ITRE20010019A1 - Tampone ceramico perfezionato - Google Patents

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Paolo Bosi
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Cbm Srl
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "TAMPONE CERAMICO PERFEZIONATO",
Il presente trovato si riferisce, in modo del tutto generale, alla fabbricazione delle piastrelle ceramiche, e, più in particolare, esso concerne un tampone perfezionato destinato ad essere associato agli stampi per la formatura delle stesse.
Come è noto, gli usuali stampi ceramici comprendono almeno una cavità di formatura la quale è preposta al contenimento di una massa di materiale (o materiali) in polvere, e dentro la quale è scorrevolmente ricevuto un tampone inferiore con cui collabora un sovrastante tampone portato dalla traversa verticalmente mobile della pressa, detti tamponi essendo essenzialmente costituiti da un corpo metallico.
Si precisa che detta cavità di formatura è usualmente definita da lastrine di materiale particolarmente duro, e che nel detto materiale in polvere sono inevitabilmente presenti particelle fini quasi impalpabili ed estremamente abrasive, ed il motivo di dette precisazioni risulterà chiaro nel seguito.
E' altresì noto che gli interstizi compresi tra i granuli costituenti la massa di materiale in polvere dì partenza contengono anche, oltre a dette particelle, dell'aria che al momento della pressatura della piastrella deve essere in massima parte scaricata, altrimenti durante la cottura della piastrella una eccessiva quantità di aria intrappolata in essa genera, come è noto, pressioni tali da comportare distacchi superficiali o anche rotture della stessa.
Per tale ragione, i tamponi associati ad ogni singola cavità dello stampo vengono dimensionati in modo rendere disponibile una stretta luce perimetrale a tutto sviluppo che è preposta allo sfiato dell'aria presente nella massa di polvere (o polveri) di partenza, detto sfiato avvenendo notoriamente a velocità molto elevate.
Per evitare inutili ripetizioni e sconvenienti incomprensioni si precisa che detto sfiato perimetrale non è reso disponibile solamente tra le pareti della cavità di formatura e il tampone scorrevolmente accolto in essa, ma può essere previsto anche per il tampone portato dalla traversa mobile della pressa, tipicamente in presenza di stampi del tipo a punzone entrante come ben sanno i tecnici del settore specifico.
La dimensione trasversale di detta luce dipende da diversi fattori, tra i quali assumono particolare rilevanza la granulometria media del materiale di partenza e il formato, della piastrella, dai quali ovviamente dipende la quantità d'aria presente nella massa da pressare.
Un problema, tuttora irrisolto, che si presenta all'atto di una pressata, è dovuto al fatto che tra gli elementi componenti lo stampo di norma si hanno sconvenienti movimenti reciproci, con conseguente modificazione geometrica della detta luce di sfiato.
Detti movimenti dipendono da diversi fattori, tra i quali assumono particolare rilevanza la irregolare distribuzione della polvere (o polveri) nella cavità dello stampo, la disomogeneità granulometrica della stessa polvere, e la non perfetta planarità degli elementi dello stampo e dei rispettivi organi della pressa.
In buona sostanza, durante una pressata sovente accade che il tampone si dispone eccentricamente rispetto alla cavità di formatura, con almeno un fianco molto prossimo, e a volte anche a contatto, con la parete prospiciente della cavità, ed il fianco contrapposto corrispondentemente maggiormente distanziato dalla rispettiva parete prospiciente della stessa cavità.
Per questa ragione la velocità dell'aria che si scarica attraverso le porzioni di luce al momento più strette risulta considerevolmente più alta (sovente quasi sonica) di quella che si scarica attraverso le porzioni di luce al momento più larghe.
Ora, visto che nell'aria diretta allo scarico sono sempre presenti le dette particelle fini altamente abrasive, avviene che le zone laterali della cavità di formatura dove la luce di sfiato è minore si usurano molto più rapidamente delle altre, nonostante dette zone siano definite come detto da organi particolarmente duri o resistenti.
Va da sé che usure altrettanto rapide si hanno lungo le zone del tampone interessate da detta velocità particolarmente alta dell'aria in scarico.
In tali situazioni è giocoforza arrestare la produzione per rigenerare lo stampo, in assenza della quale si creano sottosquadri che di fatto impediscono lo scarico della piastrella cruda integra.
Lo scopo principale del presente trovato è quello di rendere disponibili mezzi atti a superare la detta problematica, in particolare atti a prolungare la vita utile degli stampi ceramici.
Un altro scopo è quello di raggiungere il detto obiettivo nel contesto di una soluzione costruttiva semplice, razionale e affidabile.
Detti scopi vengono conseguiti grazie ad un tampone avente le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni.
In senso del tutto generale, esso comprende un corpo metallico la cui sagoma in pianta è uguale a quella della rispettiva cavità di formatura ricavata in una matrice di uno stampo ceramico.
Secondo il trovato, lungo i lati del tampone sono previste delle insenature che definiscono, coi lati prospicienti della matrice, dei canali di scarico dell'aria durante la pressatura.
Dette insenature hanno preferibilmente una forma stretta e allungata che è pressoché parallela al rispettivo lato del tampone.
Le stesse insenature sono preferibilmente distribuite in modo regolare o uniforme.
Grazie alla soluzione su delineata vengono raggiunti gli scopi tutti del trovato.
Infatti, anche quando, durante una pressata, il detto tampone si adagia con un bordo contro la faccia prospiciente della cavità di formatura, i canali resi disponibili da dette insenature permettono di scaricare l'aria ad una velocità avente praticamente lo stesso ordine di grandezza di quella che si ha, a parità dei parametri caratteristici che governano la lavorazione, quando il tampone e la cavità sono perfettamente concentrici.
Quindi vengono meno le lamentate precoci usure localizzate, e lo stampo presenta una vita utile sostanzialmente pari a quella corrispondente ad una usura regolare ed uniforme delle pareti della cavità, ciò essendo stato appurato mediante specìfiche prove condotte con stampi corredati di tamponi conformi agli insegnamenti del trovato.
Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure delle allegate tavole disegni che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di attuazione.
La FIG. 1 è una vista in pianta della faccia attiva di un tampone secondo il trovato posto entro una cavità coniugata di formatura di uno stampo ceramico.
La FIG. 2 è una parte della sezione II-II di cui a FIG. 1 in scala ingrandita.
La FIG. 3 è una parte della sezione III-III di cui a FIG. 1 in scala maggiore.
Dalle citate figure si rileva un tampone, indicato nel suo complesso con il riferimento numerico 10, il quale comprende un corpo metallico 1.
Nel caso mostrato il corpo 1 è a pianta retta, in particolare quadra, ma è evidente che essa può essere qualunque, vale a dire anche dotata di porzioni non rettilinee, ad esempio di forma arcuata concava o convessa. Nelle figure la faccia attiva del tampone 10 è resa disponibile dallo stesso materiale che costituisce il corpo 1, ma è evidente che la stessa faccia attiva può essere resa disponibile da una lastra di elastomero associata al corpo 1 o in modo diretto, o con interposizione di una cavità piena di un fluido incomprimibile come ben sanno gli esperti del settore specifico.
Detta faccia attiva è dotata di usuali impronte 4 che sono destinate a formare, sul retro della piastrella, gli altrettanto usuali piedini, e la faccia contrapposta è destinata ad essere fissata in modo noto alla piastra inferiore (non mostrata) di uno stampo ceramico.
Il tampone 10 è concentricamente inserito nella cavità di formatura 2 della matrice 3 dello stampo, dove la sua sagoma esterna si discosta da quella della cavità 2 di una piccola quantità.
Secondo il trovato, lungo ogni singolo spigolo della faccia attiva del blocchetto 1 è ricavata un pluralità di identiche insenature 5 di forma stretta e allungata che sono distribuite con passo costante, e che sfociano al di sotto del blocchetto 1 come è mostrato nelle FIGG. 2 e 3.
La lunghezza e il passo di distribuzione di dette insenature 5 non sono particolarmente critici, mentre invece assume una certa rilevanza il fatto che esse siano distribuite con una certa regolarità per la funzione svolta dalle stesse, che è quella di collaborare con la luce periferica esìstente tra corpo 1 e cavità 2 per scaricare durante la pressata l'aria presente nel materiale in polvere di partenza.
Ha pure rilevanza il fatto che le insenature 5 interessino buona parte della lunghezza del rispettivo spigolo, in particolare in presenza di piastrelle di grosso formato.
La lunghezza complessiva delle insenature 5 previste lungo uno spigolo del corpo 1 può essere compresa tra il 15 e l'85% della lunghezza dello spigolo.
In FIG. 1 il fondo delle insenature 5 è piano e parallelo al rispettivo bordo o spigolo del corpo 1, ma ovviamente nulla vieta di sagomarlo altrimenti.
Inoltre, la profondità di dette insenature 5 può essere compresa tra 0,2 e 0,7 mm.
A titolo esemplificativo, la lunghezza delle insenature 5 può essere di circa 15 mm, il loro passo di distribuzione circa 15 mm, e la loro profondità circa 0,55 mm.
Grazie alla previsione di dette insenature 5, la luce esistente tra gli spigoli superiori del corpo 1 e le facce prospicienti della cavità 2 può essere compresa tra 0,01 e 0,20 mm.
A titolo di confronto si precisa che in un tampone noto avente le dimensioni di quello mostrato detta luce è dell'ordine di 0,20-0,40 mm.
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tampone avente una sagoma in pianta uguale a quella della rispettiva cavità (2) di formatura ricavata in una matrice (3) di uno stampo ceramico, caratterizzato per il fatto che lungo i lati del tampone sono previste delle insenature (5) che definiscono, coi rispettivi lati della matrice, dei canali di scarico dell'aria durante la pressatura .
  2. 2. Tampone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che dette insenature sono distribuite in mòdo
  3. 3. Tampone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che la lunghezza complessiva di dette insenature interessa il 15-85% dello sviluppo di detta sagoma in pianta.
  4. 4. Tampone secondo la rivendicazione 1 caratterizzato per il fatto che dette insenature hanno una forma stretta e allungata posta pressoché parallela al rispettivo tratto di detta sagoma in pianta.
  5. 5. Tampone secondo la rivendicazione 4, caratterizzato per il fatto che dette insenature hanno una profondità pressoché uniforme.
  6. 6. Tampone secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che detta profondità è di 0,2-0,7 mm.
  7. 7. Tampone secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto che detta profondità è di 0,55 min.
  8. 8. Stampo ceramico per la coniatura di piastrelle, caratterizzato per il fatto di essere corredato di almeno un tampone secondo le rivendicazioni da 1 a 7.
  9. 9. Stampo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto che il bordo periferico della faccia attiva del tampone è distanziato dalla superficie prospiciente della rispettiva cavità di formatura di 0,01-0,20 min.
  10. 10. Stampo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato per il fatto che il bordo periferico del tampone e la superficie prospiciente della cavità sono distanziati di 0,10 mm.
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