ITPD950020A1 - Deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore - Google Patents

Abstract

Trattasi di un deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore, essendo corredato detto deltaplano oltre che del motore anche di cinematismi mossi da un sistema a pedali (di quelli esistenti nelle comuni biciclette) che aziona l'albero dell'elica spingente.

Description

D E S C R I Z I O N E

del brevetto per INVENZIONE

Gli ultraleggeri sono una categoria di aeromobili definiti "apparecchi da diporto" cosi classificati dalla legge 106-85 per i quali è stata stabilita una regolamentazione con DPR 5 agosto 1088 n° 404.

Tali ultraleggeri come dice la parola stessa sono macchine che assimi lano tutte le caratteristiche areonautiche degli aerei con la sola variante che sono costruiti solitamente con strutture più semplici e più leggere, utilizzando profilati di alluminio e tela in dacron ecc.

Nella famiglia degli ultraleggeri si distinguono gli ultraleggeri a tre assi e i deltaplani . I tre assi sono dotati di ali, fusoliera e piani di coda; sono denominati a tre assi perchè i comandi controllano la direzione nei tre assi .

I deltaplani o pendolari sono dotati di un'ala e di un carrello appeso all 'ala a guisa di pendolo. Il governo dell 'ala è realizzato azionando il trapezio solidale all 'ala.

Azionando il trapezio si sposta per reazione il carrello, il quale cambia con il suo peso l 'equilibrio della macchina nelle tre direzioni .

Nell 'ambito dei deltaplani si possono distinguere quelli a volo libero, non dotati di motore (veleggiatori) , e quelli dotati di motore e carrello che possono decollare dalla pia nura.

L'oggetto della presente invenzione riguarda i deltaplani a propulsione a motore.

Questi nonostante la loro "leggerezza" per decollare sono costretti all 'utilizzo di un motore che può variare dai 20 ai 55 CV per pesi di 150 ai 250 Kg. e superfici di ala dai 10 ai 25 mg. per una o due persone.

Lo scopo dell ' invenzione è svincolare in parte l 'utilizzo del motore nel seguente modo :

Da misure di potenza eseguite nell 'essere umano si è notato che la max potenza sviluppata può essere di 1 ,5. 1 ,7 CV di punta e 1-1 ,2 CV continua per 30:40 min.-Con tale potenza e con Γ utilizzo di strutture super leggere si riesce solo fare dei vol ad un'altezza di 5: 10 m. sfruttando il fenomeno dell "'effetto suolo".

Più record sono stati abbattuti negl i ultimi anni dall'uomo portandolo a percorrere distanze di 40 e più Km.-I mezzi utilizzati erano vel ivoli a tre assi , esemplari unici con ali rigide, che una volta raggiunto il record venivano portati al museo.

Se si vuole decollare con un vel ivolo e sollevarsi al di sopra dell 'altezza per cui si ha "effetto suolo" fino ad oggi è necessario ricorrere al motore a combustione interna.

Ε' risaputo che per un deltaplano che possiede un' ala con profilo non rigido si richiede una maggiore potenza rispetto ad un deltaplano avente un'ala con profilo rigido, essendo nel primo caso l'efficienza dell ' ala più bassa.

Scopo del presente trovato è quello di creare un deltaplano con ala a profilo rigido che senza aumentare la potenza del motore instal lato, consenta di conseguire una maggiore efficienza, portandola dagli attuali valori di 5:7 ai 20:30. Ciò viene conseguito utilizzando una propulsione ausi liaria sull 'elica derivante dalla forza umana del pi lota, che agisce sui pedali di un cinematismo montato sul carrello. L ' innovazione sta appunto nell ' avere attrezzato il deltaplano con ala a profi lo rigido con il sudetto cinematismo a pedali , per cui si integra con l'apporto di energia umana la ridotta potenza del motore instal lato, essendo quest'ultimo di dimensioni ridotte ed adatto solo per lo azionamento di deltaplani ad ala rigida.

Inoltre una volta portato in quota il deltaplano, il motore può essere spento e mediante la propulsione a pedali e grazie alla aumentata efficienza dell 'ala (di tipo rigido)· si può mantenere il volo per un periodo di parecchi minuti che possono essere aumentati in funzione delle prestazioni dei pilota o grazie ad eventual i correnti d'aria termiche. La macchina del presente trovato è costituita da un carrello e da un'ala di tipo a profilo rigido. Il carrello è a forma di triciclo a tre ruote con struttura in tubi di acciaio o lega leggera. Nella parte retro è montato il castello del motore portante l 'asse dell 'elica.

L'elica può essere azionata mediante ruota libera o dal motore o dai pedali o da ambedue.

Rispetto ai deltaplani a motore con carrello attualmente esistenti , il deltaplano del trovato, oltre ad avere l 'ala con profilo rigido ed elica ottimizzata per i due regimi di volo (motore e pedali ) con diametri grandi e pesi ridotti , viene attrezzato :

a) sul carrello da un gruppo pedali azionati dal pilota, che aziona , attraverso catene ed un rinvio con copie coniche, l'elica di propulsione.

Detto gruppo pedali con corona dentata e catene con rinvio con copia conica, devia il moto della catena di 90° trasmettendolo al la catena connessa all 'asse dell'elica. b) sul carrello con un posto di comando ergonomico per il pilota per l'azionamento dei pedali.-Diversamente dai deltaplani con carrello a motore che prevedono il posto del pilota in posizione seduta con schienale leggermente inclinato e gambe stese in avanti con appoggio dei piedi sulla pedaliera della ruota sterzante (per il governo del ruotino e per l'accelerazione del motore), . nel deltaplano del trovato la posizione del pilota è quella verticale simile a quella assunta nelle normali b ciclette, Detta posizione si presenta più idonea per fornire maggiori

e partecipazione nella guida. Il posto di comando è dotato di apposito schienale perl 'appoggio del pilota , in quanto egli ha le mani appoggiate sulla barra di base del trapezio il quale è osscillante e non fisso. Il pilota per spingere sui pedali e non avendo la barra rigida deve reagire sullo schienale. c) sulla barra di comando ala,

dall'inserimento del cambio per ottimizzare la potenza del pilota in funzione della coppia per il numero di giri, richiesto.

d) sulla barra di comando ala,

con i comandi manuali per il governo della ruota sterzante anteriore. Per governare il ruotino anteriore è necessario un sistema diverso da quello (attuale)realizzato con i piedi. Il pilota avendo i piedi impegnati sui pedali (della catena) non può comandare contemporaneamente il ruotino anteriore.

Il comando viene realizzato con due leve a mano montate sulla base del trapezio, le quali (attraverso cavi d'acciaio montati in guaine) realizzano la tiranteria che aziona i bracci di leva del ruotino sterzante.

Le leve sono dotate di molle di contrasto, le quali (molle) tenendo i cavi in tensione, mantengono la centratura del ruotino in posizione di leve non comandate.

Azionando la leva di dx, la leva di sx (rispondendo per il legame rigido con la tiranteria) cede comprimendo la propria molla. -Azionando la leva di sx, la leva di dx analogamente a quanto sopra dettò, cede comprimendo la propria molla.

Quanto in precedenza detto risulta chiarito dall 'esame delle allegate tavole dei disegni .

La fig. 1 ) rappresenta schematicamente un deltaplano secondo il trovato visto di lato.- Si è contraddistinto con 1 ) l 'elica spingente; con 2) la trasmissione a cinghia del motore ausiliario sull 'albero dell 'elica; con 3) la ruota dentata sull 'albero dell 'elica della trasmissione a catena, connessa al cinematismo mosso dai pedali ; con 4) il motore ausiliario; con 5) la sella del pilota; con 6) la barra antistailo; con 7) la ruota dentata di rinvio del cinematismo che, tramite la ruota dentata 8) , dai pedali arriva all 'albero dell'elica; con 9) la ruota dentata del gruppo pedali ; con 10) la ruota sterzanteanteriore, montata sulla forcella 15); con 11 l'ala a delta; con 12) la barra di comando dell'ala; con 13) il braccio a balestra di sostegno della ruota posteriore 13').

La fig.2) rappresenta schematicamente la struttura del deltaplano della fig. 1) vista dal retro spogliata di alcune parti, (quali l'elica, la ruota anteriore, i cinematismi di trasmissione del moto dai pedali all'albero della elica), per chiarezza della rappresentazione.

La fig.3) mostra ingrandita la forcella 15) porta ruota sterzante 10).- Si è contraddistinto con 23) il manicotto entro cuo alloggia il cannotto della forcella 15), sulla cui sommità è fissata la puleggia 14) con funzione di sterzo. Si è contraddistinto con 17) il cavo che comanda la puleggia 14) e con 16) la guaina entro cui scorre il cavo.

La fig.4) è la vista dall'alto corrispondente alla fig. 3). Si è contraddistinto con 14) la puleggia solidale alla forcella 15); con 17) il cavo di comando della puleggia e con 16) la guaina inerente al cavo 17) e con 18) la vite per la regolazione della tensione del cavo.

La fig, 5) mostra le leve a filo 19) e 20) montate sulla barra12 (che comanda l'ala), per il comando di sterzata a sx o a dx della ruota 10) tramite la rotazione a sx o a dx della puleggia.

La fig.6) mostra ingrandita una delle leve 19) (20) a filo di comando per la sterzata il cui supporto 22) è montato sulla barra 12) .- Si è contraddistinto con 17) i 1 filo di tiro, con 16) la relativa guaina e con 21) una molla elicoidale per riportare la leva 19) (20) nella posizione dì non sterzata.

Da quanto esposto emerge che la innovazione inventiva stà nel fatto che è stato escogitato un deltaplano bimodale azionabile, o con la sola forza del pilota, o con il solo motore, o con entrambi , il quale deltaplano pur avendo una ala di tipo rigido monta un motore con potenza limitata per un deltaplano avente ala non rigida, ed essendo il carrello attrezzato con un apparato tipo bicicletta, con sella e pedali che movimentano il cinematismo, che fa ruotare l 'albero della elica spingente, essendo la barra di comando dell 'ala, attrezzata per comandare la sterzatura della ruota anteriore, tramite due leve a filo montate su di essa.

Claims (1)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1)"Deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore,, caratterizzato dal fatto che l'ala è di tipo rigido ed il motore installato è di potenza ridotta limitata per l'azionamento di deltaplani ad ala non rigida. 2)"Deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore, caratterizzato dal fatto che il carrello è attrezzato da un apparato tipo bicicletta con sella e pedali ed un apparato cinematico, che dai pedali può portare il moto (e quindi la potenza sull 'albero dell 'elica spingente; sul quale asse può portare il moto (e quindi la potenza) - il motore ausiliario installato. 3) "Deltaplano a propulsione bimodale umano ed a motore, caratterizzato dal fatto che per manovrare la sterzata della ruota anteriore si agisce con le mani su due leve montate sulla barra del trapezio. 4) "Deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore, caratterizzato dal fatto che l 'àlbero dell 'elica può funzionare, o con la sola energia umana azionando ì pedali , o con il solo motore installato, oppure con entrambi. 5) "Deltaplano a propulsione bimodale umana ed a motore, caratterizzato nel suo assieme come sostanzialmente descritto e schematicamente raffigurato, a titolo esempliticativo secondo una soluzione preferenziale.