ITRE20110019A1 - Magazzino automatico ad elevata capacita' - Google Patents

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ITRE20110019A1
ITRE20110019A1 IT000019A ITRE20110019A ITRE20110019A1 IT RE20110019 A1 ITRE20110019 A1 IT RE20110019A1 IT 000019 A IT000019 A IT 000019A IT RE20110019 A ITRE20110019 A IT RE20110019A IT RE20110019 A1 ITRE20110019 A1 IT RE20110019A1
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IT
Italy
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tray
trays
extraction
warehouse
shelving
Prior art date
Application number
IT000019A
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English (en)
Inventor
Enrico Galloni
Original Assignee
Zecchetti Srl
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G1/00Storing articles, individually or in orderly arrangement, in warehouses or magazines
    • B65G1/02Storage devices
    • B65G1/04Storage devices mechanical
    • B65G1/0407Storage devices mechanical using stacker cranes
    • B65G1/0435Storage devices mechanical using stacker cranes with pulling or pushing means on either stacking crane or stacking area

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Warehouses Or Storage Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
"MAGAZZINO AUTOMATICO AD ELEVATA CAPACITA' "
La presente invenzione riguarda in generale un magazzino automatico per lo stoccaggio di prodotti ed in particolare un magazzino in cui i prodotti vengono stoccati su vassoi mobili.
I magazzini automatici comprendono, generalmente, due scaffalature parallele e contrapposte dove ogni scaffalatura è composta da uno o più elementi modulari adiacenti. Ogni elemento modulare presenta una serie di barre, la cui sezione trasversale è conformata a C o ad L, tali che a due a due sostengono un vassoio mobile di supporto degli articoli da stoccare e ne guidano la movimentazione. Le due scaffalature sono distanziate tra loro per rendere disponibile un corridoio di alloggiamento di un dispositivo di movimentazione dei vassoi .
A seconda della tipologia di dispositivo di movimentazione dei vassoi i magazzini automatici possono svilupparsi in verticale o orizzontale.
Un primo dispositivo di movimentazione noto comprende due montanti di guida verticali sui quali trasla un telaio che può supportare un carrello atto a traslare orizzontalmente sul telaio e sul quale è alloggiato un manipolatore dei vassoi. Il manipolatore dei vassoi può essere alloggiato sul telaio oppure, ove previsto, sul carrello atto a traslare e, comunque, si tratta quindi di una macchina che può compiere movimenti sui tre assi.
Una diversa tipologia di dispositivo di movimentazione noto è quello denominato trasloelevatore, ossia è una macchina a tre assi, dotata ad esempio di montanti verticali che supportano un manipolatore dei vassoi, che si muove lungo il corridoio tra le scaffalature e viene guidata da almeno una rotaia posta sulla pavimentazione del corridoio compresa tra le scaffalature.
Il trasloelevatore può effettuare tre tipi di movimentazione, ossia traslare lungo il corridoio, sollevarsi in altezza e traslare in direzione trasversale rispetto al corridoio per depositare o prelevare i vassoi dalle scaffalature.
I magazzini automatici comprendono anche almeno una stazione per il prelievo o deposito degli articoli, denominata baia, attraverso la quale l'operatore controlla e gestisce le operazioni di stoccaggio e prelievo degli articoli. Detta stazione è usualmente posizionata in un opportuno spazio ricavato in uno degli elementi modulari delle scaffalature.
Un inconveniente riscontrato nei magazzini automatici che presentano il primo tipo di dispositivo di movimentazione risiede nel fatto che, qualora si renda necessario un ampliamento della capacità di stoccaggio degli articoli, tale ampliamento comporta necessariamente la modifica del dispositivo di movimentazione e lo sviluppo, ad esempio in verticale, delle scaffalature.
Tali operazioni di modifica, dunque, comportano notevoli costi e tempi di realizzazione. Inoltre, la capacità di stoccaggio dei magazzini è comunque limitata dalla possibilità di ampliamento in verticale delle scaffalature, compatibilmente con le dimensioni dell'ambiente in cui è contenuto il magazzino stesso.
Analoghe considerazioni si possono fare per i magazzini che presentano un trasloelevatore.
Per essi, in particolare, la capacità di stoccaggio è incrementabile oltre che in altezza anche lungo la direzione longitudinale del corridoio, ma in ogni caso per realizzare tali modifiche si rende necessario intervenire modificando la rotaia che supporta il trasloelevatore, qualora le scaffalature siano state allungate in direzione orizzontale, e/o i montanti verticali che supportano il manipolatore del trasloelevatore.
In ogni caso, anche per essi le dimensioni del magazzino sono vincolate alle dimensioni in altezza e lunghezza dell'ambiente in cui è contenuto il magazzino stesso.
Scopo del presente trovato è quello di risolvere i menzionati inconvenienti, al fine di rendere maggiormente efficiente ed incrementare la capacità di stoccaggio di un magazzino automatico a parità di sviluppo longitudinale e/o verticale delle scaffalature. Inoltre, uno scopo del trovato è quello di rendere maggiormente agevoli, veloci ed economiche le operazioni di ampliamento della capacità di stoccaggio di magazzini automatici.
Uno scopo ancora del trovato è quello di consentire, seppure a fronte di un aumento della capacità di stoccaggio del magazzino, di mantenere la velocità di esecuzione delle operazioni di movimentazione dei vassoi, ovvero dei tempi di conferimento dei vassoi alla baia, sostanzialmente contenuti e compatibili con quelli dei magazzini di tipo noto.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dall'invenzione grazie alle caratteristiche riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell'invenzione.
In particolare, l'invenzione fornisce un magazzino automatico comprendente almeno una scaffalatura dotata di una pluralità di piani di sostegno preposti ad accogliere articoli da stoccare.
Secondo l'invenzione, almeno uno di detti piani di sostegno comprende almeno due vassoi mobili complanari e allineati rispetto ad una direzione di inserimento ed estrazione nella/dalla scaffalatura.
Grazie a questa soluzione il magazzino può svilupparsi, oltre che in verticale e in orizzontale in direzione longitudinale, anche in direzione trasversale, incrementando così la capacità di stoccaggio del magazzino stesso.
Secondo un preferito aspetto dell'invenzione, i due vassoi complanari sono connessi in modo amovibile tra loro, in modo da poter essere movimentati insieme lungo la direzione di inserimento ed estrazione. Questa soluzione rende possibile una gestione automatizzata del magazzino semplice e razionale.
Secondo un altro preferito aspetto dell'invenzione ciascuno di detti vassoi comprende mezzi di aggancio atti ad agganciare removibilmente almeno un altro vassoio adiacente e complanare.
In questo modo, la connessione reciproca tra i vassoi è particolarmente semplice ed efficace e permette di sganciare e agganciare in modo veloce i due vassoi.
Una preferita forma di realizzazione dell'invenzione, inoltre, rende disponibile un vassoio di supporto per articoli da stoccare in magazzini automatici provvisto dei suddetti mezzi di aggancio reciproco atti a connettere tra loro due vassoi sostanzialmente complanari .
Un'ulteriore forma di realizzazione dell'invenzione rende disponibile un metodo per riporre i suddetti vassoi in un magazzino come sopra descritto che comprende le fasi di disporre il vassoio in prossimità del piano di sostegno in cui riporre il vassoio, agganciare il vassoio ad un vassoio eventualmente presente in tale piano di sostegno e movimentare i vassoi agganciati nella direzione di inserimento ed estrazione nel piano di sostegno, nel verso di inserimento .
Inoltre, l'invenzione rende disponibile un metodo per prelevare i detti vassoi da un magazzino automatico come descritto in precedenza, che comprende le fasi di movimentare almeno due vassoi connessi tra loro nella direzione di inserimento ed estrazione nel piano di sostegno, nel verso di estrazione; sganciare i due vassoi movimentati; e prelevare uno dei due vassoi sganciati.
Grazie a tali soluzioni il dispositivo di movimentazione esegue le operazioni di deposito/estrazione in modo rapido ed agevole.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista assonometrica di un magazzino secondo il trovato .
La figura 2 è una vista in sezione lungo un piano verticale di figura 1.
La figura 3 è la sezione III-III di figura 2.
La figura 4 è una vista di particolare del trasloelevatore di figura 2.
La figura 5 è una vista laterale di figura 4.
La figura 6 è una vista dall'alto di figura 5.
La figura 7 è un particolare del manipolatore del trasloelevatore di figura 2.
La figura 8 è la sezione VIII-VIII di figura di figura 5.
Le figure 9 e da 13 a 15 sono viste di particolare del manipolatore e della scaffalatura di figura 2 in diverse configurazioni operative. Le figure 10a e 10b sono particolari dei mezzi di aggancio di due vassoi di figura 9.
La figura 11 è una vista dall'alto di due vassoio connessi tra loro. La figura 12 è una vista di dettaglio del manipolatore e di un vassoio, secondo l'invenzione.
Con riferimento a tali figure il magazzino, globalmente indicato con il numero di riferimento 1, comprende due scaffalature 2 e 3 (Figg.l, 3) contrapposte e parallele tra loro e distanziate in modo da formare un corridoio 4 atto ad alloggiare di un dispositivo di movimentazione 5. Ogni scaffalatura 2,3 (come illustrato nelle figure 1-3) comprende uno o più elementi modulari 6 adiacenti tra loro ed esternamente dotati di elementi 7 di tamponamento, quali pannelli (come illustrato in figura 1), reti, lastre trasparenti o simili.
Con riferimento alla Fig. 3 si rileva che ogni elemento modulare 6 è costituito da almeno due montanti verticali, nell'esempio da due coppie 8, contrapposte, di montanti 9 verticali; i montanti 9 sono poi uniti tra loro mediante traverse superiori 10 ed eventuali tiranti.
Ciascuna coppia 8 di montanti 9 presenta una pluralità di barre 11, orizzontali e distanziate tra loro, le barre 11 su ciascuna coppia 8 risultando contrapposte e complanari per realizzare degli elementi di sostegno per il supporto di vassoi 12 di sostegno di articoli.
Le barre 11 presentano asse longitudinale disposto orizzontale ed ortogonale all'asse longitudinale del corridoio 4 e tale da definire una direzione di inserimento ed estrazione A dei vassoi in o da ogni scaffalatura 2,3.
Nella forma di attuazione illustrata il dispositivo di movimentazione 5 è di per sé noto e sinteticamente comprende un trasloelavatore 5 che comprende un telaio di supporto 50 dotato di due montanti di guida 51, verticali, entrambi visibili in figura 5, contrapposti tra loro ed allineati lungo l'asse longitudinale del corridoio 4.
I montanti di guida 51 si elevano alle estremità di una base 52 motorizzata e inguidata in un una guida orizzontale 53 che si estende per tutta la lunghezza del corridoio 4, ad esempio in corrispondenza della zona centrale del corridoio medesimo compresa tra le scaffalature 2 e 3, in modo da guidare la traslazione orizzontale del telaio di supporto 50 lungo l'asse longitudinale del corridoio 4.
I due montanti di guida 51 sono sovrastati da una traversa orizzontale 54 atta a ad essere guidata da apposite guide 55 di scorrimento associate al soffitto del magazzino in corrispondenza, ad esempio, della zona centrale del corridoio 4 tra le scaffalature 2 e 3.
Sui due montanti di guida 51 trasla verticalmente un telaio 56, anch'esso motorizzato, che supporta un carrello 57 (motorizzato) atto a muoversi orizzontalmente sul telaio 56 in entrambi i versi lungo la direzione di inserimento ed estrazione A e sul quale è alloggiato un manipolatore 58, di per sé noto, dei vassoi 12.
II carrello 57, nell'esempio raffigurato, è realizzato da due incastellature collegate tramite un albero motorizzato e mosse in sincronia da un sistema di pignoni e cremagliere lungo la direzione di inserimento ed estrazione A.
Il telaio 56, nella fattispecie, comprende un piano d'appoggio temporaneo 561, solidale al telaio 56 e dunque fisso rispetto al carrello 57 a parità di posizione del telaio 56 stesso, per l'appoggio di un vassoio 12.
Il manipolatore 58 comprende due catene 581, o cinghie (parallele, motorizzate in modo sincronizzato e selettivamente azionate in entrambi i versi di rotazione) chiuse su se stesse ad anello e montante su due o più corone dentate girevolmente associate al carrello 57. Ciascuna catena 581 è dotata di almeno un arpione 582 (nell'esempio raffigurato sono presenti due arpioni per ciascuna catena distanziati lungo lo sviluppo della catena stessa).
Le catene 581 presentano almeno un tratto superiore rettilineo parallelo al piano di appoggio temporaneo 561 definito dal telaio 56, il quale tratto è attivo nella traslazione dei vassoi 12 lungo la direzione di inserimento ed estrazione A.
Inoltre, le catene 581 presentano due tratti ricurvi discendenti di raccordo posti da parti opposte del tratto rettilineo.
Gli arpioni 582 sono situati, secondo la vista in pianta, da parti opposte rispetto al piano d'appoggio temporaneo 561 nella direzione ortogonale rispetto alla direzione A (come visibile in figura 6) e, dunque, sono tali da contattare da parti opposte il vassoio 12 in modo da spingere - interagendo con il lato posteriore del vassoio - o tirare - interagendo con un bordo ripiegato ad U rovescia del lato posteriore del vassoio - il vassoio stesso, rispettivamente, nel verso di inserimento od estrazione lungo la direzione di inserimento od estrazione A.
Gli arpioni 582 entrano in contatto e abbandonano il contatto con il vassoio 12 grazie ai suddetti tratti ricurvi discendenti, che permettono l'inserimento da sotto degli arpioni nel bordo ripiegato ad U rovescia del vassoio 12.
Altre forme di attuazione del trovato, non mostrate nelle figure in quanto di tipo noto, possono prevedere l'utilizzo di un dispositivo di manipolazione del tipo di un semplice elevatore con un manipolatore come quello sopra descritto.
Il magazzino 1 comprende anche una o più stazioni 13 (vedi figure 1 e 2), dette baie, di carico e scarico dei vassoi 12 nelle quali un operatore può caricare e scaricare gli articoli sui vassoi che vengono movimentati dalla loro posizione sulle scaffalature 2 e 3 alle stazioni 13 grazie al dispositivo di movimentazione 5.
Nella forma di attuazione illustrata sono presenti due stazioni 13 di carico e scarico ricavate in uno spazio della scaffalatura 2 e adiacenti tra loro. Alle due stazioni 13 è associato un elaboratore 14 (personal computer) dotato di un apposito software di gestione del magazzino 1.
Ciascuna stazione 13 di carico e scarico, comprende nella fattispecie un trasportatore a nastro 16 atto a movimentare lungo la direzione di inserimento ed estrazione A i vassoi 12 su di esso in appoggio.
In alternative forme di realizzazione dell'invenzione, non mostrate nelle figure, si può prevedere che ciascuna stazione 13 di carico e scarico comprenda un trasportatore a catena o a cinghia, dotato di arpioni (come sopra descritti) o privo di essi; inoltre, il trasportatore può svilupparsi longitudinalmente per un tratto protendentesi esternamente rispetto al magazzino 1, realizzando così una cosiddetta baia esterna, che permette di movimentare i vassoi 12 prelevati anche esternamente al magazzino 1.
La scaffalatura 2,3 è, particolarmente, dotata di una pluralità di piani di sostegno 110 preposti ad accogliere articoli da stoccare, in cui almeno uno di detti piani di sostegno 110, nella fattispecie, ciascuno di essi, comprende almeno due vassoi 12 mobili complanari e allineati rispetto ad una direzione di inserimento ed estrazione A nella/dalla scaffalatura 2,3.
Vantaggiosamente, i suddetti due vassoi 12 complanari e allineati definiscono un piano di sostegno 110 della scaffalatura stessa.
Con particolare riferimento alle figure 2 e da 9 a 15, ciascuna coppia di barre 11 è dunque tale da alloggiare almeno due vassoi 12 mobili scorrevolmente rispetto alla suddetta direzione A, che sono tra loro complanari ed allineati rispetto alla medesima direzione A e tali da definire il piano di sostegno 110, unitamente ai vassoi, per gli articoli da stoccare.
Una coppia di vassoi 12 e una coppia di barre 11, nell'esempio, definiscono un piano di sostegno 110, non si esclude tuttavia che, in altre forme di attuazione del trovato, il piano di sostegno 110 sia definito da un numero maggiore di vassoi 12 complanari.
Vantaggiosamente, i due vassoi 12 complanari sono connessi in modo amovibile tra loro, in guisa da poter essere movimentati insieme, ad esempio spinti o trascinati contemporaneamente dal manipolatore 58, lungo la direzione di inserimento ed estrazione A.
Ciascun vassoio 12 comprende mezzi di aggancio atti ad agganciare removibilmente almeno un altro vassoio 12 adiacente e complanare.
Ad esempio tali mezzi di aggancio comprendono almeno un gancio 121 associato ad un lato del vassoio 12 destinato ad essere il lato anteriore del vassoio stesso nella direzione A di inserimento del vassoio nella scaffalatura 2,3.
11 gancio 121 presenta un profilo trasversale conformato sostanzialmente a L rovescia, il cui tratto orizzontale è associato, ad esempio mediante viti 122, al lato del vassoio 12 ed il cui tratto verticale risulta a sbalzo rispetto al vassoio stesso.
Inoltre, i mezzi di aggancio di ciascun vassoio comprendono almeno un'asola 123 atta ad accogliere il gancio 121 (in particolare il tratto verticale a sbalzo dello stesso) di un vassoio 12 che venga posto adiacente ad esso; l'asola 123 è realizzata sul lato del vassoio opposto al lato in cui è presente il gancio 121.
In questo modo ciascun vassoio 12 è agganciabile ad un altro vassoio 12 in modo complanare ed in modo che i vassoi 12 della coppia di vassoi agganciati risultano allineati lungo la direzione di inserimento ed estrazione A.
Nell'esempio riportato, come visibile in figura il, ciascun vassoio 12 presenta due ganci 121 disposti da parte opposta rispetto a due corrispondenti asole 123.
Non si esclude, inoltre, che i mezzi di aggancio possano essere di differente natura e tipologia.
Ad esempio, in alternativa alla forma di realizzazione mostrata nelle figure, è possibile prevedere che ciascun vassoio 12 presenti ganci 121 fissati sia al lato anteriore che posteriore dello stesso e corrispondenti asole 123 realizzate anch'esse su entrambi i lati (posteriore ed anteriore, rispetto alla direzione A) del vassoio 12, al fine di permettere una maggiore versatilità di aggancio (come sopra descritto) e stoccaggio nella scaffalatura 2,3 a seconda delle esigenze.
Ciascun piano di sostegno 110 della scaffalatura 2,3 presenta una zona anteriore 111, rispetto alla direzione di inserimento ed estrazione A dei vassoi 12 nel verso di estrazione degli stessi, in cui è accolto un primo dei due vassoi 12 complanari ed una zona posteriore 112, rispetto alla medesima direzione, in cui è accolto l'altro vassoio 12.
Gli arpioni 582 del manipolatore 58 sono atti a prendere il vassoio 12 disposto nella zona anteriore 111 per spingere e trascinare lo stesso nella direzione inserimento ed estrazione A, come meglio apparirà nel seguito.
Inoltre, il manipolatore 58 del dispositivo di movimentazione, nella fattispecie del trasloelevatore 5, è atto ad estrarre ed inserire un vassoio 12 alla volta (posizionandolo temporaneamente sul piano d'appoggio temporaneo 561) da/in almeno uno tra un piano di sostegno 110 della scaffalatura 2 o 3, e la stazione 13 di carico e scarico. Il trasloelevatore 5 è, inoltre, operativamente collegato ad un'unità di controllo e comando che è operativamente collegata, a sua volta, all'elaboratore 14 ed è tale da controllare e comandare la movimentazione del trasloelevatore stesso.
L'unità di controllo e comando è del tipo di un convenzionale processore programmabile, non rappresentato, ed è dotato di mezzi di memoria di informazioni relative alla posizione spaziale di ciascun piano di sostegno 110, nonché dei vassoi 12, ed alla tipologia di articoli disposti su ciascun vassoio 12.
II trasloelvatore 5, inoltre, comprende mezzi sensori della posizione del trasloelevatore stesso rispetto alla scaffalatura 2,3 o del trasloelevatore rispetto ai vassoi 12 presenti nella zona anteriore III della scaffalatura stessa. I mezzi sensori, che ad esempio sono del tipo di encoder associati a ciascun albero motore responsabile delle traslazioni rettilinee del manipolatore 58 e del trasloelevatore 5, in generale, sono operativamente collegati all'unità di controllo e comando per la gestione della movimentazione del trasloelevatore 5 e la gestione delle fasi di stoccaggio (prelievo e inserimento di vassoi 12 nelle scaffalature 2 e 3) come meglio apparirà nel seguito.
11 trasloelevatore 5 comprende inoltre fotocellule per il rilevamento della presenza e per la verifica della corretta posizione del vassoio 12 nella scaffalatura 2,3 in corrispondenza del rispettivo piano di sostegno 110.
Inoltre, ciascuna stazione 13 di carico e scarico comprende anche una pluralità di fotocellule o altri sensori ottici, ad esempio associate alle scaffalature 2 e 3, per la rilevazione dell'altezza degli articoli appoggiati sui vassoi 12.
II funzionamento del magazzino 1 è il seguente ed è illustrato nelle figure 9, 10 e da 13 a 15.
Per riporre un vassoio 12 nella scaffalatura 2,3, creando al contempo il piano di sostegno 110 con lo stesso vassoio 12 in appoggio su una coppia di barre 11 aventi la stessa quota, si procede come segue.
Con il trasloelevatore 5 si dispone il vassoio 12, che è in appoggio temporaneo sul piano d'appoggio temporaneo 561, in prossimità del piano di sostegno 110 (le barre 11) in cui va riposto il vassoio stesso.
Si prosegue agganciando il vassoio 12, in appoggio sul piano di appoggio temporaneo 561, al vassoio 12 eventualmente presente in tale piano di sostegno 110 scelto.
Per le agganciare due vassoi 12 è sufficiente che il trasloelevatore 5 si posizioni in modo che la quota del vassoio 12 in appoggio sul piano d'appoggio temporaneo 561 sia leggermente superiore rispetto alla quota del vassoio 12 già presente nella scaffalatura 2,3 (vedi figure 9 e 10a).
Inoltre, il trasloelevatore 5 porterà il vassoio 12, che è in detta posizione rialzata, a contatto con il vassoio 12 posizionato nella zona anteriore 111 della scaffalatura 2,3, accostandolo nel verso di inserimento nella scaffalatura 2,3 lungo la direzione di inserimento ed estrazione A.
Quando i due vassoi 12 sono a contatto reciproco, essi si trovano allineati lungo la suddetta direzione A e i ganci 121 del vassoio 12 in appoggio sul piano d'appoggio temporaneo 561 sono allineati in pianta rispetto alle asole 123 del vassoio 12 in appoggio nella zona anteriore 111 delle barre 11.
Da questa posizione il trasloelvatore 5 abbassa verticalmente il telaio 56 in modo che i due vassoi 12 risultino complanari (vedi figura 13 ed il dettaglio di figura 10b).
Una volta che i due vassoio 12 sono agganciati e complanari si azionano in rotazione le catene 581, in modo che gli arpioni 582 contattino il lato posteriore del vassoio 12 in appoggio sul piano d'appoggio temporaneo 561 e spingano da dietro il vassoio stesso lungo la direzione A nel verso di inserimento nella scaffalatura 2,3 (vedi figure 14 e 15).
Gli arpioni 582, in sintesi, traslano il vassoio 12 dalla posizione in cui è in appoggio sul piano d'appoggio temporaneo 561 alla posizione di stoccaggio in cui è in appoggio sulle barre 11 del piano di sostegno 110 scelto, in corrispondenza della zona anteriore 111, e contemporaneamente traslano il vassoio 12 che era già presente nella scaffalatura 2,3 dalla zona anteriore 111 alla zona posteriore 112 (vedi figura 15).
Per prelevare un vassoio 12 da un piano di sostegno 110 si opera sostanzialmente a ritroso. In particolare si posiziona il manipolatore 58 del trasloelevatore 5 in corrispondenza del vassoio 12 posizionato nella zona anteriore 111 del piano di sostegno 110 scelto (vedi figura 15).
Una volta che il manipolatore 58 è in tale posizione si azionano in rotazione le catene 581 in modo che gli arpioni 582 entrino (dal di sotto) in contatto con il bordo ripiegato ad U del vassoio 12 e muovano, trascinandoli, i due vassoi 12 - connessi tra loro mediante i ganci 121 - lungo la direzione A impartita dalle barre 11, nel verso di estrazione dalla scaffalatura 2,3 (vedi figura 14).
La traslazione dei vassoi 12 si arresta quando il vassoio 12, che era nella zona anteriore 111 della scaffalatura 2,3, è in appoggio temporaneo sul piano d'appoggio temporaneo 561 (vedi figura 13) e, dunque, è uscito completamente dall'ingombro verticale della scaffalatura 2,3 in cui era riposto.
In tale posizione è sufficiente sganciare i due vassoi 12, ovvero sollevare il vassoio 12 prelevato quel tanto da fare uscire i ganci 121 dalle asole 123 del vassoio 12 che rimane in appoggio nella zona anteriore 111 (vedi figura 9) e traslare il vassoio 12 prelevato o in corrispondenza della stazione 13 di carico/scarico o di un altro piano di sostegno 110, in cui riporre temporaneamente il vassoio stesso.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, in pratica i vassoi 12 vengono prelevati e riposti sempre dalla e nella zona anteriore 111 della scaffalatura 2,3; questo permette, a fronte di un aumento della capacità di stoccaggio del magazzino 1, di mantenere i tempi di movimentazione del dispositivo di movimentazione (per riporre e prelevare i vassoi 12) decisamente contenuti, nonché permette di mantenere il dispositivo di movimentazione semplice e funzionale .
In pratica, prima di riporre il nuovo vassoio 12 nella scaffalatura 2,3 è sufficiente agganciare il suddetto vassoio 12 (preso in consegna dal manipolatore 58) al vassoio 12 eventualmente presente in tale piano di sostegno 110 e prima di prelevare il vassoio 12 dalla zona anteriore 111 di una scaffalatura 2,3, in cui siano stoccati due vassoi 12 agganciati, è necessario sganciare i due vassoi 12, successivamente ad aver portato il vassoio 12 posteriore dalla zona posteriore 112 alla zona anteriore ili.
Non si esclude, tuttavia, che in un'alternativa forma di realizzazione del magazzino 1 non mostrata nelle figure, si possa prelevare e riporre il vassoio 12 direttamente da e in una zona posteriore 112 della scaffalatura 2,3, ad esempio utilizzando un manipolatore di tipo telescopico o simile.
Ovviamente al magazzino sopra descritto, un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Magazzino (1) automatico comprendente almeno una scaffalatura (2,3) dotata di una pluralità di piani di sostegno (110) preposti ad accogliere articoli da stoccare caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti piani di sostegno (110) comprende almeno due vassoi (12) mobili complanari e allineati rispetto ad una direzione di inserimento ed estrazione (A) nella/dalla scaffalatura (2,3).
  2. 2. Magazzino (1) automatico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti almeno due vassoi (12) complanari sono connessi in modo amovibile tra loro, in modo da poter essere movimentati insieme lungo la direzione di inserimento ed estrazione (A) .
  3. 3. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti vassoi (12) comprende mezzi di aggancio (121,123) atti ad agganciare removibilmente almeno un altro vassoio (12) adiacente e complanare.
  4. 4. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scaffalatura (2,3) comprende mezzi di guida e sostegno (11) atti a guidare la movimentazione dei vassoi (12) lungo la direzione di inserimento ed estrazione (A) degli stessi.
  5. 5. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detta scaffalatura (2,3) comprende almeno due montanti (9) distanziati tra loro rispetto una direzione ortogonale alla direzione di inserimento ed estrazione (A), detti mezzi di guida e sostegno comprendendo almeno due barre (11) orizzontali associate complanari rispettivamente a detti montanti (9) ed atte a definire un elemento di sostegno per detti almeno due vassoi (12) e guidarne la traslazione orizzontale lungo la direzione di inserimento ed estrazione (A) all'interno della scaffalatura (2,3).
  6. 6. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una stazione (13) per il carico e lo scarico degli articoli dai vassoi (12).
  7. 7. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di movimentazione (5) dei vassoi (12) preposto a spostare i vassoi (12) da uno dei piani di sostegno (110) ad almeno uno tra la stazione (13) per il carico e lo scarico degli articoli e un altro piano di sostegno (110), e viceversa.
  8. 8. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo di movimentazione (5) comprende un manipolatore (58) a tre assi di movimentazione atto ad agganciare e sganciare un vassoio (12), rispettivamente da inserire e da estrarre, da un altro vassoio (12) destinato allo stesso piano di sostegno (110) e movimentare lungo la detta direzione di inserimento ed estrazione (A) i detti vassoi (12) connessi.
  9. 9. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 8, in cui ciascun piano di sostegno (110) della scaffalatura (2,3) presenta una zona anteriore (111), rispetto alla direzione di inserimento ed estrazione (A) dei vassoi (12) nel verso di estrazione degli stessi, in cui è accolto uno di detti vassoi (12) complanari ed una zona posteriore (112), rispetto alla medesima direzione (A), in cui è accolto l'altro almeno un vassoio (12), il dispositivo di movimentazione (5) comprendendo organi ad arpione (582) atti a prendere e traslare il vassoio (12) disposto in tale zona anteriore (ili).
  10. 10. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il manipolatore (58) è atto ad estrarre ed inserire un vassoio (12) per volta da e in almeno uno tra un piano di sostegno (110) e la stazione (13) di carico e scarico.
  11. 11. Magazzino (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere due scaffalature (2,3) contrapposte e parallele tra loro e distanziate in guisa da formare un corridoio (4) di alloggiamento del dispositivo di movimentazione (5) con asse longitudinale orizzontale e sostanzialmente ortogonale alla direzione di inserimento ed estrazione (A) dei vassoi (il) nelle scaffalature (2,3) .
  12. 12. Vassoio (12) di supporto per articoli da stoccare in magazzini (1) automatici caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di aggancio (121,123) reciproco atti a connettere tra loro due vassoi (12) sostanzialmente complanari.
  13. 13. Vassoio (12) secondo la rivendicazione 12, in cui i mezzi di aggancio comprendono almeno un gancio (121) associato ad un lato di detto vassoio (12) e almeno un'asola (123), atta ad accogliere il gancio (121) di un vassoio (12) adiacente, realizzata sul lato opposto del vassoio (12).
  14. 14. Metodo per riporre vassoi (12) per il supporto di articoli in un magazzino (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di disporre un vassoio (12) da riporre in prossimità del piano di sostegno (110) in cui riporre il vassoio (12), eventualmente agganciare il vassoio (12) ad un vassoio (12) già presente in tale piano di sostegno (110) e movimentare i vassoi (12) agganciati nella direzione di inserimento ed estrazione (A) nel piano di sostegno (110), nel verso di inserimento.
  15. 15. Metodo per prelevare vassoi (12) per il supporto di articoli da un magazzino (1) automatico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di - prendere un vassoio (12) da prelevare da un piano di sostegno (110) definito da almeno due vassoi (12) mobili, connessi tra loro ed allineati lungo una direzione di inserimento ed estrazione (A) in/da una scaffalatura (2,3) del magazzino (1); - movimentare nella direzione di inserimento ed estrazione (A) i detti almeno due vassoi (12), nel verso di estrazione dalla scaffalatura (2,3), fino a quando il vassoio (12) preso esce dall'ingombro verticale della scaffalatura (2,3); sganciare i due vassoi (12) movimentati; - e prelevare il vassoio (12) preso.
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP0846636A1 (fr) * 1996-12-05 1998-06-10 Gec Alsthom Systemes Et Services Sa Magasin de stockage et de distribution
DE10349469A1 (de) * 2003-10-23 2005-06-02 Fraunhofer-Gesellschaft zur Förderung der angewandten Forschung e.V. Verfahren zur Handhabung und Lagerung von Stückgütern

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