ITMO990034A1

ITMO990034A1 - Dispositivo per il bloccaggio e lo sbloccaggio rapidi di attrezzi a bracci operatori.

Info

Publication number: ITMO990034A1
Application number: IT1999MO000034A
Authority: IT
Inventors: Alberto Mantovani
Original assignee: Mantovanibenne Srl
Priority date: 1999-03-02
Filing date: 1999-03-02
Publication date: 2000-09-02
Also published as: ITMO990034A0; CA2297403A1; EP1033447A3; ATE364109T1; DE60035081D1; CA2297403C; US6332732B1; EP1033447A2; EP1033447B1; ES2286003T3; DE60035081T2; IT1310182B1

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: DISPOSITIVO PER IL BLOCCAGGIO E LO SBLOCCAGGIO RAPIDI DI ATTREZZI A BRACCI OPERATORI .

Forma oggetto del presente trovato un dispositivo per il bloccaggio e lo sbloccaggio rapidi di attrezzi a bracci operatori.

Specificamente, ma non esclusivamente, esso trova utile impiego nelle apparecchiature di attacco rapido di attrezzi per la movimentazione di materiali come , ad esempio, le benne alle estremità dei bracci di manovra delle macchine operatrici.

Sono noti numerosi dispositivi di attacco rapido adatti allo scopo che però non sono in grado di fornire risposte soddisfacenti in relazione alla capacità di risolvere in modo definitivo il problema della ripresa automatica dei giochi che, a causa degli inevitabili e consistenti fenomeni di usura, interessano gli accoppiamenti.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare ai limiti ed alla manchevolezze della tecnica nota.

Vantaggi del presente trovato sono la sua semplicità costruttiva e funzionale.

Un altro vantaggio del trovato è rappresentato dalla facilità con la quale vengono eseguite le manovre per l’accoppiamento e il disaccoppiamento degli attrezzi al braccio operatore.

Un ulteriore vantaggio è dato dalla stabilità e dalla sicurezza del bloccaggio realizzato con laccoppiamento.

Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto cosi come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente ritrovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita, ma non esclusiva, di realizzazione del trovato medesimo, illustrata a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, nelle allegate figure in cui:

la figura 1 ne mostra una schematica vista laterale parzialmente sezionata;

la figura 2 mostra , in scala ingrandita, una schematica sezione eseguita secondo il piano di traccia x-x di figura 1;

la figura 3 mostra, in scala ingrandita, un particolare di figura 1 ;

la figura 4 mostra lo stesso particolare di figura 3 rappresentato in una diversa configurazione operativa. Con riferimento alle menzionate figure, con 1 si è indicato un braccio operatore, equipaggiante una macchina operatrice non illustrata, il quale presenta imperniato alla propria estremità, mediante un perno 20, un organo di attacco o di accoppiamento rapido 3. Quest’ultimo è comandato a ruotare attorno al perno 20 da un cilindro idraulico 21 che agisce su una leva 22 la quale a sua volta è collegata all’organo 3 per mezzo di una biella 23.

L’organo 3 è dotato di un elemento di accoppiamento 4, provvisto di denti 40, e di sedi cave di accoppiamento 5 destinati rispettivamente ad accoppiarsi in sedi 6 e con un perno 7 predisposti solidalmente sull’attrezzo 2.

L’ detto organo di attacco 3 è inoltre provvisto di una porzione di superficie di accoppiamento 8 destinata ad accoppiarsi a contatto con una porzione di piano 9 solidale alle dette sedi 6.

La porzione di superficie 8 è orientata in modo che la relativa normale non intersechi l’asse delle sedi cave 5 il quale, ad accoppiamento eseguito, viene a coincidere con l’asse del perno 7.

Analogamente la porzione di piano 9 solidale alle dette sedi 6 presenta un orientamento prestabilito rispetto all’asse de perno 7. Infatti la normale nel punto centrale a tal porzione di piano 9 non interseca l’asse del perno 7.

Gli orientamenti della porzione di superficie 8 e della porzione di piano 9 sono predisposti in modo che , una volta eseguito l’accoppiamento delle sedi 5 sul perno 7, la porzione di superficie 8 possa essere portata a contatto con la porzione di piano 9. In questa configurazione la descritta disposizione (orientamento) della porzione di superficie 8 e della porzione di piano 9 rispetto all’asse del perno 7 impedisce ogni movimento di rotazione della benna 2 attorno al perno 7 rispetto all’organo 3 nel verso indicato dalla freccia 15, mentre lascia libera ogni rotazione in senso contrario. Ciò consente di ottenere un importante risultato: esercitando un’adeguata azione che spinga la porzione di superficie 8 contro la porzione di piano 9 viene impedita la manifestazione di giochi nell’ accoppiamento tra la benna 2 e l’organo di attacco 3.

Questa adeguata azione viene svolta dai due denti 40 dell’elemento 4 il quale è mobile assialmente all’ interno di una guida 10, solidale all’organo 3, il cui asse x-x giace in un piano perpendicolare all’asse delle sedi 5 ( che viene a coincidere, ad accoppiamento effettuato, con l’asse del perno 7).

L’elemento 4 è complessivamente conformato a forca presentando i due detti denti 40 uguali e simmetricamente disposti rispetto ad un piano che contiene l’asse x-x della guida 10 e risulta, ad aggancio compiuto, perpendicolare all’asse del perno 7.

I denti 40 dell’ elemento 4 sono spinti verso le corrispondenti sedi 6 da molle 17 che agiscono parallelamente all’asse x-x della guida 10.

Un’attuatore lineare (13), predisposto coassialmente all’interno della guida 10, ha il compito di comandare il movimento assiale di disaccoppiamento dei denti 40 dalle sedi 6.

Ciascun dente 40 è provvisto di un piano 11, inclinato, destinato ad accoppiarsi con una corrispondente superficie piana 16 di cui è dotata la singola sede 6. Il piano Il e inclinato rispetto all’asse della guida 10 così da generare una leggera rastremazione dellestremità libera del relativo dente 40 destinato ad accoppiarsi, per inserimento, nella corrispondente sede 6.

L’estremità libera del singolo dente 40 è inoltre delimitata da una porzione di superficie piana 12 la quale è sostanzialmente parallela alla porzione di superfìcie 8.

L’inclinazione, rispetto all’asse x-x della guida 10, del piano 11 fa sì che nel contatto con la corrispondente superficie 16 ciascuno dei denti 40, spinto dalle molle 17, funzioni come una sorta di cuneo che tende a premere la porzione di superficie 8 contro la porzione di piano 9. In virtù dell’orientamento di detta porzione di superficie 8 e di detta porzione di piano 9 rispetto all’asse del perno 7 questa azione tende naturalmente ad impedire la formazione di qualunque gioco nell’accoppiamento tra l’organo di attacco 3 e la benna 2.

Il rapporto tra la distanza dell’ asse x-x della guida (10) e l’asse del perno 7 accoppiato nelle sedi 5 e la distanza tra l’asse x-xl e il centro delle porzioni di superficie 8 è preferibilmente compreso tra 1/10- e 1/2.

L’aggancio della benna 2 all’organo di attacco 3 è estremamente semplice. Infatti, dopo aver accoppiato il perno 7 nelle sedi 5, è sufficiente attuare una rotazione relativa fino a portare le porzioni di superficie 8 dell’organo di attacco 3 a contatto con le parti più esterne delle porzioni di piano 9 così da consentire poi l’introduzione dei denti 40 nelle sedi 6. L’azione delle molle 17 completerà automaticamente l’accoppiamento il quale avviene attraverso il contatto dei piani inclinati 11 con le corrispondenti superfici 16 che assicura la necessaria azione per impedire l’istaurarsi di giochi.

Può essere previsto a questo punto Γ inserimento, in sedi allo scopo previste, di un perno di bloccaggio di sicurezza 14 avente il compito di bloccare reciprocamente l’elemento 4 alla guida 10 dell’organo 3 con un collegamento ad ostacolo che permetta comunque il movimento assiale dei denti 40 in una fase di costante recupero dei giochi.

Lo scioglimento dell’accoppiamento è realizzabile in modo altrettanto semplice estraendo il perno di sicurezza 14 e comandando l’arretramento assiale dell’elemento 4, e quindi il disimpegno dei denti 40 dalle sedi 6, per tramite dell’attuatore 13.

Ovviamente al trovato potranno essere apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi senza che per altro si esca dall'ambito di protezione dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il bloccaggio e lo sbloccaggio rapidi di attrezzi a bracci operatori del tipo comprendente un primo organo di attacco (3) che è associato al braccio operatore (1) e che è dotato di un elemento di accoppiamento e di sedi cave di accoppiamento (5) destinati rispettivamente ad accoppiarsi in almeno una sede (6) e con un perno (7) predisposti solidalmente sull’attrezzo (2), detto organo di attacco (3) essendo provvisto di almeno una porzione di superficie di accoppiamento (8) destinata ad accoppiarsi a contatto con porzioni di piano (9) solidali alla detta almeno una sede (6) e orientate in modo che la relativa normale non intersechi l’asse del detto perno (7), caratterizzato per il fatto che il detto elemento di accoppiamento (4) è mobile assialmente all’interno di una guida (10) il cui asse x-x giace in un piano perpendicolare all’asse del perno (7) ed è dotato di almeno un dente (40) che è provvisto di un piano (11), inclinato, destinato ad accoppiarsi con una corrispondente superficie piana (16) di cui è dotata la detta almeno una sede (6); detto piano (11) essendo inclinato rispetto all’asse della guida (9) così da generare una leggera rastremazione dell’ estremità libera dell 'almeno un dente (40) destinato ad accoppiarsi, per inserimento, nella corrispondente sede (6).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il detto piano (11) è perpendicolare alla detta porzione di piano (9).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 , caratterizzato per il fatto che restremità libera del detto dente (40) è delimitata da una porzione di superficie piana (12) la quale è sostanzialmente parallela alla porzione di superficie (8).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3 caratterizzato per il fatto che il dente (40) dell’ elemento (4) è spinto verso la corrispondente sede (6) da molle che agiscono parallelamente all’asse x-x della guida (10).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 , caratterizzato per il fatto che comprende un’attuatore lineare (13), predisposto coassialmente all’intemo della guida (10), il quale è atto a comandare almeno il movimento assiale di disaccoppiamento del dente (40) dell’elemento (4) dalla sede (6).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 , caratterizzato per il fatto che il detto elemento (4) è complessivamente conformato a forca essendo dotato di due detti denti (40) uguali e simmetricamente disposti rispetto ad un piano che contiene l’asse x-x della guida (10) e risulta, ad aggancio compiuto, perpendicolare all’asse del perno (7).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 , caratterizzato per il fatto che comprende un perno di bloccaggio di sicurezza (14) predisposto per bloccare reciprocamente l’elemento (4) alla guida (10) lasciando comunque la possibilità di un movimento assiale dell’elemento (4) in una fase di costante recupero dei giochi.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 , caratterizzato per il fatto che il rapporto tra la distanza dell’asse x-x della guida (10) e l’asse del perno (7) accoppiato nelle sedi (5) e la distanza tra l’asse x-x e il centro delle porzioni di superficie (8) è compreso tra 1/10 e 1/2.
9. Dispositivo per il bloccaggio e lo sbloccaggio rapidi di attrezzi a bracci operatori secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure dei disegni allegati e per gli scopi sopra citati.