IT201800003404A1 - Dispositivo di pulizia - Google Patents

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IT201800003404A1
IT201800003404A1 IT102018000003404A IT201800003404A IT201800003404A1 IT 201800003404 A1 IT201800003404 A1 IT 201800003404A1 IT 102018000003404 A IT102018000003404 A IT 102018000003404A IT 201800003404 A IT201800003404 A IT 201800003404A IT 201800003404 A1 IT201800003404 A1 IT 201800003404A1
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IT
Italy
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cleaning
cleaning device
handle
cleaning head
housing
Prior art date
Application number
IT102018000003404A
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English (en)
Inventor
Tommaso Giovanni Adorno
Massimiliano Orlandi
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Orlandi Spa
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Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“Dispositivo di pulizia”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di pulizia. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la pulizia domestica, provvisto di una testa pulente atta ad essere collegata ad un manico.
STATO DELL’ARTE
Al giorno d’oggi, esistono numerosi dispositivi per la pulizia domestica, del tipo provvisto di testa pulente atta ad essere collegata con un manico. Essi si possono raggruppare in tre principale categorie: scope, mop, dispositivi elettrici.
Le scope comprendono un manico, generalmente in legno, acciaio o alluminio, e una testa a cui sono applicate setole atte a rimuovere residui presenti su una superficie. Esse sono generalmente usate a secco, ovvero senza bagnare le setole.
I mop sono solitamente usati per la pulizia di superfici piane quali pavimenti, pareti, soffitti, finestre, porte o mobili. Essi sono anche noti con il termine “mocio<®>” Si tratta di dispositivi provvisti di un manico, generalmente in acciaio o alluminio, e di una testa pulente. La testa pulente può essere provvista di setole, fettucce o similari, a cui è affidato il compito di rimuovere polvere o altri residui dal pavimento o da altre superfici. In alternativa, la testa pulente può essere provvista di mezzi di fissaggio di un panno pulente rimovibile. A tale panno è affidato il compito di rimuovere polvere o altri residui dal pavimento o da altre superfici. Il panno può opzionalmente essere provvisto di setole, fettucce o similari. I mop possono essere usati a secco oppure bagnando il relativo panno pulente o le relative setole, fettucce o similari.
I dispositivi di tipo elettrico comprendono aspirapolveri, scope elettriche e dispositivi di pulizia a vapore. I primi due sono provvisti di una testa, solitamente provvista di setole, atta ad aspirare i residui, per mezzo di una depressione, e ad accumularli in un vano raccoglitore. I dispositivi a vapore presentano una testa pulente, solitamente provvista di setole, atta ad erogare vapore per rimuovere incrostazioni e per igienizzare superfici.
In tutte le summenzionate tipologie di dispositivo, la testa pulente è collegata al manico per avvitamento o per mezzo di altro collegamento meccanico, ad esempio del tipo a pressione o a scatto (snap-fit).
Pertanto, nei dispositivi di tipo noto, per agganciare e per sganciare la testa pulente dal manico, ad esempio per effettuare operazioni di manutenzione o il cambio della testa pulente, l’utilizzatore deve necessariamente venire a contatto con la testa pulente. Ciò risulta inconveniente, soprattutto quando la testa pulente, o il panno che essa supporta, risulta sporca/o, in seguito al suo normale utilizzo. Inoltre, nel caso in cui il dispositivo sia usato per pulire pavimenti, l’utilizzatore è costretto a chinarsi per avvicinarsi alla testa pulente e rimuoverla, se vuole evitare di sollevarla, sollevando così anche polvere e residui che rischiano di essere respirati dall’utilizzatore e/o riversati al suolo. Tale azione risulta incomoda, soprattutto per utilizzatori di età avanzata e/o con problemi di tipo fisico.
Inoltre, spesso i mezzi di collegamento meccanico tra testa pulente e manico, sono soggetti a rapida usura, per via del loro uso in ambienti umidi e/o polverosi. Ciò comporta difficoltà durante le operazioni di collegamento e scollegamento della testa pulente al/dal manico, rendendo tali operazioni dispendiose dal punto di vista fisico e in termini di tempo, per l’utilizzatore.
Inoltre, tale rapida usura, consegue una vita utile breve al dispositivo o a parte di esso, con conseguenti svantaggi economici.
Ad oggi, non esistono dispositivi di pulizia in grado di risolvere tali problemi.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile un dispositivo di pulizia in grado di superare i summenzionati inconvenienti.
In particolare, un primo scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di pulizia in grado di evitare che l’utilizzatore tocchi la testa pulente con le mani, al momento di collegare e, soprattutto, al momento di scollegare la testa pulente al/dal manico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è rendere disponibile un dispositivo di pulizia che eviti che l’utilizzatore si debba chinare per sganciare la testa pulente dal manico e, al contempo, di riversare nell’ambiente i residui raccolti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di pulizia che non sia soggetto a rapida usura e che eviti quindi dispendio fisico, economico e di tempo da parte dell’utilizzatore.
Un altro scopo della presente invenzione è rendere disponibile un dispositivo di pulizia che consegua una rapida e semplice operazione di aggancio/sgancio della testa pulente al/dal manico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di pulizia che permetta all’utilizzatore di usare un unico manico con più teste pulenti, agganciandolo e sganciandolo semplicemente e rapidamente.
Questi ed ulteriori scopi vengono raggiunti mediante un dispositivo di pulizia comprendente una testa pulente e mezzi di collegamento, atti a collegare detta testa pulente con un manico, in cui detti mezzi di collegamento sono di tipo magnetico.
Un tale dispositivo evita che l’utilizzatore contatti la testa pulente con le mani. Infatti, per collegare la testa pulente è sufficiente avvicinare l`estremità del manico alla testa pulente e per scollegarla è sufficiente trattenere la testa con un piede ed allontanare il manico.
Un tale dispositivo, inoltre, evita che l’utilizzatore si chini per agganciare/sganciare la testa, e, allo stesso tempo, che i residui raccolti dalla testa siano riversati nell’ambiente.
I mezzi di collegamento magnetico, inoltre, non sono soggetti ad usura, pertanto conseguono un dispositivo di pulizia con lunga vita utile ed evitano i summenzionati dispendi fisici, economici e di tempo da parte dell’utilizzatore.
Un tale dispositivo, inoltre, risulta semplice ed economico da produrre, oltre a conseguire semplici e rapide operazioni di aggancio/sgancio della testa pulente. Infine, un dispositivo con tali caratteristiche rende possibile l’uso di un solo manico con più teste pulenti, data la rapidità e semplicità delle operazioni di aggancio e sgancio, con conseguenti vantaggi economici e di tempo. Infatti l’utilizzatore può scegliere di disporre di una pluralità di teste pulenti diverse, ovvero con caratteristiche geometriche e/o pulenti diverse tra loro, a seconda della superficie o della zona da trattare. In tal caso, l’utilizzatore può comprare un solo manico per usarlo con tutte le teste, sganciando rapidamente il manico da una testa ed agganciandola ad un’altra testa, altrettanto rapidamente.
Analogamente, l’utilizzatore può scegliere di disporre di più manici ed una sola testa, in modo da usare la stessa testa pulente con un manico lungo, ad esempio per pulire pavimenti, e con un manico corto, ad esempio per pulire mobili o finestre, con vantaggi economici. Ciò è conseguibile mediante il dispositivo dell’invenzione che permette una operazione di aggancio/sgancio della testa pulente semplice e rapida.
Preferibilmente, il dispositivo comprende anche un alloggiamento atto a ricevere l’estremità di un manico in corrispondenza di una sua prima estremità e atto al collegamento con la testa pulente in corrispondenza della sua seconda estremità. In altre parole, tra manico e testa pulente è interposto un alloggiamento il quale è atto a ricevere un manico di tipo noto. Tale caratteristica rende possibile l’uso di manici pre-esistenti.
In accordo con una forma di realizzazione, l’alloggiamento è provvisto di almeno un primo elemento magnetico in corrispondenza di detta sua seconda estremità. Corrispondentemente, la testa pulente è provvista di almeno un secondo elemento magnetico atto ad essere attratto dal primo elemento magnetico dell’alloggiamento. Tale forma di realizzazione risulta semplice ed economica. In accordo con forme di realizzazione preferite, la testa pulente comprende una base, detti mezzi di collegamento essendo atti a collegare la base della testa pulente con l’alloggiamento del manico in modo tale che quest’ultimo sia libero di ruotare almeno intorno ad un asse perpendicolare alla direzione di avanzamento della testa pulente durante l’uso.
Tale caratteristica secondo la quale i mezzi di collegamento rendono possibile la rotazione dell’alloggiamento del manico, e quindi del manico stesso, intorno al suddetto asse, fa sì che l’operazione di pulizia risulti maggiormente efficace e maggiormente confortevole per l’utilizzatore. Inoltre, la possibilità di far ruotare il manico intorno a tale asse, fa sì che i mezzi di collegamento non siano sollecitati da forze che tendono a separare l’alloggiamento, e quindi il manico, dalla base. Infatti, qualora la forza applicata al manico durante l’uso abbia una componente perpendicolare alla forza di attrazione magnetica tra i due elementi magnetici e qualora tale componente sia di entità superiore alla forza di attrazione magnetica, il manico potrebbe separarsi dalla testa. Tuttavia, la caratteristica del manico di poter ruotare intorno ad un asse perpendicolare alla direzione di avanzamento della testa, fa sì che non si creino tensioni tra l’alloggiamento e la base e quindi non vi sia separazione del manico dalla testa.
Vantaggiosamente, i mezzi di collegamento sono atti a collegare la base della testa pulente con l’alloggiamento del manico in modo tale quest’ultimo sia libero di ruotare anche intorno ad un asse parallelo alla direzione di avanzamento della testa pulente durante l’uso. Tale caratteristica rende il dispositivo di pulizia ancor più maneggevole ed efficace, in quanto esso può essere agevolmente usato, senza creare le suddette sollecitazioni, facendo avanzare la testa lungo due direzioni tra loro perpendicolari. In caso di testa pulente di forma oblunga, tale caratteristica permette un maggiore capacità penetrante della testa che riesce in tal modo a insinuarsi anche in spazi angusti, in quanto il dispositivo può essere usato anche nella direzione di avanzamento perpendicolare al lato corto della testa.
Preferibilmente, i mezzi di collegamento comprendono uno snodo a sua volta comprendente una prima porzione di snodo, atta ad essere collegata all’alloggiamento del manico, e una seconda porzione di snodo atta ad essere inserita in una corrispondente sede ricavata nella base della testa pulente, detta seconda porzione di snodo essendo provvista di almeno un primo elemento magnetico e detta sede essendo provvista di almeno un secondo elemento magnetico, in modo da attrarsi vicendevolmente.
Lo snodo rende facilmente attuabili le due suddette rotazioni.
Vantaggiosamente, lo snodo è uno snodo di tipo cardanico. Esso risulta semplice da realizzare.
In accordo con una forma di realizzazione, detta prima porzione di snodo è di pezzo con l’alloggiamento, ovvero i due formano una struttura monolitica. In tal caso, è possibile solo la rotazione intorno ad uno dei due suddetti assi. Tale forma di realizzazione risulta semplice ed economica da realizzare.
Alternativamente, la prima porzione di snodo è collegata all’alloggiamento mediante una spina di tipo noto. In tal caso, sono possibili entrambe le due suddette rotazioni.
Vantaggiosamente, quando la prima porzione di snodo non è di pezzo con l’alloggiamento, quest’ultimo è provvisto di un primo magnete di stabilizzazione e la prima porzione di snodo è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione, atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione, in modo da portare la prima porzione di snodo in asse con l’alloggiamento, quando la testa pulente non è collegata al manico.
Analogamente, la prima porzione di snodo è preferibilmente provvista di un primo magnete di stabilizzazione e la seconda porzione di snodo è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione, atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione, in modo da portare la seconda porzione di snodo in asse con la prima porzione di snodo quando la testa pulente non è collegata al manico.
I magneti di stabilizzazione servono a portare alloggiamento, prima porzione di snodo e seconda porzione di snodo in una posizione di neutralità, in cui i tre elementi sono in asse, in modo da semplificare ulteriormente l’operazione di aggancio della testa pulente al manico. Infatti, l’utilizzatore per agganciare la testa pulente, normalmente, imprime una forza sostanzialmente perpendicolare al suolo. In tal caso, avere i tre elementi già in asse rende ulteriormente rapida l’operazione di aggancio.
Preferibilmente, la seconda porzione di snodo è provvista di mezzi di identificazione atti ad accoppiarsi con corrispondenti contromezzi di identificazione posizionati nella sede della base, al fine di identificare il corretto posizionamento dello snodo in detta sede. I mezzi di identificazione potrebbero ad esempio comprendere un recesso e i contromezzi di identificazione una protuberanza o viceversa. Ciò consente un accoppiamento testa-manico ulteriormente rapido e, in alcune forme di realizzazione, previene un accoppiamento scorretto che impedirebbe un uso idoneo del dispositivo.
Secondo forme di realizzazione preferite, la base ha una forma con sezione trasversale sostanzialmente triangolare, rettangolare, pentagonale, semicirconferenziale o a forma di tripetalo.
Vantaggiosamente, la seconda porzione di snodo e la corrispondente sede hanno una sezione trasversale con forma di un poligono regolare, come ad esempio un cerchio, un triangolo, un quadrato, un pentagono o un esagono.
Secondo forme di realizzazione preferite, la base è sostanzialmente piatta ed è provvista di mezzi di fissaggio di un panno pulente, atti a fissare in maniera removibile un panno pulente a detta base. La forma sostanzialmente piatta e la presenza dei mezzi di fissaggio rendono possibile l’uso di panni pulenti, ad esempio ti tipo monouso, e la loro facile applicazione e rimozione.
In accordo con forme di realizzazione preferite, il dispositivo di pulizia è provvisto di un nebulizzatore atto a nebulizzare un liquido, generalmente acqua oppure un detergente, sulla superficie da pulire, in modo da rimuovere anche macchie e/o residui di difficile rimozione.
Il dispositivo di pulizia secondo la presente invenzione, preferibilmente, comprende un manico atto ad essere collegato alla testa pulente mediante i suddetti mezzi di collegamento.
Nel presente contesto, per elemento magnetico o magnete, si intende una calamita, o altro corpo in grado di generare un campo magnetico, o un elemento in materiale ferromagnetico o altro corpo in grado di magnetizzarsi sotto l'azione di un campo magnetico. Quando si parla di una coppia di elementi magnetici o di magneti che si attraggono o di un collegamento magnetico tra due elementi, si fa riferimento a due elementi magnetici o magneti in cui almeno uno è una calamita. Un materiale è definito ferromagnetico quando la sua permeabilità magnetica relativa, a temperatura ambiente, è di molto superiore all’unità.
ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno meglio evidenti dall’esame della seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, del dispositivo di pulizia, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1a mostra una vista laterale di un dispositivo di pulizia secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione;
- la figura 1b mostra una vista frontale del dispositivo di pulizia di figura 1a;
- la figura 1c mostra un vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1b sezionato lungo l’asse B-B della stessa figura;
- la figura 1d mostra una vista prospettica del dispositivo di pulizia di figura 1a; - la figura 1e mostra il dettaglio A di figura 1b ingrandito;
- la figura 1f mostra il dettaglio C di figura 1c ingrandito;
- la figura 2a mostra una vista frontale del dispositivo di pulizia delle figure 1a - 1f in cui la testa pulente è separata dal resto del dispositivo;
- la figura 2b mostra una vista laterale del dispositivo di figura 2a;
- la figura 2c mostra una vista prospettica del dispositivo delle figure 2a e 2b;
- la figura 3a mostra una vista laterale parziale del dispositivo delle figure 1a -1f e 2a - 2c;
- la figura 3b mostra una vista frontale del dispositivo di pulizia di figura 3a;
- la figura 3c mostra una vista in sezione longitudinale del dispositivo di figure 3b, sezionato lungo l’asse C-C della stessa figura;
- la figura 3d mostra il dettaglio A di figura 3b ingrandito e in vista prospettica;
- la figura 3e mostra il dettaglio C di figura 3c ingrandito;
- la figura 4 mostra una vista dall’alto della testa pulente del dispositivo di pulizia delle figure 1a - 1f e 2a- 2c;
- la figura 5 mostra una vista prospettica di una testa pulente di un dispositivo di pulizia secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
- la figura 6 mostra una vista prospettica parziale di un dispositivo di pulizia secondo una terza forma di realizzazione dell’invenzione;
- la figura 7 mostra una vista prospettica parziale di un dispositivo di pulizia secondo una quarta forma di realizzazione dell’invenzione;
- le figure 8a - 8e mostrano viste schematiche dall’alto di teste pulenti di dispositivi di pulizia secondo ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione; e
- la figura 9 mostra una vista in sezione di un dispositivo di pulizia secondo una ulteriore forma di realizzazione dell’invenzione.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure 1 – 9, con il numero di riferimento 1 è complessivamente indicato un dispositivo di pulizia secondo la presente invenzione.
Il dispositivo di pulizia 1 comprende una testa pulente 3 la quale può essere provvista di setole 15, fettucce o similari, a cui è affidato il compito di rimuovere polvere o altri residui dalla superficie da pulire, oppure può essere provvista di mezzi di fissaggio 6 di un panno pulente rimovibile. In tale secondo caso, al panno pulente è affidato il compito di rimuovere polvere o altri residui dal pavimento o da altre superfici. Il panno è generalmente in microfibra, viscosa, poliestere, cotone o altro tessuto, e può opzionalmente essere provvisto di setole 15, fettucce o similari.
Il dispositivo di pulizia 1 comprende inoltre mezzi di collegamento 4, i quali sono atti a collegare la testa pulente 3 con un manico 2.
Secondo la presente invenzione detti mezzi di collegamento 4 sono di tipo magnetico. Ovvero essi comprendono elementi che generano un campo magnetico e quindi una forza di attrazione che collega e tiene uniti la testa pulente 3 ed il manico 2.
In una forma di realizzazione che risulta molto semplice da realizzare, non mostrata nelle figure, la testa pulente 3 è del tipo provvista di setole 15, ma non di mezzi di fissaggio 6. In tale forma di realizzazione, la testa pulente 3 è provvista di un primo elemento magnetico 10A, ad esempio in corrispondenza del punto di giunzione delle setole 15, atto ad attrarre un manico 2 in materiale ferromagnetico e/o provvisto di un corrispondente secondo elemento magnetico 10B in corrispondenza di una sua estremità. In tal caso, i mezzi di collegamento 4 comprendono il primo elemento magnetico 10A e il materiale ferromagnetico e/o il corrispondente secondo elemento magnetico 10B.
In accordo con le forme di realizzazione preferite, mostrate nelle figure, il dispositivo di pulizia 1 comprende un alloggiamento 11 atto a ricevere l’estremità di un manico 2 in corrispondenza di una sua prima estremità. Tale estremità risulta pertanto provvista di una filettatura per l’avvitamento di un manico 2 di tipo noto o di altri mezzi di accoppiamento con il manico 2, preferibilmente di tipo meccanico. L’alloggiamento 11 è inoltre atto al collegamento con la testa pulente 3, in corrispondenza della sua seconda estremità.
In accordo con una forma di realizzazione mostrata in figura 9, tale alloggiamento 11 è provvisto di almeno un primo elemento magnetico 10A in corrispondenza di detta sua seconda estremità, in modo da attrarre a sé almeno un corrispondente secondo elemento magnetico 10B della testa pulente 3, e quindi la testa pulente 3 stessa.
Nelle forme di realizzazione preferite, la testa pulente 3 comprende una base 5, sostanzialmente piatta, atta a supportare mezzi di fissaggio 6 di un panno pulente. Detti mezzi di fissaggio 6, servono a fissare in maniera rimovibile un panno pulente a detta base 5, come accennato in precedenza.
Nella prima forma di realizzazione, mostrata nelle figure 1a - 1f, 2a - 2c e 4, la base 5 ha una forma oblunga con una sezione trasversale sostanzialmente pentagonale. In tale forma di realizzazione, i mezzi di fissaggio 6 sono quattro e sono collocati in corrispondenza di quattro dei cinque angoli della base 5. Ciascuno di tali mezzi di fissaggio 6 comprende una pluralità di fessure 20, atte all’inserimento di porzioni di un panno pulente, e un fermo 21 atto ad evitare che il panno si sfili accidentalmente dalle fessure 20, come visibile nelle figure 1d, 2c e, con maggior dettaglio, nella figura 4. In tal modo, è sufficiente esercitare una leggera pressione su tali mezzi di fissaggio 6, per fissare il panno pulente alla base 5.
Nella seconda forma di realizzazione, mostrata in figura 5, un cilindro rotante 18 supporta una pluralità di setole 15, disposte radialmente e affiancate in modo da formare una spazzola longitudinale, la quale è atta a spingere residui verso l’interno della base 5 che funge da vano raccoglitore. Tale base 5 ha una sezione trasversale avente la forma di una semicirconferenza. Il cilindro rotante 18 è spinto in rotazione da una coppia di rotelle periferiche 19 che rotolando sulla superficie da pulire, spingono il cilindro rotante 18 in rotazione.
Nella terza forma di realizzazione, mostrata in figura 6, la base 5 ha una sezione trasversale sostanzialmente triangolare in cui ciascun lato del triangolo è provvisto di una estensione a forma di petalo 16, in modo da conferire una forma di tripetalo alla base 5 e/o alla testa pulente 3. Ciascun petalo 16 è provvisto, in corrispondenza della sua estremità distale, ovvero quella più distante dalla base 5, di mezzi di fissaggio 6 di un panno pulente.
Nella quarta forma di realizzazione, mostrata in figura 7, la base 5 ha una sezione trasversale sostanzialmente triangolare ed è provvista di setole 15, oppure di mezzi di fissaggio di un panno pulente provvisto di setole 15.
La base 5 può avere forma rettangolare, come visibile nelle figure 8a - 8e, oppure forme diverse.
In accordo con le forme di realizzazione preferite, mostrate nelle figure 1 - 8, i mezzi di collegamento 4 sono atti a collegare la base 5 della testa pulente 3 con l’alloggiamento 11 del manico 2 in modo tale che quest’ultimo sia libero di ruotare almeno intorno ad un asse x perpendicolare alla direzione di avanzamento della testa pulente 3 durante l’uso, indicata dalla freccia F nella figura 1d.
Preferibilmente, detti mezzi di collegamento 4 sono atti a collegare la base 5 della testa pulente 3 con l’alloggiamento 11 del manico 2 in modo tale quest’ultimo sia libero di ruotare anche intorno ad un asse y parallelo alla suddetta direzione di avanzamento della testa pulente 3 durante l’uso. Come accennato in precedenza, tali caratteristiche di rotazione rendono maggiormente agevole l’uso del dispositivo di pulizia 1. Ciò dipende dal fatto che l’utilizzatore, durante il normale uso, non sostiene il manico 2 in direzione perpendicolare alla base 5, ma in una posizione che risulta obliqua alla base 5. Pertanto la possibilità di poter ruotare il manico 2, intorno ai suddetti assi, evita la separazione della testa pulente 3 dal manico 2 e rende confortevole l’uso del dispositivo di pulizia 1.
Il modo più semplice di realizzare tali due suddette rotazioni è mediante uno snodo 12. Pertanto è preferibile che i mezzi di collegamento 4 comprendano uno snodo 12. Esso, comprende due porzioni collegate tra loro: una prima porzione di snodo 7 atta ad essere collegata all’alloggiamento 11 del manico 2 e una seconda porzione di snodo 8 atta ad essere inserita in una corrispondente sede 9 ricavata nella base 5 della testa pulente 3.
Lo snodo 12 potrebbe essere uno snodo cardanico, di tipo noto.
La prima porzione di snodo 7 e la seconda porzione di snodo 8, possono essere collegati, in modo noto, mediante una spina 17’. Tale spina 17’ definisce l’asse di rotazione x.
La seconda porzione di snodo 8 e la sede 9 sono rispettivamente provviste di almeno un primo elemento magnetico 10A e almeno un secondo elemento magnetico 10B, in modo da attrarsi vicendevolmente.
In particolare, nella prima forma di realizzazione mostrata nelle figure, la seconda porzione di snodo 8 è provvista di tre primi elementi magnetici 10A e la sede 9 è provvista di tre corrispondenti secondi elementi magnetici 10B, come visibile con maggiore chiarezza in figura 2c.
In accordo con forme di realizzazione preferite dell’invenzione, la prima porzione di snodo 7 è provvista di un primo magnete di stabilizzazione 10’, in corrispondenza della sua estremità atta ad essere accoppiata alla seconda porzione di snodo 8, e la seconda porzione di snodo 8, a sua volta, è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione 10’’ atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione 10’, in corrispondenza della sua estremità atta ad essere accoppiata alla prima porzione di snodo 7, in modo da portare la seconda porzione di snodo 8 in asse con la prima porzione di snodo 7 quando la testa pulente 3 non è collegata al manico 2. Tale caratteristica è maggiormente visibile nella figura 3e. In tale figura si vede inoltre come, uno dei primi tre elementi magnetici 10A, usati per il collegamento magnetico tra snodo 12 e testa pulente 3, possa essere usato anche come secondo magnete di stabilizzazione 10’’. Ciò è possibile grazie alla bipolarità dei magneti. Infatti, il primo elemento magnetico 10A, come tutti i magneti, possiede un polo positivo che può essere usato per attrarre il secondo elemento magnetico 10B ed un polo negativo che può essere usato per attrarre il primo magnete di stabilizzazione 10’, o viceversa.
In accordo con forme di realizzazione preferite, detta prima porzione di snodo 7 è collegata all’alloggiamento 11 mediante una spina 17’’. Detta spina 17’’ definisce detto asse di rotazione y.
In tal caso, l’alloggiamento 11 è provvisto di un primo magnete di stabilizzazione 10’ e la prima porzione di snodo 7 è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione 10’’ atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione 10’, in modo da portare la prima porzione di snodo 7 in asse con l’alloggiamento 11 quando la testa pulente 3 non è collegata al manico 2.
In accordo con forme di realizzazione alternative, la prima porzione di snodo 7 è di pezzo con l’alloggiamento 11. In tal caso, l’alloggiamento 11, e quindi il manico 2, possono ruotare solo intorno all’asse x.
In accordo con la terza e la quarta forma di realizzazione della presente invenzione, mostrate rispettivamente nelle figure 6 e 7, la seconda porzione di snodo 8 è provvista di mezzi di identificazione 13 atti ad accoppiarsi con corrispondenti contromezzi di identificazione 14, posizionati nella sede 9, al fine di identificare il corretto posizionamento dello snodo 12 nella sede 9. In particolare, in tali forme realizzative, i mezzi di identificazione 13 comprendono un recesso ed i contromezzi di identificazione 14 comprendono un dentino atta ad inserirsi in tale recesso.
La sede 9, può avere diverse forme, come ad esempio quelle mostrate nelle figure 8a - 8e. In tali forme di realizzazione la sede 9 ha la sezione trasversale a forma di un poligono regolare, in particolare tali sezioni hanno rispettivamente la forma di un cerchio, un triangolo, un quadrato, un pentagono o un esagono, ma tale sezione potrebbe essere di forma diversa.
Analogamente, la seconda porzione di snodo 8 comprende una porzione avente una sezione della stessa forma della corrispondente sede 9 con cui è destinata ad accoppiarsi. Pertanto anche essa ha preferibilmente una forma di poligono regolare, ed in particolare di un cerchio, un triangolo, un quadrato, un pentagono o un esagono.
Il dispositivo di pulizia 1 comprende inoltre un manico 2 atto ad essere collegato alla testa pulente 3 mediante detti mezzi di collegamento 4.
Esso può essere di forma e lunghezza idonea all’uso a cui il dispositivo è destinato. Nel caso di dispositivo di pulizia 1 per pavimenti, ad esempio, il manico 2 potrebbe essere di lunghezza maggiore che nel caso di dispositivo di pulizia 1 per mobili o finestre.
Il manico 2 può essere in acciaio, in alluminio, o qualsiasi altro materiale idoneo. Con il dispositivo di pulizia 1 della presente invenzione, quando provvisto di alloggiamento 11, è possibile usare qualsiasi manico 2 di tipo noto.
In accordo con forme di realizzazione preferite, il dispositivo di pulizia 1 è provvisto anche di un nebulizzatore, non mostrato nelle figure, atto a nebulizzare un liquido, generalmente acqua oppure un detergente, sulla superficie da pulire. Esso è preferibilmente posto sul manico 2, in prossimità dell’estremità in cui esso è collegato alla testa pulente 3. Il dispositivo di pulizia 1 comprende inoltre un serbatoio di contenimento di tale liquido, collegato al nebulizzatore, e mezzi di azionamento, atti ad azionare il nebulizzatore e quindi a nebulizzare il liquido, erogandolo sulla superficie da pulire. I mezzi di azionamento, sono preferibilmente collocati sul manico 2, in corrispondenza dell’estremità di impugnatura. I mezzi di azionamento possono comprendere un pulsante oppure una leva di azionamento. E’ possibile prevedere mezzi di azionamento di tipo elettrico, atti ad attivare un sistema idraulico di nebulizzazione. Tale sistema comprende una pompa di circolazione atta a spingere il liquido del serbatoio verso il nebulizzatore.
I primi elementi magnetici 10A, i secondi elementi magnetici 10B, i primi magneti di stabilizzazione 10’ e i secondi magneti di stabilizzazione 10’’, sono di numero, forma, dimensioni e momento magnetico idoneo allo scopo a cui sono destinati.
Ad esempio, nel caso di dispositivi elettrici, i momenti magnetici degli elementi magnetici 10A e 10B, sono superiori rispetto ai momenti magnetici degli elementi magnetici 10A e 10B di scope e mop, in quanto solitamente la testa pulente dei primi è di peso maggiore rispetto alle teste pulenti dei secondi.
Il tecnico del settore, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare ulteriori modifiche e varianti dispositivo di pulizia 1, senza uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
Ad esempio, si potrebbe pensare di realizzare uno snodo 12 di tipo sferico, in modo da consentire la rotazione della testa pulente 3 in tutte le direzioni. La base 5 potrebbe avere una sezione circolare.

Claims (16)

  1. Rivendicazioni 1. Dispositivo (1) di pulizia comprendente una testa pulente (3) e mezzi di collegamento (4), atti a collegare detta testa pulente (3) con un manico (2), in cui detti mezzi di collegamento (4) sono di tipo magnetico.
  2. 2. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 1, comprendente un alloggiamento (11) atto a ricevere l’estremità di un manico (2) in corrispondenza di una sua prima estremità e atto al collegamento con la testa pulente (3) in corrispondenza di una sua seconda estremità.
  3. 3. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 2, in cui l’alloggiamento (11) è provvisto di almeno un primo elemento magnetico (10A), in corrispondenza della sua seconda estremità, e detta testa pulente (3) è provvista di almeno un secondo elemento magnetico (10B) atto ad essere attratto dal primo elemento magnetico (10A) dell’alloggiamento (11).
  4. 4. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la testa pulente (3) comprende una base (5), detti mezzi di collegamento (4) essendo atti a collegare la base (5) della testa pulente (3) con l’alloggiamento (11) del manico (2) in modo tale che quest’ultimo sia libero di ruotare almeno intorno ad un asse (x) perpendicolare alla direzione di avanzamento della testa pulente (3) durante l’uso.
  5. 5. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di collegamento (4) sono atti a collegare la base (5) della testa pulente (3) con l’alloggiamento (11) del manico (2) in modo tale quest’ultimo sia libero di ruotare anche intorno ad un asse (y) parallelo alla direzione di avanzamento della testa pulente (3) durante l’uso.
  6. 6. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 4 o 5, quando dipendenti dalla rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di collegamento (4) comprendono uno snodo (12) a sua volta comprendente una prima porzione di snodo (7) atta ad essere collegata all’alloggiamento (11) del manico (2) e una seconda porzione di snodo (8) atta ad essere inserita in una corrispondente sede (9) ricavata nella base (5) della testa pulente (3), detta seconda porzione di snodo (8) essendo provvista di almeno un primo elemento magnetico (10A) e detta sede (9) essendo provvista di almeno un secondo elemento magnetico (10B), in modo da attrarsi vicendevolmente.
  7. 7. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 6, quando dipendente dalla rivendicazione 4, in cui detta prima porzione di snodo (7) è di pezzo con l’alloggiamento (11).
  8. 8. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 6, in cui detta prima porzione di snodo (7) è collegata all’alloggiamento (11) mediante una spina (17’’).
  9. 9. Dispositivo (1) di pulizia secondo la rivendicazione 8, in cui l’alloggiamento (11) è provvisto di un primo magnete di stabilizzazione (10’) e la prima porzione di snodo (7) è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione (10’’) atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione (10’), in modo da portare la prima porzione di snodo (7) in asse con l’alloggiamento (11), quando la testa pulente (3) non è collegata al manico (2).
  10. 10. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni 6 – 9, in cui la prima porzione di snodo (7) è provvista di un primo magnete di stabilizzazione (10’) e la seconda porzione di snodo (8) è provvista di un secondo magnete di stabilizzazione (10’’) atto ad essere attratto dal primo magnete di stabilizzazione (10’), in modo da portare la seconda porzione di snodo (8) in asse con la prima porzione di snodo (7) quando la testa pulente (3) non è collegata al manico (2).
  11. 11. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni 6 – 10, in cui detta seconda porzione di snodo (8) è provvista di mezzi di identificazione, (13) atti ad accoppiarsi con corrispondenti contromezzi di identificazione (14) posizionati nella sede (9) della base (5), al fine di identificare il corretto posizionamento dello snodo (12) nella sede (9).
  12. 12. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni 4 – 11, in cui la base (5) ha una sezione trasversale a forma sostanzialmente triangolare, rettangolare, pentagonale, semicirconferenziale o a forma di tripetalo.
  13. 13. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni 6 – 12, in cui lo snodo (12) è uno snodo cardanico.
  14. 14. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni 4 – 13, in cui detta base (5) è sostanzialmente piatta ed è provvista di mezzi di fissaggio (6) di un panno pulente, atti a fissare in maniera removibile un panno pulente alla stessa base (5).
  15. 15. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni precedenti, provvisto di un nebulizzatore atto a nebulizzare un liquido sulla zona da pulire.
  16. 16. Dispositivo (1) di pulizia secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un manico (2) atto ad essere collegato alla testa pulente (3) mediante detti mezzi di collegamento (4).
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