ITMO20110117A1 - Modulo per distributore modulare - Google Patents

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Davide Amadori
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L41/00Branching pipes; Joining pipes to walls
    • F16L41/02Branch units, e.g. made in one piece, welded, riveted
    • F16L41/03Branch units, e.g. made in one piece, welded, riveted comprising junction pieces for four or more pipe members

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Coupling Device And Connection With Printed Circuit (AREA)
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  • Quick-Acting Or Multi-Walled Pipe Joints (AREA)

Description

Descrizione di invenzione industriale
MODULO PER DISTRIBUTORE MODULARE
Background dell'invenzione
[0001] L'invenzione concerne un modulo per un distributore modulare e un distributore modulare realizzato con il modulo, in particolare per la distribuzione di un fluido operativo (ad esempio per l'alimentazione di aria compressa o per lo scarico di aria esausta) a due o più utilizzatori, ad esempio attuatori ad azionamento pneumatico.
[0002] In modo specifico, ma non esclusivo, l'invenzione può essere impiegata per collegare una pluralità di utilizzatori che impiegano un fluido operativo (ad esempio attuatori pneumatici) con l'alimentazione e/o lo scarico del fluido operativo (ad esempio con una sorgente di aria compressa o uno scarico di aria esausta).
[0003] In particolare si fa riferimento ad un distributore con un condotto principale, che attraversa longitudinalmente il distributore e che è destinato al collegamento con l'alimentazione o lo scarico del fluido operativo (aria compressa), e una pluralità di condotti di distribuzione, che sono collegati in rapporto di diramazione con il condotto principale e che sono destinati al collegamento (mandata o scarico) con i vari utilizzatori. Più ancora in particolare si fa riferimento ad un distributore statico, in cui cioè non sono previsti elementi mobili (otturatori o simili) configurati per il controllo (ad esempio interruzione o variazione) del flusso nel condotto principale e/o nei vari condotti di distribuzione.
[0004] È già un noto un distributore del tipo sopra descritto, operativamente associato ad un gruppo di attuatori pneumatici, utilizzati nell'ambito di uno stesso impianto o apparato di lavoro e normalmente disposti nei pressi del distributore, ma in genere con differenti disposizioni e/o orientamenti. È noto un distributore in cui il condotto principale e i condotti di distribuzione che si diramano da esso sono definiti all'interno di almeno un blocco di materiale, che presenta una pluralità di porte di accesso del fluido, ciascuna delle quali è disposta al termine di un rispettivo condotto di distribuzione. Le varie porte di accesso dovranno essere collegate in modo appropriato ai vari attuatori pneumatici dell'impianto.
[0005] Un inconveniente di un distributore di tipo noto è l'adattamento al numero di utilizzatori dell'impianto al quale il distributore viene operativamente associato di volta in volta. In genere, il distributore dovrà avere un numero di porte di distribuzione almeno sufficiente per il collegamento con i vari utilizzatori dell'impianto. Se il numero di utilizzatori dell'impianto è inferiore al numero massimo di porte di distribuzione disponibili sul distributore, si dovranno chiudere (ad esempio con un tappo a tenuta) le porte di distribuzione non utilizzate.
[0006] Un altro inconveniente di un distributore di tipo noto è l'idoneità alla specifica disposizione delle varie utenze nell'ambito dell'impianto di lavoro. Tale disposizione infatti potrà variare di volta in volta a seconda delle esigenze dell'impianto specifico. Si osserva in particolare che l'orientamento delle porte di distribuzione di cui è dotato il distributore potrebbe risultare in certi casi poco conveniente per una pratica e immediata connessione delle porte di distribuzione alle rispettive utenze.
Sommario dell'invenzione
[0007] Uno scopo dell'invenzione è di realizzare un modulo e/o un distributore modulare in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti sopra citati della tecnica nota.
[0008] Un vantaggio è di fornire un distributore di tipo modulare che potrà essere componibile in funzione del numero desiderato di connessioni con le varie utenze.
[0009] Un vantaggio è di rendere disponibile un distributore in cui le porte di distribuzione, che dovranno essere connesse alle varie utenze, possono essere orientate in modo desiderato per rendere agevole e pratica la connessione.
[0010] Un vantaggio è di assemblare un distributore modulare avente il numero e la disposizione desiderati delle porte di distribuzione da collegare alle varie utenze.
[0011] Un vantaggio è di consentire un assemblaggio rapido e semplice del distributore.
[0012] Un vantaggio è di consentire un assemblaggio del distributore modulare senza necessità di impiego di mezzi di collegamento a vite o adesivi.
[0013] Un vantaggio è di provvedere un distributore modulare che utilizza un numero limitato di tipi di moduli, in particolare un solo tipo di modulo.
[0014] Un vantaggio è che il distributore può essere utilizzato in diverse applicazioni e può soddisfare le più svariate esigenze, in particolare per quanto riguarda il numero di connessioni e il loro orientamento.
[0015] Tali scopi e vantaggi, ed altri ancora, sono raggiunti dal modulo e dal distributore modulare secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
Breve descrizione dei disegni
[0016] L'invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano un esempio non limitativo di attuazione.
[0017] La figura 1 è una vista in prospettiva di un esempio di modulo di distributore secondo l'invenzione.
[0018] La figura 2 è una vista laterale del modulo di distributore di figura 1.
[0019] La figura 3 è una vista laterale dal lato superiore di figura 2.
[0020] La figura 4 è una vista laterale dal lato destro di figura 2.
[0021] La figura 5 è una vista laterale dal lato inferiore di figura 2.
[0022] La figura 6 è una vista laterale dal lato sinistro di figura 2.
[0023] La figura 7 è una vista in prospettiva di una sezione del modulo di distributore di figura 1.
[0024] La figura 8 è una vista in prospettiva di una fase di assemblaggio di una serie di moduli come quello di figura 1 per realizzare un distributore secondo l'invenzione.
[0025] La figura 9 è una vista in prospettiva del distributore assemblato con i moduli di figura 8.
Descrizione dettagliata
[0026] Facendo riferimento alle suddette figure, è stato indicato nel suo complesso con 1 un modulo per un distributore modulare realizzato dall'assemblaggio di due o più moduli uniti tra loro. I moduli possono essere identici tra loro, come nel caso specifico. Il distributore modulare viene costruito nell'esempio con moduli dello stesso tipo.
[0027] Ogni modulo 1 comprende un corpo principale 2 che può essere realizzato, ad esempio, da un blocco monopezzo. Il corpo principale 2 può essere realizzato, come in questo caso, in un materiale plastico al quale possono essere aggiunte delle cariche di altro materiale, ad esempio additivi in polvere. Il corpo principale 2 può comprendere, come nel caso specifico, un monoblocco realizzato in nylon caricato con materiale vetroso. Il corpo principale 2 può essere realizzato, ad esempio, mediante stampaggio (ad iniezione) di materiale plastico. Il corpo principale 2 può comprendere, come in questo caso, un monoblocco sostanzialmente a forma di parallelepipedo.
[0028] Il corpo principale 2 ha una prima faccia 3 e una seconda faccia 4 opposta alla prima faccia 3. La prima e la seconda faccia 3 e 4 possono essere facce sostanzialmente piane e tra loro parallele. All'interno del corpo principale 2 è definito un tratto di condotto principale (che termina ad un'estremità sulla prima faccia 3 e sull'estremità opposta sulla seconda faccia 4) che può essere, come in questo caso, ad asse rettilineo e/o con sezione trasversale retta costante. Il tratto di condotto principale può essere, come in questo caso, perpendicolare alla prima faccia 3 e/o alla seconda faccia 4 del corpo principale.
[0029] Il tratto di condotto principale può avere, come in questo caso, una prima estremità che termina con una prima porta 5 disposta sulla prima faccia 3 e una seconda estremità che termina con una seconda porta 6 disposta sulla seconda faccia 4. La prima porta 5 di ogni modulo sarà accoppiabile alla seconda porta 6 di un altro modulo, in particolare secondo un asse di accoppiamento (ad esempio l'asse lineare del tratto di condotto principale) in modo da congiungere i tratti di condotto principale di due moduli 1 per contribuire a formare un unico condotto principale del distributore modulare assemblato unendo vari moduli.
[0030] La prima porta 5 avrà una prima zona anulare di tenuta e la seconda porta 6 avrà una seconda zona anulare di tenuta, per cui la prima zona anulare di tenuta di ogni modulo 1 sarà accoppiabile con la seconda zona anulare di tenuta di un altro modulo 1. Tali zone anulari di tenuta saranno realizzate in modo da dare luogo ad una tenuta radiale. Nel caso specifico la prima zona anulare di tenuta potrà comprendere una guarnizione anulare (non illustrata, ad esempio un 0-ring) alloggiata in una sede esterna 7 circolare sporgente assialmente, in questo caso, dalla prima faccia 3. La seconda zona di tenuta comprenderà, in questo caso specifico, una superficie interna di tenuta 8 (di forma cilindrica) rientrante rispetto alla seconda faccia 4. La sede esterna 7 circolare e la superficie interna di tenuta 8 cilindrica sono coassiali al suddetto asse di accoppiamento.
[0031] L'accoppiamento a tenuta tra la prima porta 5 di un modulo 1 e la seconda porta 6 di un altro modulo 1 è efficace in almeno due diverse configurazioni dei moduli 1. In queste due diverse configurazioni ogni modulo 1 ha due diverse disposizioni angolari, attorno al suddetto asse di accoppiamento, rispetto all'altro modulo 1.
[0032] Il corpo principale 2 ha almeno una terza faccia 9 trasversale (ad esempio ortogonale) rispetto alla prima faccia 3 e alla seconda faccia 4. Un condotto di distribuzione 10 è definito all'interno del corpo principale 2. Tale condotto di distribuzione 10 termina ad un'estremità in una zona intermedia del suddetto tratto di condotto principale e ad un'estremità opposta in una terza porta 11 disposta sulla terza faccia 9. La terza porta 11 è collegabile a tenuta di fluido con una utenza esterna. La terza porta 11, che nella fattispecie è dotata di una filettatura per il collegamento a vite con un condotto esterno collegato all'utenza esterna, può essere predisposta per qualsiasi altro tipo noto di connessione (meccanica) a tenuta di fluido con la utenza esterna.
[0033] Ogni modulo 1 è dotato di primi mezzi di connessione e di secondi mezzi di connessione, in cui i primi mezzi di connessione di ogni modulo 1 sono configurati in modo da accoppiarsi con i secondi mezzi di connessione di un altro modulo 1. In particolare i primi e secondi mezzi di connessione sono progettati in modo da essere operativi in entrambe le suddette due diverse configurazioni, in cui i moduli sono ruotati l'uno rispetto all'altro attorno all'asse di accoppiamento delle porte 5 e 6 dei moduli stessi.
[0034] I primi mezzi di connessione comprendono, nel caso specifico, almeno un primo elemento ad incastro 12, ad esempio del tipo a sporgenza, e i secondi mezzi di connessione comprendono almeno due secondi elementi ad incastro 13, ad esempio del tipo ad incavo. Il primo elemento ad incastro 12 di ogni modulo 1 si potrà impegnare con i due secondi elementi ad incastro 13 dell'altro modulo 1 in corrispondenza, rispettivamente, delle due suddette diverse configurazioni, in cui i moduli presentano due diverse disposizioni angolari reciproche.
[0035] Ogni primo elemento ad incastro 12 e/o ogni secondo elemento ad incastro 13 possono comprendere, come in questo caso, elementi ad incastro del tipo elastico. Più in particolare i primi mezzi di connessione comprendono almeno una aletta ad incastro che sporge dal corpo principale 2. I secondi mezzi di connessione comprendono una cavità che è ricavata nel corpo principale 2 e che è aperta su due lati del corpo principale definendo una apertura principale 14 per consentire l'ingresso e l'uscita di una aletta e una apertura ausiliaria 15 per favorire l'aggancio elastico dell'aletta e per consentire ad un operatore di accedere dall'esterno all'aletta impegnata per disimpegnarla.
[0036] Nel caso specifico i primi mezzi di connessione comprendono quattro alette ad incastro che sporgono dal corpo principale, ad esempio dalla prima faccia 3 o dalla seconda faccia 4 (come in questo caso), e i secondi mezzi di connessione comprendono otto cavità ciascuna delle quali è ricavata nel corpo principale ed è aperta su due lati del corpo principale definendo una apertura principale 14 e una apertura ausiliaria 15. Le quattro alette sono disposte, ad esempio, ai vertici di un rettangolo e le otto cavità sono disposte, ad esempio, ai vertici di due rettangoli, in modo che le quattro alette di ogni modulo 1 possano impegnarsi di volta in volta con quattro cavità dell'altro modulo 1, in corrispondenza di quattro configurazioni diverse in cui un modulo 1 è ruotato rispetto all'altro modulo di 90° attorno all'asse di accoppiamento.
[0037] I primi mezzi di connessione e i secondi mezzi di connessione sono configurati per realizzare una connessione di tipo risolvibile. Nel caso specifico, ogni aletta può essere disimpegnata dalla rispettiva cavità in cui è incastrata togliendo l'aletta (ad esempio manualmente) con una azione esercitata attraverso l'apertura ausiliaria 15.
[0038] Nelle figure 7 e 8 è mostrato uno dei possibili distributori che sono realizzabili unendo due o più dei moduli sopra descritti. La prima porta 5 di un modulo è accoppiata coassialmente a tenuta di fluido, secondo l'asse di accoppiamento, con la seconda porta 6 del modulo adiacente. L'unione dei vari moduli forma un condotto principale centrale (esteso assialmente, in questo caso con asse rettilineo) dal quale si diramano i vari condotti di distribuzione 10 e le corrispondenti terze porte 11. I mezzi di tenuta che operano tra due moduli adiacenti per la tenuta del condotto centrale principale possono operare, come in questo caso, per dare luogo ad una tenuta radiale statica.
[0039] Si nota che il distributore è componibile in funzione del numero di connessioni necessarie per le varie utenze. Inoltre le varie connessioni (nel caso specifico le varie terze porte 11) possono essere orientate in modo desiderato, al momento dell'assemblaggio del distributore, con la possibilità di scelta tra diversi orientamenti (nel caso specifico quattro diverse angolazioni disposte a 90°).
[0040] Nel caso specifico ogni modulo è dotato di un condotto di distribuzione 10 e di una corrispondente terza porta 11. È possibile prevedere (in aggiunta o in alternativa al modulo 1 sopra descritto) un altro tipo di modulo (non illustrato) avente due o più condotti di distribuzione e altrettante corrispondenti terze porte.
[0041] I mezzi di connessione che collegano (meccanicamente) due moduli adiacenti, e che nella fattispecie sono del tipo ad incastro elastico, possono essere configurati in modo da consentire un determinato (moderato) gioco assiale (nella direzione dell'asse di accoppiamento tra le porte 5 e 6 del condotto centrale principale). Tale gioco assiale consente una certa facilità di montaggio e smontaggio del distributore modulare e nel contempo non influisce negativamente sull'efficienza del distributore stesso. In particolare la tenuta (radiale) tra le porte 4 e 5 di ogni coppia di moduli adiacenti rimane efficace anche in presenza di piccoli spostamenti assiali reciproci dei moduli stessi, visto che i primi mezzi di tenuta (la guarnizione anulare ad esempio in forma di O-ring) sono operativi su una superficie di tenuta (cilindrica) avente una determinata estensione assiale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Modulo (1) per un distributore modulare per fluidi comprendente due o più detti moduli (1) uniti tra loro, ogni modulo comprendendo un corpo principale (2) avente una prima faccia (3) e una seconda faccia (4) opposta a detta prima faccia, un tratto di condotto principale essendo definito in detto corpo principale, detto tratto di condotto principale avendo una prima estremità che termina con una prima porta (5) disposta su detta prima faccia e una seconda estremità che termina con una seconda porta (6) disposta su detta seconda faccia, la prima porta (5) di ogni modulo essendo accoppiabile secondo un asse di accoppiamento alla seconda porta (6) di un altro di detti moduli in modo da congiungere con tenuta di fluidi i tratti di condotto principale dei due moduli per contribuire a formare un unico condotto principale del distributore modulare, detta prima porta avendo una prima zona anulare di tenuta e detta seconda porta avendo una seconda zona anulare di tenuta (8), la prima zona anulare di tenuta di ogni modulo essendo accoppiabile con la seconda zona anulare di tenuta di un altro modulo in modo da realizzare una tenuta radiale efficace in almeno due diverse configurazioni dei moduli, in dette almeno due diverse configurazioni ogni modulo avendo due diverse disposizioni angolari attorno a detto asse di accoppiamento rispetto all'altro modulo, detto corpo principale (2) avendo almeno una terza faccia (9) trasversale rispetto a detta prima faccia (3) e a detta seconda faccia (4), almeno un condotto di distribuzione (10) essendo definito all'interno di detto corpo principale, detto almeno un condotto di distribuzione (10) terminando ad un'estremità in una zona intermedia di detto condotto principale e ad un'estremità opposta in una terza porta (il) disposta su detta terza faccia (9), detta terza porta essendo collegabile a tenuta di fluido con una utenza esterna, ogni modulo comprendendo inoltre dei primi mezzi di connessione (12) e dei secondi mezzi di connessione (13), i primi mezzi di connessione di ogni modulo essendo configurati in modo da accoppiarsi con i secondi mezzi di connessione di un altro modulo in entrambe dette almeno due diverse configurazioni.
  2. 2. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui detti primi mezzi di connessione comprendono almeno un primo elemento ad incastro (12), a sporgenza o ad incavo, e in cui detti secondi mezzi di connessione comprendono almeno due secondi elementi ad incastro (13), rispettivamente ad incavo o a sporgenza, detto primo elemento ad incastro di ogni modulo potendosi impegnare, di volta in volta, con detti almeno due secondi elementi ad incastro di un altro modulo, rispettivamente, in dette almeno due diverse configurazioni.
  3. 3. Modulo secondo la rivendicazione 2, in cui detto primo elemento ad incastro (12) e/o detti almeno due secondi elementi ad incastro (13) comprendono elementi ad incastro del tipo elastico.
  4. 4. Modulo secondo la rivendicazione 3, in cui detti primi mezzi di connessione e/o detti secondi mezzi di connessione comprendono almeno una aletta ad incastro che sporge da detto corpo principale (2), ad esempio da detta prima faccia (3) o da detta seconda faccia (4), e almeno una cavità che è ricavata in detto corpo principale e che è aperta su due lati di detto corpo principale definendo una apertura principale (14) per consentire l'ingresso e l'uscita di detta aletta e una apertura ausiliaria (15) per favorire l'aggancio elastico dell'aletta e/o per consentire ad un operatore di accedere per disimpegnare l'aletta.
  5. 5. Modulo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detti primi mezzi di connessione e/o detti secondi mezzi di connessione comprendono quattro alette ad incastro che sporgono da detto corpo principale (2) e otto cavità ciascuna delle quali è ricavata in detto corpo principale, dette quattro alette essendo disposte ai vertici di un rettangolo e dette otto cavità essendo disposte ai vertici di due rettangoli in modo che le quattro alette di ogni modulo possano impegnarsi di volta in volta con quattro cavità dell'altro modulo in corrispondenza di quattro configurazioni diverse in cui un modulo è ruotato rispetto all'altro modulo di 90° attorno all'asse di accoppiamento.
  6. 6. Modulo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi mezzi di connessione e detti secondi mezzi di connessione sono configurati per realizzare una connessione di tipo risolvibile.
  7. 7. Modulo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima zona di tenuta comprende una guarnizione anulare alloggiata in una sede esterna (7) circolare sporgente assialmente da detta prima o seconda faccia, e in cui detta seconda zona di tenuta comprende una superficie interna di tenuta (8) cilindrica rientrante rispetto a detta seconda o prima faccia, detta sede esterna (7) e detta superficie interna di tenuta (8) essendo coassiali tra loro e con detto asse di accoppiamento.
  8. 8. Modulo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta terza faccia (9) è ortogonale a detta prima faccia (3) e a detta seconda faccia (4).
  9. 9. Modulo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi mezzi di connessione sono disposti almeno in parte su detta prima faccia (3), o su detta seconda faccia (4), e in cui detti secondi mezzi di connessione sono disposti almeno in parte su detta seconda faccia (4), o su detta prima faccia (3).
  10. 10. Distributore modulare comprendente due o più moduli realizzati secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed uniti tra loro con la prima porta (5) di ogni modulo accoppiata a tenuta di fluidi secondo detto asse di accoppiamento alla seconda porta (6) di un modulo adiacente congiungendo i tratti di condotto principale dei due moduli per formare un unico condotto principale del distributore modulare.
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