ITRA20070040A1 - Dispositivo avvolgitore - Google Patents

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ITRA20070040A1
ITRA20070040A1 ITRA20070040A ITRA20070040A1 IT RA20070040 A1 ITRA20070040 A1 IT RA20070040A1 IT RA20070040 A ITRA20070040 A IT RA20070040A IT RA20070040 A1 ITRA20070040 A1 IT RA20070040A1
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IT
Italy
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drum
axis
support
winder according
actuator
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English (en)
Inventor
Luciano Rienzo
Vladimiro Zattini
Original Assignee
A R Te Srl
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63HMARINE PROPULSION OR STEERING
    • B63H9/00Marine propulsion provided directly by wind power
    • B63H9/04Marine propulsion provided directly by wind power using sails or like wind-catching surfaces
    • B63H9/08Connections of sails to masts, spars, or the like
    • B63H9/10Running rigging, e.g. reefing equipment
    • B63H9/1021Reefing
    • B63H9/1042Reefing by furling around or inside the boom

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Description

Testo allegato alla domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo :
"DISPOSITIVO AVVOLGITORE"
La presente invenzione è relativa ad un avvolgitore per corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un avvolgitore di corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro attorno ad un organo allungato portato internamente ad un guscio di protezione in modo assialmente girevole. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un avvolgitore di corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro attorno ad un organo allungato portato internamente ad un guscio di protezione in modo assialmente girevole sotto la spinta di un gruppo di attuazione .
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nel settore delle attrezzature impiegabili per immagazzinare dei prodotti in materiale flessibile quali tendaggi, coperture impiegabili per ombreggiare zone all'aperto o per suddividere degli spazi o degli articoli simili per natura e/o impiego quando non sono in uso, o semplicemente per stivarli in modo che siano prontamente impiegabili al bisogno, è noto di impiegare delle attrezzature provviste di un corpo cilindrico, o tamburo, azionabile meccanicamente o elettricamente in rotazione assiale per avvolgerli a rullo. È noto che tali prodotti sono impiegabili con efficacia solo se mantenuti in tensione e quindi tali attrezzature permettono di ottimizzarne la durata in condizioni di massima efficienza e di combinare l'esigenza di confinarli in uno spazio di volume minimo. In alcuni casi l'attrezzatura descritta può essere predisposta per agire sul rispettivo tamburo solo per arrotolare completamente gli articoli sopra descritti, e per mantenerli in tensione solo se completamente svolti, mentre in altri casi tale attrezzatura può essere impiegata per impiegare tali articoli anche solo parzialmente avvolti/svolti.
Le condizioni d'uso sopra descritte sono tipiche delle vele, pertanto la possibilità di produrre delle vele facilmente arrotolabili, senza per questo limitarne la capacità di assumere sotto carico una forma tridimensionale, ha fatto pensare che fosse possibile immagazzinarle attraverso un avvolgitore all'interno di un albero per imbarcazioni a vela, o nel rispettivo boma, per velocizzare e semplificare le fasi di armamento e ammainata e quindi diminuire sensibilmente il numero delle persone di equipaggio da dedicare alle manovre, con ovvi benefici per il minor numero richiesto di persone di equipaggio e di minore costi fissi per l'equipaggio. Lo sviluppo di tali attrezzature ha permesso di avvicinare un maggior numero di persone alla pratica dello sport della vela e quindi di incrementare grandemente le vendite di imbarcazioni e di espandere considerevolmente il mercato del noleggio.
Nelle prime realizzazioni di avvolgitori le vele venivano avvolte direttamente su di un boma privo del cosiddetto "vang" e che la randa stessa esercitasse la forza di taglio necessaria a supportare il boma che doveva essere assialmente girevole. La rotazione assiale del boma (sullo stesso asse) era resa possibile dal fatto che il boma stesso era supportato dalla parte dell'albero, prodiera nei cosiddetti armi a "sloop" , da un organo di collegamento provvisto di una porzione prodiera incernierata all'albero supportante una porzione poppiera portata in modo liberamente girevole manualmente, e che la parte poppiera di estremità del boma comprendesse un attacco del paranco collegato al boma stesso attraverso l'interposizione di un manicotto girevole su di un cuscinetto. La coppia per la rotazione del boma poteva essere fornita attraverso un meccanismo a manovella o tramite un dispositivo meccanicamente equivalente. Un esempio di tale applicazione è riscontrabile nel brevetto GB 1.179.981. Nonostante la grande utilità di tale innovazione, si poteva facilmente comprendere che la randa arrotolata al boma per periodi più o meno lunghi ne poteva compromettere la capacità di resistenza, per la prolungata esposizione ai raggi UV. In aggiunta, l'assenza del "vang" obbligava gli utenti a supportare il boma nelle fasi di non uso attraverso un supporto che supplisse alla mancanza del tiro della drizza sulla vela. Tale supporto amovibile era generalmente conformato a X, e doveva essere trasportato in un gavone o in una cabina, e quindi impegnare dello spazio impiegabile altrimenti per dei viveri o delle attrezzature utili per la navigazione. La necessità di disporre di un "vang", unitamente alla necessità di proteggere le vele dai raggi UV ha portato a concepire i boma come insieme di un tamburo avvolgitore, chiamato gergalmente "mandrel", che presenta lunghezza maggiore della base della vela per poterla supportare agevolmente completamente avvolta attorno ad esso supportato tramite dei dispositivi di supporto girevoli all'interno di un corpo cavo che funge da boma, e come tale è supportato a propria volta dal "vang" . L'azionamento del tamburo può essere manuale come nel caso del brevetto US 6.145.460 o motorizzato elettricamente come nel caso del brevetto GB 2.301.802. In quest'ultimo caso, è ovvio che un utente è facilitato nell'azione di avvolgimento della randa rispetto ai casi in cui deve operare manualmente, anche se per prima cosa va detto che lo schema meccanico di motorizzazione del tamburo del documento '802 ha imposto di sagomare il boma in modo insolito per alloggiare il dispositivo di azionamento al di sotto della connessione con l'albero, e quindi di occupare una buona parte dello spazio sottostante il boma stesso, con la conseguenza di limitare l'operatività dell'equipaggio. Si deve notare che la necessità di introdurre tale forma insolita ha imposto anche di modificare la forma degli altri componenti l'attrezzatura e delle vele, come sarà chiarito in seguito, e un forte incremento dei costi dovuto alla necessità di concepire e produrre stampi di forma inedita per l'applicazione in oggetto, e quindi incrementando notevolmente il valore dell'investimento. In aggiunta, per la criticità delle condizioni ambientali in cui il dispositivo si trova ad essere impiegato, umidità e, peggio ancora, salsedine, con una frequenza che in molteplici situazioni può dirsi appena saltuaria, va notato che scarsa attenzione è posta nel documento '802 sull'aspetto del superamento dell'avaria del dispositivo di attuazione attraverso l'impiego di dispositivi che permettano di azionare il tamburo in rotazione anche in tali situazioni, considerando che l'evento critico potrebbe verificarsi inaspettatamente a molte miglia dalla costa, e quindi obbligando gli utenti a risolvere il problema in totale assenza di assistenza. Con riferimento alla forma delle vele da impiegare in combinazione con un tamburo avvolgitore, è bene osservare che numerosissime sono le strutture in cui quest'ultimo viene supportato in modo assialmente girevole all'interno di un corpo scatolare che viene a propria volta accoppiato all'albero in modo tale da lasciarlo libero di spazzare la coperta della rispettiva barca su angoli sostanzialmente di 90° rispetto ad un piano mediano longitudinale di simmetria. La necessità di combinare le rotazioni assiale e trasversale impone di realizzare dei dispositivi di sostegno che presentano una considerevole estensione assiale. D'altra parte, per quanto sopra descritto, è facile comprendere che ciò imponga di realizzare delle vele, ed in particolare delle rande, in cui la parte inferiore del gratile resti esterna all'albero. Ciò allo scopo di evitare che delle rotazioni laterali accentuate provochino un eccesso di trazione orientata lateralmente sul tessuto della vela, e quindi si determinino delle condizioni che possono portare all'innesco di uno strappo, e quindi di un danno serio della randa stessa, che ne potrebbe pregiudicare definitivamente l'impiego.
Per quanto sopra descritto, il problema di disporre di un avvolgitore di corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro, che sia azionabile elettricamente è attualmente risolto in modo insoddisfacente, e rappresenta una sfida interessante per la richiedente allo scopo di superare facilmente l'avaria del dispositivo di azionamento del tamburo attraverso soluzioni di costo contenuto, d'ingombro e pesi limitati e per evitare di condizionare l'operatività dell'equipaggio. È facile comprendere che quanto sopra descritto consente di ridurre i costi sia per la possibilità di sostituire un esiguo numero di componenti, sia per il ridotto impatto dell'installazione finalizzata a rinnovare delle attrezzature già in uso, sia per permettere 1'impiego di vele prodotte senza tenere conto dell'esigenza di operare con la parte inferiore del gratile mantenuta parzialmente estratta dall'albero.
In considerazione della situazione sopra descritta sarebbe auspicabile disporre di un avvolgitore che, oltre a permettere di limitare e possibilmente superare gl'inconvenienti tipici dello stato dell'arte nota sopra illustrato, potrebbe definire un nuovo standard per tali tipi di prodotto. Conseguentemente, un avvolgitore così concepito permetterà ai velisti legati maggiormente al principio che una limitata sofisticazione delle attrezzature è la maggiore garanzia di sicurezza di valutare l'installazione di attrezzature provviste di avvolgitori per facilitare l'accesso al mondo della vela da parte di un maggior numero di appassionati anche nel caso in cui questi siano scarsamente dotati fisicamente o di esperienza.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione è relativa ad un avvolgitore per corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un avvolgitore di corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro attorno ad un organo allungato portato internamente ad un guscio di protezione in modo assialmente girevole. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un avvolgitore di corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro attorno ad un organo allungato portato internamente ad un guscio di protezione in modo assialmente girevole sotto la spinta di un gruppo di attuazione.
Scopo della presente invenzione è fornire degli insegnamenti per realizzare un avvolgitore per corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro che sia esente dagl'inconvenienti sopra illustrati e, inoltre, presenti un esiguo numero di componenti in modo tale da essere economico in termini di acquisto e di installazione.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un avvolgitore per corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro, e le caratteristiche principali di tale avvolgitore verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono Ulteriore scopo della presente invenzione è realizzare un boma provvisto di un avvolgitore per corpi flessibili sostanzialmente planari e di spessore dell'ordine del millimetro che sia esente dagl' inconvenienti sopra descritti e permette di contenere degli sforzi di trazione agenti sui detti corpi flessibili.
Secondo la presente invenzione viene inoltre realizzato un boma provvisto del detto avvolgitore e le cui principali caratteristiche verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
Ulteriore scopo della presente invenzione è realizzare un'attrezzatura per armare un'imbarcazione a vela provvista del detto boma che sia esente dagl'inconvenienti sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene inoltre realizzata un'attrezzatura per un'imbarcazione a vela le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:
- la figura 1 è una vista in elevazione laterale di un avvolgitore secondo la presente invenzione in associazione con un'attrezzatura impiegata per armare un'imbarcazione a vela;
- la figura 2 illustra la figura 1 in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza;
- la figura 3 illustra un particolare della figura 1 in scala ingrandita;
la figura 4 illustra un particolare estratto dalla figura 1 in scala ingrandita e sezionato longitudinalmente in due viste ruotate di circa 120°;
- la figura 5 illustra una variante di una porzione della figura 2 in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza ;
- la figura 6 è una vista esplosa della figura 5 con parti asportate per chiarezza; e
- la figura 7 è una vista esplosa della figura 5.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella figura 1, con 1 è indicato, nel suo complesso un avvolgitore 1 di corpi 2 flessibili attorno ad un primo asse 3 estendentesi longitudinalmente. Ogni corpo 2 flessibile è sostanzialmente planare, presenta spessore dell'ordine del millimetro ed è impiegabile come in tendaggi o coperture, ma anche per produrre degli effetti aerodinamici se opportunamente confezionato come nel caso delle vele. Per praticità, l'avvolgitore 1 verrà descritto ed illustrato per pura comodità, e per seguire la vocazione marinara della richiedente, in associazione un'attrezzatura 600 impiegata per armare un'imbarcazione a vela nota e non illustrata e comprendente un albero 602 ed un boma 400 accoppiato in modo snodato all'albero 602 stesso per arrotolare dei corpi flessibili 2, ciascuno dei quali comprendente una vela. D'altra parte, per nessun motivo l'arbitrarietà di tale scelta dovrà essere interpretata come espressione di una volontà di limitare a questo ambito tecnologico l'applicazione dell'avvolgitore 1, data la generalità della struttura dell'avvolgitore stesso.
Con particolare riferimento alla figura 4, l'avvolgitore 1 comprende un tamburo, o "mandrel", 20 allungato delimitato assialmente da una prima e da una seconda porzioni 22, 24 di estremità ed un dispositivo di supporto 30 atto a supportare il tamburo 20 in modo liberamente girevole coassialmente all'asse 3 per arrotolare ogni corpo flessibile 2 attorno al primo asse 3; un dispositivo di attuazione 40 è associato al dispositivo di supporto 30 per ruotare assialmente il tamburo 20; l'avvolgitore 1 comprende inoltre un dispositivo di trasmissione 50 che è disposto tra il dispositivo di attuazione 40 ed il tamburo 20 per azionarlo in modo assialmente girevole; è opportuno osservare che il dispositivo di attuazione 40 ed il dispositivo di trasmissione 50 sono sostanzialmente coassiali tra loro e contenuti all'interno del tamburo 20, come meglio risulterà dalla descrizione che segue. Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, l'avvolgitore comprende, inoltre, un corpo cavo 10 che si estende lungo l'asse 3 ed è conformato per contenere interamente il tamburo 20. Tale corpo cavo 10 è provvisto di un organo di aggancio 102 disposto dalla parte della prima porzione 22 di estremità del tamburo 20 ed è predisposto per riferire stabilmente il corpo cavo 10. Ά questo proposito, il primo organo 102 presenta un naso 1022 conformato per accoppiare con l'albero 602 sostanzialmente verticale nella figura 2 attraverso un perno 1024 in corrispondenza di un asse 5 sostanzialmente parallelo all'albero 600 in un rispettivo organo a trozza 604, a propria volta conformato sostanzialmente a forcella. Tale naso 1022 comprende uno snodo noto e non illustrato che permette di ruotare il corpo 10 cavo trasversalmente all'asse 5 e al primo asse 3, e quindi di spazzare una coperta nota e non illustrata della barca su cui l'attrezzatura 600 è stata armata. Naturalmente il corpo cavo 10 presenta inferiormente un organo di aggancio 104 per un "vang" 106 atto notoriamente a fungere alternativamente da puntone o da tirante per il boma 400 stesso.
Con particolare riferimento alla figura 4, il dispositivo di attuazione 40 comprende un attuatore 42 che è contenuto internamente al tamburo 20. L'attuatore 42 presenta un albero motore 44 che affacciato alla prima porzione 22 per trasmettere della coppia motrice al tamburo 20 attraverso il dispositivo di trasmissione 50 per ruotarlo assialmente. Il dispositivo di supporto 30 comprende una prima unità di sostegno 32 del tamburo 20 che è portata internamente dal corpo cavo 10 in modo angolarmente fìsso rispetto al tamburo 20 ed in allineamento con l'asse 3, quindi in posizione sostanzialmente coassiale con l'albero motore 44. La prima unità di sostegno 32 è delimitata assialmente da una flangia 322 di attacco per l'attuatore 42 dalla parte della seconda porzione 24 di estremità e, dalla parte della prima porzione 22 di estremità, da un golfare 324 che si estende esternamente alla prima porzione 22 di estremità del tamburo 20 e permette di accoppiare il tamburo 20 all'albero 602 al disopra dell'organo a trozza 604 attraverso un occhio 3242 del golfare 324 stesso, sostanzialmente centrato sull'asse 3. La prima unità di sostegno 32 comprende, inoltre, un cannotto 36 accoppiato al tamburo 20 dalla parte della prima porzione 22 di estremità in modo angolarmente rigido ed accoppiato al albero motore 44 tramite l'interposizione di un riduttore 52 assiale, che comprende un gruppo 52 di trasmissione epicicloidale .
Secondo la figura 3, il dispositivo di supporto 30 comprende, inoltre, una seconda unità di sostegno 38 che è disposta da banda opposta della seconda porzione di estremità 24 del tamburo 20, comprende un corpo scatolare 388, sostanzialmente monolitico, e di estensione ridotta lungo l'asse 3. Tale unità di sostegno 38 è inoltre provvista di un primo organo di aggancio 382, il quale è conformato in modo tale da accoppiare con il cannotto 36 in modo liberamente girevole attorno ad un asse 4 (visibile anche nella figura 2), il quale è disposto trasversalmente al primo asse 3 e parallelo all'asse 5. In particolare, sempre secondo la figura 3, il primo organo di aggancio 382 comprende un secondo perno 382 atto ad impegnare l'occhio 3242 del golfare 324 e supportato dal corpo scatolare 388 attraverso l'interposizione di boccole 3881 conformate per l'antirotazione dello stesso primo organo di aggancio 382. Sempre secondo la figura 3, la seconda unità di sostegno 38 comprende un dispositivo di aggancio 386 che è portato dal corpo scatolare 388 ed è provvisto di almeno un primo perno 3862, che è sostanzialmente coassiale all'asse 5, e quindi è ortogonale all'asse 3 e trasversale all'asse 4; tale perno 3862 impegna un organo a forcella 500 che è portato dall'albero 602 per riferire stabilmente l'asse 3, quindi anche il tamburo 20, rispetto all'organo a forcella 500 e per supportare il tamburo 20 in modo liberamente girevole rispetto alla rispettiva prima porzione 22 di estremità. Si deve notare che la scelta di accoppiare il tamburo 20 direttamente all'albero 602 tramite l'unità di sostegno 38 ed in particolare la rispettiva scatola 388, e di accoppiare separatamente il corpo cavo 10 all'albero 602 stesso tramite l'organo di aggancio 102, con il rispettivo naso 1022, in modo tale che gli elementi di accoppiamento all'albero 602 (perni 3862 e 1024) siano distinti ma sostanzialmente coassiali all'asse 5 verticale nelle figure 4 e 5, permette di contenere le dimensioni assiali dell'avvolgitore 1, e di impiegare delle vele 2 il cui gratile, noto e non illustrato, è predisposto per impegnare l'inferitura nota e non illustrata dell'albero 602 lungo tutta la propria estensione anche a ridosso del tamburo 20 stesso senza per questo porre a rischio l'integrità della vela 2 stessa. Infatti, la scelta di disporre coassialmente i perni 3862 e 1024 permette di minimizzare l'entità degli sforzi di trazione orientata lungo il primo asse 3 da proravia a poppavia a valori sostanzialmente identici a quelli di vele concepite per operare su delle attrezzature 600 prive di avvolgitore, in cui l'ammainata è eseguita per gravità, e quindi di contenere il rischio di strappi trasversali al gratile noto e non illustrato delle vele 2 stesse.
L'avvolgitore 1 comprende, inoltre, un'unità di canalizzazione 60 che è contenuta all'interno del tamburo 20 in una porzione determinata e disposta tra l'attuatore 42 e la prima unità di sostegno 32 per alloggiare dei cavi 62 (visibili nella sola figura 4b) di alimentazione dell'attuatore 42. Il golfare 324 presenta una cavità 326 che è attraversata da una porzione anteriore dell'unità di canalizzazione 60 e porta esternamente un connettore 70 elettrico (visibile nella sola figura 4b) attraverso il quale è possibile collegare selettivamente e disconnettere 1'attuatore 42 ad una rete elettrica di alimentazione. L'unità di canalizzazione 60 comprende, inoltre, almeno un condotto 64 alloggiato all'interno di una scanalatura 66 ricavata longitudinalmente in un'armatura esterna dell'attuatore 42; ogni condotto 64 termina nel connettore 70, come si vede nella figura 4b. Sempre con riferimento alla figura 4, l'avvolgitore 1 comprende, inoltre, un manicotto 80 che è collegato a tenuta di fluido ad una corona 3220 di estremità della flangia 322, per isolare idraulicamente l'attuatore 42, l'unità di canalizzazione 60 ed il gruppo 52 di trasmissione. La corona 3220 è collegata rigidamente al golfare 324 e supporta rigidamente l'unità di canalizzazione 60 il gruppo 52 attraverso l'interposizione di una rispettiva carcassa 522 e a sbalzo 1'attuatore 42. La carcassa 522 contiene delle ruote planetarie 5222, una sola delle quali è visibile nelle figure 4a) e 4b}, disposte radialmente attorno ad un solare 5224, anch'esso visibile in tali figure. Con riferimento particolare alla figura 4a) si noti che ogni ruota planetaria 5222 è portata da un perno 5221 fisso almeno uno dei quali è forato assialmente per permettere il passaggio di un rispettivo condotto 64 e dei rispettivi cavi 62 tra il detto attuatore 42 ed il connettore 70. Quest'ultimo è calettato ad un albero 442 che è coassiale all'asse 3 ed è supportato dalla flangia 322 tramite l'interposizione di cuscinetti noti e per questo non indicati, in modo tale da fungere da prolungamento dell'albero motore 44 e quindi per trasmettere la coppia motrice dall' attuatore 42 al cannotto 36. È bene osservare che quest'ultimo è supportato in modo liberamente girevole ed assialmente fisso tramite degli organi di guida 34 della rotazione, normalmente dei cuscinetti radiale a sfere, dalla carcassa 522 del gruppo 52 di trasmissione. Con particolare riferimento alle figure 4a) e 4b) è facile comprendere che il solare 5224 potrà essere ricavato di pezzo in posizione di estremità sull'albero 442.
Con riferimento alla figura 1, i mezzi di supporto 30 comprendono, dalla parte della seconda porzione di estremità 24 del tamburo 20 una terza unità 39 di sostegno (indicata solo nella figura 1) che è portata solidalmente dal corpo cavo 10 per supportare il tamburo 20 in modo girevole ed assialmente fisso.
È bene osservare che i perni 1024 e 3862 sono fra loro coassiali, al fine di facilitare l'inserimento di un'inferitura nota e non illustrata del corpo flessibile/la vela 2 della figura 1 all'interno di una canaletta, nota e non illustrata, ricavata nell'albero 602 dalla parte dell'avvolgitore 1 per minimizzare il rischio che la vela 2 stessa venga strappata per uno sforzo di trazione diretto dalla prima porzione 22 di estremità verso la seconda porzione 24 di estremità. Un tale sforzo può essere associato ad un'extra-rotazione del tamburo 20 attorno ad un asse trasversale al primo asse 3, che si verifica, ad esempio, con il tamburo 20 e, globalmente, con il boma 400 angolato rispetto ad un piano mediano della rispettiva imbarcazione nota e non illustrata allo scopo di mettere a segno la vela 2 per le andature portanti, come il lasco o la poppa.
Risulta infine chiaro che all'avvolgitore 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, nelle figure 5-7 viene illustrata una variante del dispositivo di attuazione 40 che comprende, in aggiunta all'attuatore 42, un gruppo di attuazione 384 manuale, il quale è contenuto all'interno del corpo scatolare 388, il quale è stato modificato di conseguenza ed in particolare è stato ingrandito e scomposto in due gusci 388' reciprocamente contraffacciati, e pertanto verrà indicato nel seguito con il termine scatola. Il gruppo di attuazione 384 comprende un'unità di trasmissione 3842 di coppia tra assi sghembi, la quale è provvista di una vite 38422 parallela all'asse 4 e conformata per essere azionata manualmente, come verrà meglio chiarito più avanti. Inoltre, l'unità di trasmissione 3842 comprende una ruota 38424 elicoidale coassiale all'asse 3 e presenta un alloggiamento 38426 (visibile nella sola figura 7) per il primo organo di aggancio 382. La vite 38422 è provvista di un elemento interfaccia 384222 atto ad accoppiare selettivamente con una manovella 384224 per attuare in rotazione la vite 38422. Il corpo scatolare 388 presenta un alloggiamento 384226 per l'elemento interfaccia 384222 della vite 34822.
È bene osservare che, sempre con riferimento alla figura 7, la ruota 38424 presenta una rispettiva sede 384240 sagomata a croce per alloggiare il primo organo di aggancio 382 e che il primo organo di aggancio 382 comprende un perno indicato con lo stesso numero nella stessa figura 7; tale perno 382 è delimitato assialmente da delle estremità 3820 di sezione trasversale quadrata, le quali sono dimensionate per accoppiare orizzontalmente nella figura 7 in modo combaciante con la detta sede 384240, per contribuire a minimizzare il rischio dello strappo della vela 2 a cui sopra si accennava.
La scatola 388 presenta un'unità di bloccaggio 3882 selettivamente scioglibile per mantenere la ruota 38424 angolarmente fissa rispetto alla scatola 388. Tale unità di bloccaggio 3882 comprende almeno una vite 38822 sostanzialmente radiale per la ruota 38424 accoppiata elicoidalmente alla scatola 388 per impegnare un vano tra due denti consecutivi della ruota 38424 al fine di fungere da vincolo alla rotazione della stessa, con la conseguenza che per permettere la libera rotazione della ruota 38424 stessa è necessario asportare completamente ogni vite 38822 dalla rispettiva sede.
Per quanto sopra descritto, il gruppo di attuazione 384 è atto a ruotare il primo organo di aggancio 382 attorno all'asse 3 in modo tale da indurre selettivamente una rotazione rigida assiale del tamburo 20 con l'attuatore 42 inattivato o fuori servizio. Pertanto, il gruppo di attuazione 384 può essere considerato un dispositivo di sicurezza che permette di avvolgere ogni corpo flessibile 2 attorno al tamburo 20, seppure tramite l'interposizione del corpo cavo 10, e quindi di ammainare manualmente un corpo flessibile 2 e quindi anche una vela con grande facilità. Naturalmente, prima di agire con la manovella 384224 sulla vite 38422 si dovrà procedere a disconnettere l'alimentazione dall'attuatore 42 operando sul connettore 70, e successivamente sarà necessario commutare l'unità di bloccaggio 3882 estraendo ogni vite 38822 dalla scatola 388; a questo punto, si potrà intervenire sulla manovella 384224 per avvolgere a rullo il corpo flessibile 2 sul tamburo 20 fino al numero di avvolgimenti necessari per ridurre l'estensione libera del corpo flessibile 2. La rotazione imposta tramite la manovella 384224 provocherà la rotazione rigida del tamburo 20 e del golfare 324, dato che il rispettivo occhio 3242 è solidale con la ruota 38424. A questo punto, sarà possibile bloccare nuovamente il tamburo 20 tramite l'accoppiamento tra la vite 38822 e la scatola 388 per evitare lo srotolamento del corpo flessibile 2 stesso dal tamburo 20.
È bene notare che anche in questo caso l'estensione longitudinale della seconda unità di sostegno 38, ed in particolare della rispettiva scatola 388, è sostanzialmente identica all'estensione che tale scatola presentava nelle figure 1 e 2. Pertanto, anche in questo caso l'impiego di una vela ordinaria è sostanzialmente concesso, permettendo l'utilizzo delle rande previste per imbarcazioni armate con attrezzature per l'ammainata per caduta.
In base a quanto sopra descritto, risulta evidente che l'avvolgitore 1 rappresenta una soluzione efficace di costo contenuto, d'ingombro e pesi limitati di ridotto impatto estetico modesto sia in installazioni da eseguire ex novo, sia quando sia richiesto di rinnovare delle attrezzature già in uso, e quindi permette di superare gl'inconvenienti tipici dello stato dell'arte nota attraverso una struttura semplice azionabile senza fatica fisica durante la normale operatività attraverso un attuazione elettrica e con uno sforzo fisico minimo in caso di avaria di quest'ultimo.
Inoltre, la scelta di variare l'allestimento dell'avvolgitore 1 con un corpo scatolare 388 secondo la forma di attuazione illustrata nella figura 3 o quella della figure 6 e 7, permette di fornire agli utenti degli avvolgitori 1 maggiormente in linea con le proprie esigenze e disponibilità, senza per questo creare dei problemi di spazio ai rivenditori. Infatti, sia l'avvolgitore 1 provvisto del solo azionamento elettrico, sia quello provvisto anche dell'azionamento manuale, condividono il tamburo 20, che rappresenta la parte ingombrante dell'avvolgitore 1 stesso. D'altra parte, questo semplifica anche l'aggiornamento dell'avvolgitore 1 dalla versione meno a quella più prestazionale, e permette di minimizzare i costi di tale operazione, anche perché non è richiesto di intervenire sull'albero 602, né sul corpo 10 cavo che contiene il tamburo 20.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Avvolgitore (1) di corpi flessibili (2) sostanzialmente planari attorno ad un primo asse (3) longitudinale; mezzi di supporto (30) essendo previsti per supportare un tamburo (20) allungato in modo girevole coassialmente al detto primo asse (3) per arrotolare ogni detto corpo flessibile (2) attorno al detto primo asse (3); dei mezzi di attuazione (40) essendo associati ai detti mezzi di supporto (30) per ruotare assialmente il detto tamburo (20); caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi di trasmissione (50) disposti tra i detti mezzi di attuazione (30) ed il detto tamburo (20) per azionarlo girevolmente; i detti mezzi di attuazione (40) ed i detti mezzi di trasmissione (50) essendo contenuti all'interno del detto tamburo (20).
  2. 2. Avvolgitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di attuazione (40) ed i detti mezzi di trasmissione (50) sono sostanzialmente coassiali tra loro.
  3. 3.Avvolgitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di attuazione (40) comprendono un attuatore (42) contenuto internamente al detto tamburo (20).
  4. 4. Avvolgitore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto tamburo (20) è delimitato assialmente da una prima e da una seconda porzioni (22, 24) di estremità; il detto attuatore (42) presentando un albero motore (44) affacciato alla detta prima porzione (22) ed atto a trasmettere della coppia motrice al detto tamburo (20) attraverso i detti mezzi di trasmissione (50) per ruotarlo assialmente; i detti mezzi di supporto (30) comprendendo una prima unità di sostegno (32) disposta lungo il detto primo asse (3), mantenuta in posizione sostanzialmente coassiale con il detto albero motore (44) ed in modo angolarmente fisso rispetto al detto tamburo (20) per supportarlo in modo liberamente girevole tramite l'interposizione di almeno un organo di guida (34) della rotazione.
  5. 5. Avvolgitore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la detta prima unità di sostegno (32) comprende, inoltre, un cannotto (36) accoppiato al detto tamburo (20) in modo angolarmente rigido dalla parte della detta prima porzione (22) di estremità ed accoppiato al detto albero motore (44) tramite l'interposizione di un riduttore (52) assiale.
  6. 6. Avvolgitore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto riduttore (52) assiale comprende un gruppo (52) di trasmissione epicicloidale.
  7. 7.Avvolgitore secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto (30) comprendono una seconda unità di sostegno (38) disposta da banda opposta della detta seconda porzione di estremità (24) del detto tamburo (20) e provvista di un primo organo di aggancio (382) conformato per accoppiare con il detto cannotto (36) in modo liberamente girevole attorno ad un secondo asse (4) disposto trasversalmente al detto primo asse (3).
  8. 8. Avvolgitore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la detta seconda unità di sostegno (38) comprende dei mezzi di aggancio (386) provvisti di almeno un primo perno (3862) ortogonale al detto primo asse (3) per impegnare un organo a forcella (500) impiegabile per riferire stabilmente il detto primo asse (3) e supportare il detto tamburo (20) in modo liberamente girevole rispetto alla rispettiva detta prima porzione (22) di estremità.
  9. 9.Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di attuazione (40) comprendono un dispositivo di attuazione (384) manuale atto a ruotare il detto primo organo di aggancio (382) attorno al detto primo asse (3) in modo tale da indurre selettivamente una rotazione rìgida assiale del detto tamburo (20) ad attuatore (42) inattivato.
  10. 10. Avvolgitore secondo la rivendicazione 9 attraverso la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la detta seconda unità di sostegno (38) contiene al proprio interno il detto dispositivo dì attuazione (384).
  11. 11. Avvolgitore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di attuazione (384) comprende un'unità di trasmissione (3842) di coppia tra assi sghembi.
  12. 12. Avvolgitore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la detta unità di trasmissione (3842) comprendendo di una vite (38422) parallela al detto secondo asse (4) e conformata per essere azionata manualmente e una ruota (38424) elicoidale coassiale al detto primo asse (3) e presentante un alloggiamento (38426) per il detto primo organo di aggancio (382).
  13. 13. Avvolgitore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la detta vite (38422) essendo provvista di un elemento interfaccia (384222) atto ad accoppiare selettivamente con una manovella (384224)per attuare in rotazione la detta vite (38222).
  14. 14. Avvolgitore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la detta seconda unità di sostegno (38) comprende una scatola (388) contenente la detta unità di trasmissione (3842) ed un alloggiamento (384226) per il detto elemento interfaccia (384222).
  15. 15. Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4-14, caratterizzato dal fatto che la detta prima unità di sostegno (32) è delimitata assialmente, dalla parte della detta seconda porzione (24) di estremità, da una flangia (322) di supporto del detto attuatore (42) e, dalla parte della detta prima porzione (22) di estremità, è delimitata da un golfare (324) che si estende esternamente alla detta prima porzione (22) di estremità del detto tamburo (20); il detto golfare presentando un occhio (3242) sostanzialmente centrato sul detto primo asse (3) ed il detto primo organo di aggancio (382) comprendendo un secondo perno (382) atto ad impegnare il detto occhio (3242) del detto golfare (324).
  16. 16. Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6-15, caratterizzato dal fatto che il detto gruppo (52) di trasmissione epicicloidale comprende una carcassa (522) portata dalla detta flangia (322) e comprendente una pluralità di ruote planetarie (5222) assialmente fisse disposte radialmente attorno ad un solare (5224) coassiale al detto primo asse (3) accoppiato al detto albero motore (44).
  17. 17. Avvolgitore secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che ogni detta ruota planetaria (5222) è portata da un perno (5221) portato fisso dalla detta carcassa (522); almeno un detto perno (5221) essendo forato assialmente.
  18. 18. Avvolgitore secondo la rivendicazione 16 o 17, caratterizzato dal fatto che la detta flangia (322) presenta una rispettiva corona (3220) predisposta per supportare il detto riduttore (52) assiale attraverso una rispettiva carcassa (522) e supportare rigidamente a tenuta di fluido un manicotto (80) in modo tale da isolare idraulicamente il detto attuatore (42) ed il detto gruppo (52) di trasmissione.
  19. 19. Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 12-18, caratterizzato dal fatto che la detta scatola (388) presenta dei mezzi di bloccaggio (3882) selettivamente scioglibili per mantenere la detta ruota (38424) angolarmente fissa rispetto alla detta scatola (388).
  20. 20. Avvolgitore secondo la rivendicazione 18 o 19, caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi dì canalizzazione (60) contenuti all'interno del detto manicotto (80) disposti tra il detto attuatore (42) e la detta prima unità di sostegno (32) attraverso almeno un detto perno (5221) forato per alloggiare dei cavi (62) di alimentazione del detto attuatore (42); il detto golfare (324) presentando una cavità (326) attraversata dai detti mezzi di canalizzazione (60) e portando esternamente dei mezzi di connessione (70) elettrica di tipo scioglibile per permettere il collegamento del detto attuatore (42) ad una rete elettrica di alimentazione.
  21. 21. Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18-20, caratterizzato dal fatto di comprendere un manicotto (80) collegato rigidamente alla detta flangia (322) a tenuta di fluido per isolare il detto attuatore (42) i detti mezzi di canalizzazione (60) ed il detto gruppo (52) di trasmissione.
  22. 22. Avvolgitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4-21, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo cavo (10) coassiale al detto primo asse (3) e conformato per contenere interamente il detto tamburo (20); il detto corpo cavo (10) essendo provvisto di un organo di aggancio (102) disposto dalla parte della dette prima porzione (22) di estremità del detto tamburo (20) e predisposto per riferire stabilmente il detto corpo cavo (10) in modo liberamente girevole attorno ad almeno un terzo asse (5) in posizione distinta dalla detta seconda unità di sostegno (38); il detto terzo asse (5) essendo orientato trasversalmente al detto primo asse (3) ed essendo sostanzialmente coassiale al detto primo perno (3862) per minimizzare degli sforzi di trazione diretti lungo il detto primo asse (3) dalla detta prima porzione (22) di estremità verso la detta seconda porzione (24) di estremità, associata a delle rotazioni del detto tamburo (20) rispetto al detto albero (602), ed il rischio di strappi del detto corpo flessibile (2).
  23. 23. Avvolgitore secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto (30) comprendono inoltre una terza unità (39) di sostegno portata fissa dal detto corpo cavo (10) per supportare il detto tamburo (20) dalla parte della detta seconda porzione (24) di estremità in modo girevole ed assialmente fisso.
  24. 24. Soma (400) provvisto di un avvolgitore (1) descritto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-23 e presentante un organo di aggancio (102) del detto corpo cavo (10) provvisto un rispettivo naso (1022) in posizione di estremità accoppiabile coassialmente alla detta seconda unità di sostegno (38) del detto tamburo (20) al detto terzo asse (5).
  25. 25. Attrezzatura (600) per armare un'imbarcazione a vela comprendente un albero (602) sostanzialmente verticale ed un boma (400) come descritto secondo la rivendicazione 24, in cui il rispettivo detto organo di aggancio (102) è provvisto del detto naso (1022) per accoppiare con il detto albero (602) attraverso un terzo perno (1024) sostanzialmente coassiale al detto terzo asse (5) in un rispettivo organo a trozza (604) conformato sostanzialmente a forcella e disposto al di sotto della detta seconda unità di sostegno (38), in modo tale che il detto tamburo (20) risulti portato dal detto albero (602) in modo liberamente girevole assialmente ed attorno al detto albero (602) e che il detto corpo cavo (10) ed il detto tamburo (20) siano accoppiati al detto albero (602) trasversalmente ad esso e coassiali fra loro ed al detto terzo asse (5) per minimizzare degli sforzi di trazione diretti lungo il detto primo asse (3) dalla detta prima porzione (22) di estremità verso la detta seconda porzione (24) di estremità, associata a delle rotazioni del detto tamburo (20) rispetto al detto albero (602), ed il rischio di strappi del detto corpo flessibile (2).
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