ITMO20080324A1 - Attrezzatura per il trattamento termico di manufatti, particolarmente in materiale ceramico - Google Patents

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ITMO20080324A1
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radiant
jacket
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burner
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IT000324A
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Alberto Benfenati
Fabio Corradini
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Ancora Spa
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Description

"ATTREZZATURA PER IL TRATTAMENTO TERMICO DI MANUFATTI, PARTICOLARMENTE IN MATERIALE CERAMICO".
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un'attrezzatura per il trattamento termico di manufatti, particolarmente in materiale ceramico.
Con particolare, ma non esclusivo riferimento al settore ceramico, la lavorazione di manufatti del tipo di piastrelle, sanitari e laterizi, prevede l'esecuzione di diverse fasi in ambiente riscaldato e controllato quali, in particolare, l'essiccamento e la cottura.
Come noto la fase di essiccamento consiste nel mantenere i manufatti ceramici già foggiati in un ambiente riscaldato per il tempo necessario ad ottenere l'evaporazione, almeno parziale, della quota d'acqua in essi contenuta.
Gli essiccatoi noti sono generalmente costituiti da una camera a temperatura controllata in cui viene immessa una corrente d'aria calda e secca che investe i manufatti da essiccare cedendo loro calore, essenzialmente, per convezione e da cui viene estratta aria fredda ed umida. Tali essiccatoi possono essere a funzionamento continuo o discontinuo. Nel primo caso la camera riscaldata à ̈ conformata a tunnel e viene attraversata dai manufatti caricati su opportuni trasportatori dall'ingresso verso l'uscita; nel secondo caso, invece, la camera riscaldata à ̈ dotata di un'unica apertura per introdurre e prelevare i manufatti che vengono mantenuti fermi durante il trattamento .
Altresì, la fase di cottura consiste in un ulteriore riscaldamento dei manufatti già essiccati ad ottenere la completa evaporazione dell'acqua in essi contenuta e le trasformazioni chimico-fisiche necessarie che portano l'impasto e l'eventuale rivestimento ad acquisire le proprietà richieste al prodotto ceramico finito. I forni impiegati per la cottura sono essenzialmente costituiti da una camera riscaldata che può essere dotata di un'unica apertura (forni discontinui) o conformata a tunnel (forni continui).
Per ottenere la propagazione del calore tali attrezzature impiegano bruciatori che sono essenzialmente costituiti da un corpo collettore in comunicazione con un'unità di alimentazione di un combustibile gassoso, che fuoriesce da una testa di combustione in corrispondenza della quale sono previsti uno o più elettrodi per lo sviluppo ed il controllo della fiamma, e con un'unità di alimentazione di un comburente gassoso (aria), che investe la suddetta testa. La fiamma può essere mantenuta libera, ovvero essere confinata in condotti tubolari aperti aventi un'estremità prossimale associata al corpo collettore e un'estremità distale aperta per la fuoriuscita dei fumi di combustione.
Il calore sviluppato da tali bruciatori viene, quindi, trasmesso ai manufatti in lavorazione essenzialmente mediante convezione.
Queste attrezzature note non sono scevre di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che la trasmissione del calore per convezione necessita di tempi di processo relativamente lunghi, che penalizzano l'efficienza complessiva del ciclo produttivo e incrementano il consumo di combustibile. Si fa notare che nel caso di attrezzature di tipo continuo i tempi di processo sono direttamente proporzionali agli ingombri lineari delle attrezzature stesse. L'aumento degli ingombri di tali attrezzature può rendere difficoltoso reperire un sito ove ubicarle, oltre a comportare maggiori costi di acquisto e di installazione .
Inoltre, tali bruciatori non consentono di ottenere una distribuzione uniforme di temperatura in camera in quanto la presenza della fiamma libera o di lingue di fuoco, fuoriuscenti dalle aperture dei bruciatori a fiamma confinata, direttamente in camera provocano un picco di temperatura in corrispondenza delle stesse, che rischia di danneggiare i manufatti trattati.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un’attrezzatura per il trattamento termico di manufatti, particolarmente in materiale ceramico, che consenta ottimizzare l'efficienza di scambio termico con i manufatti in lavorazione consentendo di minimizzare i tempi di processo, i costi legati al consumo di combustibile e gli ingombri dell'attrezzatura stessa, particolarmente in caso di funzionamento a ciclo continuo.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato à ̈ quello di ottenere una distribuzione uniforme della temperatura e del flusso di fumi di combustione che investono i manufatti in lavorazione.
Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di proporre un'attrezzatura la cui installazione non comporti difficoltà nel reperimento o nella predisposizione del sito ove ubicarla.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dalla presente attrezzatura per il trattamento termico di manufatti, particolarmente in materiale ceramico, comprendente almeno una camera riscaldata dotata di almeno un'apertura per l'introduzione di almeno un manufatto ceramico da trattare e di almeno una apertura per l'estrazione di detto almeno un manufatto trattato e mezzi di trasmissione del calore a detto almeno un manufatto, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono almeno un bruciatore a tubo radiante provvisto di almeno una luce di evacuazione dei fumi di combustione in comunicazione con l'interno di detta camera ad ottenere una propagazione del calore per irraggiamento e per convezione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un'attrezzatura per il trattamento termico di manufatti in materiale ceramico, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una schematica vista in sezione trasversale di un'attrezzatura secondo il trovato che impiega una prima tipologia di bruciatore con tubo radiante,-la figura 2 Ã ̈ una schematica vista su scala ingrandita di un particolare di figura 1 relativo al bruciatore;
la figura 3 Ã ̈ una schematica vista assonometrica in esploso relativa ai mezzi di regolazione del posizionamento della luce di evacuazione dei fumi di combustione del bruciatore rappresentato nelle figure precedenti;
la figura 4 Ã ̈ una schematica vista in pianta, parzialmente sezionata, di una prima forma di attuazione dell'attrezzatura secondo il trovato dotata della prima tipologia di bruciatore;
la figura 5 Ã ̈ una schematica vista in pianta, parzialmente sezionata, di una seconda forma di attuazione dell'attrezzatura secondo il trovato dotata della prima tipologia di bruciatore;
la figura 6 Ã ̈ una schematica vista in sezione trasversale di un'ulteriore attrezzatura secondo il trovato che impiega una seconda tipologia di bruciatore con tubo radiante,-la figura 7 Ã ̈ una schematica vista in assonometria del tubo radiante del bruciatore di figura 6;
la figura 8 Ã ̈ una schematica vista dal basso verso l'alto del tubo radiante di figura 7;
la figura 9 Ã ̈ una schematica vista in pianta, parzialmente sezionata, di una terza forma di attuazione dell'attrezzatura secondo il trovato dotata della seconda tipologia di bruciatore;
la figura 10 Ã ̈ una schematica vista in pianta, parzialmente sezionata, di una quarta forma di attuazione dell'attrezzatura secondo il trovato dotata della seconda tipologia di bruciatore.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicata globalmente con 1 un'attrezzatura per il trattamento termico di manufatti M, particolarmente in materiale ceramico, del tipo di piastrelle, sanitari, laterizi e simili.
L'attrezzatura 1 comprende almeno una camera 2 riscaldata e dotata di almeno un'apertura 3 per l'introduzione di almeno un manufatto M da trattare e di almeno un'apertura 4 per l'estrazione del manufatto M trattato.
L'attrezzatura 1 prevede, inoltre, mezzi di trasmissione di calore al manufatto M che consistono in almeno un bruciatore 5 dotato di tubo radiante 6 inserito nella camera 2 e provvisto di almeno una luce di evacuazione 7 dei fumi di combustione in comunicazione con l'interno della camera stessa ad ottenere una propagazione del calore mista sia per irraggiamento, che per convezione. In una preferita forma di attuazione, la luce di evacuazione 7 Ã ̈ direttamente posizionata all'interno della camera 2, ma non si esclude che possa essere disposta esternamente alla camera stessa e in comunicazione con essa attraverso opportuni condotti di passaggio dei fumi di combustione.
Il bruciatore 5 comprende un corpo collettore 8 dotato di una bocca 8a di immissione di almeno un combustibile gassoso, del tipo di gas metano, e di una bocca 8b di immissione di almeno un comburente gassoso, del tipo di aria, associate a rispettive unità di alimentazione non rappresentate perchà ̈ di tipo noto.
Il bruciatore 5 prevede, inoltre, una testa di combustione 9 associata in comunicazione con il corpo collettore 8 mediante un condotto 10 per l'alimentazione del combustibile e dotata di un elettrodo di accensione 11 e di un dispositivo di controllo fiamma 12, del tipo di un secondo elettrodo.
Il tubo radiante 6 comprende una camicia radiante 13 dotata di un’estremità prossimale 13a associata al corpo collettore 8 e di una estremità distale 13b, alla cui parete laterale à ̈ associata la luce di evacuazione 7. La testa di combustione 9 à ̈ alloggiata all'interno della camicia radiante 13. La luce di evacuazione 7, preferibilmente, à ̈ costituita da un foro definito direttamente sulla parete laterale della camicia radiante 13.
Opportunamente, il bruciatore 5 à ̈ di tipo autorecuperativo; la testa di combustione 9, infatti, à ̈ disposta lungo la camicia radiante 13 distanziata dalla relativa estremità prossimale 13a ad ottenere uno scambio termico in controcorrente dai fumi di combustione al comburente alimentato verso la testa stessa.
Vantaggiosamente, il bruciatore 5 à ̈ dotato di mezzi di regolazione 14 del posizionamento della luce di evacuazione 7 per il direzionamento del flusso dei fumi di combustione rispetto al manufatto M (figura 3). In particolare, tali mezzi di regolazione 14 comprendono una flangia 15 anulare associata all'estremità prossimale 13a e dotata di un perno 16 sporgente dalla faccia della flangia stessa rivolta verso la camicia radiante 13 in posizione diametralmente coincidente rispetto alla luce di evacuazione 7. I mezzi di regolazione 14 comprendono, inoltre, una piastra 17 di fissaggio della camicia radiante 13 al corpo collettore 8 dotata di un foro centrale 18 in cui à ̈ inserita passante la camicia radiante stessa e sulla cui periferia sono definite una pluralità di sedi 19 in cui à ̈ alternativamente inseribile il perno 16. La piastra 17 à ̈, inoltre, provvista di una pluralità di fori passanti 20 per l'inserimento di mezzi a vite, non rappresentati, di collegamento al corpo collettore 8.
Nella forma di attuazione rappresentata, la piastra 17 à ̈ dotata di nove sedi 19, che sono distribuite su una semicirconferenza in corrispondenza del perimetro inferiore del foro centrale 18 e sono simmetricamente disposte rispetto ad un piano verticale passante per l'asse longitudinale della camicia radiante 13, a ciascuno delle quali corrisponde un differente posizionamento angolare della luce di evacuazione 7 rispetto all'asse longitudinale della camicia radiante stessa e, quindi, una differente orientazione della direzione di uscita dei fumi di combustione dalla luce di evacuazione stessa rispetto al manufatto M. Si fa notare che la direzione di uscita dei fumi à ̈, preferibilmente, orizzontale o diretta verso il basso, il bruciatore 5 essendo disposto al di sopra del manufatto M.
Il bruciatore 5 Ã ̈ disposto con il corpo collettore 8 sporgente all'esterno della camera 2 e con il tubo radiante 6 supportato al suo interno da almeno una prima parete 2a delimitante la camera stessa .
L'attrezzatura 1 prevede, inoltre, mezzi di supporto 21 del tubo radiante 6 che sono cooperanti con l'estremità distale 13b e sono associati ad una seconda parete 2b delimitante la camera 2, contrapposta alla prima parete 2a.
La camicia radiante 13 comprende, quindi, un codolo 22 sporgente dall'estremità distale 13b e i mezzi di supporto 21 prevedono una corrispondente sede in cui à ̈ inserito il codolo stesso.
In un'alternativa forma di attuazione, non rappresentata, possono essere previsti mezzi di sospensione del tubo radiante 6 all'interno della camera 2 cooperanti con la camicia radiante 13 in prossimità dell'estremità distale 13b.
Vantaggiosamente, la camicia radiante 13 ha estensione sostanzialmente dello stesso ordine di grandezza della dimensione della camera 2.
I mezzi di trasmissione, preferibilmente, comprendono una pluralità di bruciatori 5 disposti con i relativi tubi radianti 6 a due, a due contrapposti a uniformare la temperatura all'interno della camera 2.
L'attrezzatura 1 può essere a funzionamento intermittente (figure 4 e 9) con le aperture 3 e 4 tra loro coincidenti, ovvero a funzionamento in continuo (figure 5 e 10), con la camera 2 conformata a tunnel, a sviluppo orizzontale o verticale, e mezzi di trasferimento 23, del tipo di una rulliera o altro trasportatore continuo di tipo noto, di una pluralità di manufatti M dall'apertura 3 di ingresso verso l'apertura 4 di uscita. In quest'ultimo caso i bruciatori 5 sono disposti trasversalmente alla direzione di attraversamento della camera 2.
L'attrezzatura 1, infine, può realizzare, ad esempio, un trattamento di cottura o di essiccamento dei manufatti M, sia allo stato crudo, che allo stato cotto.
In una possibile forma di<â– >attuazione (figure 1-5) l'attrezzatura 1 impiega una prima tipologia di bruciatore 5, il cui tubo radiante 6 comprende una camicia interna 24 disposta internamente alla camicia radiante 13 e ad essa solidale a definire un'intercapedine 25 di passaggio dei fumi di combustione tra le camicie stesse, avente un'estremità prossimale 24a associata al corpo collettore 8 per l'alimentazione del comburente e dotata di almeno un'apertura 26 di passaggio dei fumi di combustione nell'intercapedine 25 in prossimità dell'estremità distale 24b. La testa di combustione 9 à ̈ alloggiata internamente alla camicia interna 24 distanziata dalla relativa estremità prossimale 24a.
La luce di evacuazione 7 à ̈ associata alla parete laterale della camicia radiante 13 in corrispondenza della relativa estremità prossimale 13a .
Il bruciatore 5 può, inoltre, prevedere elementi deflettori 27 disposti tra il condotto 10 e la camicia interna 24 a conferire un moto elicoidale al flusso di comburente. Sulla parete esterna della camicia interna 24 à ̈ definito un profilo 28 elicoidale a conferire un moto elicoidale al flusso di fumi di combustione lungo l'intercapedine 25.
Nelle figure la camicia radiante 13 e la camicia interna 24 hanno sviluppo lineare, ma non si esclude che possano essere diversamente conformate .
La camicia interna 24 Ã ̈ disposta concentrica rispetto alla camicia radiante 13 e il condotto 10 giace lungo l'asse longitudinale della camicia interna 24.
In un'alternativa forma di realizzazione (non rappresentata) ciascun bruciatore 5 può prevedere una pluralità di luci di evacuazione 7 distribuite sulla parete laterale della camicia radiante 13 almeno in corrispondenza della relativa estremità prossimale 13a.
In un'ulteriore forma di realizzazione (figure 6-10), l'attrezzatura 1 impiega un seconda tipologia di bruciatore 5 che prevede una pluralità di luci di evacuazione 7 distribuite in una regione della parete laterale della camicia radiante 13 compresa tra la testa di combustione 9 e la relativa estremità distale 13a, e preferibilmente distanziata dalla testa di combustione stessa ad evitare la fuoriuscita di lingue di fuoco attraverso le luci di evacuazione 7 in prossimità della zona di innesco della combustione.
Le luci di evacuazione 7 presentano ampiezza crescente verso l'estremità distale 13a, in modo da evitare la fuoriuscita di lingue di fuoco attraverso le stesse, particolarmente in prossimità della testa di combustione 9.
Ancora la regione in cui sono distribuite le luci di evacuazione 7 ha estensione trasversale, rispetto allo sviluppo longitudinale della camicia radiante 13, crescente verso l'estremità distale 13a ad uniformare la portata di fumi di combustione in uscita dalle stesse, tenuto conto delle perdite di carico che si verificano allontanandosi dalla zona di innesco della combustione. Tale regione ha, quindi, estensione in pianta sostanzialmente trapezoidale, o in alternativa triangolare, divergente verso l'estremità distale 13b.
Infine, tale regione ha estensione longitudinale almeno pari alla metà delle lunghezza della camicia radiante 13, in modo da oltrepassare la linea di mezzeria (indicata con L nelle figure) della camera 2. In questo modo, disponendo nella camera 2 una pluralità di bruciatori 5 aventi i relativi tubi radianti 6 a due, a due contrapposti, ogni coppia di bruciatori 5 consecutivi realizza una distribuzione di luci di evacuazione 7 sull'intera larghezza della camera 2.
In un'alternativa forma di attuazione, non rappresentata, la camicia radiante 13 può prevedere un'asola in corrispondenza di detta regione a cui à ̈ sovrapposta una rete i cui interstizi definiscono le luci di evacuazione 7. Il funzionamento del presente trovato à ̈ il seguente .
Nel caso di impiego della prima tipologia di bruciatore 5, il combustibile ed il comburente alimentati lungo la camicia interna 24 sviluppano la fiamma in corrispondenza della testa di combustione 9 a valle della quale si propagano i fumi di combustione lungo la camicia interna stessa verso l'estremità distale 24b e da questa, attraverso l'apertura 26, lungo l'intercapedine 25 verso l'estremità prossimale 13a, fino a fuoriuscire dalla luce di evacuazione 7.
Lungo il tratto di tubo radiante 6 che va dalla zona di innesco della combustione fino all'estremità distale 13b, il calore dei fumi di combustione che attraversano l'intercapedine 25 viene trasmesso al manufatto M per irraggiamento a seguito del riscaldamento della camicia radiante 13 .
Nel tratto di tubo radiante 6 compreso tra l'estremità prossimale 13a e la zona di innesco della combustione, invece, il calore dei fumi di combustione che attraversano l'intercapedine 25 viene ceduto, in parte, al manufatto M per irraggiamento e, in parte, al comburente che attraversa la camicia interna 24 preriscaldandolo. L'immissione nella camera 2 dei fumi di combustione attraverso la luce di evacuazione 7 realizza, inoltre, un cessione di calore al manufatto M per convezione.
Qualora l'attrezzatura 1 impieghi bruciatori 5 della seconda tipologia, il comburente à ̈ alimentato direttamente entro la camicia radiante 13 e il tratto di tubo radiante 6 a valle della zona di innesco della combustione cede calore al manufatto M per irraggiamento, mentre il tratto compreso tra l'estremità prossimale 13a e la testa di combustione 9 realizza anche il preriscaldamento del comburente, che riceve calore sia dai fumi di combustione all'interno della camicia radiante 13, con cui si miscela, sia dalla camera 2.
Contemporaneamente, i fumi di combustione in uscita dalle luci di evacuazione 7 trasferiscono calore al manufatto M per convezione.
In entrambi i funzionamenti, la disposizione dei bruciatori 5 con i relativi tubi radianti 6 contrapposti consente di uniformare la distribuzione della temperatura nella camera 2. Si fa notare che il numero, il dimensionamento ed il posizionamento delle luci di evacuazione 7 consentono di regolare la quota di calore ceduta per convezione, rispetto a quella ceduta per irraggiamento .
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che l'attrezzatura secondo il trovato consente di incrementare l'efficienza di scambio termico e quindi di ridurre considerevolmente le spese di funzionamento dovute al consumo di combustibile. Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura (1) per il trattamento termico di manufatti, particolarmente in materiale ceramico, comprendente almeno una camera (2) riscaldata dotata di almeno un'apertura (3) per l'introduzione di almeno un manufatto (M) da trattare e di almeno una apertura (4) per l'estrazione di detto almeno un manufatto (M) trattato e mezzi di trasmissione di calore a detto almeno un manufatto (M), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono almeno un bruciatore (5) dotato di tubo radiante (6) inserito in detta camera (2) e provvisto di almeno una luce di evacuazione (7) dei fumi di combustione in comunicazione con l'interno della camera stessa ad ottenere una propagazione del calore mista per irraggiamento e per convezione.
  2. 2) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta luce di evacuazione (7) Ã ̈ disposta direttamente all'interno di detta camera (2).
  3. 3) Attrezzatura (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto bruciatore (5) comprende un corpo collettore (8) per l'immissione di almeno un combustibile gassoso e di almeno un comburente gassoso e almeno una testa di combustione (9) associata a detto corpo collettore (8) per l'alimentazione di detto combustibile gassoso e dotata di un elettrodo di accensione (11) e di un dispositivo di controllo (12) di fiamma e che detto tubo radiante (6) comprende una camicia radiante (13) alla cui parete laterale à ̈ associata detta almeno una luce di evacuazione (7) e che à ̈ dotata di un'estremità prossimale (13a) associata a detto corpo collettore (8) e di un'estremità distale (13) chiusa, detta testa di combustione (9) essendo disposta internamente a detta camìcia radiante (13) .
  4. 4) Attrezzatura (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto bruciatore (5) à ̈ di tipo autorecuperativo, la testa di combustione (9) essendo disposta lungo la camicia radiante (13) distanziata dalla relativa estremità prossimale (13a).
  5. 5) Attrezzatura (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto tubo radiante (6) comprende una camicia interna (24) disposta internamente a detta camicia radiante (13) a definire un'intercapedine (25) di passaggio dei fumi di combustione tra le camicie stesse, avente un'estremità prossimale (24a) associata a detto corpo collettore (8) per l'alimentazione di detto comburente e dotata di almeno un'apertura (26) di passaggio dei fumi di combustione in detta intercapedine (25) in prossimità dell'estremità distale (24b), la testa di combustione (9) essendo alloggiata all'interno di detta camicia interna (24) e detta almeno una luce di evacuazione (7) essendo associata a detta camicia radiante (13) almeno in prossimità della relativa estremità prossimale (13a).
  6. 6) Attrezzatura (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di dette luci di evacuazione (7) associate alla parete laterale di detta camicia radiante (13).
  7. 7) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni 1-4 e 6, caratterizzata dal fatto che dette luci di evacuazione (7) sono distribuite in una regione della parete laterale di detta camicia radiante (13) compresa tra detta testa di combustione (9) e la relativa estremità distale (13a).
  8. 8) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che dette luci di evacuazione (7) hanno ampiezza crescente verso l'estremità distale (I3b) di detta camicia radiante (13).
  9. 9) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che detta regione ha estensione trasversale rispetto allo sviluppo longitudinale dì detta camicia radiante (13) crescente verso la relativa estremità distale (13a).
  10. 10) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni 7-9, caratterizzata dal fatto che detta regione ha estensione longitudinale almeno pari a metà dello sviluppo longitudinale di detta camicia radiante (13).
  11. 11) Attrezzatura (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto bruciatore (5) comprende mezzi di regolazione (14) del posizionamento di detta almeno una luce di evacuazione (7) per il direzionamento del flusso dei fumi di combustione rispetto a detto manufatto (M).
  12. 12) Attrezzatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (14) comprendono una flangia (15) associata all'estremità prossimale (13a) di detta camicia radiante (13) a cui à ̈ associato sporgente un perno (16) ed una piastra (17) di fissaggio a detto corpo collettore (8) provvista di un foro (18) per l'inserimento di detta camicia radiante (13) e sulla cui periferia sono ricavate una pluralità di sedi (19) in cui à ̈ alternativamente alloggiabile detto perno (16), al posizionamento del perno stesso in corrispondenza di ciascuna sede (19) essendo corrispondente una differente posizione angolare della luce di evacuazione (7) rispetto all'asse longitudinale della camicia radiante (13).
  13. 13) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che à ̈ del tipo a funzionamento intermittente, dette aperture (3, 4) di introduzione e di estrazione essendo tra loro coincidenti .
  14. 14) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che à ̈ del tipo a funzionamento in continuo, essendo previsti mezzi di trasferimento (23) di detto almeno un manufatto (M) dall'apertura (3) di introduzione verso l'apertura (4) di estrazione.
  15. 15) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto bruciatore (5) à ̈ disposto con il corpo collettore (8) sporgente esternamente da detta camera (2) e con il tubo radiante (6) supportato al suo interno da almeno una prima parete (2a) della camera stessa.
  16. 16) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di supporto (21) di detto tubo radiante (6) cooperanti con l'estremità distale (13b) di detta camicia radiante (13) ed associati ad una seconda parete (2b) di detta camera (2), contrapposta alla prima parete (2a).
  17. 17) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che detta camicia radiante (13) comprende un codolo (22) sporgente dalla relativa estremità distale (13b) e associato a detti mezzi di supporto (21).
  18. 18) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di sospensione di detto bruciatore (5) all'interno di detta camera (2), che sono cooperanti con detto tubo radiante (6).
  19. 19) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tubo radiante (6) ha estensione longitudinale dello stesso ordine di grandezza della dimensione di detta camera (2).
  20. 20) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono una pluralità di detti bruciatori (5) disposti con i relativi tubi radianti (6) a due, a due contrapposti .
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