ITPD20100079A1 - Cerniera per occhiali, del tipo flex - Google Patents

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ITPD20100079A1 IT000079A ITPD20100079A ITPD20100079A1 IT PD20100079 A1 ITPD20100079 A1 IT PD20100079A1 IT 000079 A IT000079 A IT 000079A IT PD20100079 A ITPD20100079 A IT PD20100079A IT PD20100079 A1 ITPD20100079 A1 IT PD20100079A1
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Description

CERNIERA PER OCCHIALI, DEL TIPO FLEX
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una cerniera per occhiali, del tipo flex.
Oggigiorno sono note le cerniere denominate flex o asta-flex, atte ad articolare le astine ai frontali o ai musetti di montature di occhiali.
Queste cerniere sono strutturate in modo tale che i due elementi di cerniera, che le formano, in uso presentano sostanzialmente due angolazioni relative stabili, una di abbattimento ed una di divaricazione della stanghetta rispetto al frontale/musetto della montatura che le monta, ed inoltre risultano capaci di consentire una extracorsa elastica nella rotazione di divaricazione della stanghetta rispetto al frontale/musetto.
A tale scopo, un primo elemento di cerniera comprende uno scatolino, un cursore scorrevole nello scatolino ed una o più molle alloggiate nello scatolino in modo da contrastare elasticamente l'estensione da questo del cursore. Il cursore generalmente porta il maschio di cerniera, che aggetta esternamente allo scatolino, ed il secondo elemento di cerniera porta la femmina di cerniera, imperniata al maschio di cerniera.
E' inoltre previsto un dispositivo a camma che definisce due configurazioni relative degli elementi di cerniera nelle quali le molle sopportano la minima trazione di funzionamento.
Tali configurazioni corrispondono alle dette angolazioni.
Così, quando i due elementi di cerniera vengono fatti ruotare per aprire o chiudere l'astina sul frontale/ musetto, ossia per passare dalla prima alla seconda angolazione o viceversa, il dispositivo a camma imprime uno scorrimento di estrazione del cursore dallo scatolino, al quale si oppongono le molle.
Il vantaggio maggiormente apprezzato di tali cerniere consiste nel fatto che consentono l'automatico mantenimento della configurazione d'uso dell'occhiale, presentante le stanghette divaricate dal frontale/musetto, e della sua configurazione di riposo, corrispondente alle stanghette abbattute sul frontale/musetto.
Così, d'altra parte, uno degli inconvenienti più sentiti di queste cerniere à ̈ dovuto alla loro scarsa rigidezza meccanica nel senso di una rotazione reciproca della stanghetta e del frontale/musetto intorno ad assi perpendicolari all'asse della cerniera.
Tale scarsa rigidezza à ̈ dovuta alla difficoltà di soddisfare le contrastanti esigenze che sono sentite per ottenere un'efficiente cerniera flex, ovvero
- quella di rendere agevolmente scorrevole il cursore nello scatolino, e quindi scorrevole assialmente rispetto alla stanghetta che in uso lo porta, ed
- quella di impedire ogni altra reciproca libertà di movimento del cursore rispetto allo scatolino. Per soddisfare la prima, infatti, il progettista à ̈ tende a consentire giochi tra il cursore e lo scatolino, per limitarne la reciproca frizione, contrariamente a quanto tende a mettere in atto per raggiungere la seconda, a favore della quale sono da limitare al massimo i giochi, che causano proprio le labilità indesiderate.
Una soluzione oggi proposta con lo scopo di soddisfare tali esigenze, in via di compromesso, Ã ̈ presentata nella domanda di brevetto italiano n. TV2008A72 a nome di Ideal srl.
In questa, lo scatolino à ̈ provvisto di due penisole che si estendono lateralmente alla sua apertura dalla quale sporge il maschio di cerniera portato dal cursore.
Così, il maschio di cerniera, à ̈ compreso tra le due penisole che lo guidano nel movimento di scorrimento che compie durante il funzionamento della cerniera.
In tal modo il cursore à ̈ guidato anche esternamente allo scatolino, dalle penisole che ne guidano il maschio di cerniera.
Le penisole sono formate a forcella in modo da inforcare il perno di incernieramento del maschio con la femmina di cerniera.
Così, durante l'azionamento della cerniera il perno rimane libero di scorrere lungo le penisole, che lo inforcano.
Longitudinalmente la femmina di cerniera riceve in sé le penisole, e, trasversalmente attraverso queste, il perno che la incerniera al maschio di cerniera che tra le penisole à ̈ compreso.
Così, la femmina di cerniera à ̈ meccanicamente accoppiata direttamente allo scatolino presentando quindi una libertà di reciproco movimento data sostanzialmente solo dallo scorrimento reciproco, lungo l'asse di scorrimento, del cursore nello scatolino, combinato con la rotazione intorno all'asse di rotazione della cerniera, definito dall'asse del perno.
In tal modo, una torsione dello scatolino intorno all'asse di scorrimento si trasmette direttamente dallo scatolino alla femmina di cerniera, sostanzialmente senza interessare il cursore.
Così, à ̈ fatta salva la fragilità del cursore nel resistere a torsioni intorno al suo asse di scorrimento, che si trasmettono direttamente tra femmina di cerniera e scatolino.
Questa soluzione presenta però un fondamentale inconveniente, che consiste nel fatto che il serraggio del perno, a vite, nella femmina di cerniera tende a chiuderla stringendola contro le penisole.
La frizione che si esplica in tale serraggio ha quindi un effetto frenante sia sulla rotazione relativa della femmina di cerniera rispetto alle penisole, e quindi rispetto al maschio di cerniera, sia sul movimento di scorrimento della femmina di cerniera lungo le penisole durante la rotazione reciproca degli elemento di cerniera.
Di tale effetto risente la fluidità di funzionamento della cerniera, i cui elementi tendono altresì ad abradersi in corrispondenza delle facce di contatto tra la femmina di cerniera e le penisole, che non solo sono soggette alla rotazione reciproca ma anche allo scorrimento reciproco, durante il funzionamento della cerniera, con conseguente viziosa combinazione degli effetti abrasivi su di essi.
Le cerniere flex oggi note in generale presentano gli scatolini uniti alle stanghette, o ad una loro anima, in metallo.
Tale unione à ̈ realizzata per elettro-saldatura avendo previsto sullo scatolino, dei punti da fondere per la saldatura.
Così, lo scatolino e la stanghetta/anima da unire sono premuti l'uno sull'altra dagli elettrodi per l'elettro-saldatura e, al passaggio di corrente, i punti si fondono e li saldano.
Tuttavia, essendo necessariamente lo scatolino cavo, per accogliere il cursore e la molla/le molle, esso presenta pareti relativamente sottili che tendono, durante la saldatura, a sperimentare un surriscaldamento tale da causarne un ammorbidimento che, per effetto della pressione esercitata dagli elettrodi induce una loro parziale deformazione a tutto svantaggio della stabilità dimensionale e detta finitura estetica dello scatolino.
Il compito del presente trovato à ̈ quello di realizzare una cerniera per occhiali che consenta di ovviare ai problemi ora esposti ed in particolare che consenta di ottenere un'efficace unione dello scatolino alla stanghetta o alla sua anima, evitando che il processo di saldatura possa causare difettosità nello scatolino.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di proporre una cerniera per occhiali del tipo flex che risulti più resistente a parità di fluidità di movimento rispetto alle cerniere note. Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare una cerniera di tipo flex che, rispetto alle cerniere oggi note che prevedono la guida del maschio esternamente allo scatolino, risulti di maggiore fluidità di movimento pur presentando assimilabile resistenza.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di proporre una cerniera per occhiali che risulti durevolmente stabile, risultando in particolare recidiva ad allentarsi e ad ingenerare giochi per cedimento o usura dei suoi componenti.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di proporre una cerniera strutturalmente semplice e di facile costruzione, che possa essere prodotta con costi relativamente contenuti.
Questo compito, nonchà ̈ questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una cerniera per occhiali, del tipo flex, comprendente
- uno scatolino, in uso unito ad un primo componente della montatura da incernierare,
- un cursore portante il maschio di cerniera (14), in uso inserito in detto scatolino in modo scorrevole secondo una direzione longitudinale a detto maschio di cerniera,
- mezzi elastici di contrasto dello scorrimento di detto cursore in detto scatolino secondo un verso di estensione di detto maschio di cerniera rispetto a detto scatolino, alloggiati in detto scatolino,
- una femmina di cerniera, in uso unita al secondo componente della montatura da incernierare,
detta cerniera essendo caratterizzata dal fatto che
- detto scatolino comprende una base, in uso saldata a detto primo componente, ed un coperchio accoppiato a detta base a definire la sede di inserimento di detto cursore in detto scatolino, detta sede di inserimento presentando un'apertura di sporgenza di detto maschio di cerniera, in detta direzione longitudinale,
- essendo detta base provvista di una pinna aggettante sostanzialmente in detta direzione longitudinale, da una posizione sostanzialmente centrale a detta apertura,
- essendo detto maschio di cerniera composto da due lame affiancate e trasversalmente presentanti fori di passaggio del perno di cerniera, in uso dette lame inforcando detta pinna per esserne guidate in scorrimento lungo detta direzione longitudinale, ed
- essendo in uso detta femmina di cerniera direttamente accoppiata a detto maschio di cerniera.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della cerniera secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una cerniera, secondo il trovato in vista prospettica in esploso e parzialmente sezionata;
- la figura 2 illustra una cerniera, secondo il trovato in vista prospettica;
- la figura 3 e 4 illustrano una cerniera, secondo il trovato in due configurazioni di funzionamento, in sezione trasversale;
- la figura 5 illustra uno scatolino in esploso di una cerniera, secondo il trovato, in alzato laterale e parte in sezione secondo un piano mediano longitudinale;
- la figura 6 illustra un parte di una cerniera, secondo il trovato, in pianta vista dall'alto.
E' da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure citate, Ã ̈ globalmente indicata con 10 una cerniera per occhiali, del tipo flex, comprendente
- uno scatolino 11, in uso unito ad un primo componente 12 della montatura da incernierare, - un cursore 13 portante il maschio di cerniera 14, in uso inserito nello scatolino 11 in modo scorrevole secondo una direzione longitudinale A di scorrimento del maschio di cerniera 14,
- mezzi elastici, opportunamente una molla 15, alloggiati nello scatolino 11, ed atti al contrasto dello scorrimento, del cursore 13 nello scatolino 11, in un verso di estensione B del maschio di cerniera 14 rispetto allo scatolino 11, - una femmina di cerniera 16, in uso unita al secondo componente 17 della montatura da incernierare.
La cerniera 10, secondo il trovato presenta una particolare peculiarità nel fatto che
- lo scatolino 11 comprende una base 18, in uso saldata al primo componente 12, ed un coperchio 19 accoppiato alla base 18 a definire la sede di inserimento 20 del cursore 13 nello scatolino 11, la sede di inserimento 20 presentando un'apertura 21 dalla quale sporge il maschio di cerniera 14, nella direzione longitudinale A, per estendersi, in uso, nel verso di estensione B, e che
- la base 18 Ã ̈ provvista di una pinna 22 aggettante sostanzialmente nella direzione longitudinale A, da una posizione sostanzialmente centrale all'apertura 21, ed inoltre che
- il maschio di cerniera 14 Ã ̈ composto da due lame 23a e 23b affiancate e trasversalmente presentanti fori 24a e 24b di passaggio del perno 25 di cerniera, in uso le lame 23a e 23b inforcano la pinna 22 per esserne guidate in scorrimento lungo la direzione longitudinale A, ed ancora che
- in uso la femmina di cerniera 16 Ã ̈ direttamente accoppiata al maschio di cerniera 14.
La pinna 22 Ã ̈ formata a forcella e presenta rebbi 26a e 26b tra essi definenti una sede di movimento 27 per il perno 25 che in uso per essa passa trasversalmente, libero di muoversi almeno nel verso di estensione B lungo almeno la direzione longitudinale A.
La base 18 preferibilmente presenta, lungo suoi lati opposti, sottosquadri 28 di inserimento per elementi di accoppiamento scorrevole 29 previsti internamente alle pareti laterali del coperchio 19, i sottosquadri 28 e gli elementi di accoppiamento scorrevole 29 definendo una direzione di accoppiamento del coperchio 19 con la base 18 sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale A.
Vantaggiosamente, la base 18 presenta un incavo 30 centrale, sostanzialmente allineato alla pinna 22, di alloggiamento parziale per la molla 15 essendo il cursore 13 provvisto, ad un estremo posteriore opposto ad un estremo anteriore presentante il maschio di cerniera 14, di una battuta 31 per un'estremità posteriore 15a della molla 15.
Inoltre, il cursore 13 convenientemente presenta una cava longitudinale 32 di parziale accoglimento della molla 15, sostanzialmente complementare all'incavo 30 ed estendentesi dalla battuta 31, essendo l'incavo 30 esteso sulla base 18 dalla pinna 22, sul dorso di questa essendo previsto un riscontro 33 per l'estremità anteriore 15b della molla 15, opposta all'estremità posteriore 15a.
La base 18, lateralmente alla pinna 22 opportunamente presenta spalle 34a e 34b di guida laterale del maschio di cerniera 14, le lame 23a e 23b essendo in uso intercalate tra le spalle 34a e 34b e la pinna 22, ed essendo l'apertura 21 definita dall'interspazio tra la pinna 22 e le spalle 34a e 34b.
Di più, il coperchio 19 presenta in corrispondenza dell'apertura 21, dei contrafforti 35a, 35b e 35c di guida delle lame 23a e 23b, che vi sono intercalate.
Evidentemente, a seconda delle esigenze contingenti, una cerniera secondo il trovato, realizzata in alternative e sostanzialmente equivalenti forme realizzative, qui non illustrate o ulteriormente descritte, può presentare più di una molla, o altri equivalenti mezzi elastici atti al contrasto dello scorrimento di estensione del maschio di cerniera rispetto allo scatolino.
Così, anche, in una cerniera secondo il trovato la molla, o le molle, potranno trovare sede solo nell'incavo, della base, o solo nella cava longitudinale, del cursore.
Per la messa in opera della cerniera 10, secondo il trovato, opportunamente sono previsti rilievi di saldatura 36a, 36b, 36c e 36d che aggettano inferiormente alla base 18 e che sono atti a fondersi per elettro-saldatura con il primo componente 12, che ad esempio può essere l'astina o una sua anima.
E' chiaro che, in modo sostanzialmente equivalente e reciproco, i rilievi di saldatura possono essere previsti sul primo componente, cioà ̈ sull'anima o sull'asta.
Inoltre, l'unione del primo componente con la base può essere attuata tramite saldo-brasatura forte. A titolo puramente esemplificativo, e non limitativo, in figura 6 sono illustrati in pianta il primo componente 12 e la base 18 ad esso sovrapposta, ove i rilievi di saldatura 36a, 36b, 36c e 36d sono indicati in tratteggio.
Grazie alla peculiare struttura della cerniera 10, secondo il trovato, l'elettro-saldatura della base 18 al primo componente 12 risulta particolarmente agevole in quanto la base 18 presenta un'ampia sezione di passaggio per la corrente elettrica di saldatura, che quindi non deve fluire attraverso parti assottigliate, che tenderebbero a danneggiarsi, come avviene invece nel caso dell'elettro-saldatura degli scatolini di cerniere oggi note nei quali la corrente, attraversando le pareti dello scatolino, tende a surriscaldarle e a danneggiarle.
Vantaggiosamente, il cursore 13 presenta un corpo 37 di scorrimento interno allo scatolino 11, portante anteriormente il maschio di cerniera 14 e posteriormente presentante la battuta 31.
Il corpo 37 opportunamente presenta inoltre, intervallate dalla lame 23a e 23b, tre battute di fine corsa 38a, 38b e 38c atte al riscontro rispettivamente con le spalle 34a e 34b, e con il dorso 33.
La corsa di scorrimento del corpo 37 nello scatolino 11, limitata anteriormente dal riscontro delle battute di fine corsa 38a, 38b e 38c rispettivamente con le spalle 34a e 34b, e con il dorso 33, definisce l'extra-rotazione di apertura della cerniera 10, e quindi, in uso l'extrarotazione dell'astina rispetto al frontale/musetto che la cerniera 10 reciprocamente articola.
Quindi, realizzando una cerniera secondo il trovato, Ã ̈ possibile pre-definire tale extracorsa.
Il funzionamento di una cerniera 10, secondo il trovato, Ã ̈ il seguente.
Con particolare riferimento alle figure 3 e 4, durante l'uso della cerniera 10 il primo componente 12, ad esempio una stanghetta, ed il secondo componente 17, ad esempio il frontale dell'occhiale, vengono reciprocamente ruotati intorno all'asse di rotazione C definita dall'asse del perno 25.
Durante tale rotazione, profili a camma 37 previsti sulla femmina di cerniera 16, in modo di per sé noto, interagiscono con lo scatolino 11, ed in particolare con le facce frontali 38 delle spalle 34a e 34b, così da causare lo scorrimento alternato del cursore 13 nello scatolino 11, in contrasto con la reazione della molla 15, secondo la direzione longitudinale A.
Inoltre, nel caso di sollecitazione tale da indurre un'extra rotazione del primo componente 12 rispetto al secondo componente 17, come ad esempio illustrato in figura 4, il cursore 13 scorre nello scatolino 11 da questo sporgendo con il maschio di cerniera 14 nel verso di estensione B, in contrasto con il richiamo elastico della molla 15. In tali movimenti di funzionamento della cerniera 10, il maschio di cerniera 14 e la femmina di cerniera 16 ruotano reciprocamente intorno all'asse di rotazione C, stretti l'uno sull'altro dal perno 25 che opportunamente à ̈ a vite, in modo di per sé noto.
In tali movimenti, il maschio di cerniera 14 altresì scorre guidato dalla pinna 22 e dai contrafforti 35a, 35b e 35c, senza ruotare rispetto ad essi, inoltre la forza di serraggio della femmina di cerniera 16 sul maschio di cerniera 14, imprime una moderata forza di frizione, al limite sostanzialmente nulla, tra il maschio di cerniera 14 e la pinna 22 ed i contrafforti 35a, 35b e 35c, in tal modo una cerniera 10 secondo il trovato sperimenta una usura per frizione dei suoi componenti minore rispetto alle cerniere di tipo oggi noto.
Nel caso di torsione della cerniera 10 intorno alla direzione longitudinale A, essa si trasmette tra componenti 12 e 17, per azione reciproca della femmina di cerniera 16 sul maschio di cerniera 14, direttamente accoppiati, e per azione del maschio di cerniera che à ̈ accoppiato con lo scatolino secondo un vincolo che lascia libero sostanzialmente il solo loro reciproco scorrimento secondo la direzione longitudinale A.
Detto vincolo essendo definito dalla pinna 22, della base 18 e dai contrafforti 35a, 35b e 35c, del coperchio 19, che à ̈ calzato sulla base 18 a formare lo scatolino 11, ed ivi bloccato meccanicamente per mezzo di una bulinatura sull'anima o sull'asta, oppure tramite puntatura elettrica o per saldo-brasatura dolce a bassa temperatura.
In tal modo, l'efficace guida del cursore 13 esercitata dallo scatolino 11 evita che il cursore, durante il funzionamento della cerniera 10 sperimenti sollecitazioni di torsione, a tutto vantaggio della della sua durevolezza.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando una cerniera per occhiali che consente di ottenere un'efficace unione dello scatolino alla stanghetta o alla sua anima, evitando che il processo di saldatura possa causare difettosità nello scatolino.
Una cerniera per occhiali del tipo flex, secondo il trovato, risulta inoltre più resistente a parità di fluidità di movimento rispetto alle cerniere note.
E ancora, una cerniera, secondo il trovato, rispetto alle cerniere oggi note che prevedono la guida del maschio esternamente allo scatolino, risulta di maggiore fluidità di movimento pur presentando assimilabile resistenza e maggiore durevolezza.
Una cerniera per occhiali secondo il trovato risulta altresì durevolmente stabile, essendo in particolare recidiva ad allentarsi e ad ingenerare giochi per cedimento o usura dei suoi componenti. Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Cerniera per occhiali, del tipo flex, comprendente - uno scatolino (11), in uso unito ad un primo componente (12) della montatura da incernierare, - un cursore (13) portante il maschio di cerniera (14), in uso inserito in detto scatolino (11) in modo scorrevole secondo una direzione longitudinale (A) a detto maschio di cerniera (14), - mezzi elastici di contrasto dello scorrimento di detto cursore (13) in detto scatolino (11) secondo un verso di estensione (B) di detto maschio di cerniera (14) rispetto a detto scatolino (11), alloggiati in detto scatolino (11), - una femmina di cerniera (16), in uso unita al secondo componente (17) della montatura da incernierare, detta cerniera essendo caratterizzata dal fatto che - detto scatolino (11) comprende una base (18), in uso saldata a detto primo componente (12), ed un coperchio (19) accoppiato a detta base (18) a definire la sede di inserimento (20) di detto cursore (13) in detto scatolino (11), detta sede di inserimento (20) presentando un'apertura (21) di sporgenza di detto maschio di cerniera (14), in detta direzione longitudinale (A), - essendo detta base (18) provvista di una pinna (22) aggettante sostanzialmente in detta direzione longitudinale (A), da una posizione sostanzialmente centrale a detta apertura (21), - essendo detto maschio di cerniera (14) composto da due lame (23a, 23b) affiancate e trasversalmente presentanti fori (24a, 24b) di passaggio del perno (25) di cerniera, in uso dette lame (23a, 23b) inforcando detta pinna (22) per esserne guidate in scorrimento lungo detta direzione longitudinale (A), ed - essendo in uso detta femmina di cerniera (16) direttamente accoppiata a detto maschio di cerniera (14).
  2. 2) Cerniera, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta pinna (22) Ã ̈ formata a forcella presentante rebbi (26a, 26b) tra essi definenti una sede di movimento (27) in detta direzione longitudinale (A) per detto perno (25) di cerniera, che in uso per essa passa trasversalmente.
  3. 3) Cerniera, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta base (18) presenta, lungo suoi lati opposti, sottosquadri (28) di inserimento per elementi di accoppiamento scorrevole (29) previsti internamente a pareti laterali di detto coperchio (19), detti sottosquadri (28) e detti elementi di accoppiamento definendo una direzione di accoppiamento di detto coperchio (19) con detta base (18) sostanzialmente parallela a detta direzione longitudinale (A).
  4. 4) Cerniera, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta base (18) presenta un incavo (30) centrale, sostanzialmente allineato a detta pinna (22), di alloggiamento almeno parziale per almeno una molla (15), definente detti mezzi elastici, essendo detto cursore (13) provvisto, ad un estremo posteriore opposto ad un estremo anteriore presentante detto maschio di cerniera (14), di una battuta (31) per un'estremità posteriore (15a) di detta almeno una molla (15).
  5. 5) Cerniera, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto cursore (13) presenta una cava longitudinale (32) di parziale accoglimento di detta almeno una molla (15), sostanzialmente complementare a detto incavo (30) ed estendentesi da detta battuta (31), essendo detto incavo (30) esteso su detta base (18) da detta pinna (22), sul dorso di questa essendo previsto un riscontro (33) per l'estremità anteriore (15b) di detta almeno una molla (15), opposta a detta estremità posteriore (15a).
  6. 6) Cerniera, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta base (18), lateralmente a detta pinna (22) presenta spalle (34a, 34b) di guida laterale di detto maschio di cerniera (14), dette lame (23a, 23b) essendo in uso intercalate tra dette spalle (34a, 34b) e detta pinna (22), detta apertura (21) essendo definita dall'interspazio tra detta pinna (22) e dette spalle (34a, 34b).
  7. 7) Cerniera, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto coperchio (19) presenta in corrispondenza di detta apertura (21), dei contrafforti (35a, 35b, 35c) di guida delle lame (23a, 23b), che vi sono intercalate.
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