ITMO20100331A1 - Scala per accedere al tetto di veicoli, con funzione accessoria di porta-oggetti - Google Patents

Description

SCALA PER ACCEDERE AL TETTO DI VEICOLI, CON FUNZIONE

ACCESSORIA DI PORTA-OGGETTI

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico dei componenti accessori per veicoli.

Tra questi ultimi, in particolare, si considerano quelli il cui tetto si trova ad un’elevata altezza da terra, ad esempio furgoni, camper, autocaravan e simili. In dette tipologie di veicoli è sovente presente un portapacchi, che richiede la presenza di un operatore sul tetto per le operazioni di carico e scarico.

Per consentire la salita e la discesa dell’operatore, sono note scale da vincolare in maniera permanente alla parte posteriore od al fianco del veicolo oppure scale rimovibili, da tenere all’interno del veicolo e da agganciare al portapacchi al bisogno.

Le scale di tipo fisso sono, nella maggior parte dei casi, strette, addossate alla carrozzeria e con il primo piolo per la salita a considerevole distanza da terra; inoltre, dovendo per ragioni estetiche seguire il profilo della carrozzeria, sono verticali e, talvolta, arcuate, quindi scomode e potenzialmente pericolose.

Le scale rimovibili, oltre allo spazio interno sottratto quando non sono usate, possono risultare instabili se il suolo su cui poggiano non è regolare, con eventuali movimenti improvvisi che possono provocare la caduta dell’operatore e/o danni alla carrozzeria.

Nell’ambito dei veicoli commerciali allestiti per manutenzioni, sorge spesso la necessità di trasportare una serie di elementi componibili per ottenere scale, anche di altezza notevole, da utilizzare sul luogo della manutenzione.

Una prima modalità di trasporto prevede che tali elementi componibili siano issati su un convenzionale portapacchi e quindi fissati con funi o cinghie, con manovre non prive di rischi per l’operatore a terra e comunque disagevoli e lunghe, che si ripetono con ordine inverso all’atto dello scarico.

In alternativa occorre installare uno tra i noti dispositivi in commercio, cosiddetti porta-scale, che, con diverse soluzioni tecniche, permettono di effettuare da terra le manovre di carico e scarico degli elementi componibili della scala.

Lo spazio del tetto non occupato dal dispositivo porta-scala può accogliere un portapacchi, di dimensioni opportunamente ridotte, per accedere al quale è necessario ricorrere alle scale fisse o rimovibili di cui si è detto in precedenza. Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre una scala per accedere al tetto di veicoli, con funzione accessoria di porta-oggetti, conformata in modo che, manovrando da terra, possa essere messa in configurazione operativa per consentire la salita e discesa di un operatore, e tale da permettere, con ulteriore manovra da terra, di disporla sopra al tetto del veicolo, in una posizione orizzontale di riposo, nella quale, se richiesto, la stessa scala può assolvere funzione di porta-oggetti.

Un altro scopo dell’invenzione consiste nell’ottenere una scala che, per forma e dimensioni, risulti comoda e sicura da usare, anche in conseguenza di un corretto assetto inclinato definito nella detta configurazione operativa.

Ancora uno scopo dell’invenzione è quello di proporre una scala in cui le manovre per portarla dalla posizione di riposo a quella operativa possano essere compiute senza sforzi eccessivi da un solo operatore, senza rischi per la sua incolumità.

Un ulteriore scopo dell'invenzione riguarda la volontà di offrire una scala che, grazie alla funzione accessoria di porta-oggetti che può svolgere, risulti particolarmente versatile e permetta di sfruttare al meglio la superficie di carico sul tetto dei veicoli, praticamente al pari di un convenzionale portapacchi.

Un altro ulteriore scopo dell'invenzione consiste nel contenere i costi di produzione della scala, mediante soluzioni tecniche semplici ma al tempo stesso affidabili e resistenti alle intemperie.

Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione della scala in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:

la Fig. 1 illustra una vista laterale schematica di un veicolo recante associata la scala in oggetto, disposta in configurazione di marcia;

la Fig. 2 illustra una vista simile alla Fig. 1 , con la scala in una configurazione intermedia di manovra, a veicolo fermo;

la Fig. 3 illustra una vista simile alla Fig. 1 , con la scala in una configurazione per la salita e/o discesa, a veicolo fermo;

le Figg. 4A, 4B illustrano viste ingrandite di un telaio basculante della scala, in due rispettive posizioni operative;

la Fig. 5 illustra una vista simile alla Fig. 1 , con elementi caricati sulla scala, che funge da porta-oggetti;

la Fig. 6 illustra una vista simile alla Fig. 3, con evidenziata la manovra a terra per il carico o lo scarico degli elementi sulla o dalla scala; la Fig. 7 illustra una vista parziale in pianta della scala con associati componenti supplementari previsti per la funzione di porta-oggetti;

la Fig. 8 illustra una sezione ottenuta secondo il piano VIII-VIII di Fig. 7. Nelle sopraelencate figure, è stata indicata con il riferimento 100 la scala oggetto della presente invenzione, nel suo insieme.

La scala 100 è prevista per essere installata sul tetto di un veicolo V, illustrato schematicamente nelle figure, ad esempio del tipo in cui il relativo tetto T si trova ad un’elevata altezza da terra, quali furgoni, camper, autocaravan e simili.

Un veicolo V del tipo sopra menzionato presenta, solitamente, la parte posteriore P della relativa carrozzeria sostanzialmente verticale, così come rappresentato nelle figure.

La scala 100 comprende una struttura fissa 1 a sviluppo orizzontale longitudinale, resa solidale al tetto T del citato veicolo V mediante una serie di piedini 2, ancorati con noti sistemi di bloccaggio non illustrati in dettaglio.

La struttura fissa 1 viene bloccata al tetto T in modo che la relativa estremità posteriore 1 P risulti pressoché allineata con la citata parte posteriore P della carrozzeria.

All’estremità posteriore 1 P della struttura fissa 1 è articolato a cerniera, in un fulcro F, un telaio basculante 3, oscillante tra una posizione abbassata A, in cui risulta parallelo e sovrapposto alla medesima struttura fissa 1 , ed una sollevata S, in cui assume un prestabilito assetto inclinato, prossimo alla verticale.

Al telaio basculante 3 è associato un modulo di scala 4, costituito da una coppia di longheroni paralleli 40 collegati trasversalmente da pioli 41 .

Il modulo di scala 4 è disposto parallelo al telaio basculante 3 ed è vincolato in corrispondenza di sedi 30, previste in quest’ultimo ed atte ad accoppiarsi scorrevolmente con detti longheroni 40, per consentire al modulo 4 stesso di traslare longitudinalmente rispetto al telaio 3 tra due posizioni estreme H, K, rispettivamente avanzata ed arretrata.

L’accoppiamento scorrevole tra le sedi 30 ed i longheroni 40 è vantaggiosamente realizzato con interposizione di rullini folli 31.

Il modulo di scala 4 risulta oscillante in sincronia col citato telaio basculante 3: in combinazione con lo scorrimento longitudinale rispetto a quest’ultimo, può assumere una posizione orizzontale avanzata H1 , in cui è atto a definire una base di appoggio, ed una posizione arretrata inclinata K1 , in cui è atto a consentire l’accesso al tetto T del veicolo V, come meglio descritto in seguito. Ciascuno dei longheroni 40 supporta, in corrispondenza della relativa estremità anteriore 40A, almeno un rullo folle 42 destinato a scorrere su una corrispondente guida orizzontale 1G, definita dalla citata struttura fissa 1 , in relazione di fase con la detta posizione abbassata A del telaio basculante 3. I rulli 42 sono altresì atti a riscontrare alternativamente prime e seconde battute di fine-corsa 1 F, 3F, di cui le prime associate alla struttura fissa 1 e le seconde al telaio basculante 3, rispettivamente in corrispondenza delle citate posizioni orizzontale avanzata H 1 ed arretrata inclinata K1 del modulo di scala 4.

I longheroni 40 sono provvisti, da parte opposta a detti rulli 42, di rispettivi piedini ad estensione regolabile 43, atti ad offrire corrispondenti appoggi a terra a detto modulo di scala 4.

Tra detta struttura fissa 1 ed il citato telaio basculante 3 sono vantaggiosamente interposti mezzi di bilanciamento del carico 5, atti ad esercitare su quest’ultimo una coppia ribaltante, diretta dalla relativa citata posizione sollevata S a quella abbassata A ed avente valore progressivamente crescente, sino ad un massimo prestabilito in corrispondenza di quest’ultima. Secondo una preferita forma di realizzazione, detti mezzi di bilanciamento del carico 5 sono costituiti da almeno una molla a gas, una cui estremità è vincolata alla struttura fissa 1 in corrispondenza di una cerniera 51 , mentre la restante estremità è collegata, mediante uno snodo di articolazione 53, all’estremità di un braccio 33 conformato dal telaio basculante 3, ortogonale a quest’ultimo e disposto radiale rispetto al fulcro F.

La geometria tra la cerniera 51 , lo snodo di articolazione 53 ed il fulcro F è tale per cui la lunghezza della leva che origina la coppia ribaltante è minima in corrispondenza della posizione sollevata S del telaio basculante 3 e massima in corrispondenza di quella abbassata A, per ottenere il descritto valore crescente della suddetta coppia ribaltante (Figg. 4A, 4B).

Nella preferita forma di realizzazione di cui alle figure, tra la struttura fissa 1 ed il telaio basculante 3 sono altresì interposti organi ammortizzatori 6, atti ad esercitare sullo stessa telaio basculante 3 un’azione frenante nel relativo citato movimento di oscillazione.

Detti organi ammortizzatori 6 sono, ad esempio, del tipo idraulico a doppio effetto, cosicché l’azione frenante è esercitata in ambedue i versi di oscillazione.

Tra la struttura fissa 1 ed il modulo di scala 4 sono vantaggiosamente previsti organi di aggancio a scatto di tipo noto, non illustrati, atti a stabilizzare la posizione orizzontale avanzata H1 di quest’ultimo durante la marcia del veicolo V (Fig. 1).

Al momento di portare la scala 100 nella configurazione per la salita e/o discesa dell’operatore (Fig. 3), a veicolo V fermo, si interviene su detti organi di aggancio a scatto per sbloccarli, eventualmente con l’ausilio di un utensile U provvisto di manico (si veda ancora la Fig. 1).

Successivamente, si esercita una trazione sul modulo di scala 4 (eventualmente con l’ausilio dello stesso utensile U) per portarlo nella sua posizione arretrata K (Fig. 2).

Sempre agendo sul modulo di scala 4, si imprime una forza verso il basso che determina la rotazione sincrona, rispetto al fulcro F, dello stesso e del telaio basculante 3, sino a raggiungere la posizione sollevata S di quest’ultimo nonché detta posizione arretrata inclinata K1 del modulo di scala 4 (Fig. 3). Con un’eventuale registrazione dei piedini ad estensione regolabile 43, viene perfezionato l’appoggio a terra del modulo di scala 4, permettendo così un’agevola salita e discesa dell’operatore verso e dal tetto T del veicolo V (si veda ancora la Fig. 3).

La scala 100, secondo l’invenzione, può svolgere, se richiesto, funzione accessoria di porta-oggetti.

Il modulo di scala 4 è all’uopo dotato di mezzi di ritenzione 140 per fissare stabilmente ad esso un carico.

La conformazione di detti mezzi di ritenzione 140 può essere diversa in funzione delle caratteristiche degli oggetti che si desidera trasportare, fatta salva la funzionalità del modulo di scala 4 nella configurazione di salita e discesa.

Un’esigenza che può presentarsi di frequente riguarda, ad esempio, il trasporto di una serie di elementi componibili 200 per ottenere scale, da utilizzare all’esterno del veicolo V (Fig. 5).

Per tale eventualità, detti mezzi di ritenzione 140 sono costituiti, in un prima variante realizzativa illustrata nelle Figg. 7, 8, da supporti 141 , disposti simmetricamente e fissati ai longheroni 40 del modulo di scala 4, atti ad offrire appoggio e contenimento laterale per i longheroni 240 di detti elementi componibili 200 disposti impilati.

Sono previsti, inoltre, almeno due archetti 142, anch’essi fissati ai longheroni 40 del modulo di scala 4, atti ad inserirsi tra pioli 241 consecutivi di detti elementi componibili 200 disposti impilati, al fine di impedire scorrimenti longitudinali reciproci tra questi ultimi.

I suddetti mezzi di ritenzione 140 comprendono, infine, note funi o cinghie, non illustrate, per bloccare la pila di elementi componibili 200 ai supporti 141 ed agli archetti 142.

Una seconda variante realizzativa di detti mezzi di ritenzione 140 prevede la sola presenza di almeno due coppie di archetti 142, disposte con opportuna distanza lungo il modulo di scala 4 ed atte ad inserirsi tra i pioli 241 , come già descritto.

Ciascuna coppia di archetti 142, oltre ad impedire movimenti longitudinali tra gli elementi 200 impilati, è altresì atta ad impedire agli stessi movimenti trasversali, mediante intercettazione a battuta dei corrispondenti lati interni dei longheroni 240.

In detta variante, la pila di detti elementi componibili 200 appoggia direttamente sui longheroni 40 del modulo di scala 4, e sono previste, anche in questo caso, le citate funi o cinghie di fissaggio.

Come evidenziato dalla Fig. 6, le manovre per il carico e lo scarico degli elementi componibili 200 sul e dal modulo di scala 4 possono essere effettuate con quest’ultimo nella descritta posizione arretrata inclinata K1 , quindi comodamente da terra; analogamente è possibile agire con altri tipi di oggetti da caricare.

Dalla descrizione di cui sopra risultano evidenti le peculiari caratteristiche della scala oggetto dell'invenzione ed i vantaggi che si ottengono, tali da raggiungere pienamente gli scopi indicati, in particolare per accedere comodamente, ed in tutta sicurezza, al tetto del veicolo offrendo inoltre l’importante funzione di porta-oggetti quando la scala si trova in configurazione di marcia.

Ancora un aspetto vantaggioso, per quanto attiene alla comodità d’uso, deriva dal fatto che tutte le manovre per passare da una configurazione all’altra, nonché per fissare un eventuale carico, possono essere compiute da terra senza sforzi eccessivi da un solo operatore, senza rischi per la sua incolumità, grazie all’azione dei citati mezzi di bilanciamento del carico e degli organi ammortizzatori.

La scala in oggetto, pertanto, si rivela particolarmente versatile e permette di sfruttare al meglio la superficie di carico sul tetto dei veicoli, praticamente al pari di un convenzionale portapacchi.

Per la preferita forma di realizzazione descritta, sono state adottate soluzioni tecniche semplici, affidabili nel funzionamento e resistenti alle intemperie, il tutto con limitati costi di produzione.

Tuttavia resta inteso che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, rispetto a quanto descritto ed illustrato, si considerano sin d’ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sotto riportate rivendicazioni.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1) Scala per accedere al tetto di veicoli, con funzione accessoria di portaoggetti, caratterizzata dal fatto di comprendere: una struttura fissa (1) a sviluppo orizzontale longitudinale, resa solidale al tetto (T) di un corrispondente veicolo (V); un telaio basculante (3), articolato a cerniera a detta struttura fissa (1) ed oscillante tra una posizione abbassata (A), in cui risulta parallelo e sovrapposto alla medesima struttura fissa (1), ed una sollevata (S), in cui assume un prestabilito assetto inclinato; un modulo di scala (4), costituito da una coppia di longheroni paralleli (40) collegati trasversalmente da pioli (41), vincolato parallelamente a detto telaio basculante (3) e con possibilità di scorrere longitudinalmente rispetto a quest’ultimo tra due posizioni estreme, rispettivamente avanzata (H) ed arretrata (K), con lo stesso modulo di scala (4) oscillante in sincronia col citato telaio basculante (3) per assumere, in combinazione con detto scorrimento longitudinale, una posizione orizzontale avanzata (H1), in cui è atto a definire una base di appoggio, ed una posizione arretrata inclinata (K1), in cui è atto a consentire l’accesso al citato tetto (T) del veicolo (V).
2. 2) Scala secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto che detto telaio basculante (3) risulta articolato in un fulcro (F) situato in corrispondenza dell’estremità posteriore (1 P) di detta struttura fissa (1).
3. 3) Scala secondo la riv. 1 , prevista per veicoli (V) aventi la parte posteriore (P) della relativa carrozzeria sostanzialmente verticale, caratterizzata dal fatto che detta struttura fissa (1) presenta la relativa estremità posteriore (1 P) pressoché allineata con la citata parte posteriore (P) della carrozzeria.
4. 4) Scala secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere almeno un rullo folle (42) associato all’estremità anteriore (40A) di ciascuno dei citati longheroni (40) del modulo di scala (4), con detti rulli (42) destinati a scorrere su corrispondenti guide orizzontali (1G) definite dalla citata struttura fissa (1), in relazione di fase con la detta posizione abbassata (A) del telaio basculante (3), nonché atti a riscontrare alternativamente prime e seconde battute di fine-corsa (1F), (3F), associate alla suddetta struttura fissa (1) ed al medesimo telaio basculante (3), rispettivamente in corrispondenza delle citate posizioni orizzontale avanzata (H1 ) ed arretrata inclinata (K1) del modulo di scala (4).
5. 5) Scala secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere mezzi di bilanciamento del carico (5), interposti tra detta struttura fissa (1) ed il citato telaio basculante (3), atti ad esercitare su quest’ultimo una coppia ribaltante, diretta dalla relativa citata posizione sollevata (S) a quella abbassata (A) ed avente valore progressivamente crescente, sino ad un massimo prestabilito in corrispondenza di quest’ultima.
6. 6) Scala secondo la riv. 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bilanciamento del carico (5) sono costituiti da almeno una molla a gas, una cui estremità è vincolata alla citata struttura fissa (1) in corrispondenza di una cerniera (51), mentre la restante estremità è collegata, mediante uno snodo di articolazione (53), all’estremità di un braccio (33) conformato dal suddetto telaio basculante (3), ortogonale a quest’ultimo e disposto radiale rispetto al rispettivo fulcro (F), con detta cerniera (51) e detti snodo di articolazione (53) e fulcro (F) definenti una geometria variabile in cui la lunghezza della leva che origina la suddetta coppia ribaltante è minima in corrispondenza della citata posizione sollevata (S) del medesimo telaio basculante (3) e massima in corrispondenza di quella abbassata (A).
7. 7) Scala secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere organi ammortizzatori (6), interposti tra detta struttura fissa (1) ed il citato telaio basculante (3), atti ad esercitare su quest’ultimo un’azione frenante nel relativo citato movimento di oscillazione.
8. 8) Scala secondo la riv. 7, caratterizzata dal fatto che detti organi ammortizzatori (6) sono del tipo idraulico a doppio effetto.
9. 9) Scala secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto di prevedere piedini ad estensione regolabile (43), associati a detto modulo di scala (4) e previsti per offrire corrispondenti appoggi a terra a quest’ultimo.
10. 10) Scala secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere mezzi di ritenzione (140) associati a detto modulo di scala (4), atti a fissare stabilmente ad esso un carico.
11. 11) Scala secondo la riv. 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ritenzione (140) sono previsti per caricare elementi componibili (200) per ottenere scale, e comprendono: supporti (141), disposti simmetricamente e fissati ai citati longheroni (40) del modulo di scala (4), atti ad offrire appoggio e contenimento laterale per i longheroni (240) di detti elementi componibili (200); almeno due archetti (142), fissati ai medesimi longheroni (40) del modulo di scala (4), atti ad inserirsi tra pioli (241) consecutivi di detti elementi componibili (200) disposti impilati, al fine di impedire scorrimenti longitudinali reciproci tra questi ultimi; funi o cinghie, atte a bloccare detti elementi componibili (200) ai citati supporti (141) ed archetti (142).
12. 12) Scala secondo la riv. 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ritenzione (140) sono previsti per caricare elementi componibili (200) per ottenere scale, e comprendono: almeno due coppie di archetti (142), disposte con opportuna distanza lungo il citato modulo di scala (4), atte ad inserirsi tra i pioli (241) consecutivi di detti elementi componibili (200) disposti impilati, al fine di impedire scorrimenti longitudinali reciproci tra questi ultimi, nonché atte ad impedire agli stessi movimenti trasversali, mediante intercettazione a battuta dei corrispondenti lati interni dei relativi longheroni (240); funi o cinghie, atte a bloccare detti elementi componibili (200) ai citati archetti (142).