ITPD20110260A1 - Base per mop perfezionata - Google Patents

Description

BASE PER MOP PERFEZIONATA

Descrizione

L’oggetto della presente invenzione riguarda una base per mop.

Stato della tecnica

E’ noto che i dispositivi trattenitori di mop per la pulizia, generalmente noti con il nome di base per mop, sono diventati, nel corso del tempo, dispositivi su cui si è concentrata l’attenzione dei produttori al fine di rispondere alle richieste degli utilizzatori, con particolare riferimento alla semplicità di utilizzo, alla praticità nell’impiego, e nella facilità di essere maneggiati e puliti.

Naturalmente nel corso degli anni i diversi produttori, privilegiando un aspetto rispetto ad altri, hanno realizzato varie foggie di base per mop.

Una caratteristica molto apprezzata dagli utilizzatori di scope per mop è stata quella che consentissero di trattenere il mop, anche qualora la base del mop non fosse in aderenza al pavimento per poter, senza maneggiare con le mani lo stesso mop, riporlo entro appositi contenitori dopo aver eseguito la pulizia, e quindi essendo il mop sporco.

Un altro modello di base per mop ha privilegiato la possibilità di poter strizzare il mop ad esso applicato, mantenendolo unito alla base stessa.

Altri modelli, al fine di poter sfruttare entrambe le superficie del mop, sono stati configurati in maniera tale da poter essere facilmente rovesciati.

Infine da ultimo le configurazioni delle base per mop hanno assunto foggie tali con profili longilinei e raccordati con curvature tali da impedire durante l’uso indesiderate interferenze con oggetti presenti sul luogo di pulizia, essendo sprovvisti di parti sporgenti.

Altri modelli infine sono stati configurati in maniera tale da poter al meglio rispondere ad una specifica esigenza degli utilizzatori, ma diventando particolarmente complessi e trascurando gli altri aspetti di praticità invece sempre molto apprezzati dall’utenza.

Presentazione deH’invenzione

Scopo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una base per mop che possa essere impiegata con praticità superando gli inconvenienti dell’ arte nota.

Un ulteriore scopo del presente trovato è mettere a disposizione una base per mop che possa mantenere agganciato il mop ad essa applicato anche nella eventualità la base del mop venisse sollevata dal pavimento.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una base per mop che possa essere facilmente posta, unitamente al relativo mop entro uno strizzatore.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una base per mop il cui cinematismo di rilascio fosse di semplice attuazione e che non sporgesse durante rutili zzo.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una base per mop che possa essere impiegata anche in spazi ristretti senza pericolo che possa impigliarsi e/o che possa evidenziare all’operatore la possibilità di entrare e la garanzia che come entrata esca senza intoppi in spazi angusti e limitati.

Questi ed altri scopi ancora vengono tutti raggiunti dalla base per mop perfezionata, secondo le rivendicazioni allegate.

Detta base per mop consegue anche altri scopi che meglio appariranno dal proseguo della descrizione.

L’oggetto dell’invenzione si presenta come un telaio composto da una coppia di semitelai affacciati ed incernierati tra loro circa nella loro parte centrale, che possono assumere due configurazioni, una prima configurazione chiusa con la bocca di aggancio in presa su un eventuale mop ed una seconda configurazione aperta con la bocca di aggancio aperta, con la peculiarità che i due semitelai nella configurazione chiusa e stabile assumono una disposizione, con le loro superficie esterne maggiori, parallela.

Un importante vantaggio del dispositivo di tale invenzione è il mantenimento entro l’ingombro dei due semitelai di un elemento di sgancio, atto a mantenere stabile la condizione aperta tra i due semitelai.

Un esempio di un tale elemento di sgancio è esposto nella Domanda di brevetto PD2011A000259 che si ritiene inglobata per riferimento.

Tale assenza di parti sporgenti consente proficuamente al dispositivo oggetto dell’ invenzione di poter strizzare il mop di cui è dotato, anche addossato ad almeno una delle superfici esterne di un semitelaio, senza l’inconveniente di un non desiderato sgancio o rilascio del mop trattenuto dalla sua bocca.

Vantaggiosamente tale strizzaggio del mop addossato ad una superficie esterna di un semitelaio della base per mop è proficuamente realizzata entro uno strizzatore per superfici piane, essendo le superfici esterne dei semiletali reciprocamente parallele e non modificano la loro giacitura a seguito della pressione esercitata dallo strizzatore per lo strizzaggio del mop.

Altro vantaggio è quello che l’elemento di sgancio, si innalza oltre al sua quota di riposo, nel momento in cui i due semitelai sono inclinati ad assumere la loro massima condizione di apertura.

Una ulteriore caratteristica del telaio è costituito dal fatto che tale telaio può essere liberamente ruotato per utilizzare entrambe le superfici del mop che porta agganciato, trovando ogni superficie esterna del semitelaio piana ed adatta allo scopo, definita come superficie attiva.

Vantaggiosamente il telaio può assumere la condizione di aperto, a seguito della pressione esercitata sulla parte terminale (a sbalzo rispetto all’incemieramento reciproco tra semitelai) di un semitelaio (preferibilmente quello che presenta le finestre di alloggiamento e fuoriuscita degli elementi di sgancio).

Il ripristino della condizione chiusa, partendo da quella aperta, si ottiene mediante una semplice pressione si uno degli elementi di sgancio, che togliendosi il vincolo consente ai mezzi elastici di ruotare i semitelai con verso di chiusura della bocca.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:

Le fig. 1 e 2 mostrano il telaio oggetto dell’ invenzione in vista assonometrica rispettivamente nelle condizioni chiuso e aperto.

Le fig. 3 e 4 mostrano il telaio oggetto dell’ invenzione in una seconda vista assonometrica rispettivamente nelle condizioni chiuso e aperto.

Le fig. 5 e 6 mostrano il telaio rispettivamente di fig. 1 e 2 secondo una vista piana laterale.

Le fig. 7 e 8 mostrano il telaio rispettivamente di fig. 1 e 2 secondo una vista piana frontale.

Le fig. 9 e 10 mostrano il telaio rispettivamente di fig. 1 e 2 secondo una vista piana dall’alto.

Le fig. 11 e 12 mostrano il telaio rispettivamente di fig. 5 e 6 in sezione secondo un piano passante per un pulsante di sgancio ed ortogonale all’asse di incemieramento tra i due semitelai.

La fig. 13 e 14 mostrano il telaio rispettivamente di fig. 1 e 2 con asportato il semitelaio superiore.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento alle figure, la base per mop, indicata globalmente con 1, presenta un snodo 2 di collegamento per un manico, incernierato su un telaio 3 oggetto per Γ invenzione .

Detto telaio 3 oggetto dell’invenzione è composto essenzialmente da due semitelai 4, 5 tra loro incernierati per consentire una limitata rotazione reciproca ed uno o più elementi di trattenimento 6 (o dispositivi di sgancio, ad esempio quello esposto in PD2011A000259 ), in grado di far mantenere ai due suddetti telai 4, 5 una prima posizione stabile fissa di apertura per la presa ed il rilascio del mop nella bocca di aggancio 7 una seconda posizione stabile con la bocca di aggancio 7 chiusa trattenente un bordo del mop.

In posizione centrale e centrata il telaio è dotato di uno snodo 2 per l’aggancio del manico.

Preferibilmente ma non essenzialmente tale snodo 2 è incernierato sullo stesso perno 8 di incemieramento reciproco dei due semitelai 4, 5.

In prossimità circa della parte centrale dalla superficie interna di maggiore estensione di ciascun semitelaio risaltano una o più sedi 9 di incemieramento del perno 8 per la parziale e limitata rotazione reciproca dei due semitelai 4, 5.

Normalmente, essendo previsti dei mezzi elastici 10, sufficientemente scostati rispetto al suddetto perno 8 di incemieramento, che spingono in maniera divergente da un lato i due semitelai 4, 5, provocando la chiusura del lato opposto rispetto all’ incemieramento, il telaio 3 risulta con la bocca 7 chiusa in presa sull’eventuale mop disposto parzialmente compreso lungo il bordo di appoggio dei due semitelai 4, 5.

La condizione stabile di apertura della bocca 7 si consegue a seguito della azione di contrasto dei suddetti mezzi elastici 10, normalmente attuata mediante una semplice pressione sul lato esterno ed opposto a quello in cui agiscono i detti mezzi elastici 10, portando ravvicinati i lati dei semitelai in precedenza scostati rispetto all’ incemieramento.

In prossimità della massima apertura della bocca 7 interviene un dispositivo di ritegno 11, del tipo descritto in PD2011A000259 , già in precedenza citato ed inglobato per riferimento, disposto sullo elemento di trattenimento (o dispositivo di sgancio) che mantiene stabile detta seconda configurazione con la bocca 7 aperta.

Detto dispositivo di sgancio 6 è composto da una leva 12, provvista del detto dispositivo di ritegno 11, incernierata su un perno 13 le cui sedi 14 sono solidali ad un semitelaio e da secondi mezzi elastici 15 che tendono a far ruotare detto leva 12 rispetto a quel semitelaio su cui risulta incernierata per potersi innalzare attraverso ed oltre una apertura 16 presente sul semitelaio opposto.

Nella condizione di telaio 3 con bocca 7 chiusa, la detta leva 12 risulta compresa entro il profilo della detta apertura 16 e non sporgente rispetto alla superficie esterna del relativo semitelaio.

La condizione stabile del telaio 3 in configurazione aperta si raggiunge quando durante l’abbassamento di un semitelaio per aprirne la bocca 7, il dispositivo di sgancio 6, nella cui parte intermedia della leva 12 è provvisto di dispositivo di ritegno 11, configurato come un dente di ritenuta, ruota, rialzandosi e ponendo sottostante ad una sede 17 appositamente prevista nel semitelaio abbassato il detto dispositivo di ritegno 11, impedendo, anche in mancanza della pressione esercitata per l’abbassamento del semitelaio per aprirne la bocca, che il telaio 3 possa ritornare nella condizione a bocca 7 chiusa.

Solo a seguito della pressione sulla leva 12 del detto dispositivo di sgancio 6, contrastando la forza esercitata dai detti secondi mezzi elastici 15, con contestuale rotazione e spostamento del detto dispositivo di ritegno 11, fino a fuoriuscire dalla rispettiva sede 17, il semitelaio si trova libero, sotto l’azione dei mezzi elastici 10 di ruotare per far assumere al telaio 3 la condizione stabile di bocca 7 chiusa.

E’ da dire che tale operazione di pressione sulla leva 12, risulta molto agevole, poiché detta leva 12 si trova sporgente rispetto al piano definito dalla superficie superiore del semitelaio superiore, facilitando il risalto in quota di tale leva 12 dal profilo del semitelaio sia l’individuazione e sia l’azionamento; quindi l’operatore è immediatamente edotto su quale parte deve esercitare la pressione per consentire la chiusura della bocca 7 del telaio 3.

Anche l’apertura della bocca 7 del telaio 3 è di facile attuazione.

Infatti grazie alla movimentazione ed allo incemieramento dei vari elementi, l’operatore può facilmente agire su di una grande superficie per l’apertura della bocca 7 del telaio 3, (non essendo disponibile alcun altro comando poiché la leva 12 è disposta entro il profilo esterno dei semitelai).

L’abbassamento e la ritenuta del dispositivo di sgancio 6 entro il profilo della finestra 16 e non sporgente oltre il piano esterno del semitelaio, avviene a seguito di uno scorrimento di un bordo della finestra 16 su un profilo inclinato della leva 12.

Una ulteriore caratteristica vantaggiosamente conseguita con detta configurazione del telaio 3 con bocca 7 chiusa, consiste in una configurazione del telaio 3 le cui superfici maggiori esterne ed opposte durante appunto la configurazione di lavoro, non presentano alcuna asperità e/o elemento sporgente, ma presentano invece una coppia di superfici praticamente lisce, poste parallele. L’operatore è quindi immediatamente in grado di valutare l’ingombro della base per mop, e poterla utilizzare con grande sicurezza, senza alcuna incognita che possa incastrarsi sottostante a qualche mobilio.

Tale vantaggiosa disposizione dei semitelai 4, 5 con le rispettive superfici maggiori esterne parallele consente di eseguire lo strizzaggio del mop applicato al telaio, anche addossato ad una di dette superfici, senza il rischio di un imprevisto e disagevole distacco del detto mop.

Altro pregio di tale disposizione e configurazione è che i comandi, ossia le zone in cui intervenire per la apertura e la chiusura della bocca 7 del telaio 3, si trovano rivolti sempre verso l’operatore e sono disponibili in maniera preminente rispetto alla situazione contestuale, cioè esponendo praticamente solo il comando di apertura quando la bocca 7 trovasi chiusa ed risaltando solo il comando di rilascio quando la bocca 7 si trova già aperta.

Nessun problema si genera nella inavvertita sollecitazione sul lato della bocca, poiché i due semitelai sono dotati 4, 5 in prossimità del bordo di pressione 19 della bocca 7 di adeguati e opportunamente dimensionati limitatori 18, in grado di resistere alle suddette impreviste sollecitazioni.

Tali dette impreviste sollecitazioni possono essere originate sia da parte di un inavvertito operatore, che agisce sul lato errato del telaio 3, sia durante le operazioni di strizzaggio, nel caso in cui il telaio 3 sia inserito solo parzialmente entro uno strizzatore.

Tali limitatori 18 oltre alla sopradescritta funzione, aiutano l’operatore ad allineare e ad agganciare correttamente il relativo mop dotato di complementari riscontri a profilo rientrante presenti lungo il bordo da agganciare sulla bocca 7 del telaio 3, assolvendo la funzione di riscontro e riferimento dell’apposito mop inserito e da inserire.

La bocca 7, essendo prevista con un bordo di pressione 19 a piani inclinati è in grado di agganciare correttamente posizionato e disposto, un mop che dovesse presentarsi adagiato direttamente sul pavimento, evitando ogni operazione manuale di aggancio tramite manipolazione del mop, ma semplicemente accostando il telaio 3 nella configurazione a bocca 7 aperta, al bordo del mop, che entrando e parzialmente sormontando sul bordo di pressione 19 della bocca 7 fino a che i rientri presenti sul mop incontrano i rispettivi limitatori 18 e sempre grazie ai detti limitatori 18, il mop da applicare al telaio 3 si autocentra.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Base per mop perfezionata comprendente una coppia di semitelai (4, 5) reciprocamente incernierati in grado di assumere, una prima configurazione con la bocca di aggancio (7) del mop aperta ed, a seguito di una parziale rotazione, una seconda configurazione con la bocca di aggancio (7) del mop chiusa, caratterizzato dal fatto che in detta seconda configurazione le superfici maggiori esterne dei detti semitelai (4, 5) sono tra loro parallele.
2. 2) Base per mop perfezionata secondo la riv. 1 caratterizzata dal fatto che entrambe le superfici maggiori esterne di ciascun semitelaio (4, 5) possono essere rivolte a pavimento a diventare superfici attive.
3. 3) Base per mop perfezionato secondo la riv. 1 caratterizzata dal fatto di potere essere inserita, unitamente al relativo mop, addossato ad una superficie maggiore esterna di uno dei due semitelai (4, 5), entro uno strizzatore per superfici piane per lo strizzaggio del detto mop, continuando a mantenere agganciato detto mop.
4. 4) Base per mop perfezionata secondo la riv. da 1 a 3 comprendente un dispositivo di sgancio (6) dei semitelai dalla configurazione a bocca (7) aperta a quella a bocca (7) chiusa che rimane compreso entro il profilo delle superfici maggiori dei due semitelai (4, 5) in condizione di lavoro e nella condizione di strizzaggio, senza sporgere dal detto profilo.
5. 5) Base per mop perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di adottare un dispositivo di sgancio (6) rivendicato in una o più delle rivendicazioni di PD2011A000259 6) Base per mop perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che rispetto aH’incernieramento reciproco tra i due semitelai (4, 5) , la parte del semitelaio (4, 5) opposto a quello bocca (7) risulta essere un braccio di leva agendo sul quale si comanda l’apertura della bocca (7). 7) Base per mop perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che in prossimità del bordo di pressione (19) della bocca (7) sono disposti limitatori (18) in grado di resistere a impreviste sollecitazioni sul lato della bocca (7). 8) Base per mop perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti limitatori (18) risultano essere riscontro e riferimento dell’apposito mop inserito e da inserire. 9) Base per mop perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il bordo di pressione (19) della bocca (7) è realizzata a piani inclinati in grado di agganciare correttamente posizionato e disposto un mop adagiato sul pavimento.