IT201900015587A1 - Tubo per una rete di distribuzione di un fluido termoconvettore, in particolare per impianti idrotermosanitari, impianto comprendente tale tubo e metodo per la realizzazione di tale tubo - Google Patents

Tubo per una rete di distribuzione di un fluido termoconvettore, in particolare per impianti idrotermosanitari, impianto comprendente tale tubo e metodo per la realizzazione di tale tubo Download PDF

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IT201900015587A1
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Guido Bossini
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“TUBO PER UNA RETE DI DISTRIBUZIONE DI UN FLUIDO TERMOCONVETTORE, IN PARTICOLARE PER IMPIANTI IDROTERMOSANITARI, IMPIANTO COMPRENDENTE TALE TUBO E METODO PER LA REALIZZAZIONE DI TALE TUBO”
Campo tecnico
Il campo tecnico nel quale la presente invenzione può offrire maggiori vantaggi è quello degli impianti idrotermosanitari (noti anche con l’acronimo in inglese “HVAC”, ossia “Heating, Ventilation and Air Conditioning”). In generale quindi il principale campo tecnico della presente invenzione si riferisce agli impianti di condizionamento ambientale o climatizzazione di un ambiente confinato al fine di garantire condizioni adeguate all'utilizzo di quell'ambiente da parte dell'uomo. Esempi di ambienti confinati ove vi è tale necessità sono le singole unità abitative, i complessi residenziali multi-appartamento, gli edifici commerciali o industriali ecc. Esempi di condizionamenti ambientali o climatizzazione possono essere il riscaldamento o raffrescamento, la ventilazione, l’umidificazione o deumidificazione ecc. Tuttavia, come emergerà nel seguito il componente principale della presente invenzione può anche essere utilizzato in altri impianti (ossia non necessariamente impianti idrotermosanitari) ove vi sia un impianto dotato di dispositivi elettromeccanici e nel quale circola un fluido termoconvettore.
Stato dell’arte
Sono oggi ampiamente diffusi impianti configurati per il condizionamento ambientale o climatizzazione. Tali impianti sono utilizzati sia in ambito privato, singole unità abitative, sia a livello industriale o commerciale. Un impianto di tale natura è noto come impianto idrotermosanitario (in inglese HVAC, ossia “Heating, Ventilation and Air Conditioning”). In generale un impianto di questo tipo comprende una pluralità di sotto-sistemi tra i quali sono elencabili:
- la centrale termica o frigorifera per la produzione (cioè trasformazione energetica) di calore o refrigerazione in cui viene ceduto a o assorbito calore da un fluido termoconvettore (per esempio acqua, aria, gas/fluidi refrigeranti, ecc);
- una rete di distribuzione del suddetto fluido termoconvettore comprendente una pluralità di tubi;
- dispositivi terminali di condizionamento termico (per esempio dispositivi di diffusione a convezione, conduzione, irraggiamento) che possono essere di tipo statico o di tipo mobile (nel seguito verrà fornita una lista non limitativa di qualche esempio di tali dispositivi terminali);
- dispositivi di controllo configurati per il garantire il corretto funzionamento dell’impianto in funzione di parametri di controllo pre-impostati o impostabili dall’utente (nel seguito verrà fornita una lista non limitativa di qualche esempio di tali dispositivi di controllo)
- un’unità di controllo o centralina configurata per coordinare fra loro la centrale termica o frigorifera, i dispositivi terminali di condizionamento termico e i dispositivi di controllo.
Un impianto del tipo sopra elencato può definire un sistema aperto, come per esempio l’impianto di distribuzione sanitaria, o un sistema di tipo chiuso nel quale ricircola il medesimo volume di fluido termoconvettore. Naturalmente sono presenti impianti di tipo ibrido in cui alcuni terminali sono di tipo aperto ed altri di tipo chiuso.
A titolo di esempio i dispositivi terminali di condizionamento termico possono comprendere radiatori, ventilconvettori, fancoil, pannelli radianti, soffitti radianti, travi fredde, o ogni altro dispositivo in grado di sfruttare il fluido termoconvettore per condizionare l’ambiente circostante. Come citato in precedenza, tali dispositivi terminali possono essere di tipo statico, ossia provvedono a condizionare l’ambiente circostante semplicemente per il fatto che al proprio interno viene fatto circolare il fluido termoconvettore (per esempio i pannelli radianti) oppure possono comprendere elementi in movimento come i ventilconvettori o i fancoil.
A titolo di esempio i dispositivi di controllo possono comprendere sonde, sensori, pressostati, pompe, valvole motorizzate, o ogni altro dispositivo configurato per garantire il corretto funzionamento dell’impianto.
Il funzionamento di un impianto come elencato in precedenza è noto. L’unità di controllo provvede a comandare la centrale termica o frigorifera nella quale viene ceduto a o prelevato calore da un fluido termoconvettore il quale viene poi alimentato nella rete di distribuzione che collega la centrale termica ai dispositivi terminali di condizionamento termico. In particolare l’unità di controllo comanda la centrale termica in funzione di parametri obbiettivo pre-impostati o selezionabili da un utente. Come noto l’impianto comprende sonde o sensori configurati per monitorare l’esecuzione del condizionamento (per esempio un sensore di temperatura) e per trasmettere il segnale misurato alla centralina la quale comanda la centrale termica in funzione proprio dei segnali ricevuti. Come noto la centralina provvede a comandare anche i dispositivi di controllo (pompe, valvole ecc) e i dispositivi terminali di condizionamento termico (se di tipo controllabile). Ovviamente la centrale termica, la centralina, almeno alcuni dispositivi di controllo e almeno alcuni dispositivi terminali di condizionamento termico devono essere alimentati elettricamente per consentirne il corretto funzionamento. Tralasciando la centrale terminaca e la centralina che solitamente sono dislocate in una zona sostanzialmente isolata o periferica rispetto al resto dell’impianto, sia i dispositivi di controllo sia i dispositivi terminali di condizionamento termico sono sostanzialmente dislocati lungo l’intero tracciato definito dalla rete di distribuzione. Da un punto di vista costruttivo quindi durante la realizzazione degli edifici/ambienti da condizionare è oggi necessario realizzare un’apposita rete di canaline elettriche (ossia canaline che ospitano al loro interno cavi elettrici o conduttori di corrente in generale) che corre sostanzialmente parallelamente alla rete di distribuzione del fluido termoconvettore per alimentare corrente ai dispositivi di controllo e ai dispositivi terminali di condizionamento termico. Vi è oggi un pregiudizio tecnico per cui la rete di distribuzione del fluido termoconvettore e la rete di distribuzione della corrente elettrica debbano necessariamente essere separati fra loro e divisi fisicamente in canaline differenti. Naturalmente prevedere le due differenti canaline comporta un importante aggravio di costi, tempi nonché risulta spesso di difficile o complicata esecuzione.
Descrizione dell’invenzione
A partire da tale tecnica nota uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un nuovo ed inventivo tubo, preferibilmente ma non limitatamente multistrato, per la una rete di distribuzione di un fluido termoconvettore per un impianto idrotermosanitario in cui tale tubo sia in grado di superare gli inconvenienti sopra descritti della tecnica nota relativi all’attuale pregiudizio tecnico che richiede la presenza di due differenti canaline distinte per la rete di distribuzione del fluido termoconvettore e per la rete di distribuzione elettrica di alimentazione dei dispositivi elettromeccanici dell’impianto.
In accordo con tali scopi, secondo la definizione più ampia la presente invenzione è relativa a un tubo per la realizzazione di una rete di distribuzione di un fluido termoconvettore per un impianto idrotermosanitario in cui il tubo ha una prima estremità, una seconda estremità e comprende:
- un corpo tubolare configurato per realizzare un canale di passaggio per il fluido termoconvettore;
- almeno un conduttore vincolato esternamente al corpo tubolare e che si estende dalla prima estremità alla seconda estremità del tubo;
in cui l’almeno un conduttore è configurato per trasportare un segnale elettrico di alimentazione e/o di controllo per dispositivi elettromeccanici facenti parte, per esempio, di un impianto idrotermosanitario (tali dispositivi elettromeccanici saranno dettagliati nel seguito).
Secondo tale prima realizzazione il tubo non è un tubo multistrato e l’almeno un conduttore è del tipo esternamente isolato elettricamente. Il vincolo dell’almeno un conduttore alla superficie esterna del corpo tubolare può avvenire in vari modi. Per esempio l’almeno un conduttore può comprendere esternamente del collante e quindi può essere vincolato direttamente alla superfice esterna del corpo tubolare. Secondo un altro esempio il corpo tubolare può essere preliminarmente rivestito almeno in parte con uno strato adesivo di supporto per cui l’almeno un conduttore.
Secondo una forma preferita di attuazione dell’invenzione il tubo può essere un tubo multistrato il suddetto corpo tubolare realizza lo strato più interno del tubo multistrato ed è realizzato in un materiale configurato (ossia idoneo) per entrare in contatto con il suddetto fluido termoconvettore. In tale esempio il tubo multistrato inoltre comprende:
- almeno uno strato intermedio realizzato in materiale adesivo che può essere in forma di un collante deposto esternamente sul corpo tubolare interno;
- uno strato esterno protettivo in forma di un corpo tubolare esterno vincolato all’almeno uno strato intermedio adesivo.
In tale esempio di tubo multistrato (di per sé nota e conosciuta molto bene da un tecnico nel ramo degli impianti idrotermosanitari per cui altre caratteristiche minori del suddetto tubo possono essere tralasciate per semplicità), secondo la presente invenzione l’almeno un conduttore (ossia un elemento realizzato in un materiale elettricamente conduttore) è disposto fra l’almeno uno strato intermedio adesivo e lo strato esterno protettivo
Secondo la presente invenzione i termini “tubolare” o “tubo” fin qui utilizzati non sono limitativi rispetto ad alcuna forma della sezione del tubo stesso che infatti può essere circolare, ovale, a sezione a parallelepipedo o a sezione variabile lungo lo sviluppo del tubo. L’unica limitazione richiesta è che tale tubo definisca un canale per la sicura circolazione del fluido termoconvettore.
Inoltre, secondo la presente invenzione nel caso di tubo multistrato non è necessariamente richiesto che fra i vari strati ci sia un contatto fisico lungo tutta la sezione del tubo medesimo. Per esempio nel caso in cui il fluido termoconvettore sia un gas lo strato esterno può essere realizzato in forma di un corpo tubolare avente superfice esterna liscia e superficie interna dotata di una pluralità di costole assiali in modo tale da realizzare dei ponticelli che collegano e spaziano fra loro lo strato di collante e lo strato esterno. Tale disposizione è di per se nota e serve per realizzare canali di evacuazione del gas nel caso di perdite. Naturalmente anche tale esempio non è limitativo ma serve solamente per evidenziare come la presente invenzione non sia di per se limitata ad alcuna particolare conformazione o geometria dello strato esterno.
Tornando all’aspetto principale della presente invenzione, nel tubo qui descritto (sia in forma si singolo corpo tubolare recante all’esterno il conduttore sia in forma ti tubo multistrato in cui almeno un conduttore annegato nel tubo stesso fra lo strato intermedio adesivo e quello esterno Vantaggiosamente il conduttore corre lungo sostanzialmente tutto il tubo e può avere un’estremità connessa ad un dispositivo generatore di un segnale elettrico o corrente elettrica così da consentire il trasporto di tale segnale elettrico lungo tutto lo sviluppo del tubo medesimo (e della relativa rete di distribuzione) e da lì raggiungere i dispositivi elettromeccanici che compongono l’impianto (per esempio idrotermosanitario). Poiché il segnale elettrico trasportato può essere un segnale elettrico di potenza o di alimentazione, grazie alla presente invenzione non è richiesto al costruttore di realizzare una canalina dedicata per la messa in posa della rete di alimentazione elettrica dei dispositivi elettromeccanici che compongono l’impianto termosanitario. Tuttavia la presente invenzione non si limita alla sola alimentazione dei suddetti dispositivi elettromeccanici ma nel tubo della presente invenzione (ossia nell’almeno un conduttore da esso trasportato) può anche circolare un segnale elettrico di regolazione e controllo dei suddetti dispositivi elettromeccanici. A tal fine è solamente necessario prevedere un adeguato numero di elementi conduttori e una corretta alimentazione di segnali negli stessi. Solo a titolo di esempio l’impianto (che sarà meglio descritto nel seguito) può comprendere un sensore o sonda (per esempio un sensore di temperatura) alimentato dal tubo della presente invenzione. In tal caso il segnale misurato dalla sonda può essere trasmesso direttamente ad una centralina di controllo dell’impianto (per esempio via wireless) oppure può essere a sua volta alimentato al tubo multistrato e grazie a lui raggiungere la centralina di controllo. Sulla base di tale valore misurato e in funzione di parametri o funzioni preimpostate o selezionabili dall’utente la centralina provvede a controllare i dispositivi elettromeccanici dell’impianto. Tale comando può avvenire come sopra via wireless oppure la centralina può consegnare tali istruzioni al tubo e grazie a lui giungere ai dispositivi elettromeccanici dell’impianto. Quindi in generale i segnali elettrici di controllo possono circolare dal tubo verso la centralina e i dispositivi elettromeccanici e viceversa. Anche il controllo della centrale termica dell’impianto può essere attuato dalla centralina consegnando le istruzioni al tubo conduttore al posto di dialogare direttamente con la centrale termica medesima. In generale quindi nell’impianto della presente invenzione l’alimentazione di tutti i componenti che formano l’impianto e la trasmissione di tutti segnali elettrici di controllo di tali componenti può viaggiare sul tubo in assenza di ogni altra rete di distribuzione elettrica. Questo naturalmente non toglie il fatto che alcuni componenti possano avere per loro natura un’alimentazione indipendente. Per esempio la centralina e la centrale termica che solitamente sono poste in una posizione periferica dell’impianto e possono essere allacciate ad una loro rete di alimentazione elettrica.
Preferibilmente, nella versione multistrato lo strato interno e lo strato esterno è realizzato in materiale plastico (per esempio polietilene) a partire da un granulato estruso. Di per sé la presente invenzione non è limitata a nessun particolare materiale che realizza gli strati interni ed esterni. Tuttavia relativamente allo strato esterno sono richiesti due vincoli rispetto al materiale utilizzato. Il primo vincolo è che il materiale utilizzato sia isolante da un punto di vista elettrico per evitare la dispersione del segnale elettrico transitante nel conduttore. Il secondo vincolo è che tale materiale sia incidibile ossia consenta di realizzare piccole incisioni per consentire la connessione elettrica fra i dispositivi elettromeccanici dell’impianto e il conduttore. Per esempio a tal fine di possono prevedere apposite connessioni fra i dispositivi elettromeccanici e il tubo multistrato della presente invenzione in cui tali connessioni sono configurate per raggiungere il conduttore. Alternativamente alcune finestre nello strato esterno di esposizione del conduttore possono essere realizzate direttamente da un operatore durante la messa in posa dell’impianto.
Secondo una forma ulteriormente preferita della presente invenzione (che sarà descritta con riferimento alle figure allegate), il tubo multistrato descritto in precedenza può comprendere un ulteriore strato intermedio. In particolare tale realizzazione comprende un primo (più interno) e un secondo (più esterno) strato intermedio adesivo separati da uno strato intermedio di rinforzo. Lo strato intermedio di rinforzo può essere in forma di un foglio di alluminio a misura ripiegato sullo strato adesivo interno e avente estremità fra loro elettrosaldate longitudinalmente lungo l’asse del tubo. In tale realizzazione quindi un primo o interno strato intermedio adesivo è disposto fra lo strato interno e lo strato intermedio di rinforzo; il secondo o esterno strato intermedio adesivo è disposto fra lo strato intermedio di rinforzo e lo strato esterno; l’almeno un conduttore è disposto fra il secondo strato intermedio adesivo e lo strato esterno.
Preferibilmente, in tutte le realizzazioni descritte in precedenza ogni conduttore può essere realizzato in forma di una striscia di materiale conduttore, per esempio alluminio. In tale configurazione ogni striscia di materiale conduttore può estendersi parallelamente oppure a spirale attorno rispetto all’asse del tubo.
Preferibilmente, il tubo può comprendere una pluralità di strisce di materiale conduttore (per esempio tre strisce) parallele all’asse del tubo e disposte fra loro angolarmente equidistanziate.
Per evitare ulteriormente eventuali dispersioni, ogni striscia di materiale conduttore può essere a sua volta rivestita da un materiale isolante elettricamente (in particolare per la realizzazione mono-strato o singolo corpo tubolare).
Come menzionato all’inizio della descrizione del tubo multistrato della presente invenzione, la sua applicazione preferenziale è quella all’interno di un impianto idrotermosanitario. In tale senso la presente invenzione si estende anche ad un impianto, preferibilmente idrotermosanitario, comprendente tale tubo, ossia una pluralità di tali tubi fra loro collegati a realizzare una rete di distribuzione del fluido termoconvettore. Ai fini della presente invenzione l’impianto, preferibilmente idrotermosanitario, può comprendere:
- una centrale termica o frigorifera per il condizionamento termico di un fluido termoconvettore (già menzionata in precedenza);
- dispositivi terminali elettromeccanici, preferibilmente di condizionamento termico che saranno dettagliati nel seguito; - la suddetta rete di distribuzione del fluido termoconvettore che si sviluppa dalla centrale termica o frigorifera ai dispositivi terminali elettromeccanici;
- dispositivi di controllo (che saranno dettagliati nel seguito) configurati per monitorare e controllare in modo attivo il funzionamento dell’impianto;
- un’unità di controllo o centralina configurata per coordinare fra loro e/o controllare la centrale termica o frigorifera, i dispositivi terminali elettromeccanici, e i dispositivi di controllo.
A titolo di esempio, i dispositivi terminali elettromeccanici possono essere di condizionamento e possono comprendere radiatori, ventilconvettori, fancoil, pannelli radianti, soffitti radianti, travi fredde o ogni altro dispositivo in grado di sfruttare il fluido termoconvettore per condizionare l’ambiente circostante. Tali dispositivi terminali possono essere di tipo statico, ossia provvedono a condizionare l’ambiente circostante semplicemente per il fatto che al proprio interno viene fatto circolare il fluido termoconvettore (per esempio i pannelli radianti) oppure possono comprendere elementi azionabili in movimento come i ventilconvettori o i fancoil.
A titolo di esempio, i dispositivi di controllo possono comprendere sonde, sensori, pressostati, pompe, valvole motorizzate o ogni altro dispositivo configurato per garantire il corretto funzionamento dell’impianto.
Nell’impianto sopra descritto, secondo la presente invenzione almeno alcuni dispositivi terminali elettromeccanici e/o almeno alcuni dispositivi di controllo sono collegati elettricamente all’almeno un conduttore dei tubi per consentire l’alimentazione elettrica e il controllo elettrico dei medesimi dispositivi terminali elettromeccanici e/o dei dispositivi di controllo.
Per alcuni dispositivi è previsto un passaggio di segnale elettrico di alimentazione e di controllo solo dal tubo ai dispositivi (per esempio le pompe o i fancoil); per altri dispositivi (per esempio le sonde o i sensori) è previsto un passaggio di segnali da e verso il tubo.
Fra la centralina e i dispositivi può esserci una connessione elettrica diretta (di tipo wireless per esempio) oppure anche la centralina può affidare al tubo il compito di recapitare i segnali di controllo ai vari dispositivi.
Infine la presente invenzione si riferisce anche al metodo per la produzione di un tubo come descritto in precedenza per la realizzazione di una rete di distribuzione di un fluido termoconvettore, preferibilmente per un impianto idrotermosanitario.
Nel caso di tubo con il solo corpo tubolare interno il metodo comprende le fasi di:
a) produrre un corpo tubolare in un materiale configurato per essere in contatto con un fluido termoconvettore comprendente una prima estremità e una seconda estremità; b) apporre esternamente al corpo tubolare almeno un conduttore che si estende dalla prima estremità alla seconda estremità del tubo e configurato per trasportare un segnale elettrico di alimentazione e/o di controllo per dispositivi elettromeccanici (14, 15, 17), preferibilmente di un impianto idrotermosanitario.
Nel caso di tubo multistrato tale metodo può comprendere le fasi di:
a) produrre uno strato interno del tubo multistrato comprendente una prima estremità e una seconda estremità con un materiale configurato per essere in contatto con un fluido termoconvettore;
b) rivestire esternamente lo strato interno con almeno uno strato intermedio di materiale adesivo;
c) rivestire esternamente l’almeno uno strato adesivo con uno strato esterno protettivo.
Secondo tale esempio fra la fase b) e la fase c) il metodo comprende la fase di disporre sull’almeno uno strato intermedio di materiale adesivo almeno un conduttore che si estende dalla prima estremità alla seconda estremità del tubo multistrato e configurato per trasportare un segnale elettrico di alimentazione e/o di controllo per dispositivi elettromeccanici.
Secondo una forma preferita di attuazione del metodo, lo strato interno e lo strato esterno sono realizzati per estrusione di un materiale plastico (per esempio polietilene) originariamente in forma granulosa.
Secondo una forma preferita di attuazione del metodo per un tubo multistrato, sono previste due fasi di deposizione di collante intervallate da una fase di realizzazione in uno strato intermedio di rinforzo. Tale fase di realizzazione di uno strato intermedio di rinforzo è eseguita avvolgendo attorno al primo o interno strato di collante un foglio di materiale metallico (per esempio alluminio). Le estremità di tale foglio sono poi fra loro elettrosaldate. In tale realizzazione la fase di deporre l’almeno un conduttore segue la fase di deposizione del secondo o esterno strato adesivo.
Elenco delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 è una vista prospettica schematica di un esempio non limitativo di un tubo secondo la presente invenzione;
– la figura 2 è una vista in sezione del tubo di figura 1; – la figura 3 è una vista schematica di un esempio non limitativo di un impianto idrotermosanitario in cui la rete di distribuzione del fluido termoconvettore è realizzato con una pluralità di tubi secondo la presente invenzione.
Descrizione di una forma di attuazione dell’invenzione Con riferimento alle figure allegate, la figura 1 mostra una vista prospettica schematica di un esempio non limitativo di un tubo 1 secondo la presente invenzione; in particolare la figura 1 mostra un tubo multistrato 1 per la realizzazione di una rete di distribuzione del fluido termoconvettore (rappresentata schematicamente con il riferimento 2 in figura 3) per un impianto idrotermosanitario (rappresentato schematicamente con riferimento 3 in figura 3). Secondo l’esempio mostrato in figura 1, il tubo 1 ha un asse A, una prima estremità 4 e una seconda estremità 5. Il tubo 1 è di tipo multistrato e può essere disposto secondo una direzione rettilinea oppure curva a seconda delle esigenze del costruttore. Analizzando gli strati, dall’interno verso l’esterno, il tubo dell’esempio di figura 1 comprende:
- un corpo tubolare 6 interno realizzato in materiale plastico che definisce il canale di passaggio del fluido termoconvettore e che forma lo strato interno del tubo 1; - un primo strato intermedio adesivo 7 (ossia in materiale collante);
- uno strato di rinforzo 12 realizzato in alluminio;
- un secondo strato intermedio adesivo 8;
- un corpo tubolare esterno 9 realizzato in materiale plastico che forma lo strato esterno del tubo 1.
In figura 1 è visibile anche una striscia di materiale conduttore 10 (in alluminio) disposta fra il secondo strato intermedio adesivo 8 e lo strato esterno 9 del tubo 1. Tale striscia di materiale conduttore 10, come tutti gli altri strati, si estendono sostanzialmente dalla prima estremità 4 alla seconda estremità 6 e in figura 1 sono mostrati in posizione intermedia solo per semplicità espositiva.
La figura 2 mostra una vista schematica in sezione del tubo multistrato di figura 1 lungo un piano ortogonale all’asse A del tubo 1. In tale esempio è visibile come il tubo 1 comprenda tre strisce di materiale conduttore 10 disposte parallele all’asse A ed equidistanziate angolarmente fra loro (ossia a 120° una dall’altra). In corrispondenza di tali strisce non è previsto alcun inspessimento del tubo 1, semplicemente in tali posizioni lo spessore dello strato esterno 9 ridotto in modo tale da consentire la facile accessibilità ai conduttori 10 quando richiesto. Le proporzioni degli strati di figura 2 sono solo schematici e non rispecchiano le reali proporzioni (per esempio gli strati adesivi nella realtà sono molto minori degli strati interno ed esterno in materiale plastico).
La figura 3 mostra una vista schematica di un esempio non limitativo di un impianto idrotermosanitario 3 in cui la rete di distribuzione 2 del fluido termoconvettore è realizzato con una pluralità di tubi multistrato 1 secondo la presente invenzione. In questo esempio l’impianto comprende una centrale termica o frigorifera 13 dalla quale parte un primo tubo 1 di una rete di distribuzione 2 del fluido termoconvettore. La rete 2 di figura 1 è inoltre dotata di due ulteriori secondi tubi 1 a T rispetto al precedente. Naturalmente questo è solo un semplice esempio di una rete di distribuzione 2 che può essere di qualsiasi geometria e lunghezza. Ad ogni secondo tubo 1 è associato un termoconvettore 14, al primo tubo 1 è associata una pompa 17 e ad uno dei due secondi tubi un sensore di temperatura 15. I termoconvettori 14, il sensore 15 e la pompa 17 sono solo esempi di dispositivi elettromeccanici già attualmente in uso nei noti impianti idrotermosanitario. La novità della presente invenzione è l’alimentazione elettrica dei termoconvettori 14, del sensore 15 e della pompa 17 non avviene tramite una rete dedicata di alimentazione elettrica ma sono connessi elettricamente al conduttore 10 del tubo 1 e alimentati tramite corrente circolante proprio del conduttore (il generatore di corrente non è stato rappresentato per semplicità ma è presente e connesso ad un’estremità del conduttore 10). Naturalmente fra i tubi 1 vi è continuità idraulica ed elettrica. Il riferimento 18 indica la connessione fisica fra tali dispositivi e i tubi 1 mentre le frecce 11 il passaggio del segnale elettrico di alimentazione. Alcuni dispositivi, per esempio il sensore 15, non solo riceve il segnale elettrico dal conduttore 10 ma a sua volta può immettere un segnale elettrico nel tubo 1 avente come destinatario la centralina 16. Il riferimento 19 indica tale passaggio di informazioni in forma di segnali elettrici dal sensore 15 al tubo 1 e con 21 il recapito di tale informazione dal tubo alla centralina 16. Alternativamente il sensore 15 può trasmettere il segnale direttamente alla centralina 16 via wireless (riferimento 20). La centralina 16 sulla base di programmi preimpostati o regolabili dall’utente provvede a comandare la pompa 17, la centrale 13 e i convettori 14. Il passaggio di tale comando dalla centralina ai convettori 14 (per esempio) può avvenire come passaggio diretto via wireless oppure il segnale elettrico di comando e controllo può essere introdotto nel tubo 1 (riferimento 22) per poi essere recapitato ai convettori 14 come segnale 11. In modo analogo anche la centrale 13 può dialogare direttamente con la centralina 16 (riferimento 23) oppure via il tubo 1. In conclusione si ribadisce che lo schema di figura 3 è solo un semplice esempio di attuazione dell’invenzione in cui l’aspetto principale è che almeno alcuni dei dispositivi elettromeccanici che compongono l’impianto sono alimentati da corrente circolare nei conduttori annegati nei tubi 1 come pure il segnale elettrico di controllo degli stessi può essere ad essi consegnato tramite i conduttori annegati nei tubi 1.
Risulta infine evidente che all’invenzione qui descritta possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un tubo (1) per la realizzazione di una rete di distribuzione (2) di un fluido termoconvettore, in particolare per un impianto idrotermosanitario (3), il tubo (1) avendo una prima estremità (4), una seconda estremità (5) e comprendendo: - un corpo tubolare (6) configurato per realizzare un canale di passaggio per il fluido termoconvettore; - almeno un conduttore (10) vincolato esternamente al corpo tubolare e che si estende dalla prima estremità (4) alla seconda estremità (5) del tubo (1), l’almeno un conduttore essendo configurato per trasportare un segnale elettrico (11) di alimentazione e/o di controllo per dispositivi elettromeccanici (14, 15, 17).
  2. 2. Tubo secondo la rivendicazione 1, in cui l’almeno un conduttore (10) è del tipo esternamente isolato elettricamente.
  3. 3. Tubo secondo la rivendicazione 2, in cui l’almeno un conduttore (10) comprende esternamente del collante ed è vincolato direttamente alla superfice esterna del corpo tubolare (6) oppure il tubo (1) comprende uno strato adesivo applicato esternamente al corpo tubolare (6) di supporto per cui l’almeno un conduttore (10).
  4. 4. Tubo secondo la rivendicazione 1, in cui il tubo (1) è un tubo multistrato e in cui corpo tubolare (6) è lo strato interno (6) configurato per entrare in contatto con il fluido termoconvettore, il tubo (1) inoltre comprendendo: - almeno uno strato intermedio adesivo (7, 8); - uno strato esterno protettivo (9); l’almeno un conduttore essendo disposto fra l’almeno uno strato intermedio adesivo (7, 8) e lo strato esterno protettivo (9).
  5. 5. Tubo come rivendicato nella rivendicazione 4, in cui il tubo comprende un primo (7) e un secondo (8) strato intermedio adesivo separati da uno strato intermedio di rinforzo (12); in cui: - il primo strato intermedio adesivo (7) è fra lo strato interno (6) e lo strato intermedio di rinforzo (12); - il secondo strato intermedio adesivo (8) è fra lo strato intermedio di rinforzo (12) e lo strato esterno (9); - l’almeno un conduttore (10) essendo fra il secondo strato intermedio adesivo (8) e lo strato esterno (9).
  6. 6. Tubo come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni conduttore (10) è realizzato in forma di una striscia di materiale conduttore.
  7. 7. Tubo come rivendicato nella rivendicazione 6, in cui il tubo (1) ha un asse (A); ogni striscia di materiale conduttore (10) estendendosi parallelamente all’asse (A) del tubo (1).
  8. 8. Tubo come rivendicato nella rivendicazione 7, in cui il tubo (1) comprende una pluralità di strisce di materiale conduttore (10) disposte angolarmente equidistanziate rispetto all’asse (A) del tubo (1).
  9. 9. Tubo come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, in cui il tubo (1) ha un asse (A); ogni striscia di materiale conduttore (10) estendendosi a spirale attorno all’asse (A) del tubo (1).
  10. 10. Tubo come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 4 a 9, in cui lo strato esterno (9) è realizzato in materiale isolante elettricamente.
  11. 11. Impianto (3), in particolare impianto idrotermosanitario, comprendente: - una centrale termica o frigorifera (13) per il condizionamento termico di un fluido termoconvettore; - dispositivi terminali elettromeccanici (14), in particolare per il condizionamento termico; - una rete di distribuzione (2) del fluido termoconvettore che si sviluppa dalla centrale termica o frigorifera (13) ai dispositivi terminali elettromeccanici (14); - dispositivi di controllo (15, 17) configurati per controllare il funzionamento dell’impianto (3); - un’unità di controllo (16) configurata per coordinare fra loro la centrale termica o frigorifera (13), i dispositivi terminali elettromeccanici (14), e i dispositivi di controllo (15, 17); in cui la rete di distribuzione (2) del fluido termoconvettore comprende una pluralità di tubi (1) realizzati secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; i dispositivi terminali elettromeccanici (14) e/o i dispositivi di controllo (15, 17) essendo collegati elettricamente all’almeno un conduttore (10) dei tubi (1) per consentire l’alimentazione elettrica e il controllo elettrico dei dispositivi terminali elettromeccanici (14) e/o dei dispositivi di controllo (15, 17).
  12. 12. Metodo per la produzione di un tubo (1) per la realizzazione di una rete di distribuzione (2) di un fluido termoconvettore, in particolare per un impianto idrotermosanitario (3); il metodo comprendendo le fasi di: a) produrre un corpo tubolare (6) in un materiale configurato per essere in contatto con un fluido termoconvettore comprendente una prima estremità (4) e una seconda estremità (5); b) apporre esternamente al corpo tubolare (6) almeno un conduttore (10) che si estende dalla prima estremità (4) alla seconda estremità (5) del tubo (1) e configurato per trasportare un segnale elettrico (11) di alimentazione e/o di controllo per dispositivi elettromeccanici (14, 15, 17).
  13. 13. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 12, in cui il metodo comprende inoltre le fasi di: c) rivestire esternamente lo strato interno (6) con almeno uno strato intermedio di materiale adesivo (7, 8); d) rivestire esternamente l’almeno uno strato adesivo (7, 8) con un strato esterno protettivo (9); in cui la fase b) essendo realizzata fra la fase c) e la fase d).
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