ITNA20130034A1 - Dispositivo autoportante per il compostaggio dei rifiuti organici - Google Patents

Description

Descrizione:

Stato della tecnica: Esistono allo stato attuale, una grande varietà di sistemi e metodi che si ripropongono di trasformare la frazione umida dei rifiuti urbani in compost, tuttavia, la maggioranza di essi abbisognano di tempi lunghi e di faticose e difficoltose azioni di rivoltamento delle masse che in spazi angusti, sono resi problematici, soprattutto quando vengono proposti in compostiere da balcone, ove a causa del limitato spazio disponibile, vengono proposte improbabili soluzioni poco efficaci per la scarsa capacità di ossigenazione delle masse organiche.

Contrariamente a quanto attualmente in commercio, i sistemi e mezzi come al titolo della presente domanda di brevetto, sono costituiti da sistemi ruotanti realizzati in rete, lamiera o altro materiale forato in modo che l’umido, anche miscelato a materiale vegetale in esso inserito, possa arieggiare continuamente, il tutto sorretto da una semplice struttura di sostegno in modo da poter adattare il sistema girevole ad un qualsiasi contenitore esterno anche non specifico ed economico, ancorché provvisto di fori di areazione protetti da zanzariere, in modo da ottenere anche con spesa contenuta, buoni risultati di riduzione delle masse organiche in tempi ridotti anche nel caso di piccoli balconi con spazi limitati, attivando un efficace processo di compostaggio senza cattivi odori e senza ricorrere a pratiche faticose e difficoltose talvolta proibitive per persone anziane o malate, con possibilità di potenziare la ricettività dell’impianto nel caso di accresciute necessità, anche automatizzando tutto il processo, in maniera semplice ed economica sia per le esigenze di una singola famiglia che per esigenze condominiali o comunitarie.

I sistemi e mezzi come al titolo della presente domanda di brevetto, si compongono essenzialmente di un contenitore esterno (C) dotato di prese d’aria (A) in modo che essa possa liberamente circolare avendo l’accortezza di proteggere le aperture con zanzariere per tenere lontani moscerini ed altri insetti. Il predetto contenitore esterno (C) potrà essere bucato nella sua parte inferiore in modo tale da lasciar fuoriuscire il materiale compostato ed eventuali liquidi ma impedendo l’accesso ad arvicole, ratti o altri infestanti. Quanto sopra può essere facilmente realizzato predisponendo una rete metallica o una lamiera opportunamente forata nella parte inferiore del nostro contenitore esterno o anche forando opportunamente tutta la sua parte inferiore. Nella sua realizzazione più economica, l’involucro esterno della nostra compostiera potrà essere realizzato mediante l’accostamento di due comuni recipienti come alle Fig. 1 , scelti per la loro economicità, accoppiati come alla predetta figura, centrati a mezzo delle apposite alette L, eventualmente bloccati l’uno all’altro mediante qualsivoglia sistema di blocco (anche comuni mollette da bucato), onde evitare che il contenitore superiore, non essendo gravato dal peso del cestello, supporti e materiale organico ivi deposto, venga portato via dal vento. Le predette alette L potranno essere ricavate dal prolungamento dei supporti H raffigurati in fig. 2, predisposti in modo da reggere il peso del cestello F e consentirne la rotazione. Tale disposizione renderà possibile inserire il cestello completo di sistema di supporto in qualsiasi recipiente ancorché economico e di scarsa consistenza, purché capace di contenerne l’insieme, onde ridurne il costo. I predetti prolungamenti potranno essere estensibili per meglio adattare la struttura interna a qualsivoglia contenitore o predisposti per innestarne ulteriori uno sull’altro onde ospitare uno o più ulteriori cestelli girevoli come in Fig. 7, potenziando la ricettività dell’impianto pur occupando la stessa superficie.

In una versione ancora più economica, la parte inferiore del contenitore contenente il cestello, potrà anche essere lasciata chiusa evitando di inserire la rete o la piastra bucherellata in modo tale da venire utilizzata essa stessa come raccoglitore del materiale compostato. In tal caso, potrà essere utile, saltuariamente (anche una volta al mese o bimestralmente), provvedere allo svuotamento del compost accumulato sul fondo, mediante l’esecuzione della seguente semplice manovra: Capovolgere la compostiera, ruotare il cestello per almeno 1⁄2 giro onde provocare la ricaduta sul fondo di eventuali detriti depositati su di esso a causa del capovolgimento della compostiera, staccare la parte superiore liberandola da quella inferiore ed infine svuotare la parte inferiore in un vaso o raccogliere il residuo anche in un sacchetto ove potrà essere conservato o conferito in agricoltura non essendo più costituito da materiale inquinante.

L’elemento fondamentale dei sistemi e mezzi come al titolo, è costituito dal cestello o cosiddetto barilotto F, anche raffigurato in fig. 3, costituito da una lamiera forata W o rete metallica o anche altro tipo di materiale forato, opportunamente dimensionato in grado di permettere il passaggio dell’aria onde attivare il processo di essiccamento e compostaggio del materiale organico e consentire nel contempo al materiale ormai disidratato, di essere setacciato e cadere sul fondo del contenitore o sul terreno sottostante. Il predetto cestello sarà inoltre costituito da due dischi G, aventi lo scopo di reggere l’elemento forato curvo e consentire l’introduzione centrale di un asse T intorno al quale ruoterà il nostro cestello o barilotto. Tale soluzione si rivela più semplice ed economica di quella ulteriore possibile, consistente nel creare supporti di precisione collegati ad uno o ad entrambi i dischi G. Il predetto cestello, inoltre, disporrà di uno sportellino V non necessariamente realizzato in materiale forato, incernierato o munito di materiale flessibile lungo la linea di apertura X (vedi fig. 3), in modo da permetterne l’apertura necessaria al conferimento del materiale da compostare e munita di sistema di chiusura Z costituito da lucchetto, gancio o altro.

Una comune manovella M assicurata all’asse T, consentirà di movimentare il cestello essenzialmente per i seguenti motivi:

- portare l’apertura del cestello in posizione superiore allo stesso onde poterlo aprire per conferire l’umido e/o i residui di vegetazione;

ruotare il cestello per rimescolare il tutto favorendo l’intimo contatto tra la frazione organica immessa, la frazione secca ed il materiale in fase di compostaggio;

- ruotare il cestello per permettere la cernita del materiale compostato che cadrà nella parte inferiore.

Ulteriore importante ausilio è costituito dalla zanzariera, poiché essa va applicata a tutte le prese di areazione del contenitore esterno onde impedire ai moscerini ed a qualsiasi altro insetto o animale, di penetrare all'interno della compostiera.

Il contenitore di recupero B del compost, può esser costituito dallo stesso fondo chiuso della compostiera, oppure, nei casi in cui la compostiera è forata nella parte inferiore o è provvista di fondo a rete o lamiera forata, potrà essere esterno come in fig. 4, o interno come in fig. 5 anche nel caso in cui sia priva del fondo, nel qual caso, potrà essere utile dotare le pareti interne dell’involucro esterno della compostiera, di guide convogliatrici capaci di favorire la caduta del compost, all’interno del predetto contenitore raccoglitore. In ogni caso, predisponendo uno strato di terriccio nel predetto contenitore di recupero compost, potrà essere utile al completamento del processo di compostaggio anche nel caso che dai fori del cestello, dovesse cadere qualche residuo non perfettamente compostato.

Il compost così ottenuto, potrà essere direttamente conferito nei vasi o anche messo in un sacchetto in attesa di conferirlo in un qualsiasi campo, essendo ormai privo di qualsiasi sostanza inquinante anzi, essendo ricco di nutrienti utili alle colture.

Le suddette guide convogliatrici, possono essere costituite da pezzi di lamiera, plastica o altro materiale (anche legno o tessuto), opportunamente predisposte in modo da indirizzare il prodotto compostato all’interno del contenitore predisposto a guisa di cassetto. Ulteriore caratteristica del dispositivo come al titolo della presente domanda di brevetto è costituita dalla predisposizione di ogni apparato ruotante, all’applicazione di un Kit di automazione composto da: motorino con sensore di sicurezza e timer, pertanto, ogni compostiera tra quelle illustrate, sarà predisposta per essere automatizzata in modo semplice ed economico, infatti, al posto della manovella, sarà possibile inserire il motoriduttore N come in fig. 6, fissato all’involucro esterno mediante viti e bulloni forniti a corredo del Kit di automazione in fori già predisposti. Il predetto motoriduttore N sarà dotato dello stesso sistema di aggancio della manovella all’asse del cestello ruotante, alimentato mediante apposito cavo, fissato ai fori già predisposti. Il motoriduttore N, inoltre, sarà già dotato di timer in grado di produrre un ciclo regolabile di rotazioni varie volte al giorno, variabili in base alla stagione e quindi al clima, tenuto conto che più rotazioni consentiranno la migliore ossigenazione e la conseguente accelerazione del processo di compostaggio e che in estate, il materiale umido si disidrata più in fretta. In tutti i casi previsti, il predetto motoriduttore sarà autorizzato a muoversi solo previo consenso da parte di un sensore azionato dalla pressione esercitata dalla chiusura del contenitore esterno (coperchio), in modo tale che la movimentazione del cestello possa avvenire senza pericolo.

L’involucro esterno di ogni dispositivo autoportante per il compostaggio dei rifiuti organici, anche definibile compostiera, sarà di forma e dimensioni tali da proteggere il cestello dagli eventi meteorologici pertanto, nel caso di compostiera esposta, il coperchio sarà preferibilmente di dimensioni tali da assolvere anche alla funzione di protezione delle prese d’aria dalla pioggia, oltre a quella di evitare agli insetti di entrare dall’alto e la ulteriore legata all’attivazione/ disattivazione del contatto di avvio del motoriduttore nel caso di applicazione del Kit di automazione.

Claims (1)

1. Rivendicazioni: 1. Dispositivo autoportante per il compostaggio dei rifiuti organici comprendente: - Almeno un supporto in materiale rigido (H), anche estensibile, predisposto per sostenere ulteriori supporti, capace di sopportare il peso nonché la rotazione di uno o più cestelli contenitori di frazione umida RSU (F) anche miscelata a residui di vegetazione; - Almeno un involucro esterno (C) opportunamente forato onde consentire la buona ossigenazione del materiale da compostare; - almeno un cestello o barilotto (F) costituito da una lamiera forata, rete metallica o altro materiale forato (W) in grado di permettere il passaggio dell’aria necessaria al processo di essiccamento e compostaggio, munito di sportello apribile; - Una manovella (M) applicata all’asse del cestello (T) per consentirne la rotazione; - Zanzariera di protezione di tutte le prese di areazione (A) del contenitore/involucro esterno; - Contenitore di recupero del materiale compostato (B); - Guide convogliatrici opportunamente predisposte in modo da indirizzare il prodotto compostato all'interno del contenitore di recupero del materiale compostato; - Motoriduttore (N) munito di sensore di sicurezza e timer per automatizzare il funzionamento della compostiera, movimentabile solo dopo la chiusura del coperchio; - Coperchio di forma e dimensioni tali da proteggere il cestello dagli agenti meteorologici e dagli insetti, la cui chiusura consentirà l’attivazione del sensore di avvio del motoriduttore; 2. Sistemi e mezzi come alla rivendicazione 1, caratterizzati da strutture di sostegno dei meccanismi ruotanti, regolabili in altezza e/o predisposti per essere innestati su analoghe strutture di sostegno, onde poter ospitare più meccanismi ruotanti (F) pur impegnando la stessa superficie. 3. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzati da strutture di sostegno dei meccanismi ruotanti regolabili ed estensibili onde poterle adattare a qualsivoglia contenitore esterno anche non specifico onde contenere il costo del prodotto finito, pur lasciandone inalterata l'efficacia; 4. Sistema e mezzi come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzati da almeno un cestello o barilotto (F) in materiale forato, capace di ruotare mediante una manovella (M) o motoriduttore (N) onde accelerare il processo di essicazione e compostaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani (RSU) anche miscelata a residui di vegetazione, deposta al suo interno; 5. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni 1 e 4, dotato di maniglia (M) utile alla movimentazione del/dei cestello/i o barilotto/i, principalmente per: portare l’apertura (V) del cestello (F) in posizione utile immissione dell’umido e dei residui di vegetazione all’interno di esso; ruotare il cestello per rimescolare il tutto favorendo l’intimo contatto tra la frazione organica immessa, la frazione secca ed il materiale in fase di compostaggio; permettere la cernita del materiale compostato. 6. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni 1 e 5, predisposto per l’applicazione di un kit costituito da: motoriduttore (N) applicabile al posto della maniglia per consentire la rotazione del cestello in automatico; timer in grado di programmare un ciclo di rotazioni giornaliere; sensore azionabile dalla pressione esercitata dalla chiusura del coperchio superiore onde consentire l'avviamento del cestello senza pericolo per alcuno; 7. Sistemi e mezzi come alla rivendicazione 1, protetto da zanzariere su tutte le aperture (A) del contenitore esterno, onde impedire l’acceso ad insetti ed altri animali; 8. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni precedenti, munito di meccanismo di blocco dei contenitori esterni superiore ed inferiore per assicurarli l’uno all’altro, anche per consentirne il ribaltamento in sicurezza e facilitare le operazioni di smaltimento del materiale compostato; 9. Sistemi e mezzi come alla rivendicazione 1, caratterizzati da un contenitore di recupero del materiale compostato, costituito dallo stesso fondo chiuso dell’involucro esterno, quando non costituito da contenitore supplementare esterno o interno (B) se il predetto fondo è forato e/o provvisto di fondo a rete e/o in lamiera forata. 10. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni 1 e 9, caratterizzato da guide convogliatrici costituite da pezzi di lamiera, plastica o altro materiale applicate alle pareti interne del contenitore esterno, capaci di favorire la caduta del materiale compostato all’interno del contenitore di recupero quando esso non è costituito dal fondo chiuso del contenitore esterno. 11. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni da 1 a 10, in grado di eliminare i cattivi odori conseguenti alla decomposizione organica anaerobica, in grado di favorire altresì il rimescolamento, l’omogeneizzazione e l’ossigenazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani anche miscelati con componenti vegetali freschi e secchi onde favorire altresì, l’attivazione del processo di decomposizione aerobica e provocando la riduzione in volume degli scarti organici nonché il continuo setacciamento del materiale compostato con conseguente vantaggio economico per i privati cittadini, per la comunità e l'ambiente. 12. Sistemi e mezzi come alle rivendicazioni da 1 a 11 caratterizzati da componenti predisposti per un facile montaggio onde consentirne la spedizione in Kit aventi volume ridotto.