ITMO20130032U1 - Dispositivo nebulizzatore per forni - Google Patents

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ITMO20130032U1
ITMO20130032U1 IT000032U ITMO20130032U ITMO20130032U1 IT MO20130032 U1 ITMO20130032 U1 IT MO20130032U1 IT 000032 U IT000032 U IT 000032U IT MO20130032 U ITMO20130032 U IT MO20130032U IT MO20130032 U1 ITMO20130032 U1 IT MO20130032U1
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IT
Italy
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liquid
cooking chamber
feeding
nebulizer device
nebulizer
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IT000032U
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English (en)
Inventor
Riccardo Solieri
Original Assignee
Angelo Grandi Cucine Societa Per Azioni
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Descrizione
Dispositivo nebulizzatore per forni
L’invenzione si riferisce ad un dispositivo per nebulizzare liquidi all'interno di un forno, in particolare per atomizzare sia l’acqua utilizzata nella cottura di alimenti sia liquidi di lavaggio impiegati per la pulizia automatica del forno stesso.
Nei forni misti o combinati ad uso professionale, per cottura convenzionale ed a vapore, cosiddetti a “generazione diretta”, l’incremento della quantità di vapore all' interno della camera di cottura viene ottenuto introducendo direttamente in quest’ ultima un flusso d’acqua, che si trasforma in vapore grazie al calore ceduto da mezzi di riscaldamento presenti nella camera stessa. L’acqua introdotta è utilizzata per regolare il grado di umidità alTintemo del forno e/o per generare il vapore necessario alla cottura.
Per favorire la trasformazione dell’acqua in vapore è fondamentale realizzare una nebulizzazione dell’acqua quanto più fine possibile, specialmente quando la temperatura cui avviene la cottura non è molto alta. A questo scopo, i forni sono dotati di dispositivi nebulizzatori che provvedono con modalità differenti ad atomizzare e distribuire l’acqua, generalmente in cooperazione con un ventilatore, che realizza la circolazione dell’ aria alTintemo del forno e proietta le gocce nebulizzate verso i mezzi riscaldanti per la vaporizzazione.
Alcuni dispositivi comprendono un tubo di alimentazione collegato alla rete idraulica e il flusso d’acqua è riversato su un opportuno elemento di distribuzione, fissato al mozzo del ventilatore e rotante con quest’ultimo, così da spargere e disperdere in gocce più o meno fini l’acqua.
Il brevetto per modello di utilità italiano n. 00013785, a nome dello stesso richiedente, descrive un efficace dispositivo nebulizzatore per un forno in cui sono previsti mezzi nebulizzatori rotanti comprendenti una pluralità di palette. Un tubo di alimentazione conduce un liquido da nebulizzare e termina con una estremità di uscita che proietta il liquido sulla pluralità di palette.
Nei dispositivi nebulizzatori sopra indicati, solo una porzione dell’ elemento di distribuzione o delle palette dei mezzi nebulizzatori rotanti riceve direttamente l’acqua dall’ estremità di uscita. Ciò causa che solo tale porzione svolge effettivamente la frantumazione del liquido, mentre la restante porzione opera in misura ridotta per la nebulizzazione.
Dispositivi nebulizzatori sono anche impiegati nei forni per eseguire un lavaggio automatico delle pareti interne. In tale caso, un liquido di lavaggio, detergente e/o brillantante, è finemente nebulizzato all’intemo del forno in modo da raggiungere anche le zone più difficilmente pulibili e sanificabili manualmente, nelle quali si possono raccogliere residui dei cibi e quindi formare pericolose cariche batteriche.
Per introdurre il fluido di lavaggio all’ interno della camera di cottura EP 801271 prevede l’uso di iniettori disposti in corrispondenza del mozzo del ventilatore in modo tale da spruzzare il liquido nella zona di aspirazione di quest’ultimo.
L’impiego degli iniettori consente di migliorare la nebulizzazione globale del bquido ma richiede un’elevata pressione di alimentazione del liquido stesso, pressione che è tanto più elevata quanto più fine è Γ atomizzazione da realizzare. Per garantire tale pressione l’intero circuito di alimentazione deve essere adeguatamente dimensionato e provvisto di potenti e costose pompe di alimentazione. Oltre a ciò, a causa delle impurità presenti nell’acqua gli iniettori possono otturarsi e/o, a causa dei sali, progressivamente incrostarsi così da perdere di efficienza.
Come è noto, la miscela di liquido e aria o vapore e aria è soggetta a forti turbolenze in determinate zone del forno, come nella zona di passaggio tra il ventilatore e la camera di cottura. In alcuni forni noti il liquido da nebulizzare alimenta il tubo di alimentazione per caduta da un iniettore, il quale è generalmente disposto nella zona di passaggio. La miscela in moto turbolento che investe la zona di passaggio può trascinare e condurre in camera di cottura il liquido in caduta verso il tubo di alimentazione.
Per limitare la dispersione del liquido, alcuni dispositivi prevedono una tramoggia o vasca di contenimento a valle del tubo di alimentazione e collegata a questo. Tuttavia, anche questi dispositivi non sono sufficienti per evitare che una parte del bquido erogato venga travolto dal moto della miscela e finisca in camera di cottura.
Uno scopo dell’invenzione è migliorare i dispositivi nebulizzatori per forni di tipo noto. Altro scopo è realizzare un dispositivo che permetta di nebulizzare ed atomizzare in modo efficace ed adeguato all’ interno di un forno sia acqua, per realizzare la cottura di alimenti e/o regolare il grado di umidità all’intemo del forno, sia un liquido di lavaggio per eseguire un lavaggio automatico del forno stesso.
Ulteriore scopo è ottenere un dispositivo il cui corretto funzionamento non richieda elevate pressioni di alimentazione del liquido da nebulizzare.
Altro scopo ancora è realizzare un dispositivo che sia difficilmente soggetto ad occlusioni e/o intasamenti a causa di impurità e/o sali presenti nel liquido, ed in particolare nell’acqua.
Ulteriore scopo è ottenere un dispositivo nebulizzatore in grado di migliorare la nebulizzazione dell’acqua o del liquido di lavaggio.
Ancora un altro scopo è prevedere un dispositivo nebulizzatore che consenta di contenere efficacemente il bquido quando erogato al tubo di alimentazione.
Secondo un primo aspetto dell’ invenzione è previsto un dispositivo nebulizzatore per un forno provvisto di una camera di cottura e di mezzi ventilatori, comprendente mezzi di alimentazione per introdurre in detta camera di cottura un liquido da nebulizzare e mezzi nebulizzatori rotanti, atti a ricevere detto liquido da detti mezzi di alimentazione, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione terminano in prossimità di detti mezzi nebulizzatori con una estremità di uscita conformata in modo tale da dividere il bquido da nebulizzare in almeno due flussi.
Grazie a questo aspetto dell’invenzione è possibile realizzare un dispositivo nebulizzatore in cui il liquido da nebulizzare viene ripartito all’uscita dei mezzi di abmentazione e raggiunge una pluralità di zone dei mezzi nebulizzatori. Ciò consente di nebulizzare ed atomizzare il liquido in modo più efficace ed adeguato. Infatti, i mezzi nebulizzatori ricevono il liquido in maniera più distribuita lungo la propria lunghezza, cosicché aumenta la porzione dei mezzi nebulizzatori che operativamente interagisce con il bquido per frantumarlo e nebulizzarlo. La suddivisione in goccioline svolta dai mezzi nebulizzatori viene così accelerata. I mezzi nebulizzatori sono pertanto più efficienti.
Forma e dimensioni dei mezzi di alimentazione e dell’ estremità di uscita garantiscono l’assenza di occlusioni e/o intasamenti dovuti a depositi di calcare e/o impurità eventualmente presenti nel liquido.
Secondo un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un dispositivo nebulizzatore per un forno provvisto di una camera di cottura, di mezzi ventilatori e di una zona di passaggio che collega detti mezzi ventilatori a detta camera di cottura, comprendente mezzi di alimentazione per introdurre in detta camera di cottura un liquido da nebulizzare e mezzi nebulizzatori rotanti, atti a ricevere detto liquido da detti mezzi di alimentazione, detti mezzi di alimentazione comprendendo una estremità di ingresso provvista di una vasca disposta per ricevere deto liquido da una bocca di alimentazione montata in detta zona di passaggio, caraterizzato dal fatto che mezzi di alimentazione comprendono mezzi deflettori disposti per impedire che detto liquido giunga a detta camera di cottura attraverso detta zona di passaggio mentre viene erogato da detta bocca di alimentazione.
Grazie a questo secondo aspetto dell’ invenzione, è possibile controllare l’erogazione del liquido verso la vasca limitandone le dispersioni in camera di cottura.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 è una vista laterale schematica di un dispositivo nebulizzatore secondo l’arte nota in associazione con un forno;
Figura 2 è una sezione trasversale interrotta di un dispositivo nebulizzatore secondo l’invenzione, evidenziante mezzi nebulizzatori e mezzi di alimentazione di un liquido da nebulizzare;
Le Figure da 3A a 3C sono viste rispettivamente laterale, frontale e in pianta di una porzione dei mezzi di alimentazione di Figura 2;
Figura 4 è una sezione parziale secondo un piano IV-IV di Figura 2;
Figura 5 è una vista parziale prospettica ingrandita dei mezzi nebulizzatori e dei mezzi di alimentazione di Figura 2, evidenziante una estremità di uscita dei mezzi di alimentazione; Figura 6 è una vista parziale ingrandita di una porzione di ingresso dei mezzi di alimentazione di Figura 2;
Figura 7 è una sezione parziale presa lungo il piano VII- VII di Figura 6;
Figura 8 è una vista prospettica ingrandita della porzione di ingresso dei mezzi di alimentazione di Figura 6.
Con riferimento alla Figura 1, è illustrato un dispositivo nebulizzatore 1 di tipo noto per nebulizzare un liquido 10 all’intemo di un forno 20, anch’esso di tipo noto e comprendente una camera di cotura 21, mezzi riscaldanti 22 e mezzi ventilatori 23.
Il dispositivo 1 comprende mezzi nebulizzatori 2 provvisti di una pluralità di palette Il e montati girevoli all’intemo della palettatura 25 dei mezzi ventilatori 23, in corrispondenza di un mozzo 24 di questi ultimi, in cui si trova la sezione d’ingresso o di aspirazione dell’aria. In particolare, i mezzi nebulizzatori 2 sono fissati solidalmente al mozzo 24 dei mezzi ventilatori 23, in modo da ruotare con questi ultimi attorno ad un asse di rotazione X.
Il dispositivo nebulizzatore 1 comprende, inoltre, mezzi di alimentazione 3’ del liquido da nebulizzare disposti per convogliare ai mezzi nebulizzatori 2 detto liquido 10 proveniente da una sorgente esterna costituita, ad esempio, da serbatoi 30, 31, e/o da una rete idraulica 38.
I mezzi di alimentazione 3’ comprendono almeno un condotto 5 atto a versare il liquido 10 sulle palette 11. Il condotto 5 presenta un’estremità o sezione di uscita 5a che è inserita della palettatura dei mezzi nebulizzatori 2 ossia in un vano definito dalle palette II stesse.
Il condotto 5 è alimentato da un collettore 32 in collegamento di flusso tramite rispettive valvole 33, 34 e mezzi di pompaggio 35, 36 con serbatoi 30, 31 contenenti liquidi di lavaggio per detergere e sanificare le superfici interne del forno 20. Sono previsti, ad esempio, un primo serbatoio 30 contenente acqua e/o brillantante ed un secondo serbatoio 31 contenente un liquido detergente.
Durante il funzionamento del forno 20, quando si desidera aumentare la quantità di vapore presente nella camera di cottura 21 viene introdotta acqua all’ interno del forno 20 attraverso i mezzi di alimentazione 3’ in comunicazione di flusso con la rete idraulica 38. Il flusso d’acqua in uscita daH’estremità di uscita 5a del condotto 5, continuo oppure discontinuo a gocce, colpisce le palette 11 dei mezzi erogatori 2 in rotazione e viene da queste frantumato, nebulizzato e proiettato per effetto della forza centrifuga a 360° verso l esterno, contro le pale 25 dei mezzi ventilatori 23. Le gocce d’acqua generate dalla rotazione dei mezzi nebulizzatori 2 sono così ulteriormente frantumate e nebulizzate in gocce di dimensioni più fini.
La nebulizzazione dell’acqua viene dunque efficacemente realizzata in due successive fasi: una pre-atomizzazione, realizzata dai mezzi nebulizzatori 2, ed un’atomizzazione finale eseguita dai mezzi ventilatori 23.
La miscela di acqua nebulizzata ed aria viene quindi trasportata verso i mezzi riscaldanti 22 che circondano i mezzi ventilatori 23 che provvedono a trasformare l’acqua in vapore. Il dispositivo nebulizzatore 1 può essere utilizzato anche nella fase di lavaggio automatico del forno 20 per nebulizzare all’interno di quest’ultimo un liquido di pulizia, quale acqua e/o liquido detergente e/o liquido brillantante. In tal caso, i mezzi di alimentazione 3’ introducono il liquido di lavaggio all’interno del forno, prelevandolo dai serbatoi 30, 31. Il liquido è atomizzato dai mezzi nebulizzatori 2 e dai mezzi ventilatori 23 secondo il funzionamento spiegato nel caso dell’acqua.
Figura 2 mostra un dispositivo nebulizzatore 1 che differisce dal dispositivo nebulizzatore Γ sostanzialmente per la struttura dei mezzi di alimentazione. Gli elementi del dispositivo nebulizzatore 1 strutturalmente o funzionalmente uguali a quelli descritti con riferimento al dispositivo nebulizzatore l verranno nel seguito indicati con il medesimo numero di riferimento.
Naturalmente, i mezzi di alimentazione nel seguito descritti potranno essere previsti in altre versioni del dispositivo l, diverse da quelle di Figura 1 e non illustrate, ad esempio versioni sprovviste dei serbatoi e dei rispettivi condotti ed atte quindi airimmissione in camera di cottura 21 di acqua prelevata dalla rete idraulica, per la generazione di vapore/umidità.
II dispositivo nebulizzatore 1 comprende mezzi di alimentazione 3 in cui il condotto 5 termina con una estremità di uscita 5a conformata in modo tale da dividere il liquido da nebulizzare in almeno due flussi, come descritto in maggior dettaglio nel seguito.
La estremità di uscita 5a è collegata ad una porzione inclinata 6 del condotto 5, la porzione inclinata 6 essendo disposta per portare il liquido da una quota più elevata del condotto 5 ad una quota più bassa in prossimità dei mezzi nebulizzatori 2.
Con riferimento alle Figure 3A-3C, 4, l' estremità di uscita 5a comprende un canale 7 avente una parete di fondo 8 e due pareti laterali 9.
Una apertura 12 con cui termina la porzione inclinata 6 si apre sul canale 7. L’altezza delle due pareti laterali 9 rispetto alla parete di fondo 8 si riduce andando dalla porzione inclinata 6 verso un bordo di uscita 13 della parete di fondo 8.
Il canale 7 è ad esempio ricavato da un elemento tubolare e può essere lo stesso elemento tubolare con cui è realizzata la porzione inclinata 6. In questo caso, la parete di fondo 8 è ottenuta dalla parete di fondo della porzione inclinata 6.
La parete di fondo 8 termina con almeno due porzioni di bordo 14, 15, una prima porzione di bordo 14 essendo più arretrata di una seconda porzione di bordo 15 rispetto ad una direzione di scorrimento del liquido 10 in uscita dalla estremità di uscita 5a.
In altre parole, una parte della parete di fondo 8 si interrompe in corrispondenza della prima porzione di bordo 14, la quale si estende trasversalmente tra una parete laterale 9 e una porzione intermedia della larghezza della parete di fondo 8. Procedendo nella direzione di uscita del liquido 10, una ulteriore parte della parete di fondo 8 si estende oltre la prima porzione di bordo 14 fino a raggiungere la seconda porzione di bordo 15. La parte di parete di fondo 8 che termina con la seconda porzione di bordo 15 forma così una appendice. Tra le due porzioni di bordo 14, 15 è prevista una porzione di collegamento 16.
La discontinuità del bordo di uscita definita dalle due porzioni di bordo 14, 15 genera una divisione del flusso di liquido in due flussi indicati con FI ed F2 in Figura 2 e in Figura 5. Infatti, il liquido che nel canale 7 raggiunge la prima porzione di bordo 14 viene diviso per caduta dal liquido che percorrendo il canale 7 raggiunge invece la seconda porzione di bordo 15. La prima porzione di bordo 14 rilascia il liquido ai mezzi nebulizzatori 2 in una posizione più arretrata rispetto alla seconda porzione di bordo 15. Osserviamo che nella versione raffigurata, la seconda porzione di bordo 15 è inclinata verso l’alto rispetto alla prima porzione di bodo 14. In questo modo, la seconda porzione di bordo 15 proietta il liquido del flusso F2 verso l’alto inducendo una caduta del liquido verso una parte più interna delle palette 11.
Grazie alla divisione in almeno due flussi FI, F2, il liquido 10 è in grado raggiungere zone differenti dei mezzi nebulizzatori 2, ossia i mezzi nebulizzatori ricevono il liquido in maniera più distribuita. Ciò consente di aumentare la superficie attiva della palette 11 che interagisce con il liquido 10 da nebulizzare. In questo modo, aumentando la porzione dei mezzi nebulizzatori 2 che operativamente interagisce con il liquido per frantumarlo e nebulizzarlo, aumenta anche la velocità della nebulizzazione e l’efficienza della preatomizzazione.
In particolare, grazie alla disposizione delle porzioni di bordo 14, 15, il secondo flusso F2 raggiunge una zona più centrale dei mezzi nebulizzatori 2 e il primo flusso FI raggiunge una zona più esterna dei mezzi nebulizzatori 2, le quali zone non sarebbero entrambe raggiungibili senza la prospettata conformazione della estremità di uscita.
La porzione di collegamento 16 contribuisce ad allargare il getto del liquido durante la caduta dello stesso verso le palette 11.
In versioni non raffigurate, sono previste più di due porzioni di bordo, cosicché il bordo di uscita 13 risulti seghettato o provvisto di una pluralità di appendici di varie lunghezze, per suddividere ulteriormente il liquido in una pluralità di flussi.
Occorre osservare che rispetto a dispositivi noti che prevedo l’uso di ugelli, la pressione di alimentazione richiesta per introdurre l’acqua tramite i mezzi di alimentazione 3 nel forno non è elevata, ma ha un valore sufficiente a vincere le resistenze di carico dei mezzi di alimentazione 3 ed a fornire la portata d’acqua richiesta. Inoltre, il condotto 5 e in particolare l estremità di uscita 5a in forma di canale 7, che si proietta dalla porzione inclinata 6, presenta una forma e dimensioni tali da essere difficilmente soggetto ad occlusioni a causa di deposito di sali contenuti nell’acqua.
Con riferimento alle Figure 6, 7 e 8, i mezzi di alimentazione 3 comprendono una estremità di ingresso 5b provvista di una vasca 17 disposta per ricevere il liquido 10 da una bocca di alimentazione 18 del forno 20. La bocca di alimentazione 18 è montata in una zona di passaggio 19, che viene attraversata dalla miscela di liquido o vapore ed aria uscente dai mezzi ventilatori 23 e diretta verso la camera di cottura 21.
La vasca 17 comprende un lato posteriore 26 ortogonale alla direzione di moto della miscela di liquido o vapore ed acqua nella zona di passaggio 19. Il lato posteriore 26 è, ad esempio, parallelo e in contatto con l' esterno del condotto 5 sul quale la vasca 17 è montata. La vasca 17 comprende un lato frontale 27 che insieme al lato posteriore 26 delimita inferiormente la vasca 17. La bocca di alimentazione 18 è in comunicazione fluida con il condotto 5 attraverso una prima apertura 37 ricavata in una zona inferiore del lato posteriore 26 e una corrispondente seconda apertura 38 ricavata nel condotto 5. La prima apertura 37 e la seconda apertura 38 hanno sostanzialmente le stesse dimensioni.
I mezzi di alimentazione 3 comprendono mezzi deflettori 40 disposti per impedire che il liquido 10 giunga in camera di cottura 21 attraverso la zona di passaggio 19 mentre viene erogato dalla bocca di alimentazione 18.
I mezzi deflettori 40 comprendono una piastra di deflessione 41 che si proietta dal lato posteriore 26 della vasca 17 verso la bocca di alimentazione 18. La piastra di deflessione 41 è disposta sostanzialmente trasversalmente alla direzione di moto della miscela nella zona di passaggio 19 ed evita che il liquido 10 uscente dalla bocca di alimentazione 18 sia trasportato verso la camera di cottura 21 durante il funzionamento del forno 20, a causa delle forti turbolenze create nella miscela dovute alla rotazione dei mezzi ventilatori 23. La piastra di deflessione 41 ha altezza tale che un bordo superiore 42 della stessa è più in alto di un bordo inferiore 28 della bocca di alimentazione 18.
Grazie ai mezzi deflettori 40 viene evitato che una parte del liquido 10 che esce dalla bocca di alimentazione 18 vada disperso in camera di cottura 21, ciò potendo causare anche una alterazione dei parametri di cottura durante un ciclo di cottura.
I mezzi deflettori 40 evitano che liquido non nebulizzato possa raggiungere la camera di cottura in maniera non controllata.
I mezzi di alimentazione 3 comprendono inoltre mezzi convogliatori 43 per convogliare il liquido 10 erogato dalla bocca di alimentazione 18 verso la vasca 17. 1 mezzi convogliatori 43 comprendono un’aletta 44 per ciascuna parete laterale 29 della vasca 17. Ciascuna aletta 44 si proietta dalla rispettiva parete laterale 29 verso la bocca di alimentazione 18 in maniera divergente. Ciascuna aletta 44 ha un ulteriore bordo superiore 45 disposto più in alto del bordo inferiore 28 della bocca di alimentazione 18. Il bordo superiore 42 della piastra di deflessione 41 è più in alto deH’ulteriore bordo superiore 45 di ciascuna aletta 44. I mezzi convogliatori 43 consentono di contenere lateralmente il liquido 10 durante l’erogazione.
In virtù della migliorata nebulizzazione del liquido realizzabile con il dispositivo 1 deH’invenzione, anche quando viene svolta la funzione di lavaggio è possibile raggiungere anche le zone più difficilmente pulibili e sanificabili, nelle quab si possono raccogliere residui di alimenti e formare pericolose cariche batteriche.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo nebulizzatore per un forno (20) provvisto di una camera di cottura (21) e di mezzi ventilatori (23), comprendente mezzi di alimentazione (3) per introdurre in detta camera di cottura (21) un liquido (10) da nebulizzare e mezzi nebulizzatori (2) rotanti, atti a ricevere detto liquido (10) da detti mezzi di alimentazione (3), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione (3) terminano in prossimità di detti mezzi nebulizzatori (2) con una estremità di uscita (5a) conformata in modo tale da dividere il liquido (10) da nebulizzare in almeno due flussi (FI, F2).
  2. 2. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta estremità di uscita (5a) comprende una parete di fondo (8) che termina con almeno due porzioni di bordo (14, 15), una prima porzione di bordo (14) essendo più arretrata di una seconda porzione di bordo (15) rispetto ad una direzione di scorrimento di detto liquido (10) in uscita da detta estremità di uscita (5a) cosicché un primo flusso (FI) risulta uscente da detta prima porzione di bordo (14) e un secondo flusso (F2) risulta uscente da detta seconda porzione di bordo (F2).
  3. 3. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detta seconda porzione di bordo (15) è inclinata rispetto a detta prima porzione di bordo (14) così da proiettare detto liquido in una regione più interna di detti mezzi nebulizzatori (2).
  4. 4. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 3, in cui dette due porzioni di bordo (14, 15) sono raccordate da una porzione di collegamento (16).
  5. 5. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta estremità di uscita (5a) è conformata come un canale (7).
  6. 6. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta estremità di uscita (5a) è collegata ad una porzione inclinata (6) di un condotto (5) di detti mezzi di alimentazione (3), detta porzione inclinata (6) essendo disposta per trasportare detto liquido verso detti mezzi nebulizzatori (2) da una quota più elevata di detti mezzi nebulizzatori (2).
  7. 7. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di alimentazione (3) comprendono inoltre una estremità di ingresso (5b) provvista di una vasca (17) disposta per ricevere detto liquido (10) da una bocca di alimentazione (18) montata in una zona di passaggio (19) che collega detti mezzi ventilatori (23) a detta camera di cottura (21), detti mezzi di alimentazione (3) comprendendo mezzi deflettori (40) disposti per impedire che detto liquido (10) giunga a detta camera di cottura (21) attraverso detta zona di passaggio (19) mentre detto liquido (10) viene erogato da detta bocca di alimentazione (18).
  8. 8. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi deflettori (40) comprendono una piastra di deflessione (41) che si proietta da un lato posteriore (26) di detta vasca (17) verso detta bocca di alimentazione (18), detto lato posteriore (26) essendo ortogonale ad una direzione di moto di una miscela di liquido o vapore ed acqua proveniente da detti mezzi ventilatori (23) verso detta camera di cottura (21) attraverso detta zona di passaggio (19).
  9. 9. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detta piastra di deflessione (41) è disposta sostanzialmente trasversalmente a detta direzione di moto per impedire a detto liquido di essere trasportato da detta miscela verso detta camera di cottura (21) durante il funzionamento di detto forno (20).
  10. 10. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 8, oppure 9, in cui detta piastra di deflessione (41) ha altezza tale che un bordo superiore (42) di detta piastra di deflessione (41) è più in alto di un bordo inferiore (28) di detta bocca di alimentazione (18).
  11. 11. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo una delle rivendicazioni da 7 a 10, in cui detti mezzi di alimentazione comprendono inoltre mezzi convogliatori (43) per convogliare detto liquido (10) erogato da detta bocca di alimentazione (18) verso detta vasca (17), detti mezzi convogliatori (43) comprendendo un’aletta (44) per ciascuna parete laterale (29) di detta vasca (17), detta aletta (44) proiettandosi da detta rispettiva parete laterale (29) verso detta bocca di alimentazione (18), detta aletta (44) avendo un ulteriore bordo superiore (45) disposto più in alto di un bordo inferiore (28) di detta bocca di alimentazione (18), essendo detto bordo superiore (42) di detta piastra di deflessione (41) disposto più in alto di detto ulteriore bordo superiore (45).
  12. 12. Dispositivo nebulizzatore per un forno (20) provvisto di una camera di cottura (21), di mezzi ventilatori (23) e di una zona di passaggio (19) che collega detti mezzi ventilatori (23) a detta camera di cottura (21), comprendente mezzi di alimentazione (3) per introdurre in detta camera di cottura (21) un liquido (10) da nebulizzare e mezzi nebulizzatori (2) rotanti, atti a ricevere detto liquido (10) da detti mezzi di alimentazione (3), detti mezzi di alimentazione (3) comprendendo una estremità di ingresso (5b) provvista di una vasca (17) disposta per ricevere detto liquido (10) da una bocca di alimentazione (18) montata in detta zona di passaggio (19), caratterizzato dal fatto che mezzi di alimentazione (3) comprendono mezzi deflettori (40) disposti per impedire che detto liquido (10) giunga a detta camera di cottura (21) attraverso detta zona di passaggio (19) mentre detto liquido (10) viene erogato da detta bocca di alimentazione (18).
  13. 13. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 12, in cui detti mezzi deflettori (40) comprendono una piastra di deflessione (41) che si proietta da un lato posteriore (26) di detta vasca (17) verso detta bocca di alimentazione (18), detto lato posteriore (26) essendo ortogonale ad una direzione di moto di una miscela di liquido o vapore ed acqua proveniente da detti mezzi ventilatori (23) verso detta camera di cottura (21).
  14. 14. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 13, in cui detta piastra di deflessione (41) è disposta sostanzialmente trasversalmente a detta direzione di moto per impedire a detto liquido di essere trasportato da detta miscela verso detta camera di cottura (21) durante il funzionamento di detto forno (20).
  15. 15. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo la rivendicazione 13, oppure 14, in cui detta piastra di deflessione (41) ha altezza tale che un bordo superiore (42) di detta piastra di deflessione (41) è più in alto di un bordo inferiore (28) di detta bocca di alimentazione (18).
  16. 16. Dispositivo nebulizzatore (1) secondo una delle rivendicazioni da 12 a 15, in cui detti mezzi di alimentazione comprendono inoltre mezzi convogliatori (43) per convogliare detto liquido (10) erogato da detta bocca di alimentazione (18) verso detta vasca (17), detti mezzi convogliatori (43) comprendendo un’aletta (44) per ciascuna parete laterale (29) di detta vasca (17), detta aletta (44) proiettandosi da detta rispettiva parete laterale (29) verso detta bocca di alimentazione (18), detta aletta (44) avendo un ulteriore bordo superiore (45) disposto più in alto di un bordo inferiore (28) di detta bocca di alimentazione (18), essendo detto bordo superiore (42) di detta piastra di deflessione (41) disposto più in alto di detto ulteriore bordo superiore (45).
  17. 17. Forno combinato a convezione e vapore comprendente un dispositivo nebulizzatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 16.
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