ITMO20120135A1 - Macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici - Google Patents

Macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici Download PDF

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ITMO20120135A1 IT000135A ITMO20120135A ITMO20120135A1 IT MO20120135 A1 ITMO20120135 A1 IT MO20120135A1 IT 000135 A IT000135 A IT 000135A IT MO20120135 A ITMO20120135 A IT MO20120135A IT MO20120135 A1 ITMO20120135 A1 IT MO20120135A1
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Description

“MACCHINA PER LA RIDUZIONE DEL VOLUME DEI RIFIUTI DOMESTICI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti domestici à ̈ a tutt’oggi un problema particolarmente sentito e dibattuto.
È infatti nota l’importanza di raccogliere separatamente i rifiuti domestici a seconda della loro tipologia in modo tale da consentirne il completo o parziale riciclo.
Purtroppo, attualmente, la raccolta differenziata non viene ancora svolta in maniera pratica ad efficiente. Infatti, se da una parte sono ancora pochi i luoghi in cui viene svolto un servizio di ritiro dei rifiuti direttamente presso le abitazioni dei cittadini, e talvolta con costi di gestioni molto elevati oltre che con un servizio non sempre efficiente, dall’altra parte risulta complesso e poco pratico per i cittadini effettuare la raccolta differenziata privatamente.
In particolare, si sottolinea il fatto che il volume dei rifiuti domestici procapite tende ad aumentare nel tempo, per cui effettuare la raccolta differenziata richiede la presenza di capienti contenitori adibiti a tale scopo e, quindi, di ampi spazi a disposizione.
Questo contrasta evidentemente con la situazione attuale, nella quale la metrature delle abitazioni tende a ridursi e di conseguenza anche lo spazio a disposizione da dedicare alla raccolta differenziata.
Per tale ragione vengono ad oggi utilizzati dei dispositivi di compattazione o di triturazione atti a ridurre il volume dei rifiuti domestici, facilitandone così lo stoccaggio e lo smaltimento.
1 dispositivi ad oggi in commercio sono generalmente atti a compattare una sola tipologia di rifiuti, che può essere la plastica, il vetro od i contenitori metallici quali le lattine. Ciò à ̈ dovuto in particolare alla difficoltà nel movimentare i mezzi di frantumazione/compattazione di ciascuna tipologia di rifiuto contenendo al contempo ingombro complessivo della macchina così da renderla adeguata ad un impiego domestico.
Questo comporta, ovviamente un notevole limite neU’utilizzo di questo tipo di dispositivi, in quanto per poter effettuare una raccolta differenziata efficace una famiglia dovrebbe munirsi di una pluralità di tali dispositivi di compattazione, ovvero uno per ciascuna tipologia di rifiuto.
Ciò à ̈ evidentemente inattuabile sia sotto il profilo della spesa economica sia dello spazio disponibile.
Un altro limite di questi dispositivi noti consiste nel fatto che essi non consentono di realizzare una compattazione efficace dei vari prodotti.
In particolare i dispositivi ad uso domestico ad oggi noti non consentono la frantumazione dei rifiuti in vetro né sono in grado di effettuare una vera e propria triturazione della plastica, soprattutto nelle zone di spessore maggiore, che vengono quindi deformate. La plastica così deformata può andare ad interferire con i mezzi preposti alla sua triturazione, bloccandoli ed impedendone la successiva movimentazione.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare una macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici che consenta di compattare separatamente le principali tipologie di rifiuti domestici quali il vetro, i contenitori metallici e la plastica, mantenendo al contempo un ingombro ed un costo contenuto.
AH’intemo di questo compito, uno scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare una macchina che consenta di frantumare e triturare efficacemente sia il vetro che la plastica.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare una macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio di supporto al quale sono associate almeno una prima struttura scatolare provvista di almeno una prima apertura per l introduzione di rifiuti in vetro, almeno una seconda struttura scatolare provvista di almeno una seconda apertura per l’introduzione di rifiuti metallici ad uso alimentare, ed almeno una terza struttura scatolare provvista di almeno una terza apertura per introduzione di rifiuti in plastica, e caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di frantumazione del vetro disposti all’interno di detta prima struttura scatolare, mezzi di compattazione dei rifiuti metallici disposti all’interno di detta seconda struttura scatolare e mezzi di triturazione della plastica disposti all’ interno di detta terza struttura scatolare, dove detti mezzi di frantumazione, detti mezzi di compattazione e detti mezzi di triturazione sono tra loro distinti. Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di ima forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 à ̈ una vista in assonometria di una macchina secondo il trovato; la figura 2 à ̈ una vista in pianta dall’alto di una porzione della macchina di figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista in sezione dei mezzi di triturazione della macchina di figura 1;
la figura 4 Ã ̈ una vista in assonometria di un elemento di taglio dei mezzi di triturazione della macchina di figura 1;
la figura 5 Ã ̈ ima vista in alzato laterale, parzialmente sezionata, della macchina di figura 1 ;
la figura 6 Ã ̈ una vista in assonometria della macchina di figura 5;
la figura 7 Ã ̈ una vista in assonometria della macchina di figura 1 parzialmente sezionata;
la figura 8 Ã ̈ una vista semplificata, in alzato da dietro, della macchina di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con il numero di riferimento 1 una macchina per la riduzione del volume dei rifiuti domestici.
La macchina 1 comprende un telaio 2 di supporto, al quale sono associate una pluralità di strutture scatolari per l’introduzione ed il contenimento dei rifiuti domestici da lavorare.
La macchina 1 comprende quindi almeno una prima struttura scatolare 3a,3b provvista di una prima apertura 30a,30b per l’introduzione di rifiuti in vetro, almeno una seconda struttura scatolare 4 provvista di una seconda apertura 40 per l’introduzione di rifiuti in materiale metallico, quali lattine o contenitori metallici ad uso alimentare, ed almeno una terza struttura scatolare 5 provvista di una terza apertura 50 per l’introduzione di rifiuti in plastica.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la macchina 1 comprende due prime strutture scatolari, identificate rispettivamente con i numeri di riferimento 3a e 3b, provviste di rispettive prime aperture 30a, 30b ed atte a contenere rifiuti in vetro di differenti dimensioni. In particolare la prima struttura scatolare 3a à ̈ atta a contenere i rifiuti in vetro di maggiori dimensioni, mentre la prima struttura scatolare 3b à ̈ atta a contenere i rifiuti in vetro di dimensioni minori.
Preferibilmente, la macchina 1 comprende anche un primo ed un secondo recipiente 11 e 12 associati al telaio 2 e che possono essere utilizzati per la raccolta dei rifiuti da triturare o già triturati. Opportunamente, il primo ed il secondo recipiente di raccolta 11 e 12 sono associati mobili in rotazione al telaio 2 in modo tale che possano essere ribaltati per introdurre i rifiuti contenuti negli stessi attraverso la prima e la terza apertura 30a e 50.
Le strutture scatolari 3a,3b, 4 e 5 sono preferibilmente associate al telaio 2 mediante mezzi di fissaggio 6a rimuovibili, ad esempio di tipo filettato.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, le strutture scatolari 3a,3b, 4 e 5 sono inoltre reciprocamente associate mediante mezzi di fissaggio 6b rimuovibili di tipo filettato.
Secondo il trovato, la macchina 1 comprende mezzi di frantumazione 7a,7b del vetro disposti all’ interno della prima struttura scatolare 3,3b, mezzi di compattazione 8 dei rifiuti metallici disposti all’ interno della seconda struttura scatolare 4 e mezzi di triturazione 9 della plastica disposti all’ interno della terza struttura scatolare 5.
Opportunamente, almeno al di sotto dei mezzi di frantumazione 7a,7b e dei mezzi di triturazione 9 sono disposti dei relativi contenitori 10 di raccolta dei rifiuti frantumati e triturati. Preferibilmente, la macchina 1 comprende anche una pluralità di ulteriori contenitori 10’ disposti a fianco dei contenitori 10 ed atti a sostituirli quando questi ultimi sono pieni. Sia i contenitori 10 che gli ulteriori contenitori 10’ sono associati al telaio 2. I mezzi di frantumazione 7a, 7b comprendono almeno un elemento di riscontro 13, contro il quale si appoggia il rifiuto in vetro da frantumare, ed almeno un elemento spintore 14 mobile lungo una direzione di avvicinamento/allontanamento dall’elemento di riscontro 13.
Più in dettaglio, l’elemento di riscontro 13 à ̈ fisso ed à ̈ associato solidalmente ad una parete della prima struttura scatolare 3 a, 3b.
Vantaggiosamente, l’elemento spintore 14 ha conformazione appuntita per facilitare la penetrazione della parete in vetro da frantumare.
I mezzi di frantumazione 7a, 7b comprendono, inoltre, almeno un elemento di protezione 15 atto ad evitare l’accidentale fuoriuscita di schegge di vetro attraverso la prima struttura scatolare 3a, 3b. Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’elemento di protezione 15 à ̈ associato solidalmente all’elemento spintore 14, e pertanto si muove insieme ad esso in awicinamento/allontanamento daH’elemento di riscontro 13, e comprende due pareti inclinate che si estendono da parti opposte dell’elemento spintore stesso e che protendono verso l’elemento di riscontro 13.
Inoltre, l’elemento di riscontro 13 à ̈ conformato in modo tale da contattare il rifiuto da frantumare in due punti tra loro distanziati verticalmente e disallineati rispetto all’elemento spintore 14.
Tale disposizione degli elementi di riscontro 13 consente non solo di mantenere fermo il rifiuto in vetro durante la frantumazione, ma consente soprattutto di esercitare su di esso un’azione combinata di compressione e di flessione dovuta alla spinta dell’elemento spintore 14 e della leva dovuta al disallineamento tra il punto in cui l’elemento spintore 14 esplica la propria forza ed i punti di contatto degli elementi di riscontro 13.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la macchina 1 comprende primi mezzi di frantumazione 7 a disposti all’ interno della prima struttura scatolare 3a e secondi mezzi di frantumazione 7b disposti all’interno della prima struttura scatolare 7b.
In questa forma di realizzazione, i primi mezzi di frantumazione 7a comprendono due elementi di riscontro 13 tra loro distanziati verticalmente, ciascuno dei quali à ̈ atto a contattare il rifiuto in vetro da frantumare in due punti verticalmente distanziati e disallineati rispetto all’elemento spintore 14.
Gli elementi di riscontro 13 sono sostanzialmente conformati a C.
Preferibilmente, i mezzi di frantumazione 7 a, 7b comprendono almeno una relativa parete di fondo 16, destinata a supportare il rifiuto da frantumare, che à ̈ rimuovibile dalla relativa prima struttura scatolare 3 a, 3b in modo da consentire la caduta del rifiuto frantumato nel corrispondente contenitore 10 di raccolta.
I mezzi di compattazione 8 comprendono almeno un elemento di compressione 17 mobile in traslazione lungo una direzione di compressione per lo schiacciamento ed il rilascio del rifiuto metallico da comprimere. L’elemento di compressione 17 à ̈ dunque mobile all’interno della seconda struttura scatolare 4 la quale definisce anche la parete di fondo sulla quale à ̈ destinato ad appoggiarsi, in uso, il rifiuto metallico da comprimere.
I mezzi di triturazione 9 comprendono almeno due dispositivi di taglio 18 atti a cooperare tra loro e provvisti di un relativo albero 19 azionabile in rotazione e supportante una pluralità di elementi di taglio 20. Gli elementi di taglio 20 di ciascun dispositivo di taglio 18 definiscono dei relativi profili taglienti 21 distanziati assialmente tra loro lungo il relativo albero 19. Vantaggiosamente, i profili taglienti 21 di ciascun dispositivo di taglio 18 si inseriscono nello spazio interposto tra i profili taglienti 21 dell’altro dispositivo di taglio 18.
Più particolarmente, ciascun elemento di taglio 20 presenta una prima porzione 20a definente il relativo profilo tagliente 21 ed una seconda porzione 20b avente ingombro radiale inferiore rispetto alla prima porzione 20a e definente la distanza assiale minima dall’elemento di taglio 20 consecutivo. La prima e la seconda porzione 20a e 20b possono essere realizzate in pezzo unico o tra loro separatamente.
Pertanto, il profilo tagliente 21 definito da ciascuna prima porzione 20a degli elementi di taglio 20 di uno dei due dispositivi di taglio 18 à ̈ sostanzialmente allineato assialmente alla seconda porzione 20b di un elemento di taglio 20 dell’altro dispositivo di taglio 18. Più in dettaglio, il profilo tagliente 21 di ciascun elemento di taglio 20 à ̈ sostanzialmente tangente al profilo della seconda porzione 20b di un elemento di taglio 20 appartenente all’altro dispositivo di taglio 18.
Preferibilmente, almeno uno degli elementi di taglio 20 presenta il profilo tagliente 21 rappresentato in figura 4, ovvero comprende un corpo sostanzialmente circolare dal quale si sviluppano una pluralità di primi e secondi elementi appuntiti 22 e 23 che protendono verso l’esterno e che definiscono il profilo tagliente stesso. I primi elementi appuntiti 22 presentano un ingombro radiale maggiore rispetto ai secondi elementi appuntititi 23. Ciascun primo elemento appuntito 22 à ̈ seguito da un relativo secondo elemento appuntito 23. Più in particolare, ciascun primo elemento appuntito 22 presenta una superficie curvilinea, che definisce l’ingombro esterno del primo elemento appuntito stesso, ed una superficie sostanzialmente rettilinea che si interseca con la superficie curvilinea di cui sopra e che à ̈ rivolta verso il corpo circolare della relativa prima porzione 21. Ciascun secondo elemento appuntito 23 presenta invece due superimi sostanzialmente rettilinee che si intersecano tra loro.
Nella preferita forma di realizzazione, ciascun elemento di taglio 20 presenta il profilo tagliente 21 rappresentato in figura 4, dove sono previsti tre primi e tre secondi elementi appuntiti 22 e 23.
Opportunamente, gli alberi 19 dei due dispositivi di taglio 18 sono tra loro controrotanti. Gli elementi di taglio 20 di ciascun dispositivo di taglio 18 sono solidali in rotazione al relativo albero 19.
Vantaggiosamente, gli elementi di taglio 20 di almeno uno dei dispositivi di taglio 18, preferibilmente quelli di entrambi, sono calzati mobili assialmente sul relativo albero 19. In questa preferita forma di realizzazione, i dispositivi di taglio 18 comprendono anche un relativo elemento elastico 24 atto ad esercitare una forza sugli elementi di taglio 20 per mantenerli premuti gli uni contro gli altri. L’elemento elastico 24 à ̈ quindi disposto a contatto con un elemento di taglio 20 estremale ed à ̈ atto a mantenere a pacco gli elementi di taglio del relativo dispositivo di taglio 18 consentendo al contempo un movimento assiale degli stessi nel caso in cui qualche pezzo di plastica si inserisca tra di essi.
La macchina 1 comprende anche mezzi di regolazione e bloccaggio 25 della posizione assiale dell’albero 19 di almeno uno dei dispositivi di taglio 18.
Più in dettaglio, i mezzi di regolazione e bloccaggio 25 comprendono almeno un grano 26 disposto inclinato rispetto all’asse del relativo albero 19 e movimentabile in avvicinamento/allontanamento dall’asse stesso. Il grano 26 agisce su di un elemento sferico 27 posto a contatto con un’estremità dell’albero 19 mediante un elemento intermedio 28, ad esempio conformato a cilindro.
La posizione del grano 26, regolabile dall’esterno, determina quindi la posizione dell’elemento sferico 27 e, di conseguenza, quella dell’albero 19. Preferibilmente, la macchina 1 comprende almeno un elemento per la pulizia 29 degli elementi di taglio 20 di almeno uno dei dispositivi di taglio 18.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la macchina 1 comprende due elementi per la pulizia 29 degli elementi di taglio 20 di ciascun dispositivo di taglio 18. Gli elementi per la pulizia 29 sono disposti a fianco di ciascun dispositivo di taglio 18, da parte opposta dell’altro dispositivo di taglio 18.
Più in dettaglio, gli elementi per la pulizia 29 presentano almeno una superficie di riscontro 31 disposta sostanzialmente tangenziale ad almeno un porzione dei profili taglienti 21 degli elementi di taglio 20, ed in particolare tangenziale alla loro porzione più esterna. La superficie di riscontro 31 ha conformazione curvilinea ed à ̈ configurata in modo tale da risultare tangente ai primi elementi appuntiti 22 di ciascun elemento di taglio 20, ed in particolare alla loro superficie curvilinea rivolta verso Γ esterno.
Gli elementi per la pulizia 29 comprendono anche una pluralità di sporgenze 32 che si inseriscono nello spazio interposto tra due profili taglienti 21 consecutivi, e che sono sostanzialmente tangenti al profilo delle seconde porzioni 20b di ciascun elemento di taglio 20.
Vantaggiosamente, la macchina 1 comprende anche mezzi motori atti ad azionare almeno uno tra i mezzi di frantumazione 7a, 7b, i mezzi di compattazione 8 ed i mezzi di triturazione 9.
Preferibilmente, i mezzi motori comprendono almeno primi mezzi motori 33 operativamente collegati sia ai mezzi di frantumazione 7a, 7b che ai mezzi di compattazione 8 per azionarli entrambi e secondi mezzi motori 34 operativamente collegati ai mezzi di triturazione 9.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i primi mezzi motori 33 sono quindi atti ad azionare i primi ed i secondi mezzi di frantumazione 7 a e 7b ed i mezzi di compattazione 8, ovvero sono atti a movimentare gli elementi spintori 14 e l’elemento di compressione 17, mentre i secondi mezzi motori 34 sono atti ad azionare in rotazione gli alberi 19 dei dispositivi di taglio 18.
Più in dettaglio, i primi mezzi motori 33 sono collegati agli elementi spintori 14 ed all’elemento di compressione 17 mediante un primo meccanismo di trasmissione a ruote dentate, identificato nelle figure 7 e 8 con il numero di riferimento 35 e che non viene di seguito descritto in dettaglio in quanto di tipo noto al tecnico del settore. Opportunamente, l’accoppiamento tra il primo meccanismo di trasmissione 35 e gli elementi spintori 14 e l’elemento di compressione 17 à ̈ del tipo vite-madrevite, ovvero il primo meccanismo di trasmissione 35 comprende una pluralità di mote dentate che fungono da madreviti e che sono accoppiate con gli elementi spintori 14 e con l’elemento di compressione 17 in modo da trasformare il loro moto rotatorio in un moto rettilineo alternato di questi ultimi.
Risulta facilmente intuibile per il tecnico del settore che il numero di elementi spintori/di compressione meccanicamente collegati ai primi mezzi motori 33 può essere variato a piacere modificando di conseguenza il primo meccanismo di trasmissione 35.
Analogamente, i secondi mezzi motori 34 sono collegati agli alberi 19 mediante un secondo meccanismo di trasmissione 36, il quale comprende una pluralità di mote dentate che collegano in rotazione i secondi mezzi motori 34 ad uno degli alberi 19 e quest’ultimo all’altro albero 19. Anche il secondo meccanismo di trasmissione 36 non viene di seguito descritto in dettaglio in quanto di tipo noto al tecnico del settore.
Anche il secondo meccanismo di trasmissione 36 può essere opportunamente modificato per comandare in rotazione una pluralità di alberi 19 appartenenti ad relativo mezzi di triturazione 9 tra loro distinti. Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione (non rappresentato nelle figure), nelle quali i mezzi motori 33 e 34 sono operativamente collegati ai mezzi di frantumazione 7 a, 7b, ai mezzi di compattazione 8 ed ai mezzi di triturazione 9 mediante un impianto idraulico atto a movimentare in traslazione, ad esempio mediante relativi attuatoli, gli elementi spintori 14 e l’elemento di compressione 17, ed a movimentare in traslazione gli alberi 19.
Preferibilmente, i mezzi motori 33 e 34 sono di tipo elettrico, sebbene non si esclude l’utilizzo di motori di differente tipologia.
In una ulteriore forma di realizzazione alternativa, i mezzi di frantumazione 7a, 7b, i mezzi di compattazione 8 ed i mezzi di triturazione 9 possono anche essere azionati manualmente.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che la macchina in oggetto consente di ridurre il volume di rifiuti di differente tipologia mantenendo al contempo un ingombro ridotto ed un costo contenuto.
Più in dettaglio, il sistema meccanico di trasmissione del moto consente di utilizzare un numero di motori sensibilmente ridotto rispetto agli elementi movimentati, contenendo in tal modo i costi e gli spazi.
Inoltre, la macchina oggetto del presente trovato consente anche di ottenere una efficace frantumazione del vetro, grazie alla conformazione ed alla disposizione degli elementi spintori e degli elementi di riscontro, e consente di ottenere una efficace triturazione della plastica, grazie alla particolare configurazione dei dispositivi di taglio.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina (1) per la riduzione del volume dei rifiuti domestici, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio (2) di supporto al quale sono associate almeno una prima struttura scatolare (3a, 3b) provvista di almeno una prima apertura (30a, 30b) per l’introduzione di rifiuti in vetro, almeno una seconda struttura scatolare (4) provvista di almeno una seconda apertura (40) per Γ introduzione di rifiuti metallici ad uso alimentare, ed almeno una terza struttura scatolare (5) provvista di almeno una terza apertura (50) per rintroduzione di rifiuti in plastica, e caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di frantumazione (7 a, 7b) del vetro disposti all’intemo di detta prima struttura scatolare (3a, 3b), mezzi di compattazione (8) dei rifiuti metallici disposti all’intemo di detta seconda struttura scatolare (4) e mezzi di triturazione (9) della plastica disposti all’ interno di detta terza struttura scatolare (5), dove detti mezzi di frantumazione (7a, 7b), detti mezzi di compattazione (8) e detti mezzi di triturazione (9) sono tra loro distinti.
  2. 2) Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi motori (33, 34) atti ad azionare almeno uno tra detti mezzi di frantumazione (7a, 7b), detti mezzi di compattazione (8) e detti mezzi di triturazione (9).
  3. 3) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi motori comprendono primi mezzi motori (33) operativamente collegati a detti mezzi di frantumazione (7a, 7b) e a detti mezzi di compattazione (8) e secondi mezzi motori (34) operativamente collegati a detti mezzi di triturazione (9).
  4. 4) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi,di frantumazione (7a, 7b) comprendono primi e secondi mezzi di frantumazione (7a, 7b) disposti all'inteo di una relativa prima struttura scatolare (3a, 3b) ed atti a frantumare rifiuti in vetro di differenti dimensioni e dal fatto che detti primi mezzi motori (33) sono operativamente collegati ad entrambi detti primi e secondi mezzi di frantumazione (7a, 7b).
  5. 5) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di triturazione (9) comprendono almeno due dispositivi di taglio (18) atti a cooperare tra loro e provvisti di un relativo albero (19) azionabile in rotazione e supportante una pluralità di elementi di taglio (20), dove gli elementi di taglio (20) di ciascun dispositivo di taglio (18) definiscono dei relativi profili taglienti (21) distanziati assialmente tra loro, i profili taglienti (21) di ciascun dispositivo di taglio (18) inserendosi nello spazio interposto tra i profili taglienti (21) dell’altro dispositivo di taglio (18) e detti alberi (19) essendo tra loro controrotanti.
  6. 6) Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti elementi di taglio (20) presenta un corpo sostanzialmente circolare dal quale si sviluppano una pluralità di elementi appuntiti (22, 23) protendenti verso l’esterno e definenti il relativo profilo tagliente (21), di cui una pluralità di primi elementi appuntiti (22) e di secondi elementi appuntiti (23), dove detti primi elementi appuntiti (22) presentano un ingombro radiale maggiore di detti secondi elementi appuntiti (23) e dove ciascun primo elemento appuntito (22) à ̈ seguito da un relativo secondo elemento appuntito (23).
  7. 7) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli elementi di taglio (20) di almeno uno di detti dispositivi di taglio (18) sono calzati mobili assialmente sul relativo albero (19) e dal fatto che il dispositivo di taglio stesso comprende almeno un elemento elastico (24) atto ad esercitare una forza su detti elementi di taglio (20) per mantenerli premuti gli uni contro gli altri.
  8. 8) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di regolazione e bloccaggio (25) della posizione assiale dell’albero (19) di almeno uno di detti elementi di taglio (18).
  9. 9) Macchina (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione e bloccaggio (25) comprendono almeno un grano (26) disposto in asse o inclinato rispetto al asse del relativo albero (19) e movimentabile in avvicinamento/allontanamento dall’albero stesso, detto grano (26) agendo mediante un elemento intermedio (28) su di un elemento sferico (27) posto a contatto con detto albero (19).
  10. 10) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento per la pulizia (29) degli elementi di taglio (20) di almeno uno di detti dispositivi di taglio (18).
  11. 11) Macchina (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto elemento per la pulizia (19) comprende almeno una superficie di riscontro (31) disposta sostanzialmente tangenziale ad almeno una porzione dei profili taglienti (21) di detti elementi di taglio (20).
  12. 12) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di frantumazione (7a, 7b) comprendono almeno un elemento di riscontro (13) fisso contro il quale si appoggia il rifiuto in vetro da frantumare ed almeno un elemento spintore (14) mobile in avvicinamento/allontanamento da detto elemento di riscontro (13).
  13. 13) Macchina (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto elemento spintore (14) ha conformazione appuntita.
  14. 14) Macchina (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzata dal fatto che detto elemento di riscontro (13) Ã ̈ conformato in modo da contattare il rifiuto in vetro da frantumare in almeno due punti tra loro distanziati verticalmente e disallineati rispetto a detto elemento spintore (14).
  15. 15) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di frantumazione (7a, 7b ) comprendono una parete di fondo (16) sulla quale si appoggia il rifiuto da frantumare e che detta parete di fondo (16) à ̈ rimuovibile da detta prima struttura scatolare (3a, 3b), al di sotto di detta parete di fondo (16) essendo disposto un contenitore (10) di raccolta del prodotto frantumato.
  16. 16) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di compattazione (8) comprendono almeno un elemento di compressione (17) mobile lungo una direzione di compressione all'inteo di detta seconda struttura scatolare (4), quest’ultima definendo la parete di fondo atta a supportare il rifiuto metallico da compattare.
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