ITMO20110240A1 - Dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane - Google Patents

Dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane Download PDF

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IT000240A
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Francesco Accorsi
Mario Germini
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Francesco Accorsi
Mario Germini
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47LDOMESTIC WASHING OR CLEANING; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47L11/00Machines for cleaning floors, carpets, furniture, walls, or wall coverings
    • A47L11/40Parts or details of machines not provided for in groups A47L11/02 - A47L11/38, or not restricted to one of these groups, e.g. handles, arrangements of switches, skirts, buffers, levers
    • A47L11/4036Parts or details of the surface treating tools
    • A47L11/4047Wound-up or endless cleaning belts

Landscapes

  • Cleaning Implements For Floors, Carpets, Furniture, Walls, And The Like (AREA)

Description

"DISPOSITIVO DI PULIZIA, PARTICOLARMENTE PER PAVIMENTI E SUPERFICI PIANE"
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane.
Sono noti dispositivi di pulizia comprendenti un corpo scatolare su cui viene impegnato un mezzo pulente. Il corpo scatolare, di forma sostanzialmente quadrangolare, presenta una faccia inferiore piana atta ad essere appoggiata sul pavimento o su una gualsiasi superficie da pulire, interponendo tra la faccia inferiore ed il pavimento stesso il mezzo pulente, normalmente una veletta di carta o altro elemento similare. Tale veletta à ̈ assicurata al dispositivo attraverso mezzi di aggancio posti normalmente su una faccia superiore del corpo scatolare.
Tali dispositivi di pulizia di tipo noto non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto di utilizzare solo in parte la superficie utile del mezzo pulente. In particolare, la porzione della veletta interposta tra la superficie inferiore ed i mezzi di aggancio non à ̈ a contatto con la superficie da pulire e conseguentemente non assolve la sua funzione di pulizia, riducendo la superficie utile della veletta .
Un altro inconveniente di tali dispositivi di pulizia di tipo noto consiste nel fatto di richiedere continue sostituzioni del mezzo pulente, aumentando considerevolmente i tempi necessari per la pulitura del pavimento. La veletta, infatti, presenta una superficie atta a pulire di dimensioni limitate e tende a saturarsi di sporcizia molto velocemente, richiedendo ripetute sostituzioni con una nuova veletta per continuare la pulitura del pavimento. L'operazione di sostituzione, oltre a richiedere parecchio tempo, porta l'operatore a doversi chinare più volte verso il basso per effettuare la sostituzione. Tale operazione, ripetuta più volte durante l'intera giornata, porta conseguentemente ad un affaticamento dell'operatore, aumentando il rischio di possibili strappi muscolari o altri traumi dovuti a tale piegamento.
Un ulteriore inconveniente di tali dispositivi di pulizia di tipo noto consiste nel fatto di esporre ripetutamente l'operatore al contatto diretto con polveri e/o batteri raccolti in fase di pulitura durante la sostituzione del mezzo pulente, aumentando il rischio di contagio dovuto a tale contatto.
Compito precipuo del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, che ovvi agli inconvenienti e superi i limiti della tecnica nota consentendo di utilizzare efficacemente il mezzo pulente, riducendo drasticamente la porzione del mezzo pulente inutilizzato .
Nell'ambito di guesto compito, uno scopo del presente trovato à ̈ guello di realizzare un dispositivo di pulizia che consenta di ridurre il numero di sostituzioni del mezzo pulente durante la fase di pulitura.
Un altro scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di pulizia che permetta di velocizzare la fase di pulitura dei pavimenti e/o superfici piane.
Un ulteriore scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di pulizia che riduca l'affaticamento e la probabilità di traumi dell'operatore durante la fase di pulitura.
Un ulteriore scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di pulizia che sia in grado di dare le più ampie garanzie di sicurezza nell'uso, riducendo considerevolmente l'esposizione dell'operatore al contatto con polveri e/o batteri.
Non ultimo scopo del trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di pulizia che sia facile da realizzare ed economicamente competitivo se paragonato alla tecnica nota.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, comprendente un corpo scatolare presentante una porzione di appoggio da porre in prossimità di una superficie da pulire, detta porzione di appoggio essendo provvista di un mezzo pulente per il contatto diretto con la superficie da pulire, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo rullo ed un secondo rullo alloggiati all'interno di detto corpo scatolare, il mezzo pulente presentando due lembi opposti impegnabili rispettivamente su detto primo rullo e detto secondo rullo, detto primo rullo e detto secondo rullo essendo mobili da una configurazione di pulizia ad una configurazione di ricarica e viceversa, in detta configurazione di pulizia detto primo rullo e detto secondo rullo essendo bloccati per la pulitura della superficie da pulire tramite il mezzo pulente ed in detta configurazione di ricarica detto primo rullo e detto secondo rullo essendo posti in rotazione per il passaggio del mezzo pulente da detto primo rullo a detto secondo rullo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli allegati disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva, parzialmente in sezione, di una prima forma di realizzazione di un dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in alzato laterale parzialmente sezionata del dispositivo illustrato in figura 1 durante una fase di pulitura;
la figura 3 Ã ̈ una vista in alzato laterale parzialmente sezionata del dispositivo illustrato in figura 1 durante una fase di ricarica;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione parziale del dispositivo illustrato in figura 3 effettuata secondo l'asse IV-IV;
la figura 5 Ã ̈ una vista in alzato laterale parzialmente sezionata di una prima variante del dispositivo illustrato in figura 1;
la figura 6 Ã ̈ una vista in alzato laterale parzialmente sezionata di una seconda variante del dispositivo illustrato in figura 1;
la figura 7 Ã ̈ una vista in prospettiva, parzialmente in sezione, di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un corpo scatolare 2 presentante, inferiormente, una porzione di appoggio 3 da porre in prossimità di una superficie da pulire 200. Su detta porzione di appoggio 3 à ̈ presente un mezzo pulente 100 per il contatto diretto con la superficie da pulire 200.
Secondo il trovato, il corpo scatolare 2 alloggia al suo interno un primo rullo 4 ed un secondo rullo 5, i guali, rispettivamente, trattengono due lembi opposti del mezzo pulente 100. I due rulli 4 e 5, di forma sostanzialmente cilindrica, si sviluppano lungo rispettivi assi di rotazione 9 e sono mobili da una configurazione di pulizia ad una configurazione di ricarica e viceversa, impegnando due estremità opposte 7 nel corpo scatolare 2. Particolarmente, nella configurazione di pulizia i rulli 4 e 5 sono bloccati in rotazione per il trattenimento rigido del mezzo pulente 100, mentre nella configurazione di ricarica i rulli 4 e 5 sono posti in rotazione attorno ai rispettivi assi di rotazione 9 per il passaggio del mezzo pulente 100 dal primo rullo 4 al secondo rullo 5, permettendo l'avvolgimento del tratto del mezzo pulente 100 appena utilizzato in fase di pulizia sul secondo rullo e consentendo lo svolgimento di una porzione netta del mezzo pulente 100 per una successiva fase di pulitura.
Opportunamente, i rulli 4 e 5 presentano un innesto 13 sulle rispettive estremità 7, in linea con i rispettivi assi di rotazione 9, alloggiato, con lieve interferenza, in una rispettiva sede di stazionamento 13 ricavata nel corpo scatolare 2. Tale interferenza permette il bloccaggio in rotazione dei rulli 4 e 5, come definito nella configurazione di pulizia sopra descritta, mentre permette, sotto l'azione di una forza esterna, la rotazione di quest 'ultimi , come definito nella configurazione di ricarica.
La sede di stazionamento 13 à ̈ in comunicazione con una guida 15 ricavata lateralmente sul corpo scatolare 2. Tale guida 15, sostanzialmente rettilinea, à ̈ posta trasversalmente rispetto alla porzione di appoggio 3, presentando una prima estremità 16 aperta per agevolare l'inserimento dell'innesto 13 al suo interno ed una seconda estremità 17 chiusa in cui à ̈ presente la suddetta sede di stazionamento 14.
Vantaggiosamente, i rulli 4 e 5 comprendono due boccole 18, prossime alle estremità opposte 7, con diametro esterno inseribili, con interferenza, all'interno di un cilindro cavo 101 ospitante sulla propria superficie esterna il mezzo pulente 100.
Al fine di agevolare il corretto avvolgimento del mezzo pulente 100 che viene spostato dal primo rullo 4 al secondo rullo 5 secondo una direzione di movimentazione 102, gli assi di rotazione 9 dei rulli 4 e 5 sono disposti in modo sostanzialmente parallelo fra loro e perpendicolare alla direzione di movimentazione 102. Tale disposizione garantisce un corretto avvolgimento sul secondo rullo 5, consentendo una sovrapposizione compatta e lineare delle varie porzioni del mezzo pulente 100 man mano utilizzate.
Opportunamente, il mezzo pulente 100 ha una forma sostanzialmente nastriforme che si sviluppa in continuo tra suoi i due lembi opposti impegnati nei rulli 4 e 5 e può essere di carta, carta assorbente, tessuto, tessuto non tessuto, frange o altro materiale atto a pulire e/o detergere superfici piane. Oltre a ciò, il mezzo pulente 100 può presentare una superficie di contatto della superficie da pulire 200 completamente secca o parzialmente imbevuta di sostanze detergenti, lucidanti e/o profumate.
In una prima forma di realizzazione, illustrata nelle figure dalla 1 alla 6, la porzione di appoggio 3 presenta due pareti laterali 20 di forma sostanzialmente quadrangolare parallele fra loro. Le due pareti laterali 20, oltre ad essere collegate tramite la porzione di appoggio 3, sono in comunicazione tra loro attraverso due elementi di allineamento 22 posti in prossimità della porzione di appoggio 3 ed in prossimità di due bordi opposti delle pareti laterali 20, come illustrato in figura 1. In questa particolare forma di realizzazione gli elementi di allineamento 22 comprendono due cilindri 31. Oltre a ciò, le due pareti laterali 20 comprendono le guide 15 poste in prossimità di una lato superiore 23, opposto al lato inferiore 21 a diretto contatto con la porzione di appoggio 3. Tali guide 15 si compongono di una primo tratto rettilineo con inclinazione di circa 45 ° rispetto alla porzione di appoggio 3 ed un secondo tratto parallelo a quest'ultimo. Particolarmente, il secondo tratto termina con la seconda estremità 17 presentante la sede di stazionamento 14.
I due lati superiori 23 delle pareti laterali 20 sono connessi ad un montante 25 tramite elementi meccanici di tipo noto, non illustrati nelle figure allegate, come viti, rivetti, altri elementi simili o tramite saldatura. Dal centro del montante 25 si sviluppano due spallamenti 27 presentanti, a loro volta, una sede di alloggiamento 28. All'interno della sede di alloggiamento 28 à ̈ mobile un perno 29 connesso solidalmente ad una porzione iniziale di un manico 11. La movimentazione del manico 11 permette la movimentazione del perno 29 all'interno della sede di alloggiamento 28, limitandone gli spostamenti secondo gli ingombri del perno 29 stesso e la geometria della sede di alloggiamento 28. In particolare, il manico 11 à ̈ mobile da una posizione di pulizia in cui il perno 29 à ̈ libero di ruotare lungo un determinato angolo di circonferenza β, come illustrato in figura 2, ad una posizione di ricarica dove il perno 29 à ̈ incastrato in una determinata porzione della sede di alloggiamento 28, impedendo movimenti del manico 11. Inoltre, il manico 11 può presentare uno snodo 33 per un'ulteriore sua rotazione attorno ad un asse di cerniera 34. In altre varianti, illustrate nelle figure 5 e 6, il perno 29 e la sede di alloggiamento 28 possono avere diverse forme geometriche, permettendo al manico 11 di passare dalla posizione di pulizia alla posizione di ricarica e viceversa. Inoltre, nelle altre forme realizzative sopra menzionate, il montante 25 à ̈ direttamente connesso alla porzione di appoggio 3, la quale può presentare elementi di allineamento 22 comprendenti proprie estremità arrotondate 32 a diretto contatto con il mezzo pulente 110, al fine di evitare strappi dello stesso durante la sua movimentazione.
I rulli 4 e 5 possono presentare un proprio corpo che unisce le due estremità opposte 7, oppure, come illustrato in figura 4, possono presentare due porzioni separate che, tramite la boccola 18, si inseriscono in un cilindro cavo 101 ospitante, sulla propria superficie esterna, il mezzo pulente 100. Ulteriormente, il secondo rullo 5 presenta un elemento discoidale 6 su almeno una delle due estremità opposte 7. Tale elemento discoidale 6 ospita perimetralmente un elemento di frizione 8 che, in questa forma di realizzazione, à ̈ una guarnizione 40 di materia plastica.
II primo rullo 4 e parte del secondo rullo 5 sono coperti da un carter 35 aperto inferiormente in prossimità della porzione di appoggio 3.
In una seconda forma di realizzazione, illustrata nella figura 7, il dispositivo 1 di pulizia si differenzia dalla prima forma realizzativa per piccole variazioni. In particolare à ̈ assente il manico 11 e gli spallamenti 27, lasciando posto ad una maniglia di movimentazione 36 collegata al montante 25. Inoltre à ̈ assente l'elemento di frizione 8 sull'elemento discoidale 6 del rullo 5 ed il carter 35 di protezione copre sia il rullo 4 che il rullo 5, lasciando sempre aperto un proprio lato in prossimità della porzione di appoggio 3.
Addizionalmente, Ã ̈ presente un appiglio 19 meccanicamente collegato al secondo rullo 5. Tale appiglio 19 Ã ̈ azionabile manualmente dall'esterno del carter 35 per la rotazione del secondo rullo 5 temporaneamente bloccato in rotazione tramite l'innesto 19, alloggiato per interferenza lieve, nella sede di stazionamento 14.
Il funzionamento del dispositivo 1 di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, Ã ̈ di seguito descritto.
Nella prima forma di realizzazione, l'operatore appoggia il dispositivo 1 sulla superficie da pulire 200, o più semplicemente su un pavimento, facendo aderire sullo stesso il mezzo pulente 100. Agendo sul manico 11 e conseguentemente sul perno 29, porta lo stesso in posizione di pulizia, permettendo la rotazione del manico 11 rispetto al corpo scatolare 2 e procede con la pulitura del pavimento. A seguito di una prima fase di pulitura, la porzione del mezzo pulente 100 a contatto con il pavimento raggiunge un elevato grado di saturazione dello sporco, richiedendone la sostituzione. L'operatore, senza chinarsi, porta il manico 11 in posizione di ricarica, agendo indirettamente sul perno 29, come illustrato in figura 3. Una volta bloccato il manico 11 rispetto al corpo scatolare 2, inclina quest'ultimo verso il basso che, essendo bloccato rispetto al montante 25, porta all'inclinazione del corpo scatolare 2 rispetto al pavimento, permettendo il contatto della guarnizione 40 con il pavimento stesso. A seguito di una lieve pressione sul manico 11 in avanti, come indicato dalla direzione 37, l'elemento discoidale 6 del secondo rullo 5 aderisce al pavimento, trasferendo la forza applicata sul manico 11 al secondo rullo 5. Tale forza vince l'attrito per interferenza che blocca in rotazione il secondo rullo 5, permettendo la rotazione di quest'ultimo e conseguentemente l'avvolgimento della porzione sporca del mezzo pulente 100. La movimentazione del mezzo pulente 100 permette lo svolgimento di una sua porzione netta dal primo rullo 4. Terminata la fase di carica, l'operatore riporta nella posizione iniziale il dispositivo 1, ossia annullando l'inclinazione precedentemente effettuata e riporta il manico 11 in posizione di pulizia, continuando la pulitura del pavimento. Sia il primo rullo 4 che il secondo rullo 5 sono nuovamente bloccati in rotazione, non essendo applicata alcuna forza esterna che li movimenti.
Nella seconda forma di realizzazione, l'operatore, dopo aver eseguito una prima fase di pulitura di una superficie piana, come ad esempio finestre, vetrine od altro, effettua la fase di ricarica agendo direttamente sull'appiglio 19. La movimentazione dell'appiglio 19 effettuata con una determinata forza atta a vincere l'attrito iniziale che blocca il secondo rullo 5, permette la rotazione di quest'ultimo, avvolgendo la porzione sporca del mezzo pulente sul secondo rullo 5 e consente lo svolgimento di una porzione netta del mezzo pulente dal primo rullo 4.
Si à ̈ in pratica constatato come il dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, secondo il presente trovato, assolva il compito nonché gli scopi prefissati in quanto consente di ottimizzare l'uso del mezzo pulente, riducendo al minimo la porzione inutilizzata. Infatti, l'uso in continuo del mezzo pulente permette di utilizzare tutta la sua superficie utile.
Un altro vantaggio del dispositivo, secondo il trovato, consiste nel fatto di ridurre il numero di sostituzioni del mezzo pulente, in quanto il quantitativo del mezzo pulente avvolto sul primo rullo permette la pulitura in continuo di ampie superfici senza richiederne il ricambio.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo, secondo il trovato, consiste nel fatto di ridurre drasticamente l'affaticamento dell'operatore e la probabilità di traumi in quanto l'operatore non deve chinarsi verso il basso per sostituire il mezzo pulente saturo di sporcizia con uno nuovo, ma agendo esclusivamente sul manico ottiene la sostituzione del mezzo pulente.
Un altro vantaggio del dispositivo, secondo il trovato, consiste nel fatto di velocizzare la fase di pulitura, in quanto la fase di sostituzione del mezzo pulente à ̈ limitata o assente nella giornata lavorativa .
Un ulteriore vantaggio del dispositivo, secondo il trovato, consiste nel fatto di ridurre considerevolmente l'esposizione dell'operatore al contatto con polveri e/o batteri raccolti durante la fase di pulitura in quanto non à ̈ richiesto un continuo contatto col mezzo pulente per la sua sostituzione ed inoltre il carter di protezione evita il diffondersi di tali batteri nell'ambiente circostante .
Ulteriormente, il dispositivo permette il riutilizzo dell'anima su cui à ̈ avvolto il mezzo pulente. In seguito all'esaurimento del mezzo pulente avvolto sul primo rullo, si scompone quest'ultimo riutilizzando l'anima sul secondo rullo come rullo di raccolta per il mezzo pulente esausto sul secondo rullo.
Il dispositivo di pulizia, rappresentato per usi manuali, può essere applicato anche su macchine pulitrici con o senza operatore a bordo tramite azionamenti meccanici o elettromeccanici collegati al secondo rullo per la sua rotazione.
Il dispositivo di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo .
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Dispositivo (1) di pulizia, particolarmente per pavimenti e superfici piane, comprendente un corpo scatolare (2) presentante una porzione di appoggio (3) da porre in prossimità di una superficie da pulire (200), detta porzione di appoggio (3) essendo provvista di un mezzo pulente (100) per il contatto diretto con la superficie da pulire (200), caratterizzato dal fatto di comprendere un primo rullo (4) ed un secondo rullo (5) alloggiati all'interno di detto corpo scatolare (2), il mezzo pulente (100) presentando due lembi opposti impegnabili rispettivamente su detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5), detto primo rullo (4) detto secondo rullo (5) essendo mobili da una configurazione di pulizia ad una configurazione di ricarica e viceversa, in detta configurazione di pulizia detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) essendo bloccati per la pulitura della superficie da pulire (200) tramite il mezzo pulente (100) ed in detta configurazione di ricarica detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) essendo posti in rotazione per il passaggio di del mezzo pulente (100) da detto primo rullo (4) a detto secondo rullo (5).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) presentano un innesto (13) su rispettive estremità opposte (7) in linea con i rispettivi assi di rotazione (9), detto innesto (13) essendo alloggiato con interferenza in una rispettiva sede di stazionamento (14) per l'impedimento temporaneo della rotazione del rispettivo rullo (4,5).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) comprendono una boccola (18) in dette estremità opposte (7), detta boccola (18) essendo inseribile in un cilindrico cavo (101) ospitante sulla propria superficie esterna il mezzo pulente (100).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) presentano rispettivi assi di rotazione (9) sostanzialmente paralleli fra loro e perpendicolarmente alla direzione di movimentazione del mezzo pulente (100) durante il passaggio di quest'ultimo da detto primo rullo (4) a detto secondo rullo (5).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di presentare almeno una guida (15) per l'inserimento rapido di detto primo rullo (4) e detto secondo rullo (5) in detto corpo scatolare (2), detta guida (15) essendo posta trasversalmente rispetto a detta porzione di appoggio (3) e presentando una prima estremità (16) aperta per il passaggio di detto innesto (13) ed una seconda estremità (17) chiusa per l'alloggiamento di detto innesto (13), detta seconda estremità (17) comprendendo detta sede di stazionamento (14).
  6. 6.Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo rullo (5) comprende un elemento discoidale (6) su almeno una di due estremità opposte (7), detto elemento discoidale (6) presentando perimetralmente almeno un elemento di frizione (8).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un manico (11) meccanicamente connesso a detto corpo scatolare (2), detto manico (11) essendo mobile da una posizione di pulizia ad una posizione di ricarica e viceversa, in detta posizione di pulizia detto manico (11) essendo girevole secondo un determinato angolo di circonferenza (β) rispetto a detto corpo scatolare (2) e in detta posizione di ricarica detto manico (11) essendo bloccato rispetto a detto corpo scatolare (2).
  8. 8.Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un appiglio (19) meccanicamente collegato a detto secondo rullo (5), detto appiglio (19) essendo azionabile per la rotazione di detto secondo rullo (5).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il mezzo pulente (100) à ̈ un elemento nastriforme, detto elemento nastriforme à ̈ scelto tra carta, carta assorbente, tessuto, tessuto non tessuto o altro.
  10. 10.Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'elemento nastriforme presenta una superficie di contatto di detta superficie da pulire impregnata di sostanze detergenti, sostanze lucidanti e/o sostanze profumanti.
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