ITRE980093A1 - Macchina decespugliatrice per piantagioni in genere. - Google Patents

Macchina decespugliatrice per piantagioni in genere. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE di una invenzione industriale avente per titolo:
“MACCHINA DECESPUGLIATRICE PER PIANTAGIONI IN GENERE”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina decespugliatrice per piantagioni in genere, la quale è sostanzialmente costituita da una struttura di supporto dotata di punti di aggancio e di un gruppo di trasmissione di moto, accoppiabili ai rispettivi attacchi e presa di forza posteriori di un qualsiasi mezzo di traino agricolo. D gruppo di trasmissione riceve il moto dalla presa di forza e lo trasmette ad almeno una testa operatrice laterale, la cui posizione estesa lateralmente è regolabile in finizione dello spazio a disposizione; ad esempio: in finizione dello spazio compreso tra i filari di alberi di vigneti o simili.
La o le teste operatrici possono essere del tipo di rullo orizzontale con pluralità di fiuste radiali rotanti, a lunghezza regolabile, oppure del tipo a dischi rotanti. Nei due casi, la o le teste operatrici sono impegnate alla struttura portante, ed alla propria trasmissione del moto rotatorio, attraverso mezzi che sono regolabili in altezza, in finizione del voluto livello del taglio delle erbe da eliminare e che sono ammortizzati, oscillanti e regolabili come posizione assiale, in funzione della traslazione al suolo, in corrispondenza e attorno ai tronchi degli alberi o delle palificazioni dei filari.
E’ noto che in certi tipi di coltivazioni agricole, quali ad esempio la coltivazione intensiva della vite e/o dei frutteti in generale, vengono realizzate delle piantagioni in cui le piante da frutto e/o le piante o le palificazioni di supporto delle piante stesse, in particolare delle viti, vengono messe a dimora distanziate tra loro alla minima distanza possibile ed allineate in filari paralleli, in funzione delle massime possibilità di sfruttamento del terreno, con la massima esposizione solare delle singole piante, per l ottenimento della più alta produttività. E’ anche noto che, per ottenere i migliori risultati, il terreno compreso tra le piante e tra i filari deve essere mantenuto pulito, senza erbe, cespugli e simili, per consentire una migliore attività delle piante poste a dimora e per facilitare le fasi di raccolta dei frutti maturi. Per questi motivi, e per facilitare fattività operativa degli agricoltori, sono stati studiati e realizzati parecchi tipi di attrezzi agricoli decespugliatori, ma fino ad ora nessuno di essi si è dimostrato sufficientemente efficace. In particolare, si è notato che detti attrezzi provocano molto spesso delle escoriazioni e/o lacerazioni alla base delle piante, con conseguenti danni a volte irreparabili o risanabili solo in tempi lunghi a discapito della produttività, oppure riescono a ripulire dalle erbacce solo le zone centrali dei filari, ma non sono in grado di ripulire le zone comprese tra le piante di ogni filare, con conseguente necessità di successivi interventi manuali lunghi, faticosi e costosi.
Scopo della presente invenzione è quello di eliminare i suddetti inconvenienti. L’invenzione, quale essa è caratterizzata dalle rivendicazioni, risolve il problema per mezzo di una macchina decespugliatrice per piantagioni in genere mediante la quale si ottengono i seguenti risultati: le teste operatrici sono montate su mezzi di supporto regolabili e comprendono dei mezzi ammortizzatori e dei mezzi di regolazione di posizione assiale che gestiscono la loro movimentazione-orientamento lungo i percorsi tra i filari e attorno alle piante o alle palificazioni, durante la loro azione di taglio dell’erba; esse sono del tipo cosiddetto a frusta, con pluralità di steli radiali che si estendono dalla superficie di rulli con possibilità di regolazione in lunghezza, oppure sono del tipo a dischi rotanti; la macchina può essere con una sola testa operatrice laterale oppure con due teste operatrici contrapposte.
I vantaggi conseguiti secondo il presente trovato consistono essenzialmente nel fatto che la macchina decespugliatrice con una o con due teste operatrici è agganciabile a qualsiasi trattore o mezzo di traino agricolo con una presa di forza posteriore, è regolabile in funzione della larghezza dei passaggi disponibili tra i filari e/o le piantagioni ed opera su tutto lo spazio di terreno disponibile, sia lungo i corridoi, sia tra le piante e/o palificazioni, senza la necessità di alcun intervento umano, se non quello di regolazione iniziale. L’invenzione viene descritta in dettaglio nel seguito, secondo sue forme realizzative date unicamente a scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento agli allegati disegni, in cui:
la fig. 1 rappresenta la vista schematica frontale della macchina con una sola testa operatrice laterale,
la fig. 2 rappresenta la vista schematica in pianta della stessa macchina di figura 1 con una sola testa operatrice laterale,
la fig. 3 rappresenta la vista schematica frontale della macchina con due teste operatrici laterali contrapposte,
la fig. 4 rappresenta la vista schematica in pianta della stessa macchina di figura 3 con due teste operatrici laterali contrapposte,
la fig. 5 rappresenta una vista schematica in pianta di una macchina agganciata ad un trattore, nelle condizioni operative, e
la fig. 6 rappresenta vista - sezione prospettica, parziale di un esempio di realizzazione di un rullo a frusta, applicabile alle teste operatrici.
Con riferimento alle figure 1 e 2, la macchina decespugliatrice ad una sola testa operatrice è sostanzialmente costituita da un telaio rigido (1) sul quale sono disposti i punti di sostegno laterali (2) e centrale (3), di collegamento meccanico ai corrispondenti punti di aggancio presenti sulla parte posteriore di un qualsiasi mezzo di traino agricolo, quale un trattore (4) (fig. 5). Al telaio si impegna anche un primo gruppo di trasmissione di moto (5) accoppiabile alla presa di forza posteriore dello stesso trattore (4). Il gruppo di trasmissione (5), che può essere costituito da almeno una coppia conica di ingranaggi, eventualmente con moltiplicatore di giri, comprende una ruota d’uscita (6) che, attraverso una cinghia (7) (od eventualmente una catena) con relativo tenditore (8), trasmette il moto ad un’altra ruota (9) di un secondo gruppo di trasmissione ortogonale (10), sulla cui uscita orizzontale è presente un albero (1 1). Al primo gruppo di trasmissione (5) si impegna un corpo tubolare (12) nel quale si accoppia telescopicamente un secondo corpo tubolare (13) che sostiene detto secondo gruppo di trasmissione (9). L’accoppiamento telescopico costituisce il dispositivo di regolazione di estensione assiale della testa operatrice (14), rispetto all’assetto del’insieme applicato a rimorchio del trattore (4). Tale regolazione si ottiene facendo scorrere più o meno il corpo tubolare (13) nel corpo tubolare (14) e bloccare nella posizione voluta l’accoppiamento dei suddetti componenti, per mezzo di viti (31), o corrispondenti. In una prima soluzione, dettagliatamente illustrata in figura 6, la testa operatrice (14) del tipo cosiddetto a “fiuste” è sostanzialmente costituita da un albero centrale, che può essere o non essere Io stesso albero (11) d’uscita dalla trasmissione ortogonale (10), sul quale sono presenti dei fori diametrali (15) atti ad accogliere dei segmenti di fruste (16) costituiti da fili di adeguato materiale, noto, usualmente adottato su macchine tagliaerba. I segmenti di frusta sono infilati nei fori (15), estesi da essi metà per parte, ed avvolti sull’albero stesso con più spirali, a guisa di rocchetto, per un certo tratto. Le estremità (17) delle fruste sono invece passate attraverso i fori allineati (18) presenti su di un rullo tubolare esterno (19) il quale è coassiale all’albero (1 1) ed è vincolato ad esso per mezzo, ad esempio, di viti (20), o simili. Quando l’albero (10) è posto in rotazione attraverso il cinematismo descritto, accoppiato alla presa di forza posteriore del trattore (4), le fiuste ruotano ed esercitano la loro azione tagliente sui fili d’erba. Nel momento in cui le estremità (17) delle fruste (16) risultano consumate oltre un determinato limite cosi da essere inefficaci, è sufficiente allentare la o le viti (20), e ruotare il rullo tubolare (19), in senso contrario all avvolgimento delle fruste (16) sull’albero (11), per far sì che le stesse fruste fuoriescano dai fori (18), per quel tratto sufficiente a ripristinare la loro lunghezza esterna, utile al taglio; dopo di che si richiudono le viti (20) e la macchina è pronta a ripartire. Un tegolo (21) protegge superiormente e posteriormente le fruste durante la rotazione e costituisce il corpo contro il quale la macchina entra in relazione di contatto con i tronchi degli alberi (22), o corrispondenti, durante l’avanzamento del trattore. Nei contatti, e col prosieguo dell’avanzamento del trattore di traino (4), la testa operatrice (14) è costretta a ruotare attorno al suo fulcro (30), sostanzialmente coassiale con l’asse di rotazione verticale del secondo gruppo di trasmissione (10), restando comunque in leggera trazione a causa del richiamo esercitato da molle antagoniste (23) poste in tiro. Durante l’avanzamento e la rotazione, la testa operativa (14) esercita la sua azione di taglio a semicerchio delle erbe, tutto intorno ai tronchi o simili, che incontra durante l’azione lungo i filari dei frutteti e simili, secondo un percorso corrispondente a quello indicato con la linea tratteggiata (29) di figura 5, ed evidenziato con le variazioni di orientamento della testa medesima, anch’essa indicata con tratteggi sequenziali. Al termine di ogni strisciamento, esente da danni superficiali alle piante o alle palificazioni con cui entra in contatto, la testa operatrice (14) ritorna nella sua posizione di massima estensione, richiamata dal rilassamento delle suddette molle, per riprendere ad operare il taglio nello spazio compreso tra le piante; la corsa di ritorno è graduale, grazie all’azione frenante esercitata da un pistone idraulico (24).
Una ruota (25), col gambo di sostegno (26) scorrevole lungo una guida verticale (27), ha la funzione di mantenere la posizione della testa operatrice (14) sempre alla stessa distanza di taglio dal terreno; ciò è ottenuto per mezzo di un pistone idraulico (28) che agisce su un sistema a leve (32), fulcrate in (33) allo stesso telaio (1), che si impegnano con lo stesso gambo (26). Tutti i comandi idraulici sono collegati alla centralina idraulica del trattore (4).
Sulla parte anteriore del trattore (4) viene vincolata un’asta trasversale (34) con estremità flessibile (35) la cui funzione è quella di costituire un riferimento fisso per il mantenimento lineare dell’ avanzamento del trattore durante l’esercizio. Mantenendo una costante distanza, con eventuale costante strisciamento, tra l’estremità flessibile (35) ed i tronchi degli alberi (22), o le corrispondenti palificazioni, il conducente può regolare l’avanzamento in modo da far operare le teste (14) nel modo corretto e voluto. L’estensione dell’estremità (35), rispetto all’asta (34), è regolabile. Nelle figure 3 e 4, la macchina decespugliatrice a due teste operatrici contrapposte (14) è sostanzialmente costituita da un telaio rigido (1), corrispondente a quello precedentemente descritto, sul quale sono disposti i punti di sostegno laterali (2) e centrale (3), di collegamento meccanico ai corrispondenti punti di aggancio posteriore a mezzo di traino agricolo, quale un trattore (4). Sul telaio è presente un corrispondente primo gruppo di trasmissione di moto (5), accoppiabile alla presa di forza posteriore dello stesso trattore (4). Il gruppo di trasmissione (5), anch’esso costituito, ad esempio, da almeno una coppia conica di ingranaggi con eventuale moltiplicatore di giri, comprende una mota d’uscita (6) che, attraverso una cinghia (7) (od una eventuale catena) con relativo tenditore (8), trasmette il moto a due ruote contrapposte (9’) calettate sull’ entrata di due gruppi di trasmissione ortogonale (10’), sulle cui uscite orizzontali sono presenti degli alberi (11 ’).
Al telaio (1), che sorregge il gruppo di trasmissione centrale (5), è impegnato un corpo tubolare orizzontale (12’) nel quale è scorrevole telescopicamente un secondo corpo tubolare (13’) alle cui estremità opposte sporgenti sono vincolati detti secondi gruppi di trasmissione (10’). L’accoppiamento telescopico costituisce il dispositivo di regolazione di estensione assiale delle teste operatrici (14) ed è regolato per mezzo di un pistone idraulico (36), azionato dalla centralina di bordo del trattore, in base ai comandi di spostamento trasversale generati da due sensori idraulici trasversali opposti (37), la cui posizione iniziale è regolabile in funzione della larghezze dei “corridoi” compresi tra i filari di piante di frutta o vigneti e simili, tra i quali la macchina deve operare. La macchina decespugliatrice viene così mantenuta in posizione centrata rispetto ai filari di piante, a prescindere dalle eventuali variazioni di direzione del trattore, durante l avanzamento.
Ad ogni testa operatrice (14) è associata una ruota (25) con sistema di regolazione dell’altezza di taglio sostanzialmente corrispondente a quello già descritto in precedenza.
Le doppie teste operatrici contrapposte (14) sono del tutto corrispondenti, come configurazione strutturale e come operatività, a quelle singole già descritte.
In differenti e possibili soluzioni alternative, le macchine decespugliatrici sopra descritte possono essere equipaggiate di teste operatrici a dischi rotanti di tipo tradizionale, invece di teste a rulli con fruste multiple, come descritto. Le teste operatrici a dischi rotanti vengono applicate agli stessi gruppi di trasmissione (10) o (10’) adottando per esse la stessa logica funzionale di movimentazione rotazionale attorno ad un asse verticale (22), con richiamo di ritorno (23) a moto regolato (24).
Mentre la presente invenzione è stata descritta ed illustrata secondo forme realizzative date a solo scopo esemplificativo e non limitativo, risulterà evidente agli esperti del ramo che varie modifiche alle strutture, agli accoppiamenti, ai sistemi di comando e di traslazione, alle forme, ai componenti adottati ed agli orientamenti, potranno essere adottate senza per questo uscire dal suo ambito e scopo.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina decespugliatrice per piantagioni in genere caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una testa operatrice (14), ad azione rotante orizzontale o verticale, la quale è lateralmente impegnata a dei mezzi di brandeggio orizzontale (30), e di ritorno (23)-(24), e dei mezzi di posizionamento verticale (25); detta o dette teste operatrici sono azionate per mezzo di cinematismi che ricevono il moto dalla presa di forza di un qualsiasi veicolo di traino (4).
  2. 2. Macchina decespugliatrice secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto di comprendere una testa operatrice (14) laterale, oppure due teste operatrici (14) laterali e contrapposte, impegnate alle estremità di una struttura portante o telaio (1) o (1), collegabile ai mezzi di traino (4) attraverso punti di sostegno laterali (2) e centrale (3).
  3. 3. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fatto che la o le teste operatrici (14), sono collegate alla presa di forza di un qualsiasi mezzo di traino (4) attraverso primi gruppi di trasmissione (5) e secondi gruppi di trasmissione (10)-(10’) per mezzo di ruote (6) e (9)-(9’), accoppiate mediante cinghie o catene (7) e associate a corrispondenti tenditori (8).
  4. 4. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 3 caratterizzata dal fatto che il od i mezzi di brandeggio orizzontale della o delle teste operatrici (14) comprendono organi rotanti sostanzialmente coassiali all’asse (30) di rotazione dei secondi gruppi di trasmissione (10) o (10’) e comprendono dei mezzi di ritorno controllati costituiti da molle di richiamo (23) e da pistoni idraulici frenanti (24).
  5. 5. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzata dal fatto che i mezzi di posizionamento verticale della o delle teste operatrici (14), in funzione dell’altezza di taglio delle erbe, comprendono delle ruote (25) di scorrimento al suolo, le quali sono impegnate a dei gambi verticali (26) scorrevoli lungo guide verticali (27) ed azionate da pistoni idraulici (28), attraverso sistemi a leve (32); detti pistoni idraulici sono azionati per mezzo della centralina idraulica di bordo dei mezzi di traino (4).
  6. 6. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 5 caratterizzata dal fatto che, nella versione ad una sola testa operatrice laterale (14), il mezzo di traino (4) viene dotato di un’asta trasversale anteriore (34), con estremità flessibile (35) ed estensione regolabile, di controllo dell’avanzamento del mezzo di traino stesso, in funzione dell’ allineamento dei filari delle piantagioni, costituiti dagli stessi tronchi (22) delle piante da frutto o delle piante o palificazioni di supporto delle piante stesse; detta testa operatrice (14) è regolabile lateralmente, in funzione dello spazio disponibile tra i filari, per mezzo di un accoppiamento di corpi tubolari telescopici (12) e (13) rispettivamente di sostegno di detti gruppi di trasmissione (5) e (10).
  7. 7. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 5 caratterizzata dal fatto che, nella versione a due teste operatrici laterali (14), contrapposte, il telaio fisso di supporto (1) comprende un corpo tubolare (12’) nel quale scorre un corpo tubolare (13’) alle cui estremità sono impegnati detti secondi gruppi di trasmissione (10’); lo scorrimento di detto corpo tubolare (13’) in detto corpo tubolare (12’) è regolato per mezzo di un pistone idraulico (36) il cui azionamento dipende dal contatto di sensori idraulici laterali (37) con detti tronchi (22) delle piante da frutto, o delle piante o palificazioni di supporto delle piante stesse, durante l’avanzamento del mezzo di traino (4); detti azionatoli (37) sono posizionagli e regolabili in finizione della larghezza dei corridoi compresi tra i filari e costituiscono i mezzi di correzione di posizionamento centrato delle teste operatrici, rispetto alle eventuali deviazioni dell’avanzamento del mezzo di traino (4).
  8. 8. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 7 caratterizzata dal fatto che la o le teste operatrici (14) sono del tipo a frusta e sono costituite da un albero centrale (11), integrale o accoppiato a quello di uscita dei gruppi di trasmissione (10) (10’), il quale comprende pluralità di fori diametrali (15) nei quali sono inseriti dei segmenti di fiusta (16), costituiti da fili di materiale idoneo all’uso su macchine tagliaerba, che vengono avvolti, metà per parte, attorno all’albero (11) medesimo e vengono esposti, alle estremità (17), attraverso i fori passanti (18) di un rullo tubolare coassiale (19); l’estensione di dette estremità (17) da detto rullo (19) corrisponde alla lunghezza efficace delle fiuste rotanti e detto rullo comprende mezzi di vincolo (20) coassiali con l’albero (11) per mezzo dei quali dette lunghezze estese (17) sono regolabili in funzione dell’usura, con svolgimento delle spire avvolte.
  9. 9. Macchina decespugliatrice secondo le rivendicazioni da 1 a 7 caratterizzata dal fatto che la o le teste operatrici (14) sono del tipo a dischi rotanti, tradizionali.
  10. 10.Macchina decespugliatrice per piantagioni in genere come descritto ed illustrato, con la riserva espressa nellultimo periodo della parte descrittiva, secondo le rivendicazioni precedenti e per gli scopi specificati.
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