ITMO20120022A1 - Attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche - Google Patents

Attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“ATTREZZATURA PER MOVIMENTARE I TAMPONI DELLE PRESSE PER LA PRESSATURA A SECCO DI PIASTRELLE CERAMICHE†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un’attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche.
Nell’ ambito dell’industria ceramica à ̈ noto sagomare piastrelle ceramiche mediante un processo di fabbricazione noto come pressatura a secco.
A questo proposito si specifica che nella presente trattazione con il termine piastrella ceramica si intende qualunque manufatto ceramico di conformazione lastriforme, di qualunque formato e di qualunque impasto ceramico esso sia, che solitamente à ̈ dedicato al rivestimento di superfici, ad esempio pavimenti e pareti di edifici o simili.
La pressatura a secco delle piastrelle ceramiche avviene aU’intemo di apposite presse dotate di una matrice rettangolare orizzontale in cui sono ricavate una o più sedi passanti.
All’interno delle sedi passanti possono scorrere due tamponi orizzontali contrapposti, uno superiore ed uno inferiore, che sono sagomati a definire le facce opposte delle piastrelle ceramiche.
Una volta riempita la sede passante con un prestabilito quantitativo di impasto ceramico, infatti, i tamponi vengono spinti verticalmente con forza uno contro l’altro, compattando il materiale e dotandolo della coesione necessaria a resistere alle successive fasi di produzione.
Siffatte presse presentano tuttavia diversi inconvenienti.
A questo proposito si sottolinea che l’operazione di sostituzione dei tamponi, in particolare la rimozione del tampone inferiore, à ̈ piuttosto problematica.
È da notare, infatti, che un tampone per la realizzazione di piastrelle ceramiche del formato 60 x 60 cm consiste in una lastra d’acciaio di circa 5 cm di spessore, che ha un peso più o meno pari a 130 kg.
Per la realizzazione di piastrelle ceramiche di dimensioni maggiori (60 x 80 cm, 80 x 80 cm, fino a 200 x 300 cm), l’estensione superficiale ed il peso dei tamponi incrementa considerevolmente.
A facile comprendere, quindi, che i tamponi tradizionali vengono movimentati con estrema difficoltà per via del loro peso.
A tale scopo sono note apposite attrezzature costituite da una struttura longitudinale le cui estremità opposte vengono afferrate manualmente da due o più operatori.
Sulla struttura longitudinale à ̈ montata una morsa di aggancio che viene stretta su due lati contrapposti del tampone per assicurarne il bloccaggio. Una volta afferrato il tampone, la struttura longitudinale viene sollevata a braccia dagli operatori così da estrarre il tampone dalla matrice e permetterne la sostituzione.
Tale operazione risulta pertanto molto faticosa per gli operatori, a causa dell’enorme peso del tampone, e viene di norma eseguita piuttosto lentamente, allungando i tempi di arresto dell’impianto e riducendo conseguentemente la produttività del processo, con conseguente incremento dei costi di fabbricazione che, inevitabilmente, si scaricano sul prezzo di vendita al pubblico, col rischio di rendere i prodotti meno interessanti per la clientela.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un’attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, che consenta di movimentare i tamponi in modo pratico, agevole e funzionale, senza affaticare gli operatori e con tempi di esecuzione particolarmente brevi.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un’attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, che consenta di incrementare la produttività dell’impianto e di ridurre i costi di fabbricazione delle piastrelle ceramiche. Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un’attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, caratterizzata dal fatto che comprende:
almeno un’ intelaiatura provvista di mezzi di presa di almeno un tampone di una pressa per la pressatura di piastrelle ceramiche, detta pressa comprendendo almeno una matrice orizzontale provvista di almeno una sede di inserimento di detto tampone;
mezzi di scorrimento supportanti detta intelaiatura ed atti a scorrere su detta matrice da parti opposte di detta sede di inserimento; e
- mezzi di sollevamento automatizzato interposti tra detta intelaiatura e detti mezzi di scorrimento ed atti ad abbassare e sollevare detta intelaiatura per la presa ed il rilascio di detto tampone.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un’attrezzatura per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 à ̈ una vista in assonometria dell’ attrezzatura secondo il trovato; la figura 2 à ̈ una vista in assonometria, su scala ridotta, dell’attrezzatura secondo il trovato e di una pressa per piastrelle ceramiche;
le figure da 3 a 6 illustrano, in una successione di viste laterali, il funzionamento dell’attrezzatura secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un’attrezzatura per movimentare i tamponi T delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche.
In particolare, rattrezzatura 1 Ã ̈ dedicata ad afferrare e spostare orizzontalmente il tampone inferiore di una pressa P.
La pressa P comprende una matrice M di conformazione sostanzialmente rettangolare e orizzontale, provvista di almeno una sede di inserimento I del tampone T.
Nella forma di attuazione mostrata in figura 2, la matrice M à ̈ provvista di due sedi di inserimento I in cui sono inseribili altrettanti tamponi T; sono possibili, tuttavia, alternative soluzioni applicative in cui la matrice M à ̈ dotata di una sola sede di inserimento I o di tre o più sedi di inserimento I. Le sedi di inserimento I attraversano la matrice M da parte a parte.
Nell’uso i tamponi T sono destinati ad essere fissati ad un corrispondente zoccolo Z, ad esempio di tipo magnetico, portato da un blocco espulsore B mobile verticalmente.
Per la sostituzione dei tamponi T, il blocco espulsore B à ̈ sollevabile verso l’alto fino a portare i tamponi stessi oltre il livello della superficie superiore S della matrice M, così da consentirne la presa da parte dell’attrezzatura 1. L’attrezzatura 1 comprende:
un’intelaiatura 2, 3 provvista di mezzi di presa 4 dei tamponi T; mezzi di scorrimento 5, 6 che supportano l’intelaiatura 2, 3 ed sono atti a scorrere sulla superficie superiore S della matrice M da parti opposte (ossia lungo lati opposti) di ciascuna sede di inserimento I; e mezzi di sollevamento automatizzato 7, 8 interposti tra l’intelaiatura 2, 3 ed i mezzi di scorrimento 5, 6 ed atti ad abbassare e sollevare l’intelaiatura 2, 3 per la presa ed il rilascio dei tamponi T.
Più in dettaglio, i mezzi di scorrimento 5, 6 sono definiti da un primo carrello 5 ed un secondo carrello 6, dotati di ruote 9 e disposti sostanzialmente distanziati tra loro di una distanza sostanzialmente maggiore della larghezza di ciascuna sede di inserimento I.
Le ruote 9 sono disposte in modo da consentire lo scorrimento dell’ attrezzatura 1 lungo una direzione di scorrimento longitudinale D.
I mezzi di sollevamento automatizzato 7, 8, invece, sono definiti da un primo attuatore 7 associato al primo carrello 5 e da un secondo attuatore 8 associato al secondo carrello 6.
Preferibilmente gli attuatoli 7, 8 sono di tipo lineare, con una porzione fissa montata sui carrelli 5, 6 ed una porzione mobile che sostiene l’intelaiatura 2, 3 e che rispetto alla porzione fissa si muove in direzione verticale.
Più precisamente, gli attuatoli 7, 8 lineari sono di tipo a fluido (pneumatico o idraulico) e comprendono una camicia 10, che costituisce la porzione fissa montata sui carrelli 5, 6, ed uno stelo 11, che à ̈ inserito scorrevole all’interno della camicia 10 e definisce la porzione mobile supportante l’intelaiatura 2, 3.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui gli attuatoli 7, 8 siano di tipo meccanico o elettromeccanico, ad esempio costituiti da un martinetto elettrico o da un meccanismo a vite senza fine messo in rotazione da un motore elettrico.
Utilmente l’intelaiatura 2, 3 à ̈ sostanzialmente orizzontale.
Sono possibili diverse forme di realizzazione dell’intelaiatura 2, 3, che ad esempio può consistere in una piattaforma rettangolare o simili, di dimensioni sufficienti ad abbracciare il tampone T.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, invece, l’intelaiatura 2, 3 comprende un telaio orizzontale trasversale 2, montato sui mezzi di sollevamento automatizzato 7, 8, ed un telaio orizzontale longitudinale 3 montato sul telaio orizzontale trasversale 2 e supportante i mezzi di presa 4. Il telaio orizzontale trasversale 2 consiste, ad esempio, in:
un primo traverso 12 ed un secondo traverso 13, che sono associati ai mezzi di sollevamento automatizzato 7, 8 e si estendono sostanzialmente paralleli alla direzione di scorrimento longitudinale D dei carrelli 5, 6. Più in dettaglio, la porzione mediana del primo traverso 12 à ̈ montata alla sommità del primo attuatore 7, mentre la porzione mediana del secondo traverso 13 à ̈ montata alla sommità del secondo attuatore 8;
- una serie di montanti 14, ciascuno dei quali à ̈ associato ad un’estremità dei traversi 12, 13 e da questa si estende verticalmente verso il basso; - un primo longherone trasversale 15 ed un secondo longherone trasversale 16, disposti sostanzialmente paralleli tra loro ed ortogonali alla direzione di scorrimento longitudinale D. Ciascuna estremità dei longheroni trasversali 15, 16 à ̈ associata alla base di un rispettivo montante 14.
Le estremità dei longheroni trasversali 15, 16 sono quindi unite a due a due in corrispondenza dei carrelli 5, 6.
Utilmente, il telaio orizzontale trasversale 2 Ã ̈ registrabile in lunghezza per regolare la distanza tra i carrelli 5, 6 in funzione delle dimensioni dei tamponi T e delle relative sedi di inserimento I.
A tale scopo i longheroni trasversali 15, 16 possono essere realizzati in modo allungabile ed essere, ad esempio, di tipo telescopico o simili.
Il telaio orizzontale longitudinale 3 comprende:
un primo longherone longitudinale 17 ed un secondo longherone longitudinale 18, disposti sostanzialmente paralleli alla direzione di scorrimento longitudinale D. I longheroni longitudinali 17, 18 sono montati a croce sui longheroni trasversali 15, 16; e
due piastre di connessione 19, che uniscono le estremità opposte dei longheroni longitudinali 17, 18.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, i mezzi di presa 4 comprendono:
un elemento cuneiforme 20 associabile al telaio orizzontale longitudinale 3 in una posizione sostanzialmente fissa. Più in particolare, la posizione dell’elemento cuneiforme 20 à ̈ registrabile lungo il telaio orizzontale longitudinale 3 in funzione delle dimensioni dei tamponi T da afferrare. L’elemento cuneiforme 20 si estende trasversalmente alla direzione di scorrimento longitudinale D ed à ̈ associabile inferiormente ai longheroni longitudinali 17, 18. L’elemento cuneiforme 20 presenta un dorso a piano inclinato 21 che, assieme al telaio orizzontale longitudinale 3, forma un angolo sostanzialmente acuto. Tale particolare conformazione del dorso a piano inclinato 21 definisce un sottosquadro tra il telaio orizzontale longitudinale 3 e l’elemento cuneiforme 20, atto a consentire la presa dei tamponi T;
una sponda di riscontro 22 montata sul telaio orizzontale longitudinale 3 in modo sostanzialmente mobile tra una configurazione allontanata dall’elemento cuneiforme 20 ed una configurazione avvicinata all’elemento cuneiforme 20.
In questo modo, ciascun tampone T à ̈ bloccabile tra l’elemento cuneiforme 20 e la sponda di riscontro 22 nella configurazione avvicinata.
A tale proposito occorre sottolineare che la superficie laterale di ciascun tampone T presenta un bordo superiore Ti di dimensioni maggiori ed un bordo inferiore T2di dimensioni inferiori.
Questa conformazione permette all’elemento cuneiforme 20 di incuneare il dorso a piano inclinato 21 sotto al bordo superiore Τχ dei tamponi T, garantendone la presa stabile anche durante il loro sollevamento.
La movimentazione della sponda di riscontro 22 in avvicinamento e allontanamento rispetto all’elemento cuneiforme 20 avviene tramite almeno un terzo attuatore 23 di azionamento automatico.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, i terzi attuatoli 23 sono due, ciascuno dei quali à ̈ montato ad un’estremità dei longheroni longitudinali 17, 18.
I terzi attuatoli 23 sono di tipo lineare a fluido (pneumatico o idraulico), con una camicia fìssa 24, resa solidale ad un’estremità dei longheroni longitudinali 17, 18, ed uno stelo mobile 25, che fuoriesce dalla camicia fissa 24 ed attraversa longitudinalmente un corrispondente longherone longitudinale 17, 18 fino all’estremità opposta.
La lunghezza degli steli mobili 25 à ̈ maggiore della lunghezza dei longheroni longitudinali 17, 18; in questo modo le estremità degli steli mobili 25 opposte alle camicie fisse 24 fuoriescono dai longheroni longitudinali 17, 18 e sostengono la sponda di riscontro 22.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, i mezzi di presa 4 sono sostanzialmente di tipo a morsa.
Sono possibili, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui i mezzi di presa 4 sono di tipo a ventosa e costituiti, ad esempio, da una o più ventose montate inferiormente all’ intelaiatura 2, 3.
Non si esclude, inoltre, che i mezzi di presa 4 possano anche essere di tipo magnetico e costituiti, ad esempio, da un dispositivo magnetico montato inferiormente all’intelaiatura 2, 3 e in grado di generare un campo magnetico che permette di attrarre i tamponi T.
Il funzionamento dell’ attrezzatura 1 à ̈ il seguente.
Ogni qualvolta si rende necessario rimuovere uno o più tamponi T per la loro sostituzione, il blocco espulsore B si solleva verso l’alto fino a portare i tamponi stessi oltre il livello della superficie superiore S della matrice M (figura 3).
Per il prelievo dei tamponi T, l’attrezzatura 1 viene innanzitutto disposta con l’intelaiatura 2, 3 in configurazione sollevata grazie all’azionamento degli attuatori 7, 8.
In questa configurazione l’intelaiatura 2, 3 à ̈ collocata ad una distanza dalla superficie superiore S tale da consentire lo scorrimento dell’attrezzatura 1 sulla matrice M senza il pericolo che l’intelaiatura 2, 3, l’elemento cuneiforme 20 o la sponda di riscontro 22 entrino in contatto con i tamponi T.
L’attrezzatura 1, quindi, può essere facilmente spinta lungo la superficie superiore S della matrice M fino a collocare l’intelaiatura 2, 3 sopra al tampone T da rimuovere.
A questo punto, abbassando il primo attuatore 7 ed il secondo attuatore 8, l’intelaiatura 2, 3 viene portata in prossimità della superficie superiore S, con l’elemento cuneiforme 20 e la sponda di riscontro 22 disposti affacciati a due lati opposti del tampone T (figura 4).
Il successivo azionamento dei terzi attuatori 23 avvicina la sponda di riscontro 22 all’elemento cuneiforme 20, spingendo l’elemento cuneiforme 20 ad incunearsi sotto al bordo superiore Tjdel tampone T (figura 5).
A questo punto l’intelaiatura 2, 3 può essere nuovamente sollevata grazie agli attuatori 7, 8, trascinando verso l’alto anche il tampone T, e l’attrezzatura 1 può essere fatta scorrere sulla superficie superiore S per allontanare il tampone T e sostituirlo con un altro.
La spinta orizzontale sull’attrezzatura 1, che ne determina lo scorrimento lungo la direzione di scorrimento longitudinale D, viene esercitata manualmente da uno o più operatori senza alcun tipo di sforzo.
Durante lo scorrimento orizzontale dell’attrezzatura 1, infatti, tutto il peso dell’intera struttura, sia dell’ attrezzatura stessa che del tampone T quando sollevato, si scarica sui carrelli 5, 6.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura (1) per movimentare i tamponi delle presse per la pressatura a secco di piastrelle ceramiche, caratterizzata dal fatto che comprende: almeno un’intelaiatura (2, 3) provvista di mezzi di presa (4) di almeno un tampone (T) di una pressa per la pressatura di piastrelle ceramiche, detta pressa comprendendo almeno una matrice (M) orizzontale provvista di almeno una sede di inserimento (I) di detto tampone (T); mezzi di scorrimento (5, 6) supportanti detta intelaiatura (2, 3) ed atti a scorrere su detta matrice (M) da parti opposte di detta sede di inserimento (I); e mezzi di sollevamento automatizzato (7, 8) interposti tra detta intelaiatura (2, 3) e detti mezzi di scorrimento (5, 6) ed atti ad abbassare e sollevare detta intelaiatura (2, 3) per la presa ed il rilascio di detto tampone (T).
  2. 2) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento (5, 6) comprendono almeno un primo carrello (5) ed un secondo carrello (6), dotati di ruote (9) e disposti sostanzialmente distanziati tra loro di una distanza sostanzialmente maggiore della larghezza di detta sede di inserimento (I).
  3. 3) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sollevamento automatizzato (7, 8) comprendono almeno un primo attuatore (7) associato a detto primo carrello (5) ed almeno un secondo attuatore (8) associato a detto secondo carrello (6).
  4. 4) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta intelaiatura (2, 3) à ̈ sostanzialmente orizzontale.
  5. 5) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta intelaiatura (2, 3) comprende almeno un telaio orizzontale trasversale (2) montato su detti mezzi di sollevamento automatizzato (7, 8) ed almeno un telaio orizzontale longitudinale (3) montato su detto telaio orizzontale trasversale (2) e supportante detti mezzi di presa (4).
  6. 6) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto telaio orizzontale trasversale (2) Ã ̈ registrabile in lunghezza per regolare la distanza tra detti carrelli (5, 6).
  7. 7) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa (4) comprendono almeno un elemento cuneiforme (20) associabile a detto telaio orizzontale longitudinale (3) in una posizione sostanzialmente fissa ed almeno una sponda di riscontro (22) montata su detto telaio orizzontale longitudinale (3) in modo sostanzialmente mobile tra una configurazione allontanata da detto elemento cuneiforme (20) ed una configurazione avvicinata a detto elemento cuneiforme (20), detto tampone (T) essendo bloccatole tra detto elemento cuneiforme (20) e detta sponda di riscontro (22) in detta configurazione avvicinata.
  8. 8) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa (4) comprendono almeno un terzo attuatore (23) di azionamento automatico di detta sponda di riscontro (22).
  9. 9) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa (4) sono di tipo a ventosa.
  10. 10) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa (4) sono di tipo magnetico.
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