioni, un perno 45 è ribadito sulla periferia interna del volano secondario 13. Questo perno 45 è inserito su un mozzo interno 18 appartenente al volano secondario 13, chiamato anche seconda massa. Un cuscinetto non indicato è interposto radialmente tra la periferia esterna del perno 45 e il foro cilindrico del secondo elemento di articolazione 34. Allo stesso modo, un perno 44 è inserito sulla periferia esterna di un elemento trasversale 14 appartenente al volano primario 12, chiamato anche prima massa. Un cuscinetto non indicato è interposto tra la periferia esterna del perno 44 ed il foro 42 della prima testa di articolazione 29.
Ciascun dispositivo di ammortizzamento viene così montato articolato tra il volano primario 12 ed il volano secondario 13 tra i due assi Y-Y e Z-Z. Qualsiasi movimento circonferenziale relativo tra i due volani 12, 13 si traduce mediante un allungamento di ciascun dispositivo elastico di ammortizzamento connesso, in una compressione delle molle 24, 25 di orientamento radiale per la posizione di riposo del doppio volano ammortizzatore.
Per maggior precisione, verrò fatto riferimento al documento FR-9712115 precitato ed in particolare alla figura 1 di questo che mostra la compressione delle molle 24, 25 ad azione radiale.
Nella figura 2 di questo documento, si osserva anche che il volano secondario 13 comprende una piastra 16 costituente la piastra di reazione di un innesto a frizione munito di un disco di frizione destinato ad essere solidale in rotazione con l'organo di entrata del sistema di trasmissione, cioè qui con l'albero di entrata del cambio. Il disco di frizione è munito di almeno una guarnizione di attrito alla sua periferia esterna.
L'innesto a frizione comprende un coperchio fissato tramite viti, di cui una è visibile in 120 nella figura 1, alla piastra di reazione 16, munita per far ciò di fori filettati nella sua periferia esterna. Questa piastra 16 presenta dorsalmente una faccia di attrito 17.
La piastra 16 porta anche perni 121 .per il centraggio del coperchio. Un diaframma poggia sul fondo del coperchio, di forma cava, per l'azione su una piastra di pressione collegata in rotazione al coperchio, ed il serraggio della o delle guarnizioni di attrito tra le piastre di pressione e di reazione. Normalmente, l'innesto è impegnato e la coppia del motore a combustione interna viene trasmessa qui all'albero di entrata del cambio tramite la o le guarnizioni di attrito del disco di frizione. Agendo sulle estremità interne dei diti del diaframma, qui a spinta, tramite un dispositivo di disinnesto di tipo manuale, automatico o semiautomatico, si fa ruotare il diaframma per disimpegnare l'innesto ed interrompere la trasmissione della coppia. Così, la piastra di reazione è collegata in rotazione con la sua faccia di attrito 17 in maniera disimpegnabile, tramite il disco di frizione, all'organo di entrata della trasmissione.
Per maggiori precisazioni, verrà · fatto riferimento, per esempio, al documento FR-9809638 depositato il 28 luglio 1988, in particolare alla figura 5 di questo, sapendo che il diaframma è una forma di realizzazione di mezzi di innesto, possono quindi essere previste altre forme di realizzazione. Allo stesso modo, l'innesto a frizione può essere munito di un dispositivo di recupero di usura delle guarnizioni di attrito del disco di frizione. Alla luce di questo documento (figure 1 e 2), si noterà che gli organi elastici che agiscono tra il volano secondario possono essere ad azione circonferenziale ed agire tra due rondelle di guida solidali con il volano primario ed un elemento strutturale o disco centrale solidale con il mozzo del volano secondario 13; gli organi elastici essendo montati, per esempio, in una camera stagna portata per la maggior parte dal volano primario 12 e ciò alla periferia esterna di questo.
L'elemento trasversale 14 del volano primario 12 può comprendere una flangia di supporto metallica come nelle figure da 3 a 6 di questo documento FR-9809638 o nella figura 7 della presente domanda che mostra una forma di realizzazione compatta di un innesto a frizione. Il volano primario 12 può essere fissato sull'albero conduttore di uscita del motore a combustione interna tramite un secondo mozzo formante un distanziatore tra questo albero di uscita, qui l'albero a gomiti di detto motore, ed un primo mozzo 6 che comporta il volano primario 12.
Qui, l'elemento trasversale 14 consiste in una piastra in materiale stampabile come la piastra di reazione 16, formante un disco d'inerzia.
Le piastre 14 e 16 sono qui in ghisa. In qualsiasi caso, l'elemento trasversale <14 (la flangia o la piastra) è parallelo alla piastra di reazione 16 presentante dorsalmente una faccia di attrito 17 per una guarnizione di attrito del disco di frizione. I dispositivi elastici di ammortizzamento 15 agiscono radialmente o circonferenzialmente tra l'elemento trasversale 14 ed il mozzo 18, che presenta centralmente il volano secondario 13.
Così, gli organi elastici 24, 25 sono installati nello spazio delimitato dagli elementi 14, 16 e 18. Lo sfalsamento assiale della piastra di reazione venendo realizzato grazie al primo mozzo 6, che presenta centralmente il volano primario 12.
Il volano secondario 13 è montato mediante il suo mozzo 18 a rotazione sul primo mozzo 6 del volano primario 12 tramite mezzi a cuscinetto 8 di piccola dimensione di tipo liscio o a cuscinetto a sfere.
Il primo mozzo 6 può portare, internamente, un cuscinetto pilota 7 per supportare l'estremità libera dell'organo condotto, qui l'estremità libera dell'albero di entrata del cambio.
Qui, i mezzi a cuscinetto 8 sono costituiti da un cuscinetto a sfere che agisce tra la periferia esterna del primo mozzo 6 e la periferia interna del mozzo 18 del volano secondario.
In variante, l'anello esterno del cuscinetto a sfere può essere formato col favore del mozzo 6 del volano secondario, come descritto nel documento FR-A-2 749 904.
In variante, il cuscinetto a sfere è fissato mediante saldatura tramite scarica di condensatore sul primo mozzo 6 ed il mozzo 18. In questo caso, il cuscinetto 8 agisce assialmente tra il primo mozzo 6 ed il mozzo 18 del volano secondario, come descritto nel documento FR-A-2 754 034.
In qualsiasi caso, i mezzi a cuscinetto 8 sono portati dal primo mozzo 6 e agiscono assialmente e, oppure radialmente tra il primo mozzo 6 ed il mozzo 18 per il montaggio rotante del volano secondario 13 sul volano primario 12. Il mozzo 18 è un mozzo interno, poiché esso è circondato dalla piastra di reazione 16 con l'intervento di un limitatore di coppia 19 tra la piastra 16 ed il mozzo 18. Questo limitatore 19 agisce tra la periferia interna della piastra di reazione 16 e la periferia esterna del mozzo 18, qui in acciaio trattato. La piastra di reazione 16 è montata rotante sul mozzo interno 18 nella maniera descritta in appresso. Questo mozzo 18 è munito di fori di passaggio 20 per il passaggio di almeno un attrezzo per l’accesso alle teste degli organi di fissaggio 21 del volano primario, qui all'albero a gomiti del motore dell'autoveicolo, in variante, al mozzo secondario solidale con l'albero a gomiti.
Gli organi di fissaggio 21 sono costituiti qui da viti, le cui teste presentano impronte con le quali vengono in presa il o gli attrezzi qui di avvitamento. Le viti 21 attraversano fori 22 realizzati nella piastra 14 in coincidenza assiale con i fori di passaggio 20.
I fori di passaggio 20 sono ricavati radialmente al di sopra dei mezzi a cuscinetto 8, qui un cuscinetto 8 ad un solo rango di sfere, e ciò alla periferia interna del mozzo 18.
I fori 20 hanno un diametro superiore a quello delle teste delle viti 21, che così vengono montate in finale dal costruttore dell'autoveicolo.
In variante, le teste delle viti hanno una diametro superiore a quello dei fori di passaggio 20, dì modo che le viti 21 sono prigioniere e consegnate al costruttore dell'autoveicolo.
Si noterà che il volano primario 12 porta alla sua periferia esterna la corona di avviatore 23 dell 1autoveicolo.
Più precisamente, nelle figure da 1 a 4, la piastra 14 è più spessa alla sua periferia esterna e la corona di avviatore 23 è montata, in maniera nota, mediante cerchiatura su una superficie cilindrica di orientamento assiale 123 e munita di spalla, che presenta alla sua periferia esterna la piastra 14. La piastra 14 porta anche alla sua periferia esterna una piastra 124 a forma di rondella che porta perni 44 inseriti a forza nella piastra 14. La rondella 124 è fissata mediante rivetti 125 alla piastra 14.
Vengono così formati alla periferia esterna della piastra 14, in materiale stampabile, cappellotti per portare i perni 44; i primi elementi di articolazione 29 essendo intercalati assialmente tra la piastra 14 e la rondella 124, pur essendo montati sui perni 44.
Tra i due elementi 29, la piastra 14 presenta sovraspessori 129 per aumentare l'inerzia del volano primario 12. I sovraspessori 129 hanno una forma globalmente triangolare per non interferire con gli involucri 26 dei dispositivi elastici di ammortizzamento 15 interposti circonferenzialmente, in maniera alternativa, tra gli spessori 129.
Qui, il primo mozzo 6 è in un sol pezzo con la piastra 14. Questo mozzo 6 è ricavato per stampaggio con la piastra 14.
Beninteso, in variante, il primo mozzo 6 è riportato, per esempio, mediante rivettatura, sulla piastra 14 o, in maniera generale, sulla flangia 14, globalmente di orientamento trasversale come visibile nella figura 7. I mezzi di sfregamento 46, ad azione assiale, sono del tipo di quelli descritti nel documento FR-A-2 754 034 al quale verrà fatto riferimento per maggiori precisazioni. Questi mezzi 46 agiscono radialmente al di sopra dei fori di passaggio 20 e dei perni 45.
Qui, questi mezzi di sfregamento 46 comprendono una rondella di comando 146 in materiale plastico portata a sfregare contro la faccia dorsale 114 della piastra 14 rivolta verso il volano secondario 13.
La rondella 146 è collegata in rotazione al volano secondario tramite sporgenze assiali a forma di perni cilindrici 147 che prolungano i perni 45. I perni 147 penetrano per far ciò ciascuno in un incavo (non indicato) che presenta la rondella 146 alla sua periferia interna. Alla sua periferia esterna, la rondella 146 presenta una dentatura esterna formata da un'alternanza di denti e di incavi .
Una rondella di sfregamento 148 circonda la rondella di comando 146 e presenta alla sua periferia interna una dentatura interna formata da un'alternanza di denti e di incavi. I denti della dentatura interna penetrano con gioco circonferenziale negli incavi della dentatura esterna e viceversa. La rondella di attrito 148 ingrana quindi, con gioco circonferenziale, 'con la rondella di comando 146.
La rondella 148 è portata-a sfregare contro la faccia dorsale 114 della piastra 14 o in variante su un elemento o un rivestimento solidale 'con la faccia 114. Una rondella di chiusura 151 è fissata mediante rivetti 152 alla piastra 14. I rivetti 152 sono infissi radialmente al di sopra della rondella 148.
La rondella di comando 146 è serrata tra la faccia 114 e la periferia interna della rondella 151 di forma troncoconica radialmente al di sotto della sua zona di fissaggio alla piastra 14. La rondella 151 è munita di sfinestrature visibili nella figura 17 del documento FR-A-2 754 034 in maniera tale che la rondella 151 è elasticamente deformabile. Una rondella di applicazione 149 ingrana con la piastra 14 mediante un collegamento a cooperazione di forme, alette (non indicate) della rondella 149 penetrando in scanalature assiali (non indicate) realizzate in un sovraspessore della piastra 14 e ciò, al di sotto dei rivetti 152. Una rondella elastica ad azione assiale 150, qui una rondella Belleville, poggia sulla rondella di chiusura 151 per un'azione sulla rondella di applicazione 149, mobile assialmente rispetto alla piastra 14, ed il serraggio della rondella di sfregamento 148 tra la faccia 114 e la rondella di applicazione 151.
La rondella di comando è serrata elasticamente tra la faccia 114 e la periferia interna della rondella di chiusura 151. All'atto di un movimento angolare relativo tra i due volani 12, 13, la rondella di comando 146 viene trascinata in rotazione dai perni 147 e sfrega in permanenza tra la faccia 114 e la rondella 151. La rondella di sfregamento 148 agisce in maniera differita dopo recupero del gioco tra le dentature esterne ed interne .
La rondella 148 aumenta questi effetti, il suo sfregamento tra la faccia 114 e la rondella di applicazione 151, solidale in rotazione con la piastra 14, venendo controllata dalla rondella Belleville 150, qui più rigida della rondella 151.
Tutto ciò è descritto nel documento FR-A-2754 034 precitato. Beninteso, le rondelle 148, 146 sono portate dall'elemento trasversale 14 della piastra di reazione.
Tutte queste disposizioni si sposano bene con la presenza del limitatore di coppia 19 installato di fronte ai mezzi di attrito 46; radialmente, da un canto, al di sopra dei passaggi 20 e, d'altro canto, al di sotto dei rivetti 152 e della faccia di attrito 17. Qui, il limitatore di coppia presenta una rondella di attrito 280, il cui raggio medio è vantaggiosamente globalmente uguale a quello della rondella di sfregamento 148, il che è favorevole per la riduzione dell'ingombro assiale.
Più precisamente, la piastra di reazione 16, che forma il disco di inerzia, presenta alla sua periferia interna radialmente al di sotto' della faccia 17, un anello interno 160 di spessore ridotto e di orientamento trasversale. Questo anello interno 160 è montato girevole in una scanalatura 10 anulare, delimitata lateralmente da un elemento strutturale 180 e dalla rondella di attrito 280. L'elemento strutturale 180 e la rondella 280 sono di orientamento trasversale e sono quindi perpendicolari all'asse X-X costituente l'asse di rotazione e di simmetria assiale del doppio volano ammortizzatore di torsione. La scanalatura 10 è portata dal mozzo 18 e si estende alla periferia esterna di questo.
Al di sotto della scanalatura 10, il limitatore di coppia 19 comprende inoltre una rondella 72, almeno una controbattuta 71,' mezzi elastici ad azione assiale 70, ed almeno una battuta 271, solidale con la rondella di attrito 280, collegata in rotazione al mozzo interno 18, montato a rotazione sul primo mozzo 8 tramite mezzi a cuscinetto 8. La controbattuta 71 si estende radialmente verso l'esterno rispetto alla rondella 72 con cui essa è solidale. La battuta 271 si estende verso l'interno rispetto alla rondella di attrito 280.
L'anello 160 comprende un foro interno cilindrico 163 centrato mediante la periferia esterna 183 di una bussola anulare di orientamento assiale 182 appartenente al mozzo interno 18 e formante il fondo cilindrico della scanalatura 10, di forma anulare.
La piastra di reazione 16 è quindi montata rotante sulla bussola 182 essendo centrata mediante la bussola 182 del mozzo 18 circondato dalla piastra di reazione 16.
L'elemento strutturale 180 e la rondella di attrito 280 presentano ciascuno una faccia interna rispettivamente 181 e 281 di orientamento trasversale. Le facce interne laterali 181, 281 sono una di fronte all’altra e formano i fianchi interni laterali 181, 281 della scanalatura anulare 10. L'anello 160 presenta fianchi esterni laterali 161, 162 costituiti dalle facce laterali dell'anello 160. I fianchi esterni laterali 161, 162 sono portati a poggiare e a sfregare sui fianchi interni 181, 182 sotto l'azione di.mezzi elastici ad azione assiale 70 che poggiano, da un canto, sulla controbattuta 71, e, d'altro canto, sulla battuta 271. In variante, almeno uno dei fianchi laterali 181, 281 della scanalatura 10 è di forma troncoconica. Ne risulta che il fianco laterale esterno 162, 161 complementare dell'anello 160 è di forma troncoconica. Per esempio, i fianchi associati 161, 281 sono in una forma di realizzazione troncoconici. Secondo l'invenzione, il mozzo interno 18 è conformato in modo da delimitare una cavità 9 radialmente al di sotto dell'anello interno 160 della piastra di reazione 16. Nelle figure illustrate il mozzo 18 è di spessore ridotto al di sotto dell'anello interno 160 e la cavità 9 è assialmente aperta in direzione opposta al volano primario. Nelle figure illustrate la cavità 9 è quindi cieca ed il fondo della cavità 9 è delimitato dal mozzo interno 18, qui mediante l'elemento strutturale 180 del mozzo 18. Questo elemento strutturale 180 è in un sol pezzo con il mozzo 18 o viene riportato a fissaggio su questo nella maniera descritta in appresso di modo che il mozzo 18 può essere un mozzo bimateriale.
La battuta 281 è alloggiata in una cavità 9, realizzata nel mozzo interno 18 alla periferia esterna di questo. La cavità 9 è a forma di incavatura, nelle figure da 1 a 4. L'incavatura è realizzata nel mozzo 18 di spessore ridotto in questo punto.
Nelle figure da 1 a 4, l'incavatura 9 è delimitata radialmente esternamente dalla bussola 182 di asse X-X e lateralmente, cioè trasversalmente, dall'elemento strutturale 180 estendentesi trasversalmente da una parte e dall'altra della bussola 182 e formante il fondo trasversale della cavità 9.
Alla sua periferia interna, l'incavatura 9 è delimitata dalla parte principale 184 del mozzo interno 18, più spessa dell'elemento strutturale 180 sporgente radialmente verso l'esterno rispetto alla parte principale 184, nella quale sono ricavati fori di passaggi 20. L'elemento strutturale 180 è quindi una protuberanza del mozzo 18.
Secondo una caratteristica dell'invenzione, l'elemento strutturale 180 porta in sopraelevazione la bussola 182, la cui periferia interna serve qui da elemento di centraggio della periferia esterna di una parte anulare di orientamento assiale 173 che collega la rondella di attrito 280 alla battuta 271 alloggiata all'interno dell'incavatura 9, formante una cavità aperta assialmente in direzione opposta all'elemento trasversale 14. La cavità 9 può essere ottenuta mediante stampaggio, in variante, mediante lavorazione alla macchina. Qui, occorre, in tutti i casi, lavorare alla macchina la periferia interna della bussola 182, formante l'elemento di centraggio. La bussola 182 mediante la sua periferia esterna serve da elemento di centraggio per l'anello interno 160.
La battuta 271 si estende qui radialmente al di sopra della controbattuta 71 estendentesi globalmente nello stesso piano trasversale della rondella di attrito 280. La controbattuta 71 è sfalsata assialmente rispetto alla battuta 271 e ciò in direzione opposta al volano primario 12.
La battuta 271 è installata globalmente nello spessore del mozzo interno 18 tramite l'incavatura 9. La controbattuta 71 si estende in sporgenza assiale all'esterno del mozzo interno 18, dal lato della faccia dorsale di questo, rivolta dalla parte opposta del volano primario 12 e dei dispositivi elastici di ammortizzamento 15.
La battuta 271 è prolungata radialmente verso l'interno tramite almeno una aletta di collegamento trasversale 272 impegnata in una tacca radiale 185 che presenta alla sua periferia esterna la parte principale 184 del mozzo interno 18. Qui, sono previste due alette 272 e due tacche 185. Le tacche 185 e le alette 272 sono diametralmente opposte. Un collegamento mediante cooperazione di forme esiste quindi tra le alette 272 ed il mozzo 18 pur potendo spostarsi assialmente rispetto a questo in seguito in particolare a fenomeni di usura.
Beninteso, il numero di alette 272 e di tacche 185 dipende dalle applicazioni. Le tacche 185 presentano una estremità radiale interna arrotondata (figura 4) per evitare l'inceppamento delle alette 272 e hanno una forma oblunga. Le alette 272 hanno una forma complementare a quella delle tacche 185 e penetrano con gioco di montaggio in queste.
In variante, le alette 272 e le tacche 185 hanno un1altra forma.
Le alette 272 sono sfalsate radialmente ed anche assialmente rispetto alla battuta 271 e ciò in direzione del volano primario 12. Grazie a questa disposizione, le alette 272 sono intercalate assialmente tra la rondella 72 ed il fondo trasversale 186 delle tacche 185. Le tacche 185 prolungano radialmente verso l'interno l'incavatura 9 e sono aperte assialmente verso l'esterno, cioè in direzione opposta al volano primario 12. Lo stesso vale per l'incavatura 9 il cui fondo trasversale è costituito dall'elemento strutturale 180, il che permette di ridurre l'ingombro assiale. Qui, un gioco assiale esiste tra il fondo 186 globalmente orientamento trasversale delle tacche 185 e le alette 272 di trascinamento in rotazione. Un gioco assiale esiste quindi anche tra la battuta 271 e l'elemento strutturale 180. Le alette 272 sono in un sol pezzo con la battuta 271, essa stessa in un sol pezzo con la rotella di attrito 280.
Le parti 272, 271, 173 e 280 appartengono ad un solo e stesso pezzo, qui in lamiera imbutita, al fine di ridurre l'ingombro assiale ed i costi.
I mezzi elastici ad azione assiale 70 sono, secondo una caratteristica, installati al di sotto dell'anello interno 160 della piastra di reazione e sono costituiti qui da una rondella Belleville per la riduzione del numero di pezzi ed il buon controllo del carico esercitato dalla rondella 70 sulla rondella di attrito 280. In variante, la rondella Belleville 70 è sostituita da un diaframma. In tutti i casi, l'ingombro assiale della rondella 70 è minimo. Beninteso, i mezzi elastici ad azione assiale possono essere costituiti da una rondella elastica ondulata di tipo rondella "Onduflex". In questo caso, la controbattuta 71 e la battuta 271 sono installate globalmente sulla stessa circonferenza essendo di forma anulare.
La controbattuta 71 è anche in un sol pezzo con la sua rondella di supporto 72 e si raccorda alla periferia esterna della rondella 72 tramite una zona di raccordo 73 di sezione a forma di "S". La rondella 72 è qui in lamiera imbutita e comprende alla sua periferia interna incavi 74 allineati assialmente con i fori di passaggio 20 per il passaggio delle teste delle viti 21 e di uno o più attrezzi di avvitamento.
La rondella 72 comprende inoltre fori 174 che si alternano circonferenzialmente con gli incavi 74 e ricavati radialmente su una circonferenza!media superiore a quella dei fori 20 e degli incavi 74. Le tacche 185 sono ricavate radialmente al di sopra di due fori 20 diametralmente opposti e ciò circonferenzialmente tra due fori 174 in coincidenza assiale ciascuno con un foro 274 realizzato nel mozzo interno 18. Il mozzo interno 18 ha così il massimo della resistenza meccanica come meglio visibile nella figura 4; le tacche 185 essendo ricavate globalmente su una circonferenza media superiore a quella dei fori 174, 274. La rondella Belleville 70 poggia con la sua periferia esterna sulla battuta 271 e con la sua periferia interna sulla controbattuta 71, per sollecitare la rondella di attrito 280 in direzione dell'elemento strutturale 180. Di preferenza, la rondella 70 è montata prima del fissaggio, qui mediante rivettatura, della rondella 72 sul mozzo 18 grazie a perni 45 nella maniera descritta in appresso.
Grazie al gioco assiale tra le alette 272 ed il fondo trasversale 186 delle tacche 185, la rondella 280 può venire all'origine inclinata in direzione dell'elemento strutturale 180, poi venire raddrizzata sotto l'azione della rondella elastica 70, per sposare perfettamente la faccia esterna 161 dell'anello 160 la cui altra faccia esterna 162 poggia perfettamente sulla faccia interna 181 lavorata alla macchina dell'elemento strutturale 180. Così, le prestazioni e la durata di vita del limitatore di coppia 19 vengono migliorate grazie all'ottenimento di un contatto massimo tra le facce trasversali esterne 161, 162 lavorate alla macchina dell'anello ed i fianchi interni 281, 181 della scanalatura 10, l'anello 160 venendo serrato assialmente tra- i fianchi 181, 281 della scanalatura 10 aperta radialmente verso l'esterno, in direzione opposta all'asse X-X.
Tutto ciò è reso possibile anche grazie alla separazione dei mezzi elastici ad azione assiale 70 rispetto ai pezzi da 71 a 73 e 271, 272, 273 280.
Rispetto alla tecnica antecedente, non viene aumentato l'ingombro assiale, al contrario,· viene diminuito leggermente questo ingombro. Così, nella maniera precitata, almeno uno dei fianchi 181, 281 ed almeno uno dei fianchi esterni 162, 161, possono essere di forma troncoconica senza aumento dell'ingombro assiale rispetto alla tecnica antecedente. Inoltre, i mezzi elastici 70 sono più lontani dalla faccia di attrito 17 e quindi meno caldi, poiché essi sono installati radialmente al di sotto dell'anello 160 e penetrano in parte nella cavità 9.
Qui, la rondella 280 e la controbattuta 71 sono globalmente nello stesso piano della faccia di attrito 17, il mozzo interno 18 essendo leggermente sfalsato assialmente in direzione dell'elemento trasversale 14 rispetto alla faccia di attrito 17.
Così, il limitatore di coppia 19 è simile ai mezzi di attrito 46, questo limitatore comprendendo una prima rondella di attrito 280, che circonda radialmente una seconda rondella costituita dalla controbattuta 71. Le rondelle 71, 280 sono globalmente nello stesso piano. Queste rondelle 71, 280 sono collegate mediante i mezzi elastici ad azione assiale 70.
I perni 45 trascinano in rotazione con una delle loro estremità i mezzi di sfregamento 46 e con la loro altra estremità la controbattuta.71, il diametro medio della rondella di sfregamento 148 essendo globalmente uguale a quello della rondella di attrito 280. Si ottiene così una1 buona ripartizione delle forze in seno al doppio :volano ammortizzatore, nonché un ingombro assiale minimo, gli involucri 26 estendendosi radialmente :al di sopra della parte principale 148 del mozzo interno 16, come anche la superficie attiva della rondella di comando 146. I perni 45 servono anche al fissaggio mediante ribaditura della rondella 72 e quindi della controbattuta 71 del mozzo 18. 1 Qui, i perni 45 presentano un collarino 145, atto a venire in contatto con la faccia trasversale del mozzo interno 18 rivolta verso i mezzi di sfregamento 46 e la piastra 14. Il collarino 145 è prolungato da un corpo che attraversa i fori allineati 274, 174. Il corpo presenta alla sua estremità libera, al di là della rondella di supporto, una testa. Questa testa viene schiacciata a contatto della rondella 72 per il fissaggio mediante ribaditura della rondella 72 sul mòzzo 18 tramite ,i perni 45. La rondella 72 viene così fissata sul mozzo interno 18. In variante, la rondella 72 viene fissata al mozzo 18 mediante mezzi di fissaggio distinti dai perni 45. 1
La faccia dell'elemento strutturale 180 rivolta verso la piastra 14 è globalmente nello stesso piano della faccia trasversale della piastra 16 rivolta verso la piastra 14. Il limitatore di coppia 19 è globalmente installato nello spessore della piastra 16 grazie alla cavità 9 realizzata nel mozzo interno 18, che favorisce il raffreddamento della parte 184 del mozzo 185 e del cuscinetto 8.
Le teste schiacciate dei perni 45 sono così globalmente installate nello spessore della piastra di reazione 16. La scanalatura 10 è per la maggior parte delimitata dal mozzo interno 18 e comprende un fianco laterale formato dalla rondella di attrito 280 distinta dall'elemento strutturale 180 e quindi dal mozzo 18. Questa rondella 2'80 può spostarsi assialmente rispetto all'elemento strutturale 180, pur essendo collegata in rotazione al mozzo 18 grazie alle alette interne 272 e alle tacche 185. La rondella di attrito 280 circonda la controbattuta 71, mentre i mezzi elastici 70 sono installati radialmente tra la rondella di attrito 280 e la rondella di supporto 72.
La posizione assiale dell'anello 160 dipende quindi dallo spessore dell'elemento strutturale 180. Si rileverà che i dispositivi elastici 15 possono avere qui una lunghezza radiale molto grande e che, secondo l'invenzione, il mozzo 18 è incavato per l'alloggiamento della battuta 271.
Beninteso, la controbattuta 71 e la battuta 271 possono essere frammentate tramite, per esempio, fenditure. La rondella di attrito 280 e la rondella 72 possono essere frammentate in settori anulari. In questo caso, ciascun settore della rondella di attrito 280 comprende almeno una aletta 272. In variante, la controbattuta 71 e la battuta 271 sono riportate, per esempio, a fissaggio rispettivamente sulla rondella 72 e sulla rondella 280, per esempio, mediante saldatura.
Grazie all'invenzione, per uno stesso ingombro assiale, rivestimenti e, oppure guarnizioni di sfregamento possono agire tra, da un canto, l'anello 160 e, d'altro canto, i fianchi ed il fondo della scanalatura 10. È lo stesso nelle altre figure. Si può così trasmettere una coppia maggiore in quanto i coefficienti di. sfregamento dei rivestimenti e, oppure delle guarnizioni di attrito possono essere più elevati. Così, come è noto, il limitatore di coppia interviene nella messa in marcia e nell'arresto del motore a combustione interna dell'autoveicolo per proteggere i pezzi del doppio volano ammortizzatore. Un movimento relativo di rotazione della piastra di reazione 14 rispetto al mozzo interno 18 è reso possibile in queste condizioni nelle quali si passa per la frequenza di risonanza.
Quando il veicolo è in marcia, non si produce alcun movimento relativo tra la piastra di reazione 16 ed il mozzo interno 18. Tutti questi fenomeni sono controllati dai mezzi elastici ad azione assiale 70 che permettono un serraggio determinato dell'anello 160 nella scanalatura 10.
Si noterà che il limitatore di coppia si armonizza bene con la presenza di una macchina elettrica associata al doppio volano ammortizzatore come descritto nel modo di realizzazione della figura 5 del documento FR-A-9009638 precitato, in quanto l'inerzia del volano primario 12 ; viene allora aumentata in modo da essere in grado di controllare bene le caratteristiche del limitatore di coppia.
Nella figura 1, viene rappresentato in 100 l'albero di uscita del motore e in 101 l'albero di entrata del cambio, sapendo che il mozzo del disco di frizione penetra nel primo mozzo 6.
Beninteso, le molle 24, 25 possono essere sostituite da molle di trazione con tiranti montati ad articolazione sui perni 44, 45.
Per esempio, può trattarsi di molle elicoidali con anelli di estremità montati sui perni 44, 45.
Gli organi elastici 24, 25 agiscono in tutti i casi tra l'elemento trasversale 14 ed ilimozzo interno 18 montato rotante sul volano primario.
I mezzi di sfregamento 46 possono agire anche a livello del cuscinetto 8.
Beninteso, l'anello 160 può essere riportato, per esempio, mediante sovrastampaggib o aggraffatura sulla piastra di reazione 16. L''anello 160 è, per esempio, annegato in parte nella piastra 16 e presenta quindi un prolungamento esterno che penetra nella piastra. Questo prolungamento è vantaggiosamente munito di fori e, oppure di sporgenze per attuare l'ancoraggio. All'atto del sovrastampaggio, il materiale della piastra 16 penetra nei fori e, oppure ricopre le sporgenze. Questo anello 160, solidale in tutti i casi con la piastra 16 appartiene al limitatore di coppia 19, agendo tra la periferia interna della piastra di reazione 16 e la periferia esterna del mozzo interno 18, e si estende radialmente al di sotto della faccia di attrito 17, destinata ad essere collegata in rotazione in maniera disinnestabile all'organo di entrata 101 della trasmissione. Nella figura 2 è stato rappresentato in trattini un tale anello riportato mediante sovrastampaggio.
Allo stesso modo, si può concepire che l'elemento strutturale 180 possa venire riportato a fissaggio, per esempio, mediante saldatura, sovrastampaggio, aggraffatura, sulla parte principale 184 del mozzo interno 18, in particolare per facilitare la realizzazione della cavità 9.
L'anello riportato 160 o l'elemento strutturale 180 riportato possono quindi essere di materiale differente da quello rispettivamente della piastra 16 e del mozzo 180 di modo che questi possano essere bimateriali. Il fatto di riportare l'anello 160 o l'elemento strutturale 180 permette di ridurre lo spessore di questi e quindi di ridurre l'ingombro assiale del limitatore.
L'anello 160 può quindi essere in acciaio o in un altro materiale che si usura meno della ghisa. Questo materiale può avere anche un migliore coefficiente di sfregamento. Grazie a questa disposizione, applicabile a qualsiasi limitatore di coppia, vengono ridotte le usure, in particolare dell'anello, il mozzo e l'anello usurandosi nella stessa maniera. L'anello 160 o l'elemento strutturale 180 è quindi in una variante metallica. L'anello 160 o l'elemento strutturale 180 è in un modo di realizzazione in lamiera imbutita ricoperta di uno strato antiusura. Esso è, per esempio, temprato localmente o rivestito di uno strato di nichel o di molibdeno.
La rondella 72 è un elemento di supporto per la controbattuta 71. Possono essere formate alette di ventilazione in questa rondella 72 mediante taglio e piegatura.
Un gioco assiale esiste tra la battuta 271 ed il mozzo interno 18 per una buona presa e serraggio dell'anello 160 nella scanalatura anulare 10.
Per la formazione dei mezzi di ventilazione, l'elemento strutturale 180 può essere forato a livello della cavità 9 per migliorare la ventilazione e raffreddare meglio il limitatore di coppia 19 nonché i mezzi a cuscinetto 8. Il foro dell'elemento strutturale 180 sboccando nella cavità del mozzo 18.
Nelle figure, le battute 271 e controbattute 71 sono di orientamento trasversale e parallele tra loro. In variante, le battute 271 e controbattute 71 possono essere inclinate, in particolare quando i fianchi 161, 281 sono inclinati.
Ne risulta, in modo quanto mai evidente dalla descrizione e dai disegni, che i mezzi elastici 70, la battuta 271 e la controbattuta 71 sono radialmente installati al di sotto della scanalatura 10 e quindi della piastra di reazione 16.
I perni 147 costituiscono sporgenze di fissaggio 45 della o dei pezzi di supporto 72 della o delle controbattute 271.
Nelle figure, la piastra di reazione 16 è di spessore costante, il suo anello 160 essendo di spessore ridotto.
In variante, lo spessore della piastra può non essere costante. Per facilitare il raffreddamento del limitatore e del mozzo, si possono prevedere fori, per esempio, nella zona di raccordo 73 della rondella 72. Questi fori appartengono a mezzi di ventilazione installati a livello del limitatore.
Il bordo radiale interno della cavità 9 può servire da elemento di centraggio della rondella di attrito 280 prolungata allora radialmente verso l'interno a partire dalla sua o sue battute 271. Ciò è appropriato quando la rondella di attrito ha una forma troncoconica. Si noterà che la zona di raccordo può essere imbutita per formare un deflettore che impedisce che fughe di olio, che sfugge a partire dall'asse X-X, vengano ad insudiciare la faccia di attrito 17.
Beninteso, il fondo della scanalatura può non essere costituito dal mozzo interno ma dalla rondella di attrito 280 come visibile nella figura 5, il che permette di eliminare la bussola 182 della figura 2 e quindi di ridurre l'ingombro radiale. Altrimenti detto, per lo stesso diametro interno si può aumentare la dimensione della rondella Belleville 70.
In variante, si può ridurre il diametro interno dell'anello 160 nonché quello della faccia di attrito 17 della piastra di reazione 16. In questa variante, la piastra di reazione 16 è centrata mediante la periferia esterna dell'elemento strutturale 180 del mozzo interno 18, di forma semplificata in quanto esso è privo'della bussola .
A questo effetto, la piastra di reazione 16 presenta una superficie anulare di orientamento assiale 164 che collega la faccia laterale 163, rivolta verso il volano primario 12, della piastra 16 alla periferia esterna della faccia 161 dell'anello 160. È questa faccia 161 che è destinata a cooperare a sfregamento con la faccia 181 dell'elemento strutturale 180. La superficie 164 viene quindi in contatto intimo con la periferia esterna dell'elemento strutturale 180 ed è quindi formata mediante il cambiamento di spessore della piastra 16 alla sua periferia interna per la formazione dell'anello 160. Si pone allora un problema di evacuazione dei trucioli formati dal contatto tra le facce 161, 181 poiché contrariamente a quanto avviene nelle figure da 1 a 4, la superficie 164 impedisce l'evacuazione di questi.
Per risolvere questo problema l'elemento strutturale 180 è munito di tacche 279 che sboccano alla periferia esterna dell'elemento strutturale 180. Le tacche 269 hanno, per esempio, una forma a mezzaluna. Così il mozzo 18 è di spessore ridotto radialmente al di sotto dell'anello 160 e delimita mediante il suo elemento strutturale 180 una cavità 9 al di sotto dell'anello 160 per l'alloggiamento della battuta 271 appartenente alla rondella di attrito 280. Questa battuta 271 si raccorda mediante una parte inclinata 273 alla rondella di attrito 280. La parte 273 forma il fondo della scanalatura delimitata dall'elemento strutturale 180 e dalla rondella 280. Il fondo 283 non serve quindi da elemento di centraggio dell'anello 160. In questa variante la battuta 271, in un sol pezzo con la rondella di attrito 280, è collegata in rotazione alla rondella 72 in un sol pezzo con la controbattuta 71.
Per far ciò, come nelle figure da 1 a 4, la battuta 271 è prolungata .radialmente verso l 'interno mediante almeno una aletta 272 che attraversa un foro associato 285 ricavato nella zona di raccordo 73 della rondella 72 alla controbattuta 71, detta zona 73 essendo globalmente di orientamento assiale e diretta in senso·opposto al volano primario. Di preferenza sono previsti almeno due alette 272 e due fori associati 285 e ciò in maniera diametralmente opposta, le alette 272 impegnandosi con gioco assiale nei fori 285.
Beninteso, sono possibili tutte le combinazioni. Come visibile nella figura 6, la rondella di attrito 280 può comprendere almeno una aletta 272 impegnata in una tacca 185 del mozzo 16 come nelle figure da 1 a 4, mentre il centraggio della piastra dì reazione 16 viene realizzato tramite l'elemento strutturale 180 come nella figura 5.
In variante (figura 7) i fori 285 della figura 5 sono sostituiti con imbutiture 385 cave, per esempio a forma di U, realizzate nella zona di raccordo 73, le alette 272 penetrando nelle imbutiture per il collegamento in rotazione della rondella 280 al mozzo 18 con mobilità assiale.
Nelle figure da 5 a 7, il mozzo è di spessore ridotto alla sua periferia esterna per la delimitazione della cavità 9. È l'elemento strutturale 180 che delimita con l'anello 160 questa cavità 9 aperta assialmente in direzione opposta al volano primario 12.
L'elemento strutturale 180 forma il fondo della cavità 9 delimitata in tutte le figure dalla controbattuta 71 di piccola altezza per l'apertura della cavità 9.
In variante, la controbattuta 71 e la zona di raccordo 73 possono essere monoblocco con il mozzo 18 essendo ricavate per stampaggio con questo. Per far ciò, vantaggiosamente si centra la piastra di reazione 16 mediante l'elemento strutturale 180 come nelle figure da 5 a 7. I mezzi elastici ad azione assiale sono costituiti allora vantaggiosamente da una rondella ondulata aperta per il montaggio nella cavità 9. Come rondella si può utilizzare una rondella come quella descritta nel documento FR-A-2747 441.
Di preferenza, si monta di sbieco la battuta 271 nella cavità 9, essendo prevista una sola aletta 272.
Il piccolo spessore del limitatore permette di ridurre lo spessore del doppio volano ammortizzatore. Questo volano può essere associato ad un meccanismo di innesto comprendente (figura 7) nella maniera precitata un coperchio anulare 9 mobile in rotazione attorno all'asse X-X, una piastra di pressione 91 solidale in rotazione con il coperchio 9 e mobile assialmente rispetto a questo, qui tramite linguette assialmente elastiche 92 estendentisi in maniera di per sé nota tangenzialmente e fissate in corrispondenza di una delle loro estremità alla piastra di pressione 91 e in corrispondenza della loro altra estremità al coperchio 90. Un diaframma 93 è interposto tra la piastra di pressione 91 ed il coperchio 90 per esercitare una spinta assiale sulla piastra di pressione per il serraggio assiale del disco di frizione 87, chiamato anche frizione di innesto, tra la piastra di pressione 91 e la piastra di reazione 16. Il diaframma 93 è montato in maniera basculante sul coperchio 90 tramite mezzi di aggancio 94.
I mezzi di aggancio 94 sono discontinui e si estendono a sporgenza sul coperchio 90 e sul diaframma 93 in direzione della piastra di pressione 91, che comprende fori 95 passanti allineati assialmente con i mezzi di aggancio 94, che si estendono almeno in parte all'interno dei fori passanti.
II diaframma 93 poggia così sul coperchio 90 di forma cava, qui globalmente a forma di sostegno cavo. Più precisamente i mezzi di aggancio 94 sono portati dal fondo, forato centralmente, del coperchio 90.
I fori passanti 95 sboccano in una faccia della piastra di pressione 91 di fronte alla faccia di attrito 17 della piastra di reazione 16. Questa faccia della piastra di pressione 91 è quindi una faccia di attrito 97.
La piastra di pressione 91, comprendente i fori passanti 95, è rinforzata da un anello interno di irrigidimento 98, chiamato anche anello di rinforzo, formato qui da un pezzo con la piastra di pressione 91. Questo anello può essere eventualmente riportato mediante sovrastampaggio, aggraffatura, ecc., sulla piastra 91 nella stessa maniera dell'anello 160. I fori 95 sono qui di forma svasata in direzione del diaframma 93. Qui, i fori 95 sono di forma sostanzialmente troncoconica, la loro estremità maggiore essendo vicina al diaframma 93.
I mezzi di aggancio 94 del diaframma 93 sul fondo del coperchio comprendono alette 99 ricavate dal coperchio 90 mediante taglio e piegatura. Le alette sono ripiegate alle loro estremità libere radialmente in direzione opposta all'asse X-X del complesso. Queste alette 99 portano a centraggio una corona di forma troncoconica 84 che offre un appoggio secondario al diaframma 93 di fronte ad un appoggio primario 85 formato qui mediante imbutitura nel fondo 86 del coperchio 90.
Le alette 99 attraversano il diaframma, più precisamente gli orifizi allargati di questo. Per maggiori precisazioni verrà fatto riferimento al documento FR-A-2585 424.
In variante, i mezzi di aggancio possono essere del tipo di quelli delle figure da 7 a 14 del documento FR-A-2 456 877 e comprendere colonnine, o corone impegnate nei fori passanti 95. Questi fori 95 si combinano bene con la forma delle alette 99 ad estremità ripiegata. Il disco di frizione 87 presenta un mozzo 187 sul quale è qui fissato mediante rivettatura un supporto metallico 88 recante a fissaggio su ciascuna delle sue facce guarnizioni di attrito 89 destinate a venire serrate tra le facce di attrito delle piastre di reazione 16 e di frizione 91. Il mozzo 187 penetra nel mozzo 6 del volano primario 12. Questo mozzo 6 è riportato mediante rivettatura sulla flangia 14. Il mozzo 87 presenta un elemento strutturale 287 di forma sinuosa per evitare il limitatore 19. Il supporto 88 è sfalsato assialmente alla sua periferia interna in direzione opposta al volano secondario 13 per creare un disimpegno per il limitatore; i diti del diaframma hanno anche una forma sinuosa per avvicinarsi all'elemento strutturale 287 ed evitare qualsiasi interferenza con l'anello di rinforzo 98.
Il dispositivo di disinnesto comprende un cuscinetto reggispinta di disinnesto della frizione 200 a comando idraulico del tipo concentrico come descritto nel documento WO 98/13613 per ridurre l'ingombro assiale. Il cuscinetto reggispinta di disinnesto della frizione 200 è quindi solidale con un pistone 201 montato scorrevole assialmente all'interno di una cavità cieca 202 delimitata da un corpo esterno 203 che circonda un tubo di guida 204 fissato in maniera stagna mediante una flangia di estremità, qui tramite un dado 205, sul corpo 203. La flangia del tubo 204 è globalmente di orientamento trasversale e delimita il fondo della cavità 202. Il tubo di guida 204 è attraversato dall'albero di entrata del cambio ed è più lungo assialmente del corpo 203 per la guida assiale del pistone 201. Il corpo 203 è destinato a essere fissato su una parte fissa del veicolo cioè il carter del cambio.
Questo pistone presenta una guarnizione di tenuta posteriormente ed una guarnizione a raschiatura anteriormente (non indicate nella figura 6).
Nel corpo 203 è ricavata una entrata di alimentazione 206 della cavità 202 collegata 'ad un emettitore. L'entrata sbocca nel fondo della cavità 202. È anche prevista una molla di precarico circondata da un soffietto di protezione, (non indicato) . La molla di precarico poggia su una spalla del corpo 203 e agisce sull'anello non girevole di un cuscinetto a sfere di costituzione del cuscinetto di disinnesto della frizione 200. L'anello girevole di questo cuscinetto è conformato per agire, qui a spinta, sull'estremità interna dei diti del diaframma 93. Nelle figure, è l'anello esterno del cuscinetto 200 che è girevole ,e che presenta due bordi trasversali 208, 209 paralleli tra loro e sfalsati assialmente uno rispetto all'altro. Questi bordi sono collegati assialmente tra loro mediante un tratto anulare 210 conformato per ricevere le sfere del cuscinetto. I bordi 208, 209 si estendono trasversalmente da una parte e dall'altra del tratto 210 e ciò a ciascuna estremità assiale di questo.
Così, uno stesso innesto può venire munito di due diaframmi di dimensioni differenti. I diti di questi diaframmi possono cooperare mediante le loro estremità sia con il bordo 208 come nella figura 7, sia con il bordo 209 come rappresentato parzialmente in tratteggio. Ciò viene reso possibile in quanto il bordo 209, il più vicino all'elemento strutturale 287, è disposto di fronte alla parte bombata 288 che collega la periferia esterna di orientamento trasversale e l'elemento strutturale del mozzo 287 al mozzo 187.
Una rondella elastica ad azione assiale 289 collega un bordo 290 trasversale dell'anello non girevole del cuscinetto, qui l'anello interno, al pistone 201. La rondella presenta una parte a forma di rondella Belleville in appoggio con la sua periferia esterna su detto bordo. Alla sua periferia interna, la rondella Belleville presenta alette di orientamento assiale 291, all'estremità libera a forma di gancio, impegnate ciascuna in una fenditura assiale cieca associata (non indicata) realizzata nello spessore del pistone. La fenditura è più larga dell'aletta per consentire il passaggio del gancio dell'aletta interessata. La fenditura assiale è collegata alla periferia esterna del pistone mediante una fenditura inclinata sboccante nel fondo della fenditura assiale. Viene .così formata all'intersezione delle fenditure una sporgenza (non indicata) .sulla quale va ad agganciarsi il gancio dell'aletta interessata. La rondella 289 viene montata quindi alla :cieca mediante accoppiamento a scatto sul pistone. Quando la cavità viene depressurizzata, l'innesto viene impegnato, le guarnizioni 89 venendo allora serrate tra le piastre 16, 91. La battuta 200 appartenendo ad un ricevitore idraulico, pressurizzando la cavità 202 a partire da un emettitore collegato alla cavità 202, si sposta la battuta 200 verso la sinistra della figura 7 il che fa ruotare il diaframma attorno ai suoi appoggi primapio e secondario. Le guarnizioni 89 vengono allora liberate. Nella parte alta della figura 7, l'innesto viene così rappresentato in posizione disimpegnata (guarnizioni libere 89) mentre nella parte bassa della figura 7 le guarnizioni 89 sono serrate. Depressurizzando la cavità 202, il pistone 201 ritorna alla sua posizione iniziale sotto l'azione del richiamo esercitato dal diaframma, il che comprime la molla di precarico. Tutto ciò è ben noto, dall'esperto nella tecnica e per maggiori precisazioni verrà fatto riferimento al documento WO-98/13613 precitato. Si rileverà la compattezza del complesso.
In questa figura 7, la flangia 14 porta alla sua periferia esterna una massa 140 che porta essa stessa il perno 44 e la corona di avviatore 23 nonché la rondella 124. Il mozzo 6 del volano primario è fissato mediante rivettatura; alla periferia interna della flangia 14.
La massa 140 presenta alla sua periferia interna scanalature assiali per i mezzi di sfregamento 146 di modo che la flangia 14 viene semplificata. Beninteso, il comando idraulico può avere un'altra forma. Per esempio, la cavità può essere formata unicamente dal tubo di guida.
Beninteso, tutte le combinazioni sono possibili. Così, nelle figure da 1 a 4 la piastra di reazione 16 può essere centrata mediante l'elemento strutturale 180 come nelle figure da 5 a 7 in modo che la bussola 182 non 'serve necessariamente da elemento centrante per la piastra di reazione 16.
In tutti i casi la parte di raccordo 173 della battuta 71 alla rondella di attrito è alloggiata almeno in parte nella cavità 9.
In tutte le figure, esìste un gioco assiale tra la battuta 71 ed il mozzo interno 18, più precisamente tra la battuta 71 e l'elemento strutturale 180 del mozzo interno per il serraggio della rondella di attrito 280.
Nella figura 7, fori possono venire ricavati nell'elemento strutturale del mozzo 287 e nel diaframma 93, e ciò in coincidenza assiale con i fori 20 per l'accesso alle teste delle viti 21 e la creazione dì un modulo comprendente il doppio volano ammortizzatore e l'innesto a frizione con il suo coperchio ed il suo diaframma che viene montato sull'albero a gomiti del motore del veicolo.
Nella figura 7, per semplicità, non sono state rappresentate le viti di fissaggio del coperchio 90 alla piastra di reazione 16 in quanto queste sono visibili nella figura 1.

Claims (41)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Doppio volano ammortizzatore per l'accoppiamento in rotazione di un motore a combustione interna (100) ad un organo dì entrata (101) di un sistema di trasmissione, in particolare destinato ad un autoveicolo, comprendente un volano primario (12) munito di un elemento trasversale (14) destinato ad essere collegato in rotazione al motore a combustione interna (100), un volano secondario (13) comprendente, da un canto, una piastra di reazione (16) con una faccia di attrito (17) destinata ad essere collegata in rotazione in maniera disimpegnabile all'organo di entrata (101) del sistema di trasmissione e, d'altro canto, un mozzo interno (18) circondato dalla piastra di reazione (16) e montato in maniera girevole sul volano primario (12), organi elastici (24, 25) che agiscono tra il volano primario (12) ed un elemento (18) del volano secondario (13), ed un limitatore di coppia (19), che agisce tra la piastra di reazione (16) e detto elemento (18), in cui il limitatore di coppia (19) è munito di mezzi elastici ad azione assiale (70) e comprende, da un canto, un anello (160) solidale con la piastra di reazione (16) ed estendentesi radialmente al di sotto della faccia di attrito (17) del pistone di reazione (16) e, d'altro canto, una scanalatura anulare (10) di ricezione di detto anello (160) delimitata da un primo fianco (181) solidale con il mozzo interno (18), un secondo fianco ' (281) appartenente ad una rondella di attrito (280) solidale in rotazione con il mozzo interno (18) ed un fondo (183, 283), caratterizzato dal fatto che il mozzo interno (18) è conformato in modo da delimitare una cavità radialmente al di sotto dell'anello interno (160) della piastra di reazione (16) per l'alloggiamento di almeno una battuta (271) solidale con la rondella di attrito (280) e sfalsata assialmente in direzione del volano primario (12) rispetto alla rondella di attrito (280), e dal fatto che, al di sotto dell'anello interno (160) della piastra di reazione (16), i mezzi elastici ad azione assiale (70) poggiano sulla battuta (271) e su almeno una controbattuta (71), solidale con elemento di supporto (72) solidale con il mozzo interno (18), per il serraggio dell'anello (160) tra i fianchi (181, 281) della scanalatura (10).
  2. 2. Doppio volano secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici ad azione assiale (70) sono alloggiati almeno in parte nella cavità (9).
  3. 3. Doppio volano secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la cavità (9) è aperta assialmente in direzione opposta al volano primario (12) e dal fatto che la battuta (71) è collegata alla rondella di attrito (280) mediante una parte di raccordo (173) alloggiata almeno in parte nella cavità (9).
  4. 4. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la cavità (9) è delimitata trasversalmente da un elemento strutturale (180) solidale con il mozzo interno (18) ed estendentesi alla periferia esterna del mozzo interno (18) per formare il primo fianco (181) della scanalatura (10).
  5. 5. Doppio volano secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il mozzo interno (18) è cavo per la formazione di una cavità (9) aperta assialmente in direzione opposta al volano primario (12) e che serve da alloggiamento alla battuta (271).
  6. 6. Doppio volano secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il fondo (182) della scanalatura (10) è formato da una bussola (182) di orientamento assiale solidale con il mozzo interno (18) e delimitante radialmente esternamente la cavità (9) in maniera tale che l'elemento strutturale (180) si estende trasversalmente da una parte e dall'altra della bussola (182).
  7. 7. Doppio volano secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la periferia interna della bussola (182) serve da elemento di centraggio per la rondella di attrito (280).
  8. 8. Doppio volano secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la rondella di attrito (280) è collegata alla battuta (271) per una parte anulare di orientamento assiale· (173) centrata sulla sua periferia esterna mediante la bussola (182).
  9. 9. Doppio volano secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che la bussola (182) serve da elemento di centraggio per l'.anello interno (160) della piastra di reazione (16).
  10. 10. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che la periferia esterna dell'elemento strutturale (180) solidale con il mozzo interno (18) serve da elemento di centraggio per la piastra di reazione (10).
  11. 11. Doppio volano secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la periferia esterna dell'elemento strutturale (180) è in contatto intimo con una parte anulare di orientamento assiale (164) della piastra di reazione (16) che collega la faccia laterale (163) della piastra di reazione (16), rivolta verso il volano primario (12) alla periferia esterna della faccia (161) dell'anello interno della piastra di razione (16) rivolta verso il volano primario (12).
  12. 12. Doppio volano secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che l'elemento strutturale (180) solidale con il mozzo interno (18) presenta tacche (269) che sboccano alla sua periferia esterna.
  13. 13. Doppio volano secondo una qualsiasiidelle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che la battuta (271) è prolungata radialmente verso 1 1interno mediante almeno una aletta trasversale di collegamento (272) impegnata in maniera complementare in una tacca radiale (185) del mozzo interno (18) per il collegamento in rotazione,della battuta (71) con il mozzo interno (16) mediante cooperazione di forme.
  14. 14. Doppio volano secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto ché la tacca (185) ha una forma oblunga e prolunga radialmente :verso l'interno la cavità (9) e dal fatto che la·tacca (185) presenta un fondo (186) globalmente di orientamento trasversale.
  15. 15. Doppio volano secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che un gioco assiale esiste tra il fondo (186) della tacca (185) e l'aletta trasversale (272).
  16. 16. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal;fatto che la battuta (271) è prolungata verso l'interno mediante almeno una aletta di collegamento; (272) per il collegamento in rotazione mediante cooperazione di forme con la controbattuta (71).
  17. 17. Doppio volano secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che l'elemento di supporto (72) è costituito da una rondella (72) collegata da una zona di raccordo (73)' alla controbattuta (71) e dal fatto che il collegamento mediante cooperazione di forme agisce tra l'.aletta di collegamento (72) e la zona di raccordo (73).
  18. 18. Doppio volano secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che la zona di raccordo (73) presenta un foro (285) nel quale si impegna l'aletta di collegamento (272).
  19. 19. Doppio volano secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che la zona di raccordo (73) presenta una imbutitura cava (385) nella quale penetra l'aletta di collegamento (272).
  20. 20. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzato dal'fatto che un gioco assiale esiste tra la battuta (271) ed il mozzo interno (18).
  21. 21. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 20, caratterizzato dal fatto che la battuta (271) è in un sol pezzo con la rondella di attrito (280).
  22. 22. Doppio volano secondo una qualsiasi ideile rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzato dal fatto che la rondella di attrito (280) è inclinata 'nello stato libero.
  23. 23. Doppio volano secondo una qualsiasi -delle rivendicazioni da 1 a 22, caratterizzato dal fatto che la battuta (271) è sfalsata assialmente in direzione del volano primario (12) rispetto- alla controbattuta (71).
  24. 24. Doppio volano secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che la controbattuta (71) si estende assialmente all'esterno del 'mozzo interno (18) in direzione oppòsta al volano primario (12).
  25. 25. Doppio volano secondo la rivendicazione 23 o 24, caratterizzato dal fatto che la controbattuta (71) e la battuta (271) sono globalmente di orientamento trasversale.
  26. 26. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 25, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici ad azione assiale (70) sono disposti radialmente tra la rondella di attrito (280) e l'elemento di supporto (72).
  27. 27. Doppio volano secondo una qualsiasi!delle rivendicazioni da 1 a 26, caratterizzato dal'fatto che i mezzi elastici ad azione assiale (70) sono costituiti da una rondella Belleville.
  28. 28. Doppio volano secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici ad azione assiale (70) poggiano con la loro periferia esterna sulla battuta (271) e con la loro periferia esterna sulla controbattuta (71) in maniera tale che la battuta (2’71) è sfalsata radialmente rispetto alla controbattuta (71).
  29. 29. Doppio volano secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici ad azione assiale (70) sono costituiti da una rondella elastica ondulata e dal fatto che la battuta (271) e la controbattuta (71) sono disposte globalmente sullo stesso raggio medio.
  30. 30. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzato dal fatto che il raggio medio della rondella di attrito (280) è globalmente uguale al raggio medio di una rondella di sfregamento (148) portata dall'elemento trasversale (14) del volano primario (12) e appartenente a mezzi di sfregamento (46) ad azione assiale che agiscono tra detto elemento trasversale (14) ed il mozzo interno.
  31. 31. Doppio volano secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che la rondella di attrito (280) circonda la controbattuta (71) mentre la rondella di sfregamento (148) circonda con gioco circonferenziale una rondella di comando (146) portata dall'elemento trasversale e trascinata in rotazione dalle sporgenze assiali appartenenti ad organi di fissaggio (45) dell'elemento di supporto (72) della controbattuta (71) al mozzo interno.
  32. 32. Doppio volano secondo la rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che gli organi di fissaggio (45) formano perni per organi elastici (24, 25) montati ad articolazione sull'elemento trasversale (14).
  33. 33. Doppio volano secondo la rivendicazione 32, caratterizzato dal- fatto che gli organi elastici (24, 25) appartengono a dispositivi elastici di ammortizzamento (15) comprendenti ciascuno, da un canto, un primo sottocomplesso (27) che comprende un primo elemento di articolazione (29) solidale con un involucro (26)' di alloggiamento di almeno un organo elastico (24, 25) e montato su un secondo perno (44) portato dal volano primario e, da un canto, un secondo sottocomplesso (30) munito di un pistone (37) solidale con un'asta (32) che attraversa una battuta (38) e porta una seconda testa di articolazione (34) montata ad articolazione sul perno (45) solidale con il mozzo interno (18) e dal fatto che l'organo elastico agisce tra il pistone (37) e la battuta (38).
  34. 34. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 33, caratterizzato dal ifatto che il limitatore di coppia (19) è alloggiato globalmente nello spessore della piastra di reazione (16), la controbattuta (71) essendo globalmente nello stesso piano trasversale della rondella di attrito (280).
  35. 35. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 34, caratterizzato dal fatto che la battuta (271) è collegata in rotazione al mozzo interno (18) mediante un collegamento a cooperazione di forme estendentesi al di sopra di fori (274) ricavati nel mozzo interno per il fissaggio dell'elemento di supporto (72) e dal fatto che detti fori si estendono al di sopra di fori di passaggio (20) per il passaggio di almeno un attrezzo di avvitamento delle viti di fissaggio (21) dell'elemento trasversale (14) all'albero a gomiti (10) che presenta il motore a combustione interna .
  36. 36. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 35, caratterizzato dal fatto che mezzi di ventilazione sono installati a livello del limitatore di coppia (19).
  37. 37. Doppio volano secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che i mezzi di ventilazione comprendono fori ricavati nel mozzo interno (18) e sboccanti nell'incavo del mozzo interno (18).
  38. 38. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 37, caratterizzato dal fatto che l'anello (160) della piastra di reazione (16) è riportato su detta piastra.
  39. 39. Doppio volano secondo una qualsiasi /ielle rivendicazioni da 1 a 38, caratterizzato dal fatto che almeno uno del primo (181) e secondo fianco (281) è di forma troncoconica.
  40. 40. Doppio volano secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 39, caratterizzato dal .fatto che rivestimenti e, oppure guarnizioni di attrito sono interposti tra l'anello (160) ed i fianchi della scanalatura (10).
  41. 41. Doppio volano secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che un rivestimento e, oppure una guarnizione di attrito è interposto tra l'anello (160) ed il fondo della scanalatura (10)·.
IT2000RM000384A 1999-07-13 2000-07-13 Doppio volano ammortizzatore, in particolare per autoveicolo. IT1315960B1 (it)

Applications Claiming Priority (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
FR9909096A FR2797005B1 (fr) 1999-07-13 1999-07-13 Mecanisme d'embrayage a diaphragme, en particulier pour vehicule automobile
FR9912523A FR2784431B1 (fr) 1998-10-07 1999-10-07 Double volant ammortisseur, notamment pour vehicule automobile

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITRM20000384A0 ITRM20000384A0 (it) 2000-07-13
ITRM20000384A1 true ITRM20000384A1 (it) 2002-01-13
IT1315960B1 IT1315960B1 (it) 2003-03-26

Family

ID=26235035

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2000RM000384A IT1315960B1 (it) 1999-07-13 2000-07-13 Doppio volano ammortizzatore, in particolare per autoveicolo.

Country Status (3)

Country Link
JP (1) JP2001065638A (it)
KR (1) KR20010015281A (it)
IT (1) IT1315960B1 (it)

Families Citing this family (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
KR100512491B1 (ko) * 2002-11-25 2005-09-07 현대자동차주식회사 차량용 듀얼매스 플라이 휠
KR100855653B1 (ko) 2003-09-16 2008-09-03 가부시키가이샤 에쿠세디 플라이휠 조립체
FR2890139B1 (fr) * 2005-08-31 2007-10-19 Valeo Embrayages Embrayage a friction perfectionne, notamment pour vehicule automobile, comportant des moyens de frottement differencies
KR101007042B1 (ko) * 2009-01-07 2011-01-12 주식회사평화발레오 자동변속기용 직결 댐퍼플라이휠과 이를 구비한 차량구동장치

Also Published As

Publication number Publication date
IT1315960B1 (it) 2003-03-26
ITRM20000384A0 (it) 2000-07-13
KR20010015281A (ko) 2001-02-26
JP2001065638A (ja) 2001-03-16

Similar Documents

Publication Publication Date Title
KR100345061B1 (ko) 토크전달장치
US5762557A (en) Damped flywheel having a resilient member disposed between two coaxial masses
US4828083A (en) Friction clutch utilizing a progressive engagement action
US7222706B2 (en) Lockup device for hydraulic torque transmission device
WO2006085610A1 (ja) 皿ばね
JP2006220236A5 (it)
ITRM20000696A1 (it) Innesto doppio, in particolare per autoveicolo.
KR102381201B1 (ko) 모터 차량의 구동트레인용 토크 전달 장치 및 그러한 토크 전달 장치를 포함하는 구동트레인
US5826689A (en) Clutch cover and clutch comprising such a cover
US6079530A (en) Hydrokinetic coupling apparatus, particulary for a motor vehicle
US6062103A (en) Motor vehicle double damping flywheel, comprising improved means for friction damping of vibrations
US5476166A (en) Flywheel and clutch system for a motor vehicle
EP0126822B1 (en) Multiple disc clutch device
US5823311A (en) Flywheel, in particular for motor vehicles
US6123178A (en) Torque converter
US6106400A (en) Support member for supporting ends of elastic members in a damper mechanism
JP3000135B2 (ja) 自動車用の摩擦クラッチ
ITRM20000384A1 (it) Doppio volano ammortizzatore, in particolare per autoveicolo.
US5695034A (en) Torsion damper especially for a motor vehicle
GB2300233A (en) Friction clutch for an automobile
US6287205B1 (en) Dual mass damping flywheel, in particular for motor vehicle
US5732808A (en) Clutch module having a flywheel with ventilating fins
US5104356A (en) Torsion damper, in particular a damped double flywheel for an automotive vehicle
JP5192626B2 (ja) フルードカップリング装置
US8172054B2 (en) Clutch arrangement with a clutch drive