ITMO20010205A1 - Apparato di supporto per un film in macchina per la stampa - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di breveto per MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ’ avente per titolo: APPARATO DI SUPPORTO PER UN FILM IN MACCHINA PER LA STAMPA.

Forma oggeto del presente trovato un apparato di supporto per un film o altro materiale nastriforme in macchina per la stampa.

Nel setore della stampa su film continui di materiale nastriforme, si ha la necessità di procedere ad una fase di asciugatura/essiccazione dopo l’applicazione di inchiostri, lacche, collanti e sostanze analoghe.

La fase di asciugatura avviene normalmente tratando il film in una camera di essiccazione con soffi d’aria od altri gas sul lato stampato, o più genericamente processato, al fine di otenere un essiccazione o un indurimento del prodoto applicato sul film.

I soffi d’aria sono emessi con una certa pressione e velocità da appositi ugelli, in corrispondenza dei quali, sotto al film, occorre prevedere il posizionamento di opportuni rulli di appoggio folli, aventi diametro di circa 70-80 mm, i quali, oltre a servire alla conduzione e scorrimento del film, evitano allontanamenti del film dagli ugelli dovuti al flusso d’aria.

Ogni camera contiene circa 10-15 rulli e in ogni macchina da stampa ci sono normalmente 8-10 unità di stampa, una per ogni colore o lacca o colla che occorre applicare: a valle di ogni unità di stampa è posta una corrispondente camera di essiccazione.

Un primo inconveniente di tale realizzazione è dovuto al fatto che ad ogni ugello o flusso d’aria deve corrispondere un rullo di appoggio e quindi non è possibile incrementare il numero degli ugelli (e quindi l’efficienza dell’apparato di asciugatura) senza incrementare il numero dei rulli di appoggio.

Un altro inconveniente deriva dal fatto che i tratti di film tra due rulli non sono supportati e sono pertanto soggetti a sbattimenti (tanto più evidenti quanto maggiore è la distanza tra i rulli) che danneggiano la qualità del prodotto finito.

Inoltre i tratti di film non supportati richiedono limitazioni nella velocità di uscita dell’ aria dagli ugelli e limitazioni nella temperatura di lavoro per evitare deformazioni indesiderate del film.

Ulteriore inconveniente è dato dal fatto che i rulli di supporto sono folli e mantenuti in rotazione dal film da processare (per evitare strisciamenti fra rulli e film) il quale è quindi soggetto ad una corrispondente tensione con relativa deformazione longitudinale che danneggia il perfetto sovrapporsi (registro) delle varie immagini stampate da ogni gruppo stampa, le quali con il loro sovrapporsi danno luogo all’immagine finale.

Tali camere di essiccazione con controrulli di sostegno del film richiedono inoltre manutenzione ai cuscinetti dei rulli onde evitare aumenti di attrito e difficile rotazione dei rulli stessi. I rulli richiedono anche operazioni di pulizia per le quali la camera necessita una facile apertura ed una buona accessibilità, nonché di sistemi di infilaggio del film.

Nelle macchine da stampa rotative flessografiche vi è un tamburo centrale rigido e costoso (diametro circa 1,5 m) con funzione di rullo di contropressione in corrispondenza delle stazioni di stampa poste attorno al tamburo stesso, ed ha la funzione di appoggio del film nelle zone tra una stazione di stampa e la successiva, nelle quali avviene normalmente l’asciugatura del film stesso prima del successivo trattamento di stampa.

In tal caso il tamburo rappresenta un elemento molto critico perché deve essere estremamente preciso e necessita pertanto di essere mantenuto ad una particolare temperatura per mantenere la forma circolare, evitarne danneggiamenti e deformazioni che ne comprometterebbero la funzionalità. Inoltre la particolare configurazione delle varie stazioni di stampa attorno al tamburo rende alcune di dette stazioni di stampa di difficile accessibilità.

Anche in questo caso quindi un migliore e diverso supporto del film sarebbe auspicabile.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere disponibile un apparato che consenta il supporto del film in modo estremamente semplice ed economico, applicabile sia per le stazioni di asciugatura che in sostituzione del tamburo nelle macchine rotative flessografiche.

Detti scopi sono pienamente raggiunti dall’apparato oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che comprende un nastro o cinghia chiuso avvolto su una pluralità di pulegge o rulli almeno uno dei quali motorizzato in modo tale che il nastro avanzi insieme al film supportandolo adeguatamente.

Il nastro o cinghia può essere conformato in modo tale da affacciarsi agli ugelli di una stazione di asciugatura e da sostenere il film durante la asciugatura dello stesso, avanzando preferibilmente sincrono con il film

Nel caso della macchina per la stampa rotativa flessografica, il nastro o cinghia scorre su rulli, almeno posti in corrispondenza di ciascuna stazione di stampa flessografica quali rulli di contropressione.

Il nastro descrive preferibilmente una figura poligonale.

Questa ed altre caratteristiche risulteranno meglio evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma di realizzazione illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle unite tavole di disegno, in cui:

- le figure 1 e 2 illustrano l’apparato in una vista schematica in una prima forma realizzativa in due diverse applicazioni;

- la figura 3 illustra schematicamente l’apparato in una seconda forma realizzativa.

Con riferimento alle figure, ed in particolare alla figura 1 , con 1 è stato indicato un film continuo che, nel caso illustrato, è un film appena stampato per il quale è necessaria una fase di asciugatura prima dei successivi trattamenti.

Il film può essere comunque costituito da un qualunque materiale nastriforme. Il film 1, alimentato in modo noto e non illustrato, è originalmente preso in consegna da un nastro o cinghia 2 di tipo ad anello chiuso scorrevole su pulegge o rulli 3, di cui almeno uno 3 a motorizzato preferibilmente sincrono con il film (mediante un segnale di velocità), ossia avente medesima velocità e senso di moto.

Il nastro 2 è realizzato in materiale adatto al tipo di film da supportare, e preferibilmente in materiale plastico o in metallo e viene comandato in sincronia con il film per evitare strisciamenti con il film da processare: il film non è sottoposto così a tensioni e non si hanno le resistenze all’ avanzamento tipiche dell’arte nota in cui era il film che faceva ruotare i rulli.

Il nastro 2, che supporta il film accompagnandolo senza attrito per un certo tratto di percorso, può comprendere anche rulli 3b tenditori.

Nel suddetto tratto di percorso, il film è sottoposto ad asciugatura in una camera di essiccazione 4 di tipo sostanzialmente noto, provvista di una pluralità di ugelli attraverso i quali sono emessi getti 5 di aria o gas che asciugano il film.

A differenza della tecnica nota, in questo caso i getti possono essere anche di elevata potenza in quanto il film è adeguatamente supportato dal nastro e quindi non rischia né di allontanarsi né di deformarsi.

L’originale supporto continuo del film consente quindi di aumentare l’efficienza di essiccazione potendo aumentare la velocità di uscita dell’ aria dagli ugelli, aumentare la temperatura dell’aria o di altri fluidi di processo, aumentare il numero degli ugelli soffianti a parità di lunghezza della camera di essiccazione, oppure ridurre la lunghezza della camera di essiccazione a parità di numero di ugelli soffianti.

Con l’apparato oggetto del presente trovato, ed in particolare con l’utilizzo del nastro al posto dei semplici controrulli, è possibile utilizzare pertanto ugelli soffianti nella quantità e posizione voluta senza dover sottostare alla quantità e alla posizione dei controrulli di supporto.

Ponendo uno dei rulli tenditori 3b lontano dal film e dalla camera di essiccazione, è possibile sottoporre il nastro ad operazioni di manutenzione e pulizia periodica, esternamente alla camera, con facile accessibilità, senza interferire con il funzionamento dello stesso.

L’introduzione del film nella camera di essiccazione è eseguibile facendo aderire il film al nastro e facendo avanzare il nastro del tanto che basta per infilare il film.

L’apparato oggetto del presente trovato, comprendente il nastro 2 e i rulli 3, può essere anche originalmente applicato alle macchine da stampa rotative flessografiche in sostituzione del tamburo centrale, come illustrato nelle figure 2 e 3.

In sostanza, fra due stazioni o unità di stampa successive, destinate normalmente ad effettuare la stampa in colori diversi su uno stesso film continuo, viene posto il nastro 2 con funzioni di sostegno per il film nella zona sottoposta ad essiccazione (figura 2). In corrispondenza di ciascuna stazione di stampa è previsto un cilindro di contropressione 6 per contrastare l’azione di un cilindro di stampa 7 che viene inchiostrato da un cilindro inchiostratore 8.

Tuttavia, in una versione semplificata, i cilindri di contropressione 6 potrebbero coincidere con i rulli 3 del nastro, ossia il nastro potrebbe essere avvolto attorno a due cilindri (o rulli) di contropressione e a eventuali ulteriori rulli tenditori 3b.

In una versione ulteriormente semplificata, illustrata in figura 3, è previsto che al posto di avere vari nastri 2 tra le varie stazioni di stampa (uno per ciascuna camera di essiccazione), si abbia un solo nastro 2, con notevoli risparmi di costi rispetto al tamburo centrale della tecnica nota. Il singolo nastro 2 descrive sostanzialmente un percorso poligonale pseudo ellittico o ad oliva passando tra le varie stazioni di stampa, sostenuto unicamente dai cilindri 6 di contropressione e da eventuali rulli tenditori 3b.

In sostanza il nastro 2 è comune in questo caso a tutte le stazioni di stampa e a tutte le camere di essiccazione 4.

La particolare forma allungata ad oliva consente una migliore accessibilità alle singole stazioni di stampa.

Il presente trovato ha particolare applicazione per macchine rotocalco o spalmatrici-accoppiatrici o macchine rotative flessografiche.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di supporto di un film in macchina per la stampa, in cui detto film (1) è un film in stampa che deve subire una fase di asciugatura o un film che deve passare tra le varie stazioni di stampa di una stampante rotativa flessografica, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un nastro o cinghia (2) chiuso avvolto su una pluralità di pulegge o rulli (3) almeno uno dei quali (3a)motorizzato in modo tale che il nastro (2) avanzi insieme al film (1) supportandolo adeguatamente.
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui il nastro o cinghia (2) è conformato in modo tale da affacciarsi a ugelli soffianti di una camera di essiccazione (4) o stazione di asciugatura e da sostenere e avanzare insieme al film (1) durante la asciugatura dello stesso.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui il film (1) avanza sincrono alla stessa velocità di avanzamento del nastro (2) senza strisciamenti.
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui il nastro o cinghia (2) scorre su rulli (3, 6), almeno posti in corrispondenza di ciascuna stazione di stampa flessografica quali rulli di contropressione.
5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui il nastro descrive una figura poligonale.
6. 6. Macchina per la stampa, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.