ITRA20110022A1 - Macchina ginnica - Google Patents

Description

"MACCHINA GINNICA"

La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare e provvista di un gruppo di carico azionabile ciclicamente. Più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare e provvista di un gruppo di carico azionabile ciclicamente attraverso una coppia di pedane .

DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA

Nel settore delle attrezzature ginniche sono note da tempo delle macchine ginniche denominate "stepper" che permettono di riprodurre il movimento ciclico che si esegue quando si salgono dei gradini e delle macchine ginniche cosiddette "ellittiche" che permettono di eseguire un movimento continuo e ciclico lungo traiettorie sostanzialmente ellittiche. In quest'ultimo caso, il movimento simula sostanzialmente quello della camminata o della corsa con il vantaggio che, essendo permanente il contatto tra ogni piede dell'utente e la rispettiva interfaccia, l'utente si avvantaggia del movimento ed evita i rischi di traumi che possono verificarsi nell'impatto ripetuto col suolo o, in un tappeto ginnico, con la lastra posta al disotto del nastro scorrevole.

Il panorama dei brevetti in materia presenta i lavori di alcuni inventori che hanno pensato di lasciare all'utente la possibilità di eseguire alternativamente il movimento dello stepper e della macchina ellittica, e quindi la possibilità di passare indifferentemente da una delle due modalità di allenamento all'altra. Nel settore, questo tipo di macchine sono denominate "a falcata libera".

In tale scenario si conoscono alcuni interessanti brevetti a nome Robert E. Rodgers US 7507184, US 7708668, che costituisce un perfezionamento del primo, ed il brevetto US 7811208, a propria volta perfezionamento concepito sempre dallo stesso richiedente/inventore sulla base dei suoi due precedenti.

Da tali brevetti si ricava l'insegnamento di rendere disponibile, ad ogni arto inferiore, una leva provvista di una pedana attraverso un organo rigido ed un organo flessibile collegati alle rispettive estremità della leva stessa. L'organo rigido à ̈ costituito da un braccio basculabile portato frontalmente dal telaio e l'organo flessibile à ̈ costituito da un cavo rinviato da una puleggia portata dal telaio. In un caso tale cavo à ̈ collegato al braccio attraverso una propria prima estremità ed à ̈ collegato all'estremità libera della stessa leva attraverso una restante seconda estremità libera. In un altro caso, la seconda estremità libera del cavo à ̈ collegata ad un disco portato girevole dal telaio. In un ulteriore caso, la porzione inferiore della leva presenta una sporgenza rivolta verso il basso che à ̈ accoppiata rigidamente ad una cinghia anulare portata dal telaio al disotto della leva stessa.

In tutti questi casi, l'utente sperimenta l'uso di una macchina a falcata variabile in cui degli ostacoli costituiti da cavi complicano l'accesso e l'uscita attraverso la parte posteriore o i fianchi della macchina stessa. In particolare, nel caso delle prime due macchine descritte l'accesso posteriore à ̈ impedito dal fatto che il telaio presenta una porzione posteriore di notevole ingombro mentre, nel caso del terzo tipo di macchina a falcata libera, l'accesso laterale o l'uscita sono problematici e richiedono attenzione per evitare che l'utente inciampi in un ostacolo evidentemente costituito dal cavo che supporta ogni leva stessa.

Per quanto sopra descritto, il problema sopra descritto rappresenta una sfida interessante per la richiedente allo scopo di rendere le macchine a falcata libera più facilmente utilizzabili, in modo tale da creare le condizioni per un sensibile incremento dei volumi di vendita di prodotti affidabili e di facile impiego.

La necessità di consentire ad un utente di accedere alle pedane per prepararsi ad eseguire un allenamento su di una macchina a falcata libera o di scendere dalle rispettive pedane in tutta sicurezza ha condotto la richiedente a porsi il problema di come rendere sicuri l'accesso e la successiva discesa dalle pedane stesse anche per una persona con mobilità limitata o affaticata a seguito dell'esecuzione dell'esercizio allenante,e quindi con un grado di attenzione ridotto e trovare una soluzione a tale problema in modo innovativo.

In considerazione della situazione sopra descritta sarebbe auspicabile disporre di una macchina ginnica che, oltre a permettere di limitare e possibilmente superare gli inconvenienti tipici del sopra illustrato stato dell'arte nota, permetta di definire un nuovo standard per tali tipi di macchine.

SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE

La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare e provvista di un gruppo di carico azionabile ciclicamente. Più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina ginnica per l'esecuzione di sessioni di allenamento cardiovascolare e provvista di un gruppo di carico azionabile ciclicamente attraverso una coppia di pedane .

Scopo della presente invenzione à ̈ fornire degli insegnamenti per produrre una macchina ginnica a falcata variabile, che oltre ad essere particolarmente efficace dal punto di vista cinematico e dinamico, sia anche intrinsecamente sicura, in quanto conformata per permettere il libero accesso posteriore e laterale, in quanto priva di ostacoli per l'utente lungo la leva che porta le pedane.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina ginnica a falcata variabile le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della macchina ginnica secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano almeno un esempio di attuazione non limitativo, in cui parti identiche o corrispondenti sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:

- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica schematica di una macchina ginnica secondo la presente invenzione;

la figura 2 Ã ̈ una vista in elevazione in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza della figura 1.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE

Nella figura 1, con 1 à ̈ indicata, nel suo complesso, una macchina ginnica per l'esecuzione di allenamenti cardiovascolari coinvolgendo gli arti inferiori e, selettivamente, gli arti superiori, lasciando libero l'utente di definire, in uso, il movimento allenante. La macchina 1 à ̈ provvista di un telaio 10, di un gruppo di azionamento 20 che à ̈ supportato dal telaio 10 stesso attraverso un gruppo di supporto 30 ed à ̈ provvisto di almeno un'interfaccia 200 utente. Il telaio 10 comprende un basamento 11 ed à ̈ stato rappresentato nella figura 1 impiegando un simbolo convenzionale, comprendente alcuni tratti di linea inclinati di 45° rispetto ad una linea orizzontale e uniformemente distribuiti.

Il gruppo di supporto 30 comprende una prima leva 32 che à ̈ incernierata al telaio 10 in corrispondenza di un primo asse 31 ed à ̈ accoppiata all'interfaccia 200 in corrispondenza di un secondo asse 33 di fulcro. Tale secondo asse 33 à ̈ orientato secondo una direzione determinata D per permettere, in uso, variazioni dell'inclinazione di ogni interfaccia 200 rispetto al telaio 10. Inoltre, il gruppo di supporto 30 comprende, per ciascuna interfaccia 200, un organo di appoggio 34 accoppiato alla corrispondente interfaccia 200 stessa in modo determinato per risultare mobile lungo una pista 100 trasversale alla direzione D determinata solidale al basamento 11 del telaio 10. Ogni organo di appoggio 34 à ̈ collegato alla corrispondente interfaccia 200 attraverso una seconda leva 36 ed almeno una terza leva 37 accoppiate fra loro a compasso. In particolare, la leva 36 ed ogni leva 37 sono infulcrate fra loro in un terzo asse di fulcro 38, associato al relativo organo di appoggio 34. Come risulta chiaramente dalla figura 1, e con maggiore dettaglio dalla figura 2, la seconda leva 36 à ̈ infulcrata stabilmente all'interfaccia 200 mentre ogni terza leva 37 à ̈ collegata all'interfaccia 200 in modo girevole attraverso l'interposizione di un carrello 50, che à ̈ portato dall'interfaccia 200 in modo scorrevole. Si noterà che, a vantaggio della fluidità del funzionamento, ogni organo di appoggio 34 comprende un rullo 340 girevole rispetto al terzo asse di fulcro 38 e disposto trasversalmente alla pista 100. D'altra parte, tale organo di appoggio 34 potrebbe anche comprendere un organo rigido, noto e non illustrato per economia di disegno, delimitato inferiormente una porzione cilindrica atta a contenere il terzo asse di fulcro 38, e quindi presentare una porzione curva da banda opposta alle seconda e terza leve 36 e 37, per poter scorrere liberamente lungo la pista 100 svolgendo, in uso, azione di appoggio scorrevole per le estremità accoppiate fra loro delle leve 36 e 37 e, quindi, per ogni barra 210. Per chiarezza e per coerenza con le figure allegate si ritiene utile precisare che la macchina 1 sopra descritta à ̈ predisposta per avere un gruppo di azionamento 20 provvisto di una coppia di interfacce 200, ciascuna delle quali comprende una barra 210 che termina con una pedana 212 in posizione di estremità.

Naturalmente, la macchina 1 comprende un gruppo di carico 40, portato dal telaio 10 ed accoppiato meccanicamente a ciascuna interfaccia 200, in modo tale da permettere ad utente di dissipare, in uso, potenza meccanica a scopo allenante.

Il gruppo di carico 40 comprende un organo girevole 42 rispetto al telaio 10 in un quarto asse 43 di fulcro parallelo alla direzione D determinata; tale organo girevole 42 à ̈ posizionato in corrispondenza di un piano mediano longitudinale disposto tra le prime leve 32 ed à ̈ provvisto di una coppia di organi di aggancio 44, ciascuno con funzione di manovella. Le due manovelle 44 sono posizionate sulle rispettive facce opposte e in posizioni diametralmente opposte rispetto al quarto asse 43 per scopi che saranno chiariti meglio in seguito. L'organo girevole 42 à ̈ accoppiato ad un freno elettromagnetico 420 di tipo noto secondo uno schema meccanico che verrà precisato di seguito. Tale freno elettromagnetico 420 à ̈ provvisto di un disco 422 portato girevole dal telaio 10 in modo coassiale con il quarto asse 43 e comprende, inoltre, un elemento dissipatore 423 portato dallo stesso telaio 10, associato perifericamente al disco 422 ed illustrato per praticità nella figura 1 come un organo a ponte portato fisso dal telaio 10 stesso. In particolare, il freno elettromagnetico 420 ha la funzione, in uso, di regolare la potenza scambiabile da un utente con le barre 210 nel corso di un esercizio. In particolare, si ritiene utile precisare che al disco 422 à ̈ accoppiato un ulteriore disco 424 in modo coassiale; tale disco 424 presenta massa e dimensioni tali da agire con funzione di volano alle variazioni di potenza scambiata dall'utente con le pedane 212. Il freno 420 comprende, inoltre, un disco 422 portato girevolmente dal telaio 10 e coassialmente al volano 424. L'organo girevole 42 à ̈ accoppiato al volano 424 attraverso una trasmissione meccanica 421 provvista di una cinghia nota, visibile nella figura 1 e non numerata per praticità.

La macchina 1, inoltre, comprende un dispositivo di vincolo 60 associato a ciascun carrello 50 con funzione di controllare il movimento delle pedane 212 in direzione verticale e a mantenere costantemente in opposizione di fase le due prime leve 32. In particolare, il dispositivo di vincolo 60 comprende, per ciascuna barra 210, un organo flessibile 62 collegato con una rispettiva estremità ad una estremità libera (che si à ̈ deciso di non numerare per praticità) di una corrispondente manovella 44 dell'organo girevole 42 e con la restante estremità al carrello 50 corrispondente, con funzione di condizionare, in uso, la posizione del carrello 50 stesso lungo la relativa barra 210 e, pertanto, di controllare l'inclinazione di ogni terza leva 37 rispetto alla corrispondente seconda leva 36. Ciò permette sia di muovere le pedane 212 selettivamente secondo un moto di oscillazione a quota sostanzialmente costante, sia di muovere le pedane in oscillazione attorno al secondo asse di fulcro 33, in direzione sostanzialmente verticale. Con particolare riferimento alla figura 2, il dispositivo 60 comprende, inoltre, per ciascuna prima leva 32, un manovellismo di spinta 64 che à ̈ atto a fasare, a mantenere costantemente in opposizione di fase le due prime leve 32 in modo rigido e le pedane 212 anche nel movimento di pura oscillazione a quota sostanzialmente costante. Tale manovellismo di spinta 64 comprende un disco 65, portato girevole parallelamente al primo asse 31, con funzione di doppia manovella, ed una coppia 66 di bielle, ciascuna delle quali à ̈ accoppiata alla corrispondente prima leva 32 in modo liberamente girevole. Al disco 65 può essere selettivamente associato un ulteriore freno elettromagnetico 425 sostanzialmente identico al freno elettromagnetico 420, provvisto di un disco 426 portato girevole dal telaio 10 e coassiale al disco 65 e di un elemento dissipatore 427, che à ̈ portato dallo stesso telaio 10, à ̈ sostanzialmente identico all'elemento dissipatore 423 ed à ̈ associato perifericamente al disco 426.

In uso, il dispositivo di vincolo 60 permette di vincolare le due pedane 212 in oscillazione attorno al secondo asse di fulcro 33, in direzione sostanzialmente verticale e il manovellismo di spinta 64 permette, a propria volta, di muovere le pedane 212 selettivamente secondo un moto di oscillazione a quota sostanzialmente costante. Naturalmente, la combinazione del dispositivo di vincolo 60 e del manovellismo di spinta 64 permette di combinare i due movimenti sopra descritti e quindi di muovere le pedane 212 su traiettorie che presentano un comune andamento sostanzialmente ellittico. La macchina 1 presenta, inoltre, degli organi di rinvio, in particolare delle pulegge, che sono disposte tra ogni interfaccia 200 e la corrispondente prima leva 32, ed in particolare tra un rispettivo carrello 50 e la corrispondente manovella 44 dell'organo girevole 42, per guidare l'organo flessibile 62 e permettere lo scambio di energia con il volano 424 e con il disco 422 del freno elettromagnetico 420. Con particolare riferimento alla figura 2, a ciascuna interfaccia 200, e quindi a ciascun carrello 50, corrispondono due pulegge, una prima delle quali indicata con il numero di riferimento 72 à ̈ portata dal telaio 10 in posizione affiancata al primo asse 31 di fulcro, ed in particolare infulcrata ad un quinto asse 310, mentre la restante puleggia, indicata con il numero di riferimento 74, à ̈ portata dalla rispettiva barra 210 nei pressi del secondo asse 33 di fulcro in cui una prima leva 32 à ̈ infulcrata alla rispettiva barra 210. Si ritiene utile precisare che potrebbe essere utile rendere coincidenti gli assi di rotazione delle prime leve 32 rispetto al telaio 10 e delle corrispondenti pulegge 72 per semplificare il montaggio della macchina 1 stessa e, per lo stesso motivo, rendere coincidenti i secondi assi 33 di rotazione relativa delle barre 210 e delle prime leve 32 con ì corrispondenti assi di rotazione delle pulegge 74. Nella figura 2 per praticità, gli assi di rotazione delle pulegge 74 sono stati rappresentati coincidenti con gli assi di rotazione relativa delle prime leve 32 e delle barre 210, senza per questo limitare la portata della presente invenzione.

L'uso della macchina ginnica 1 risulta completamente comprensibile da quanto sopra illustrato e non richiede ulteriori spiegazioni.

Tuttavia può essere utile puntualizzare che nella macchina 1 sopra descritta la posizione degli assi di fulcro delle pulegge 72 e 74 permette agli utenti di muovere le barre 210 di pura traslazione alternata avanti e indietro, mantenendo le pedane 212 a quota sostanzialmente costante, quindi con componente verticale sostanzialmente nulla, senza azionare il volano 42, quindi combinando il carico inerziale dato dalla resistenza opposta dai membri azionati, tra cui, oltre alle barre 210, le prime leve 32, le seconda e terza leve 36 e 37, oltre al rullo 340 con il carico regolabile a piacere offerto dal freno elettromagnetico 425. Per converso, nel caso in cui l'utente desiderasse simulare il movimento di salita di gradini, eseguibile su macchine denominate comunemente "stepper" sarebbe sufficiente muovere le gambe con falcata nulla, quindi esercitare esclusivamente una spinta verticale sulle pedane 212. In questo caso, si produrrebbe 1'interazione con il volano 42 attraverso la movimentazione dei carrelli 50, e la movimentazione alternata della porzione posteriore delle barre 210 in rotazione attorno al secondo asse 33 di fulcro. Si ritiene opportuno precisare che in questo caso il tratto di organo flessibile 62 disposto tra le pulegge 72 e 74 presenta estensione sostanzialmente costante, dato che la linea tangente corrispondente a tali pulegge resta sostanzialmente invariata la stessa.

Inoltre, restando in una situazione intermedia tra le due sopra descritte, in cui sia la componente orizzontale del moto sia la componente verticale sono diverse da zero, la traiettoria delle pedane 212 à ̈ sostanzialmente ellittica. Risulta infine chiaro che alla macchina 100 qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione.

Ad esempio, con riferimento alla versione della macchina 1 illustrata nella figura 3, si può pensare di associare alla macchina 1 stessa un dispositivo di sicurezza 80 che, in caso di rottura di uno degli organi flessibili 62, mantenga le barre 210 in una posizione sostanzialmente identica a quella assunta precedentemente al verificarsi dell'evento critico sopra menzionato. Il dispositivo di sicurezza 80 potrebbe essere di tipo attivo o di tipo passivo. Nel caso in cui si desiderasse contenere i costi di tale dispositivo di sicurezza, allora si potrebbe semplicemente prevedere un organo di sicurezza passivo, definito da una battuta 82 accoppiata rigidamente a ciascuna barra 210 in posizione di estremità lungo il percorso del carrello 50 da banda opposta al secondo asse 33. È evidente che ciascuna battuta 82 à ̈ atta a fungere da fine corsa per il carrello 50, e quindi a prevenire cadute dell'utente dalle pedane 212 a causa di una possibile perdita del controllo della situazione .

In base a quando sopra descritto, risulta facilmente comprensibile che la macchina ginnica 1 à ̈ selettivamente impiegabile per permettere ad un utente di muovere selettivamente i propri arti inferiori con falcata regolabile, e quindi per allenarsi selettivamente alla corsa o alla camminata; oppure può essere impiegata come stepper, e in questo caso le barre 210 ruoteranno rispetto ai rispettivi secondi assi di fulcro 33 mantenuti sostanzialmente coassiali fra loro, con le prime leve 32 sostanzialmente ferme e affiancate; oppure può essere impiegata per permettere oscillazioni degli arti inferiori mantenendo le pedane 212 a quota sostanzialmente costante. Per quanto sopra descritto, l'assorbimento di potenza potrà essere regolato nel primo caso agendo sul freno elettromagnetico 420 e/o sul freno elettromagnetico 425; nel secondo caso le prime leve 32 restano ferme, quindi il manovellismo di spinta 64 à ̈ altrettanto fermo e l'assorbimento di potenza potrà essere regolato agendo esclusivamente sul freno elettromagnetico 420, che viene azionato dalla traslazione dei carrelli 50 lungo le barre 210 e quindi dalla trazione esercitata sulle manovelle 44 dagli organi flessibili 62. Nel terzo caso gli organi flessibili 62 non vengono sollecitati, il movimento delle prime leve 32 muove il manovellismo di spinta 64 e quindi l'assorbimento di potenza si potrà regolare agendo esclusivamente sul freno elettromagnetico 425. Per quanto sopra descritto, macchine eseguite in attuazione della presente invenzione come la macchina 1 permettono ai rispettivi utenti di allenarsi alla camminata o alla corsa, definendo a piacere l'ampiezza della falcata fino a limitarlo a zero, in questo caso permettendo di eseguire il movimento di salita a gradini come sugli "stepper". In aggiunta, mancando totalmente di vincoli laterali e/o posteriori, si conferma che macchine conformate analogamente alla macchina 1 permettono agli utenti di accedere e di discendere in modo facilitato in condizioni di totale sicurezza, risultando impiegabili anche da utenti con mobilità ridotta o limitata capacità di interagire con l'ambiente circostante.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina ginnica (1) stazionaria provvista di un telaio (10), di un gruppo di azionamento (20) supportato dal detto telaio (10) attraverso un gruppo di supporto (30) e provvisto di almeno un'interfaccia (200) utente; il detto gruppo di supporto (30) comprendendo una prima leva (32) incernierata al detto telaio (10) ed accoppiata alla detta interfaccia (200) in un primo asse (33) di fulcro orientato secondo una direzione determinata (D) per permettere, in uso, variazioni dell'inclinazione di ogni detta interfaccia (200) rispetto al detto telaio (10); caratterizzata dal fatto che il detto gruppo di supporto (30) comprendendo, inoltre, un organo di appoggio (34) accoppiato alla detta interfaccia (200) in modo determinato per risultare mobile lungo una pista (100) trasversale alla detta direzione (D) determinata solidale al detto telaio (10); ogni detto organo di appoggio (34) Ã ̈ collegato alla detta interfaccia (200) attraverso una seconda leva (36) ed una terza leva (37), infulcrate fra loro in corrispondenza del relativo detto organo di appoggio (34); la detta seconda leva (36) essendo infulcrata stabilmente alla detta interfaccia (200) e la detta terza leva (37) essendo collegata alla detta interfaccia (200) in modo girevole attraverso 1'interposizione di un carrello (50) scorrevole.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di carico (40) portato dal detto telaio (10) ed accoppiato meccanicamente a ciascuna detta interfaccia (200) in modo tale da permettere il reciproco scambio di potenza meccanica per permettere, in uso, l'esecuzione un esercizio allenante.
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il detto gruppo di azionamento (20) comprende una coppia di dette interfacce (200), ciascuna delle quali comprendendo una barra (210) terminante con una pedana (212) disposta sulla detta barra (210) in posizione di estremità; ogni detto carrello (50) essendo portato scorrevole dalla corrispondente detta interfaccia (200); dei mezzi di vincolo (60) essendo previsti in associazione a ciascuna detta barra (210) per mantenere le dette pedane (212) costantemente in opposizione di fase .
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di vincolo (60) comprendono un organo flessibile (62) per ciascuna detta barra (210) disposto tra il detto gruppo di carico (40) ed ogni detto carrello (50) per controllare, in uso, un'inclinazione di ogni detta terza leva (37) rispetto alla corrispondente detta seconda leva (36).
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il detto gruppo di carico (40) comprende un organo girevole (42) disposto tra le dette barre (210) e supportato dal detto telaio (10) con un rispettivo secondo asse (43) di fulcro parallelo alla detta direzione (D) determinata e provvisto di organi di aggancio (44) per ciascun detto organo flessibile (62); dei mezzi di rinvio (72, 74) essendo disposti tra la detta interfaccia (200) e la detta prima leva (32) per guidare il detto organo flessibile (62) tra un rispettivo detto carrello (50) ed il corrispondente organo di aggancio (44) del detto organo girevole (42).
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il detto organo girevole (42) presenta i detti organi di aggancio (44) su rispettive facce opposte in posizioni diametralmente opposte rispetto al detto secondo asse (43); il detto dispositivo di carico (40) comprendendo un dispositivo dissipatore di energia (46) regolabile e di tipo elettromagnetico.
7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1-6, caratterizzata dal fatto che ogni detto organo di appoggio (34) comprende un rullo (340) provvisto di un asse di fulcro (342) disposto trasversalmente alla detta pista (100).
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di rinvio (72, 74) comprendono una prima puleggia (72) portata girevole dal detto telaio (10) ed una seconda puleggia (74) portata girevole da una rispettiva detta barra (210)per ciascun detto carrello (50).
9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4-8, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di vincolo comprendono un manovellismo di spinta essendo disposto tra le dette prime leve (32) e collegato a queste ultime per mantenerle rigidamente in opposizione di fase.
10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4-9, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di sicurezza (80) provvisto di una battuta (82) fissa atta a fungere da fine corsa per il detto carrello (50) lungo la corrispondente detta barra (210) da parte opposta al detto secondo asse (33).