ITPN20130018A1 - Dispositivo di fissaggio per ripiani o mensole - Google Patents

Dispositivo di fissaggio per ripiani o mensole

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ITPN20130018A1
ITPN20130018A1 IT000018A ITPN20130018A ITPN20130018A1 IT PN20130018 A1 ITPN20130018 A1 IT PN20130018A1 IT 000018 A IT000018 A IT 000018A IT PN20130018 A ITPN20130018 A IT PN20130018A IT PN20130018 A1 ITPN20130018 A1 IT PN20130018A1
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IT
Italy
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shelf
locking
fixing
fastening
furniture
Prior art date
Application number
IT000018A
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English (en)
Inventor
Luca Carnelos
Rosa Simone Della
Giulio Durigon
Abramo Ivan
Davide Verziagi
Christian Zonta
Original Assignee
Livenza Ferramenta Srl
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Priority to PT141605725T priority patent/PT2786676E/pt
Priority to EP14160572.5A priority patent/EP2786676B1/en
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B96/00Details of cabinets, racks or shelf units not covered by a single one of groups A47B43/00 - A47B95/00; General details of furniture
    • A47B96/06Brackets or similar supporting means for cabinets, racks or shelves
    • A47B96/063C-shaped brackets for gripping the shelf edge

Description

“DISPOSITIVO DI FISSAGGIO PER RIPIANI O MENSOLEâ€
DESCRIZIONE
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di fissaggio atto a fissare un ripiano alla superficie interna di un mobile o una mensola ad una parete. La presente invenzione si riferisce inoltre ad un metodo per ottenere il fissaggio di un ripiano o una mensola ad un mobile o ad una parete.
TECNICA DI BASE DELL’INVENZIONE
[002] Generalmente, i mobili sono realizzati come corpi parallelepipedi che definiscono un vano al cui interno si dispongono ripiani orizzontali su cui à ̈ possibile disporre oggetti, alimenti, vestiario ecc. L’accesso a detto vano à ̈ consentito grazie ad una o più ante.
[003] Per fissare i ripiani nel vano interno di un mobile sono noti dispositivi di fissaggio atti ad essere associati ai fianchi del mobile ad un’altezza desiderata e aventi una porzione di appoggio sulla quale viene disposto il ripiano.
[004] Detta porzione di appoggio può essere realizzata in modi diversi: ad esempio, può essere formata da un “piolo†su cui viene semplicemente appoggiata la faccia inferiore del ripiano. Tuttavia, questa tipologia di dispositivo di fissaggio à ̈ sconsigliabile nel caso di ripiani in vetro o cristallo, in quanto anche una minima vibrazione potrebbe provocarne il distacco dal dispositivo di fissaggio.
[005] Inoltre, per motivi di sicurezza si richiede che quando il ripiano à ̈ montato non sia possibile estrarlo facendolo scorrere orizzontalmente; chiaramente, il dispositivo sopra descritto non rispetta tale vincolo.
[006] In alternativa, sono noti dispositivi di fissaggio aventi una porzione di appoggio sagomata a C, all’interno della quale viene inserito scorrevolmente il ripiano. Eventualmente, per sottostare al requisito di sicurezza sopra esposto, una coppia di gommini à ̈ applicata sulle superfici affacciate di tale dispositivo; in questo modo, quando il ripiano à ̈ montato, à ̈ possibile serrare la presa del ripiano “a panino†tra detta coppia di gommini agendo ad esempio su una vite di regolazione, ed impedendo quindi l’estrazione orizzontale del ripiano.
[007] Diversamente dai dispositivi di fissaggio precedentemente illustrati, il principale vantaggio di quest’ultima tipologia consiste nel fatto che à ̈ possibile trasportare il mobile con i ripiani già montati, senza il timore che eventuali scossoni o vibrazioni possano provocare lo sgancio e la conseguente caduta del ripiano.
[008] Di contro, questo tipo di dispositivo soffre di uno svantaggio assai rilevante: per poter montare / rimuovere un ripiano, à ̈ necessario inserirlo / sfilarlo dalla porzione di appoggio esclusivamente facendolo scorrere orizzontalmente, eventualmente allentando in precedenza la vite di regolazione, se prevista; tale operazione può rivelarsi complicata nel caso in cui il mobile sia frontalmente provvisto di ante di chiusura incernierate ai fianchi del mobile stesso. Infatti, anche quando le ante sono aperte, esse possono interferire con la traiettoria di estrazione del ripiano, impedendo o rendendo difficoltoso il suo inserimento/estrazione.
[009] Infine, esistono sul mercato dispositivi di fissaggio per mobili in cui il montaggio/smontaggio del ripiano può essere condotto disponendo/sollevando verticalmente il ripiano stesso. Un esempio di tali dispositivi à ̈ descritto nel documento EP2151176 che mostra un dispositivo di fissaggio formato da due pezzi distinti, in particolare un corpo di supporto provvisto internamente di mezzi di impegno, ed un elemento di fissaggio a forma di L rovesciata e provvisto di una cremagliera.
[0010] L’elemento di fissaggio à ̈ atto ad essere inserito verticalmente sul corpo di supporto facendo impegnare la propria cremagliera con i mezzi di impegno del corpo di supporto, finché la parte piana si posiziona ad un’altezza che eguaglia lo spessore del ripiano; mezzi di bloccaggio sono quindi previsti per premere i mezzi di impegno e la cremagliera e fissarne la reciproca posizione.
[0011] Il vantaggio offerto da tale dispositivo consiste nel fatto di poter agevolmente e rapidamente montare e smontare i ripiani, anche in presenza di ante associate al mobile.
[0012] Tuttavia, anche in questo caso non risulta consigliabile il trasporto di mobili in cui siano già stati fissati i ripiani: infatti, pur essendo forniti di elementi di bloccaggio, le vibrazioni dovute al trasporto si traducono in sobbalzi del ripiano secondo una direzione verticale, che coincide di fatto con la direzione di sblocco dell’elemento di fissaggio. Pertanto, in caso di malfunzionamento dell’elemento di bloccaggio o di inaccurato montaggio, questi movimenti verticali del ripiano inducono il progressivo disimpegno della cremagliera dai corrispondenti mezzi di impegno, fino anche al totale sgancio e la conseguente caduta del ripiano stesso.
[0013] Inoltre, tale dispositivo à ̈ assai complicato da realizzare e, poiché viene commercializzato in due pezzi separati, le operazioni di fissaggio possono risultare difficoltose e poco pratiche per l’utilizzatore.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[0014] Compito principale di quanto forma oggetto della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota escogitando un dispositivo di fissaggio in particolare per ripiani di mobili che consenta un facile montaggio/smontaggio del ripiano ma che al contempo offra garanzie di sicurezza non consentendo lo sgancio accidentale del ripiano, nemmeno in presenza di vibrazioni dovute al trasporto.
[0015] Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo della presente invenzione consiste nel realizzare un dispositivo di fissaggio che sia semplice ed intuitivo da adoperare.
[0016] Ulteriore scopo della presente invenzione consiste nel fornire un dispositivo di fissaggio per ripiani che non richieda l’utilizzo di utensili per attuare il montaggio del ripiano.
[0017] Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di fissaggio in particolare per ripiani di mobili che possa essere commercializzato in un unico pezzo, in modo tale che il suo utilizzo sia reso maggiormente pratico per l’utilizzatore.
[0018] Non ultimo scopo à ̈ quello di escogitare un dispositivo di fissaggio per ripiani di mobili che sia semplice da realizzare e che sia ottenibile con gli usuali e noti impianti, macchinari ed attrezzature.
[0019] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di fissaggio per ripiani di mobili come definito alla rivendicazione 1 e da un procedimento di fissaggio di un ripiano mediante detto dispositivo di fissaggio come definito alla rivendicazione 10; ulteriori caratteristiche sono definite nelle successive rivendicazioni dipendenti.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0020] Vantaggi e caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista in esploso di un dispositivo di fissaggio per ripiani di un mobile secondo la presente invenzione;
- le figure 2A, 2B e 2C mostrano, secondo viste prospettiche, tre fasi operative per l’utilizzo di un dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione; - le figure 3A e 3B mostrano rispettivamente, secondo viste laterali, un dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione in una posizione di sbloccaggio e una posizione di bloccaggio;
- le figure 4A e 4B sono viste in sezione del dispositivo di fissaggio sezionate lungo il piano E-E rispettivamente di figura 3A e 3B;
- le figure 5A, 5B e 5C mostrano le fasi per il fissaggio di un ripiano al fianco di un mobile mediante un dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione; e
- la figura 6 Ã ̈ una vista prospettica illustrante una variante realizzativa di un dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FORME REALIZZATIVE DELL’INVENZIONE [0021] Con riferimento alla figure precedentemente citate, in particolare alla figura 1, vi à ̈ rappresentato un dispositivo di fissaggio 1 per ripiani di mobili, anche detto reggipiano, secondo la presente invenzione; detto dispositivo 1 à ̈ particolarmente ma non esclusivamente adatto per il fissaggio di ripiani in vetro o cristallo. Ovviamente, per il fissaggio di un ripiano à ̈ necessario prevedere almeno una coppia di dispositivi di fissaggio 1 secondo l’invenzione, e preferibilmente due coppie, da disporre affacciati sui due fianchi del mobile, all’altezza alla quale si desidera montare il ripiano. Inoltre, un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione, opportunamente dimensionato, risulta adatto anche per il fissaggio di una mensola ad una parete.
[0022] Nel seguito della descrizione potranno essere utilizzati termini quali “sopra†, “sotto†, “superiore†, “inferiore†, “alto†, “basso†o simili; l’esperto del settore non avrà alcuna difficoltà nel comprendere che tali termini si riferiscono all’orientamento del dispositivo nel suo normale assetto di lavoro, come rappresentato nelle figure allegate.
[0023] Un dispositivo di fissaggio 1 secondo l’invenzione comprende un corpo 2 di supporto formato da una prima porzione 2A ed una seconda porzione 2B, giacenti in uso rispettivamente su un piano perpendicolare e su un piano parallelo rispetto alla superficie interna del mobile su cui il ripiano R deve essere fissato, ad esempio un fianco F, dette porzioni 2A, 2B essendo unite in modo tale da conferire a detto corpo 2 una forma sostanzialmente ad L idonea al supporto del ripiano R.
[0024] Detto corpo 2 comprende inoltre una porzione di accoppiamento 2C tramite la quale il dispositivo 1 può essere vincolato al fianco F: in particolare, detta porzione di accoppiamento 2C comprende un corpo aggettante dalla superficie di detta seconda parete 2B atto ad essere inserito all’interno di una apertura cieca ottenuta sulla superficie interna del fianco F del mobile, all’altezza alla quale si desidera posizionare il ripiano R. Preferibilmente, poiché l’apertura cieca à ̈ di norma un foro circolare, detto corpo aggettante 2C à ̈ di forma cilindrica ed à ̈ eventualmente provvisto di una pluralità di scanalature superficiali 20 che ne impediscono la rotazione, bloccando di conseguenza la rotazione dell’intero corpo 2.
[0025] In una variante realizzativa dell’invenzione, mostrata in figura 6, detto corpo 2 può essere vincolato ad una superficie interna di un mobile o ad una parete grazie ad un elemento di fissaggio quale una vite; a tal scopo, ad esempio, la seconda porzione 2B di detto corpo 2 può essere attraversata da un foro passante 24 adatto all’inserimento di tale elemento di fissaggio.
[0026] Vantaggiosamente, su detta prima porzione 2A del corpo 2, in corrispondenza della superficie su cui poggerà il ripiano R, possono essere previsti primi mezzi di ritegno 10A, ad esempio un elemento di materiale elastomerico eventualmente lavorato superficialmente, per ostacolare, sviluppando attrito, eventuali scorrimenti del ripiano R e garantire una maggior tenuta di fissaggio grazie alla sua capacità di deformarsi e dilatarsi.
[0027] Una coppia di spalle 21 si eleva da una porzione di bordo di detta seconda porzione 2B, giacendo sullo stesso piano; su ciascuna di detta coppia di spalle 21 Ã ̈ ottenuto un foro passante 21A in modo tale da poter girevolmente associare su detto corpo 2, attorno ad un asse trasversale definito da un perno 3, un elemento di fissaggio 4 a sua volta provvisto di un foro passante 40. Vantaggiosamente, ciascuna di dette spalle 21 comprende inoltre una porzione di riscontro 22, aggettante lateralmente, che definisce un corrispondente incavo 23.
[0028] Detto elemento di fissaggio 4 comprende una porzione di articolazione 4A, attraversata da detto foro passante 40 ed atta ad essere disposta nello spazio compreso tra detta coppia di spalle 21, ed una porzione a forcella 4B formata da una coppia di pareti disposte affacciate e parallele che si dipartono da detta porzione di articolazione 4A.
[0029] L’elemento di fissaggio 4 à ̈ girevole attorno al perno 3 tra una posizione sollevata, mostrata in figura 2A, in cui giace su un piano sostanzialmente parallelo al fianco F del mobile, e quindi sullo stesso piano definito da detta seconda porzione 2B del corpo 2, e una posizione abbassata, mostrata nelle figure 2B e 2C, in cui giace su un piano sostanzialmente parallelo al piano definito da detta prima porzione 2A e quindi, quando il ripiano R à ̈ montato, poggia sulla sua superficie superiore.
[0030] Secondi mezzi di ritegno 10B, quale un secondo elemento di materiale elastomerico avente sostanzialmente la stessa funzione di detto primo mezzo di ritegno 10A, può essere previsto sulla superficie esterna di una parete della porzione a forcella 4B, in particolare quella che risulterà a contatto con la superficie superiore del ripiano R.
[0031] Vantaggiosamente, la porzione di articolazione 4A di detto elemento di fissaggio 4, avente forma sostanzialmente cilindrica, presenta una porzione piana 41 in corrispondenza della parte atta a poggiare sul corpo 2 nella posizione sollevata: in questo modo, in assenza di forze esterne, detta posizione può essere mantenuta stabilmente dall’elemento di fissaggio 4.
[0032] Inoltre, eventualmente, sulla superficie del corpo 2 che contatta la porzione di articolazione 4A quando l’elemento di fissaggio 4 à ̈ nella posizione sollevata possono essere previsti terzi mezzi di ritegno 10C, quali ad esempio uno o più elementi in materiale elastomerico, atti ad incrementare l’attrito tra i due componenti.
[0033] Secondo una caratteristica vantaggiosa dell’invenzione, il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento di bloccaggio 5, scorrevolmente associato a detto elemento di fissaggio 4 e comprendente mezzi di bloccaggio 50 configurati in modo tale da poter bloccare in modo non permanente l’elemento di fissaggio 4 nella posizione abbassata, impedendone quindi la rotazione a ritroso attorno al perno 3 verso detta posizione sollevata.
[0034] In particolare, detto elemento di bloccaggio 5 à ̈ mobile tra una posizione di sbloccaggio, o prima posizione, in cui detti mezzi di bloccaggio 50 permettono la rotazione di detto elemento di fissaggio 4 (fig. 2B), e una posizione di bloccaggio, o seconda posizione, in cui detti mezzi di bloccaggio 50 impediscono la rotazione dell’elemento di fissaggio 4 quando detto elemento di fissaggio 4 à ̈ nella posizione abbassata (fig.2C).
[0035] Con riferimento alla figura 1, detto elemento di bloccaggio 5 à ̈ realizzato da un elemento a U avente forma coniugata a detto elemento di fissaggio 4. I bracci laterali 5A di detto elemento di bloccaggio 5 comprendono una porzione di guida 51 atta ad essere inserita nello spazio compreso tra le due pareti affacciate della porzione a forcella 4B dell’elemento di fissaggio 4 per guidare il movimento scorrevole dell’elemento di bloccaggio 5 tra detta prima e detta seconda posizione.
[0036] Vantaggiosamente, detti mezzi di bloccaggio 50 comprendono porzioni aggettanti dalle estremità libere di detti bracci 5A.
[0037] Come mostrato nelle figure 3A, 3B, 4A e 4B, detto elemento di bloccaggio 5 Ã ̈ inoltre provvisto di mezzi di fermo 51A, preferibilmente formati da una coppia di dentini affacciati sporgenti da detta porzione di guida 51, atti a cooperare con un elemento di tenuta 30 interposto tra le due pareti formanti la porzione a forcella 4B, riempiendo il volume da esse definito. Detto elemento di tenuta 30 Ã ̈ vantaggiosamente realizzato in un materiale in grado di sviluppare sufficiente attrito con detti dentini 51A. Preferibilmente, detto elemento di tenuta 30 Ã ̈ formato da un materiale polimerico termoplastico, quale ad esempio ABS o nylon oppure elastomerico.
[0038] In particolare, quando detto elemento di bloccaggio 5 viene spostato tra detta prima e detta seconda posizione, detti dentini di fermo 51A scorrono sulla superficie laterale dell’elemento di tenuta 30, che à ̈ sagomato in modo tale da formare una prima ed una seconda coppia di sedi laterali 11, 12 rispettivamente affacciate e adatte a cooperare con detti dentini 51A per definire le due posizioni di detto elemento di bloccaggio 5.
[0039] In particolare, quando detti dentini 51A sono posizionati in corrispondenza della prima coppia di sedi 11, l’elemento di bloccaggio 5 assume detta prima posizione e conseguentemente i mezzi di bloccaggio 50 sono disposti in modo tale da permettere la rotazione dell’elemento di fissaggio 4; inoltre, detta prima coppia di sedi 11 à ̈ conformata in modo tale da impedire che l’elemento di bloccaggio 5 venga accidentalmente sfilato dall’elemento di fissaggio 4.
[0040] Invece, quando detti dentini 51A sono posizionati entro detta seconda coppia di sedi 12, l’elemento di bloccaggio 5 assume detta seconda posizione, nella quale i mezzi di bloccaggio 50 risultano inseriti all’interno dei corrispondenti incavi 23, ottenuti al di sotto delle porzioni di riscontro 22 del corpo 2; in questo modo la rotazione dell’elemento di fissaggio 4 à ̈ impedita.
[0041] Per sbloccare l’elemento di fissaggio 4 in modo che, ruotando, possa tornare alla posizione sollevata, à ̈ sufficiente far traslare l’elemento di bloccaggio 5 in modo che i dentini 51 fuoriescano dalla seconda coppia di sedi 12, scorrano lungo la superficie laterale dell’elemento di tenuta 30 e vadano a disporsi all’interno di detta prima coppia di sedi 11.
[0042] Detta coppia di seconde sedi 12 Ã ̈ opportunamente conformata in modo tale che la fuoriuscita dei dentini 51A avvenga a fronte di una determinata forza orizzontale applicata su detto elemento di bloccaggio 5, calcolata in modo tale da permettere lo sbloccaggio intenzionale da parte di un utente ma impedire quello accidentale.
[0043] Grazie a detto scorrimento, i mezzi di bloccaggio 50 si allontanano dai corrispondenti incavi 23, rendendo quindi libera la rotazione dell’elemento di fissaggio 4.
[0044] Come mostrato nelle figure 5A, 5B e 5C, il procedimento per il fissaggio di un ripiano R o mensola mediante l’utilizzo di un dispositivo di fissaggio 1 secondo la presente invenzione comprende le seguenti operazioni:
a) predisporre detto corpo (2) su una superficie di un mobile (F) o una parete all’altezza desiderata, ad esempio inserendo la porzione di accoppiamento 2C del corpo 2 all’interno del corrispondente foro ottenuto ad esempio su un fianco F;
b) posizionare detto elemento di fissaggio (4) in posizione sollevata;
c) poggiare il ripiano o mensola (R) su detto corpo (2);
d) ruotare detto elemento di fissaggio (4) dalla posizione sollevata alla posizione abbassata; e
e) far scorrere detto elemento di bloccaggio (5) su detto elemento di fissaggio (4) da detta posizione di sbloccaggio, o prima posizione, a detta posizione di bloccaggio, o seconda posizione, affinché i mezzi di bloccaggio 50 si posizionino nei corrispondenti incavi 23.
[0045] Nel caso in cui si volesse rimuovere il ripiano R dal mobile, à ̈ sufficiente ripetere a ritroso le operazioni sopra indicate: bisognerà quindi far traslare detto elemento di bloccaggio 5 da detta seconda posizione a detta prima posizione, facendo scorrere detti dentini 51A lungo la superficie laterale dell’elemento di tenuta 30 affinché passino da detta seconda coppia di sedi 12 a detta prima coppia di sedi 11. In questo modo detti mezzi di bloccaggio 50 fuoriescono dagli incavi 23, rendendo libera la rotazione dell’elemento di fissaggio 4. Questa operazione può essere condotta manualmente dall’utente, eventualmente aiutandosi con un apposito utensile, quale un cacciavite.
[0046] L’elemento di fissaggio 4 può essere quindi fatto ruotare attorno al perno 3 e dunque riportato alla posizione sollevata; a questo punto, il ripiano R può essere agevolmente sollevato dal corpo 2 e quindi estratto dal mobile.
[0047] Preferibilmente, detto corpo 2, detto elemento di fissaggio 4 e detto elemento di bloccaggio 5 sono realizzati in metallo e, secondo una caratteristica vantaggiosa dell’invenzione, detti primi, secondi e terzi mezzi di ritegno 10A, 10B e 10C e detto elemento di tenuta 30 possono essere ottenuti per sovrastampaggio. Inoltre, vantaggiosamente, se l’elemento di tenuta 30 à ̈ realizzato in materiale elastomerico, detto secondo mezzo di ritegno 10B e detto elemento di tenuta 30 possono essere ottenuti in unico pezzo, sovrastampato su detto elemento di fissaggio 4.
[0048] Il fatto di utilizzare la tecnica del sovrastampaggio degli elementi realizzati in materiale elastomerico sul dispositivo di fissaggio metallico risulta molto vantaggiosa in quanto consente che essi vengano applicati rapidamente e siano poi assai difficili da rimuovere, contrariamente a quanto avviene nei dispositivi dell’arte nota in cui l’applicazione degli elementi in elastomero avviene per assemblaggio, spesso manuale.
[0049] La dimensione di detti primi e secondi mezzi di ritegno 10A, 10B Ã ̈ stabilita in base allo spessore del ripiano R da fissare al mobile. Pertanto, vantaggiosamente, Ã ̈ possibile realizzare e tenere a magazzino un unico modello di dispositivo di fissaggio 1 che possa essere utilizzato per il fissaggio di ripiani R aventi spessori diversi.
[0050] Da quanto precede risulta quindi evidente come la presente invenzione consegua gli scopi ed i vantaggi inizialmente previsti. Si à ̈ infatti ideato un dispositivo 1 che permette di montare e rimuovere un ripiano R ad un fianco F di un mobile in modo rapido ed immediato, senza l’esigenza di smontare le ante eventualmente incernierate al mobile.
[0051] Inoltre, grazie alla particolare conformazione del dispositivo di fissaggio 1 e alla sequenza di operazioni necessarie per il suo utilizzo, il ripiano può vantaggiosamente essere montato sul mobile prima del trasporto. Infatti, come precedentemente spiegato, affinché il ripiano possa essere rimosso dal mobile sono necessarie, nell’ordine, una traslazione dell’elemento di bloccaggio 5 ed una rotazione dell’elemento di fissaggio 4, operazioni che devono essere condotte intenzionalmente da un operatore; infatti, eventuali sobbalzi e vibrazioni che si verificano normalmente durante il trasporto e che inducono movimenti sostanzialmente verticali del ripiano, non possono in nessun modo determinare l’apertura accidentale del dispositivo di fissaggio 1 e dunque lo sgancio del ripiano R. Conseguentemente, viene garantita la massima sicurezza contro la caduta accidentale del ripiano.
[0052] Il dispositivo di fissaggio 1 dell’invenzione à ̈ particolarmente semplice da realizzare ed intuitivo da adoperare e non necessita dell’utilizzo di particolari utensili per ottenere il montaggio di un ripiano ad un mobile. Essendo commercializzabile in un unico pezzo, ossia con l’elemento di fissaggio 4 e l’elemento di bloccaggio 5 girevolmente associati al corpo 2, il dispositivo 1 risulta inoltre assolutamente pratico da utilizzare.
[0053] Infine, detti primi e detti secondi mezzi di ritegno 10A e 10B, quando il ripiano à ̈ montato e l’elemento di bloccaggio 5 à ̈ in posizione di bloccaggio, assicurano una perfetta tenuta, impedendo che il ripiano possa essere estratto per scorrimento orizzontale.
[0054] Naturalmente la presente invenzione à ̈ suscettibile di numerose applicazioni, modifiche o varianti senza con ciò uscire dall’ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0055] Inoltre i materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (10)

  1. “DISPOSITIVO DI FISSAGGIO PER RIPIANI O MENSOLE†RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio (1) per ripiani o mensole comprendente: - un corpo (2), avente forma a L per il supporto di un ripiano (R) o mensola e vincolabile alla superficie interna di un mobile (F) o ad una parete; - un elemento di fissaggio (4) associabile a detto corpo (2), detto elemento di fissaggio (4) essendo mobile tra una posizione sollevata, in cui l’appoggio o rimozione del ripiano (R) o mensola su detto corpo (2) sono consentiti, ed una posizione abbassata, in cui detto elemento di fissaggio (4) poggia sulla superficie superiore del ripiano (R) o mensola, caratterizzato dal fatto che detto elemento di fissaggio (4) à ̈ girevolmente associato a detto corpo (2) attorno ad un perno (3) per passare tra detta posizione sollevata e detta posizione abbassata, un elemento di bloccaggio (5) comprendente mezzi di bloccaggio (50) essendo scorrevolmente associato a detto elemento di fissaggio (4) e mobile tra una posizione di sbloccaggio, in cui detti mezzi di bloccaggio (50) permettono la rotazione di detto elemento di fissaggio (4), e una posizione di bloccaggio, in cui detti mezzi di bloccaggio (50) impediscono la rotazione dell’elemento di fissaggio (4) quando detto elemento di fissaggio (4) à ̈ nella posizione abbassata.
  2. 2. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (2) comprende una prima porzione (2A) ed una seconda porzione (2B) giacenti, in uso, rispettivamente su un piano perpendicolare e su un piano parallelo rispetto alla superficie interna del mobile (F) o alla parete, una coppia di spalle (21) elevantesi da una porzione di bordo di detta seconda porzione (2B) Ã ̈ prevista per articolare detto elemento di fissaggio (4) su detto corpo (2).
  3. 3. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 2, in cui in detta posizione sollevata detto elemento di fissaggio (4) giace sul sostanzialmente medesimo piano definito da detta seconda porzione (2B), e in detta posizione abbassata detto elemento di fissaggio (4) giace su un piano parallelo al piano definito da detta prima porzione (2A).
  4. 4. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto elemento di fissaggio (4) comprende una porzione di articolazione (4A) attraversata da un foro passante (40) atta ad essere disposta nello spazio compreso tra detta coppia di spalle (21), ed una porzione a forcella (4B) formata da una coppia di pareti disposte affacciate e parallele che si dipartono da detta porzione di articolazione (4A).
  5. 5. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 4, in cui un elemento di tenuta (30) Ã ̈ interposto tra le due pareti formanti detta porzione a forcella (4B), detto elemento di tenuta (30) essendo atto a cooperare con mezzi di fermo (51A) previsti su detto elemento di bloccaggio (5) nel movimento tra detta posizione di bloccaggio e detta posizione di sbloccaggio.
  6. 6. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento di tenuta (30) comprende una prima ed una seconda coppia di sedi laterali (11, 12), affacciate e adatte a cooperare con detti mezzi di fermo (51A) per definire rispettivamente detta posizione di sbloccaggio e detta posizione di bloccaggio.
  7. 7. Dispositivo di fissaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detto elemento di bloccaggio (5) ha forma a U coniugata rispetto a detto elemento di fissaggio (4), i bracci laterali (5A) di detto elemento di bloccaggio (5) comprendendo una porzione di guida (51) atta ad essere inserita nello spazio compreso tra le due pareti affacciate della porzione a forcella (4B) per guidare il movimento scorrevole dell’elemento di bloccaggio (5) tra detta posizione di sbloccaggio e detta posizione di bloccaggio.
  8. 8. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di bloccaggio (50) comprendono porzioni aggettanti dalle estremità libere di detti bracci (5A) e, in detta posizione di bloccaggio, sono atti ad essere inseriti all’interno di corrispondenti incavi (23) ottenuti al di sotto di porzioni di riscontro (22) aggettanti lateralmente da detta coppia di spalle (21).
  9. 9. Dispositivo di fissaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui primi mezzi di ritegno (10A) sono previsti su detta prima porzione (2A) e secondi mezzi di ritegno (10B) sono previsti sulla superficie esterna di detta porzione a forcella (4B) atta a contattare il ripiano (R) o mensola, detti primi e secondi mezzi di ritegno (10A, 10B) e detto elemento di tenuta (30) essendo ottenuti in un materiale elastomerico sovrastampato, detto secondo mezzo di ritegno (10B) e detto elemento di tenuta (30) essendo realizzati in unico pezzo.
  10. 10. Metodo per fissare un ripiano (R) o mensola ad un mobile (F) o ad una parete mediante un dispositivo di fissaggio (1) in accordo con la rivendicazione 1, comprendente le seguenti fasi: a) predisporre detto corpo (2) su un mobile (F) o una parete all’altezza desiderata; b) posizionare detto elemento di fissaggio (4) in posizione sollevata; c) poggiare il ripiano (R) o mensola su detto corpo (2); caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi per ottenere il fissaggio del ripiano (R) o mensola: d) ruotare detto elemento di fissaggio (4) dalla posizione sollevata alla posizione abbassata; e) far scorrere detto elemento di bloccaggio (5) su detto elemento di fissaggio (4) da detta posizione di sbloccaggio a detta posizione di bloccaggio.
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