ITRE20000113A1 - Cestello per il confezionamento di una molteplicita' ordinata di confezioni alimentari monodose destinate ad essere confezionate, ed impiant - Google Patents
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Description
Il presente trovato si riferisce ad un cestello che è atto a contenere in modo ordinato una molteplicità di confezioni monodose di un prodotto alimentare, come, ad esempio, caffè liofilizzato, cioccolato in polvere, sottaceti e mostarda, e cibo per animali, che devono essere assoggettate ad un processo di condizionamento, per esempio un trattamento di sanificazione come una sterilizzazione.
La presente invenzione attiene anche ad un impianto preposto a caricare le dette confezioni alimentari monodose in un cestello conforme al trovato.
A questo punto si precisa che nel seguito per confezione monodose si intenderà' un involucro deformabile sostanzialmente piatto e di dimensioni contenute ottenuto per reciproco accoppiamento, per esempio termosaldatura, dei lembi di almeno un foglio relativamente sottile, ad esempio costituito di carta opportunamente impregnata o ricoperta, o di alluminio.
Simili confezioni possono assumere la forma di una bustina come quella richiamata con il riferimento numerico 8 in FIG.
1, oppure si presentano sotto forma di un piccolo sacchetto, come la confezione 88 di cui a FIG. 2, che ha una sorta di soffietto di fondo.
Le confezioni 8 sono di fatto incapaci di rimanere autonomamente diritte se appoggiate su un piano, mentre le altre 88 lo sono, ma ciò non ha particolare rilevanza per il presente trovato.
Come è noto ai tecnici del settore specifico, simili confezioni dopo il riempimento e la chiusura vengono assoggettate ad un trattamento di condizionamento, tipicamente un processo di sanificazione, che si attua in condizioni ambientali controllate, per esempio entro un forno o un'autoclave.
Per detto processo, secondo la tecnica nota è usuale porre una pluralità di siffatte confezioni entro un recipiente di norma traforato, ed avente sostanzialmente la forma di un vassoio dotato di una pluralità di impronte che sono singolarmente atte ad accogliere una confezione monodose adagiata di piatto.
Un siffatto modo di procedere si è dimostrato insoddisfacente per le ragioni che seguono.
In primo luogo le confezioni adagiate di piatto sono particolarmente ingombranti, quindi a parità di produttività oraria richiedono un numero relativamente alto di vassoi, che ovviamente aumenta considerevolmente in presenza di produzioni massicce, come è sovente il caso nei moderni stabilimenti alimentari.
Inoltre la detta disposizione di piatto non di rado comporta, in particolare in presenza di liquidi di trattamento come avviene ad esempio in autoclave, la fuoriuscita di una o più bustine dalle rispettive impronte del vassoio, e lo spostamento casuale delle stesse in altri punti del vassoio, il che rende poi problematico lo scarico automatico dello stesso vassoio.
Ancora, la citata disposizione di piatto comporta un contatto superficiale relativamente esteso tra confezioni e vassoio, e sovrapposizioni reciproche tra confezioni in presenza di dette migrazioni o spostamenti, col risultato che si possono avere confezioni non completamente condizionate.
Pertanto nel settore specifico è profondamente sentita l'esigenza di mezzi atti a superare la problematica su individuata .
Lo scopo principale del presente trovato è appunto quello di ottemperare a detta esigenza nel contesto di una soluzione costruttiva semplice, razionale, affidabile, durevole e di ingombro contenuto.
Detto scopo viene conseguito grazie alle caratteristiche indicate nelle rivendicazioni.
Conformente ad un primo aspetto del trovato viene reso disponibile un cestello, di cui si dirà in dettaglio nel seguito, il quale comprende un corpo piatto di forma retta che presenta una molteplicità ordinata di cavità passanti a sviluppo pressoché verticale che sono atte a singolarmente accogliere, e trattenere, una confezione alimentare monodose disposta in posizione eretta o quasi.
Grazie alla soluzione su delineata vengono raggiunti gli scopi tutti del trovato.
Infatti, in primo luogo la disposizione pressoché eretta o diritta delle confezioni consente di raggruppare in modo ordinato e ravvicinato un numero relativamente alto di confezioni, cosicché le stesse a parità di produttività oraria occupano complessivamente, in pianta, una estensione relativamente piccola.
Vengono quindi drasticamente abbattuti gli ingombri di cui si è detto in premessa, soprattutto in considerazione del fatto che il cestello conforme al trovato è preferibilmente di tipo accatastatile o impilatile.
Inoltre, visto che per ciascuna confezione è previsto un alloggiamento che avvolge pressoché completamente la confezione, durante il trattamento delle confezioni con liquidi viene praticamente eliminato il rischio di fuoriuscita delle confezioni dalle proprie cavità, col risultato di non creare problemi durante lo scarico automatico del cestello.
Oltre a ciò, tra le confezioni e le superfici delle rispettive cavità si ha una zona di reciproco contatto che è estremamente contenuta, col che le confezioni risultano esposte in modo ottimale alle condizioni ambientali di trattamento.
Come già detto, per il riempimento automatico di cestelli conformi al trovato viene altresì reso disponibile uno specifico impianto, anch'esso ricompreso nella presente invenzione.
Le caratteristiche e i pregi sia costruttivi che funzionali del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione <‘>che segue, fatta con riferimento alle figure delle allegate tavole disegni che illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare forma di attuazione di un cestello portaconfezioni, ed una preferita forma di realizzazione di un impianto per il suo riempimento con confezioni alimentari monodose del tipo specificato nelle premesse.
La FIG. 1 è una vista prospettica di una nota confezione alimentare monodose tipo bustina sostanzialmente piatta.
La FIG. 2 è una vista prospettica simile alla precedente che mostra una nota confezione alimentare monodose tipo bustina con fondo a soffietto.
La FIG. 3 è una vista prospettica parziale con spaccature di un cestello secondo gli insegnamenti del trovato.
La FIG. 4 è una vista in elevazione che mostra una catasta di cestelli del tipo mostrato in FIG. 3.
La FIG. 5 è una vista in elevazione laterale di un impianto automatico per il riempimento di cestelli conformi alle FIGG . 3 e 4 .
La FIG. 6 è una vista in pianta dall'alto della figura precedente .
Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG. 3 e 4, si rileva che il cestello in parola, richiamato con il riferimento numerico 3 nel suo complesso, comprende un corpo reticolare piatto a sagoma retta, nel caso mostrato di forma rettangolare .
Detto corpo può essere costituito di un qualsivoglia tipo di adeguato materiale, ad esempio metallo.
La detta sagoma retta è definita da quattro pareti periferiche reciprocamente ortogonali, tutte con sezione retta a canale, dove i fianchi o ali di detta forma a canale sono rivolti verso l'esterno.
Le due pareti contrapposte indicate con 30 sono più alte delle altre due, indicate con 31, dove le prime 30 hanno una altezza leggermente superiore a quella delle confezioni monodose 8 o 88, e le seconde 31 hanno una altezza inferiore a quella delle stesse confezioni 8 o 88.
In tal modo il bordo superiore delle confezioni 8 o 88 risulta libero, quindi accessibile per lo scarico automatico del cestello 3 mediante dispositivi a pinza.
Inoltre, la detta diversa altezza delle dette pareti periferiche 30 e 31 rende disponibili convenienti luci di aerazione quando i cestelli 3 sono impilati come mostrato in FIG. 4. Ancora, durante l'inserimento delle confezioni 8 o 88 nel cestello 3 i margini interni superiori delle pareti più alte 30 possono essere vantaggiosamente utilizzati in veste di vie di corsa per mezzi di guida coniugati associati all'impianto di cui alle FIGG. 5 e 6.
Per rendere congruente una catasta (v. FIG. 4) di cestelli 3, alle estremità contrapposte delle due ali superiori delle pareti più alte 30 sono previsti quattro perni conici 33 di ritegno e centraggio cui corrispondono, alle estremità opposte delle due ali inferiori delle stesse pareti 30, quattro fori 133 passanti coniugati (FIG. 3).
Inoltre, parallelamente alle pareti più alte 30 è posta una pluralità di identiche paratoie 130 piane verticali equidistanti, e parallelamente alle pareti più basse 31 è posta una pluralità di setti 131.
Dette paratoie 130 e detti setti 131 hanno la stessa altezza, la quale è pari a quella delle pareti 31 più basse. In tal modo la luce definita dalle pareti perimetrali 30 e 31 viene suddivisa in una pluralità ordinata di identiche tasche a sviluppo verticale che sono singolarmente atte a ricevere una confezione monodose 8 o 88, quest'ultima in posizione sostanzialmente eretta o diritta.
In particolare detta pluralità è disposta secondo uno schema matriciale con m righe e n colonne, particolarmente adatto per il riempimento del cestello 3 come si vedrà.
La citata tasca è inferiormente aperta, e presenta, in pianta, una lunghezza che è leggermente superiore alla larghezza delle confezioni 8 o 88. La larghezza della stessa tasca si rastrema dall'alto al basso, e detta rastremazione deriva dalla sagoma trasversale appuntita dei setti 131, nel caso mostrato costituiti da un corpo lastriforme ripiegato a metà su sé stesso quasi a libretto, la quale sagoma rende disponibili, tra confezione 8 o 88 e setti 131, delle zone di contatto lineari cui è demandato il sostegno della confezione .
E' appena il caso di rilevare che detto sostegno può essere ottenuto in altro modo ancora, ad esempio prevedendo dei setti 131 piani inferiormente dotati di risvolti conformati a pettine, oppure associando a detti setti piani un sottostante reticolo di fili, come uno strato di rete.
In tal modo a parità di dimensioni in pianta può essere aumentata la capacità del cestello 3. Ancora, visto che la detta tasca avvolge quasi completamente la rispettiva confezione 8 o 88, il rischio che quest'ultima fuoriesca dalla tasca durante un trattamento con liquidi è praticamente inesistente.
Inoltre, tutti gli elementi che compongono il cestello 3, ossia le pareti 30, le pareti 31, le paratoie 130 e i setti 131 sono dotati di aperture passanti, nel caso mostrato in forma di asole, richiamate (v. FIG. 1) con 232, 132, 32 e 332, rispettivamente.
E' evidente che al posto di dette asole possono essere previsti fori circolari opportunamente dimensionati. In tal modo viene minimizzata la zona di reciproco contatto tra le confezioni 8 o 88 e le superfici delle rispettive tasche o cavità, quindi massimizzata o ottimizzata l'esposizione delle stesse confezioni 8 o 88 alle condizioni ambientali di trattamento .
L'impianto per il riempimento dei cestelli 3, vedi le F1GG.
5 e 6, comprende un trasportatore 1 orizzontale a palette che è posto trasversalmente e al di sopra di un trasportatore 2 orizzontale di avanzamento dei cestelli 3 da riempire, cui fa seguito un trasportatore 4 orizzontale di allontanamento dei cestelli 3 pieni.
Nell'esempio mostrato la lunghezza in pianta delle tasche dei cestelli 3 è posta trasversalmente al trasportatore 2, che è comandato a traslare secondo passi aventi una ampiezza pari al passo di distribuzione delle file trasversali di tasche .
Nei vani definiti tra paletta e paletta del trasportatore 1 vengono caricate di piatto, tramite mezzi noti, le confezioni 8 o 88, col loro asse longitudinale posto ortogonale a quello del trasportatore 1.
Il trasportatore 1 si muove a passi durante il caricamento delle confezioni 8 o 88, e si arresta quando alla estremità a valle è presente un numero di confezioni pari a quello di una fila traversale di tasche del sottostante cestello 3, al momento stazionario.
La detta estremità a valle del trasportatore 1 è sovrastata da un nastro 5 a moto intermittente che è posto trasversalmente al detto trasportatore 1, e che presenta almeno una serie trasversale di identiche palette di spinta 7, in numero pari a quello di una serie trasversale di tasche del cestello 3, le quali palette di spinta 7 sono atte ad inserirsi nei vani definiti dalle palette del trasportatore 1.
Dopo l'arresto di quest'ultimo il nastro 5 riceve il consenso per traslare di un passo, col che le dette palette 7 trasferiscono la serie prospiciente di confezioni 8 o 88 dal trasportatore 1 alla estremità a monte di un trasportatore 6 a nastro,'ortogonale al trasportatore 1.
Detto trasportatore 6, tipicamente a moto intermittente, comprende, vedi meglio la FIG. 5, un tratto iniziale sostanzialmente orizzontale, un tratto intermedio curvo ripiegato verso il' basso, ed un tratto terminale sostanzialmente verticale la cui estremità inferiore è posta praticamente a raso con le generatrici superiori delle pareti 30 del sottostante cestello 3.
Di fronte al detto tratto terminale si trova un nastro 77 di accompagnamento il cui ramo di andata converge leggermente in basso verso l'estremità inferiore del citato tratto terminale .
La distanza tra i due nella parte alta è praticamente pari allo spessore massimo delle confezioni in condizione indeformata, e nella parte bassa è inferiore allo spessore sopra individuato. Ciò consente di appiattire le confezioni 8 o 88, e ne favorisce l'inserimento nelle sottostanti tasche del cestello 3.
Infatti i due nastri 6 e 77 traslano in modo sincrono, in guisa da abbrancare le confezioni, allinearle verticalmente con la sottostante serie trasversale di tasche, e lasciarle poi cadere in esse.
Quindi il cestello 3 trasla di un passo, ed il tutto si ripete identicamente per le altre serie trasversali di tasche, fino al completo riempimento del cestello, rimpiazzato automaticamente con un altro.
I cestelli pieni vengono allontanati dal trasportatore 4 che trasla ad una velocità preferibilmente superiore a quella del trasportatore 2. Ovviamente il tutto è posto sotto il controllo di un sistema generale di governo -PLC- tipico di simili impianti, la cui implementazione è ben nota ai tecnici del settore specifico.
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate .
S'intende che l'invenzione può presentare diverse varianti. Così, ad esempio, il carico di file ordinate di confezioni 8 o 88 sul trasportatore 6 può essere attuato con altri mezzi, per esempio un equipaggio mobile con ventose.
Ancora, le paratoie 130 e i setti 131 del cestello 3 possono essere costituiti da pezzi di rete.
Inoltre, le serie trasversali di tasche possono essere inclinate rispetto alla verticale verso monte o verso valle, cosicché tutte le confezioni . assumono lo stesso orientamento, il che è particolarmente vantaggioso al momento dello scarico automatico delle confezioni dai cestelli mediante sistemi a pinza.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Cestello per il contenimento di confezioni alimentari monodose deformabili di forma piatta, caratterizzato per il fatto di comprendere un corpo piatto (3) di forma retta che presenta una molteplicità ordinata di cavità passanti a sviluppo pressoché verticale che sono atte a singolarmente accogliere, e trattenere, una confezione alimentare monodose (8 o 88) disposta in posizione pressoché eretta.
- 2. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detta molteplicità di cavità è distribuita secondo uno schema matriciale con m righe e n colonne.
- 3. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il .fatto di comprendere una cornice perimetrale esterna a sagoma retta entro la quale si trova un reticolo di paratoie e setti divisori reciprocamente ortogonali atti a rendere disponibili le dette cavità, e dove la dimensione maggiore in pianta di queste ultime è parallela a due lati reciprocamente paralleli di detta cornice.
- 4. Cestello secondo la rivendicazione 3, caratterizzato per il fatto che due lati contrapposti reciprocamente paralleli di detta cornice hanno un altezza almeno pari alla corrispondente dimensione delle confezioni accolte in dette cavità, mentre i due restanti lati hanno una altezza inferiore alla detta corrispondente dimensione delle confezioni .
- 5. Cestello secondo la rivendicazione 3, caratterizzato per il fatto che le pareti di detta cornice perimetrale, dette paratoie e detti setti presentano una pluralità di aperture passanti, come fori.
- 6. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che le superfici definenti ogni singola cavità sono parallele due a due, ed il sostegno delle confezioni è demandato ad un elemento traforato, come uno strato di rete, che è fissato sotto il cestello.
- 7. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il sostegno delle confezioni è demandato ad un restringimento inferiore delle cavità, dove detto restringimento .si trova in corrispondenza delle due superfici contrapposte della cavità che sono rivolte verso le facce sostanzialmente piane della confezione piatta.
- 8. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che le cavità sono inclinate rispetto alla verticale nel senso ortogonale al piano di giacitura delle confezioni .
- 9. Cestello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che lungo il margine periferico superiore di detto corpo piatto è prevista una serie di elementi maschio o femmina cui corrispondono, lungo il margine periferico inferiore dello stesso corpo piatto, elementi coniugati tipo femmina o maschio che sono atti ad accoppiarsi con i precedenti per stabilizzare una serie di cestelli accatastati .
- 10. Impianto per il riempimento di cestelli secondo le rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato per il fatto di comprendere un trasportatore (2) sostanzialmente orizzontale di sostegno e avanzamento a passi dei cestelli da riempire, su cui i cestelli vengono disposti con la dimensione maggiore in pianta delle cavità posta trasversalmente al senso di avanzamento, ed un soprastante trasportatore di servizio atto a traslare nel senso del precedente, e sul quale vengono formate file trasversali di confezioni comprendenti un numero di confezioni pari a quello delle file trasversali di cavità del sottostante cestello, detto trasportatore di servizio avendo un tratto finale pressoché verticale orientato verso il basso e prossimo al cestello, a detto tratto finale essendo associato un organo di accompagnamento e guida delle confezioni in transito.
- 11. Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato per il fatto che detto organo di guida consiste in un nastro traslante in sincronismo col detto tratto finale di detto trasportatore di servizio, ed avente il proprio ramo di andata che converge leggermente verso l'estremità inferiore del citato tratto finale, da cui si distanzia mediamente di una quantità dello stesso ordine di grandezza dello spessore della confezione in configurazione indeformata.
- 12. Linea per la preparazione e il condizionamento di confezioni alimentari monodose aventi sostanzialmente la forma di una bustina, caratterizzata per il fatto di comprendere almeno un impianto secondo le rivendicazioni 10 e 11, e di essere corredata di almeno un cestello secondo le rivendicazioni da 1 a 9.
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