ITPD20140039U1 - Carrello per cancello scorrevole a sbalzo - Google Patents

Carrello per cancello scorrevole a sbalzo

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ITPD20140039U1
ITPD20140039U1 ITPD2014U000039U ITPD20140039U ITPD20140039U1 IT PD20140039 U1 ITPD20140039 U1 IT PD20140039U1 IT PD2014U000039 U ITPD2014U000039 U IT PD2014U000039U IT PD20140039 U ITPD20140039 U IT PD20140039U IT PD20140039 U1 ITPD20140039 U1 IT PD20140039U1
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bearing
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sliding gate
bearing walls
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Comunello Flii Spa
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Description

CARRELLO PER CANCELLO SCORREVOLE A SBALZO
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne un carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo il preambolo della rivendicazione indipendente.
Il trovato si inserisce nel settore della produzione di accessori per cancelli ovvero di cancelli destinati a controllare il passaggio di accesso, carrabile o pedonale, ad una proprietà, costruzione, azienda, edificio o giardino.
Il carrello di cui trattasi è vantaggiosamente destinato ad essere installato su cancelli scorrevoli a sbalzo anche di notevoli dimensioni, specie per l’accesso ad edifici industriali, ovvero di dimensioni contenute per applicazioni a scopo residenziale.
Stato della tecnica
I cancelli scorrevoli a sbalzo, di tipo noto, comprendono tradizionalmente una intelaiatura avente una traversa inferiore con sottostante fissata una rotaia longitudinale che si estende sostanzialmente per l’intera lunghezza del cancello.
Al di sotto della rotaia sono solitamente previsti almeno due carrelli, la cui struttura di sostegno è rigidamente ancorata al terreno in posizioni distanziate ed allineate nella direzione di scorrimento del cancello.
Sulla struttura di sostegno di ciascun carrello è montata almeno una coppia di ruote folli, e solitamente almeno due coppie di ruote di appoggio, con asse di rotazione folle sostanzialmente orizzontale, su cui grava il peso del cancello, le quali ruote ruotano all’interno della rotaia posta al di sotto del cancello per consentire lo scorrimento di quest’ultimo durante il suo movimento di apertura e chiusura.
Le ruote di guida dei due carrelli cooperano tra loro per evitare scarti trasversali del cancello durante la sua movimentazione.
Solitamente i carrelli montano a fianco delle ruote orizzontali di scorrimento almeno una ruota di guida con asse di rotazione sostanzialmente verticale, la quale è vantaggiosamente interposta tra le due coppie di ruote di appoggio ed è destinata a scorrere sulle fiancate della rotaia per guidare il cancello nel suo scorrimento.
Tradizionalmente, la movimentazione è di tipo automatico, ottenuta mediante un motore alloggiato in una colonnina posta a fianco del cancello, e collegato mediante mezzi di trasmissione ad un pignone ad asse verticale che si impegna in una cremagliera fissata su di un fianco dell’intelaiatura del cancello.
Attualmente come è noto, le strutture di sostegno dei carrelli sono realizzate con un numero elevato di componenti ed in particolare con più piastre che devono essere tra loro solidalmente fissate mediante laboriose operazioni di saldatura.
Tale circostanza penalizza il processo produttivo che risulta lungo e costoso. Inoltre, la struttura di sostegno ottenuta con questo processo mediante assemblaggio di molti componenti, non risulta meccanicamente particolarmente resistente.
La qualità del funzionamento del cancello è fortemente influenzata dalla precisione di realizzazione dei carrelli poiché anche minimi scostamenti rispetto alle fondamenta o difetti nel corpo portante possono comportare un malfunzionamento del cancello ovvero dare luogo a fastidiosi rumori.
Le complesse modalità produttive attualmente impiegate nella realizzazione dei carrelli non depongono per una precisione finale e facilità di installazione dei cancelli.
Sono noti, più in particolare, carrelli per cancelli scorrevoli a sbalzo dotati di una struttura di supporto ottenuta con piastre metalliche di notevole spessore ad esempio di 8 mm. Tali carrelli richiedono di eseguire difficili operazioni di taglio delle piastre per sagomare la struttura di supporto e lunghe operazioni di saldatura per fissare le piastre sagomate tra loro, che penalizzano il rendimento del processo produttivo. Al fine di ridurre le difficoltà ed i costi connessi alla lavorazione di piastre di elevato spessore, sono stati previsti carrelli dotati di una struttura di supporto ottenuta saldando tra loro più piastre sagomate di ridotto spessore. Anche tali carrelli ed il processo per la loro produzione si sono rivelati onerosi e poco performanti in termini di qualità del carrello e rendimento del processo produttivo.
Al fine di superare le seguenti limitazioni è stato sviluppato dalla stessa richiedente un carrello per cancello scorrevole a sbalzo descritto nel brevetto EP 2133499 e comprendente due piastre sagomate ad L, ciascuna dotata di una parete portante e di una parete di base che si estende senza soluzione di continuità dalla parete portante mediante una piega sostanzialmente ortogonale. Le pareti portanti sono tra loro rigidamente collegate mediante viti o rivetti con le due pareti di base orientate in versi opposti per formare una base di a terra. Ciascuna parete portante è provvista di due prime aperture passanti allineate con rispettive omologhe prime aperture dell’altra parete portante per definire congiuntamente due prime sedi atte ad alloggiare primi mezzi di supporto girevole per due coppie di ruote di supporto; e di una seconda apertura passante allineata con quella omologa dell’altra parete portante per definire congiuntamente una seconda sede per ricevere una ruota di guida, girevolmente supportata da secondi mezzi di supporto girevole.
Tale carrello per cancello scorrevole a sbalzo di tipo noto ed il suo processo produttivo seppure hanno ridotto i costi di produzione non sono risultati scevri di inconvenienti dovuti principalmente alla necessità di fissare tra loro le due piastre sagomate ad L.
Presentazione del trovato
In questa situazione, il problema alla base alla base del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica fino ad oggi nota, mettendo a disposizione un carrello per cancello scorrevole a sbalzo, il quale sia ottenuto con un numero limitato di componenti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un carrello per cancello scorrevole a sbalzo costruttivamente semplice, economico da realizzare ed operativamente del tutto affidabile.
Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un carrello per cancello scorrevole a sbalzo che sia particolarmente sicuro.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la FIG. 1 mostra una vista schematica d’insieme di un cancello scorrevole a sbalzo con montati due carrelli oggetto del presente trovato;
la FIG. 2 mostra una vista prospettica di una prima forma realizzativa di carrello per cancello scorrevole a sbalzo oggetto del presente trovato;
la FIG.3 mostra il carrello di figura 2 in una vista assonometrica dall’alto;
la FIG.4 mostra il carrello di figura 2 in una vista assonometrica laterale;
la FIG. 5 mostra il carrello di figura 2 in una vista assonometrica frontale con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 6 mostra il carrello di figura 2 in una vista in sezione effettuata lungo la traccia VI-VI di figura 4, con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 7 mostra una vista prospettica di una seconda forma realizzativa di carrello per cancello scorrevole a sbalzo oggetto del presente trovato;
la FIG.8 mostra il carrello di figura 7 in una vista assonometrica dall’alto;
la FIG.9 mostra il carrello di figura 7 in una vista assonometrica laterale;
la FIG. 10 mostra il carrello di figura 7 in una vista assonometrica frontale con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 11 mostra il carrello di figura 7 in una vista in sezione effettuata lungo la traccia XI-XI di figura 9, con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 12 mostra una vista prospettica di una terza forma realizzativa di carrello per cancello scorrevole a sbalzo oggetto del presente trovato;
la FIG.13 mostra il carrello di figura 12 in una vista assonometrica dall’alto; la FIG.14 mostra il carrello di figura 12 in una vista assonometrica laterale;
la FIG. 15 mostra il carrello di figura 12 in una vista assonometrica frontale con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 16 mostra il carrello di figura 12 in una vista in sezione effettuata lungo la traccia XVI-XVI di figura 14, con indicata una rotaia di guida fissata inferiormente al cancello;
la FIG. 17 mostra una vista prospettica di una porzione di una quarta forma realizzativa di carrello per cancello scorrevole a sbalzo oggetto del presente trovato; la FIG.18 mostra il carrello di figura 17 in una vista assonometrica dall’alto; la FIG.19 mostra il carrello di figura 17 in una vista assonometrica laterale;
la FIG.20 mostra il carrello di figura 17 in una vista assonometrica frontale;
le FIGG.21A – 21M illustrano numerose differenti possibili configurazioni assunte da un particolare del carrello oggetto del presente trovato relativo a delle pareti portanti;
le FIGG. 22 – 23 illustrano un particolare del carrello oggetto del trovato relativo a delle pareti portanti per un carrello rispettivamente a 5 ed a 8 ruote in accordo con due ulteriori e differenti forme realizzative.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un esempio di cancello scorrevole a sbalzo portante inferiormente montati due carrelli 3 oggetto del presente trovato.
Con il termine cancello si dovrà intendere, senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente privativa, un qualunque sbarramento, quale un portone od un cancello per esterni, suscettibile di scorrere tra le due previste posizioni di apertura e chiusura per svolgere la tradizionale funzione di controllo di un passaggio di accesso, carrabile o pedonale, ad una proprietà, costruzione, azienda, edificio o giardino.
In accordo con le allegate figure, il cancello 1 è provvisto di una intelaiatura 2, generalmente in acciaio, avente una estensione prevalente lungo la direzione di avanzamento X del cancello 1. Tale intelaiatura 2 è formata da una cornice metallica ovvero da una pluralità di montanti e traverse ed è solitamente chiusa da pannelli oscuranti di copertura o da inferriate.
Il cancello 1 è scorrevolmente supportato tra le due posizioni di chiusura e di apertura lungo la direzione di avanzamento X dai due carrelli 3 distanziati tra loro ed allineati sostanzialmente lungo la suddetta direzione di avanzamento X.
Entrambi i carrelli 3 sono posti fuori dall’ingombro del passaggio d’accesso e sono posti ad una distanza tale da permettere di supportare a sbalzo il cancello 1 lavorando, in modo di per sé tradizionale, l’uno in trazione l’altro in appoggio a seconda della posizione di apertura o chiusura del cancello 1.
Allo scopo di supportare le sollecitazioni meccaniche trasmesse dal cancello 1, ciascun carrello 3 è rigidamente vincolato al terreno mediante una propria fondazione.
Sono inoltre tradizionalmente previsti mezzi di movimentazione (non illustrati) per spostare il cancello 1 lungo la direzione di avanzamento X, i quali comprendono solitamente una cremagliera fissata alla intelaiatura 2 del cancello 1 ed un motore fisso posto in una colonnina a lato del cancello, il quale ingrana con un pignone nella cremagliera per trasmettere il movimento al cancello 1.
Inferiormente al cancello 1, è fissata mediante saldatura o con accoppiamenti meccanici e/o viti di fissaggio, una rotaia 5, la quale si sviluppa sostanzialmente per l’intera lunghezza del cancello 1 e definisce un profilo cavo allungato entro cui sono impegnate scorrevolmente, come verrà chiarito nel seguito, una pluralità di ruote folli atte a guidare il cancello 1 lungo la direzione di avanzamento X ovvero tra le posizioni di apertura e chiusura.
Più in dettaglio, ciascun carrello 3 comprende una struttura di sostegno 6 formata da una base di appoggio 7, destinata ad essere fissata a terra, ovvero alle fondazioni ricavate nel suolo, e da un corpo portante 8, fissato alla base di appoggio 7, su cui si scarica il peso del cancello 1.
La struttura di sostegno 6 è vantaggiosamente realizzata in lamiera metallica, preferibilmente in acciaio, ed è dotata di uno sviluppo lungo una direzione longitudinale Y suscettibile di essere disposta parallelalemnte alla direzione di avanzamento del cancello 1.
Più in dettaglio, il suddetto corpo portante 8 in materiale metallico è provvisto di almeno due pareti portanti 8’, 8’’ sostanzialmente contraffacciate e ciascuna provvista di almeno una prima apertura passante 9’ allineata con la prima apertura 9’’ dell’altra parete portante per definire congiuntamente una prima sede 9.
Il carrello 3 comprende inoltre almeno una prima coppia di ruote di supporto 4’, 4’’, le quali sono montate mediante primi mezzi di supporto girevole 10 alloggiati nella prima sede 9 sul corpo portante 8 della struttura di sostegno 6 con asse di rotazione R sostanzialmente orizzontale, e sono suscettibili di ruotare liberamente entro la rotaia 5 per supportare il peso del cancello 1. Con il termine ruota si dovrà intendere un qualunque elemento di scorrimento sia esso anche in forma di rullo o di cuscinetto e sia esso realizzato in plastica o in metallo.
Secondo l’idea alla base del presente trovato, le pareti portanti 8’, 8’’ sono giuntate tra loro in corpo unico da una porzione di raccordo 11, la quale è sagomata a 180 gradi attraverso almeno una prima piega 12 prevista in corrispondenza di prime estremità longitudinali 13 delle suddette pareti portanti 8’, 8’’. Queste ultime sono provviste di seconde estremità longitudinali 130, che sono meccanicamente connesse alla base di appoggio 7, sia essa realizzata in corpo unico con il corpo portante 8 o mediante uno o più elementi disgiunti meccanicamente connessi al corpo portante 8 attraverso mezzi di fissaggio 30.
Nelle figure 18A-18M sono illustrate alcune possibili forme realizzative delle sagome assunte dalle pareti portanti 8’, 8’’ e delle connessione con la base di appoggio 7, tutte rientranti nell’ambito di tutela della presente privativa.
Anche la forma della porzione di raccordo 11 potrà essere ottenuta con un’unica piega a 180 gradi ovvero con più pieghe in successione come ad esempio con due pieghe a 90 gradi. Inoltre, le due pareti portanti 8’ ed 8’’ potranno essere accostate in contatto l’una sull’altra oppure distanziate per una larghezza L della fenditura 40 definita dalle loro facce interne.
Vantaggiosamente, le pareti portanti 8’, 8’’ sono contraffacciate in modo da avere almeno due porzioni parallele tra loro preferibilmente in corrispondenza delle prime aperture 9’, 9’’.
Le pareti portanti 8’, 8’’ potranno inoltre essere fissate alla base di appoggio 7 mediante i suddetti mezzi di fissaggio 30, disponendosi esternamente a due ali 7’ della stessa base di appoggio 7 ricavate in sporgenza a partire da una piastra di base 7A o da due separate pareti di base 7B della stessa base di appoggio 7.
Diversamente, la base di appoggio 7 disporrà di almeno un’ala sporgente 7’ suscettibile di inserirsi nella fenditura 40 definita tra le pareti portanti 8’, 8’’, alle quali è fissata mediante i suddetti mezzi di fissaggio 30.
I mezzi di fissaggio 30 potranno essere realizzati mediante viti, rivetti, o saldature, ovvero vantaggiosamente potranno essere realizzati mediante un bullone mediano 30’ il quale è inserito in un foro posto ad attraversamento delle pareti portanti 8’, 8’’ e dell’almeno una ala sporgente 7’ della base di appoggio 7 per consentire il basculamento del corpo portate 8 rispetto alla base di appoggio 7 medesima.
Diversamente (vedere figura 17), ciascuna parete portante 8’, 8’’ potrà essere collegata senza soluzione di continuità ed in corpo unico ad una parete di base 7B della base di appoggio 7 mediante una seconda piega 14 sostanzialmente ortogonale.
Le pareti di base 7B risultano in tale modo orientate in versi opposti per formare la base di appoggio 7 al terreno.
Vantaggiosamente, le pareti portanti 8’, 8’’ sono provviste ciascuna di almeno una seconda apertura passante 15’, 15’’ allineata con quella dell’altra parete portante 8’’, 8’ per definire congiuntamente una seconda sede 15.
Una ruota di guida 17 è montata mediante secondi mezzi di supporto girevole 18 alloggiati nella suddetta seconda sede 15 sul corpo portante 8 della struttura di sostegno. La ruota di guida 17 è suscettibile di ruotare entro la rotaia 5 con asse di rotazione sostanzialmente verticale per contrastare scostamenti del cancello trasversali alla sua direzione di avanzamento durante le operazioni di apertura e chiusura.
Potranno essere previste ulteriori coppie di ruote di supporto ad esempio una seconda coppia 20’, 20’’, una terza coppia 21’, 21’’, una quarta coppia 22’, 22’’ o altre ancora come indicato negli esempi delle figure allegate inserite in terze sedi 90 ottenute con terze aperture 90’, 90’’ ricavate sulle due pareti portanti 8’, 8’’ ed alloggianti analoghi mezzi di supporto 10 per il supporto girevole di tali coppie di ruote.
Inoltre, indipendentemente dal numero di coppie di ruote di supporto potrà essere prevista o meno la ruota di guida 17 sopra descritta.
I primi mezzi di supporto girevole 10 citati in precedenza che supportano la suddetta almeno una coppia di ruote 4’, 4’’ comprendono un perno orizzontale 19, il quale è inserito entro la prima sede 9 e monta in corrispondenza delle due ruote 4’, 4’’ due primi cuscinetti 22 per il loro supporto girevole. L’anello interno di ciascun cuscinetto 22 è internamente vincolato da una parete portante 8’, 8’’ mentre verso l’esterno uno dei due cuscinetti 22 è limitato da un bordo sporgente mentre l’altro cuscinetto 22 è limitato dalla testa di una vite di trattenimento 23.
Analoghi primi mezzi di supporto girevole 10 sono inoltre previsti anche per le restanti coppie di ruote di supporto 20’ e 20’’, 21’ e 21’’, 22’ e 22’’.
A loro volta i secondi mezzi di supporto girevole 18 comprendono un perno verticale, il quale è inserito entro la seconda sede 15 e monta in corrispondenza della ruota di guida 17 un secondo cuscinetto (non illustrato) per il suo supporto girevole.
Una vite di sostegno 26 è impegnata a tale perno verticale del secondo cuscinetto ed è inserita con il gambo in un foro passante ricavato sulla porzione di raccordo 11 del corpo portante 8. A tale scopo vantaggiosamente, il corpo di supporto 8 è fissato alla base di appoggio 7 con la suddetta porzione di raccordo 11 disposto con la sua concavità rivolta verso il terreno.
Funzionalmente, le coppie di ruote ad asse orizzontale ricevono il peso del cancello 1 ed hanno il compito di ruotare nella rotaia 5 per fare spostare il cancello 1 medesimo, mentre la ruota di guida 17 coopera con quella dell’altro carrello 3 per contrastare gli scostamenti dello stesso cancello 1 trasversali alla sua direzione di avanzamento X.
Allo scopo, come si può apprezzare nelle figure 5, 6, 10, 11 e 15 il profilo cavo della rotaia 5 ha una forma tubolare, la quale è aperta inferiormente con una feritoia longitudinale, ed è dotata di pareti contrapposte laterali, sostanzialmente verticali su cui poggia la ruota di guida 17 e di pareti contrapposte superiore ed inferiore, sostanzialmente orizzontali, su cui poggiano le coppie di ruote di supporto.
Le prime seconde o terze aperture citate in precedenza, previste sulle due pareti portanti 8’, 8’’ ed atte a realizzare relative sedi 9, 15, 90 potranno essere perimetralmente chiuse ovvero anche collegate tra loro così da realizzare scansi estendentesi a cavallo di una della estremità delle piastre ed in particolare a cavallo della porzione di raccordo 11.
Il carrello 3 per cancello 1 scorrevole a sbalzo oggetto del presente trovato è realizzato secondo il procedimento qui di seguito descritto.
Tale procedimento comprende inizialmente una fase di predisposizione di una piastra in materiale metallico, in particolare acciaio strutturale dello spessore di 2-6 mm, dotata di una direzione di sviluppo longitudinale Y, la quale potrà essere destinata alla formazione di un unico carrello 3 ovvero potrà essere in forma di nastro per la produzione di più carrelli 3.
È quindi prevista una fase di tranciatura della suddetta piastra ad esempio mediante tranciatura a pressa o a taglio al laser, per ricavare almeno due prime aperture 9’, 9’’ sostanzialmente allineate lungo una direzione trasversale ortogonale alla direzione di sviluppo longitudinale Y della piastra.
Mediante una fase di piegatura della piastra lungo almeno un suo un asse longitudinale parallelo alla direzione longitudinale Y del suo sviluppo viene formato un corpo portante 8 dotato di almeno due pareti portanti 8’, 8’’ contraffacciate tra loro (ed in particolare con due porzioni piane parallele) e di una porzione di raccordo 11, la quale si sviluppa a 180 gradi mediante almeno una piega a partire da prime estremità longitudinali delle pareti portanti 8’, 8’’ con ciascuna delle prime aperture 9’, 9’’ ricavata su una corrispondente parete portante 8’, 8’’ e sostanzialmente allineata a quella dell’altra parete portante a formare una prima sede 9.
Segue quindi una fase di montaggio di almeno una prima coppia di ruote 4’,4’’ sul corpo portante 8 mediante l’impegno di primi mezzi di supporto girevole 10 alloggiati nella prima sede 9.
Il procedimento prevede una fase di fissaggio delle seconde estremità longitudinali delle pareti portanti 8’, 8’’ ad una base di appoggio 7 destinata ad essere fissata a terra, qualora tali pareti 8’, 8’’ non siano parte in corpo unico della stessa base di appoggio 7.
Diversamente infatti se il corpo portante 8 e la base di appoggio 7 sono ricavati a partire da un’unica piastra allora la definizione di tali parti è ottenuta non per fissaggio ma mediante una seconda fase di piegatura della piastra con almeno due seconde pieghe longitudinali 14 realizzate in corrispondenza delle seconde estremità longitudinali delle pareti portanti 8’, 8’’ per definire due corrispondenti pareti di base 7B giuntate senza soluzione di continuità alle corrispondenti pareti portanti 8’, 8’’ ed orientate in versi opposti per formare la base di appoggio al terreno.
In accordo con una variante realizzativa del presente trovato illustrata nelle figure 19 e 20 in corrispondenza della porzione di raccordo 11 delle suddette pareti portanti 8’, 8’’ sono realizzati durante la fase di tranciatura degli intagli 41 che dopo la fase di piegatura si presentano a cavallo della stessa linea di piega definendo una dentatura 42.
Tale dentatura 42 agevola l’operazione di piegatura della piastra in materiale metallico, diminuendo la forza resistente per deformare la piastra. La stessa dentatura 42 definisce precisi riscontri che possono essere impiegati quale riscontro o dima per la fase di piegatura.
Vantaggiosamente non sono previsti intagli 41 in corrispondenza delle prime aperture passanti 9’ 9’’ delle pareti portanti 8’, 8’’ allo scopo di evitare che durante le operazioni di piegatura le prime aperture passanti 9’ 9’’ si deformino perdendo la sagoma ottenuta durate la fase di tranciatura. Preferibilmente, sono invece presenti dei labbri di rinforzo 43 in corrispondenza delle stesse prime aperture passanti 9’ 9’’ allo scopo di rinforzo.
Vantaggiosamente, le suddette fasi di tranciatura e piegatura sono ottenute con una pressa a passi successivi a partire da piastre in materiale metallico separate.
Diversamente, partendo da un piastra in materiale metallico in forma di nastro allungato secondo la suddetta direzione di sviluppo longitudinale, la fase di piegatura prevederà di agire mediante una profilatrice sul nastro metallico deformandolo mediante coppie di rulli profilatori poste in sequenza nell’avanzamento del nastro fino ad ottenere la sagomatura ad U della suddetta porzione di raccordo 11.
Anche in questo caso la presenza degli intagli 41 ottenuti durante la fase di tranciatura a cavallo della linea di piega agevolano la fase di piegatura della profilatrice.
Segue quindi una fase di taglio del nastro sagomato per separare i corpi portanti 8 delle strutture di sostegno di ciascun carrello.
A questo punto, qualora tali pareti 8’, 8’’ non siano parte in corpo unico della stessa base di appoggio 7, il procedimento prevede la fase di fissaggio delle seconde estremità longitudinali delle pareti portanti 8’, 8’’ dei corpi portanti 8 così ottenuti ad una base di appoggio 7 destinata ad essere fissata a terra.
Diversamente se il corpo portante 8 e la base di appoggio 7 sono ricavati a partire dall’unico nastro mediante la profilatrice allora quest’ultima prevede mediante ulteriori coppie di rulli profilatori di sagomare mediante una seconda fase di piegatura la piastra in corrispondenza delle seconde estremità longitudinali delle pareti portanti 8’, 8’’ per definire mediante due seconde pieghe anche le due pareti di base 7B orientate in versi opposti per formare la base di appoggio al terreno.
La fase di tranciatura per ricavare le aperture potrà essere ottenuta con uno stampo a passo posto a monte della profilatrice essendo vantaggiosamente previsti mezzi di compensazione del movimento intermittente dello stampo a passo con quello preferibilmente continuo della profilatrice.
A questo punto, è possibile procedere a montare le o la coppie di ruote di supporto 4’, 4’’, e, se prevista la ruota di guida 17 rispettivamente mediante i rispettivi primi e secondi mezzi di supporto girevoli alloggiati nelle rispettive prime e seconde sedi.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
In particolare la una struttura di sostegno ottenuta con il corpo portante 8 fissato alla base di appoggio 7 ed avente una porzione di raccordo sagomata a 180 gradi consente di conferire grande resistenza meccanica alla struttura ed al contempo riduce i costi del procedimento di produzione.
Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo del tipo provvisto di una intelaiatura avente una estensione prevalente lungo una direzione di avanzamento e portante inferiormente fissata, lungo detta direzione di avanzamento, una rotaia cava per la guida di detto cancello; detto carrello comprendendo: - una struttura di sostegno dotata di uno sviluppo longitudinale (Y) suscettibile di essere disposta parallelalemnte a detta direzione di avanzamento: - di una base di appoggio, destinata ad essere fissata a terra e, - di un corpo portante in materiale metallico, fissato a detta base di appoggio, provvisto di almeno due pareti portanti sostanzialmente contraffacciate ciascuna delle quali essendo provvista di almeno una prima apertura passante allineata con quella dell’altra parete portante per definire congiuntamente una prima sede; - almeno una prima coppia di ruote di supporto, le quali sono montate mediante primi mezzi di supporto girevole alloggiati in detta prima sede sul corpo portante di detta struttura di sostegno con asse di rotazione sostanzialmente orizzontale, e sono suscettibili di ruotare liberamente entro detta rotaia per supportare il peso di detto cancello; caratterizzato dal fatto che dette pareti portanti sono giuntate tra loro in corpo unico da una porzione di raccordo sagomata a 180 gradi attraverso almeno una piega prevista in corrispondenza di loro prime estremità longitudinali, dette pareti portanti essendo provviste di seconde estremità longitudinali meccanicamente connesse a detta base di appoggio.
  2. 2. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le pareti portanti di dette piastre sagomate sono provviste ciascuna di almeno una seconda apertura passante allineata con quella dell’altra parete portante per definire congiuntamente una seconda sede atta ad alloggiare secondi mezzi di supporto girevole di almeno una ruota di guida avente asse di rotazione sostanzialmente verticale e suscettibile di ruotare entro detta rotaia per contrastare scostamenti di detto cancello trasversali alla sua direzione di avanzamento.
  3. 3. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette pareti portanti presentano almeno due porzioni piane e parallele in cui sono previste dette prime aperture passanti.
  4. 4. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta base di appoggio è dotata di almeno un’ala che si inserisce tra dette pareti portanti a cui è fissata mediante mezzi di fissaggio.
  5. 5. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta base di appoggio è dotata di almeno una coppia di ali che sono disposte esternamente a dette pareti portanti ed a cui sono fissate mediante mezzi di fissaggio.
  6. 6. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette pareti portanti sono fissate a detta base di appoggio mediate mezzi di fissaggio atti a consentire il basculamento di detto corpo portate rispetto a detta base di appoggio.
  7. 7. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna parete portante è collegata senza soluzione di continuità ed in corpo unico ad una parete di base di detta base di appoggio mediante una seconda piega sostanzialmente ortogonale; dette pareti di base essendo orientate in versi opposti per formare detta base di appoggio al terreno.
  8. 8. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di raccordo definisce una concavità rivolta verso il terreno e supporta almeno una vite di collegamento di detti secondi mezzi di supporto girevole di detta almeno una ruota di guida.
  9. 9. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta porzione di raccordo è sagomata a 180 gradi mediante due o più pieghe, ottenute per deformazione a freddo di un nastro o di una piastra di acciaio, suscettibili di disporre dette pareti portanti contraffacciate e distanziate tra loro.
  10. 10. Carrello per cancello scorrevole a sbalzo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le pareti portanti (10, 12) di detto corpo portante hanno spessore trasversale compreso tra 2 e 6mm.
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