ITMI992643A1

ITMI992643A1 - Valvola a scarico tarabile per cassette idrosanitarie di wc

Info

Publication number: ITMI992643A1
Application number: IT1999MI002643A
Authority: IT
Inventors: Aristide Cappelletti
Original assignee: Kariba Spa
Priority date: 1999-12-20
Filing date: 1999-12-20
Publication date: 2001-06-20
Also published as: ITMI992643A0; EP1111140A2; DE1111140T1; DE60022851D1; EP1111140A3; IT1314137B1; EP1111140B1; ATE305539T1

Description

Descrizione di una invenzione industriale avente per titolo:

Valvola a scarico tarabile per cassette idrosanitarie di WC.

La presente invenzione si riferisce ad una valvola tarabile per lo scarico dell’ acqua delle cassette idrosanitarie di tazze WC; più in particolare, l’invenzione si riferisce ad una valvola tarabile dotata di mezzi di regolazione che consentono il controllo della quantità di acqua che può essere scaricata da una cassetta idrosanitaria, durante ogni azionamento ed in funzione delle specifiche esigenze di lavaggio delle tazze WC. Detta valvola è particolarmente adatta per essere adottata in tutti gli impianti di scarico di un liquido, ad esempio acqua, dove si vuole controllare e regolare la portata scaricata, come ad esempio nelle cassette idrosanitarie per impianti domestici.

E’ noto che le cassette idrosanitarie sono dotate dì valvole di scarico la cui funzione è quella di consentire il deflusso di una determinata quantità di acqua dalle cassette stesse alle sottostanti tazze WC, per il necessario lavaggio. E’ altresì noto che le valvole di scarico attualmente utilizzate per detto scopo non sono dotate di alcun mezzo di regolazione dello scarico, ma sono sostanzialmente configurate per far defluire una quantità d’acqua costante, sostanzialmente pari al volume massimo delle vaschette, ad ogni loro apertura, a prescindere dalle effettive diverse esigenze di lavaggio e/o risciacquo richiesto, con evidenti, inutili ed onerosi sprechi di acqua.

In tempi recenti alcuni tipi di cassette idrosanitarie sono state equipaggiate con valvole di scarico dotate di molle a balestra le quali avrebbero dovuto consentire, in funzione del tipo di lavaggio richiesto, un richiamo rapido delle valvole, con chiusura accelerata e limitazione della quantità di acqua scaricata. Le prove effettuate non hanno però dato i risultati sperati, sia perché col tempo le risposte elastiche delle molle variano e sono poco affidabili, sia perché è necessario creare tanti tipi di molle quanti sono gli esemplari di cassette attualmente in commercio.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai suddetti inconvenienti. L’invenzione, quale essa è caratterizzata dalle rivendicazioni, risolve il problema per mezzo di una valvola a scarico tarabile per cassette idrosanitarie di WC, mediante la quale si ottengono i seguenti risultati: la valvola comprende un componente fisso, sostanzialmente cilindrico, disposto al’interno di una cassetta idrosanitaria, il quale è dotato di almeno una apertura radiale associata ad un corrispondente elemento di intercettazione; all’ interno di detto componente cilindrico fisso scorre un corpo tubolare costituito da un elemento anulare superiore, da un galleggiante intermedio e da una guarnizione di tenuta inserita all’estremità inferiore ribassata; il corpo tubolare è associato ad un mezzo di sollevamento il cui azionamento è indipendente od è anche abbinabile ad un secondo mezzo di sollevamento che opera su di un comando a bilanciere con carico regolabile.

Nel suo aspetto più generale, la presente invenzione permette di otenere gli scopi desiderati mediante una valvola a scarico tarabile la quale è comandata in apertura in modo da controllare e regolare la quantità di acqua che, ad ogni azionamento, viene scaricata dalla casseta idrosanitaria alla sottostante tazza WC, in funzione delle specifiche esigenze di lavaggio e/o risciacquo; ciò si otiene con la maggiore o minore intercetazione dell’apertura radiale di deto componente fisso alla quale corrisponde: un minore o maggiore deflusso deU’acqua sottostante al galleggiante, una diminuzione od aumento della velocità di discesa e chiusura della valvola ed un conseguente maggiore o minore deflusso di acqua nella tazza WC. Altro vantaggio deriva dal fatto che la stessa quantità di acqua scaricata dalla cassetta alla tazza WC, è regolabile in modo proporzionale alla velocità di chiusura che si vuole imprimere alla valvola stessa; quest’ultima ottenibile non solo per mezzo della variazione di area di passaggio di detta apertura radiale, ma anche dalla variazione del carico di chiusura che può essere prodotta sulla valvola per mezzo dell’azione di un contrappeso supplementare. L’invenzione viene descritta in dettaglio nel seguito, secondo forme realizzative date unicamente a scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento agli allegati disegni, in cui:

la fig. 1 rappresenta una vista schematica laterale, parzialmente in sezione, dell’assieme della valvola a scarico tarabile, oggetto della presente invenzione,

la fig. 2 rappresenta schematicamente la vista laterale del componente cilindrico fisso con apertura radiale e corrispondente elemento di intercettazione, della stessa valvola di figura 1 ,

la fig. 3 rappresenta la vista schematica, secondo la sezione A-A di figura 1, del componente cilindrico fìsso della valvola, quando l’elemento di intercettazione è disposto, rispetto all’apertura radiale, in posizione di totale apertura e minima intercettazione,

la fig. 4 rappresenta la vista schematica, secondo la sezione A-A di figura 1, del componente cilindrico fisso della valvola, quando Telemento di intercettazione è disposto, rispetto all’apertura radiale, in posizione di totale chiusura e massima intercettazione,

la fig. 5 rappresenta la vista-sezione laterale, parziale, di una vaschetta idrosanitaria con la valvola a scarico tarabile in posizione di chiusura, completa dei necessari mezzi di apertura associati allo stelo, di cui uno dotato di bilanciere con contrappeso a posizione regolabile,

la fig. 6 rappresenta la stessa vista-sezione laterale, di figura 5 in cui lo stelo della valvola è sollevato, per Io scarico dell’acqua, mediante un azionatore a pulsante di tipo tradizionale, e

la fig. 7 rappresenta la stessa vista-sezione laterale di figura 5 in cui lo stelo della valvola è sollevato, per lo scarico dell’acqua, mediante un azionatore a pulsante connesso ad un contrappeso a posizione regolabile.

La valvola a scarico tarabile, indicata complessivamente con 10 in figura 1, è sostanzialmente costituita: da un corpo centrale mobile 1 comprendente un elemento anulare 2 ed un galleggiante 3, da una guarnizione 5 inserita all’estremità inferiore ribassata 6 di detto corpo centrale 1, da un componente cilindrico fisso 4 che presenta una o più aperture periferiche 7 e dei mezzi di intercettazione 8 associati alle stesse aperture periferiche. Il componente cilindrico fisso 4 è atto a contenere il corpo centrale mobile 1 ed a costituire una sostanziale guida per il galleggiante 3; sul fondo 11 del componente 4 è presente un’apertura con bordo in rilievo 13, sporgente verso l’interno e verso l’esterno, attraverso la quale passa guidata, con possibilità di scorrimento, il corpo mobile medesimo. L’elemento anulare 2 costituisce un appoggio del corpo centrale mobile 1, con riscontro sul bordo superiore 4’ del componente 4. La guarnizione 5, a fine corsa verso il basso del corpo mobile 1, si impegna a tenuta idraulica sulla piletta di una cassetta idrosanitaria. In corrispondenza e in allineamento coassiale con la piletta, il componente 4 si impegna alla cassetta attraverso dei mezzi qualsiasi di vincolo 14; ad esempio attraverso mezzi a baionetta o di altro tipo.

Secondo la forma di esecuzione preferita, di cui alle figure sopra indicate, nella parte medio bassa di detto componente fìsso 4, realizzato con forma tubolare cilindrica, è disposta almeno una apertura periferica 7 del tipo a feritoia. All’apertura a feritoia 7 è associato un elemento di intercettazione 8 il quale è costituito da una ghiera a frizione, libera di ruotare sul corpo cilindrico del componente fisso 4. La ghiera a frizione 8 comprende almeno un settore chiuso, con altezza ed estensione sufficienti a ricoprire ed intercettare la corrispondente feritoia 7, da parziale a totale, e comprende almeno un setore aperto, con altezza ed estensione sufficienti da permetere un’apertura da parziale a totale della stessa corrispondente feritoia. La ghiera è preferibilmente realizzata con rigature e/o zigrinature periferiche di presa antiscivolo. In prossimità dei bordi superiore e inferiore della o delle aperture radiali a feritoia 7, sono presenti delle guide parallele 9 destinate alla tenuta, al posizionamento ed al corretto scorrimento a frizione della ghiera di intercetazione 8, la quale è libera di essere ruotata atorno al componente cilindrico fisso 4. Sia la ghiera 8 che il componente 4 presentano eventuali riferimenti graduati, utili per regolare e misurare il valore di intercetazione delle aperture 7.

Agendo su di un tradizionale mezzo azionatore, quale ad esempio un pulsante 17 operante su una leva a bilanciere 18 e un tirante 19, il corpo tubolare 1 costituente lo stelo della valvola, l’elemento anulare 2, il galleggiante 3 e la guarnizione 5 sono spostati verso Talto, con scorrimento assiale all’interno del componente cilindrico fisso 4. Il distacco della guarnizione 5 dalla pileta, provoca l’immediato scarico dell’acqua dalla cassetta alla sottostante tazza WC. Con l’abbandono della pressione sul pulsante 17, il corpo tubolare 1, con in relativo galleggiante 3, iniziano a scendere per gravità lungo il componente 4 pieno di acqua. La velocità di discesa è solo rallentata dalla presenza di tale acqua che può fuoriuscire solo atraverso la luce di passaggio anulare 12, definita dalla differenza tra il diametro interno dell’apertura circolare con il bordo in rilievo 13 ed il diametro esterno dei corpo tubolare 1, e, soprattutto, attraverso la o le aperture radiali a feritoia 7. Regolando la posizione della ghiera di intercettazione 8 è possibile variare la sezione di passaggio della o delle aperture 7 e fare fuoriuscire più o meno velocemente l’acqua dall’interno del componente cilindrico fisso 4. Ruotando opportunamente la ghiera di intercettazione 8 è possibile ottenere una configurazione di tutto aperto, a minima intercettazione, ed una configurazione di tutto chiuso, a massima intercettazione, passando attraverso configurazioni intermedie ad intercettazione variabile rispetto alle posizioni limite. Così facendo è possibile controllare la velocità di discesa del corpo tubolare 1 e quindi della guarnizione 5, la quale, al termine della sua corsa, si impegna nella piletta della cassetta idrosanitaria, interrompendo il flusso di acqua scaricata nella tazza WC. Predisponendo nella posizione voluta la ghiera 8 in modo da strozzare l’area di passaggio delle aperture a feritoia 7, è possibile fare scaricare dalla cassetta una quantità di acqua inferiore alla sua capacità massima. In particolare, la quantità di acqua scaricabile ad ogni azionamento può essere minore degli usuali nove litri previsti nelle cassette di tipo standard. Con tale soluzione si ottiene anche il vantaggio che un volume ridotto di acqua (ad esempio sei litri) si scarica ad una pressione più elevata, corrispondente a quella fornita dalla totale quantità di acqua (nove litri) presente effettivamente nella cassetta.

Va comunque notato che regolando opportunamente la dimensione della luce di passaggio anulare 12, definita dalla differenza tra il diametro interno dell’apertura circolare con il bordo a rilievo 13 ed il diametro esterno del corpo tubolare 1, sarebbe ugualmente possibile fare scaricare dalla cassetta una quantità di acqua voluta, determinata ed inferiore al volume totale, ma tale soluzione risulterebbe definitiva, stabilita all’atto della realizzazione della valvola, senza possibilità di controlli e/o regolazioni successive, contrariamente alle caratteristiche della valvola oggetto del presente trovato.

In altre soluzioni altrettanto valide e comprese nell’ambito del trovato, l’elemento di intercettazione del tipo ghiera a frizione con movimento rotatorio ad aperture a feritoia, può essere sostituito con un elemento di intercettazione, sempre del tipo ghiera a frizione con movimento rotatorio dotato di uno o più fori passanti allineabili, parzialmente e/o totalmente a dei corrispondenti fori periferici passanti creati sul componente fìsso 4. Un’altra soluzione può prevedere un elemento di intercettazione del tipo ghiera a saracinesca con movimento verticale che si sovrappone ad aperture a feritoie o di altro tipo, e così via.

La valvola tarabile 10, così come descritta finora, è chiaramente applicabile ed utilizzabile in modo indipendente su sulle cassette idrosanitarie, ma in una sua applicazione alternativa, ancor più vantaggiosa dal punto di vista di contenimento dei consumi di acqua, essa può anche essere associata ad un mezzo azionatore supplementare, quale ad esempio un secondo pulsante 20 associato ad un contrappeso 21. La pressione esercitata sul pulsante 20 provoca la rotazione di una leva 22, attorno al suo fulcro 23, ed il sollevamento della sua estremità 24. Quest’ ultima é dotata di una sede di aggancio 25 che, durante la rotazione, entra in relazione di impegno con un dentello 26 che sporge lateralmente dalla leva 18 connessa col primo azionatore 17. Tramite l’accoppiamento della sede 25 col dentello 26, la leva 22, azionata dal pulsante 20, fa ruotare la leva 18, con conseguente sollevamento dello stelo 1 ed apertura della valvola. Con l’abbandono della pressione sul pulsante 20, il corpo tubolare 1 ed il relativo galleggiante 3, iniziano la discesa dì chiusura ma, in questo caso, detta discesa non avviene per sola gravità dei suddetti elementi come nella soluzione precedentemente descritta, ma avviene anche per effetto della spinta supplementare provocata dal contrappeso 21 vincolato alla leve 22. Sotto l’effetto di un carico maggiore, la valvola si chiude più velocemente, e la quantità di acqua scaricata attraverso la piletta é ancor più ridotta. La quantità di acqua scaricata è regolabile spostando il contrappeso 21 lungo il suo braccio di sostegno 27; per questo motivo, e secondo una soluzione di facile ed economica realizzazione, il contrappeso 21 si impegna al braccio 27 per mezzo di un accoppiamento filettato.

Mentre il trovato è stato descritto ed illustrato secondo sue forme realizzative date a solo scopo esemplificativo e non limitativo, risulterà evidente agli esperti del ramo che eventuali inversioni strutturali o dislocazioni alternative dei componenti che complessivamente formano la valvola a scarico varibile, modifiche alle forme, ai particolari, alle combinazioni ed agli assiemi, potranno essere apportate senza per questo uscire dal suo ambito e scopo.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Valvola a scarico tarabile (10), per lo scarico dell’acqua dalle cassete idrosanitarie (16) nelle sottostanti tazze WC, comprendete un componente fisso (4) nel quale è scorrevole un corpo tubolare (1) con elemento anulare superiore (2), galleggiante intermedio (3) e guarnizione inferiore di tenuta (5), caratterizzata dal fatto di essere dotata di mezzi di regolazione e di controllo del flusso. di fluido di scarico, operanti sulla velocità di discesa e di chiusura dello stesso corpo (1), e relativa guarnizione (5).
2) Valvola a scarico tarabile secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che un mezzo di regolazione e di controllo del flusso di scarico è costituito da almeno una apertura radiale (7) ed un complementare elemento di intercettazione (8).
3) Valvola a scarico tarabile secondo- le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzati dal fatto che detta almeno una apertura radiale (7) e detto elemento complementare di intercettazione (8) sono reciprocamente disposti in modo da consentire ottenimento di configurazioni di tutto aperto, a minima intercettazione, e di tutto chiuso, a massima intercettazione, passando attraverso configurazioni intermedie, ad intercettazioni variabili comprese tra quelle limiti.
4) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 3 caratterizzata dal fatto che detta almeno una apertura radiale (7) è disposta nella parte medio bassa di detto componente fisso (4), ed è costituita da una luce passante a forma o di feritoia oppure di foro.
5) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzata dal fatto che detto elemento di intercettazione (8), di detta almeno una apertura (7), è costituito da una ghiera a frizione libera di ruotare su detto componente fisso (4).
6) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzata dal fatto che detto elemento di intercettazione (8), di detta almeno una apertura (7), è costituito da una ghiera anulare chiusa ad altezza costante, comprendente almeno un foro passante, libera di ruotare su detto componente fisso (4).
7) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzata dal fatto che detto elemento di intercettazione (8), di detta almeno una apertura (7), è costituito da una ghiera a saracinesca libera di scorrere verticalmente su detto componente fisso (4).
8) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 6 caratterizzata dal fatto che detto componente fisso (4) comprende delle guide (9) destinate alla tenuta, al posizionamento ed al corretto movimento delle ghiere a frizione (8), libere di ruotare attorno ad esso.
9) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzata dal fatto che detto elemento di intercettazione (8) comprende almeno un settore chiuso, con altezza ed estensione sufficienti a ricoprire ed intercettare la corrispondente feritoia 7, da parziale a totale, e comprende almeno un settore aperto, con altezza ed estensione sufficienti da permettere un’apertura da parziale a totale della stessa corrispondente feritoia; detta ghiera è preferibilmente realizzata con rigature e/o zigrinature periferiche di presa antiscivolo.
10) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 9 caratterizzata dal fatto che detti elementi di intercettazione (8) e detto componente fisso (4) presentano dei riferimenti graduati di regolazione e di misurazione del valore di intercettazione di detta almeno una apertura radiale (7).
11) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 10 caratterizzata dal fatto che il suo azionatore principale di apertura è costituito da un pulsante indipendente (17) che, attraverso una leva a bilanciere (18) ed un tirante (19), opera sul corpo tubolare, o stelo (1).
12) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 10 caratterizzata dal fatto che il suo azionatore principale di apertura è associato ad un secondo azionatore costituito da un pulsante (20) che, attraverso una leva a bilanciere (22) con contrappeso (21), è in grado, all’atto del suo azionamento, di entrare in relazione di impegno con la stessa leva (18) per mezzo dell’aggancio di una sua sede (25) con un dentello (26), sporgente dalla leva (18) medesima.
13) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 12 caratterizzata dal fatto che il contrappeso (21) è posizionarle a piacere lungo il suo braccio di sostegno (27).
14) Valvola a scarico tarabile secondo le rivendicazioni da 1 a 12 caratterizzata dal fatto il contrappeso (21) si impegna al braccio (27) per mezzo di un accoppiamento filettato.