ITRE960060A1 - Dispositivo filtrante autopulente tipicamente per acqua - Google Patents

Dispositivo filtrante autopulente tipicamente per acqua Download PDF

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Description

"DISPOSITIVO FILTRANTE AUTOPULENTE TIPICAMENTE PER ACQUA",
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per il filtraggio di liquidi, tipicamente ma non esclusivamente acqua.
Come è noto, nell'acqua destinata all'impiego sia civile che industriale sono sovente presenti delle particelle o impurità, ad esempio in forma di granelli di sabbia, per cui si presenta il problema di allontanare dette particelle o impurità prima che l'acqua venga utilizzata.
Uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un dispositivo filtrante atto a garantire una efficace azione filtrante anche in presenza di acqua particolarmente inquinata.
Un altro scopo è quello di realizzare un dispositivo filtrante di tipo autolavante, vale a dire atto ad essere pulito secondo necessità in modo rapido (pochi minuti secondi) e agevole mediante l'acqua in attraversamento, senza la presenza di personale specializzato, e con un consumo limitato di acqua filtrata.
Uno scopo ulteriore è quello di rendere disponibile un dispositivo filtrante che sia facilmente accessibile per operazioni di controllo, manutenzione e simili.
Altro scopo ancora è quello di realizzare un dispositivo filtrante che presenti una forma costruttiva semplice e affidabile, un numero contenuto di parti componenti, quindi anche un costo contenuto.
Detti scopi vengono conseguiti dal trovato così come esso è delineato nelle allegate rivendicazioni.
risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione
illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, tre differenti forme di attuazione.
La FIG. 1 mostra il trovato secondo una prima forma di attuazione, dove lo stesso è rappresentato in sezione assiale e nella configurazione di filtraggio.
La FIG. 2 è una vista del tutto simile alla precedente e mostra il trovato in configurazione di lavaggio o pulitura del setto filtrante.
La FIG. 3 è una sezione assiale di una seconda forma di attuazione del trovato in configurazione di lavaggio.
La FIG. 4 è una sezione assiale di una terza forma di attuazione del trovato in configurazione di filtraggio.
Dalle citate figure si rileva che il dispositivo filtrante in parola comprende, in tutte le sue forme preferite di attuazione, un corpo 1 cavo di forma allungata e con asse 2 longitudinale verticale, entro cui è scorrevolmente montato un setto 3 filtrante coassiale di forma cilindrica. In particolare il detto corpo 1 è costituito da un bicchiere 4 inferiore la cui imboccatura è dotata di una filettatura esterna su cui è immaschiato un sovrastante cappellotto 5, e tra detti bicchiere 4 e cappellotto 5 è interposta una guarnizione 6. A questo punto risulta evidente che il dispositivo in oggetto è costruttivamente semplice, presenta un numero limitato di parti componenti, e, grazie al bicchiere 4, risulta di rapido e agevole accesso per operazioni di manutenzione, controllo e sostituzione di parti .
Come è ben illustrato, il fondo del bicchiere 4 è conformato a tronco di cono e si prolunga in un boccaglio 7 di spurgo, visibile nelle FIGG. 3 e 4, su cui si ritornerà più avanti. Il cappellotto 5 presenta una porzione cilindrica inferiore a sezioni trasversali differenziate che è coassiale con il bicchiere 4, ed una porzione sagomata superiore conformata a squadro. Entro detta porzione superiore si trova un bocchettone 8 che rende disponibile un condotto per il passaggio dell'acqua filtrata il quale da una parte sbocca all'interno del setto 3, e dall'altra sfocia in un collare o flangia 9 laterale di attacco.
In particolare detto bocchettone 8 suddivide la luce o apertura della flangia 9 in due parti, di cui una definisce la bocca di uscita dell'acqua filtrata, e l'altra costituisce la bocca di ingresso dell'acqua da filtrare. Va da sè che la prima di dette bocche è destinata ad essere collegata ad una utenza o utilizzatore, come una rete di servizio domestica, mentre la seconda verrà allacciata ad una adatta fonte di approvvigionamento, come la rete di distribuzione idrica. Lo stesso bocchettone 8 presenta una filettatura esterna su cui è immaschiato un mantello 10 discendente che è posto coassialmente al corpo 1, e che è scorrevolmente ricevuto entro l'estremità superiore del setto 3 filtrante.
Il detto mantello 10 è superiormente dotato di una serie circonferenziale di aperture 11 radiali passanti cui sono associate, sopra e sotto, due guarnizioni 12 anulari esterne atte a fare tenuta contro la superficie interna del setto 3, e lo stesso mantello presenta una guarnizione 13 terminale inferiore esterna.
Come è ben illustrato, il setto 3 ha la forma di un bicchiere il cui fondo è cieco, e la cui parete laterale presenta una porzione 31 traforata inferiore, una porzione 15 cieca intermedia, una porzione 30 traforata superiore, ed una porzione 16 cieca terminale.
La porzione 30 è ricoperta da un manicotto di rete 300, la porzione 31 è rivestita con un rispettivo manicotto di rete 310, e all'esterno di detta porzione 15 cieca intermedia è prevista una costolatura circonferenziale che è corredata di una guarnizione 14 atta a disporsi a tenuta contro il cappellotto 5 come si dirà più avanti. Detti manicotti sono costituiti da uno strato di rete filtrante a maglie fini, tipicamente maglie da 100 a 140 micron per la rete 300, e maglie da 20 a 500 micron per la rete 310.
A questo punto si precisa che tra il setto 3 e il corpo 1 viene definita una camera 33 anulare che in alto comunica con la bocca di ingresso dell'acqua, ed in basso sfocia al di sotto del fondo dello stesso setto 3.
Si precisa altresì che detta porzione 30 traforata superiore presenta una lunghezza inferiore a quella del mantello 10, e che tra detti due elementi componenti viene definita una camera 44 anulare le cui funzioni risulteranno evidenti nel seguito. Inoltre, all'interno di detta porzione 15 cieca intermedia si trova una mensola 170 circonferenziale che è atta a fungere da fine corsa di sollevamento per il setto 3, e al di sotto di questo ultimo è impostato un otturatore 17. Gli elementi sin qui descritti sono comuni alle tre forme di attuazione illustrate, le quali si differenziano come viene detto qui appresso.
Con particolare riferimento alle FIGG. l e 2 si nota che l'otturatore 17 consiste in una valvola a fungo dotata di una guarnizione 18, ed il cui stelo è inserito nel boccaglio 7 con cui realizza dei canali per il passaggio dell'acqua impiegata per il lavaggio delle reti filtranti 300 e 310 come si dirà più avanti. In particolare la testa di detta valvola a fungo e il fondo del sovrastante bicchiere 4 sono costantemente mantenuti in reciproco contatto tramite una molla 20 compressa che è compresa tra l'estremità superiore del setto 3 e il bocchettone 8.
Il sollevamento e l'abbassamento dell'otturatore 17 sono demandati ad una manopola 19 che è girevolmente montata sul beccuccio 7, e che è cinematicamente collegata alla estremità inferiore dell'otturatore mediante mezzi opportuni, ad esempio un sistema a vite-madrevite. In particolare il sollevamento dell'otturatore avviene in contrasto alla resistenza offerta da detta molla 20 compressa, mentre durante l'abbassamento dell'otturatore la medesima molla provvede ad abbassare il setto 3 che trova appoggio sul sottostante otturatore. E' evidente che l'abbassamento del setto 3 può essere attuato senza l'utilizzo di mezzi elastici, ad esempio agganciandol'otturatore al fondo del setto secondo un impegno bilaterale .
Secondo la soluzione alternativa di cui a FIG. 3 l'apertura e la chiusura dell'otturatore 17 vengono comandate agendo dall'alto, e non dal basso come nel caso precedente.
A tale scopo dal fondo del setto 3 si eleva un'asta 21 che fuoriesce, con interposizione di adatte guarnizioni, dalla estremità superiore del corpo 1, dove presenta una porzione prismatica e una sovrastante testina 22 di ritegno. Con. detta porzione prismatica è accoppiato un anello 23 che presenta una filettatura esterna, quest'ultima immaschiata nella filettatura interna di una manopola 24 di manovra che a sua volta è girevolmente montata, a assialmente bloccata, su una formella cava del corpo 1.
A questo punto è appena il caso di rilevare che un sistema di comando . come quello descritto con riferimento alla manopola 24 può essere associato alla manopola 19 di cui alla soluzione mostrata nelle FIGG. 1 e 2.
Ritornando a FIG. 3 si nota che il fondo del setto 3 è inferiormente dotato di un perno 25 orizzontale centrale cui è agganciato, secondo un impegno bilaterale con corsa a vuoto, l'otturatore 17.
In particolare detto otturatore presenta una testina cilindrica saliente che è scorrevolmente ricevuta entro una rispettiva impronta presente sul fondo del setto 3, e che è provvista di un'asola 26 trasversale a sviluppo longitudinale dove è accolto il detto perno 25.
Inoltre, alla manopola 24 è associato un coperchio 27 oscillante di mascheramento e protezione.
Anche nel caso della soluzione mostrata in FIG. 4 l'azionamento dell'otturatore viene effettuato dall'alto. Ciò che varia rispetto alla soluzione precedente risiede nella previsione di una leva 28 di manovra che ad una estremità è articolata in 66 al corpo 1, che in punto intermedio è agganciata allo stelo 21 tramite un perno 29 trasversale, e che all'altra estremità rende disponibile un braccio di azionamento cui è associato un comando conveniente, non illustrato, come un comando ad eccentrico o altro equivalente. Infine, il corpo 1 è provvisto di un carter 99 oscillante di mascheramento e protezione della leva 28 quando questa ultima si trova in posizione abbassata, e il rispettivo comando è corredato di un dispositivo atto a permetterne il bloccaggio nella desiderata posizione operativa.
Il trovato funziona nel modo seguente.
Quando esso è in configurazione di filtraggio {come nelle FIGG. 1 e 4) il setto 3 è abbassato, l'otturatore 17 chiude a tenuta la bocca di scarico definita dal boccaglio 7, le aperture 11 sono isolate dalla camera 44, e la guarnizione 14 è disimpegnata dal corpo 1, cosicché l'acqua segue il percorso indicato dalle frecce. In particolare l'acqua entra nella parte superiore della camera 33 scorrendo verso il basso, poi attraversa la rete 310 per immettersi, filtrata, nel setto 3, da dove raggiunge l'utenza attraverso la bocca di uscita. Si precisa che durante detto scorrimento verso il basso l'acqua in transito lambisce la rete 300 superiore distaccando da essa eventuali impurità che poi o si depositano sulla sottostante rete 310, o si raccolgono sul fondo del corpo 1.
Quando si desidera pulire il dispositivo, il setto 3 viene disposto in posizione sollevata attraverso la manopola 190 24, o la leva 28, con il che l'otturatore 17 è aperto, la camera 44 comunica con le aperture 11, e la guarnizione 14 è posta a tenuta contro il corpo l, cosicché l'acqua segue il percorso indicato dalle frecce sulle FIGG. 2 e 3.
A questo punto si precisa che la vantaggiosa previsione dell'impegno bilaterale con corsa a vuoto determinato da detto perno 25 e da detta asola 26 consente di limitare il consumo di acqua filtrata impiegata nella fase di lavaggio o pulitura. Infatti, vedi la FIG. 4, all'inizio della fase di sollevamento il perno 25 si trova in corrispondenza della estremità inferiore dell'asola 26, ed in seguito contatta la estremità superiore della medesima solamente dopo che la guarnizione 14 ha contattato il corpo 1, o meglio il -cappellotto 5.
Lo stesso vale anche per la soluzione di cui alle FIGG. 1 e' 2 per il fatto che lo stelo dell'otturatore 17 presenta, immediatamente al di sotto della guarnizione 18, un tratto perfettamente cilindrico che è ricevuto, secondo un accoppiamento preciso di libero scorrimento, entro il foro del boccaglio 7, e che sovrasta un successivo tratto scanalato preposto al passaggio dell'acqua. In buona sostanza l'acqua può scaricarsi liberamente solo quando il detto tratto perfettamente cilindrico si è completamente sfilato dal boccaglio 7, cioè quando la guarnizione 14 contatta il corpo 1.
In particolare durante detta fase di lavaggio 1'acqua entra nella parte superiore della camera 33, poi attraversa la rete 300 immettendosi, filtrata, nella camera 44, quindi passa dentro il setto 3 attraverso le aperture 11, e da detto setto 3 si immette nella parte inferiore della camera 33, togliendo dalla rete 310 le impurità ivi depositate, per infine scaricarsi all'esterno attraverso il boccaglio 7.
Il lavaggio è piuttosto rapido in quanto avviene in pochi secondi anche in presenza di valori di pressione non rilevanti .
S'intende che l'invenzione non è limitata a quanto illustrato e descritto, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi nominati.

Claims (16)

  1. -RIVENDICAZIONI - 1. Dispositivo filtrante autopulente tipicamente per acqua, caratterizzato per il fatto di comprendere un corpo (1) cavo di forma allungata che presenta una bocca di ingresso dell'acqua da filtrare, una bocca di uscita dell'acqua filtrata, ed una bocca (7) di scarico delle impurità corredata di un otturatore (17), e che contiene un setto (3) filtrante coassiale che è posto ad intercettare il flusso d'acqua in attraversamento, e che è atto, su comando di un organo azionabile dall'esterno, a spostarsi tra una posizione di filtraggio cui corrisponde la chiusura di detto otturatore, dove intecetta l'acqua diretta verso detta bocca di uscita, e una posizione di lavaggio cui corrisponde, l'apertura dell'otturatore, dove intercetta l'acqua diretta verso detta bocca di scarico.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detto corpo (l) comprende un bicchiere (4) ad asse (2) verticale che è dotato di un fondo troncoconico ove è centralmente impostato il detto otturatore, e che è immaschiato su un sovrastante cappellotto (5) avente un collare (9) laterale di attacco ove sfociano le dette bocche di ingresso e di uscita dell'acqua rispettivamente da. filtrare e filtrata.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detto setto (3) consiste in un elemento conformato a bicchiere che è distanziato dalla supeficie interna del corpo (1), il cui fondo è posto prospiciente a detto otturatore (17), la cui estremità superiore è scorrevolmente montata su un condotto (10, 8) facente capo a detta bocca di uscita, e la cui parete laterale presenta due zone (30, 300; 31, 310) filtranti sovrapposte tra le quali è interposta una guarnizione (14) anulare esterna che è atta ad impegnarsi col, e a disimpegnarsi dal, corpo (1) quando il setto si trova in dette posizioni di lavaggio e filtraggio, rispettivamente.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato per il fatto che tra la parte (10) a monte di detto condotto (10, 8) e l'estremità superiore del setto (3) sono interposti mezzi (12, 13) di tenuta, per il fatto che detta parte a monte presenta una lunghezza maggiore di quella di detta zona filtrante superiore, e per il fatto che su detta parte (10) a monte è prevista almeno una apertura (11) passante che è compresa tra detti mezzi di tenuta, e che è disposta in modo da risultare chiusa e aperta quando il setto si trova in posizione di filtraggio e lavaggio, rispettivamente .
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato per il fatto che dette zone filtranti sovrapposte del setto comprendono due porzioni (30, 31) traforate di questo ultimo alle quali sono associati rispettivi strati di rete (300, 310) a maglie fini.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che le maglie di detti strati di rete (300, 310) hanno dimensioni da 100 a 140 e da 20 a 500 micron, rispettivamente .
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il detto organo di comando preposto allo spostamento del setto tra le dette posizioni di filtraggio e di lavaggio è dimensionato e conformato in modo da comandare anche la chiusura e 1'apertura di detto otturatore.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che detto organo comprende una manopola (19) esterna di manovra che è girevolmente montata al di sotto di detta bocca di scarico, e che è dotata di un meccanismo, come un sistema vite-madrevite, il quale è cinematicamente accoppiato con lo stelo di detto otturatore, contro cui trova appoggio il detto setto.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto di comprendere mezzi (20) elastici atti ad assicurare l’abbassamento del setto (3) durante la fase di chiusura dell'otturatore (17).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che il setto è agganciato all'otturatore secondo un impegno bilaterale.
  11. 11. Dispositivo secondo le rivendicazioni da 8 a 10, caratterizzato per il fatto che detto otturatore è dimensionato e conformato in modo tale da permettere il libero scarico dell'acqua di lavaggio solo quando la detta guarnizione esterna del setto è posta a tenuta contro il· corpo (1).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che detto organo di comando è impostato in testa e all'esterno di detto corpo(l).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato per il fatto che detto organo di comando comprende un dispositivo di manovra che è collegato alla estremità superiore di un'asta (21) discendente vincolata al sottostante setto, cui è agganciato l'otturatore.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caraterizzato per il fatto che detto dispositivo di manovra consiste in una manopola girevole che è dotata di un meccanismo, come un sistema vite-madrevite, il quale è cinematicamente accoppiato a detta asta.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato per il fatto che detto dispositivo di manovra comprende una leva (28) la quale è articolata al corpo (1), ed alla quale è agganciata la detta asta discendente.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato per il fatto che il detto aggancio tra il setto e l'otturatore è del tipo con corsa a vuoto, ed è conformato e dimensionato in modo tale da permettere il libero scarico dell'acqua di lavaggio solo quando la detta guarnizione anulare esterna del setto è posta a tenuta contro il corpo (1).
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