ITMO20090074A1 - Essicatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili - Google Patents

Essicatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili Download PDF

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Description

“ESSICCATOIO PER MANUFATTI, PARTICOLARMENTE CERAMICHE, LATERIZI, RESINE, CEMENTI, PIETRE NATURALI E SIMILI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili. È noto che per la fabbricazione di manufati ceramici come laterizi e mattoni forati ma anche piastrelle, lastre, sanitari e simili, à ̈ spesso prevista una fase di essicazione tramite la quale à ̈ possibile asportare dai prodoti una prestabilita quantità di acqua ed umidità.
Questa fase di essicazione à ̈ comunemente svolta all’interno di particolari impianti denominati essiccatoi, di cui esistono diverse tipologie.
Una particolare tipologia consiste nei cosiddetti essiccatoi a funzionamento continuo, che sono costituiti da una camera a tunnel che si estende longitudinalmente ed à ̈ provvista di un’apertura estremale, attraverso la quale entrano i prodotti da essiccare, e di un’apertura opposta, attraverso la quale fuoriescono i prodotti essiccati.
Sulle pareti laterali della camera a tunnel sono previsti mezzi essiccatori ati a convogliare sui manufati un flusso di aria calda che permette di far evaporare l’acqua in eccesso all’interno dei prodotti ceramici.
Per il loto trattamento termico, i manufatti avanzano lungo l’essiccatoio tramite una serie di carrelli mobili che li supportano.
Siffatti impianti, tuttavia, presentano una serie di inconvenienti tra cui va annoverato il fatto che sovente la diffusione della corrente di aria calda al loro interno non à ̈ omogenea e distribuita uniformemente su tutti i manufatti sottoposti al trattamento.
La larghezza dei carrelli mobili all’ interno degli essiccatoi tradizionali, infatti, à ̈ molto grande e l’aria calda immessa nella camera a tunnel in corrispondenza delle pareti laterali de impianto non sempre à ̈ in grado di raggiungere in modo uniforme tutti i manufatti portati dai carrelli.
In particolare, i manufatti che sono disposti al centro dei carrelli e più lontani dalle pareti laterali dell’impianto sono sottoposti ad un’essiccazione più lenta e, talvolta, non sufficiente ad asportare l’umidità prestabilita, col rischio di compromettere seriamente le successive fasi di fabbricazione. A tali problematiche occorre inoltre aggiungere che nel caso in cui il trattamento venga effettuato su laterizi forati, ad esempio come tramezze e foratoni, non sempre la corrente d’aria calda viene indirizzata
dei fori dei prodotti, col rischio che l’essicazione al loro interno sia insufficiente e poco omogenea.
Per ovviare almeno parzialmente a questi inconvenienti, Ã ̈ nota una differente tipologia di essiccatoi a tunnel in cui le pareti laterali sono sensibilmente ravvicinate rispetto agli essiccatoi tradizionali precedentemente descritti.
In questa particolare tipologia di essiccatoi, i manufatti attraversano la camera a tunnel sopra a carrelli molto alti, provvisti di numerosi piani di appoggio orizzontali montati uno sopra all’altro.
In questo modo si riduce notevolmente la distanza media dei manufatti dalle pareti laterali dell’ essiccatoio, permettendo di sottoporli ad un’essicazione mediamente più uniforme.
Anche questa tipologia di essiccatoi, tuttavia, à ̈ afflitta da inconvenienti piuttosto gravi tra cui va annoverato il fatto che la notevole altezza dei carrelli determina inevitabilmente una grande instabilità dei piani di appoggio, soprattutto di quelli più elevati.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che la particolare conformazione di questi carrelli fa sì che essi risultino molto complessi e difficili da movimentare, con conseguenti limitazioni in termini di praticità ed efficienza d’uso.
Anche questi essiccatoi, del resto, lasciano insoluto il problema connesso alla necessità di essiccare i laterizi forati anche e soprattutto al loro interno. Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, che consenta di essiccare i prodotti ceramici in modo omogeneo ed uniforme, così che al termine del trattamento essi non presentino sensibili differenze nel grado di umidità residua al loro interno.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, che possa essere utilizzato in modo pratico, agevole e funzionale.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota n ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, caratterizzato dal fatto che comprende almeno due elementi modulari disposti in serie, ciascuno di detti elementi modulari comprendendo:
almeno una struttura di contenimento sagomata a definire almeno una camera a tunnel;
almeno un telaio di supporto atto a sostenere almeno un manufatto da essiccare e a definire almeno un piano di movimentazione di detto manufatto sostanzialmente lungo detti elementi modulari;
almeno un elemento soffiante ed almeno un elemento aspirante almeno parzialmente disposti all’ interno di ciascuno di detti elementi modulari ed atti a convogliare su detto manufatto un flusso di gas essiccante, in ciascuno di detti elementi modulari il volume di gas essiccante soffiato ed il volume di gas essiccante aspirato essendo sostanzialmente uguali tra loro.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 à ̈ una vista frontale di un elemento modulare dell’essiccatoio secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in sezione lungo il piano di traccia II - II di figura 1 ; la figura 3 Ã ̈ una vista in assonometria di un particolare delfiessiccatoio secondo il trovato;
la figura 4 à ̈ una vista prospettica di un elemento soffiante previsto nell’essiccatoio secondo il trovato;
la figura 5 à ̈ una vista laterale, schematica e parziale, dell’essiccatoio secondo il trovato in un’altra modalità operativa;
la figura 6 à ̈ una vista schematica di un possibile ciclo termico a cui sono sottoposti i manufatti nell’essiccatoio secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un essiccatoio per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili.
Utilmente, l’essiccatoio 1 à ̈ suddiviso in almeno due elementi modulari 2 assemblabili longitudinalmente in serie.
Il numero e la lunghezza degli elementi modulari 2 possono essere decisi preventivamente a seconda del tipo di essiccatoio 1 che si desidera ottenere; à ̈ facilmente intuibile, quindi, che tutte le caratteristiche e le proprietà che nella presente trattazione sono riferite specificatamente agli elementi modulari 2 possono essere riferite in modo del tutto equivalente anche all’essiccatoio 1 nella sua interezza.
Ogni elemento modulare 2 comprende una struttura di contenimento 3 in materiale sostanzialmente isolante che à ̈ sagomata a definire una pluralità di camere a tunnel 4 che si estendono longitudinalmente in orizzontale.
In ogni elemento modulare 2 le camere a tunnel 4 sono disposte una sopra all’altra e sono destinate ad essere attraversate da rispettive successioni di manufatti M da essiccare.
Una volta assemblato l’essiccatoio 1, le camere a tunnel 4 di un elemento modulare 2 risultano longitudinalmente allineate e sostanzialmente combaciami con le camere a tunnel 4 dell’elemento modulare 2 adiacente. L’essiccatoio 1, inoltre, à ̈ provvisto di una pluralità di telai di supporto 7 atti a sostenere i manufatti M all’interno delle camere a tunnel 4.
Più in dettaglio, per ogni camera a tunnel 4 i telai di supporto 7 definiscono un piano di movimentazione che permette di far avanzare i manufatti M lungo una direzione di avanzamento A che si estende sostanzialmente per tutta la lunghezza della camera a tunnel 4.
Nella particolare forma di attuazione del trovato illustrata nelle figure, i telai di supporto 7 sono costituiti da una serie di comici che sono inseribili in successione nelle camere a tunnel 4 lungo apposite guide di scorrimento 15 e che sono fatte avanzare tramite appositi sistemi spintori, non raffigurati.
Sul lato interno delle cornici 7 sono presenti una pluralità di stecche 7a orizzontali, per il supporto dei manufatti M; sul lato esterno, invece, le comici 7 sono dotate di ima pluralità di elementi motabili 7b impegnabili lungo le guide di scorrimento 15 per consentirne l’avanzamento.
Non si escludono tuttavia, alternative forme di realizzazione in cui i piani di movimentazione 7 consistano in una serie di mlliere motorizzate montate lungo le camere a tunnel 4, in cui la distanza tra un rullo e l’altro sia sufficientemente allargata per consentire l’essicazione dei manufatti M anche in corrispondenza della loro superficie inferiore.
Ogni elemento modulare 2 à ̈ provvisto di mezzi essiccatori 8 disposti all’ interno della struttura di contenimento 3 ed atti a convogliare sui manufatti M un flusso di gas essiccante.
Il gas essiccante à ̈ preferibilmente aria riscaldata ad una prestabilita temperatura e con un prestabilito livello di umidità; sono possibili, tuttavia, alternative forme di realizzazione in cui il gas essiccante sia diverso dall’ aria.
Utilmente, i mezzi essiccatori 8 comprendono una pluralità di elementi soffianti 9, destinati a soffiare l’aria calda verso i manufatti M all’interno delle camere a tunnel 4, ed una pluralità di elementi aspiranti 10, per aspirare l’aria calda dall’intemo delle camere a tunnel 4 ed inviarla verso l’esterno e/o farla ricircolare all’intemo.
In particolare, gli elementi soffianti 9 e gli elementi aspiranti 10 sono definiti da corrispondenti corpi tubolari, che sono provvisti di una serie di aperture laterali 11 per il passaggio del gas essiccante e che sono disposti sostanzialmente paralleli ai piani di movimentazione 7 ed ortogonali alla direzione di avanzamento A.
Nella particolare forma di attuazione del trovato illustrata nelle figure i corpi tubolari 9 e 10 hanno forma cilindrica a sezione circolare, ma non si escludono alternative forme di realizzazione in cui siano sagomati diversamente.
Alcuni elementi soffianti 9 ed alcuni elementi aspiranti 10 sono collocati tra due camere a tunnel 4 disposte una sopra all’altra e sono atti a cooperare con entrambe le camere; a tale scopo i corpi tubolari che li costituiscono sono provvisti di due serie di aperture laterali 11, una serie per la camera a tunnel 4 sottostante ed una serie per la camera a tunnel 4 sovrastante.
Per ciascuna camera a tunnel 4, alcuni elementi soffianti 9 e alcuni elementi aspiranti 10 sono disposti sopra al piano di movimentazione 7 mentre altri elementi soffianti 9 e altri elementi aspiranti 10 sono disposti sotto al piano di movimentazione 7.
Più in dettaglio, ogni elemento soffiante 9 à ̈ disposto verticalmente allineato ad un elemento aspirante 10, in modo da risultare uno sopra all’altro da parti opposte rispetto al corrispondente piano di movimentazione 7.
Gli elementi soffianti 9 e gli elementi aspiranti 10 sono distribuiti sostanzialmente alternati tra loro anche nel senso longitudinale dell’essiccatoio, ossia lungo la direzione di avanzamento A.
A tale proposito si sottolinea che nella presente trattazione l’alternanza tra gli elementi soffianti 9 e gli elementi aspiranti 10 significa che rispetto ad una vista laterale dell’essiccatoio 1 (figure 2 e 5), essi risultano disposti sostanzialmente a scacchiera, con elementi soffianti 9 alternati ad elementi aspiranti 10 sia in orizzontale che in verticale.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui essi siano distribuiti diversamente, ad esempio in modo asimmetrico con una quantità di elementi soffianti 9 maggiore rispetto al numero di elementi aspiranti 10, o viceversa.
Vantaggiosamente, i corpi tubolari che costituiscono gli elementi soffianti 9 e gli elementi aspiranti 10 sono ruotabili attorno al proprio asse per orientare il flusso di aria calda, uscente o entrante attraverso le aperture laterali 11.
In questo modo il flusso di aria calda attraverso le aperture laterali 11 può essere indirizzato lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ai piani di movimentazione 7, come ad esempio illustrato in figura 2, oppure lungo una direzione sostanzialmente obliqua, come in figura 5.
Nel primo caso (figura 2), l’essiccatoio 1 risulta particolarmente efficace per essiccare laterizi forati M, che possono essere distribuiti sui telai di supporto 7 con i propri fori F disposti verticalmente.
Tale disposizione da un lato risulta ottimale per garantire il miglior appoggio possibile sul piano di movimentazione 7.
In questo modo, infatti, il peso dei manufatti M si scarica perfettamente sul piano di movimentazione 7 e i manufatti M non presentano parti a sbalzo rispetto alla loro base di appoggio, come invece si verificherebbe se la loro disposizione fosse quella con fori orizzontali; ciò permette di evitare indesiderate deformazioni e collassi dell’impasto ceramico ancora umido e, quindi, molto tenero.
Dall’altro lato, la particolare disposizione dei laterizi forati M con fori verticali permette di dirigere il flusso di aria calda uscente dagli elementi soffianti 9 proprio all’interno dei manufatti M, assicurandone un trattamento di essicazione molto uniforme ed omogeneo, per poi aspirare il gas essiccante in corrispondenza degli elementi aspiranti 10 disposti immediatamente sopra e/o sotto agli elementi soffianti 9.
Nel caso, invece, di aria calda indirizzata lungo una direzione sostanzialmente obliqua ai piani di movimentazione 7 (figura 5), l’essiccatoio 1 risulta particolarmente efficace per essiccare manufatti M pieni.
In questa modalità operativa il flusso di aria calda uscente dagli elementi soffianti 9 viene indirizzato a lambire le superfici superiore ed inferiore dei manufatti M e, quindi, raccolto dagli elementi aspiranti 10 contigui.
Vantaggiosamente, gli elementi soffianti 9 di ogni elemento modulare 2 sono disposti in comunicazione fluidica con uriintercapedine di alimentazione 12 che permette di rifornire gli elementi soffianti 9 con l’aria calda da immettere nelle camere a tunnel 4.
Utilmente l’intercapedine di alimentazione 12 à ̈ disposta in corrispondenza di una parete laterale della struttura di contenimento 3 e si estende parallelamente ad essa per tutta l’estensione dell’elemento modulare 2 per fungere, in pratica, da collettore di ingresso del aria calda.
A tale scopo l’intercapedine di alimentazione 12 à ̈ posta in sovrapressione rispetto alla pressione dell’aria all’intemo delle camere a tunnel 4, in modo che Paria calda venga spinta dall’ intercapedine di alimentazione 12 verso gli elementi soffianti 9 e, attraverso le relative aperture laterali 11, all’ interno delle camere a tunnel 4.
Analogamente ogni elemento modulare 2 comprende anche un’intercapedine di raccolta 13 per il recupero del gas essiccante, che à ̈ posta in comunicazione fluidica con gli elementi aspiranti 10.
L’intercapedine di raccolta 13 à ̈ collocata in corrispondenza della parete laterale della struttura di contenimento 3 opposta all’intercapedine di alimentazione 12 e, in pratica, funge da collettore di uscita del gas essiccante.
L’intercapedine di raccolta 13 à ̈ posta in depressione rispetto alla pressione all’ interno delle camere a tunnel 4 in modo che l’aria nelle camere a tunnel 4 venga aspirata attraverso le aperture laterali 11 degli elementi aspiranti 10 e si raccolga ne intercapedine di raccolta 13.
Da intercapedine di raccolta 13, il gas essiccante ormai raffreddato può essere disperso nell’ambiente (ciclo aperto) o destinato ad essere nuovamente riscaldato ed inviato all’ intercapedine di alimentazione 12 (ciclo chiuso).
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione della presente invenzione in cui l’intercapedine di alimentazione 12 e l’intercapedine di raccolta 13 siano sostituite da rispettivi collettori tubolari atti a mettere in comunicazione fluidica gli elementi soffianti 9 e gli elementi aspiranti 10. In ogni caso, tutti gli elementi modulari 2 dell’essiccatoio 1 presentano una propria centrale termica atta a riscaldare l’aria e a mantenerla a prestabiliti valori di umidità e temperatura.
Ogni elemento modulare 2 dell’essiccatoio 1, in pratica, à ̈ registrabile individualmente rispetto agli altri per regolare la temperatura, l’umidità e la pressione dell’aria che viene soffiata e aspirata.
A tale scopo occorre sottolineare che in ciascuno degli elementi modulari 2 il volume di gas essiccante complessivamente soffiato ed il volume di gas essiccante complessivamente aspirato sono sostanzialmente uguali tra loro. In altre parole, ogni elemento modulare 2 à ̈ atto ad immettere e ad aspirare nelle camere a tunnel 4 una quantità prestabilita di aria, che può differire anche sensibilmente rispetto alla quantità immessa e aspirata negli altri elementi modulari 2.
In questo modo le condizioni igrometriche e termiche all’interno di ciascun elemento modulare 2 possono risultare anche molto differenti rispetto a quelle degli elementi modulari adiacenti, senza tuttavia influenzare gli altri elementi modulari e/o da essi essere influenzate.
L’effettivo trattamento termico di essicazione cui sono sottoposti i manufatti M à ̈ quindi definito complessivamente dal passaggio dei manufatti M da un elemento modulare 2 all’altro.
L’essiccatoio 1, ad esempio, può essere ottenuto per assemblaggio di 10-15 elementi modulari 2 in serie così da ottenere una curva di essiccazione 14 (illustrata schematicamente in figura 5) particolarmente precisa e con sensibilità alle variazioni di temperatura ed umidità molto elevata.
Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, l’essiccatoio secondo l’invenzione consente di ottimizzare lo scambio termico tra i manufatti da essiccare e la corrente di gas essiccante, permettendo di essiccare i prodotti ceramici in modo omogeneo ed uniforme tramite un impianto pratico, agevole e funzionale.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Essiccatoio (1) per manufatti, particolarmente ceramiche, laterizi, resine, cementi, pietre naturali e simili, caratterizzato dal fatto che comprende almeno due elementi modulari (2) disposti in serie, ciascuno di detti elementi modulari (2) comprendendo: almeno una struttura di contenimento (3) sagomata a definire almeno una camera a tunnel (4); almeno un telaio di supporto (7) atto a sostenere almeno un manufatto (M) da essiccare e a definire almeno un piano di movimentazione di detto manufatto (M) sostanzialmente lungo detti elementi modulari (2); almeno un elemento soffiante (9) ed almeno un elemento aspirante (10) almeno parzialmente disposti all’interno di ciascuno di detti elementi modulari (2) ed atti a convogliare su detto manufatto (M) un flusso di gas essiccante, in ciascuno di detti elementi modulari (2) il volume di gas essiccante soffiato ed il volume di gas essiccante aspirato essendo sostanzialmente uguali tra loro.
  2. 2) Essiccatoio (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto elemento soffiante (9) e detto elemento aspirante (10) à ̈ disposto sostanzialmente sopra a detto piano di movimentazione (7) e l’altro tra detto elemento soffiante (9) e detto elemento aspirante (10) à ̈ disposto sotto a detto piano di movimentazione (7).
  3. 3) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento soffiante (9) e detto elemento aspirante (10) sono disposti sostanzialmente allineati uno sopra all’altro da parti opposte di detto piano di movimentazione (7).
  4. 4) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto elemento soffiante (9) e detto elemento aspirante (10) comprende almeno un corpo tubolare che à ̈ provvisto di almeno un’apertura laterale (11) e che à ̈ disposto sostanzialmente parallelo a detto piano di movimentazione (7) e trasversale alla direzione di avanzamento (A) di detto manufatto (M) su detto piano di movimentazione (7).
  5. 5) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare à ̈ ruotabile attorno al proprio asse per orientare il flusso di detto gas essiccante attraversante detta apertura laterale (11).
  6. 6) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il flusso di detto gas essiccante attraverso detta apertura laterale (11) à ̈ diretto lungo una direzione sostanzialmente ortogonale a detto piano di movimentazione (7).
  7. 7) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il flusso di detto gas essiccante attraverso detta apertura laterale (1 1) à ̈ diretto lungo una direzione sostanzialmente obliqua rispetto a detto piano di movimentazione (7).
  8. 8) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti elementi modulari (2) comprende almeno un’intercapedine di alimentazione (12) di detto gas essiccante disposta in corrispondenza di almeno una parete laterale di detta struttura di contenimento (3) e posta in comunicazione fluidica con detto elemento soffiante (9).
  9. 9) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta intercapedine di alimentazione (12) à ̈ posta in sovrapressione rispetto alla pressione all’ interno di detta camera a tunnel (4)-10) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti elementi modulari (2) comprende almeno un’intercapedine di raccolta (13) di detto gas essiccante disposta in corrispondenza di almeno una parete laterale di detta struttura di contenimento (3) e posta in comunicazione fluidica con detto elemento aspirante (10). 11) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta intercapedine di raccolta (13) à ̈ posta in depressione rispetto alla pressione all’ interno di detta camera a tunnel (4). 12) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi modulari (2) comprende una pluralità di dette camere a tunnel (4) disposte una sopra all’altra, almeno uno tra detto elemento soffiante (9) e detto elemento aspirante (10) essendo disposto tra due di dette camere a tunnel (4) ed atto a co-operare con entrambe. 13) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di detti elementi soffianti (9) e di detti elementi aspiranti (10). 14) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi soffianti (9) e detti elementi aspiranti (10) sono sostanzialmente alternati tra loro. 15) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi soffianti (9) e detti elementi aspiranti (10) sono disposti sia sopra che sotto a detto piano di movimentazione (7). 16) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio di supporto (7) comprende almeno una cornice di appoggio di detti manufatti che à ̈ inseribile in detta camera a tunnel (4) lungo guide di scorrimento (15). 17) Essiccatoio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio di supporto (7) comprende una rulliera motorizzata montata lungo detta camera a tunnel (4).
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