ITPD20100046A1 - Cassero a perdere modulare con inserti bloccanti - Google Patents

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ITPD20100046A1 IT000046A ITPD20100046A ITPD20100046A1 IT PD20100046 A1 ITPD20100046 A1 IT PD20100046A1 IT 000046 A IT000046 A IT 000046A IT PD20100046 A ITPD20100046 A IT PD20100046A IT PD20100046 A1 ITPD20100046 A1 IT PD20100046A1
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Description

CASSERO A PERDERE MODULARE CON INSERTI BLOCCANTI
DESCRIZIONE
Il presente brevetto à ̈ attinente ai casseri a perdere modulari assemblabili, ed in particolare concerne un nuovo cassero a perdere modulare a pannelli affacciati, con distanziatori di unione e inserti di connessione di detti distanziatori.
Sono noti casseri a perdere utilizzati per realizzare pareti o setti in genere in calcestruzzo.
Sono noti casseri a perdere a tutta altezza, comprendenti due pareti affacciate realizzate in materiale espanso, con ferri di armatura verticali annegati all’interno delle pareti stesse e ferri di armatura trasversali che tengono unite le pareti, per contrastare la spinta sulle pareti stesse durante il getto di calcestruzzo.
Detti casseri vanno posti in opera già assemblati, con notevoli problemi di stoccaggio, trasporto e movimentazione.
Sono anche noti casseri a perdere modulari, ciascun modulo comprendente una coppia di pannelli affacciati di dimensioni modulari, dove detti pannelli sono tra loro uniti tramite distanziatori fissati tra i pannelli in fase di realizzazione.
Sono anche noti casseri a perdere modulari, ciascun modulo comprendente una coppia di pannelli affacciati di dimensioni modulari, con distanziatori posizionabili direttamente in cantiere.
I pannelli di detti casseri a perdere modulari noti sono in genere realizzati in materiale isolante, tipicamente in materiale espanso.
Il brevetto Europeo n. 0 803 016 ha per oggetto un elemento modulare di costruzione, sovrapponibile e incastrabile con elementi simili, costituito di due pannelli isolanti disposti affacciati e paralleli, ciascuno dotato di bordi inferiore e superiore e di dispositivi di interconnessione per la sovrapposizione e connessione di elementi simili. Detti dispositivi di interconnessione sono presenti su detti bordi superiore e inferiore dei pannelli e comprendono almeno due file di protuberanze e rientranze, alternate e disposte in modo sfalsato su detti bordi superiore e inferiore, e un elemento sigillante rialzato, o parete, disposta in posizione intermedia tra dette file di protuberanze e rientranze.
Ciascuna coppia di detti pannelli affacciati sono tra loro uniti mediante un distanziatore o braccio rigido di unione atto ad inserirsi in modo scorrevole in solchi realizzati su inserti di connessione inseriti nei pannelli stessi, e dove detto braccio può essere costruito in larghezze variabili per ottenere elementi di costruzione di diverso spessore complessivo.
Uno degli inconvenienti di detti elementi consiste nel fatto che per realizzare detti elementi occorre assemblare due di detti pannelli e uno o più bracci di unione aventi larghezza atta a realizzare la parete di spessore voluto.
Pertanto, per realizzare ad esempio due pareti di spessore differente, occorre utilizzare bracci di unione differenti, di dimensioni adeguate.
Inoltre, per vincolare i pannelli di elementi sovrapposti à ̈ necessario disporre detti bracci distanziatori in modo sfalsato rispetto ai pannelli stessi, ossia in modo che ciascun braccio sia impegnato negli inserti di due di detti pannelli sovrapposti.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti si à ̈ studiato e realizzato un nuovo tipo di cassero a perdere modulare a pannelli affacciati, con distanziatori di unione e inserti di connessione di detti distanziatori.
Compito principale del presente trovato consiste nel fatto di essere realizzato in parti separate da assemblare in opera.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di poter stoccare, trasportare e movimentare le parti separate con minori ingombri e maggiore praticità. Altro scopo del presente trovato consiste nel fatto di permettere una totale flessibilità di utilizzo, poiché, utilizzando distanziatori di una stessa unica dimensione di larghezza, à ̈ possibile assemblare casseri di almeno due differenti spessori, semplicemente variando la posizione di inserimento di detti distanziatori in detti inserti.
E’ inoltre possibile assemblare un cassero utilizzando due pannelli di spessori tra loro differenti, ad esempio utilizzando, per la parete esterna, un pannello di dimensioni maggiori rispetto al pannello interno.
In questo modo à ̈ possibile realizzare pareti isolanti di spessore complessivo e stratificazione adeguate alle condizioni di progetto.
E’ così possibile assemblare casseri a perdere per realizzare pareti che rispettino particolari condizioni, ad esempio nel rispetto delle norme di costruzione in zone a rischio sismico e delle norme per il risparmio energetico.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di unire efficacemente casseri sovrapposti agganciando tra loro gli inserti e/o i distanziatori di corrispondenti pannelli sovrapposti, tra elementi sovrapposti, senza dover sfalsare la posizione dei distanziatori.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di impedire la fuoriuscita del calcestruzzo tra due pannelli sovrapposti durante il getto.
Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo cassero a perdere modulare a pannelli affacciati, con distanziatori di unione e inserti di connessione di detti distanziatori.
Il nuovo cassero comprende, nelle sue parti principali, almeno due pannelli modulari atti ad essere posti affacciati e sostanzialmente paralleli, almeno un distanziatore di unione di detti pannelli e almeno una coppia di inserti per l’inserimento di detti distanziatori, detti inserti essendo incorporati nello spessore di detti pannelli.
Ciascun inserto comprende una sede per l’inserimento del bordo di impegno di un distanziatore, detta sede di almeno un inserto di ciascuna coppia comprendente almeno due alloggiamenti, e in particolare un primo alloggiamento prossimo alla superficie del pannello e un secondo alloggiamento più interno nello spessore di detto pannello.
Detti alloggiamenti sono preferibilmente allineati, risultando in particolare disposti allineati lungo la normale alla superficie del pannello.
Detti distanziatori comprendono pertanto bordi laterali atti ad essere impegnati in uno di detti alloggiamenti, detti bordi essendo ad esempio conformati a T.
Si può prevedere che detti bordi a T comprendano uno o più rilievi o sedi atti ad impegnarsi in sedi o rilievi ricavati in detti inserti, atti a impedire lo sfilamento accidentale di detti distanziatori da detti inserti in direzione longitudinale.
Grazie a detto doppio alloggiamento, Ã ̈ possibile assemblare il medesimo distanziatore in tre differenti modi, realizzando, con uno stesso distanziatore, casseri con tre differenti spessori complessivi.
Secondo la prima modalità di assemblaggio, detto distanziatore à ̈ inserito con entrambi i bordi laterali di impegno inseriti ognuno nel primo alloggiamento di entrambi gli inserti dei due pannelli affacciati, realizzando quindi un cassero di spessore complessivo massimo.
Secondo una seconda modalità di assemblaggio, detto distanziatore à ̈ inserito con un bordo laterale di impegno inserito nel primo alloggiamento e il bordo laterale opposto inserito nel secondo alloggiamento più interno, realizzando un cassero di spessore complessivo ridotto di un passo, pari alla distanza tra i due alloggiamenti.
Secondo una terza modalità di assemblaggio, detto distanziatore à ̈ inserito con entrambi i bordi laterali di impegno inseriti ognuno nel secondo alloggiamento di entrambi gli inserti dei due pannelli affacciati, realizzando quindi un cassero di spessore complessivo minimo, ridotto di due passi rispetto allo spessore massimo.
Ad esempio ipotizzando una distanza tra detti alloggiamenti pari a 2,5 cm, à ̈ possibile realizzare ad esempio un cassero di spessore del calcestruzzo massimo di 20 cm, secondo la prima modalità di assemblaggio, un cassero di spessore del calcestruzzo di 17,5 cm, secondo la seconda modalità di assemblaggio, o un cassero di spessore del calcestruzzo minimo di 15 cm secondo la terza modalità di assemblaggio.
Di preferenza, ciascuno di detti inserti ha lunghezza tale da interessare sostanzialmente tutta l’altezza di detti pannelli e comprende, sui terminali superiori e inferiori, degli elementi di aggancio per l’unione con inserti incorporati nei pannelli soprastanti o sottostanti.
In particolare detti elementi di aggancio comprendono uncini o rilievi atti ad impegnarsi su corrispondenti uncini o rilievi o in sedi del terminale corrispondente dell’inserto del pannello sovrastante o sottostante.
Detti elementi di aggancio impediscono che gli elementi sovrapposti si separino traslando relativamente lungo la direzione verticale, a causa delle azioni di spinta del calcestruzzo in fase di getto e di successiva consolidazione.
Ciascuno di detti distanziatori ha forma sostanzialmente piana, con bordi laterali a T, di impegno in detti inserti, e bordo superiore e/o inferiore dotati di una o più sedi per l’inserimento dei ferri longitudinali di armatura da posizionare tra i pannelli prima del getto del calcestruzzo.
Nella soluzione preferita, si preveder inoltre che anche ciascuno di detti distanziatori comprenda, sui terminali superiori e inferiori, degli elementi di aggancio per l’unione con distanziatori soprastanti o sottostanti.
In particolare detti elementi di aggancio comprendono uncini o rilievi atti ad impegnarsi su corrispondenti uncini o rilievi o in sedi del terminale corrispondente del distanziatore sovrastante o sottostante.
Si prevede che detti pannelli siano realizzati in materiale espanso, detti inserti essendo annegati nello spessore di detti pannelli a distanze modulari. Uno dei vantaggi del presente trovato consiste nel fatto che ciascun cassero può essere realizzato in parti separate e assemblato successivamente, accelerando pertanto le operazioni di realizzazione e riducendo fortemente i costi.
Il nuovo cassero può essere assemblato preventivamente o preferibilmente direttamente in cantiere, facilitando così le operazioni di stoccaggio, trasporto e movimentazione delle varie parti componenti.
Inoltre, à ̈ possibile assemblare detti casseri combinando distanziatori, pannelli esterni ed interni secondo le esigenze di progetto, ad esempio impiegando pannelli interni o esterni di spessore maggiore per massimizzare l’isolamento termico.
E’ possibile ad esempio utilizzare, nello stesso cassero, pannelli di spessore di 7 10 12,5 15 17,5 20 cm, e distanziatori di diversi spessori, variamente combinati.
Ciascuno di detti pannelli comprende inoltre, sui bordi superiori e/o inferiori, elementi per la connessione con pannelli sovrastanti o sottostanti. Nella soluzione preferita, detti elementi per la connessione comprendono almeno una o preferibilmente almeno due file parallele di sporgenze e rientranze alternate, aventi sostanzialmente le stesse dimensioni, dette file essendo disposte sui bordi superiori e inferiori di ciascun pannello, nella direzione della lunghezza, e dove dette sporgenze e rientranze di un bordo sono disposte invertite rispetto alle sporgenze rientranze del bordo opposto di un pannello adiacente, in modo che la rientranza di una fila su un bordo si trovi contrapposta alla sporgenza del bordo opposto.
Dette file di sporgenze/rientranze di un medesimo bordo sono sfalsate, ossia ciascuna sporgenza di una fila à ̈ in posizione contrapposta ad una rientranza dell’altra fila e viceversa.
Nella soluzione preferita, dette sporgenze e rientranze sono a forma di V, con vertice orientato verso l’esterno del pannello e lati orientati verso la fila parallela.
Dette sporgenze e rientranze così conformate conferiscono non solo il vantaggio di assemblare efficacemente due pannello sovrapposti, ma anche quello di impedire la fuoriuscita del calcestruzzo tra due pannelli sovrapposti durante il getto.
Le caratteristiche del presente trovato saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alle tavole di disegno, allegate a titolo di esempio non limitativo.
In figura 1 Ã ̈ schematizzato in pianta un pannello (P), dove sono visibili le file di elementi di connessione (K) tra pannelli (P) sovrapposti e gli inserti (S) di inserimento dei distanziatori tra pannelli (P) affacciati.
In figura 1a e 1b si rappresentano in dettaglio la vista tridimensionale delle sporgenze (K1) rientranze (K2) a V.
Nelle figure 2 e 2a-c, sono rappresentate viste di un inserto (S).
Nelle figure 3 e 3a-c, sono rappresentate viste di un distanziatore (D).
Nelle figure 4a-c, sono rappresentati, in pianta, tre modalità di connessione di un distanziatore (D) tra due inserti (S) incorporati in pannelli (P) affacciati.
Nelle figure 5a-b, sono rappresentati rispettivamente una vista e un dettaglio dell’assemblaggio tra due distanziatori (D) sovrapposti.
Nelle figure 6a-b, sono rappresentati rispettivamente una vista e un dettaglio dell’assemblaggio tra due inserti (S) sovrapposti.
Il nuovo cassero comprende due pannelli (P) modulari affacciati e sostanzialmente paralleli, almeno un distanziatore (D) di unione di detti pannelli (P) affacciati e almeno una coppia di inserti (S) per l’inserimento di ciascun distanziatore (D), come da figure 4.
Ciascuno di detti inserti (S) à ̈ incorporato nello spessore di un pannello (P) a distanza modulare dall’inserto (S) adiacente, come da figura 1, e comprende una sede (S1) longitudinale per l’inserimento del bordo di impegno di un distanziatore (D), dove detta sede (S1) ha apertura (S11) sulla superficie (P1) del pannello (P) rivolta verso il pannello affacciato.
Detta sede (S1) di detto inserto (S) comprende almeno due alloggiamenti (S2, S3) per l’inserimento del bordo (D1) di impegno di detto distanziatore (D).
Detti alloggiamenti (S2, S3) sono preferibilmente e sostanzialmente allineati lungo la normale a detta superficie (P1) del pannello (P).
Il primo di detti alloggiamenti (S2) à ̈ prossimo a detta superficie (P1) del pannello (P) rivolta verso il pannello affacciato, mentre il secondo alloggiamento (S3) à ̈ più interno nello spessore di detto pannello (P).
Nella soluzione realizzativa rappresentata in figure, detta sede (S1) Ã ̈ individuata da un profilo sostanzialmente scatolare (S12), mentre detti due alloggiamenti (S2, S3) sono individuati da setti (S13) interni a detto profilo scatolare (S12).
Detto inserto comprende inoltre una o più alette (S14) di presa nel pannello (P).
Ciascuno di detti inserti (S) ha lunghezza tale da interessare sostanzialmente tutta l’altezza di detti pannelli (P) e comprende, sui terminali superiori (S4) e inferiori (S5), uno o più uncini o rilievi di aggancio (S6, S7) per l’unione con corrispondenti uncini o rilievi (S7, S6) del terminale opposto di inserti (S) incorporati nei pannelli soprastanti o sottostanti.
Ciascuno di detti distanziatori (D) ha forma sostanzialmente piana, con bordi laterali (D1) a T, di impegno in detti alloggiamenti (S2, S3) di detti inserti (S), e bordo superiore e/o inferiore (D2, D3) dotati di una o più sedi (D4) per l’inserimento dei ferri longitudinali di armatura da posizionare tra i pannelli prima del getto del calcestruzzo.
Ciascuno di detti distanziatori (D) comprenda, sui terminali superiori e inferiori (D11, D12) di detti bordi (D1) di impegno a T, degli uncini o rilievi (D13, D14) atti ad impegnarsi su corrispondenti uncini o rilievi (D14, D13) del terminale opposto del distanziatore sovrastante o sottostante.
Come da figure 4a-c, Ã ̈ possibile assemblare il medesimo distanziatore (D), tra due inserti (S) incorporati in due pannelli (P) affacciati, in tre differenti modi, realizzando casseri con tre differenti spessori complessivi.
Secondo la prima modalità di assemblaggio, in figura 4a, detto distanziatore (D) à ̈ inserito con entrambi i bordi (D1) di impegno inseriti ognuno nel primo alloggiamento (S2) di entrambi gli inserti (S).
Secondo la seconda modalità di assemblaggio, in figura 4b, detto distanziatore (D) à ̈ inserito con un bordo (D1a) di impegno nel primo alloggiamento (S2) e con il bordo (D1b) opposto nel secondo alloggiamento (S3) dell’inserto (S) contrapposto.
Secondo la terza modalità di assemblaggio, in figura 4c, detto distanziatore (D) à ̈ inserito con entrambi i bordi (D1) di impegno nel secondo alloggiamento (S4) di entrambi gli inserti (S).
Si può prevedere che detti bordi di impegno (D1) a T di ciascun distanziatore comprendano uno o più rilievi (D15) o sedi atti ad impegnarsi in sedi (S8) o rilievi ricavati su detto corpo scatolare (S12) di detti inserti (S), atti a impedire lo sfilamento accidentale di detti distanziatori (D) da detti inserti (S) in direzione longitudinale.
Ciascuno di detti pannelli (P) comprende inoltre, sui bordi superiori e/o inferiori (P2, P3), elementi (K) per la connessione con pannelli (P) sovrastanti e sottostanti, detti elementi (K) per la connessione comprendenti due file (Ka, Kb) longitudinali parallele di sporgenze (K1) e rientranze (K2) alternate, aventi sostanzialmente le stesse dimensioni, e dove dette sporgenze (K1) e rientranze (K2) di un bordo (P2, P3) sono disposte invertite rispetto alle sporgenze (K1) e rientranze (K2) del bordo (P3, P2) opposto di un pannello adiacente, in modo che ciascuna rientranza (K2) su un bordo (P2, P3) si trovi contrapposta alla sporgenza (K1) del bordo (P3, P2) opposto e viceversa.
Dette file (Ka, Kb) di sporgenze/rientranze di un medesimo bordo sono sfalsate, ossia ciascuna sporgenza (K1) di una fila (Ka) à ̈ in posizione contrapposta ad una rientranza (K2) dell’altra fila (Kb) e viceversa.
Nella soluzione preferita, dette sporgenze (K1) e rientranze (K2) sono a forma di V, con vertice (K3) orientato verso l’esterno del pannello e lati (K4) orientati verso la fila parallela.
Si prevede che le estremità (K41) di detti lati (K4) delle sporgenze (K1) e rientranze (K2) di una fila (Ka) siano prossimi alle estremità (K41) dei lati (K4) delle sporgenze (K1) e rientranze (K2) della fila (Kb) parallela.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Cassero a perdere comprendente almeno due pannelli (P) modulari atti ad essere posti affacciati e sostanzialmente paralleli, almeno un distanziatore (D) di unione di detti pannelli (P) affacciati e almeno una coppia di inserti (S) per la connessione di detto distanziatore (D), ciascuno di detti inserti (S) essendo incorporato in uno di detti pannelli (P) e comprendente a sua volta almeno una sede (S1) per l’impegno di un bordo laterale (D1) di detto distanziatore (D), caratterizzato dal fatto che detta sede (S1) di almeno uno di detti inserti (S) comprende almeno due alloggiamenti (S2, S3), dove un primo alloggiamento (S2) à ̈ prossimo alla superficie (P1) del pannello (P) rivolta verso il pannello (P) affacciato e un secondo alloggiamento (S3) à ̈ più interno nello spessore di detto pannello (P). 2.Cassero a perdere, come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti alloggiamenti (S2, S3) di ciascuno di detti inserti (S) sono sostanzialmente allineati. 3.Cassero a perdere, come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti inserti (S) à ̈ incorporato nello spessore del pannello (P) in modo che detti alloggiamenti (S2, S3) risultino sostanzialmente allineati lungo la normale alla superficie (P1) del pannello (P) stesso. 4.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti inserti (S) à ̈ incorporato nello spessore del pannello in direzione dell’altezza del pannello (P) stesso, e ha lunghezza tale da interessare sostanzialmente tutta l’altezza di detto pannello. 5.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti distanziatori (D) à ̈ inseribile con ognuno dei suoi bordi laterali (D1) di impegno in detto primo alloggiamento (S2) o in detto secondo alloggiamento (S3) di un inserto (S). 6.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti bordi di impegno (D1) a T di ciascun distanziatore (D) comprendano uno o più rilievi (D11) o sedi atti ad impegnarsi in sedi (S8) o rilievi ricavati su detti inserti (S), atti a impedire lo sfilamento accidentale di detti distanziatori (D) da detti inserti (S) in direzione longitudinale. 7.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti inserti (S) comprende, sui terminali superiori e inferiori (S4, S5), almeno un elemento di aggancio (S6, S7) per l’unione con corrispondenti inserti (S) incorporati nei pannelli (P9 soprastanti o sottostanti. 8.Cassero a perdere, come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento di aggancio (S6, S7) comprende almeno un uncino o un rilievo atto ad impegnarsi su un corrispondente uncino o rilievo del terminale opposto di un inserto (S) sovrastante o sottostante. 9.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti distanziatori (D) comprende, sui terminali superiori e inferiori (D11, D12) di detti bordi (D1) di impegno, almeno un elemento di aggancio (D13, D14) per l’unione con corrispondenti distanziatori (D) soprastanti o sottostanti. 10.Cassero a perdere, come da rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento di aggancio (D13, D14) comprende almeno un uncino o un rilievo atto ad impegnarsi su un corrispondente uncino o rilievo del terminale opposto del bordo (D1) di impegno di un distanziatore (D) sovrastante o sottostante. 11.Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti pannelli (P) sono realizzati in materiale espanso, detti inserti (S) essendo annegati nello spessore di detti pannelli a distanze modulari. 12. Cassero a perdere, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti pannelli (P) comprende, sui bordi superiori (P2) e/o inferiori (P3), elementi (K) per la connessione con pannelli (P) sovrastanti o sottostanti. 13.Cassero a perdere, come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti elementi (K) per la connessione comprendono una o più file (Ka, Kb) longitudinali parallele di sporgenze (K1) e rientranze (K2) alternate e aventi sostanzialmente le stesse dimensioni, dette file (Ka, Kb) di sporgenze/rientranze di un medesimo bordo essendo tra loro sfalsate, in modo che ciascuna sporgenza (K1) di una fila (Ka) sia in posizione contrapposta ad una rientranza (K2) dell’altra fila (Kb) e viceversa, e dove dette sporgenze (K1) e rientranze (K2) di un bordo (P2, P3) sono disposte invertite rispetto alle sporgenze (K1) e rientranze (K2) del bordo (P3, P2) opposto di un pannello adiacente, in modo che ciascuna rientranza (K2) su un bordo (P2, P3) si trovi contrapposta alla sporgenza (K1) del bordo (P3, P2) opposto e viceversa. 14.Cassero a perdere, come da rivendicazioni 12, 13, caratterizzato dal fatto che dette sporgenze (K1) e rientranze (K2) sono a forma di V, con vertice (K3) orientato verso l’esterno del pannello e lati (K4) orientati verso una fila parallela, in modo che le estremità (K41) di detti lati (K4) delle sporgenze (K1) e rientranze (K2) di una fila (Ka) siano prossimi alle estremità (K41) dei lati (K4) delle sporgenze (K1) e rientranze (K2) della fila (Kb) parallela.
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