ITRE20100089A1 - Cartuccia e gruppo di infusione per la preparazione di bevande - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:

“CARTUCCIA E GRUPPO DI INFUSIONE PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDEâ€

La presente invenzione riguarda una cartuccia monouso per la preparazione di bevande, tipicamente caffé, tà ̈, o altre bevande ottenibili per infusione o per soluzione di una sostanza alimentare granulare o polverulenta, nonché un gruppo di infusione per macchine atte alla preparazione di tali bevande, a partire da una sostanza alimentare granulare o polverulenta contenuta all’interno di una di dette cartucce monouso.

Come à ̈ noto, una cartuccia monouso per la preparazione di bevande comprende generalmente un corpo a bicchiere avente un’imboccatura delimitata da una flangia sporgente verso l’esterno, una dose di sostanza alimentare contenuta all’interno di detto corpo a bicchiere, ed un setto di chiusura applicato su detta flangia per sigillare l’imboccatura del corpo a bicchiere.

Pur mantenendo questa struttura di base, esistono attualmente numerosissime cartucce monouso, aventi generalmente forme e dimensioni almeno leggermente differenti le une dalle altre, le quali possono tuttavia essere suddivise in due grandi categorie: cartucce chiuse e cartucce aperte.

Nelle cartucce chiuse, il corpo a bicchiere ed il setto di chiusura della cartuccia sono entrambi realizzati con un materiale continuo ed impermeabile, in modo tale da isolare completamente l’ambiente interno, in cui à ̈ effettivamente contenuta la dose di sostanza alimentare, dall’ambiente esterno.

Questo materiale continuo e impermeabile à ̈ generalmente piuttosto sottile, cosicché la flangia del corpo a bicchiere presenta anch’essa uno spessore alquanto ridotto, tipicamente dell’ordine di pochi decimi di millimetro.

Nelle cartucce aperte, il corpo a bicchiere ed il setto di chiusura della cartuccia sono invece traforati, con fori sufficientemente piccoli per trattenere la sostanza alimentare all’interno, ma abbastanza grandi per consentire il passaggio del fluido, tipicamente acqua, necessario a realizzare l’infusione o la soluzione della sostanza alimentare stessa.

In questo caso, il materiale di cui sono realizzati il corpo a bicchiere ed il setto di chiusura à ̈ generalmente molto più spesso, in modo da fornire una cartuccia molto più rigida e robusta di quelle chiuse, cosicché anche la flangia del corpo a bicchiere presenta uno spessore sensibilmente superiore, tipicamente dell’ordine di alcuni millimetri.

Per proteggere la sostanza alimentare e conservarne le proprietà organolettiche, le cartucce aperte vengono singolarmente confezionate e fornite all’interno di apposite buste sigillate di materiale continuo ed impermeabile, a differenza delle cartucce chiuse che invece vengono usualmente fornite sfuse.

Ciascun tipo di cartuccia à ̈ generalmente destinato ad essere impiegato in una macchina dedicata, la quale à ̈ quindi appositamente configurata per poter preparare bevande utilizzando solo quello specifico tipo di cartuccia.

Pertanto, esistono attualmente numerosissime macchine differenti, ciascuna delle quali à ̈ in grado di operare solo con uno specifico tipo di cartuccia.

Ciononostante, tutte queste macchine presentano una struttura piuttosto simile che comprende schematicamente una caldaia per il riscaldamento dell’acqua, un gruppo di infusione atto ad accogliere la cartuccia, ed una pompa per pompare l’acqua calda dalla caldaia e alimentarla all’interno del gruppo di infusione.

Il gruppo di infusione comprende usualmente un corpo a tazza generalmente provvisto di un’imboccatura delimitata da una flangia, il quale à ̈ atto ad accogliere la cartuccia, un corpo di chiusura atto a chiudere l’imboccatura di detto corpo a tazza, in modo da racchiudere la cartuccia in una camera di infusione chiusa, mezzi per introdurre l’acqua calda proveniente dalla caldaia all’interno di detta camera di infusione, e mezzi per erogare la bevanda all’esterno di detta camera di infusione.

Il corpo di chiusura à ̈ generalmente fissato alla macchina in modo inamovibile, mentre il corpo a tazza può essere separabile dalla macchina, oppure può essere mobile sulla macchina tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura della camera di infusione, a seconda del tipo di macchina.

Sebbene ogni gruppo di infusione presenti normalmente caratteristiche almeno leggermente differenti dagli altri, in modo da consentirgli di operare solo ed esclusivamente con uno specifico tipo di cartuccia, le maggiori differenze tra questi gruppi di infusione dipendono dal fatto che essi debbano funzionare con cartucce chiuse o con cartucce aperte.

I gruppi di infusione per cartucce chiuse devono infatti comprendere mezzi per forare la cartuccia contenuta all’interno della camera di infusione, prima dell’alimentazione dell’acqua calda, i quali sono invece inutili e quindi totalmente assenti nei gruppi di infusione per cartucce aperte.

D’altra parte, i gruppi di infusione per cartucce aperte comprendono generalmente un corpo a tazza la cui flangia comprende, in corrispondenza dell’imboccatura, un ribassamento atto ad accogliere la flangia sporgente della cartuccia, in modo tale che il corpo di chiusura, andando a battuta contro la flangia del corpo a tazza, possa chiudere a tenuta la camera di infusione.

Questo ribassamento non à ̈ presente nei gruppi di infusione per cartucce chiuse, giacché la flangia di queste cartucce, essendo molto sottile, viene semplicemente stretta in morsa tra la flangia del corpo a tazza ed il corpo di chiusura, con ciò garantendo comunque la chiusura a tenuta della camera di infusione.

Alla luce di quanto sopra esposto, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di rompere la corrispondenza univoca che attualmente esiste tra le cartucce monouso per la preparazione di bevande e le relative macchine, in modo da poter semplificare i processi di produzione sia delle cartucce sia delle macchine, e quindi conseguire una riduzione di costi.

Nell’ambito di questo obiettivo comune, uno scopo di una forma di attuazione della presente invenzione à ̈ quello di fornire una cartuccia monouso per la preparazione di bevande che possa essere efficacemente utilizzata da più macchine differenti.

Uno scopo di un’altra forma di attuazione della presente invenzione à ̈ quello di fornire una macchina in grado di poter utilizzare più cartucce differenti.

Un altro scopo della presente invenzione à ̈ infine quello di raggiungere i menzionati obiettivi nell’ambito di soluzioni semplici, razionali e dal costo contenuto.

Questi e/o altri scopi sono raggiunti dalle forme di attuazione dell’invenzione le cui caratteristiche sono riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti o particolarmente vantaggiosi delle suddette forme di attuazione dell’invenzione.

In particolare, una forma di attuazione dell’invenzione fornisce una cartuccia monouso per la preparazione di bevande, la quale comprende un corpo di materiale impermeabile conformato a bicchiere ed avente un’imboccatura delimitata da una flangia perimetrale sporgente verso l’esterno, una sostanza per la preparazione della bevanda contenuta all’interno di detto corpo a bicchiere, un setto di materiale impermeabile applicato su detta flangia perimetrale in modo da chiudere l’imboccatura del corpo a bicchiere, ed un anello di spessoramento, il quale à ̈ infilato sul corpo a bicchiere, à ̈ posto a contatto con la flangia perimetrale dalla parte opposta rispetto al setto di chiusura, ed à ̈ vincolato al corpo a bicchiere in modo amovibile.

Grazie a questa soluzione, la cartuccia può essere utilizzata da più macchine differenti. Infatti, il summenzionato anello di spessoramento può essere rimosso, per consentire alla cartuccia di essere utilizzata nelle macchine aventi un tradizionale gruppo di infusione per cartucce chiuse, oppure può essere mantenuto associato al corpo a bicchiere, per consentire alla cartuccia di essere utilizzata nelle macchine aventi un gruppo di infusione per cartucce aperte, ossia provvisto di un corpo a tazza la cui flangia comprende il ribassamento citato in premessa.

Secondo un aspetto di questa forma di attuazione, l’anello di spessoramento à ̈ vincolato al corpo a bicchiere mediante un accoppiamento ad incastro.

Questo tipo di accoppiamento consente di montare e smontare l’anello di spessoramento in modo molto semplice e rapido, senza perciò richiedere all’utilizzatore della cartuccia di dover svolgere operazioni particolarmente complicate o noiose.

Questo accoppiamento ad incastro può essere efficacemente ottenuto mediante almeno un elemento sporgente dalla parete laterale del corpo a bicchiere.

Tale elemento sporgente può essere conformato in modo da essere normalmente atto ad opporsi all’inserimento ed allo sfilamento dell’anello di spessoramento sul/dal corpo a bicchiere, e da consentire detti inserimento e sfilamento dell’anello di spessoramento mediante forzatura, ossia a seguito di una deformazione elastica dell’elemento sporgente stesso, della parete laterale del corpo a bicchiere da cui sporge o dell’anello di spessoramento.

Questa soluzione ha il vantaggio di essere particolarmente semplice sia dal punto di vista costruttivo, sia per quanto riguarda il montaggio, e quindi anche l’eventuale rimozione, dell’anello di spessoramento sul/dal corpo a bicchiere.

Preferibilmente, detto elemento sporgente à ̈ conformato come un rilievo anulare continuo che si estende coassialmente lungo un’intera circonferenza della parete laterale del corpo a bicchiere.

In alternativa, l’elemento sporgente potrebbe estendersi solo lungo una porzione di una circonferenza del corpo a bicchiere, eventualmente coadiuvato da altri analoghi rilievi sporgenti, tra loro separati e distribuiti lungo detta circonferenza.

Secondo un altro aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, la superficie laterale dell’anello di spessoramento comprende almeno una faccia piana.

La presenza di questa faccia piana à ̈ vantaggiosa in quanto può essere necessaria affinché la cartuccia possa essere utilizzata da alcune tipologie di gruppi di infusione, il cui corpo a tazza presenti un ribassamento avente profilo in pianta sfaccettato.

Per la stessa ragione, la superficie laterale dell’anello di spessoramento potrebbe anche comprendere una pluralità di dette facce piane, eventualmente angolarmente equidistanziate tra loro, che gli conferiscano un profilo in pianta più fittamente sfaccettato.

Secondo un ulteriore aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, l’anello di spessoramento à ̈ provvisto di un elemento identificativo della sostanza contenuta nel corpo a bicchiere.

In questo modo, ogni utilizzatore può facilmente conoscere il tipo di bevanda ottenibile con la cartuccia.

A titolo esemplificativo, detto elemento identificativo può essere un colore, ad esempio il colore dell’anello di spessoramento o una porzione colorata dell’anello di spessoramento stesso, oppure può essere un codice, ad esempio un numero, una scritta o anche la usuale denominazione della bevanda.

Un’altra forma di attuazione della presente invenzione fornisce un gruppo di infusione per macchine per la preparazione di bevande da una sostanza contenuta in una cartuccia monouso.

Detto gruppo di infusione comprende:

- un corpo a tazza provvisto di un’imboccatura delimitata da una flangia, il quale à ̈ atto ad accogliere la cartuccia monouso,

- un corpo di chiusura atto a chiudere l’imboccatura di detto corpo a tazza, in modo da racchiudere la cartuccia monouso all’interno di una camera di infusione,

- mezzi per forare la cartuccia monouso contenuta all’interno della camera di infusione,

- mezzi per introdurre un fluido, tipicamente acqua calda, all’interno della camera di infusione, e

- mezzi per erogare la bevanda all’esterno della camera di infusione. Secondo questa forma di attuazione dell’invenzione, la flangia di detto corpo a tazza comprende anche un ribassamento, posto in corrispondenza dell’imboccatura, il quale à ̈ atto ad accogliere coassialmente una porzione anulare della cartuccia monouso.

Grazie a questa soluzione, il gruppo di infusione può utilizzare più cartucce monouso differenti.

In particolare, esso può utilizzare cartucce chiuse del tipo proposto dalla prima forma di attuazione dell’invenzione, ossia provviste di un anello di spessoramento che sarà accolto nel ribassamento del corpo a tazza, ma può anche utilizzare cartucce aperte, le quali sono di per sé provviste una flangia piuttosto spessa che, analogamente al summenzionato anello di spessoramento, sarà accolta nel ribassamento del corpo a tazza.

Secondo un aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, il ribassamento del corpo a tazza ha un profilo in pianta coniugato al profilo in pianta della detta porzione anulare della cartuccia monouso.

In questo modo viene vantaggiosamente aumentata la stabilità della cartuccia all’interno del corpo a tazza del gruppo di infusione, migliorando anche la tenuta della camera di infusione e quindi la funzionalità della macchina.

Secondo un altro aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, i mezzi per forare la cartuccia monouso comprendono almeno un primo elemento aguzzo sporgente dal fondo del corpo a tazza verso l’interno della camera di infusione, ed almeno un secondo elemento aguzzo sporgente dal corpo di chiusura verso l’interno della camera di infusione.

Questi elementi aguzzi hanno il vantaggio di forare le cartucce chiuse in modo efficace, al fine di permettere all’acqua calda di attraversarle da parte a parte bagnando opportunamente la sostanza in esse contenuta.

Inoltre, questi elementi aguzzi hanno il vantaggio ulteriore di non interferire con le cartucce aperte, giacché queste ultime presentano convenzionalmente delle incamerature, ricavate sulla superficie esterna rispettivamente del fondo del corpo a bicchiere e del setto di chiusura, le quali possono accogliere gli elementi aguzzi senza che questi forino la cartuccia.

Secondo un altro aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, almeno uno tra detti primo e secondo elemento aguzzo comprende un foro posto in comunicazione con i mezzi per erogare la bevanda all’esterno della camera di infusione.

Questa soluzione ha il vantaggio di consentire una efficace erogazione della bevanda che si forma all’interno della cartuccia. Secondo ancora un altro aspetto di questa forma di attuazione dell’invenzione, almeno uno tra detti primo e secondo elemento aguzzo comprende un foro posto in comunicazione con i mezzi di per introdurre il fluido all’interno della camera di infusione.

Similmente al caso precedente, questa soluzione ha il vantaggio di consentire una efficace introduzione dell’acqua all’interno della cartuccia.

Una ulteriore forma di attuazione dell’invenzione rende infine disponibile una macchina per la preparazione di bevande da una sostanza contenuta in una cartuccia monouso, la quale comprende il gruppo di infusione sopra descritto.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.

La figura 1 Ã ̈ una vista laterale di una cartuccia per la preparazione di una bevanda, secondo una forma di attuazione della presente invenzione.

La figura 2 Ã ̈ il dettaglio II di figura 1 mostrato in sezione ed ingrandito.

La figura 3 Ã ̈ una vista esplosa in elevazione prospettica di gruppo di infusione secondo una forma di attuazione della presente invenzione.

La figura 4 Ã ̈ una sezione longitudinale del gruppo di infusione di figura 3 privo della cartuccia filtrante.

La figura 5 Ã ̈ la sezione di figura 4 in cui il gruppo di infusione accoglie la cartuccia di figura 1.

La figura 6 Ã ̈ una vista esplosa in elevazione prospettica del gruppo di infusione di figura 3 predisposto per accogliere una convenzionale cartuccia aperta.

La figura 7 Ã ̈ la sezione di figura 4 in cui il gruppo di infusione accoglie la cartuccia aperta di figura 6.

Dalle figure 1 e 2 si rileva una cartuccia monouso 10 per la preparazione di bevande, tipicamente caffé, tà ̈, o altre bevande ottenibili per infusione o per soluzione di una sostanza alimentare granulare o polverulenta.

La cartuccia 10 comprende un corpo 11 conformato a bicchiere, ovvero conformato come un contenitore che à ̈ chiuso sul fondo ed à ̈ provvisto di un’opposta imboccatura aperta.

La forma del corpo a bicchiere 11 può essere qualunque, ad esempio troncoconica come nelle figure, oppure cilindrica, emisferica o di altra forma.

L’imboccatura del corpo a bicchiere 11 à ̈ delimitata da una flangia perimetrale piatta 110, la quale sporge a sbalzo dalla sommità della parete laterale 111 del corpo a bicchiere 11, protendendosi verso l’esterno della cavità.

La flangia perimetrale 110 Ã ̈ realizzata in corpo unico con il corpo a bicchiere 11.

Il corpo a bicchiere 11 Ã ̈ realizzato con un materiale impermeabile e continuo, ossia privo di fori o aperture, in modo da costituire una efficace barriera contro il passaggio dei liquidi e preferibilmente anche dei gas.

Tale materiale à ̈ inoltre piuttosto sottile, cosicché il corpo a bicchiere 11 risulta generalmente deformabile a seguito di una pressione non eccessivamente elevata.

In questo modo, la flangia perimetrale 110 risulta anch’essa piuttosto sottile, dell’ordine di pochi decimi di millimetro.

Preferibilmente, il corpo a bicchiere 11 à ̈ realizzato in plastica, ad esempio mediante una procedimento di termoformatura, senza per questo escludere che possa essere realizzato con altri materiali, tra cui ad esempio l’alluminio.

Il corpo a bicchiere 11 contiene una dose di sostanza alimentare 12 granulare o polverulenta (v. figura 2) che, per infusione o soluzione in acqua, Ã ̈ in grado di realizzare la bevanda.

La cartuccia 10 comprende inoltre una pellicola 13 che à ̈ applicata sulla flangia perimetrale 110, in modo da chiudere l’imboccatura del corpo a bicchiere 11, dopo l’introduzione della suddetta dose di sostanza alimentare 12.

La pellicola di chiusura 13 à ̈ anch’essa realizzata in un materiale impermeabile e continuo, ed à ̈ fissata sulla flangia perimetrale 110, in modo da sigillare ermeticamente la sostanza alimentare 12 rispetto all’ambiente esterno.

Anche la pellicola di chiusura 13 à ̈ dunque piuttosto sottile, dell’ordine di pochi decimi di millimetro.

Preferibilmente, la pellicola di chiusura 13 à ̈ realizzata in alluminio ed à ̈ fissata sulla flangia perimetrale 110 per termosaldatura, senza per questo escludere che possa essere realizzata con altri materiali, tra cui ad esempio la plastica.

La cartuccia 10 comprende infine un anello di spessoramento 14, il quale à ̈ coassialmente infilato sul corpo a bicchiere 11, à ̈ posto a contatto con la flangia perimetrale 110 sul lato opposto rispetto alla pellicola di chiusura 13, ed à ̈ vincolato al corpo a bicchiere 11 in modo amovibile.

Nell’esempio qui illustrato, questo anello di spessoramento 14 presenta sezione trasversale quadrilatera, nella fattispecie leggermente trapezoidale, che rende disponibile una faccia piana superiore 140 a diretto contatto con la flangia perimetrale 110, una opposta faccia piana inferiore 141, una faccia laterale esterna sostanzialmente cilindrica 142 ed una opposta faccia laterale interna 143 a contatto o quasi con la parete laterale 111 del corpo a bicchiere 11.

La superficie laterale esterna 142 può eventualmente presentare una o più facce piane che le conferiscano un profilo in pianta sostanzialmente sfaccettato.

Il diametro esterno dell’anello di spessoramento 14 à ̈ all’incirca pari al diametro massimo della flangia perimetrale 110 del corpo a bicchiere 11, mentre lo spessore dell’anello di spessoramento 14 à ̈ dell’ordine di alcuni millimetri.

Preferibilmente, l’anello di spessoramento 14 à ̈ realizzato in un materiale rigido, ad esempio in plastica, attraverso un procedimento di stampaggio, senza per questo escludere che possa essere realizzato con altri materiali rigidi o eventualmente leggermente elastici come la gomma.

L’anello di spessoramento 14 può inoltre essere realizzato con materiali di colore diverso a seconda del tipo di sostanza alimentare 12 contenuta nel corpo a bicchiere 11, oppure potrebbe portare altri tipi di elementi identificativi del contenuto della cartuccia 10, ad esempio un codice.

Come menzionato in precedenza, l’anello di spessoramento 14 à ̈ vincolato al corpo a bicchiere 11 in modo amovibile, ossia in modo da poter essere rimosso ed eventualmente rimontato più volte nella posizione sopra descritta.

In particolare, questo vincolo amovibile à ̈ ottenuto mediante un accoppiamento ad incastro che, nella fattispecie, si realizza grazie ad un elemento 112 che sporge dalla parete laterale 111 del corpo a bicchiere 11 (v. figura 2).

Questo elemento sporgente 112 Ã ̈ preferibilmente realizzato in corpo unico con il corpo a bicchiere 11.

La distanza assiale tra l’elemento sporgente 112 e la flangia perimetrale 110 à ̈ all’incirca pari allo spessore dell’anello di spessoramento 14, mentre il raggio massimo di detto elemento sporgente 112 (rispetto all’asse del corpo a bicchiere 11) à ̈ almeno leggermente superiore del raggio interno dell’anello di spessoramento 14.

In questo modo, detto elemento sporgete 112 à ̈ normalmente atto a contrastare sia l’inserimento sia il successivo sfilamento dell’anello di spessoramento 14.

Tuttavia, a seguito di una leggera forzatura dell’anello di spessoramento 14 in inserimento o sfilamento, l’elemento sporgente 112 e/o la parete laterale 111 del corpo a bicchiere 11 cui esso à ̈ associato possono cedere elasticamente, in modo tale che l’elemento sporgente 112 consente l’inserimento e lo sfilamento dell’anello di spessoramento 14 sul/dal corpo a bicchiere 11, per poi ritornare a scatto nella configurazione indeformata precedentemente descritta, in cui cioà ̈ si oppone a detti inserimento e sfilamento dell’anello di spessoramento 14.

Nella forma di realizzazione qui illustrata, questo elemento sporgente 112 à ̈ conformato come un rilievo anulare continuo che si sviluppa coassialmente lungo un’intera circonferenza della parete laterale 111.

Tuttavia, esso potrebbe estendersi solo lungo una porzione di una circonferenza del corpo a bicchiere 11, eventualmente coadiuvato da altri analoghi rilievi sporgenti, tra loro separati e distribuiti lungo detta circonferenza.

La cartuccia 10 può essere utilizzata da una macchina che generalmente comprende una caldaia per il riscaldamento dell’acqua, un gruppo di infusione 20 (v. figura 3) atto ad accogliere la cartuccia 10, ed una pompa per pompare l’acqua calda dalla caldaia e alimentarla all’interno del gruppo di infusione 20.

La pompa e la caldaia, così come la carcassa della macchina, i circuiti idraulici e gli apparati accessori, non sono qui illustrati e descritti nel dettaglio giacché ampiamente noti al tecnico del settore.

Il gruppo di infusione 20 comprende un corpo a tazza 21 atto ad accogliere la cartuccia 10, il quale presenta sul fondo un becco di erogazione 210 della bevanda, ed un’opposta imboccatura, per l’introduzione e l’estrazione della cartuccia 10, la quale à ̈ delimitata da una flangia piana 211.

In particolare, la flangia piana 211 presenta un ribassamento 212, posto in corrispondenza dell’imboccatura, il quale definisce una allargatura di detta imboccatura, atta ad accogliere coassialmente e sostanzialmente a misura l’anello di spessoramento 14 della cartuccia 10, nonché una superficie anulare piana di battuta 213 su cui trova appoggio la faccia piana inferiore 141 dell’anello di spessoramento 14 stesso.

La profondità di tale ribassamento 212 à ̈ sostanzialmente pari, o leggermente inferiore, alla somma degli spessori dell’anello di spessoramento 14, della flangia perimetrale 110 del corpo a bicchiere 11 e della pellicola di chiusura 13.

Il profilo in pianta di detto ribassamento 212 ha una forma coniugata con il profilo in pianta della superficie esterna 142 dell’anello di spessoramento 14.

Il gruppo di infusione 20 comprende inoltre un piattello cilindrico di chiusura 22, il quale à ̈ atto a chiudere l’imboccatura del corpo a tazza 21, andando a battuta contro la flangia 211, in modo da definire una camera di infusione chiusa 23 (v. figura 4) che racchiude completamente la cartuccia 10 (v. figura 5).

Detta camera di infusione 23 Ã ̈ chiusa ermeticamente, mediante opportune guarnizioni interposte tra il corpo a tazza 21 ed il piattello di chiusura 22.

Qualora la profondità del ribassamento 212 sia inferiore alla somma degli spessori dell’anello di spessoramento 14, della flangia perimetrale 110 e della pellicola di chiusura 13, e qualora l’anello di spessoramento 14 sia di materiale elastico come la gomma, quest’ultimo viene compresso tra al piattello di chiusura 22 e la superficie di battuta 213, costituendo esso stesso una guarnizione atta a migliorare la tenuta della camera di infusione 23.

Nell’esempio qui illustrato, il piattello di chiusura 22 à ̈ fissato alla macchina in modo inamovibile, mentre il corpo a tazza 21 à ̈ separabile ed agganciabile alla macchina mediante un sistema a vite 214 che consente di avvicinare assialmente il corpo a tazza 21 al piattello di chiusura 22 che rimane fermo, sino a portare la flangia 211 a contatto con il piattello di chiusura 22.

In alternativa, il corpo a tazza 21 potrebbe essere inamovibilmente associato alla macchina ed essere assialmente mobile su di essa, tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura della camera di infusione 23.

Come illustrato in figura 4, il fondo del corpo a tazza 21 comprende una pluralità di aghi 24, nella fattispecie a punta conica, i quali sono portati da un piattello di supporto che à ̈ accolto in una cavità sul fondo del corpo a tazza 21, e sporgono verso l’interno della camera di infusione 23.

Ciascuno di questi aghi 24 presenta un foro centrale 240 che à ̈ posto idraulicamente in comunicazione con il becco di erogazione 210 della bevanda.

Analogamente, il piattello di chiusura 22 comprende una pluralità di aghi 25, anch’essi a punta conica, che sporgono verso l’interno della camera di infusione 23.

Ciascuno di questi aghi 25 presenta un foro centrale 250 che à ̈ posto idraulicamente in comunicazione con la pompa di alimentazione dell’acqua.

L’altezza degli aghi 24 e 25, nonché la profondità del corpo a tazza 21, sono scelte in modo che, quando la flangia 211 del corpo a tazza 21 giunge a battuta sul piattello di chiusura 22, gli aghi 24 e 25 abbiano forato rispettivamente il fondo del corpo a bicchiere 11 e la pellicola di chiusura 13 della cartuccia 10, in modo tale che i relativi fori centrali 240 e 250 siano in comunicazione col volume interno della cartuccia 10 stessa (v. figura 5).

A questo punto, l’acqua calda viene alimentata dalla caldaia alla camera di infusione 23 attraverso i fori centrali 250, affinché si mescoli con la sostanza alimentare 12 contenuta nella cartuccia 10, realizzando per infusione o soluzione una bevanda che, attraverso i fori centrali 240, fuoriesce infine dalla camera di infusione 23 attraverso il becco di erogazione 210.

Si desidera osservare che il gruppo di infusione 20 sopra descritto può utilizzare non solo una cartuccia 10 secondo la presente invenzione, ma anche una convenzionale cartuccia aperta come quella illustrata e indicata con 30 in figura 6.

Analogamente a quella precedente, la cartuccia 30 comprende un corpo a bicchiere 31 atto a contenere la dose di sostanza alimentare, il quale presenta un’imboccatura che à ̈ delimitata da una flangia 310 sporgente verso l’esterno, ed à ̈ chiusa da un coperchio 32 fissato alla flangia 310.

Il corpo a bicchiere 31 ed il coperchio di chiusura 32 sono entrambi traforati, con fori sufficientemente piccoli per trattenere la sostanza alimentare all’interno, ma abbastanza grandi per consentire il passaggio dell’acqua.

In questo caso, il corpo a bicchiere 31 ed il coperchio di chiusura 32 hanno spessore di parete molto più elevato rispetto alla cartuccia precedente, ad esempio ottenuto attraverso un processo di stampaggio di materiale plastico, cosicché la sovrapposizione del coperchio di chiusura 32 sulla flangia 310 definisce un bordo il cui spessore à ̈ di per sé comparabile con quello dell’anello di spessoramento 14 della cartuccia 10.

Pertanto, la cartuccia 30 può essere efficacemente alloggiata all’interno della camera di infusione 23 definita dal corpo a tazza 21 e dal piattello di chiusura 22 del gruppo di infusione 20, così come illustrato in figura 7.

Si osservi inoltre che la cartuccia 30 à ̈ provvista di due incamerature 34 e 35, ricavate sulla superficie esterna rispettivamente del fondo del corpo a bicchiere 31 e del coperchio di chiusura 32, la cui profondità à ̈ sostanzialmente pari o superiore all’altezza degli aghi 24 e 25, cosicché questi ultimi sono accolti nelle incamerature 34 e 35, senza forare o in alcun modo interferire con la cartuccia 30.

Il funzionamento del gruppo di infusione 20 in questo caso à ̈ totalmente analogo a quanto descritto in precedenza.

Ovviamente alla cartuccia 10 ed al gruppo di infusione 20 un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito delle forma di attuazione dell’invenzione come sotto rivendicate.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cartuccia (10) per la preparazione di bevande, comprendente un corpo (11) di materiale impermeabile conformato a bicchiere ed avente un’imboccatura delimitata da una flangia perimetrale (110) sporgente verso l’esterno, una sostanza (12) per la preparazione della bevanda contenuta all’interno di detto corpo a bicchiere (11), ed un setto (13) di materiale impermeabile applicato su detta flangia perimetrale (110) in modo da chiudere l’imboccatura del corpo a bicchiere (11), caratterizzata dal fatto di comprendere un anello di spessoramento (14), il quale à ̈ infilato sul corpo a bicchiere (11), à ̈ posto a contatto con la flangia perimetrale (110) dalla parte opposta rispetto al setto di chiusura (13), ed à ̈ vincolato al corpo a bicchiere (11) in modo amovibile.
2. 2. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto anello di spessoramento (14) Ã ̈ vincolato al corpo a bicchiere (11) mediante un accoppiamento ad incastro.
3. 3. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto accoppiamento ad incastro à ̈ ottenuto mediante almeno un elemento sporgente (112) dalla parete laterale (111) del corpo a bicchiere (11).
4. 4. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto elemento sporgente (112) à ̈ conformato come un rilievo anulare continuo che si estende coassialmente lungo un’intera circonferenza della parete laterale (111) del corpo a bicchiere (11).
5. 5. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la superficie laterale di detto anello di spessoramento (14) comprende almeno una faccia piana.
6. 6. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto anello di spessoramento (14) Ã ̈ provvisto di un elemento identificativo della sostanza (12) contenuta nel corpo a bicchiere (11).
7. 7. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto elemento identificativo à ̈ un colore.
8. 8. Cartuccia (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto elemento identificativo à ̈ un codice.
9. 9. Gruppo di infusione (20) per macchine per la preparazione di bevande da una sostanza contenuta in una cartuccia (10, 30), detto gruppo comprendendo: - un corpo a tazza (21) provvisto di un’imboccatura delimitata da una flangia (211), il quale à ̈ atto ad accogliere la cartuccia (10), - un corpo di chiusura (22) atto a chiudere l’imboccatura di detto corpo a tazza (21), in modo da racchiudere la cartuccia (10) all’interno di una camera di infusione (23), - mezzi (24, 25) per forare la cartuccia (10) contenuta all’interno della camera di infusione (23), - mezzi (250) per introdurre un fluido all’interno della camera di infusione (23), e - mezzi (240, 210) per erogare la bevanda all’esterno della camera di infusione (23), caratterizzato dal fatto che la flangia (211) di detto corpo a tazza (21) comprende un ribassamento (212), posto in corrispondenza dell’imboccatura, il quale à ̈ atto ad accogliere coassialmente una porzione anulare (14, 310) della cartuccia (10).
10. 10. Gruppo (20) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto ribassamento (212) ha un profilo in pianta coniugato con il profilo in pianta della detta porzione anulare (14, 310) della cartuccia (10).
11. 11. Gruppo (20) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per forare la cartuccia comprendono almeno un primo elemento aguzzo (24) sporgente dal fondo del corpo a tazza (21) verso l’interno della camera di infusione (23), ed almeno un secondo elemento aguzzo (25) sporgente dal corpo di chiusura (22) verso l’interno della camera di infusione (23).
12. 12. Gruppo (20) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che almeno uno (24) tra detti primo e secondo elemento aguzzo comprende un foro (240) posto in comunicazione con i mezzi (210) per erogare la bevanda all’esterno della camera di infusione (23).
13. 13. Gruppo (20) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che almeno uno (25) tra detti primo e secondo elemento aguzzo comprende un foro (250) posto in comunicazione con i mezzi di per introdurre il fluido all’interno della camera di infusione (23).
14. 14. Macchina per la preparazione di bevande da una sostanza (12) contenuta in una cartuccia (10), comprendente un gruppo di infusione (20) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 9 a 13.