ITMO980252A1 - -cubo-attrezzo prismatico scomponibile da quattro facce fisse in ottofacce doppie girevoli su se stesse, per passi angolari in modo che' og - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda il procedimento di trasformazione di un semplice “cubo” prismatico dalle quattro facce fisse in un cubo dalle quattro facce doppie, rotanti e girevoli su se stesse ( oltre alla rotazione del cubo ), che diventano “sedici” superfici di lavorazione costituenti l’attrezzatura per l’attuazione del presente procedimento.

Si pensi al cubo, ben noto solido geometrico, composto di quattro facce, non collegate tra loro da continuità materiale, e si considerino solamente gli assi verticali delle facce attorno al proprio asse: da ciò vedrà che ognuna delle facce si potrà presentare non quattro volte davanti agli utensili che opereranno a loro volta sui pezzi ad essi collegati, ma bensì sedici volte.

La consistenza della superficie di lavorazione aumenterà da potenzialità “quattro” a potenzialità “sedici” (facce anteriori posteriori i due fianchi).

Con la scomposizione del cubo ogni superficie di lavorazione diventa, a sua volta, un elemento prismatico girevole in sincronia con gli altri elementi.

Questa scomposizione permette allo stesso cubo, che è montato su di una linea di produzione programmata in automatico, di triplicare la produzione dei pezzi grezzi da lavorare, ma anche la possibilità di lavorazione completa dal grezzo finito, senza mai muovere i pezzi.

Questo procedimento, per la lavorazione in automatico, consente nel fissare i relativi supporti dei pezzi collimabili con i relativi utensili d lavorazione sull’elemento scomponibile.

Ogni facciata del cubo ha circolazione d’olio indipendente dalle altre, perciò i pezzi da lavorare possono essere fissati anche automaticamente con martinetti a doppio effetto, oltre che con viti e supporti vari.

Sono noti diversi tipi di cubi per la lavorazione completa di pezzi dal grezzo al finito, come diverse sono le attrezzature per l’attuazione del procedimento: sono però cubi normali, dalle quattro o più facce, in cui si rende perciò necessario rimuovere il pezzo, una volta lavorato, per completare le altre lavorazioni, consistenti nel fissare di nuovo i relativi pezzi collimabili con gli utensili di lavorazione esistenti sulla linea. Questi cubi vengono usualmente impiegati per una lavorazione in serie, da quattro o più facciate, ma sempre fisse e girevoli su se stesse per passi angolari.

Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un cubo scomponibile da quattro facce fisse in sedici relative posizioni di lavoro, in modo che il pezzo da lavorare, dal grezzo al finito, sia completo da tutti i lati senza mai doverlo girare dal prisma scomponibile. Altro scopo del trovato è quello di triplicarne la lavorazione senza mai smuovere il pezzo fissato sul cubo e lavorarlo da tutti i lati.

Inoltre un ulteriore scopo del modulo scomponibile, essendo indipendente, è quello di essere piazzato sulla linea automatica esistente, sostituendolo al cubo normale senza apportarne modifiche, ma semplicemente appoggiandolo e fissandolo sull’apposita piattaforma. Il cubo, oltre ad essere scomponibile, ha le sue otto facciate a circolazione d’olio indipendenti tra di loro: ciò permette di fissare anche con martinetti idraulici i pezzi da lavorare, evitando di bloccarli con supporti e viti, cosa che richiede tempo e fatica.

L’obiettivo principale che riguarda il presente procedimento è la lavorazione completa dei pezzi, dal grezzo al finito, e l’attrezzatura per l’attuazione di tale lavorazione.

Nella costruzione di macchinari in genere si rende necessario, come è noto, preparare i vari componenti per costruire le varie macchine.

Negli impianti noti. le sopraddette stazioni sono disposte in successione tra loro e reciprocamente connesse con appalti di trasporto.

Praticamente, in ogni stazione, viene lavorata parte specifica di ciascun componente ed alla fine del ciclo sono disponibili i pezzi finiti per essere inviati al montaggio definitivo.

Questo ciclo operativo comporta non pochi inconvenienti: le lavorazioni debbono avvenire secondo una successione in serie ed in ciascuna stazione: non è possibile lavorare su un pezzo se prima non viene completata la lavorazione del pezzo precedente; le linee di lavorazione, inoltre, a causa della loro struttura sopra descritta, risultano estremamente ingombranti.

Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un procedimento per la lavorazione completa di pezzi, dal grezzo al finito, ed attrezzature per la sua attuazione che consentano di realizzare in modo assai rapido, rispetto alla tecnica nota, pezzi per costruire macchinari di vario genere.

Questi ed altri obiettivi sono raggiunti da un .procedimento per la lavorazione completa di pezzi, , dal grezzo al finito, caratterizzato dal fatto di fissare i relativi supporti dei pezzi collimabili con relativi utensili di lavorazione sul cubo, elemento prismatico dalle sedici facce lavorative e rotanti su se stesse per passi angolari; fissare i pezzi su detti supporti; eseguire per ciascun pezzo la relativa lavorazione corrispondente alla faccia; ruotare detto supporto prismatico e presentare progressivamente tutti i pezzi a tutti gli utensili di lavorazione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata del cubo scomponibile in multifacce per la lavorazione completa di pezzi dal grezzo al finito, illustrato nelle incluse tavole di disegni, in cui:

La fig. A mostra il cubo scomponibile, in parte schematico, dalle sedici facce lavorative, completo dei pezzi da lavorare, montati e fissati sulle quattro doppie facce.

Sempre relativa alla fig. A, il n° 1 mostra i pezzi grezzi da lavorare, piazzati sulla doppia tavola esterna del cubo scomponibile; il n° 2 mostra altri pezzi grezzi da lavorare sulla parte interna della doppia tavola rotante; il ° 3 mostra sulla parte frontale della doppia tavola rotante, i pezzi piazzati e bloccati, sia con supporti o con viti, oppure in automatico con martinetti idraulici a doppio effetto, comandati da elettrovalvole.

La parte inferiore della fig. A, parzialmente sezionata come nella parte superiore, mostra i vari collegamenti del passaggio dell’olio, il n° 4, oltre essere il perno centrale per il piazzamento del cubo sulla piattaforma della linea automatica, è, pure, essendo forato all’interno, il passaggio obbligato di tutti i servizi, compreso il condotto del fluido idraulico dove viene distribuito: nelle quattro doppie tavole rotanti (fig. C n°16 ) per il bloccaggio dei pezzi piazzati da lavorare, (fig. A n°l -2-3) con martinetti idraulici, comandati sempre da elettrovalvole, in modo da tenere bloccate le tavole per la lavorazione dei pezzi, evitando però qualsiasi vibrazione.

Il bloccaggio delle quattro tavole (fig. C n° 16) avviene tramite due martinetti idraul i ci . (fig. C n° 14) a doppio effetto e con doppi stantuffi (n° 17), in modo che ogni martinetto blocchi contemporaneamente due doppie tavole (n° 6).

La fig. C, vista in sezione dalla parte superiore del cubo, con le quattro doppie facciate (n°16) comandate da un pistoncino idraulico(n° 13) tramite un cricchetto a scatti per passi angolari, trasmette attraverso la catena (n° 15) alle quattro doppie tavole (n° 16) le posizioni dei passi angolari per le varie lavorazioni, posizionando i pezzi ai diversi utensili già programmati in precedenza sulla linea automatica esistente.

Nella parte inferiore del cubo (fig. A) è il perno centrale del cubo (n° 4) che, assieme al n° 5, viene piazzato e posizionato sulla piattaforma della linea automatica esistente.

La piattaforma su cui è montato il cubo è anche programmata nel girare a scatti angolari, perciò il cubo scomponibile girerà anche su se stesso in quattro posizioni angolari.

La fig. B, in forma schematica, mostra di pianta il cubo solo con le doppie tavole girevoli (n° 8); il n° 6 rappresenta l’entrata dei servizi compreso il fluido idraulico, che alimenta le doppie tavole (n° 7-9- 10-1 1 -12) e i vari collegamenti.

La fig. D mostra schematicamente, vista in sezione, le quattro tavole (n° 18) con i pezzi grezzi da lavorare montati (n° 19); il n° 20 mostra invece i movimenti rotatori delle doppie tavole (n° 18).

La fig. E, con la doppia tavola vista frontalmente (n° 25), con i condotti la circolazione dell’olio (n° 25), illustra i doppi perni (n° 23) forati al centro, per permettere la circolazione dell’olio, e le sedi dei cuscinetti (n° 24).

La fig. F mostra la flangia con la sede del cuscinetto (n° 21 ), dove scorre il perno (n° 24 della fig. E).

La flangia (fig. F) e la fig. G vengono fissate al gruppo della fig. E tramite il bloccaggio (fig. F, n° 22), formando due supporti nei quali scorre la doppia tavola rotante.

11 n° 27 (fig. G) rappresenta l’entrata del fluido idraulico; si noti (n° 28) come la circolazione del fluido idraulico sia distribuita nelle quattro tavole omogeneamente.

Si è così constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi prefissati, rispetto a quanto sia possibile conseguire con altri impianti noti.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo; tutti i dettagli, inoltre, sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.

Nella pratica attuale del trovato i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere di qualsiasi tipo, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI N° 1 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile da quattro facce fisse in otto facce doppie , girevoli su se stesse per passi angolari, in modo che ogni facciata dell’elemento, nel ruotare, si trasformi in sedici relative posizioni di lavoro. N° 2 “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alla precedente rivendicazione ( n°l ), caratterizzato dal fatto di fissare i supporti dei pezzi collimabili con i relativi utensili di lavoro su di un elemento prismatico definito “cubo”, scomponibile da quattro facce fisse in otto facce doppie e girevoli su se stesse. N° 3 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (n°l 2), caratterizzato dal fatto che il procedimento per la lavorazione completa di pezzi, dal grezzo al finito, consiste nel fissare su ogni doppia faccia del cubo e da entrambe le parti, i pezzi da lavorare. N° 4 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedent rivendicazioni (da n° la n°3), caratterizzato dal fatto che il bloccaggi dei pezzi grezzi su ogni faccia del cubo avviene o per mezzo di suppo che bloccano il pezzo con bulloni manualmente, o automaticamente co martinetti idraulici a doppio effetto comandati da elettrovalvole. N° 5 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedent rivendicazioni (da n° l a n°4), caratterizzato dal fatto che ogni doppia faccia del cubo all’interno è a circolazione d’olio indipendente una dall’altra per il fissaggio dei martinetti a doppio effetto, per il bloccaggio dei pezzi da lavorare. N° 6 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n°5), caratterizzato dal fatto che ogni doppia faccia del cubo, ruotando su se stessa, posiziona tutti i pezzi da lavorare a tutti gli utensili di lavorazione montati sulla piattaforma della linea esistente, programmati e posizionati in precedenza. N° 7 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n°l a n° 6), caratterizzato dal fatto che a ciascuna delle doppie facce del cubo scomponibile corrisponde una fase di lavorazione dei pezzi montati sui relativi supporti con il corrispondente utensile. N° 8 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n°7), caratterizzato dal fatto che detto elemento prismatico, cubo scomponibile, è azionabile in rotazione intorno ad un’asse verticale. N° 9 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 8), caratterizzato dal fatto che le quattro doppie facce scomponibili ruotano anch’esse intorno ad un’asse verticale sul cubo. à N° 10 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 9), caratterizzato dal fatto che detto elemento prismatico, cubo scomponibile, è costituito da un monolito rotante intorno ad un asse verticale bi centrato. N° 11 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 10), caratterizzato dal fatto che detto monolito è conformato a prisma a sezione quadrangolare con quattro facce doppie, girevoli su se stesse e a circolazione d’olio. N° 12 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 1 1), caratterizzato dal fatto che nella parte inferiore del cubo, al centro, vi è un perno forato che rappresenta sia il centraggio del cubo sulla piattaforma della linea, sia il passaggio dei vari servizi. N<o >i 3 attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 12), caratterizzato dal fatto che i doppi perni delle doppie tavole del cubo scorrono su cuscinetti a sfere. N° 14 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 13), caratterizzato dal fatto che le quattro tavole rotanti sono collegate tra di loro da una catena, la quale è comandata da un martinetto idraulico che trasmette il moto a scatti angolari a tutte contemporaneamente. N° 15 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 14), caratterizzato dal fatto che le doppie tavole girevoli vengojno bloccate da due doppi martinetti idraulici a doppio effetto ogni qualvolta il pezzo da lavorare è posizionato. N° 16 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 15), caratterizzato dal fatto che una doppia faccia girevole del cubo è formata da due tavole unite tra di loro tramite due flange alle estremità, con uno spazio fra di esse per il passaggio dei servizi. N<o >i7 _ attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 16), caratterizzato dal fatto che una doppia faccia ha i condotti per la circolazione del fluido idraulico che comandano i martinetti idraulici i quali bloccano i pezzi da lavorare, indipendentemente dalle altre tavole. N° 18 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, come alle precedenti rivendicazioni (da n° 1 a n° 17), caratterizzato dal fatto che una doppia faccia è programmata anche tramite supporti e viti, per bloccare i pezzi da lavorare manualmente. N° 19 - “Cubo” attrezzo prismatico scomponibile, caratterizzato da un procedimento per la lavorazione completa di pezzi, dal grezzo al finito, e da una attrezzatura per Fattuazione del procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto desumibile dalla descrizione e dai disegno e per gli scopi specificati.