ITPO20120001A1 - Organo di impatto perfezionato per il trattamento di tessuti - Google Patents

Description

"ORGANO DI IMPATTO PERFEZIONATO PER IL TRATTAMENTO DI TESSUTI ́

La presente invenzione riguarda le macchine per il trattamento di tessuti e, più in particolare, le macchine in cui il tessuto à ̈ trascinato pneumaticamente contro un organo di impatto, ad esempio una griglia.

E’ noto che per il trattamento dei tessuti, ai quali si voglia conferire un effetto WXPEOHU senza ricorrere ad una macchina a cesto rotante, si impiegano macchine in cui il tessuto à ̈ trascinato pneumaticamente contro una parete forata o una griglia atte a separare il tessuto dall’aria di trascinamento.

La collisione contro la parete/griglia determina sul tessuto un effetto meccanico che ne provoca l’ammorbidimento ed il rigonfiamento. Tale effetto, oltre a conferire una mano gradevole e morbida al tessuto, ne migliora ed impreziosisce anche l’aspetto in termini di omogeneizzazione della superficie, drizzamento del pelo, drappeggio, ecc.

Le pareti/griglie di sbattimento del tessuto hanno assunto, nelle macchine note, varie forme costruttive, sempre comunque condizionate dalla necessità di consentire il passaggio di grandi portate d’aria, ma di inibire totalmente il passaggio del tessuto.

Tuttavia, perché il tessuto non subisca disuniformità di trattamento e comunque non presenti abrasioni, pieghettature, stramature ed altri simili difetti, la superficie di impatto dovrebbe essere il più possibile uniforme, cioà ̈ in pratica senza aperture. Ma ciò determinerebbe la deviazione del flusso d’aria di trascinamento in prossimità della superficie di impatto ed una inadeguata collisione del tessuto.

Quanto sopra indicato spiega perché, nel tempo, siano state scartate le soluzioni che utilizzassero: le lamiere forate per la troppo bassa permeabilità all’aria realizzabile, le reti per l’inaccettabile facilità di impigliamento del tessuto e dei suoi filamenti nelle maglie, altre simili superfici che non impediscono al tessuto di infilarsi nelle aperture oppure ne ostacolano il disimpegno a seguito dell’impatto.

In pratica, le soluzioni possibili sono andate sostanzialmente a convergere verso la costruzione di griglie composte da barre parallele e pressoché verticali, con ciò intendendo parallele al piano verticale contenente la traiettoria del tessuto prima dell’impatto con la griglia ed opportunamente inclinate rispetto all’orizzontale per favorire lo scivolamento del tessuto verso il basso dopo aver impattato con la griglia stessa.

Esempi di siffatte griglie sono descritti in EP312509A1, EP341183A2, US5309613A e ITFI2007A000292.

Le soluzioni ad oggi adottate non soddisfano tuttavia completamente le esigenze di trattamento richieste a questo tipo di macchine.

Esistono infatti molti tipi di tessuto che, nell’impatto con le barre verticali delle griglie ed il successivo scivolamento verso il basso, subiscono delle segnature fortemente indesiderate. A titolo di esempio sui tessuti a pelo può comparire un inaccettabile effetto “rastrello†.

In aggiunta, l’aria calda – con cui viene normalmente trascinato il tessuto per provocarne la contemporanea asciugatura – esalta questi difetti e li rende permanenti.

Un modo per cercare di ovviare a questi inconvenienti à ̈ quello di ridurre la portata dell’aria di trascinamento del tessuto e quindi la sua velocità. Ciò determina tuttavia, oltre che un aumento dei tempi di trattamento, anche una diminuzione dell’energia di impatto del tessuto e, in definitiva, del livello qualitativo degli effetti ricercati.

I costruttori di queste macchine hanno tentato di risolvere i problemi sopra indicati variando il passo, la disposizione, la forma e le dimensioni delle barre formanti le griglie, ma nessuna di tali soluzioni risulta completamente soddisfacente.

Scopo principale della presente invenzione à ̈ pertanto quello di fornire un organo di impatto perfezionato, da utilizzarsi in macchine per il trattamento di tessuti, che non presenti gli inconvenienti sopra descritti.

In particolare, à ̈ scopo dell’invenzione quello di fornire una griglia che non provochi segnature, pieghettature, abrasioni, stramature ed altri simili difetti sul tessuto a seguito della collisione di esso con la griglia stessa.

A tali scopi si à ̈ pervenuti con una griglia provvista di una pluralità di stecche sostanzialmente piatte e disposte orizzontalmente a guisa di persiana parzialmente inclinata, in modo da lasciare un’ampia sezione per il passaggio dell’aria ma precludere, al tempo stesso, sia il passaggio che il trattenimento del tessuto.

La spaziatura fra le stecche consente infatti all’aria di attraversare la griglia senza sostanziale perdita di velocità, mentre la conformazione a persiana inclinata costituisce una barriera deflettrice del tessuto in modo pressoché analogo ad un’unica superficie piana inclinata.

Ciò determina il considerevole vantaggio di permettere un pieno e forte impatto del tessuto contro la griglia, un adeguato deflusso dell’aria ed un pronto disimpegno del tessuto dalla griglia stessa, senza pericolo di danneggiare il tessuto.

Infatti, l’orientamento orizzontale – trasversale rispetto al tessuto che sopraggiunge – e la forma appiattita delle stecche, nonché la loro parziale sovrapposizione (tipica della configurazione a persiana), impediscono al tessuto di abbracciare le singole stecche formando delle pieghettature che possono fissarsi in modo permanente.

Inoltre il tessuto, collidendo con le stecche orizzontali della griglia per tutta la sua larghezza, subisce un’azione uniforme che evita la formazione di segnature nel senso della lunghezza (cosiddetto effetto “rastrello†).

Questi ed ulteriori vantaggi saranno meglio compresi, insieme con le caratteristiche della griglia, dalla descrizione che segue e dagli annessi disegni, dati quale esempio non limitativo di forme preferite di realizzazione dell’invenzione.

Nei disegni:

- la Fig. 1 mostra schematicamente, in una sezione secondo un piano longitudinale verticale, una porzione di macchina per il trattamento di tessuti provvista di una griglia in conformità dell’invenzione;

- la Fig.2 mostra in maggior dettaglio la griglia di Fig.1;

- la Fig. 3 mostra una sezione secondo un piano verticale di una griglia in conformità di una forma preferita di realizzazione dell’invenzione.

Nella figura 1 Ã ̈ schematicamente illustrata, a titolo di esempio, una porzione di macchina per il trattamento continuo di un tessuto in largo.

La macchina comprende un condotto 10 – tipicamente un tubo Venturi – per il trasporto pneumatico del tessuto T e una camera 12 in cui sfocia il condotto 10. All’interno della camera 12, dislocato di fronte all’uscita del condotto 10, à ̈ previsto un organo di impatto 20 per il trattamento del tessuto. La camera 12 à ̈ anche à ̈ provvista di uno scivolo 14 per la raccolta del tessuto sul fondo 16 e di un’apertura superiore 18, retrostante l’organo d’impatto 20, per il deflusso dell’aria di trasporto. Mezzi di recupero, ad es. un aspo 19, sono ulteriormente previsti per rimuovere il tessuto dalla camera 12 una volta terminato il trattamento.

In conformità dell’invenzione l’organo di impatto à ̈ costituito (vd. anche Fig. 2) da una griglia 20 con struttura a persiana, comprendente una pluralità di stecche 22 sviluppantisi orizzontalmente in direzione trasversale alla direzione di avanzamento del tessuto. Le stecche sono sostanzialmente piatte, di lunghezza non inferiore alla larghezza del tessuto, di altezza dell’ordine di qualche centimetro e sono montate inclinate su un telaio 24.

In assetto d’uso il telaio 24 à ̈ disposto con la parte superiore più ravvicinata all’uscita del condotto 10 e la parte inferiore più distanziata da esso, di modo che le stecche 22 risultano sostanzialmente verticali. Sono tuttavia previsti mezzi di collegamento 26a e 26b del telaio 24 alle pareti della camera 12 che consentono di variare l’inclinazione del telaio e, conseguentemente, quella delle stecche. Vantaggiosamente, possono essere previsti anche mezzi di per sé noti per variare l’inclinazione delle stecche 22 rispetto al telaio 24.

Come illustrato in Fig. 1, il tessuto T, fuoriuscendo dal condotto 10, impatta uniformemente per tutta la sua larghezza contro le stecche 22 della griglia a persiana 20 e, scorrendo lungo di essa, ricade sul fondo della camera 12.

L’aria di trasporto attraversa invece la griglia, passando negli interspazi fra le stecche 22, e defluisce al difuori della camera 12.

In Fig. 3 à ̈ illustrata una preferita forma di attuazione dell’invenzione, nella quale le stecche della griglia 200 sono conformate e dislocate in modo da conferire alla struttura a persiana un andamento concavo, con la concavità rivolta verso l’uscita del condotto 10.

In particolare le stecche superiori 202, destinate ad essere impattate dal tessuto, hanno altezza e passi orizzontale (i.e. distanza fra i piani baricentrici verticali) e verticale (i.e. distanza fra i piani baricentrici orizzontali) minori dell’altezza e dei passi orizzontale e verticale delle stecche inferiori 204. Le stecche superiori 202 sono anche preferibilmente parzialmente sovrapposte per evitare che il tessuto penetri fra di esse.

La forma di attuazione da ultimo descritta risulta particolarmente efficace per il trattamento dei tessuti leggeri, poiché la conformazione concava della griglia garantisce un adeguato impatto del tessuto nella parte superiore ed un susseguente rapido deposito sullo scivolo e sul fondo della camera a seguito dello scivolamento lungo la parte inferiore. Ciò evita, in particolare, che il flusso d’aria trascini il tessuto sul retro della griglia verso l’apertura 18.

Un organo di impatto in conformità della presente invenzione, può vantaggiosamente essere utilizzato in tutte i tipi di macchine per il trattamento continuo o discontinuo di tessuti in largo o in corda.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un organo di impatto per il trattamento di un tessuto (T) in una macchina comprendente un condotto (10) per il trasporto pneumatico del tessuto, detto organo di impatto essendo dislocato antistante l’uscita di detto condotto (10) ed essendo caratterizzato dal fatto di essere costituito da una griglia a persiana (20;200) comprendente una pluralità di stecche (22;202,204) sviluppantisi orizzontalmente in direzione trasversale alla direzione di avanzamento del tessuto (T).
2. 2. Un organo di impatto secondo la rivendicazione 1, in cui dette stecche (22) sono sostanzialmente piatte, hanno lunghezza non inferiore alla larghezza del tessuto (T) e sono montante inclinate su un telaio (24).
3. 3. Un organo di impatto secondo la rivendicazione 2, in cui detto telaio (24), in assetto d’uso, à ̈ disposto con la parte superiore prossima all’uscita del condotto (10) e la parte inferiore distanziata da essa di modo che ciascuna stecca (22) risulta giacente in un piano sostanzialmente verticale.
4. 4. Un organo di impatto secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui sono previsti mezzi (26a,26b) atti a variare l’angolo di inclinazione del telaio (24) rispetto ad un piano verticale.
5. 5. Un organo di impatto secondo le rivendicazioni 2, 3 o 4, in cui sono previsti mezzi atti a variare l’angolo di inclinazione delle stecche (22) rispetto al telaio (24).
6. 6. Un organo di impatto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta griglia a persiana (200) presenta una concavità rivolta verso l’uscita del condotto (10).
7. 7. Un organo di impatto secondo la rivendicazione 6, in cui le stecche superiori (202) hanno altezza e passi orizzontale (i.e. distanza fra i pian baricentrici verticali) e verticale (i.e. distanza fra i piani baricentrici orizzontali) minori dell’altezza e dei passi orizzontale e verticale delle stecche inferiori (204).
8. 8. Un organo di impatto secondo la rivendicazione 7, in cui dette stecche superiori (202) sono parzialmente sovrapposte nell’area di impatto del tessuto.