ITPD950240A1 - Montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffala- ture metalliche - Google Patents

Abstract

Il presente trovato ha per oggetto un montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffalature metalliche, del tipo comprendente un corpo a sviluppo longitudinale ottenuto per taglio e piegatura di lamiera metallica, il quale è fissato, in corrispondenza dell'estremità, in assemblaggio inferiore, ad una piastra di appoggio al suolo.Il corpo è associabile a correnti di supporto per gli scaffali.Tale montante composito si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di rinforzo costituiti da almeno un elemento di rinforzo a sviluppo longitudinale, ottenuto per taglio e piegatura da lamiera metallica e sostanzialmente controsagomato a parte della superficie del corpo alla quale si associa mediante primi mezzi di ancoraggio con verso di inserimento dal basso verso l'alto ed autobloccanti sotto carico.L'elemento di rinforzo va in efficace appoggio a terra assieme al corpo concorrendo con quest'ultimo al supporto del carico.

Description

"MONTANTE COMPOSITO A PORTATA VARIABILE, PARTICOLARMENTE PER SCAFFALATURE METALLICHE"

DESCRIZIONE

Il presente travato ha per oggetto un montante composito a portata variabile, particolarmente ma non esclusivamente utile, per scaffalature metalliche.

Cane naoto, oggigiorno, in campo industriale e commerciale ma anche in campo privato, sono largamente impiegate scaffalature metalliche la cui struttura è sostanzialmente costituita da montanti sorreggenti correnti a loro volta supportanti gli scaffali.

Tali scaffalature sano spesso controventate onde realizzare una struttura stabile anche sotto carichi elevati.

Le scaffalature metalliche sono particolarmente apprezzate per la loro leggerezza complessiva e la loro facilità di

strutture altamente adattabili al contesto applicativo.

Tuttavia alle scaffalature metalliche, oggigiorno impiegate, spesso è richiesto, ad esempio, per l'aumento nei volumi di merci

un'azienda o da un esercizio caimerciale, o ancora dall'esigenza di aumentare la capacità di prodotto imnagazzinato, di supportare carichi eccedenti quello di sicurezza o quello comunque sopportabile dalle scaffalature stesse.

A tale scopo quindi risulta necessario prevedere dei rinforzi i quali concorrano a supportare l'eccedenza di carico.

Tali rinforzi, si concretizzano sostanzialmente in elementi a sviluppo longitudinale o in piastre associate normalmente ed montanti.

L'associazione degli elementi di rinforzo ai montanti, attualmente, viene essenzialmente eseguita mediante saldatura o bullonatura o ancora rivettatura.

Tale metodologia di applicazione degli elementi di rinforzo risulta molto complicata, laboriosa e dai costi elevati.

Infatti, oltre al tempo materiale di esecuzione, essa richiede personale specializzato, spesso esterno all'azienda all'esercizio camerciale o al privato.

Campito principale del presente trovato è quello di realizzare un montante composito a portata variabile il quale porti a soluzione gli inconvenienti manifestati dai montanti noti ed impiegati nella realizzazione di scaffalature metalliche, in particolare consentendo l'associazione di elementi e mezzi di rinforzo, senza richiedere l'esecuzione o l'impiego di saldature, bullonature o rivettature.

In relazione al carpito principale uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un montante composito il quale, una volta rinforzato, presenti una stabilità competitiva rispetto ed montanti noti ed in cui i mezzi di rinforzo applicati lavorino efficacemente in appoggio a terra concorrendo al supporto del carico complessivo.

Altro scopo del presente trovato è quello di realizzare unmontante composito la cui struttura presenti costi di produzione e di assemblaggio competitivi con i montanti noti anche in relazione al ridotto numero di elementi che lo compongono.

Ulteriore scopo del presente travato è quello di realizzare un montante composito per i quali l'operazione di applicazione dei mezzi di rinforzo non richieda l'ausilio di personale specializzato e sia facilmente eseguibile anche da un utente privato senza particolari cognizioni tecniche.

Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un montante composito producibile con tecnologie note, facilmente inseribile in modelli di scaffalature già in produzione ed atto a proteggere i correnti dagli urti.

Il compito principale, gli scopi preposti ed altri scopi ancora che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffalature metalliche, del tipo comprendente un corpo a sviluppo longitudinale ottenuto per taglio e piegatura di lamiera metallica, il quale è fissato, in corrispondenza dell'estremità, in assemblaggio inferiore, ad una piastra di appoggio al suolo, detto corpo essendo associabile a correnti di supporto per gli scaffali, detto montante caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di rinforzo costituiti da almeno un elemento di rinforzo a sviluppo longitudinale, ottenuto per taglio e piegatura da lamiera metallica, e sostanzialmente controsagomato a parte della superficie, di detto corpo, alla quale si associa mediante primi mezzi di ancoraggio, con verso di inserimento dal basso verso l'alto, autobloccanti sotto carico, detto elemento di rinforzo andando in efficace appoggio a terra assieme a detto corpo concorrendo con quest'ultimo al supporto del carico.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma realizzativa, illustrata a titolo indicativo, ma non per questo limitativo della sua portata, nelle allegate tavole di disegni in cui:

La fig. 1 illustra una scaffalatura nella quale è adottato un montante, secondo il trovato;

la fig. 2 è una vista assonometrica di parte di un montante composito a portata variabile, secondo il travato;

La fig. 3 è un'altra vista assonometrica, parzialmente in esploso, del montante di figura 2;

la fig. 4 è una vista in proiezione ortogonale sezionata del montante di figura 2;

la fig. 5 è un'altra vista in proiezione ortogonale sezionata del montante di figura 2.

Con particolare riferimento alle figure da 1 a 5, un montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffalature metalliche, viene complessivamente indicato con il numero 10.

Il montante 10, in questo caso, è inserito in una scaffalatura complessivamente indicata con 11 e comprensiva anche di correnti 12 supportanti scaffali 13.

La scaffalatura 11 comprende inoltre elementi astiformi 14 di controventatura, associati, come più avanti descritto, ai montanti e disposti seconda direzioni diagonali.

Il montante composito 10 comprende un corpo 15 a sviluppo longitudinale, ottenutopertaglioepiegaturadi lamierametallica.

In questo caso il corpo 15 è scatolare ed ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare.

Inoltre, in fase di realizzazione la sezione del corpo 15 viene chiusa, inquestocaso, peraggraffaggio e rivettatura, medianterivetti 16, dei bordi liberi 17, i quali, in associazione definiscono un lento di attacco 18pergli elementiastiformi 14.

Più precisamente gli elementi astiformi 14 hanno le estremità collegate al corrispondente lento di attacco 18, mediante bulicali 19 inseribili in fori 20 ricavati inquest'ultimo.

Il corpo 15, è fissato, in corrispondenza della sua estremità in assemblaggio inferiore, mediante bulloni 15a ad ali interne 21 sviluppantisi ortogonalmente da una piastra di appoggio 22 la quale è sagomata a definire anche due ali esterne 22a contrapposte e ripiegate verso l'alto.

Il montante 10, conprende mezzi di rinforzo costituiti, in questo caso, da un elemento di rinforzo 23 a sviluppo longitudinale, ottenuto per taglio e piegatura da lamiera metallica e sostanzialmente controsagomato alla parte di superficie, del corpo 15, rivolta, in assemblaggio, verso l'esterno della scaffalatura 11.

Più precisamente l'elemento di rinforzo 23 si associa, mediante primi mezzi di ancoraggio qui di seguito descritti, con verso di inserimento dal basso verso l'alto ed autobloccanti sotto carico, alla summenzionata parte di superficie andando in efficace appoggio a terra assieme al corpo 15 e concorrendo con quest'ultimo al supporto del carico.

In questa forma realizzativa i primi mezzi di ancoraggio comprendono due serie di primi lembi 24 ognuna delle quali si dispone longitudinalmente in porzioni laterali dell'elemento di rinforzo 23.

Ognuno dei primi lembi 24 è sagomato ad L con estremità libera rivolta, in assemblaggio, verso l'alto, ed è inseribile, a realizzare l’ancoraggio autob toccante sottocarico, in un relativo foro passante 25 ricavato nel corpo 15.

La porzione di superficie, del corpo 15 alla quale è associabile l'elemento di rinforzo 23 è sagomata a definire almeno una cavità 26 a sviluppo longitudinale atta a facilitare il centraggio, in assemblaggio, ed una guida, sotto carico, per una controsagomata porzione 27, in questo caso mediana, dell'elemento di rinforzo 23 stesso, la quale costituisce anche una nervatura di rinforzo agli eventuali sforzi flessicnali .

Inoltre, l'elemento di rinforzo 23 è ancorabile alla piastra di appoggio 21, mediante bulloni non illustrati nelle figure.

Al corpo 15, sono associabili, in questo caso, in corrispondenza delle superfici adiacenti a quella su cui è associabile l'elemento di rinforzo 23, serie di correnti 12, mediante relative staffe, a cui sono saldati, ognuna delle quali è numerata con 28.

Ognuna delle staffe 28 è ottenuta, in questo caso, per taglio e piegatura di lamiera metallica ed ha una sezione sostanzialmente ad L controsagomata alla porzione di superficie del corpo 15 alla quale è associabile.

Inoltre ognuna delle staffe 28 si associa alla corrispondente porzione di superficie del corpo 15 mediante secondi mezzi di ancoraggio ad incastro, con verso di inserimento dall'alto verso il basso autòbloccanti sotto carico e qui di seguito descritti.

In questo caso, ognuna delle staffe 28 presenta due serie di secondi lembi 29 ognuno dei quali è sagomato ad L con estremità libera, in assemblaggio, rivolta verso il basso.

Più precisamente una prima serie di lembi 29 è ricavata per tranciatura e piegatura in un'ala 30 della corrispondente staffa 28 ed i secondi lembi 29 che la costituiscono, sono atti ad inserirsi in corrispondenti fori passanti 31 ricavati direttamente in detto corpo.

Una seconda serie di secondi lembi 29 è definita per semplice tranciatura, in corrispondenza del bordo opposto all'ala 30, ed ognuno dei secondi lembi 29 che per appunto la conpongono è atto ad inserirsi in un corrispondente foro passante 32 anch'esso ricavato nel corpo 15.

Ognuna delle staffe 28 può essere assicurata stabilmente al corpo 15 anche, in questo caso, mediante uno o più elementi 33 di sicurezza i quali si inseriscono in fori passanti 34 e 35 ricavati rispettivamente in un’ala 36 della corrispondente staffa 28 e nel corpo 15.

Ognuno degli elementi 33 ha una estremità 37, da inserire entro i fori 34 e 35 in assemblaggio, sviluppantesi sostanzialmente in perpendicolare rispetto al resto e nelle cui adiacenze sono ricavati d ne intagli 38 atti a facilitare la deformazione plastica, per rotazione attorno all'asse dell'estremità 37 stessa attuata dal montatore al fine di assicurare la relativa staffa 28 al corpo 15, dell'elemento 33 corrispondente.

La particolare conformazione del corpo 15 ed il particolare aggancio ad esso delle staffe 28 fanno si che i correnti 12 non sporgano rispetto ad esso rimanendo protetti dagli urti.

In questo caso inoltre quando gli elementi di rinforzo 23 vengono montati sporgono inferiormente dal corrispondente corpo 15, in tal modo assicurando un efficace appoggio al suolo quando effettivamente appoggiati e caricati.

In pratica si è constatato come il presente trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi ad esso preposti.

In particolare è da osservare come i rinforzi associabili al montante, secondo il trovato, siano estremamente facili e rapidi da applicare e non richiedano competenze o cognizioni tecniche particolari.

Infatti il loro assemblaggio al corpo del montante avviene per semplice incastro, con verso di inserimento dal basso verso l'alto che ne assicura inoltre l' autobloccaggio sottocarico.

E' inoltre da osservare come l'applicazione dei mezzi di rinforzo non vada minimamente ad intralciare la semplicità dell'applicazione e

del fissaggio di correnti mediante le corrispondenti staffe.

E' ulteriormente da osservare come la dimensione degli elementi di rinforzo possa essere pressoché a piacere consentendo quindi eventualmente di rinforzare solo la parte inferiore del montante con notevole risparmio di materiale ed ottimizzazione complessiva della struttura.

Inoltre è da osservare come la particolare conformazione degli elementi di rinforzo faccia si che essi concorrano in modo efficace a supportare il carico assieme al corpo del montante.

E' da osservare ulteriormente come i mezzi di rinforzo, secondo il trovato non complichino eccessivamente la struttura complessiva consentendo costi di produzione limitati e comunque competitivi con i montanti noti, nonché come i correnti vengano protetti, mediante la conformazione del montante secondo il trovato, da eventuali urti dovuti alle macchine di carico e scarico.

Il presente trovato è suscettìbile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo, inoltre i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.

I materiali nonché le dimensioni possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (8)

1. o RIVENDICAZIONI 1) Montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffalature metalliche, del tipo comprendente un corpo a sviluppo longitudinale ottenuto per taglio e piegatura di lamiera metallica, il quale è fissato, in corrispondenza dell'estremità, in assemblaggio inferiore, ad una piastra di appoggio al suolo, detto corpo essendo associabile a correnti di supporto per gli scaffali, detto montante caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di rinforzo costituiti da almeno un elemento di rinforzo a sviluppo longitudinale, ottenuto per taglio e piegatura da lamiera metallica, e sostanzialmente controsagomato a parte della superficie, di detto corpo, alla quale si associa mediante primi mezzi di ancoraggio, con verso di inserimento dal basso verso l'alto, autobloccanti sotto carico, detto elemento di rinforzo andando in efficace appoggio a terra assieme a detto corpo concorrendo con quest'ultimo a supporto del carico.
2. 2) Montante come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di ancoraggio comprendono almeno una serie di primi lembi ottenuti direttamente dal detto elemento di rinforzo, per taglio e piegatura, ognuno dei quali è sagomato ad L con l'estremità libera rivolta, in assemblaggio, verso l'alto, ognuno dei detti primi lembi essendo inseribile, a realizzare l'ancoraggio autobloccante sotto carico, in un relativo foro passante, ricavato in detto corpo.
3. 3) Montante come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la porzione di superficie di detto corpo alla quale è associabile detto elemento di rinforzo è sagomata a definire almeno una cavità a sviluppo longitudinale atta ad agevolare il centraggio, in assemblaggio, per una controsagomata porzione di quest'ultimo atta a realizzare un rinforzo per gli sforzi flessianali.
4. 4) Montante come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di rinforzo è ancorabile a detta base di appoggio al suolo mediante bulloni o altri elementi equivalenti.
5. 5) Montante come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a detto corpo sono associati correnti, mediante relative staffe di collegamento ottenute per taglio e piegatura di lamiera metallica, ancorantisi a detto corpo mediante secondi mezzi di ancoraggio ad incastro, con verso di inserimento dall' alto verso il basso autobloccanti sotto carico.
6. 6) Montante come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ognuna di dette staffe è sostanzialmente rontro sagomata alla porzione di superficie di detto corpo alla quale si associa, detti secondi mezzi di ancoraggio comprendendo una o più serie di secondi lembi ricavati per tranciatura ed eventualmente piegatura, direttamente dalla staffa corrispondente, ognuno dei quali è sagomato ad L con estremità libera, in assemblaggio, rivolta verso il basso, inseribile in un corrispondente foro ricavato in detto corpo.
7. 7) Montante come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di ancoraggio comprendono elementi di sicurezza atti ad associare stabilmente, mediante la loro deformazione plastica attuata in opera dal montatore, la corrispondente detta staffa al detto corpo inserendosi in fori ricavati in questi ultimi.
8. 8) Montante composito a portata variabile, particolarmente per scaffalature metalliche come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.