ITRE20060007A1 - Metodo e apparecchiatura per la gestione ottimizzata di un forno di cottura per piastrelle ceramiche. - Google Patents

Metodo e apparecchiatura per la gestione ottimizzata di un forno di cottura per piastrelle ceramiche. Download PDF

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ITRE20060007A1
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Giuseppe Pifferi
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Description

DESCRIZIONE
Del brevetto per invenzione industriale dal
titolo: "METODO ED APPARECCHIATURA PER LA GESTIONE OTTIMIZZATA DI UN FORNO DI COTTURA PER PIASTRELLE CERAMICHE"
La presente invenzione inerisce ai forni di cottura delle piastrelle ceramiche, ed in particolare alla loro gestione in funzione della qualità del prodotto ottenuto.
La buona riuscita della fase di cottura delle piastrelle nei forni cosiddetti a tunnel dipende quasi esclusivamente dal rispetto della curva longitudinale delle temperature che debbono essere mantenute all'interno del forno in tutta la sezione trasversale del medesimo.
Per curva longitudinale si intende la curva delle temperature nella direzione di avanzamento del materiale, cioè nella direzione parallela all'asse del forno.
I forni cui si fa riferimento comprendono una rulliera di trasporto del materiale posta in una struttura a tunnel dotata di pareti laterali, nonché due serie di bruciatori diretti verso il centro del forno e posti nelle pareti laterali per tutta la lunghezza del forno, una serie allineata sopra la rulliera, ed una serie allineata sotto la rulliera, ove i bruciatori di ogni serie comprendono primi bruciatori cosiddetti radiali per scaldare prevalentemente le zone prossime alle pareti laterali del forno intervallati a secondi bruciatori cosiddetti assiali per scaldare prevalentemente le zone centrali del forno.
Nella parte terminale del forno prossima alla uscita del materiale sono invece previsti mezzi di raffreddamento rapido comprendenti ugelli variamente orientati che erogano aria fredda pressurizzata generata da mezzi generatori di aria pressurizzata come ventilatori assiali o radiali.
Dal rispetto della curva longitudinale delle temperature dipendono tutti i parametri che indicano la qualità del prodotto, come ad esempio la planarità delle piastrelle in uscita dal forno ed la regolarità delle loro dimensioni.
Sono noti metodi che consentono di mantenere costante nel tempo la curva longitudinale delle temperature in modo automatico, anche in presenza di discontinuità del carico con lo scopo di mantenere la qualità del prodotto entro limiti di accettabilità commerciale.
I metodi noti prevedono di intervenire, in retroazione, sulla curva delle temperature agendo sui bruciatori preposti al riscaldamento del forno, cioè intervengono nel tratto di forno preposto alla cottura, in funzione di un difetto del prodotto all'uscita del forno.
I metodi noti hanno offerto qualche risultato nella eliminazione dei difetti dimensionali, ma si sono rivelati inadeguati nei confronti dei difetti di planarità.
Essi inoltre hanno rivelato i propri limiti anche nei confronti dei difetti di dimensione a causa delle aumentate dimensioni trasversali dei forni di cottura. Lo scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile un metodo ed una apparecchiatura per il controllo in retroazione del funzionamento del forno a tunnel in funzione della qualità dei prodotti accertata alla uscita del forno.
Si è potuto constatare che mentre per eliminare i difetti dimensionali il controllo delle temperature sopra e sotto la rulliera del forno offre qualche risultato, ciò non si verifica per i difetti di planarità .
Ciò è dovuto al fatto che la piastrella, grazie alla propria plasticità alle alte temperature di cottura ha la tendenza ad adagiarsi sulla rulliera per peso proprio, risultando poco sensibile alle differenze di temperatura sopra e sotto la rulliera.
La piastrella ha una tendenza al ritiro che aumenta con la temperatura di cottura, ritiro dovuto allo sviluppo di gas ed alla chiusura degli interstizi durante la parziale sinterizzazione, ed il controllo della temperatura nella sezione trasversale del forno offre buoni risultati per mantenere le dimensioni della piastrella a livello commercialmente accettabile anche in prossimità delle pareti del forno.
I difetti di planarità riscontrati alla uscita del forno nascono anche e prevalentemente nella zona di raffreddamento rapido, e sono imputabili alla diversa diminuzione dimensionale del materiale nelle porzioni di piastrella prossime alla sua superficie superiore ed alla sua superficie inferiore.
Tanto maggiore è il coefficiente di dilatazione termica del materiale in dette porzioni, tanto maggiore sarà la diminuzione dimensionale durante il raffreddamento. II trovato si propone quindi di agire sul coefficiente di dilatazione del materiale per influire sulla planarità della piastrella.
Il coefficiente di dilatazione dei materiali aventi una componente vetrosa, come i materiali delle piastrelle ceramiche, aumenta sensibilmente al diminuire della velocità di raffreddamento.
Conseguentemente il trovato insegna ad intervenire sulla velocità di raffreddamento durante il raffreddamento rapido in modo diverso per la superficie superiore e per la superficie inferiore della piastrella.
Ciò consente di conseguire gli scopi della invenzione grazie alle combinazioni di caratteristiche recitate nelle rivendicazioni indipendenti di metodo riv.l e di apparecchiatura riv.34.
Le rivendicazioni dipendenti ineriscono a particolari vantaggiose forme di attuazione del trovato.
In sostanza il metodo secondo il trovato prevede di determinare sperimentalmente la curva longitudinale ottimale delle temperature CT0di cottura in funzione del materiale impiegato ed in funzione della dimensione e della qualità delle piastrelle di ogni lotto da cuocere.
In funzione della suddetta curva, all'inizio delle operazioni di cottura di un lotto di materiale, viene impostata la regolazione degli impianti termici del forno, sia per quanto concerne il riscaldamento che il raffreddamento .
Durante l'intera durata della cottura del medesimo materiale viene monitorata all'interno del forno, in un punto discreto di punti significativi, la temperatura TISTin corrispondenza dell'asse del forno e preferibilmente in corrispondenza di almeno un'asse parallelo prossimo ad o una delle pareti laterali, sia sopra che sotto la rulliera.
In diverse sezioni del forno gli scostamenti Δτdelle dette temperature monitorate Τϊ3τ dalla curva ottimale memorizzata TC0, vengono memorizzati ed inviati al processore di governo del forno che provvede ad effettuare una prima correzione degli impianti termici per mantenere detti valori all'interno di un campo accettabile .
Alla uscita del forno viene effettuato, ad intervalli prestabiliti, su ogni piastrella di uno stesso allineamento trasversale di piastrelle in uscita dal forno, il controllo della planarità e delle dimensioni. In particolare sono previsti primi mezzi di controllo della planarità e secondi mezzi di controllo delle dimensioni .
I dati rilevati vengono confrontati coi dati standard tipici di ogni tipologia di prodotto conservati in memoria; e quando gli scostamenti sono al di fuori di intervallo predefinito, viene segnalato il tipo di scostamento ad un processore che provvede a modificare in base al proprio programma l'alimentazione dei bruciatori e dei mezzi generatori dell'aria di raffreddamento influenti sullo scostamento.
In particolare il processore è dotato almeno di una prima memoria dei difetti standard più comuni delle piastrelle, rilevati statisticamente; di una seconda una memoria delle correzioni delle temperature di cottura e raffreddamento atte a ridurre ogni tipo di difetto; e di un programma per correlare i difetti riscontrati con quelli della prima memoria, e per comandare rapidamente i bruciatori ed i mezzi generatori di aria pressurizzata in modo adeguato a ridurre il difetto riscontrato, secondo i dati contenuti nella seconda memoria.
La apparecchiatura secondo il trovato comprende tutti i mezzi necessari per porre in essere le attività del metodo .
La correlazione tra i difetti standard delle piastrelle dopo cottura, e le modifiche da apportare alle curve di cottura appariranno evidenti dagli esempi che seguono, illustrati con l'ausilio delle allegate tavole disegni date a titolo di esempio non limitativo.
La Fig.l mostra in pianta il piano del forno coi bruciatori e i mezzi generatori dell'aria di raffreddamento collocati sopra al piano a rulli.
La Fig.2 mostra in pianta il piano del forno coi bruciatori e i mezzi generatori dell'aria di raffreddamento collocati sotto al piano a rulli.
Le figure mostrano il piano a rulli del forno indicato con 1 sul quale le piastrelle avanzano da destra a sinistra nelle figure.
Sia sopra che sotto il piano a rulli sono disposti noti bruciatori 2, 20, 3 e 30 di tipo assiale, atti a riscaldare prevalentemente la zona centrale del forno, e noti bruciatori 4, 40 di tipo radiale atti a scaldare prevalentemente le zone prossime alle pareti del forno.
I bruciatori sono collocati affacciati nelle pareti laterali del forno, ed i bruciatori di una parete sono sfalsati rispetto ai bruciatori della parete opposta. I bruciatori 2, 20 di tipo assiale prossimi alla entrata del forno sono destinati alla precottura delle piastrelle, mentre i bruciatori 3, 30, 4 e 40 sono destinati alla cottura.
A valle dei bruciatori 4, 40 ha inizio il raffreddamento rapido del forno che avviene con immissione di aria fredda (a temperatura ambiente) attraverso ugelli rivolti verso il piano rulli e disposti su due collettori trasversali 5 e 6 superiori e su due collettori trasversali 50 e 60, nonché su due collettori longitudinali 70 paralleli all'asse del forno e disposti sotto il piano a rulli.
Ognuno dei collettori è preferibilmente collegato a mezzi generatori di aria indipendenti dai mezzi generatori degli altri collettori
I bruciatori 2, 20, 3, 30 4 e 40 sono collegati singolarmente o a coppie al processore P centrale (non illustrato) di governo del forno che comanda l'alimentazione del combustibile e dell'aria comburente ad ognuno di essi.
I mezzi generatori di aria dei collettori 5, 50, 6, 60 e 70 sono singolarmente collegati allo stesso processore P che comanda anche la pressione di funzionamento dei medesimi.
Sopra il piano a rulli sono presenti i sensori 11 e Ila della temperatura all'interno del forno, rispettivamente al centro che in prossimità delle pareti .
Sotto il piano a rulli sono presenti i sensori 110 e 110a della temperatura all'interno del forno, rispettivamente al centro che in prossimità delle pareti
Gli allineamenti trasversali di piastrelle in uscita dal forno sono trasferiti in successione su un trasportatore 8 avente l'asse ortogonale all'asse del forno, su cui si forma un unico allineamento di piastrelle 81.
Al di sopra di detto trasportatore sono posti i primi mezzi 10 di controllo dei difetti di planarità 10 delle piastrelle ed i secondi mezzi 9 di controllo delle dimensioni, di per se noti, che sono a loro volta collegati al processore centrale cui inviano i segnali di ogni difetto riscontrato.
I difetti standard presenti nella memoria del processore, ed i relativi rimedi, sono i seguenti.
A. CALIBRO GRANDE o CALIBRO PICCOLO
Le dimensioni del pezzo risultano superiori al voluto, o rispettivamente inferiori al voluto.
Esso si corregge aumentando o rispettivamente riducendo la temperatura di fiamma dei bruciatori 3, 30, 4 e 40 da 1°C a 5°C sia sopra che sotto la rulliera.
L'aumento della temperatura di fiamma provoca una diminuzione delle dimensioni del pezzo.
B. EFFETTO TRAPEZIO-LATO LUNGO IN PROSSIMITà DELLE PARETI
Questo difetto si corregge aumentando la temperatura di fiamma dei bruciatori radiali 4, 40, sia sopra che sotto la rulliera.
C. EFFETTO TRAPEZIO-LATO CORTO IN PROSSIMITà DELLE PARETI
Questo difetto si corregge diminuendo la temperatura di fiamma dei bruciatori 4, 40.
D. FORMA CONCAVA OMOGENEA - CONCAVITÀ' VERSO L'ALTO Questo difetto si corregge intervenendo nella zona di raffreddamento rapido. La pressione dell'aria di raffreddamento viene ridotta nei collettori 50 e/o 60 ed aumentata dei collettori 5 e/o 6. In sinergia viene aumentata la temperatura di fiamma dei bruciatori 30 e 40 posti sotto il piano a rulli e ridotta quella dei bruciatori 3 e 4 posti sopra il piano a rulli, nella zona finale di cottura.
E. FORMA CONCAVA NEI PIANI PERPENDICOLARI AI RULLI Questo difetto si corregge intervenendo in modo diverso a seconda del materiale.
Per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato, nella zona di precottura ed inizio cottura si diminuisce la temperatura di fiamma dei bruciatori 20 e 30 sotto il piano a rulli e si aumenta la temperatura dei bruciatori 2 e 3 sopra il piano a rulli. In sinergia, all'inizio della zona di raffreddamento rapido, si riduce la pressione nel collettore 50 e/o 60 sotto il piano a rulli e si aumenta la pressione nel collettore 5 e/o 6 sopra il piano a rulli.
Per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto nelle zone fine cottura si diminuiscono le temperature di fiamma dei bruciatori 3 e 4 sopra il piano rulli e di altrettanto si aumentano le temperature di fiamma dei bruciatori 30 e 40 sotto il piano rulli.
In sinergia, ad inizio zona raffreddamento rapido si riduce la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e si aumenta la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto.
F. FORMA CONCAVA NEI PIANI PARALLELI AI RULLI
Questo difetto si corregge intervenendo in modo diverso a seconda del materiale.
Per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato ad inizio zona raffreddamento rapido si riduce la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e si aumenta di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto.
Per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto nella zona di precottura si diminuiscono le temperature di fiamma dei bruciatori 20 sotto il piano rulli e di altrettanto si aumentano le temperature di fiamma dei bruciatori 2 sopra il piano rulli.
In sinergia, ad inizio zona raffreddamento rapido si riduce la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e si aumenta di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto.
G. FORMA CONVESSA OMOGENEA- CONCAVITÀ' VERSO IL BASSO Questo difetto si corregge intervenendo in modo diverso a seconda del materiale.
Per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato ad inizio zona raffreddamento rapido si aumenta la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e si diminuisce di altrettanto la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto.
In sinergia nelle zone fine cottura si diminuiscono le temperature di fiamma dei bruciatori 30 e 40 sotto il piano rulli e di altrettanto si aumentano le temperature di fiamma dei bruciatori 3 e 4 sopra il piano rulli. In ulteriore sinergia ad inizio zona cottura si aumentano le temperature di fiamma dei bruciatori 30 sotto il piano rulli e di altrettanto si diminuiscono le temperature di fiamma dei bruciatori 3 sopra il piano rulli.
Per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto sopra il piano a rulli si diminuiscono le temperature dei bruciatori 3 all'inizio della zona di cottura e si aumentano le temperature dei bruciatori 3 e 4 alla fine della zona di cottura.
Sotto il piano a rulli si aumentano le temperature dei bruciatori 30 all'inizio del piano a rulli (zona inizio cottura) e si diminuiscono le temperature dei bruciatori 30 e 40 alla fine del piano a rulli (zona fine cottura).
In sinergia, ad inizio zona raffreddamento rapido si aumenta la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e si diminuisce la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto.
H. FORMA CONVESSA NEI PIANI PERPENDICOLARI AI RULLI Per ridurre questo difetto si aumenta la temperatura di fiamma dei bruciatori 20 e 30 nelle zone di precottura ed inizio cottura sotto il piano a rulli, e si diminuisce la temperatura dei bruciatori 2 e 3 sopra il piano a rulli. In sinergia si aumenta la pressione nel collettore 50 e/o 60 sotto il piano a rulli e si diminuisce la pressione nel collettore 5 e/o 6 sopra il piano a rulli.
I. FORMA CONVESSA NEI PIANI PARALLELI AI RULLI Questo difetto si corregge intervenendo in modo diverso a seconda del materiale.
Per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato ad inizio zona raffreddamento rapido si aumenta la pressione nel collettore 50 e/o 60 dal basso e si diminuisce di altrettanto la la pressione nel collettore 5 e/o 6 dall'alto.
Per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto nella zona di precottura si diminuiscono le temperature di fiamma dei bruciatori 2 sopra il piano rulli e di altrettanto si aumentano le temperature di fiamma dei bruciatori 20 sotto il piano rulli.
In sinergia, ad inizio zona raffreddamento rapido si aumenta la pressione nel collettore 50 e/o 60 dal basso e si diminuisce di altrettanto la pressione nel collettore 5 e/o 6 dall'alto.
L. FORMA CONVESSA NEI PEZZI ESTERNI AL CARICO
Quando la convessità si manifesta limitatamente ai pezzi prossimi alle pareti del forno all'inizio della zona di raffreddamento rapido si aumenta la pressione dei collettori 70.
Le modifiche in aumento od in diminuzione delle temperature e delle pressioni sono ad ogni intervento preferibilmente della stessa quantità o dei suoi multipli, in guisa che dopo un piccolo numero di ripetuti interventi la regolazione del forno si assesta sui valori desiderati e le piastrelle prodotte rientrano in una qualità commercialmente accettabile .

Claims (38)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la conduzione e la regolazione in retroazione del forno a tunnel per la cottura delle piastrelle ceramiche, comprendente una rulliera di trasporto delle piastrelle, una serie di bruciatori posti al di sopra della rulliera, una serie di bruciatori posti al di sotto della rulliera, una serie di collettori dotati di ugelli erogatori di aria fredda forzata nella parte terminale del forno posti sia sopra che sotto la rulliera, mezzi rilevatori della temperatura all'interno del forno, nonché un processore che comanda l'alimentazione del combustibile e dell'aria ai bruciatori, singolarmente o a coppie, e la pressione di erogazione dell'aria nei collettori per mantenere la curva delle temperature rilevate ai valori preimpostati caratterizzato dalle seguenti operazioni: per ogni lotto di piastrelle da cuocere, impostare nel processore la desiderata curva delle temperature; in una prima memoria del processore memorizzare i difetti standard di dimensione e forma delle piastrelle; in una seconda memoria del processore memorizzare, per ognuno dei difetti standard, le modifiche in aumento o in diminuzione, delle temperature di fiamma dei bruciatori e/o delle pressioni di erogazione dell'aria di raffreddamento adatte a ridurre il difetto; alla uscita del forno, effettuare ad intervalli su ogni piastrella di uno stesso allineamento trasversale di piastrelle in uscita dal forno il controllo della planarità e delle dimensioni delle piastrelle per determinare il tipo di difetto riscontrato mediante confronto coi dati contenuti nella prima memoria, segnalare il difetto riscontrato al processore che provvede individuare il difetto confrontandolo coi dati della prima memoria ed a modificare l'alimentazione dei bruciatori e/o dell'aria di raffreddamento influenti sul difetto in base alle indicazioni dei dati contenuti nella seconda memoria, ed in base al proprio programma.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i difetti standard delle dimensioni delle piastrelle memorizzati nella prima memoria sono i seguenti: calibro; effetto trapezio con lato lungo prossimo alla parete; effetto trapezio con lato corto prossimo alla parete.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i difetti standard della forma delle piastrelle memorizzati nella prima memoria sono i seguenti: forma concava e forma convessa omogenee, concavità e convessità nei piani paralleli ai rulli; concavità e convessità nei piani ortogonali ai rulli; convessità dei pezzi prossimi alle pareti.
  4. 4 . Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il controllo della planarità delle piastrelle di ogni allineamento viene fatto simultaneamente su tutte le piastrelle dell'allineamento .
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il controllo della planarità delle piastrelle di ogni allineamento viene fatto in successione su tutte le piastrelle dell'allineamento.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il controllo delle dimensioni delle piastrelle di ogni allineamento viene fatto simultaneamente su tutte le piastrelle dell'allineamento .
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il controllo delle dimensioni delle piastrelle di ogni allineamento viene fatto in successione su tutte le piastrelle dell'allineamento.
  8. 8. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere i difetti dimensionali di calibro con dimensioni del pezzo superiori al voluto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la temperatura di cottura da 1°C a 5°C sia sopra che sotto la rulliera.
  9. 9. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere i difetti dimensionali di calibro con dimensioni del pezzo inferiori al voluto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: diminuire la temperatura di cottura da 1°C a 5°C sia sopra che sotto la rulliera.
  10. 10. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere i difetti dimensionali di effetto trapezio con lato lungo prossimo alla parete la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la temperatura di fiamma dei bruciatori radiali 4, 40 di fine zona cottura.
  11. 11. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere i difetti dimensionali di effetto trapezio con lato corto prossimo alla parete la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: ridurre la temperatura di fiamma dei bruciatori radiali 4, 40 di fine zona cottura.
  12. 12. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma concava omogenea - concavità' verso l'alto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: ridurre la pressione dell'aria di raffreddamento nei collettori 50 e 60 sotto il piano a rulli, ed aumentare la pressione dei collettori 5 e/o 6 sopra il piano a rulli.
  13. 13. Metodo secondo la riv. 12 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: aumentare la temperatura di fiamma dei bruciatori 30 e 40 posti sotto il piano a rulli e ridurre la temperatura dei bruciatori 3 e 4 posti sopra il piano a rulli, nella zona di fine cottura.
  14. 14. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma concava nei piani perpendicolari ai rulli per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato, la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: diminuire la temperatura di fiamma dei bruciatori 20 e 30 sotto il piano a rulli nella zona di precottura ed inizio cottura e aumentare la temperatura dei bruciatori 2 e 3
  15. 15. Metodo secondo la riv. 14 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: ridurre la pressione nel collettore 50 e/o 60 sotto il piano a rulli all'inizio della zona di raffreddamento rapido, e aumentare la pressione nel collettore 5 e/o 6 sopra il piano a rulli.
  16. 16. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma concava nei piani perpendicolari ai rulli per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 30 e 40 sotto il piano rulli nelle zone fine cottura e di altrettanto aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 3 e 4 sopra il piano rulli, nella zona di fine cottura.
  17. 17. Metodo secondo la riv. 16 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: ridurre la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e aumentare di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  18. 18. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma concava nei piani paralleli ai rulli per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: ridurre la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e aumentare di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  19. 19. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma concava nei piani paralleli ai rulli per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore : diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 20 sotto il piano rulli nelle zone di preriscaldo e di altrettanto aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 2 sopra il piano rulli.
  20. 20. Metodo secondo la riv. 19 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: ridurre la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e aumentare di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  21. 21. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa omogenea con concavità verso il basso per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido
  22. 22. Metodo secondo la riv. 21 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 30 e 40 sotto il piano rulli nelle zone di cottura e di altrettanto aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 3 e 4 sopra il piano rulli.
  23. 23. Metodo secondo la riv. 22 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 30 sotto il piano a rulli e di altrettanto diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 3 sopra il piano a rulli.
  24. 24. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa omogenea con concavità verso il basso per le piastrelle in ceramica monoporosa o biscotto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 30 sotto il piano a rulli e di altrettanto diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 3 sopra il piano a rulli.
  25. 25. Metodo secondo la riv. 24 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  26. 26. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa nei piani perpendicolari ai rulli la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 20 e 30 sotto il piano a rulli e di altrettanto diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 2 e 3 sopra il piano a rulli nelle zone di precottura ed inizio cottura.
  27. 27. Metodo secondo la riv. 26 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  28. 28. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa nei piani perpendicolari ai rulli per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  29. 29. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa nei piani paralleli ai rulli per le piastrelle in monocottura bianca e rossa ed in gres porcellanato la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  30. 30. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa nei piani paralleli ai rulli per le piastrelle in ceramica monoporosa e biscotto la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: diminuire le temperature di fiamma dei bruciatori 2 sopra il piano rulli nelle zone di precottura e di altrettanto aumentare le temperature di fiamma dei bruciatori 20 sotto il piano rulli.
  31. 31. Metodo secondo la riv. 30 caratterizzato dal fatto che la seconda memoria comprende le seguenti ulteriori istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori 50 e/o 60 dal basso e diminuire di altrettanto la pressione nei collettori 5 e/o 6 dall'alto ad inizio zona raffreddamento rapido.
  32. 32. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che per correggere il difetto di planarita di forma convessa nei pezzi prossimi alle pareti la seconda memoria comprende le seguenti istruzioni da inviare al processore: aumentare la pressione nei collettori longitudinali 70.
  33. 33. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che le modifiche in aumento od in diminuzione delle temperature e delle pressioni sono ad ogni intervento della stessa quantità, in guisa che dopo un piccolo numero di ripetuti interventi la regolazione del forno si assesta sui valori desiderati e le piastrelle prodotte rientrano in una qualità commercialmente accettabile.
  34. 34. Metodo secondo la rivendicazione 33 caratterizzato dal fatto che le modifiche in aumento od in diminuzione delle temperature e delle pressioni sono ad ogni intervento di un multiplo della stessa quantità .
  35. 35. Apparecchiatura per la gestione in retroazione di un forno a tunnel per la cottura per piastrelle ceramiche comprendente: - una rulliera di trasporto del materiale posta in una struttura a tunnel dotata di pareti laterali; in cui sono collocate - due serie, rispettivamente una sopra e una sotto la rulliera, di bruciatori diretti verso il centro del forno e distribuiti nella lunghezza del forno; - due serie, rispettivamente una sopra e una sotto la rulliera, di collettori dotati di ugelli per indirizzare aria fredda verso la rulliera, poste nella zona terminale del forno da cui esce il materiale, un mezzo generatore di aria pressurizzata essendo associato ai collettori; - mezzi di controllo della temperatura distribuiti su tutta la lunghezza del forno del forno; - un processore atto a comandare il funzionamento dei bruciatori in funzione dei segnali dei detti mezzi sensori della temperatura; caratterizzata dal comprendere primi mezzi atti a controllare la planarità delle piastrelle in uscita da forno; secondi mezzi a controllare le dimensioni delle piastrelle in uscita dal forno; il processore essendo predisposto per ricevere i segnali di detti primi e detti secondi mezzi, e comprendendo una prima memoria in cui sono memorizzati i difetti standard di dimensione e di planarità delle piastrelle, ed una seconda memoria in cui sono contenute le istruzioni da inviare a detti bruciatori e a detti mezzi generatori di aria pressurizzata per ridurre ognuno dei difetti standard memorizzati, una unità di calcolo che in funzione dei dati ricevuti da detti primi e secondi mezzi e dei dati contenuti in dette prima e seconda memoria comanda il funzionamento dei singoli bruciatori de dei singoli mezzi generatori di aria pressurizzata.
  36. 36. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 35 caratterizzata per il fatto che per ogni collettore è previsto un mezzo generatore di aria di raffreddamento.
  37. 37. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 35 caratterizzata per il fatto che alla uscita del forno è posto un trasportatore con l'asse ortogonale all'asse del forno sul quale si allineano le piastrelle in uscita dal forno e sopra il quale sono posti i primi ed i secondi mezzi di controllo della planarità e delle dimensioni.
  38. 38. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 35 caratterizzata per il fatto che comprende mezzi rilevatori della temperatura posti in prossimità delle pareti laterali del forno.
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