ITPI20080064A1 - Dispositivo per il risanamento e trattamento di pareti - Google Patents

Dispositivo per il risanamento e trattamento di pareti

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ITPI20080064A1
ITPI20080064A1 IT000064A ITPI20080064A ITPI20080064A1 IT PI20080064 A1 ITPI20080064 A1 IT PI20080064A1 IT 000064 A IT000064 A IT 000064A IT PI20080064 A ITPI20080064 A IT PI20080064A IT PI20080064 A1 ITPI20080064 A1 IT PI20080064A1
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IT
Italy
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container
wall
masonry
liquid
restoration
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IT000064A
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English (en)
Inventor
Massimiliano Agresti
Edoardo Serra
Original Assignee
Serra Srl
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04GSCAFFOLDING; FORMS; SHUTTERING; BUILDING IMPLEMENTS OR AIDS, OR THEIR USE; HANDLING BUILDING MATERIALS ON THE SITE; REPAIRING, BREAKING-UP OR OTHER WORK ON EXISTING BUILDINGS
    • E04G23/00Working measures on existing buildings
    • E04G23/02Repairing, e.g. filling cracks; Restoring; Altering; Enlarging
    • E04G23/0203Arrangements for filling cracks or cavities in building constructions
    • E04G23/0211Arrangements for filling cracks or cavities in building constructions using injection

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Crystals, And After-Treatments Of Crystals (AREA)

Description

TITOLO
Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo
DISPOSITIVO PER IL RISANAMENTO E TRATTAMENTO DI PARETI
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore del risanamento di murature o similari. In particolare si riferisce ad un innovativo dispositivo per il trattamento di muffe in genere o umidità.
Brevi cenni alla tecnica nota
E’ frequente, all’interno di abitazioni localizzate in prossimità di terreni carichi di umidità, la formazione di umidità nelle pareti e conseguente formazione di muffe. E’ noto, inoltre, come i batteri da muffa unitamente all’umidità rendano gli ambienti fortemente malsani.
Come ben noto, il principio che governa la risalita di umidità nelle pareti è quello dei vasi comunicanti. Le pareti contengono, infatti, un elevato numero di capillari, specie quando realizzati in materiali porosi, per cui risulta inevitabile la risalita di umidità all’interno della loro intera sezione.
In alcuni casi, l’umidità tende sempre a direzionarsi verso l’esterno della parete creando degli aloni al momento dell’evaporazione. La formazione degli aloni è una conseguenza dei sali rilasciati dal liquido evaporato.
In altri casi, l’umidità risalente all’interno della sezione di muratura, tende a gonfiare la parete e a danneggiarla con rotture strutturali talvolta gravi per la sicurezza dell’intera costruzione.
Secondo le note tecniche di risanatura, spesso ci si limita a procede con un’opera di bonifica superficiale, ovvero ad una semplice rimozione della muffa esterna o dell’alone e successivo trattamento. E’ evidente come questa soluzione sia del tutto inefficace dato che il danno è dovuto alla risalita del liquido lungo l’intera sezione della muratura e, sicuramente, un semplice trattamento di ripulitura superficiale non inibisce l’effetto.
Tecniche più innovative, invece, prevedono un intervento radicale in cui si “rovescia il menisco dell’acqua”, ovvero si crea una barriera chimica all’interno dei capillari della muratura e che impedisce la risalita dell’umidità stessa.
Per realizzare questo tipo di intervento è necessario predisporre una serie di fori a circa una trentina di centimetri dalla base del muro da trattare e predisporre dei contenitori in aderenza al muro e posti ognuno rispettivamente al di sopra di un rispettivo foro. Dei tubicini di connessione che terminano con un iniettore vengono collegati ad ogni contenitore mentre l’iniettore è inserito all’interno del foro ed in esso fissato tramite malta o similari.
Viene al contempo preparato un composto chimico di bonifica, generalmente realizzato dalla mescolanza di due composti A e B, e vengono così caricati i contenitori al momento dell’uso. Il liquido riesce così a fluire dal contenitore verso l’iniettore per gravità e dall’iniettore verso l’interno della parete per diffusione realizzando così, nell’arco di un predeterminato tempo, una barriera protettiva. A questo punto è possibile rimuovere il kit e la porzione di parete insana. Essendo ormai creatasi in prossimità della base una barriera, la nuova ricostruzione sarà esente da danni e protetta nel tempo.
La presente tecnica non è tuttavia esente da notevoli inconvenienti.
Innanzitutto gli attuali iniettori disponibili sul mercato lavorano secondo il principio della diffusione, ovvero sono realizzati in materiale come il cartone che consente una diffusione lenta del liquido all’interno del foro. Secondo questa soluzione, l’iniettore diviene un elemento usa e getta, che non viene rimosso dal foro al momento di fine trattamento ma viene invece scartato a fine utilizzo unitamente alla porzione di muro rimossa. E’ infatti evidente come dispositivi del genere siano difficilmente rimovibili senza danni.
In ogni caso, al termine del loro utilizzo, presentano un elevato grado di usura non recuperabile. Secondo questa soluzione, si ha un notevole incremento dei costi, dovendo ogni volta l’utilizzatore provvedere all’acquisto di nuovi iniettori.
Inoltre il processo di diffusione del liquido risanante attraverso l’iniettore è molto lento, rendendo tutto il trattamento dispendioso in termini di tempo. Gli attuali iniettori presenti sul mercato richiedono inoltre l’ausilio di un “Niples” per il fissaggio al foro, il tutto con un incremento di complessità costruttiva e costi. Infatti, lavorando per diffusione, è necessario che vengano inseriti per tutta la profondità del foro e vi rimangano per tutto il tempo necessario alla diffusione del liquido. Essendo questo tempo piuttosto lungo, allora nasce la necessità di accoppiare i diffusori a sistemi meccanici che ne agevolino il mantenimento in posizione per un tempo adeguatamente prolungato.
Infine, gli attuali contenitori devono essere sempre caricati al momento del loro utilizzo, poiché i liquidi risananti attualmente utilizzati non consento tempi di conservazione oltre le quattro/cinque ore. Questo implica una notevole perdita di tempo dovuta al riempimento dei contenitori prima del loro utilizzo.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un nuovo dispositivo per il risanamento delle murature atto a risolvere tutti i suddetti inconvenienti.
In particolare è scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di risanatura murature che consenta un’installazione dell’intero kit e un’azione di funzionamento rapida ed efficace.
E’ inoltre scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di risanatura murature che non necessiti di iniettori funzionanti a diffusione di liquido e del tipo usa e getta.
Questi ed altri scopi sono raggiunti mediante il presente dispositivo per il risanamento di murature in<genere comprendente:>
− Un contenitore (1) atto a contenere del liquido di bonifica della parete, detto contenitore prevedendo mezzi di posizionamento atti a fissarlo in prossimità o in aderenza di una parete ad una predeterminata altezza;
− Un elemento di iniezione (6) inserito in un apposito foro ricavato nella parete e atto a iniettare<il liquido al suo interno;>
− Un tubo di connessione (5) o similari collegato all’elemento di iniezione (6) e al contenitore (1) consentendo così al liquido contenuto in esso di fluire verso l’interno della parete;
e caratterizzato dal fatto che il contenitore è un contenitore pre-caricato con il liquido di bonifica e l’elemento di iniezione comprende una beccuccio conico (7, 8) avente un foro passante lungo tutta la sua lunghezza longitudinale con diametro decrescente dalla base verso l’apice di uscita in modo tale da spruzzare in pressione il liquido all’interno della parete.
Questo nuovo tipo di beccuccio , dunque, consente di lavorare per caduta in pressione e non per diffusione. In questa maniera non è più necessario introdurre il diffusore interamente all’interno del foro, ma bastano solo pochi centimetri. Generalmente, secondo la tecnica nota, erano necessari iniettori di circa 22 cm, mentre adesso sono realizzabili iniettori dell’ordine di 3 cm e da inserire all’interno del foro per soli cinque o sei centimetri al massimo.
Vantaggiosamente, il foro passante del beccuccio comprende un foro di uscita (9) a sezione costante ed uno strozzamento (10) in corrispondenza dell’apice di uscita. Inoltre la beccuccio conico è realizzata in materiale plastico o similari. L’utilizzo di questo materiale consente dunque un riutilizzo indeterminato della beccuccio .
Vantaggiosamente il contenitore è precaricato con un liquido a lunga conservazione costituito dalla miscelazione di un composto con acqua e già pronto per l’utilizzo, detto contenitore essendo chiuso da un tappo (2) o similari rimovibile al momento dell’utilizzo.
In tal maniera si ha un contenitore già pronto, eliminando dunque tutta la fase di preparazione del liquido di trattamento e conseguente riempimento dei contenitori. Il composto utilizzato è un silossano solubilizzato in acqua.
Vantaggiosamente, il tubo di connessione (5) è integrato, dalla parte opposta alla beccuccio (6), ad un tappo di connessione (4) o similari. In tal maniera il tappo si può avvitare in maniera ermetica al collo del contenitore (1) al momento dell’utilizzo.
Al fine poi di predisporre il contenitore per l’utilizzo, esso prevede mezzi atti ad appenderlo alla parete.
In particolare i mezzi prevedono un elemento a striscia, quali elastici (11) o similari, allacciato intorno al contenitore per afferrarlo tramite nodo (12) e formare un secondo collare (13) di appesa al muro.
Il presente ritrovato, si presta bene ad una realizzazione in kit pronto all’uso. A questo scopo è previsto un kit per il trattamento di bonifica dalle muffe in genere che comprendere almeno un contenitore di liquido precaricato, un elemento di iniezione, un tubo di connessione e del cemento per il fissaggio dell’elemento di iniezione all’interno della parete. Preferibilmente il kit prevede 16 contenitori.
E’ altresì descritto un metodo per il risanamento di murature in genere comprendente le operazioni di:
− Predisposizione di un contenitore (1) atto acontenere del liquido di bonifica della parete, detto contenitore essendo posizionato in aderenza alla muratura in prossimità di un foro ricavato in parete<per il trattamento;>
− Predisposizione di un tubo di connessione (5) o similari collegato ad un elemento di iniezione (6) e<al contenitore;>
− Successiva ricaduta del liquido contenuto all’interno del contenitore verso l’interno della parete attraverso l’iniettore;
e caratterizzato dal fatto che l’operazione di predisposizione dell’elemento di iniezione comprende l’inserimento di una beccuccio conico (7, 8) all’interno del foro per una profondità compresa fra i cinque e sei centimetri e successivo fissaggio per mezzo di materiale cementizio o similari. Il beccuccio conico, avendo un foro passante lungo tutta la sua lunghezza longitudinale con diametro decrescente dalla base verso l’apice di uscita, realizza uno spruzzo a pressione del liquido all’interno della parete.
Vantaggiosamente la ricaduta del liquido è realizzata operando una foratura alla base del contenitore.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo di movimentazione di volano, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
− la figura 1 descrive schematicamente un contenitore di<liquido trattante precaricato;>
− La figura 2 mostra schematicamente un dettaglio di tubicino di connessione con beccuccio (6) incorporato;
− La figura 3 mostra un dettaglio in vista e sezione<della beccuccio in questione;>
− Figura 4 mostra un’applicazione del kit ed inserimento della beccuccio.
Descrizione di una forma realizzativa preferita La figura 1, mostra gli elementi fondamentali costituenti il dispositivo per il risanamento delle murature. Un contenitore 1 risulta essere precaricato con liquido di bonifica per la parete. Il termine precaricato è da intendersi nel senso che il contenitore è già predisposto, e dunque contiene, il liquido di bonifica. Un tappo di chiusura 2 avvitato al collo del contenitore 1 lo chiude ermeticamente, rendendo possibile il suo utilizzo solo al momento richiesto.
Come descritto in figura 2, un tubo di connessione 5 realizza il collegamento con il contenitore precaricato. A tal scopo, il tubo prevede integrato un tappo di connessione 4 che può avvitarsi in maniera ermetica al contenitore 1 collegando così il tubo 5 al contenitore al momento dell’utilizzo. Un elemento di iniezione 6 è inserito nel tubicino dalla parte opposta a quella del tappo di connessione 4.
Secondo il presente ritrovato, l’elemento di iniezione è realizzato a forma di beccuccio conico. Come infatti descritto nel dettaglio A di figura 3, il beccuccio ha un foro passante lungo tutta la sua lunghezza longitudinale con diametro decrescente dalla base verso l’apice di uscita. In particolare, secondo la configurazione preferita dell’invenzione, il foro di uscita è realizzato strozzato, ovvero la sezione costante 9 del foro in corrispondenza dell’aggancio 7 con il tubicino si riduce repentinamente di diametro in corrispondenza dell’apice di uscita 10. In tal maniera, il liquido che fluisce lungo il tubicino 5 dal contenitore verso la beccuccio, risente di una variazione di pressione per via della riduzione di sezione, fuoriuscendo dunque in velocità. Naturalmente, soluzioni alternative a questa, comprendenti riduzioni di diametro decrescenti in maniera lineare o in altro modo possono tranquillamente essere scelti, senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
Il beccuccio conico, funzionando secondo un principio di variazione di pressione e non di diffusione, richiede la sua realizzazione in materiali non assorbenti del liquido. Preferibilmente una soluzione ottimale può essere quella della plastica, ma altre soluzioni equivalenti possono tranquillamente essere utilizzate.
Il contenitore, al fine di una sua applicazione alla parete per il suo utilizzo, prevederà dei mezzi di posizionamento. In particolare (vedi figura 1), si può prevedere un elemento a striscia quali elastici 11 o similari, allacciato intorno al contenitore per afferrarlo e il cui nodo 12 realizza un secondo collare 13 di aggancio alla parete. Naturalmente soluzioni equivalenti possono tranquillamente essere trovate, senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
Come detto, il contenitore 1 è precaricato con una soluzione per il trattamento dell’umidità e delle muffe. A differenza, infatti, dei comuni prodotti utilizzati che richiedono una preparazione ed un successivo utilizzo immediato (pena la perdita della loro efficacia), il presente ritrovato è invece a lunga conservazione. Può dunque essere tranquillamente predisposto e chiuso nel contenitore al momento della sua realizzazione, per poi essere utilizzato solo al momento richiesto. Nel caso specifico, è previsto l’utilizzo di un Silossano solubilizzato in acqua.
Descriviamo brevemente il funzionamento del dispositivo.
Il presente ritrovato può ad esempio essere fornito in kit già predisposto per l’utilizzo. In particolare, un kit può contenere un predeterminato numero, preferibilmente sedici, contenitori già predisposti con il liquido e altrettanti tubi con beccucci conici. Inoltre del cemento o malta viene fornito per l’applicazione.
Al momento dunque dell’operazione di bonifica di muratura, basta aprire i contenitori e predisporli con il tubicino 5 a mezzo del tappo 4. L’elastico 13 consente di appendere i contenitori alla parete in predeterminati punti. Secondo la tecnica nota, si procede alla foratura nel muro e all’inserimento dei beccucci e successivo loro fissaggio tramite malta.
Secondo la presente invenzione, non è più necessario introdurre il beccuccio per tutta la profondità del foro, ma bensì è sufficiente una profondità di appena cinque o sei centimetri. Infatti il nuovo beccuccio, lavorando per depressione e non per diffusione, inietterà il liquido direttamente sino alla base del foro, irrorando in pressione in tutte le direzioni.
Al fine poi di consentire la ricaduta e il deflusso del liquido lungo il tubicino, è sufficiente eseguire una foratura della base del contenitore 1. La figura 4 mostra molto schematicamente il seguente metodo di utilizzo.
E’ a questo punto chiaro come siano stati raggiunti gli scopi della presente invenzione. E’ evidente come un beccuccio così strutturato consenta un’iniezione in pressione più rapido rispetto al processo di diffusione. E’ inoltre evidente come questa soluzione consenta un notevole risparmio di costi causati ogni volta dalla sostituzione di un nuovo beccuccio a fine trattamento. Inoltre, il contenitore è già precaricato, consentendo dunque un notevole risparmio di tempi nella sua predisposizione.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l’invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il risanamento di murature in genere<comprendente:> − Un contenitore (1) atto a contenere del liquido di bonifica della parete, detto contenitore prevedendo mezzi di posizionamento (11, 12, 13) atti a fissarlo in prossimità o in aderenza di una parete ad una predeterminata altezza; − Un elemento di iniezione (6) inserito in un apposito foro ricavato nella parete e atto a iniettare<il liquido al suo interno;> − Un tubo di connessione (5) o similari collegato all’elemento di iniezione (6) e al contenitore (1) consentendo così al liquido contenuto in esso di fluire verso l’interno della parete; caratterizzato dal fatto che detto contenitore è un contenitore precaricato con il liquido di bonifica e l’elemento di iniezione comprende un beccuccio conico (7, 8), detto beccuccio conico avendo un foro passante lungo tutta la sua lunghezza longitudinale con diametro decrescente dalla base verso l’apice di uscita in modo tale da spruzzare in pressione detto liquido all’interno di detta parete.
  2. 2. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 1, in cui detto foro passante comprende un foro di uscita (9) a sezione costante ed uno strozzamento (10) in corrispondenza di detto apice di uscita.
  3. 3. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 1, in cui detto beccuccio conico è realizzata in materiale plastico o similari.
  4. 4. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 1 e/o 2, in cui detto contenitore è precaricato con un liquido a lunga conservazione costituito dalla miscelazione di un composto con acqua e già pronto per l’utilizzo, detto contenitore essendo chiuso da un tappo (2) o similari rimovibile al momento dell’utilizzo.
  5. 5. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 4 in cui detto composto è un silossano, detto silossanno essendo solubilizzato in acqua.
  6. 6. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detto tubo di connessione (5) è integrato, dalla parte opposta al beccuccio (6), ad un tappo di connessione (4) o similari, detto tappo avvitandosi in maniera ermetica al beccuccio di detto contenitore (1).
  7. 7. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detto contenitore prevede mezzi atti ad agganciare detto contenitore a detta parete.
  8. 8. Dispositivo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 7, in cui detti mezzi prevedono un elemento a striscia, quali elastici (11) o similari, allacciato intorno al contenitore per afferrarlo tramite nodo (12) e formare un secondo collare (13) di appesa al muro.
  9. 9. Metodo per il risanamento di murature in genere<comprendente le operazioni di:> − Predisposizione di un contenitore (1) atto a contenere del liquido di bonifica della parete, detto contenitore essendo posizionato in aderenza alla muratura in prossimità di un foro ricavato in parete<per il trattamento;> − Predisposizione di un tubo di connessione (5) o similari collegato ad un elemento di iniezione (6) e<al contenitore;> − Successiva ricaduta del liquido contenuto all’interno del contenitore verso l’interno della parete attraverso detto iniettore; caratterizzato dal fatto che detta operazione di predisposizione dell’elemento di iniezione comprende l’inserimento di un beccuccio conico (7, 8) all’interno del foro per una profondità compresa fra i cinque e sei centimetri e successivo fissaggio per mezzo di materiale cementizio o similari, detta beccuccio conico avendo un foro passante lungo tutta la sua lunghezza longitudinale con diametro decrescente dalla base verso l’apice di uscita in modo tale da realizzare uno spruzzo a pressione di detto liquido all’interno di detta parete.
  10. 10. Metodo per il risanamento di murature in genere, secondo rivendicazione 9, in cui detta ricaduta del liquido è realizzata operando una foratura alla base del contenitore.
  11. 11. Kit per il trattamento di bonifica dalle muffe in genere caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un contenitore di liquido precaricato (1), un beccuccio conico (7, 8), un tubo di connessione (5) e del cemento o similari per il fissaggio del beccuccio all’interno della parete secondo una o più rivendicazioni precedenti.
  12. 12. Kit per il trattamento di bonifica dalle muffe in genere, secondo rivendicazione 11, in cui sono previsti 16 contenitori.
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