ITMO20100184A1

ITMO20100184A1 - Dispositivo termo radiante

Info

Publication number: ITMO20100184A1
Application number: IT000184A
Authority: IT
Inventors: Giancarlo Passacqua
Original assignee: Medifly S R L
Priority date: 2010-06-21
Filing date: 2010-06-21
Publication date: 2011-12-22

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

L’invenzione riguarda un dispositivo termo radiante, in particolare un dispositivo che è utilizzabile per regolare le condizioni termiche di un volume chiuso, come l’interno di una abitazione, di una stanza, di un mobile, come, ad esempio, un armadio.

Stato della Tecnica

Sono noti ed utilizzati da tempo impianti per regolare la temperatura interna di una casa o di una stanza, che comprendono una o più tubazioni sistemate su una superficie di supporto, normalmente il massetto di un pavimento, in modo tale da ricoprirne un’area prestabilita, diventando, dopo la copertura con il materiale di rivestimento, un pavimento radiante.

È anche noto che in alcuni casi, ad esempio in alberghi particolarmente lussuosi, per fornire agli ospiti un servizio eccellente, sono utilizzati armadi per custodire abiti, che sono termoregolati, cioè che sono dotati di apparati di riscaldamento oppure di raffreddamento del proprio volume interno, in modo tale da rendere confortevoli gli abiti prima che siano indossati, mantenendoli freschi in estate e caldi in inverno.

L’industria che produce in generale dispositivi di riscaldamento e di condizionamento termico è alla costante ricerca di apparati innovativi che possano essere applicati in modo modulare per soddisfare tutte le esigenze e per questa ragione, questi apparati devono avere dimensioni unitarie sensibilmente limitate, ma, nel contempo, un elevato rendimento termico ed un costo di realizzazione sostanzialmente contenuto.

Nel caso in cui, per realizzare impianti o dispositivi termoregolatori, vengono utilizzati tubi unici (cosiddetti impianti mono-tubo) nei quali è destinato a scorrere un fluido termoregolato, viene creata, di solito, una linea di posa che può essere sagomata come un reticolato oppure come una serpentina, cioè una linea che comprende una serie di anse alternate tra una estremità che è raccordata ad una mandata del fluido termoregolato ed una estremità opposta di uscita che è raccordata ad un ricircolo che dopo una nuova termoregolazione la re-invia alla mandata.

Con la disposizione a serpentina il corpo del tubo ricopre una grande parte della superficie che la supporta, ed in questo modo il rendimento deirimpianto risulta, come detto, sufficientemente elevato in rapporto alle dimensioni della superficie radiante complessiva.

Secondo un’altra possibile disposizione che prevede l'impiego di un unico tubo sagomato per il trasporto del fluido termoregolato può essere disposto anche secondo una linea elicoidale che prevede una estremità di raccordo alla mandata ed una estremità opposta di raccordo alla uscita o ad un ricircolo, delle quali almeno una sistemata nella zona periferica della linea elicoidale e l’altra posizionata al centro, oppure dal centro portata verso la zona periferica con un apposito segmento di prolungamento..

Tuttavia, nella costruzione e nella posa degli impianti mono-tubo, i tubi che sono destinati a trasportare un fluido termoregolato, hanno un problema, soprattutto quando si devono realizzare pannelli radianti che hanno dimensioni limitate, e che consiste nel fatto che, nei tratti di curvatura, i tubi devono avere raggi di curvatura non eccessivamente ridotti, cioè non possono formare anse molto strette, per evitare che, se sono sottoposti a piegature eccessivamente strette, si possano snervare e piegare su loro stessi, ostruendo in modo pressoché totale il lume assiale di passaggio del fluido e rendendone impossibile lo scorrimento all’interno,

Questa circostanza determina un inconveniente che è discende direttamente da essa e cioè il fatto che le anse che è possibile formare per creare una serpentina oppure un’altra linea di posa che comprende, comunque, tratti curvi per coprire quanto più possibile un'area, risultano necessariamente ampie e ben distanziate tra loro, definendo tra le anse e i segmenti di raccordo tra i tratti curvi, zone che hanno ampiezza rilevante in cui non passa il tubo e, pertanto il fluido termoregolato, e che, per questo non possono contribuire alla termoregolazione, abbassando, di conseguenza, in modo sensibile il rendimento complessivo dell'intero impianto.

Un ulteriore inconveniente della tecnica nota è che a causa delle difficoltà presenti nella piegatura dei tubi, risulta molto difficile realizzare pannelli radianti che abbiano dimensioni ridotte, tali da poter essere montati, ad esempio, su una porta di un armadio o di un altro mobile che necessita di una termoregolazione.

Presentazione dell’invenzione

Uno scopo della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica.

Uno altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispositivo termo radiante che permetta di realizzare unità termo radianti modulari ed aventi dimensioni modificabili secondo necessità.

Ancora un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispositivo termo radiante che permetta di essere utilizzato in numerosi campi applicativi.

Un altro scopo dell’invenzione è realizzare un dispositivo termo radiante che non abbia rischi di occlusione del condotto di trasporto di un fluido termo regolato.

Secondo un aspetto dell'invenzione è previsto un dispositivo termo radiante in accordo con la rivendicazione 1.

L'invenzione consente pertanto di raggiungere i seguenti vantaggi: coprire una superficie in modo sostanzialmente continuo con spire di un condotto nel quale è trasportato un fluido termo regolato, ottenendo un rendimento termico maggiore di quello ottenibile con gli impianti termo radianti noti, sia in riscaldamento sia in raffreddamento; realizzare elementi modulari termo radianti applicabili in numerosi campi tecnici;

evitare giunti di collegamento in tutto il dispositivo termo radiante e, di conseguenza, il pericolo di perdite di fluido termo regolato;

evitare danni e piegature al condotto che trasporta al proprio interno il fluido termo regolato.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo termo radiante, illustrata a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegno in cui;

la FIG. 1 è una vista in prospettiva di una unità termo radiante che comprende un dispositivo termo radiante secondo l’invenzione;

la FIG. 2 è una vista è una vista schematica di un dispositivo termo radiante secondo l'invenzione, applicato ad una parete interna di un armadio per la custodia di capi di abbigliamento.

la FIG. 3 è una vista in sezione del dispositivo termo radiante secondo l’invenzione, presa secondo un piano lll-lll di Fig. 1;

la FIG. 4 è una vista in pianta di una ulteriore versione di un dispositivo termo radiante secondo l’invenzione in cui sono stati evidenziate le direzioni di trasporto di un fluido termo regolato all’interno di spire contigue;

la FIG. 5 è una vista schematica in prospettiva di una unità termo radiante, dotata di un coperchio di chiusura.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure, un dispositivo termo radiante è stato indicato con 1 e comprende una sottile piastra 2, normalmente di materiale metallico, come, ad esempio, alluminio, su una faccia della quale è disposto un dispositivo termo radiante 3.

Quest’ultimo comprende un avvolgimento a spirale di un unico condotto 4 realizzato con materiale plastico ed elastico, all’interno del quale è trasportato un fluido termo regolato, ad esempio acqua, che definisce un percorso di trasporto formato da una molteplicità di spire sostanzialmente concentriche, indicate complessivamente con 5 nella Fig. 1.

Come si può vedere nelle Figure, nella zona centrale del percorso di trasporto è prevista una sezione di rinvio costituita, in pratica, da un tratto di condotto 4 che è sagomato ad “S” e che è indicato nell’insieme con 6.

Il tratto 6 può, a scelta, essere pre-sagomato e reso stabile nella configurazione pre-sagomata, oppure ottenuto avvolgendo il condotto 4 su due ruote scanalate 7 e 8 che sono fissate sulla piastra 2 con i rispettivi assi di rotazione paralleli tra loro e perpendicolari a quest'ultima.

Come si può notare meglio dalla Fig. 4, nella quale sono state indicate con frecce le direzioni di trasporto che il fluido termo regolato ha in ciascuna spira, precisamente con “DA” una direzione di andata e con "DR" una direzione di ritorno, le direzioni “DA” e “DR” in cui scorre il fluido sono alternativamente opposte nelle spire contigue e questo per il fatto che la sagomatura del tratto 6 causa la inversione, in pratica, della direzione di trasporto del fluido termo regolato, passando da una direzione convenzionalmente considerata di andata ad una direzione considerata, ancora convenzionalmente, di ritorno.

Come si vede nelle Figure 1 e 4, il condotto 4 ha anche due estremità 4A e 4B destinate, rispettivamente, ad essere allacciate ad una sorgente di fluido termo regolato e ad un ricircolo per il ripristino della temperatura termo regolata.

Il funzionamento del dispositivo termo radiante 3 è implicitamente indicato nella descrizione che precede.

Tuttavia, si deve sottolineare che esso, unitamente alla piastra 2 su cui può essere fissato in modo tale da formare un corpo unico con quest'ultima, crea un pannello radiante che può avere dimensioni diverse secondo necessità, potendosi prevedere un numero prestabilito di spire 5, maggiore oppure minore secondo le necessità, e che può essere montato sia in modo convenzionale in un pavimento, a soffitto o in una parete per irraggiare una o più camere di un edificio, sia in modo alternativo, ad esempio, in un mobile per riscaldarne o raffreddarne il contenuto oppure in un veicolo adibito a modulo abitativo come un camper oppure una roulotte oppure una unità abitativa prefabbricata per usi di emergenza o in cantieri.

Sul dispositivo termo radiante 3 montato sulla piastra 2 è anche possibile applicare un coperchio 9, come indicato nella Fig. 5, eventualmente realizzato con un materiale condizionabile termicamente, che, in questo caso, diventerebbe una superficie radiante aggiuntiva che riceve calore (oppure freddo) dall'insieme di spire 5 e lo irraggia verso l'esterno.

Si è in pratica constatato come l’invenzione raggiunga gli scopi prefissati.

L’invenzione così concepita è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.

Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un dispositivo termo radiante (1) comprendente almeno un condotto (4) di trasporto di un fluido termoregolato, che ha una estremità di ingresso (4A) di detto fluido ed una estremità di uscita (4B) tra le quali è definito un percorso (5) di trasporto, caratterizzato dal fatto che lungo detto percorso (5) di trasporto detto condotto (4) sagoma una pluralità di prime spire di mandata in cui detto fluido termoregolato scorre in una prima direzione (DA) di trasporto ed una pluralità di seconde spire di ritorno che sono disposte alternate a dette spire di mandata e nelle quali detto fluido termoregolato scorre in una seconda direzione (DR) di trasporto opposta a detta prima direzione (DA).
2. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui dette prime spire di mandata e dette seconde spire di ritorno sono sostanzialmente concentriche.
3. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui in detto condotto tra dette prime spire di mandata e dette seconde spire di ritorno è prevista una sezione di rinvio (6) per la inversione di detta prima direzione (DA) di trasporto in detta seconda direzione (DR) di trasporto.
4. Un dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detta sezione di rinvio comprende un tratto (6) sagomato ad “S”.
5. Un dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto tratto (6) sagomato ad “S" è avvolto su elementi di rinvio e/o di ancoraggio (7, 8).
6. Un dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detti elementi di rinvio e/o ancoraggio comprendono due ruote scanalate (7, 8) aventi assi di rotazione paralleli.
7. Un dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui dette prime spire di mandata, seconde spire di ritorno e detto tratto (6) sagomato ad “S” giacciono su un comune piano (2) di giacitura sostanziaimente perpendicolare a detti assi di rotazione.
8. Un dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detto comune piano di giacitura comprende una lastra (2) modulare accoppiabile con altre lastre (2) sostanzialmente uguali con mezzi di accoppiamento.