ITMO20070097A1

ITMO20070097A1 - "apparato idraulico"

Info

Publication number: ITMO20070097A1
Application number: IT000097A
Authority: IT
Inventors: Enrico Mamei; Eronne Mamei; Omer Mamei
Original assignee: Safim S P A
Priority date: 2007-03-20
Filing date: 2007-03-20
Publication date: 2008-09-21
Also published as: EP2129922B1; EP2129922A1; US20100071543A1; WO2008114109A8; US9494167B2; WO2008114109A1

Description

"APPARATO IDRAULICO"

DESCRIZIONE

L'invenzione ha per oggetto un apparato idraulico, adatto per distribuire fluido in pressione in un circuito idraulico di un veicolo da lavoro anche in condizioni di emergenza.

Nei veicoli da lavoro, utilizzati per lavorare sia nei campi sia nei cantieri, viene richiesta dalle normative che riguardano la sicurezza che i veicoli siano governabili anche al verificarsi di danneggiamenti agli impianti idraulici che portano l'olio in pressione ai vari apparati di guida e di lavoro di cui è dotato il veicolo.

Per poter mantenere sempre controllato il veicolo, l'olio in pressione fornito da un gruppo pompante viene distribuito da idonei distributori idraulici che provvedono ad inviarne volumi adatti alle specifiche esigenze di funzionamento degli apparati a cui sono destinati e rispettando delle priorità di invio, in modo tale da poter mantenere alimentati sempre gli organi di guida del veicolo, anche a scapito degli altri apparati, affinché venga garantito il controllo dei veicoli anche in condizioni di emergenza, quali, ad esempio, una perdita nel circuito idraulico.

E' anche da sottolineare il fatto che i veicoli da lavoro presentano pesi e prestazioni differenti, cioè, in altre parole, sono classificati in classi che generalmente si suddividono in veicoli di classe leggera, veicoli di classe media e veicoli di classe pesante.

Le normative generali che regolano la costruzione dei veicoli da lavoro richiedono, come detto, che al verificarsi di una perdita nel circuito idraulico che alimenta con olio in pressione i servocomandi di guida e tutti gli altri apparati di lavoro di cui sono dotati i veicoli, sia possibile per il guidatore effettuare comunque alcune sterzate negli istanti immediatamente successivi al verificarsi della perdita, in modo tale che il guidatore possa guidare il veicolo verso una zona in cui non generi un pericolo a causa della perdita che interrompe la alimentazione di olio in pressione ai servocomandi che azionano le guide, rendendolo ingovernabile dopo un breve intervallo di tempo.

Nel caso di veicoli appartenenti alla classe leggera, il problema è meno sentito in guanto, a causa del peso relativo dei veicoli, la guida di guestì può continuare anche in condizioni di emergenza e senza l'azione di servomeccanismi predisposti allo scopo e montati sui veicoli, anche se lo sforzo richiesto al guidatore diventa sensibile.

Nei veicoli di classe media, vengono montati dei gruppi idraulici di guida che azionano gli organi sterzanti del veicolo e che sono alimentati con una doppia cilindrata di olio dai gruppi pompanti: una cilindrata maggiore viene fornita in condizioni di normale funzionamento per poter effettuare delle sterzate con piccole rotazioni del volante, una cilindrata minore viene fornita, in condizioni di emergenza, in modo da assicurare una alimentazione agli organi sterzanti, anche se vengono richieste numerose rotazioni del volante per poter eseguire sterzate di modesta entità.

Nei veicoli di classe pesante vengono montati, in modo che siano indipendenti, due gruppi pompanti, uno principale ed uno ausiliario.

Il gruppo pompante principale è azionato dal motore del veicolo ed alimenta i servocomandi delle guide e gli apparati di lavoro durante il normale funzionamento del veicolo mentre, il gruppo pompante ausiliario, che è collegato con gli organi di trasmissione che trasmettono il moto alle ruote e che riceve da queste il moto per poter funzionare, fornisce piccoli volumi di olio in pressione in condizioni di emergenza poiché quando si verifica una perdita, il veicolo continua comunque a muoversi per inerzia trasmettendo il moto al gruppo pompante ausiliario il quale, a sua volta, è in grado di fornire un sufficiente volume di olio per poter effettuare alcune manovre di sterzatura prima che il veicolo si fermi definitivamente.

Questo stato della tecnica presenta alcuni inconvenienti.

Un primo inconveniente che riguarda la classe media dei veicoli è che i gruppi sterzanti a doppia cilindrata sono sensibilmente costosi ed incidono sul costo complessivo dei veicoli.

Oltre a quanto sopra, in condizioni di emergenza, questi gruppi sterzanti a doppia cilindrata, pur consentendo di eseguire sterzature anche in condizioni critiche, richiedono per queste una rotazione considerevole del volante ed uno sforzo fisico sensibile da parte del guidatore.

Inoltre, questi gruppi pompanti a doppia cilindrata sono in grado si risolvere il problema della alimentazione di olio ai servocomandi di guida di veicoli solamente appartenenti alla classe media, poiché la loro struttura è tale da non renderli sufficienti per azionare, in condizioni di emergenza, i servocomandi di guida di veicoli di classe pesante. Un secondo inconveniente relativo ai veicoli appartenenti alla classe pesante è che i gruppi pompanti ausiliari sono anch'essi sensibilmente costosi e sono un elemento aggiuntivo che deve essere montato sui veicoli.

Inoltre, questi gruppi pompanti secondari, essendo azionati costantemente dal moto delle ruote anche quando non devono intervenire, assorbono costantemente una potenza sensibile del motore e che, tuttavia, nella maggior parte del ciclo di impiego dei veicoli, non viene utilizzata.

Oltre a quanto sopra, se gli organi pompanti sono predisposti per alimentare più apparati di lavoro montati sul veicolo e che richiedono pressioni di olio diverse, può accadere che ai servocomandi che azionano gli organi di sterzatura venga inviato olio ad una pressione eccessiva che potrebbe danneggiarli: pertanto, si rende necessario montare un dispositivo aggiuntivo di compensazione delle pressioni il quale limiti la pressione dell'olio inviato ai servocomandi che azionano gli organi di sterzatura, ad esempio rìducendo la portata dì olio.

Uno scopo dell'invenzione è migliorare la tecnica nota .

Un altro scopo dell'invenzione è di realizzare un apparato idraulico che permetta di alimentare con olio in pressione i servocomandi che azionano le guide dei veicoli in condizioni di emergenza, senza che, tuttavia si richiesto il montaggio di gruppi pompanti a doppia cilindrata o di tipo ausiliario ed accoppiato a gruppi pompanti principali.

Secondo un aspetto dell'invenzione è previsto un apparato idraulico comprendente: mezzi pompanti per pompare un fluido ad una prima pressione; mezzi utilizzatori di detto fluido a detta prima pressione; mezzi di alimentazione di emergenza collegabili a detti mezzi utilizzatori attivando un collegamento; mezzi di attivazione di detto collegamento azionabili ad una seconda pressione di detto fluido diversa da detta prima pressione ed interposti tra detti mezzi utilizzatori e detti mezzi di alimentazione di emergenza, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attivazione presentano una prima configurazione di collegamento in cui sia detti mezzi pompanti sia detti mezzi di alimentazione di emergenza sono collegati con detti mezzi utilizzatori.

L'apparato idraulico permette, quindi, in condizioni di emergenza, di fornire a mezzi utilizzatori, quali i servocomandi che azionano le guide dei veicoli, in particolare dei veicoli da lavoro, volumi di olio in pressione tali da garantire la possibilità di continuare a guidare i veicoli anche in condizioni di emergenza, come ad esempio, nel caso in cui si verifichi una perdita in un circuito idraulico che aziona una idroguida, e per un intervallo di tempo sufficiente per condurli in condizioni di sicurezza ; nello stesso tempo, l'apparato idraulico consente di evitare che ai servocomandi possa giungere olio a pressioni eccessive oppure che si verifichino trafilamenti di olio che, in condizioni di emergenza, deve invece essere disponibile completamente per alimentare i servocomandi che azionano le guide dei veicoli .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di un apparato idraulico, illustrato a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui :

Figura 1 è uno schema a blocchi di un circuito idraulico dotato di un distributore idraulico e di un serbatoio di contenimento di olio in pressione utilizzabile in una condizione di emergenza per alimentare un apparato idraulico, come ad esempio una idroguida di un veicolo;

Figura 2 è uno schema di un circuito idraulico che comprende l'apparato idraulico di Figura 1 ed in una condizione di emergenza e nel guale una linea di alimentazione di olio in pressione ad un apparato utilizzatore è controllata dal distributore idraulico in una versione a quattro porte di collegamento ;

Figura 3 è uno schema di un circuito idraulico dotato dell'apparato idraulico di Figura 1 in una condizione di emergenza e nel quale una linea di alimentazione di olio in pressione ad un apparato utilizzatore è controllata dal distributore idraulico in una versione a cinque porte di collegamento;

Figura 4 è uno schema di un circuito idraulico dotato dell'apparato idraulico di Figura 1 in una condizione di emergenza e nel quale una linea di alimentazione di olio in pressione ad un apparato utilizzatore è controllata dal distributore idraulico in una versione a sei porte di collegamento;

Figura 5 è uno schema di un circuito idraulico dotato dell'apparato idraulico di Figura 1 in una condizione di emergenza e nel quale una linea di alimentazione di olio in pressione ad un apparato utilizzatore è controllata dal distributore idraulico in una versione a sette porte di collegamento;

Figura 6 è lo schema idraulico di Figura 2 al quale è stata aggiunta una quinta porta per il collegamento con un ulteriore apparato utilizzatore;

Figura 7 è lo schema idraulico di Figura 4 a cui è stata aggiunta una settima porta per il collegamento con un ulteriore apparato utilizzatore;

Figura 8 è lo schema idraulico di Figura 4 nel quale è stato inserita una seconda versione dei mezzi di alimentazione di emergenza;

una vista in sezione longitudinale del distributore idraulico nella versione a sei porte di Figura 4, in una condizione di alimentazione in condizioni di emergenza;

Figura 9 è uno schema idraulico dell'apparato idraulico di Figura 3, comprendente un ulteriore organo predisposto per alimentare ulteriori apparati utilizzatori secondo precedenze definite ed un organo per ricaricare mezzi di alimentazione di emergenza; Figura 10 è una vista in sezione longitudinale di mezzi di attivazione di collegamenti tra mezzi pompanti, mezzi utilizzatori e mezzi di alimentazione di emergenza, in una versione a cinque porte ed in una condizione di emergenza;

Figure 11, 12, 13 sono sezioni longitudinali di mezzi di attivazione dei collegamenti tra mezzi pompanti , mezzi utilizzatori e mezzi di alimentazione di emergenza, in una versione a sei porte, rispettivamente in una configurazione di emergenza, di normale funzionamento, di protezione;

Figura 14 è una vista in sezione longitudinale di mezzi di attivazione di collegamenti tra mezzi pompanti, mezzi utilizzatori e mezzi di alimentazione di emergenza, in una versione a sette porte ed in una condizione di emergenza.

Con riferimento alla Figura 1, con ST è indicato un apparato idraulico utilizzatore noto, nel seguito brevemente apparato utilizzatore ST, come ad esempio una idroguida 3 di un veicolo da lavoro, più specificatamente un trattore agricolo.

L'apparato utilizzatore ST viene alimentato da una pompa 2, predisposta per pompare olio ad una prima pressione "P" verso 1'idroguida 3.

La pompa 2 è collegata con 1'idroguida 3 per mezzo di un circuito idraulico indicato complessivamente con 4 nelle Figure e tra la stessa idroguida 3 e la pompa 2 è prevista una linea di rilevamento di pressioni, nota con la definizione "linea di load sensing", cioè linea di rilevamento di carico, in questo caso "carico o valore di pressione", indicata con 5 ed in grado di trasmettere alla pompa 2 variazioni di valori di pressione che si verificano all'interno dell'idroguida 2 quando questa viene azionata da un guidatore per eseguire una sterzata.

Con riferimento alle Figure da 2 a 5, è illustrato un apparato idraulico 1 delimitato dalle linee tratteggiate 1'.

Secondo l'invenzione, si nota che tra 1'idroguida 3 e la pompa 2 è interposto un distributore idraulico 6 che comprende un corpo di scorrimento, indicato negli schemi di Figure 1 - 5 e nelle sezioni di Figure 6 -8, con il riferimento numerico 7, all'interno del quale è ricavata una sede di scorrimento 107; in questa sede 107 è sistemato un cursore 8, che è montato scorrevole ed è predisposto per aprire e chiudere, secondo successioni prestabilite, una serie di porte ricavate nel corpo di scorrimento 107, previste per collegare tra loro secondo necessità prestabilite, per mezzo degli scorrimenti del cursore 8, l'idroguida 3, la pompa 2, la "linea di load sensing" 5 ed un gruppo di alimentazione di emergenza, indicato nel complesso con 109.

Secondo una prima versione dell'apparato idraulico 1, questo gruppo di alimentazione di emergenza 109 comprende un accumulatore 9 nel quale viene accumulato olio in pressione e che è ricaricabile dalla pompa 2, come verrà spiegato meglio nel seguito.

Secondo una forma di attuazione alternativa dell'apparato idraulico 1, l'accumulatore 9 può essere sostituito da una ulteriore pompa, non illustrata nel disegni poiché nota al tecnico del ramo, predisposta per fornire olio in pressione quando il cursore 8 si dispone nella posizione prevista per questo e descritta nel seguito.

Il distributore idraulico 6 ha tre posizioni di distribuzione che sono rappresentate negli schemi da tre settori scatolari posti in successione tra loro: una prima posizione è indicata con il settore 106, una seconda è indicata con il settore 206 ed una terza è indicata con il settore 306.

Il corpo di scorrimento 7 del distributore 6 può presentare, in accordo con diverse versioni di realizzazione possibili, un numero predefinito di porte di accesso alla sede di scorrimento 107 : questo numero predefinito può variare da quattro porte, come nella versione illustrata in Figura 2, a cinque porte, come nella versione illustrata in Figura 3, a sei porte, come nella Figura 4 a sette porte come nella versione illustrata in Figura 5.

Le funzioni delle varie porte verranno descritte dettagliatamente più avanti.

Con·riferimento alle Figure 6, 7, 8, è stata indicata con 50 una prima porta che collega la pompa 2 con la sede di scorrimento 107; con 60 è stata indicata una seconda porta che collega un primo tratto 105 della linea di "load sensing" 5 che proviene dalla idroguida 3 con la sede di scorrimento 107; con 70 è stata indicata una terza porta che collega l'accumulatore 9 con sede di scorrimento 107; con 80 è stata indicata una quarta porta che mette in comunicazione la idroguida 3 con la sede di scorrimento 107 per la alimentazione; con 90 è sta indicata una quinta porta che mette in comunicazione un secondo tratto 205 della linea di "load sensing" 5 che porta un segnale di pressione o di modifica dei valori di pressione dalla sede di scorrimento 107 verso la pompa 2.

La sede di scorrimento 107 presenta, una estremità rivolta a sinistra per chi osserva le Figure da 6 a 8, che è chiusa con un tappo 30, definendo, in tal modo, una camera 400 tra il tappo 30 ed una prima estremità 108 del cursore 8, mentre, alla seconda estremità opposta, rivolta a destra per chi osserva le Figure da 6 a 8, è chiusa con un codolo 31 avvitato in essa all'interno del quale è formata assialmente una seconda sede cava 32 in cui è alloggiata una prima molla 15, caricabile a compressione.

Quest'ultima, ha una estremità che è appoggiata ad un fondo chiuso 33 del codolo 31 mentre, l'estremità opposta, è appoggiata ad un corpo guida-molla 34 che è predisposto per appoggiarsi alternativamente contro la seconda estremità 208 del cursore 8 oppure contro uno spallamento o fine corsa 18, ricavato nella sede di scorrimento 107.

Il corpo guida-molla 34 presenta al proprio interno una terza sede cava 35 in cui è alloggiata una seconda molla 16, la quale è contenuta ad una estremità da un fondo cieco 36 della terza sede cava 35 e ad una estremità opposta da un incavo 308 ricavato nella seconda estremità 208 del cursore 8. Questo cursore 8 è attraversato da un condotto assiale 37 dal quale si diramano in direzione trasversale e sostanzialmente perpendicolare, procedendo nella direzione dal tappo 30 verso il codolo 31, prime luci radiali 38, seconde luci radiali 39 ed una terza luce radiale 40.

Inoltre, il cursore 8 presenta perifericamente una prima gola anulare 41 ed una seconda gola anulare 42 e, alla estremità rivolta verso il tappo 30, un passaggio 401 che collega il condotto 37, con la interposizione di una strozzatura 402, con la con la camera 400.

La prima gola anulare 41 ha una altezza tale da poter mettere in collegamento tra loro, quando richiesto, la prima porta 50, attraverso la quale viene inviato olio in pressione dalla pompa 2, con la quarta porta 80 di collegamento con l'idroguida 3, come visibile nella Figura 6 e nella Figura 7.

La seconda gola anulare 42 ha altezza tale da poter mettere in collegamento tra loro, quando richiesto, la seconda porta 60 e la quinta porta 90 dalla quale esce il secondo tratto 205 della linea di "load sensing" 5.

Pertanto, nella posizione del cursore 8 illustrata in Figura 7, guest'ultimo è mantenuto in equilibrio tra la spinta della pressione dell'olio presente nella camera 400, che agisce sulla superficie di spinta della prima estremità 108 del cursore 8, e la controspinta delle molle 15 e 16, che agiscono insieme a quella dell'olio della linea di "load sensing" proveniente, attraverso il primo tratto 105 di quest'ultima, dall'idroguida 3 attraverso la seconda porta 60 e diretta verso la quinta porta 90.

In questa posizione del cursore 8, o posizione di normale funzionamento, si nota che la pompa 2 alimenta 1'idroguida 3 sospingendo olio in pressione, precisamente ad una prima pressione "P", attraverso la prima porta 50, la prima gola anulare 41, dalla quale l'olio passa attraverso le prime luci radiali 38 e da queste, attraverso il condotto assiale 37, si dirige verso la quarta porta 80 e, da questa, all'idroguida 3.

Si nota anche che in questa posizione del cursore 8, la terza porta 70 è completamente chiusa dal cursore 8, mentre la seconda porta 60, che è costantemente in comunicazione con la seconda sede cava 32 attraverso un condotto derivato 43, normalmente controllato con una strozzatura 44, è collegata in modo parziale sia con la quinta porta 90, attraverso la seconda gola anulare 42, sia con 1'idroguida 3, attraverso la terza luce radiale 40 ed il condotto assiale 37.

Nella posizione di emergenza del cursore 8 indicata in modo schematico in Figura 4 e nella corrispondente sezione longitudinale di Figura 6, si nota che il cursore 8 presenta il settore 106 allineato alla pompa 2 che è collegata ancora con l'idroguida 3 attraverso il circuito idraulico 4.

Insieme a questa, si nota che anche l'accumulatore 9 è collegato con l'idroguida 3 attraverso le seconde luci radiali 39, il condotto assiale 37 e le prime luci radiali 37; in questo modo, anche se il circuito idraulico 4 è danneggiato e perde olio, un sufficiente volume di olio in pressione proveniente dall'accumulatore 9 possa ugualmente raggiungere ed azionare 1'idroguida 3, seppure per un numero limitato di azionamenti.

La pressione dell'olio nel circuito idraulico 4 diventa, in questa condizione di emergenza, molto bassa a causa della perdita e, pertanto, la pressione "P" all'interno della camera 400 e che agisce attraverso la derivazione 104 sulla corrispondente superficie trasversale di spinta della prima estremità 108 del cursore 8 è molto limitata; per questa ragione, la pressione "PI" che agisce sulla superficie trasversale di spinta della estremità opposta 208 e, soprattutto, la spinta della seconda molla 16 sono sufficienti per mantenere il cursore 8 in questa posizione 106 di emergenza, mentre la prima molla 15 rimane inattiva, essendo bloccata dallo spallamento o fine corsa 18 previsto per questo scopo nel corpo di scorrimento 7.

Con riferimento alla Figura 6 in cui è illustrata la condizione di emergenza illustrata in modo schematico in Figura 4, si nota che la posizione del cursore 8 è tale da mantenere aperto il collegamento tra la pompa 2 e l'idroguida 3, attraverso il circuito idraulico 4, la prima porta 50, la prima gola anulare 41, il condotto assiale 37, le prime luci radiali 38, la quarta porta 80.

Tuttavia, la diminuzione rapida della pressione all'interno della camera 400, che si trasmette a questa attraverso la prima porta 50, le prime luci radiali 38 ed il condotto assiale 37, ed il conseguente spostamento progressivo del cursore 8 fino a raggiungere l'appoggio contro il tappo 30, apre il collegamento anche tra le seconde luci radiali 39 e la terza porta 70, mettendo il comunicazione l'accumulatore 9 con 1'idroguida 3 attraverso il condotto assiale 37.

In questa condizione di emergenza, pertanto, all'idroguida 3 giunge sia una parte dell'olio inviato dalla pompa 2, sia, soprattutto, l'olio che è contenuto nell'accumulatore 9, permettendo al guidatore di azionare 1'idroguida 3, seppure per pochi azionamenti, che sono comunque sufficienti a guidare il trattore agricolo verso una zona di sicurezza, ad esempio verso un parcheggio.

In questa configurazione di emergenza, la prima molla 15 risulta inattiva rispetto alla seconda estremità 208 poiché il cursore 8 è completamente spostato contro il tappo 30 ed il corpo guida-molla 34, come visibile nella Figura 4 ed anche nella Figura 6 è appoggiato allo spallamento o fine corsa 18 ricavato nella sede di scorrimento 107.

La posizione di protezione illustrata nella Figura 8 ancora in sezione longitudinale, viene raggiunta quando, partendo dalla posizione di funzionamento normale illustrata nella Figura 7, la pompa 2 inizia a fornire olio ad una pressione "P2" che è maggiore della pressione "P" di normale funzionamento e che 1'idroguida 3 può sopportare: questa condizione si verifica, ad esempio, quando si deve azionare un dispositivo di lavoro di cui è dotato il trattore agricolo e che deve essere alimentato con olio alla pressione di funzionamento "P2" e che la pompa 2 comincia a fornire non appena avviene l'azionamento di questo dispositivo di lavoro.

Con riferimento alla Figura 8 che illustra questa condizione di protezione, si nota che il cursore 8 si è già posizionato nella posizione di protezione indicata con il settore 306 nelle Figure 2 - 5 ; in questa posizione, sia la prima porta 50, e di conseguenza, il circuito idraulico 4, sia la terza porta 70, e, di conseguenza, un ulteriore circuito idraulico 17 che collega l'accumulatore 9 con la sede di scorrimento 107, vengono interrotti dal cursore 8 e, pertanto, l'olio alla pressione "P2" non può raggiungere la idroguida 3 mentre l'olio che è presente nel circuito idraulico 4 viene lentamente drenato verso uno scarico 300 attraverso un tratto di connessione 19 che è un prolungamento del condotto assiale 37 per raggiungere la terza luce radiale 40. Lo spostamento del cursore 8 in posizione di protezione della idroguida 3 avviene poiché l'olio alla pressione "P2" che viene alimentato dalla pompa 2 quando viene azionato un dispositivo di lavoro del trattore agricolo indicato con 11 oppure 12 nella Figura 9, invade istantaneamente la camera 400, poiché il cursore 8 si trova nella condizione di normale funzionamento illustrata nella Figura 7.

La spinta che questa pressione "P2" genera in modo quasi istantaneo sulla superficie trasversale di spinta della estremità 108 del cursore 8 è maggiore della spinta contraria generata complessivamente dalla azione della pressione "Pi", che giunge all'interno della seconda sede cava 32 proveniente dal primo tratto 105 della linea di "load sensing" 5, attraverso la seconda porta 60 e la diramazione 104, e quella delle molle 15 e 16 che agiscono sulla stessa seconda estremità 208.

Quando il cursore 8 si sposta nella posizione di protezione illustrata in Figura 8, si nota che sia la prima molla 15 sia la seconda molla 16 vengono compresse in direzione assiale, rispettivamente tra l'incavo 308 ed il fondo cieco 36 del guida-molle 34 e tra questo ed il fondo chiuso 33 del codolo 31.

Con riferimento alla Figura 9 si nota che l'apparato idraulico è contenuto complessivamente all'interno della linea tratteggiata 100.

L'apparato idraulico, indicato in questo caso con il numero di riferimento 1', comprende anche un ulteriore distributore idraulico di precedenza 10 che è predisposto per alimentare con olio in pressione secondo una successione prestabilita, oltre l'idroguida 3, anche i due ulteriori dispositivi 11 e 12, comprendenti, ad esempio, un gruppo di frenatura ed un attrezzo di sollevamento, montati sul trattore agricolo .

Nell'apparato idraulico 1' è anche prevista una valvola di ricarica 13 che è predisposta per ricaricare in certe condizioni l'accumulatore 9.

La pompa 2, pertanto, invia olio in pressione sia verso il distributore idraulico 6 attraverso il circuito idraulico 4, sia verso l'ulteriore distributore idraulico 10 attraverso un ramo di alimentazione 17', dal quale parte un ramo di derivazione 506 che raggiunge una prima estremità 110 dell'ulteriore distributore idraulico 10.

Su una contrapposta estremità 210 dell'ulteriore distributore 10 agisce un ulteriore ramo idraulico 507 che viene alimentato come verrà descritto più avanti.

Questo ulteriore distributore 10 ha numerose posizioni di distribuzione e presenta una porta di ingresso 610 e due porte di uscita, rispettivamente 710 ed 810 che sono collegate con l'ulteriore dispositivo 12, per mezzo di un ramo 117'', e con la valvola di ricarica 13 con un ramo 117'.

Il funzionamento dell'ulteriore distributore idraulico di precedenza 10 è in se noto ed ininfluente per la presente invenzione e, pertanto, non viene descritto ulteriormente nel dettaglio.

Va comunque segnalato che sulla superficie trasversale di pressione della contrapposta estremità 210 agisce un valore di pressione dell'olio che proviene attraverso l'ulteriore ramo idraulico 507: questo valore della pressione è il maggiore dei valori delle pressioni selezionato tra i due che giungono ad una valvola 310 nella quale confluiscono il secondo tratto 205 della linea di "load sensing" 5 ed un ramo di circuito 510 derivato dal ramo di alimentazione 117', immediatamente a monte di una valvola mono-direzionale 500 montata all'interno della valvola di ricarica 13 come descritto più avanti.

In sostanza, l'ulteriore distributore 10 è movimentato da differenze tra valori di pressione agenti sulle contrapposte estremità 110 e 210.

La valvola di ricarica 13 presenta tre posizioni di lavoro, indicate rispettivamente con i settori 113, 213, 313 o, brevemente, con posizione 113, 213, 313.

Nella posizione 113 nella quale l'accumulatore 9 viene ricaricato, e che, pertanto, è una posizione di ricarica, il ramo di alimentazione 117', che proviene dall'ulteriore distributore idraulico di precedenza 10 uscendo dalla porta 810 e che è controllato da quest'ultimo, è collegato con l'accumulatore 9 per mezzo di un ramo di collegamento 17", e, quindi, è collegato anche con un ulteriore accumulatore 9' che è previsto associato all'ulteriore dispositivo 11. In questa posizione 113, sul ramo di alimentazione 17' è montata, come detto in precedenza, una valvola mono-direzionale 500 che è predisposta per impedire 11 ritorno dell'olio verso la pompa 2; anche su un ramo di uscita dalla valvola ricarica 13 e indicato con 17'', è montata una valvola mono-direzionale 501, a sua volta predisposta per impedire che l'olio in pressione contenuto nell'accumulatore 9 possa ritornare verso la valvola di ricarica 13.

Quest'ultima comprende in modo noto un corpo valvolare all'interno del quale è montato scorrevole un corpo distributore 505 che si sposta tra le tre posizioni 113, 213, 313 di lavoro.

Lo spostamento di questo corpo distributore 505 avviene per mezzo di sollecitazioni di pressioni che agiscono sulle sue estremità contrapposte, con forze di pressione generate rispettivamente da una molla di contrasto 502, che ha forza registrabile, e dall'olio che agisce sulla estremità opposta attraverso un ramo di circuito 17''' derivato dal ramo di uscita 17''.

Nella posizione 113 illustrata nella Figura 9, si nota che la pompa 2 è collegata agli accumulatori 9 e 9': pertanto, in questa posizione, questi ultimi vengono ricaricati.

Quando la ricarica è completata, la pressione all'interno del ramo di uscita 17'' e del ramo di circuito 17''' aumenta facendo spostare il cursore 505 fino alla posizione 313 in cui la alimentazione di olio in pressione viene interrotta.

Quando il valore della pressione dell'olio all'interno del ramo di uscita 17'', e quindi 17''', supera un valore di carico pre-impostato della molla 502 di contrasto, il corpo distributore 505 si sposta nella posizione 213.

In questa posizione, la pompa 2 risulta ancora collegata con l'accumulatore 9, mentre il ramo di circuito 510 viene collegato con uno scarico 504 : a causa di questo, alla valvola 310 giunge pertanto il solo valore di pressione della pompa 2 che, insieme ad una molla ausiliaria 520, preme sulla estremità 210 spingendo il distributore idraulico di precedenza 10 progressivamente verso una configurazione di chiusura di entrambe le due porte di uscita 710 ed 810, riducendo fino ad interrompere, quindi, la alimentazione di olio alla pressione "P" agli accumulatori 9 e 9' : questa posizione 213 definisce una condizione considerata di attesa.

Se la pressione all'interno dell'ulteriore circuito 17', e, di conseguenza, all'interno del ramo di uscita 17'' continua ad aumentare, ad esempio perché alla pompa 2 viene richiesto un incremento di portata per attivare l'ulteriore dispositivo 12 ed il distributore idraulico di precedenza 10 si è spostato in una configurazione di alimentazione di questo ulteriore dispositivo 12, questa pressione agisce anche sul corpo distributore 505, attraverso il ramo 17''', spostandolo nella posizione 313 e vincendo la resistenza della molla 502 di contrasto.

Come si vede, in questa posizione 306 la linea di passaggio 117' è chiusa e la derivazione 510 è collegata con lo scarico 504; anche il ramo di uscita 17'' è collegato con lo scarico 504, attraverso un collegamento 525 previsto nel corpo distributore 503 e che collega tra loro nella posizione 313 la linea di passaggio 117' ed il ramo di uscita 17'': questa posizione 313 è, pertanto, una posizione di protezione dell'accumulatore 9 da aumenti eccessivi di valori di pressione in ingresso che superano il valore di pressione tollerabile dall'accumulatore 9. Pertanto, in questa posizione 306, la pompa 2, a causa dello spostamento del cursore 505 nella posizione 313, e l'accumulatore 9, a causa dello spostamento del cursore 8 nella posizione 306, non possono inviare ulteriore olio alla pressione "P2" generata dalla pompa 2 per azionare l'ulteriore dispositivo 12 verso 1'idroguida 3 la quale, in questo modo, risulta protetta da danneggiamenti.

L'olio alla pressione "P2" viene poi lentamente drenato dalla camera 400 attraverso il condotto 37, il tratto di connessione 19 controllato da una strozzatura 119, la terza luce radiale 40 e la seconda gola anulare 42 che apre il collegamento tra quest'ultima e la ulteriore apertura 90, dalla quale parte il secondo tratto 205 della linea di "loadsensing" 5 che riporta l'olio drenato alla pompa 2, fino a quando non viene ripristinato all'interno della camera 400 il valore di pressione "P" a cui può funzionare 1'idroguida 3.

Quando questa condizione viene raggiunta, il cursore 8 si sposta nuovamente in direzione del tappo 30, fino a porsi nuovamente nella condizione di normale funzionamento indicata nella Figura 7.

Claims

RIVENDICAZIONI 1.Apparato idraulico (1) comprendente: mezzi pompanti (2) per pompare un fluido ad una prima pressione (PI); mezzi utilizzatori (3) di detto fluido a detta prima pressione (PI); mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) collegabili a detti mezzi utilizzatori (3) attivando un collegamento; mezzi di attivazione (6) di detto collegamento azionabili ad una seconda pressione (P2) di detto fluido diversa da detta prima pressione (Pi) ed interposti tra detti mezzi utilizzatori (3) e detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attivazione (6) presentano una prima configurazione di collegamento (106) in cui sia detti mezzi pompanti (2) sia detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) sono collegati con detti mezzi utilizzatori (3). 2.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di attivazione (6) presentano una seconda configurazione di chiusura (306) in cui sia detti mezzi pompanti (2) sia detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) sono sostanzialmente scollegati da detti mezzi utilizzatori (3). 3.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di attivazione (6) sono disposti tra detti mezzi pompanti (2) e detti mezzi utilizzatori (3). 4.Apparato idraulico secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti mezzi di attivazione comprendono mezzi distributori (6) di detto fluido. 5.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi distributori comprendono un elemento cursore (8) definente due estremità opposte (108, 208) e scorrevole in un corpo distributore (7) dotato di una pluralità di porte di distribuzione (50, 60, 70, 80, 90, 150, 160), detto elemento cursore (8) essendo azionato scorrevole da valori di pressione (PI; P2) di detto fluido agenti su dette estremità opposte (108, 208). 6.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1 oppure 4, in cui tra detti mezzi distributori (6) e detti mezzi utilizzatori (3) sono interposti mezzi di rilevamento (5) di detta prima pressione (PI) di detto fluido e di almeno una seconda pressione (P2) diversa da detta prima pressione (PI), a detti mezzi di rilevamento (5) essendo asserviti detti mezzi di attivazione (6) in modo tale che detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) vengano collegati a detti mezzi utilizzatori (3) quando detti mezzi di rilevamento (5) rilevano detta almeno una seconda pressione (P2). 7.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di rilevamento comprendono una linea idraulica (5) di rilevamento nota come linea di "load sensing" o "linea di rilevamento di carico". 8.Apparato idraulico secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detti mezzi utilizzatori comprendono un gruppo di guida (3) di un veicolo. 9.Apparato idraulico secondo la rivendicazione 5, in cui detto corpo distributore (7) definisce al proprio interno una sede di scorrimento (107) ed una pluralità di porte (50, 60, 70, 80, 90, 150, 160) che attraversano detto corpo distributore (7), in modo tale da mettere in comunicazione detta sede di scorrimento (107) con l'esterno di detto corpo distributore (7), detto elemento cursore (8) regolando con scorrimenti in detta sede di scorrimento (107), aperture e chiusure di detta pluralità di porte (50, 60, 70, 80, 90, 150,160). 10. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1 oppure 5 oppure 9, in cui detta pluralità di porte comprende almeno quattro porte, una prima porta (50) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2), una seconda porta (60) essendo collegabile con detti mezzi di rilevamento (5), una terza porta (70) essendo collegabile con detti mezzi utilizzatori (3), una quarta porta (80) essendo collegabile con detto mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109). 11. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, oppure 5 oppure 6, oppure 9, in cui detta pluralità di porte comprende almeno cinque porte, una prima porta (50) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2), una seconda porta (60) essendo collegabile con detti mezzi di rilevamento (5), una terza porta (70) essendo collegabile con detti mezzi utilizzatori (3), una quarta porta (80) essendo collegabile con detto mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), una quinta porta (90) essendo collegabile con una ulteriore linea di rilevamento (205) interposta tra detti mezzi distributori (6) e detti mezzi pompanti(2). 12. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, oppure 5 oppure 6, oppure 9 in cui detta pluralità di porte comprende almeno cinque porte una prima porta (50) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2), una seconda porta (60) essendo collegabile con detti mezzi di rilevamento (5), una terza porta (70) essendo collegabile con detti mezzi utilizzatori (3), una quarta porta (80) essendo collegabile con detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), una quinta porta (90) essendo collegabile con ulteriori mezzi utilizzatori (11, 12). 13. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, oppure 5, oppure 6, oppure 9, in cui detta pluralità di porte comprende almeno sei porte, una prima porta (50) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (3), una seconda porta (60) essendo collegabile con detti mezzi di rilevamento (5), una terza porta (70) essendo collegabile con detti mezzi utilizzatori (3), una quarta porta (80) essendo collegabile con detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), una quinta porta (90) essendo collegabile con ulteriori mezzi di rilevamento (205) interposti tra detti mezzi distributori (6) e detti mezzi pompanti (2), una sesta porta (150) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2) in parallelo a detta prima porta (50) e con detti ulteriori mezzi di rilevamento (205). 14. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 1, oppure 5, oppure 6, oppure 9 in cui detta pluralità di porte comprende almeno sette porte, una prima porta (50) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2), una seconda porta (60) essendo collegabile con detti mezzi di rilevamento (5), una terza porta (70) essendo collegabile con detti mezzi utilizzatori (3), una quarta porta (80) essendo collegabile con detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), una quinta porta (90) essendo collegabile con ulteriori mezzi di rilevamento (205) interposti tra detti mezzi distributori (6) e detti mezzi pompanti (2), una sesta porta (150) essendo collegabile con detti mezzi pompanti (2) in parallelo a detta prima porta (50) e con detti ulteriori mezzi di rilevamento (205), una settima porta (160) essendo collegabile con ulteriori mezzi di utilizzo (11, 12). 15. Apparato secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi distributori (6) sono posizionabili in detta prima configurazione di collegamento (106) quando detti mezzi pompanti (2) sono inattivi e/o inefficaci e/o insufficienti. 16. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazione 1, in cui detti mezzi di alimentazione di emergenza comprendono almeno un gruppo accumulatore (9) di fluido in pressione. 17. Apparato secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi di alimentazione di emergenza comprendono secondi mezzi pompanti (2 ' ) attivabili da detti mezzi distributori (6). 18. Apparato secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui detti mezzi distributori (6) sono posizionabili in almeno una terza posizione normale (306) in cui detti mezzi pompanti (2) sono collegati con detti mezzi utilizzatori (3) e detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) sono scollegati da detti mezzi utilizzatori (3). 19. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 5 in cui dette opposte estremità comprendono una prima estremità (108) ed una seconda estremità (208). 20. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 9 in cui detta sede di scorrimento (107) presenta una estremità chiusa con mezzi a tappo (30) ed una contrapposta estremità aperta in corrispondenza della quale sono applicati mezzi elastici di contrasto (15, 16) predisposti per contrastare scorrimenti di detto elemento cursore (8). 21. Apparato idraulico secondo la rivendicazione 19 oppure 20 in cui detta prima estremità (108) è rivolta verso detti mezzi elastici (15, 16) e detta seconda estremità (208) è rivolta verso detti mezzi a tappo (30). 22. Apparato secondo la rivendicazione 20, in cui detti mezzi elastici comprendono almeno due molle (15, 16) pre-caricabili a valori di pressione differenti tra loro. 23. Apparato secondo la rivendicazione 22, in cui dette molle (15, 16) sono predisposte per premere su detta prima estremità (108) in modo contemporaneo oppure separatamente. 24. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni 16 oppure 17, in cui detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) sono ricaricabili con mezzi di ricarica (13). 25. Apparato secondo la rivendicazione 24, in cui detti mezzi di ricarica comprendono: mezzi valvolari (13) montati tra detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109) e detti mezzi pompanti (2) e predisposti per aprire oppure chiudere un collegamento tra questi ultimi . 26. Apparato secondo la rivendicazione 1 oppure 25 in cui detti mezzi valvolari comprendono un ulteriore distributore idraulico avente un cursore interno (505) predisposto per posizionarsi in almeno due posizioni di funzionamento, in una prima posizione (113) detti mezzi pompanti (2) essendo collegati con detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109), in una seconda posizione (313) detti mezzi pompanti (2) essendo scollegati da detti mezzi di alimentazione di emergenza (9, 109). 27. Apparato secondo la rivendicazione 1 oppure 7, in cui in detta prima configurazione di collegamento (106) un primo tratto (105) di detta linea idraulica (5) di "load sensing" compreso tra detti mezzi utilizzatori (3) e detti mezzi di attivazione (6) è collegato con un secondo tratto (205) di detta linea idraulica (5) di "load sensing" compreso tra detti mezzi di attivazione (6) e detti mezzi pompanti (2). 28. Apparato secondo la rivendicazione 2 oppure 27, in cui almeno in detta seconda configurazione di chiusura (306) detto secondo tratto (205) di detta linea idraulica di "load sensing" è collegato con mezzi di scarico (300). 29. Dispositivo caratterizzato dal fatto che comprende un apparato idraulico (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 28.