ITMO20110250A1 - Dispositivo e metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli - Google Patents

Dispositivo e metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli Download PDF

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ITMO20110250A1
ITMO20110250A1 IT000250A ITMO20110250A ITMO20110250A1 IT MO20110250 A1 ITMO20110250 A1 IT MO20110250A1 IT 000250 A IT000250 A IT 000250A IT MO20110250 A ITMO20110250 A IT MO20110250A IT MO20110250 A1 ITMO20110250 A1 IT MO20110250A1
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Cesare Lasagni
Giuseppe Simonazzi
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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02PCONTROL OR REGULATION OF ELECTRIC MOTORS, ELECTRIC GENERATORS OR DYNAMO-ELECTRIC CONVERTERS; CONTROLLING TRANSFORMERS, REACTORS OR CHOKE COILS
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    • H02P7/06Arrangements for regulating or controlling the speed or torque of electric DC motors for regulating or controlling an individual dc dynamo-electric motor by varying field or armature current
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO E METODO PER LA REGOLAZIONE DELLA VENTILAZIONE A BORDO DI VEICOLI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo e ad un metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, in particolare per la regolazione della velocità della ventola in impianti di condizionamento dell’ aria.
E’ noto l’impiego, a bordo di veicoli, di dispositivi regolatori atti a regolare l’intensità della ventilazione, in particolare in impianti di condizionamento dell’aria all’ interno dell’abitacolo del veicolo.
I dispositivi regolatori di tipo noto, in particolare, sono elettronicamente collegati ad uno o più comandi presenti generalmente sul cruscotto del veicolo ed azionabili dal conducente o da uno dei passeggeri.
Ad esempio, mediante l’azionamento di tale comando à ̈ possibile selezionare direttamente la velocità della ventola dell’ impianto di condizionamento, oppure à ̈ possibile selezionare la temperatura desiderata, consentendo la regolazione automatica della velocità della ventola in funzione della temperatura rilevata alFintemo dell’abitacolo.
I dispositivi regolatori di tipo noto comprendono, in genere, un’interfaccia di ingresso collegabile al suddetto comando, un’interfaccia di uscita collegabile al motore elettrico della ventola ed un’unità di controllo collegata alT' interfaccia di ingresso ed all’mterfaccia di uscita ed atta a generare una corrente di uscita di alimentazione del motore elettrico della ventola in funzione del segnale di comando in ingresso.
Variazioni della corrente di uscita generata comportano, quindi, variazioni della velocità di rotazione della ventola.
E’ noto, inoltre, che i dispositivi regolatori sono provvisti di un’unità di correzione atta ad intervenire dinamicamente in caso di variazioni indesiderate della corrente di uscita, limitando quindi tali variazioni.
Tuttavia, à ̈ nota la necessità di garantire una corrente/tensione di uscita che sia un adeguato compromesso tra la corrente minima che à ̈ necessario fornire al motore elettrico della ventola per avere prestazioni ottimali e la corrente massima assorbibile.
Quest’ultima, in particolare, corrisponde ad un valore di corrente assorbibile massimo che non deve essere superato e che, generalmente, à ̈ fornito dal costruttore.
Pertanto, il dispositivo regolatore deve garantire il valore minimo di corrente richiesto dal motore (ad esempio pari a 26 A) e, allo stesso tempo, non deve fornire più del valore massimo di corrente imposto dal costruttore (ad esempio pari a 28 A).
Tale scopo può essere raggiunto mediante una minore tolleranza della corrente di uscita, ottenibile, ad esempio, utilizzando circuiti e componenti elettronici di elevata qualità per la realizzazione del dispositivo regolatore. Questo comporta, tuttavia, un costo eccessivamente elevato del dispositivo regolatore stesso.
In alternativa, Ã ̈ possibile effettuare una taratura manuale della corrente di uscita del dispositivo regolatore.
Tale soluzione, tuttavia, influisce negativamente sulla rapidità e sull’ affidabilità del processo di automazione, elevando quindi i costi complessivi del dispositivo regolatore stesso.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un dispositivo ed un metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili che consentano una semplice e rapida regolazione della corrente/tensione di uscita in funzione sia della corrente minima richiesta dal motore elettrico da pilotare, sia della corrente massima assorbibile dal motore elettrico stesso.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un dispositivo ed un metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili che consentano di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nelP' ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, comprendente almeno un’unità di controllo collegabile ad almeno un elemento di comando di un impianto di ventilazione su di un veicolo e ad almeno un dispositivo di ventilazione di detto impianto, detta unità di controllo essendo provvista di mezzi di generazione di una corrente di uscita di alimentazione di detto dispositivo di ventilazione in funzione di almeno un segnale di ingresso proveniente da detto elemento di comando, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un’unità di regolazione collegata a detta unità di controllo ed atta a regolare detta corrente di uscita in funzione della corrente minima richiesta per Γ alimentazione di detto dispositivo di ventilazione e della corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti inoltre dal presente metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, comprendente il passo di generare almeno una corrente di uscita di alimentazione di un dispositivo di ventilazione deirimpianto di ventilazione di un veicolo, in funzione di almeno un segnale di ingresso proveniente da un elemento di comando di detto impianto, mediante almeno un’unità di controllo collegata a detto elemento di comando e a detto dispositivo di ventilazione, caratterizzato dal fatto che comprende i passi di:
- misurare detta corrente di uscita;
- confrontare detta corrente di uscita con la corrente minima richiesta per Γ alimentazione di detto dispositivo di ventilazione e con la corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione; - correggere detta corrente di uscita in funzione di detta corrente minima richiesta e di detta corrente massima assorbibile, mediante almeno un’unità di regolazione di detto dispositivo di controllo.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di ima forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo e di un metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, illustrati a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ uno schema a blocchi generale del dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 à ̈ uno schema elettrico che illustra nel dettaglio una particolare forma di attuazione delF' unità di regolazione del dispositivo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con D un dispositivo regolatore della ventilazione a bordo di veicoli o simili.
Il dispositivo D comprende un’unità di controllo C collegabile ad un elemento di comando E di un impianto di ventilazione su di un veicolo. Il dispositivo D à ̈ collegabile, inoltre, ad un dispositivo di ventilazione V sul veicolo.
A esempio, il dispositivo D può essere impiegato per la regolazione di un dispositivo di ventilazione V costituito da una ventola in impianti di condizionamento dell’ aria a bordo di un veicolo.
L’elemento di comando E, inoltre, può essere costituito da una convenzionale pulsantiera o manopola sul cruscotto del veicolo, azionabile dal conducente o da imo dei passeggeri.
Ad esempio, mediante l’azionamento di tale elemento di comando E à ̈ possibile selezionare direttamente la velocità della ventola V dell’impianto di condizionamento, oppure à ̈ possibile selezionare la temperatura desiderata, consentendo la regolazione automatica della velocità della ventola V in funzione della temperatura rilevata all’interno dell’abitacolo. Non si esclude, tuttavia, l’applicazione del dispositivo D a differenti dispositivi di ventilazione V installati a bordo di un veicolo.
L’unità di controllo C à ̈ provvista di mezzi di generazione di una corrente di uscita Ioutdi alimentazione della ventola V in funzione di un segnale di ingresso Singenerato dall<5>elemento di comando E.
I mezzi di generazione della corrente di uscita non sono illustrati nelle figure in quanto di tipo noto e possono essere realizzati mediante un opportuno circuito elettrico.
In particolare, il dispositivo D à ̈ collegato al motore elettrico di azionamento della ventola V e la corrente di uscita I^tgenerata à ̈ la corrente di alimentazione di tale motore elettrico.
II dispositivo D à ̈ provvisto, inoltre, di un’interfaccia di ingresso collegabile all’elemento di comando E, schematizzata in figura 1 con il blocco I, e di un’interfaccia di uscita collegabile con il motore elettrico della ventola V, schematizzata in figura 1 con il blocco O.
Sia l’interfaccia di ingresso I che l’interfaccia di uscita 0 sono realizzabili mediante opportuni circuiti elettrici di tipo convenzionale.
Vantaggiosamente, il dispositivo D comprende un’unità di regolazione S collegata aH’unità di controllo C ed atta a regolare la corrente di uscita Ioutin funzione sia della corrente minima richiesta per P alimentazione della ventola V, sia della corrente massima assorbibile dalla ventola V.
In particolare, si precisa che con la locuzione “corrente minima richiesta†si intende l’intensità di corrente minima di alimentazione del motore elettrico (o dall’attuatore elettrico in genere) che movimenta la ventola V durante il normale funzionamento.
La corrente minima richiesta dal motore elettrico, quindi, à ̈ la corrente minima che à ̈ necessario fornire al motore elettrico della ventola V per avere prestazioni ottimali.
Si precisa, inoltre, che con la locuzione “corrente massima assorbibile†si intende il valore massimo di corrente che non deve essere superato e che, generalmente, à ̈ fornito dal costruttore.
Pertanto, l’unità di regolazione S del dispositivo D garantisce il valore minimo di corrente richiesto dal motore e, allo stesso tempo, impedisce il superamento del valore massimo di corrente imposto dal costruttore.
Come illustrato in figura 2, l’unità di regolazione S comprende almeno un circuito elettrico di correzione, indicato complessivamente con il riferimento SI, atto a correggere la corrente di uscita Iomin funzione della corrente minima richiesta e della corrente massima assorbibile dal motore elettrico della ventola V.
In pratica, il circuito elettrico di correzione SI consente di modificare l’intensità della corrente di uscita Ioutin modo garantire il valore minimo di corrente richiesto dal motore e, allo stesso tempo, impedire il superamento del valore massimo di corrente imposto dal costruttore.
Con riferimento alla particolare forma di attuazione illustrata in figura 2, il circuito elettrico di correzione SI comprende quattro rami Bl, B2, B3 e B4 normalmente aperti e disposti in parallelo tra loro.
In particolare, ciascuno dei rami Bl, B2, B3 e B4 comprende un rispettivo resistore elettrico RI, R2, R3 e R4 di valore predeterminato ed un rispettivo mezzo di chiusura PI, P2, P3 e P4 del ramo.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione del circuito elettrico di correzione S 1 provvisto, ad esempio, di un differente numero di rami, ciascuno dei quali provvisto di un differente numero di resistori o di altri componenti elettrici.
La chiusura di uno o più di tali rami B 1 , B2, B3 e B4 consente di variare l’intensità della corrente di uscita Ioutdel dispositivo D in funzione dell’intensità di corrente richiesta per l’alimentazione della ventola V.
Utilmente, i resistori RI, R2, R3 ed R4 hanno tra loro valori differenti in modo da consentire variazioni di differente entità deH’intensità della corrente di uscita Iout.
In tal modo à ̈ possibile effettuare una regolazione anche fine della corrente di uscita Ioutmediante componenti elettronici di costo contenuto.
Ad esempio, in una forma preferita di realizzazione, i valori dei resistori RI, R2, R3 ed R4 possono essere, rispettivamente, pari a 70 ΚΩ, 20 ΚΩ, 39 ΚΩ e 10 ΚΩ.
In una forma preferita di realizzazione, illustrata in figura 2, i mezzi di chiusura PI, P2, P3 e P4 sono costituiti da rispettive coppie di piazzole (PAD) tra loro separate e collegabili mediante saldatura o simili.
Mediante una semplice operazione di saldatura, quindi, à ̈ possibile chiudere uno o più dei rami Bl, B2, B3, e B4 e variare di conseguenza la corrente di uscita 1^.
Utilmente, l’unità di regolazione S del dispositivo D comprende un circuito elettrico di generazione di una corrente di riferimento Iref, indicato complessivamente in figura 2 con il riferimento S2.
L’unità di regolazione S del dispositivo D comprende, inoltre, un circuito elettrico di comparazione S3 tra la corrente di uscita Ioute la corrente di riferimento Iref, collegato al circuito elettrico di generazione S2 ed all’unità di controllo C.
In particolare, il circuito elettrico di comparazione S3 comprende mezzi di variazione della corrente di uscita IoUtin funzione della differenza rilevata tra la corrente di uscita Ioute la corrente di riferimento Iref.
In pratica, il circuito elettrico di comparazione S3 à ̈ atto ad intervenire per compensare e quindi per ridurre variazioni indesiderate della corrente di uscita Ioutche porterebbero a variazioni indesiderate della velocità di rotazione della ventola V.
Il circuito elettrico di generazione S2 à ̈ collegato al circuito elettrico di correzione SI e la chiusura di uno o più dei rami Bl, B2, B3 e B4 mediante saldatura di una o più delle rispettive piazzole PI, P2, P3 e P4 consente di variare l’intensità della corrente di riferimento Iref, in modo da consentire la regolazione della corrente di uscita Ioutda erogare in funzione della corrente minima di alimentazione richiesta dal motore elettrico della ventola V e della corrente massima assorbibile da tale motore elettrico.
In particolare, con riferimento alla forma di attuazione del dispositivo D illustrata in figura 2, il circuito di generazione S2 comprende un ramo B5 provvisto di un resistore elettrico R5 di valore predeterminato e disposto in parallelo rispetto ai rami Bl, B2, B3 e B4 del circuito di correzione.
Come illustrato in figura 2, il circuito di generazione S2 ha una tensione di alimentazione preferibilmente pari alla tensione differenziale del motore elettrico ΚΜΟτ·
In tal modo, infatti, la corrente di riferimento Irefvaria in funzione della tensione ai capi del motore elettrico, seguendo la curva di assorbimento del motore elettrico stesso.
Inoltre, il circuito di generazione S2 comprende un resistore R6 collegato al ramo B5 con interposizione di un diodo zener DZ1, un transistor TI a giunzione bipolare di tipo pnp con Γ emettitore E collegato al resistore R6 ed all’anodo del diodo zener DZ1, la base B collegata ad un circuito di saturazione ed il collettore C collegato all’ ingresso del circuito elettrico di comparazione S3.
Il circuito di saturazione, che comprende un diodo zener DZ2, una coppia di diodi DI, un condensatore Cl, un condensatore C2 ed un resistore R7, à ̈ atto a portare in saturazione il transistor Tl, che à ̈ normalmente impiegato come un interruttore chiuso per consentire il passaggio della corrente di riferimento Irefverso il circuito elettrico di comparazione S3.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di attuazione del circuito di generazione S2 in cui sono utilizzati differenti componenti elettrici e differenti collegamenti tra tali componenti.
Il circuito elettrico di comparazione S3 comprende un elemento comparatore A provvisto di un primo ingresso collegato all’uscita dell’unità di controllo C, di un secondo ingresso collegato all’uscita del circuito di generazione S2 della corrente di riferimento Irefe di un’uscita operativamente collegata all’unità di controllo C.
L’elemento comparatore A à ̈ atto a generare una corrente/tensione di correzione in corrispondenza della sua uscita, in funzione della differenza tra la corrente di uscita Ioute la corrente di riferimento Irefrilevate, rispettivamente, in corrispondenza del primo e secondo ingresso.
Tale corrente/tensione di correzione à ̈ atta variare la corrente di uscita Iout. Un’opportuna corrente di riferimento Iref, quindi, consente di variare la corrente di uscita IoUtin funzione della corrente di alimentazione minima richiesta dal motore elettrico della ventola V , mantenendola al contempo al di sotto della corrente massima assorbibile dal motore elettrico stesso.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione illustrata in figura 2, l’elemento comparatore A à ̈ costituito da un amplificatore differenziale provvisto di un primo ingresso invertente collegato all’uscita di un’unità di rilevamento S4 della corrente di uscita Iref, di un secondo ingresso non invertente collegato all’uscita del circuito di generazione S2 della corrente di riferimento Irefe di un’uscita operativamente collegata all’unità di controllo C.
In particolare, l’unità di rilevamento S4 à ̈ atta rilevare la corrente di uscita Irefdall’uscita dell’unità di controllo C ed a generare sull’ingresso invertente dell’ amplificatore differenziale A una tensione proporzionale a tale corrente di uscita Iref.
Il circuito di comparazione S3 comprende, inoltre, un partitore di tensione VD disposto a valle del circuito di generazione S2, provvisto di due resistori R8 ed R9 in serie tra una tensione di riferimento Vref e la massa, che ha l’uscita collegata all’ingresso non invertente delP' amplificatore differenziale A.
Il circuito di comparazione S3 comprende, inoltre, un condensatore C3 tra i due ingressi dell’amplificatore differenziale A ed una capacità C4 in parallelo alla resistenza R8.
Il circuito di comparazione S3 comprende, infine, un resistore R9 tra l’uscita dell’amplificatore differenziale A e l’unità di controllo C.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di attuazione del circuito di comparazione S3 in cui sono utilizzati differenti componenti elettrici e differenti collegamenti tra tali componenti.
Il metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili secondo il trovato à ̈ descritto di seguito.
Il metodo secondo il trovato comprende il passo di generare la corrente di uscita Irefdi alimentazione del motore della ventola V, mediante Γ unità di controllo C ed in funzione del segnale di ingresso proveniente dall’elemento di comando E.
Vantaggiosamente, il metodo secondo il trovato comprende i seguenti passi:
- misurare la corrente di uscita IoUtall’uscita del dispositivo D e sul carico costituito dal motore elettrico della ventola V o da un carico ad esso equivalente;
- confrontare la corrente di uscita Ioutcon la corrente minima richiesta per l’alimentazione del motore elettrico della ventola V e con la corrente massima assorbibile dal motore elettrico;
- correggere la corrente di uscita Ioutin funzione di tali corrente minima di alimentazione richiesta e corrente massima assorbibile, mediante l’unità di regolazione S del dispositivo di controllo D.
In particolare, tale correzione à ̈ effettuabile chiudendo uno o più dei rami Bl, B2, B3 e B4 del circuito elettrico di correzione S 1.
Utilmente, la chiusura di uno o più di tali rami Bl, B2, B3 e B4 può essere effettuata in modo semplice e rapido saldando tra loro una o più delle piazzole PI, P2, P3 e P4 presenti su ciascuno dei rami.
Il metodo secondo il trovato, inoltre, comprende i seguenti passi:
- generare la corrente di riferimento Irefmediante il circuito elettrico di generazione S2;
- rilevare la differenza tra la corrente di uscita Ioute la corrente di riferimento Irefmediante il circuito elettrico di comparazione S3; - variare la corrente di uscita loutin funzione della differenza rilevata, mediante il circuito elettrico di comparazione S3.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare si sottolinea il fatto che il dispositivo ed il metodo secondo il trovato consentono una semplice e rapida regolazione della corrente/tensione di uscita in funzione sia della corrente minima richiesta dal motore elettrico da pilotare, sia della corrente massima assorbibile dal motore elettrico stesso.
In particolare, Γ utilizzo del circuito elettrico di correzione provvisto di più resistori di entità tra loro differente, combinabili tra loro in modo differente, consente di ottenere un ampio insieme di valori della corrente di uscita con un numero limitato di componenti elettronici di basso costo. Inoltre, il collegamento dei resistori mediante una semplice saldatura consente di elevare in modo considerevole l’automazione del processo di realizzazione del dispositivo regolatore.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (D) per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, comprendente almeno un’unità di controllo (C) collegabile ad almeno un elemento di comando (E) di un impianto di ventilazione su di un veicolo e ad almeno un dispositivo di ventilazione (V) di detto impianto, detta unità di controllo (C) essendo provvista di mezzi di generazione di una corrente di uscita (Eut) di alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) in funzione di almeno un segnale di ingresso (Sin) proveniente da detto elemento di comando (E), caratterizzato dal fatto che comprende almeno un’unità di regolazione (S) collegata a detta unità di controllo (C) ed atta a regolare detta corrente di uscita (Iout) in funzione della corrente minima richiesta per Γ alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) e della corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione (V).
  2. 2) Dispositivo (D) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità di regolazione (S) comprende almeno un circuito elettrico di correzione (SI) di detta corrente di uscita (Eut) comprendente almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) normalmente aperto provvisto di un resistore elettrico (RI, R2, R3, R4) di valore predeterminato e di mezzi di chiusura (PI, P2, P3, P4) del ramo (Bl, B2, B3, B4), la chiusura di detto ramo (Bl, B2, B3, B4) mediante detti mezzi di chiusura (PI, P2, P3, P4) essendo atta a variare detta corrente di uscita (Iout) in funzione della corrente minima richiesta per l’alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) e della corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione (V).
  3. 3) Dispositivo (D) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettrico di correzione (SI) comprende almeno due rami (Bl, B2, B3, B4) normalmente aperti e disposti in parallelo tra loro, in cui ciascuno di detti rami (Bl, B2, B3, B4) Ã ̈ provvisto di un resistore elettrico (RI, R2, R3, R4) di valore predeterminato e di mezzi di chiusura (PI, P2, P3, P4) del ramo (Bl, B2, B3, B4), la chiusura di almeno uno di detti rami (Bl, B2, B3, B4) mediante detti mezzi di chiusura (PI, P2, P3, P4) essendo atta a variare detta corrente di uscita (Iout) in funzione della corrente minima richiesta per F alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) e della corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione.
  4. 4) Dispositivo (D) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti resistori elettrici (RI, R2, R3, R4) hanno valori tra loro differenti.
  5. 5) Dispositivo (D) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di regolazione (S) comprende almeno un circuito elettrico di generazione (S2) di una corrente di riferimento (Iref).
  6. 6) Dispositivo (D) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta unità di regolazione (S) comprende almeno un circuito elettrico di comparazione (S3) tra detta corrente di uscita (Iout) e detta corrente di riferimento (Ircf), collegato a detto circuito elettrico di generazione (S2) della corrente di riferimento (Iref) e a detta unità di controllo (C).
  7. 7) Dispositivo (D) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettrico di comparazione (S3) comprende mezzi di variazione di detta corrente di uscita (Iout) in funzione di detta differenza rilevata tra detta corrente di uscita (Iout) e detta corrente di riferimento (Iref).
  8. 8) Dispositivo (D) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettrico di generazione (S2) della corrente di riferimento (Iref) à ̈ collegato a detto circuito elettrico di correzione (SI), la chiusura di detto almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) del circuito elettrico di correzione (SI) mediante detti mezzi di chiusura (PI, P2, P3, P4) essendo atta a variare detta corrente di riferimento (Iref) in funzione della corrente minima richiesta per Γ alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) e della corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione (V).
  9. 9) Dispositivo (D) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettrico di generazione (S2) della corrente di riferimento (Iref) comprende almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) provvisto di un resistore elettrico (RI, R2, R3, R4) di valore predeterminato disposto in parallelo rispetto a detto almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) del circuito elettrico di correzione (SI).
  10. 10) Metodo per la regolazione della ventilazione a bordo di veicoli o simili, comprendente il passo di generare almeno una corrente di uscita (W) di alimentazione di un dispositivo di ventilazione (V) dell’impianto di ventilazione di un veicolo, in funzione di almeno un segnale di ingresso (Sin) proveniente da un elemento di comando (E) di detto impianto, mediante almeno un’unità di controllo (C) collegata a detto elemento di comando (E) e a detto dispositivo di ventilazione (V), caratterizzato dal fatto che comprende i passi di: - misurare detta corrente di uscita (Iout); - confrontare detta corrente di uscita (Iout) con la corrente minima richiesta per l’alimentazione di detto dispositivo di ventilazione (V) e con la corrente massima assorbibile da detto dispositivo di ventilazione (V); - correggere detta corrente di uscita (Iout) in funzione di detta corrente minima richiesta e di detta corrente massima assorbibile, mediante almeno un’unità di regolazione (S) di detto dispositivo di controllo.
  11. 11) Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto passo di correggere comprende il chiudere almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) normalmente aperto di un circuito di correzione di detta unità di regolazione (S), detto ramo (Bl, B2, B3, B4) essendo provvisto di almeno un resistore elettrico (RI, R2, R3, R4) di valore predeterminato.
  12. 12) Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettrico di correzione (SI) comprende almeno due rami (Bl, B2, B3, B4) normalmente aperti e disposti in parallelo tra loro, ciascuno di detti rami (Bl, B2, B3, B4) essendo provvisto di un resistore elettrico (RI, R2, R3, R4) di valore predeterminato.
  13. 13) Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti resistori elettrici (RI, R2, R3, R4) hanno valori tra loro differenti.
  14. 14) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 10 alla 13, caratterizzato dal fatto che detto passo di chiudere detto almeno un ramo (Bl, B2, B3, B4) comprende il collegare mediante saldatura almeno due piazzole (PI, P2, P3, P4) tra loro separate su detto ramo (Bl, B2, B3, B4).
  15. 15) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 10 alla 14, caratterizzato dal fatto che comprende i seguenti passi: - generare almeno una corrente di riferimento (Iref); - rilevare la differenza tra detta corrente di uscita (Iout) e detta corrente di riferimento (Iref); variare detta corrente di uscita (Iout) in funzione di detta differenza rilevata.
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