ITMO20120177A1 - Dispositivo accessorio per un anoscopio e sistema di rilevazione comprendente tale dispositivo. - Google Patents

Dispositivo accessorio per un anoscopio e sistema di rilevazione comprendente tale dispositivo. Download PDF

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ITMO20120177A1
ITMO20120177A1 IT000177A ITMO20120177A ITMO20120177A1 IT MO20120177 A1 ITMO20120177 A1 IT MO20120177A1 IT 000177 A IT000177 A IT 000177A IT MO20120177 A ITMO20120177 A IT MO20120177A IT MO20120177 A1 ITMO20120177 A1 IT MO20120177A1
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IT
Italy
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anoscope
camera
adapter body
connection portion
longitudinal axis
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IT000177A
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Filippo Bastia
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Thd Spa
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Description

DESCRIZIONE
“Dispositivo accessorio per un anoscopio e sistema di rilevazione comprendente tale dispositivo”
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo per il collegamento di un anoscopio con una telecamera.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione un sistema di rilevazione comprendente tale dispositivo di collegamento.
Esistono studi che dimostrano come particolari colorazioni dell’ano siano indicative della presenza di lesioni tumorali nell’apparato digerente, particolarmente nella regione terminale dell’apparato digerente, ossia nell’ano.
In base a tali studi, è possibile effettuare uno screening su pazienti potenzialmente a rischio di sviluppare tumori dell’apparato digerente acquisendo immagini dell’ano dei pazienti ed esaminando la relativa colorazione.
Tale screening è particolarmente importante nei pazienti positivi al virus HIV, che hanno un rischio di sviluppare un tumore dell’ano circa quaranta volte superiore rispetto a pazienti non affetti da HIV.
Sono attualmente noti anoscopi provvisti di telecamere per acquisire immagini dell’ano di un paziente.
In questi anoscopi, la telecamera presenta una propria porzione di collegamento che viene montata direttamente su un’estremità posteriore dell’anoscopio.
Questo pone inconvenienti notevoli dal punto di vista igienico, in quanto la telecamera può essere contaminata con materiale organico proveniente dal paziente.
Prima di riutilizzare la telecamera per un nuovo paziente, è dunque necessario sterilizzare la telecamera. Ciò può risultare problematico, particolarmente nel caso in cui la telecamera venga utilizzata all’interno di un ambulatorio sprovvisto di attrezzature di sterilizzazione. In questo caso, l’ambulatorio dovrebbe disporre di molte telecamere, il che non è agevole, anche in considerazione del costo delle telecamere.
Uno scopo dell’invenzione è di migliorare gli anoscopi provvisti di telecamere.
Un ulteriore scopo è permettere ad un operatore di collegare una telecamera ad un anoscopio in modo tale da massimizzare l’igiene durante l’utilizzo.
Un altro scopo è permettere ad un operatore di collegare una telecamera ad un anoscopio in una maniera che riduca od elimini i rischi di contaminazione, particolarmente a carico della telecamera.
Tali scopi sono raggiunti da un dispositivo di collegamento secondo una o più delle annesse rivendicazioni da 1 a 15.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione un sistema di rilevazione comprendente tale dispositivo di collegamento ed in accordo con i contenuti tecnici della rivendicazione 16.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
Figura 1 è una vista prospettica di un sistema di rilevazione comprendente un dispositivo di collegamento secondo la presente invenzione, in una configurazione assemblata;
Figura 2 è una vista in sezione, secondo un piano longitudinale, del sistema di rilevazione di Figura 1 nella configurazione assemblata;
Figura 3 è una vista esplosa del sistema di rilevazione di Figura 1;
Figura 4 è una vista prospettica ingrandita mostrante un componente del sistema di rilevazione di Figura 1;
Figura 5 è una vista prospettica mostrante un anoscopio ed un dispositivo di collegamento, in una versione alternativa;
Figura 6 è una vista, parzialmente sezionata, di un sistema di rilevazione comprendente il dispositivo di collegamento di Figura 5, in una configurazione assemblata;
Figura 7 è una vista come quella di Figura 5, evidenziante un dispositivo di collegamento secondo un’altra versione alternativa;
Figura 8 è una vista, parzialmente sezionata, di un sistema di rilevazione comprendente il dispositivo di collegamento di Figura 7, in una configurazione assemblata.
Nelle Figure da 1 a 4, con 1 è complessivamente rappresentato un sistema di rilevazione comprendente un dispositivo di collegamento secondo la presente invenzione.
Il sistema di rilevazione 1 comprende principalmente un anoscopio 100, una telecamera 200 per la cattura di immagini o video attraverso l’anoscopio 100 ed un adattatore 300 interposto tra l’anoscopio 100 e la telecamera 200 per collegare rimuovibilmente la telecamera 200 all’anoscopio 100.
L’anoscopio 100 è di tipo tradizionale e comprende, ad una propria estremità prossimale, un corpo divaricatore 101 che si estende lungo un asse principale “X”. Il corpo divaricatore 101 è inseribile nell’ano di un paziente.
Il corpo divaricatore 101 è cavo e al suo interno è definita una cavità 104, mostrata in Figura 2.
Il corpo divaricatore 101 può essere assialsimmetrico o sostanzialmente assialsimmetrico attorno all’asse principale “X”.
L’estremità prossimale del corpo divaricatore 101 può essere aperta per consentire ad un operatore di osservare la mucosa anale rivolgendo lo sguardo lungo l’asse principale “X”.
L’anoscopio 100 può inoltre comprendere un manico 102 afferrabile dall’operatore. Il manico 102 può opzionalmente presentare al suo interno una sorgente luminosa 103, mostrata in Figura 2, per illuminare la cavità 104 interna al corpo divaricatore 101. L’anoscopio 100 può comprendere inoltre, in corrispondenza di una propria estremità distale intesa per essere rivolta verso l’operatore, una porzione svasata 106 avente una geometria divergente verso l’esterno del corpo del paziente. La porzione svasata 106 è preferibilmente tronco-conica o comunque a sezione allargata rispetto al corpo divaricatore 101. La porzione svasata 106 definisce un’apertura di osservazione per l’operatore.
La telecamera 200 è di tipo tradizionale e comprende un corpo rilevatore 201 al quale è associata una porzione di attacco 202.
Preferibilmente, il corpo rilevatore 201 presenta una sagoma esterna sostanzialmente cilindrica.
La telecamera 200 presenta una direzione di rilevazione “Y” la quale è preferibilmente parallela o coincidente con un asse del corpo rilevatore 201.
Viene ora focalizzata l’attenzione sull’adattatore 300.
L’adattatore 300 può essere realizzato come un pezzo unico di materiale polimerico, particolarmente tramite stampaggio. Qualsiasi materiale polimerico adatto al contatto con tessuti biologici può essere utilizzato per l’adattatore 300. In particolare, l’adattatore 300 può essere realizzato con una resina acetalica.
Come visibile nelle figure annesse ed in particolare in Figura 4, l’adattatore 300 si estende attorno ad un rispettivo asse longitudinale “Z” e presenta, lungo detto asse longitudinale “Z”, una prima porzione di collegamento 301 accoppiabile all’anoscopio 100 ed una seconda porzione di collegamento 302, opposta alla prima porzione di collegamento 301, accoppiabile alla telecamera 200.
Tra le due porzioni di collegamento 301, 302 può essere interposta una porzione centrale 303, utile ad esempio per la manovra dell’adattatore 300 durante il montaggio e lo smontaggio del sistema di rilevazione 1.
In una configurazione assemblata del sistema di rilevazione 1, mostrata nelle Figure 1 e 2, l’asse principale “X” dell’anoscopio 100, l’asse longitudinale “Z” dell’adattatore 300 e la direzione di rilevazione “Y” della telecamera 200 possono essere paralleli tra loro, particolarmente allineati o coincidenti tra loro. La prima porzione di collegamento 301 ha una zona terminale 305 di forma allungata, che si estende lungo l’asse longitudinale “Z”. La zona terminale allungata 305 è destinata ad essere inserita all’interno dell’anoscopio 100 attraverso l’estremità distale dell’anoscopio 100, particolarmente attraverso la porzione svasata 106, al fine di collegare l’adattatore 300 all’anoscopio 100.
La zona terminale allungata 305 è accoppiabile con l’anoscopio 100 per attrito. A tal fine, la zona terminale allungata 305 è preferibilmente dimensionata con una lieve maggiorazione di sezione trasversale rispetto alle cavità interne degli anoscopi di tipo tradizionale. Ciò consente alla zona terminale allungata 305 di essere inserita a pressione nel corpo divaricatore e di essere trattenuta in esso grazie all’attrito che si genera fra la zona terminale allungata 305 e una superficie interna dell’anoscopio 100, realizzando così un bloccaggio stabile nell’anoscopio 100 del gruppo costituito da telecamera 200 ed adattatore 300.
Per essere accoppiabile per attrito con l’anoscopio 100, la zona terminale allungata 305 è deformabile trasversalmente all’asse longitudinale “Z”.
A tal fine, nella zona terminale allungata 305 può previsto un recesso interno 304, così da conferire alla zona terminale allungata 305 una conformazione internamente cava, particolarmente una conformazione tubolare.
La zona terminale allungata 305 può inoltre comprendere almeno un’apertura laterale 306 comunicante con il recesso 304 per porre in comunicazione il recesso 304 con l’esterno dell’adattatore 300. L’apertura laterale 306 crea un’interruzione lungo una parete laterale della zona terminale allungata 305. In questo modo, quando la zona terminale allungata 305 viene inserita all’interno del corpo divaricatore 101, la zona terminale allungata 305, che è sottoposta ad un’azione di cerchiatura esercitata dal corpo divaricatore 101, può deformarsi riducendo leggermente il proprio diametro.
L’apertura laterale 306 agisce dunque come un mezzo promotore di deformazione per rendere la zona terminale allungata 305 deformabile in una direzione trasversale rispetto all’asse longitudinale Z.
Nell’esempio raffigurato, la zona terminale allungata 305 è provvista di due aperture laterali 306, che possono essere diametralmente opposte.
Le aperture laterali 306 definiscono sulla zona terminale allungata 305 due bracci 320, per esempio disposti in posizioni diametralmente opposte. Ciascun braccio 320 si estende parallelamente all’asse longitudinale “Z” fra due aperture laterali 306. Ciascun braccio 320 può avere una sezione trasversale sagomata sostanzialmente come un arco di cerchio.
Anche se nell’esempio raffigurato sono previsti due aperture laterali 306 e due bracci 320, è inteso che il numero di bracci 320 e di aperture laterali 306 può essere anche diverso da due.
I bracci 320 sono connessi a sbalzo alla porzione centrale 303.
Ciascun braccio 320 si comporta come una molla a balestra che, quando viene inserita all’interno del corpo divaricatore 101, si deforma verso l’interno di quest’ultimo. Se l’adattatore 200 viene estratto dall’anoscopio 100, ciascun braccio 320 ritorna nella propria posizione originaria.
L’apertura laterale 306 si estende fino ad un’estremità libera 305a della zona terminale allungata 305.
Preferibilmente, la zona terminale allungata 305 presenta una dimensione trasversale inferiore rispetto alla porzione centrale 303 dell’adattatore 300.
Come mostrato in Figura 4, l’adattatore 300 può comprendere una superficie di battuta 321, ricavata ad esempio su una flangia 322 che separa la prima porzione di collegamento 301 dalla porzione centrale 303. La superficie di battuta 321 si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, all’asse longitudinale “Z”. In una configurazione assemblata, la superficie di battuta 321 è a contatto con un bordo 323 che delimita l’estremità distale del corpo divaricatore 301. Ciò assicura che, nella configurazione assemblata, la telecamera 200 si trovi in una posizione prestabilita lungo l’asse longitudinale “Z”, il che consente di mettere a fuoco correttamente la telecamera 200.
Preferibilmente, l’apertura laterale 306 si presta all’inserimento di eventuali strumenti per il trattamento o l’ispezione della mucosa anale (per esempio per realizzare biopsie) nella cavità anale del paziente.
Preferibilmente, la porzione centrale 303 presenta sulla propria superficie laterale esterna una sede o scasso 307 rivolto in direzione della prima porzione di collegamento 301 e cooperante con la citata apertura laterale 306 per favorire l’inserimento dei summenzionati strumenti all’interno del recesso 304.
Infatti, nella configurazione assemblata del sistema di rilevazione 1, la prima porzione di collegamento 301 (ed in particolare la zona terminale allungata 305) risulta interamente inserita nell’anoscopio 100.
La posizione di massimo inserimento nell’anoscopio 100 è preferibilmente determinata da una battuta tra la superficie di battuta 321 dell’adattatore 300 e il bordo 323 dell’estremità distale del corpo divaricatore 101. In tale configurazione, come visibile in Figura 1, l’apertura laterale 306 risulta interamente inclusa entro l’ingombro esterno dell’anoscopio 100. In altre parole, la zona terminale allungata 305 raggiunge la cavità 104 del corpo divaricatore 101. L’apertura laterale 306 è così raggiungibile attraverso la sede 307 la quale definisce un passaggio di accesso all’apertura laterale 306.
Nel caso in cui siano presenti due aperture laterali 306 disposte simmetricamente rispetto ad un piano di simmetria contenente l’asse longitudinale “Z”, sono previste due sedi 307 che possono essere anch’esse simmetricamente disposte rispetto al citato piano longitudinale di simmetria.
Preferibilmente, l’adattatore 300 comprende una parete trasparente 308 disposta nel recesso 304 trasversalmente o perpendicolarmente allo stesso per realizzare una completa occlusione del recesso 304 in modo tale da trattenere eventuali liquidi organici provenienti dalla mucosa anale impedendo che essi possano contaminare la telecamera 200. Preferibilmente, la parete trasparente 308 è un vetro ottico.
In alternativa, la parete trasparente 308 può essere realizzata con il medesimo materiale polimerico che forma l’adattatore 300, nel qual caso la parete trasparente 308 forma un pezzo unico con l’adattatore 300.
In accordo con un aspetto vantaggioso dell’invenzione, la seconda porzione di collegamento 302 presenta almeno un riscontro 309 atto a determinare almeno una predeterminata configurazione di collegamento della telecamera 200 all’adattatore 300. In altre parole, il riscontro 309 ha la funzione di determinare l’orientazione angolare della telecamera 200 rispetto all’adattatore 300 facendola coincidere con un’orientazione prestabilita.
Preferibilmente, l’accoppiamento tra telecamera 200 ed adattatore 300 è realizzato attraverso un collegamento a baionetta.
Come visibile nelle Figure 3 e 4, il riscontro 309 è definito su una flangia di attacco a baionetta realizzata sulla seconda porzione di collegamento 302 dell’adattatore 300. Il riscontro 309 è definito in un alloggiamento 310 in cui si impegna un rispettivo dente 203 realizzato sulla porzione di attacco 202 della telecamera 200.
Nella specifica forma realizzativa illustrata in Figura 3, la flangia di attacco a baionetta è provvista di due alloggiamenti 310 tra loro diametralmente contrapposti rispetto all’asse longitudinale “Z” dell’adattatore 300, in ciascuno dei quali è bloccabile un rispettivo dente 203 della porzione di attacco 202 della telecamera 200. In accordo con un ulteriore aspetto vantaggioso dell’invenzione, l’adattatore 300 presenta, su una propria superficie esterna adiacente alla seconda porzione di collegamento 302 e preferibilmente sulla citata porzione centrale 303, una sede anulare 312 per l’applicazione di un anello elastico 313.
Preferibilmente, la sede anulare 312 si sviluppa circonferenzialmente attorno all’asse longitudinale “Z” dell’adattatore 300.
Preferibilmente, inoltre, la sede anulare 312 presenta, in sezione trasversale (vale a dire secondo un piano passante per l’asse longitudinale “Z” dell’adattatore 300) una sezione conformata ad arco di circonferenza. Preferibilmente, l’anello elastico 313 ha un diametro, in configurazione indeformata, inferiore al diametro definito dalla sede anulare 312 attorno all’asse longitudinale “Z” dell’adattatore 300 in modo tale che l’anello elastico 313 eserciti un’azione di serraggio sulla sede 312.
Ciò consente vantaggiosamente l’utilizzo di una guaina 314 di rivestimento, preferibilmente di tipo monouso, una cui estremità 315 può essere interposta tra la sede anulare 312 e l’anello elastico 313 ed essere tra di essi trattenuta.
La guaina 314 di rivestimento ha un’estensione tale da ricoprire almeno parzialmente la telecamera 200 applicata alla seconda porzione di collegamento 302 quando la citata estremità 315 della guaina 314 è applicata alla sede anulare 312.
L’uso della guaina 314 assicura che, qualora le mani dell’operatore siano contaminate con materiale organico proveniente dal paziente, il materiale organico non contamini la telecamera 200.
Preferibilmente, la guaina di rivestimento 314 ha conformazione tubolare aperta alle estremità.
Preferibilmente, la guaina di rivestimento 314 è di tipo monouso.
Preferibilmente, la guaina di rivestimento 314 è realizzata in un materiale floscio, vale a dire non rigido ed in grado quindi di adattarsi alla forma della telecamera 200. Tale materiale è per esempio lattice. In uso, la telecamera 200 viene montata sulla seconda porzione di collegamento 302 dell’adattatore 300 mediante l’innesto a baionetta sopra descritto.
Sull’adattatore viene inoltre fissata la guaina 314 usa e getta per mezzo dell’anello elastico 313. Durante l’applicazione della guaina 314, quest’ultima viene disposta in posizione rovesciata e rivolta verso la prima porzione di collegamento 301, in modo tale che successivamente al fissaggio dell’estremità 315 con l’anello elastico 313 la guaina 314 possa essere nuovamente rovesciata rivestendo sia la telecamera 200 che l’anello elastico 314 (che rimane quindi coperto dalla guaina 314).
Successivamente, la prima porzione di collegamento 301 dell’adattatore 300 viene inserita nell’anoscopio 100. In particolare, la zona terminale allungata 305 viene spinta all’interno del corpo divaricatore 101 fino a raggiungere una posizione in cui la superficie di battuta 321 è a contatto con il bordo 323. I bracci 320 si deformano a contatto con la superficie interna del corpo divaricatore 101 e si flettono verso l’interno del corpo divaricatore 101.
La zona terminale allungata 305 assicura che la telecamera 200 sia stabilmente accoppiata all’anoscopio 100, nonostante la telecamera 200 sia relativamente pesante. In altre parole, la zona terminale allungata 305 assicura che il peso della telecamera non determini il ribaltamento dell’anoscopio 100.
A causa del peso della telecamera 300, sull’anoscopio 100 viene infatti applicato, attraverso l’adattatore 200, un momento flettente che tende a ruotare l’anoscopio 100, ossia a ribaltarlo.
A seguito dell’attrito fra la zona terminale allungata 305 e il corpo divaricatore 101, si genera una forza che consente di equilibrare il suddetto momento flettente. Poiché, a causa dell’attrito fra la zona terminale allungata 305 e il corpo divaricatore 101, viene generata una forza riequilibrante all’interno del corpo divaricatore 101, in una posizione relativamente lontana dal bordo 323, non occorre una forza riequilibrante eccessivamente elevata per controbilanciare il momento flettente dovuto alla telecamera 200.
La zona terminale allungata 305 può avere una lunghezza maggiore di 3 centimetri, particolarmente maggiore di 5 centrimetri.
Dopo l’uso, la telecamera 200 può essere utilizzata per altri pazienti senza subire operazioni di sterilizzazione. Grazie al simultaneo utilizzo della parete trasparente 308 e della guaina 314 usa e getta, si assicura che la telecamera 200 resti pulita, cosicché sia possibile riutilizzarla senza rischi per i pazienti. Anche l’adattatore 300 può essere riutilizzato, naturalmente dopo essere stato sterilizzato.
Le Figure 5 e 6 mostrano un adattatore 150 secondo una versione alternativa, che differisce dall’adattatore 100 mostrato nelle Figure da 1 a 4 principalmente perché comprende mezzi di accoppiamento aggiuntivi che consentono di connettere l’adattatore 150 ad un anoscopio 250, in aggiunta al collegamento per attrito precedentemente descritto fra la prima porzione di collegamento e l’anoscopio. Questo consente di rendere maggiormente stabile l’accoppiamento fra l’anoscopio 250 e la telecamera.
L’adattatore 150 comprende almeno un elemento femmina di accoppiamento 151 atto ad impegnarsi con almeno un elemento maschio di accoppiamento 152 previsto sull’anoscopio 250. L’elemento femmina di accoppiamento 151 può proiettarsi dalla flangia 322 dell’adattatore 150 verso la zona terminale allungata 305. L’elemento femmina di accoppiamento 151 può essere ad esempio sagomato come una “U” che si proietta dalla flangia 322 parallelamente all’asse longitudinale dell’adattatore 150.
Nell’elemento femmina di accoppiamento 151 può essere definita un’apertura atta a ricevere l’elemento maschio di accoppiamento 152. Quest’ultimo può comprendere un’aletta 154 ricavata in prossimità dell’estremità distale del corpo divaricatore.
L’elemento femmina di accoppiamento 151 e/o l’elemento maschio di accoppiamento 152 possono essere deformabili elasticamente, il che rende più facile impegnare l’adattatore 150 con, e disimpegnare l’adattatore 150 da, l’anoscopio 250.
Le Figure 7 e 8 mostrano un’ulteriore versione alternativa di un adattatore 160 e di un anoscopio 260, in cui la disposizione dell’elemento femmina di accoppiamento e dell’elemento maschio di accoppiamento è invertita rispetto a quanto mostrato nelle Figure 5 e 6. In altre parole, sull’adattatore 160 è ricavato almeno un elemento maschio di accoppiamento 161, per esempio conformato come un elemento aggettante che si proietta verso l’esterno dalla porzione centrale 303.
L’elemento maschio di accoppiamento 161 è atto ad impegnarsi con un elemento femmina di accoppiamento 162, per esempio sagomato come un’apertura, ricavata nello spessore del corpo divaricatore dell’anoscopio 260, particolarmente in prossimità della relativa estremità distale.
E’ possibile adottare una pluralità di elementi maschio di accoppiamento, distribuiti attorno all’asse longitudinale dell’adattatore 160 e disposti per impegnarsi con corrispondenti elementi femmina di accoppiamento dell’anoscopio 260.
La presente invenzione risulta in particolare applicabile all’uso con anoscopi e telecamere di tipo tradizionale, le cui caratteristiche e dimensioni risultano essere sostanzialmente standardizzate.
Inoltre, la presente descrizione fa riferimento ad un anoscopio, tuttavia l’invenzione è applicabile ad un qualsiasi altro strumento per indagini in cavità corporee, per esempio un generico strumento dotato di un corpo divaricatore cavo ed un’estremità distale aperta per l’osservazione.
Inoltre, anche la telecamera potrebbe essere sostituita da un qualsiasi altro dispositivo di rilevazione.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per collegare una telecamera (200) ad un anoscopio (100; 250; 260), comprendente un corpo adattatore (150; 160; 300) presentante una prima porzione di collegamento (301) accoppiabile all’anoscopio (100; 250; 260) ed una seconda porzione di collegamento (302) opposta alla prima porzione di collegamento (301) ed accoppiabile alla telecamera (200), la prima porzione di collegamento (301) comprendendo una zona terminale allungata (305) estendentesi lungo un asse longitudinale (Z) per essere inserita nell’anoscopio (100; 250; 260), la zona terminale allungata (305) essendo dotata di mezzi promotori di deformazione (306) così da risultare deformabile trasversalmente all’asse longitudinale (Z). 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui la prima porzione di collegamento (301) è accoppiabile per attrito con l’anoscopio (100; 250; 260) 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui la zona terminale allungata (305) è internamente cava. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi promotori di deformazione comprendono almeno un’apertura laterale (306) ricavata in una parete laterale della zona terminale allungata (305) per aumentarne la deformabilità. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detta almeno un’apertura laterale (306) presenta forma allungata lungo l’asse longitudinale (Z), detta almeno un’apertura laterale (306) estendendosi fino ad un’estremità libera (305a) della zona terminale allungata (305). 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima porzione di collegamento (301) è provvista di una pluralità di aperture laterali (306), fra due aperture laterali (306) consecutive essendo definito un elemento a sbalzo (320) deformabile come una molla a balestra, detto elemento a sbalzo (320) proiettandosi da una porzione centrale (303) del corpo adattatore (150; 160; 300) per essere inserito nell’anoscopio (100; 250; 260). 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detta pluralità di aperture laterali (306) comprende due aperture laterali (306) diametralmente opposte, fra cui sono interposti due elementi a sbalzo (320). 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo adattatore (150; 160; 300) comprende inoltre una superficie di battuta (321) per andare a battuta contro l’anoscopio (200; 250; 260), in modo tale che il corpo adattatore (150; 160; 300) sia bloccato in una posizione prefissata rispetto all’anoscopio (200; 250; 260) lungo l’asse longitudinale (Z). 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo adattatore (150; 160; 300) ha, su una propria superficie esterna adiacente alla seconda porzione di collegamento (302), una sede anulare (312) per ricevere un anello elastico (313). 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, e comprendente inoltre una guaina (414) tubolare per ricoprire almeno parzialmente la telecamera (200), la guaina (314) essendo bloccata dall’anello elastico (313) in corrispondenza della sede anulare (312). 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo adattatore (150; 160; 300) è realizzato in un unico pezzo con un materiale polimerico. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo adattatore (150; 160; 300) comprende una parete trasparente (308) estendentesi trasversalmente all’asse longitudinale (Z) fra la prima porzione di collegamento (301) e la seconda porzione di collegamento (302) per isolare la telecamera (200) dall’anoscopio (200; 250; 260). 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda porzione di collegamento (302) presenta almeno un riscontro (309) atto a determinare almeno una predeterminata configurazione di collegamento della telecamera (200) all’adattatore (300). 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui il riscontro (309) è definito su una flangia di attacco a baionetta prevista nella seconda porzione di collegamento (302). 15. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo adattatore (150) è dotato di almeno un elemento di accoppiamento maschio (161) o femmina (151) definente un mezzo di accoppiamento aggiuntivo con l’anoscopio (250; 260). 16. Sistema di rilevazione comprendente: - un anoscopio (100; 250; 260); - una telecamera (200) per registrare immagini attraverso l’anoscopio (100; 250; 260); - un dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, detto dispositivo essendo interposto tra l’anoscopio (100; 250; 260) e la telecamera (200) per collegare l’anoscopio (100; 250; 260) con la telecamera (200) in modo tale che la telecamera (200) registri immagini attraverso il corpo adattatore (150; 160; 300). CLAIMS 1. A device for connecting a camera (200) to an anoscope (100; 250; 260), comprising an adapter body (150; 160; 300) having a first connection portion (301) which can be coupled to the anoscope (100; 250; 260) and a second connection portion (302) which is opposite the first connection portion (301) and can be coupled to the camera (200), the first connection portion (301) comprising an elongated end zone (305) extending along a longitudinal axis (Z) in order to be inserted into the anoscope (100; 250; 260), the elongated end zone (305) being provided with deformation promoting means (306) so as to be deformable transversely to the longitudinal axis (Z).
  2. 2. A device according to claim 1, wherein the first connection portion (301) is couplable with the anoscope (100; 250; 260) by means of friction.
  3. 3. A device according to claim 1 or 2, wherein the elongated end zone (305) is internally hollow.
  4. 4. A device according to any preceding claim, wherein the deformation promoting means comprise at least one side opening (306) obtained in a side wall of the elongated end zone (305) for increasing deformability thereof.
  5. 5. A device according to claim 4, wherein said at least one side opening (306) has a shape which is elongated along the longitudinal axis (Z), said at least one side opening (306) extending up to a free end (305a) of the elongated end zone (305).
  6. 6. A device according to any preceding claim, wherein the first connection portion (301) is provided with a plurality of side openings (306), a cantilever element (320) being defined between two consecutive side openings (306), said cantilever element (320) being deformable like a spring leaf, said cantilever element (320) projecting from a central portion (303) of the adapter body (150; 160; 300) in order to be inserted into the anoscope (100; 250; 260).
  7. 7. A device according to claim 6, wherein said plurality of side openings (306) comprises two diametrically opposite side openings (306) diametralmente opposte, two cantilever elements (320) being interposed between the two side openings.
  8. 8. A device according to any preceding claim, wherein the adapter body (150; 160; 300) further comprises an abutment surface (321) for abutting against the anoscope (200; 250; 260), so that the adapter body (150; 160; 300) is blocked in a pre-established position along the longitudinal axis (Z) relative to the anoscope (200; 250; 260).
  9. 9. A device according to any preceding claim, wherein the adapter body (150; 160; 300) has, on an external surface thereof adjacent to the second connection portion (302), an annular seat (312) for receiving an elastic ring (313).
  10. 10. A device according to claim 9, and further comprising a tubular sheath (414) for at least partially covering the camera (200), the sheath (314) being blocked by the elastic ring (313) at the annular seat (312).
  11. 11. A device according to any preceding claim, wherein the adapter body (150; 160; 300) is made of a polymeric material as a single piece.
  12. 12. A device according to any preceding claim, wherein the adapter body (150; 160; 300) comprises a transparent wall (308) extending transversely to the longitudinal axis (Z) between the first connection portion (301) and the second connection portion (302) in order to separate the camera (200) from the anoscope (200; 250; 260).
  13. 13. A device according to any preceding claim, wherein the second connection portion (302) has at least one abutment (309) suitable for defining at least one predetermined connection configuration between the camera (200) and the adapter (300).
  14. 14. A device according to claim 13, wherein the abutment (309) is defined on a bayonet coupling flange provided in the second connection portion (302).
  15. 15. A device according to any preceding claim, wherein the adapter body (150) is provided with at least one male coupling element (161) or female coupling element (151) defining an additional coupling means for coupling with the anoscope (250; 260).
  16. 16. A detecting system comprising: - an anoscope (100; 250; 260); - a camera (200) for recording images through the anoscope (100; 250; 260); - a device according to any preceding claim, said device being interposed between the anoscope (100; 250; 260) and the camera (200) for connecting the anoscope (100; 250; 260) with the camera (200) so that the camera (200) records images through the adapter body (150; 160; 300).
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