ITMI992033A1 - Complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio del sale del decalcificatore di una macchina di - Google Patents

Complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio del sale del decalcificatore di una macchina di Download PDF

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ITMI992033A1
ITMI992033A1 IT1999MI002033A ITMI992033A ITMI992033A1 IT MI992033 A1 ITMI992033 A1 IT MI992033A1 IT 1999MI002033 A IT1999MI002033 A IT 1999MI002033A IT MI992033 A ITMI992033 A IT MI992033A IT MI992033 A1 ITMI992033 A1 IT MI992033A1
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tank
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IT1999MI002033A
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Giuseppe Borroni
Carlo Carli
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47LDOMESTIC WASHING OR CLEANING; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47L15/00Washing or rinsing machines for crockery or tableware
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  • Nitrogen And Oxygen Or Sulfur-Condensed Heterocyclic Ring Systems (AREA)
  • Detail Structures Of Washing Machines And Dryers (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)

Description

DESCRIZIONE DI BREVETTO PER INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio del sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio.
Un decalcificatore per macchine di lavaggio di tipo noto comprende un serbatoio per le resine scambiatrici di ioni per l'addolcimento dell'acqua di lavaggio ed un serbatoio del sale di rigenera delle resine scambiatrici di ioni, in comunicazione attraverso l’apertura di una elettrovalvola di rigenera.
Per la rigenera delle resine il sale viene asportato all’apertura dell'elettrovalvola di rigenera da un’acqua di rigenera derivata dall’acqua di alimentazione della vasca di lavaggio ed accumulata in un'apposita vaschetta.
Dal momento che la durezza dell’acqua di lavaggio varia a seconda della rete idrica da cui viene prelevata, è necessario poter regolare la quantità di sale di rigenera da asportare in modo tale da evitare inutili sprechi.
Secondo un sistema noto per regolare il prelievo di sale dal decalcificatore l’acqua di rigenera viene distribuita tha due o più condotti all’interno del serbatoio sale sfocianti ad una prefissata distanza dalla sezione di ingresso del serbatoio resine, cosicché per distanze maggiori l’acqua di rigenera riesce a prelevare crescenti quantità di sale.
Secondo un altro sistema tradizionalmente adottato il prelievo del sale può venire controllato inviando solo una parte dell'acqua di rigenera al prelievo del serbatoio sale, mentre la restante parte viene incanalata direttamente verso' il serbatoio resine e viene utilizzata per diluire la salamoia prelevata dal serbatoio sale.
In entrambi i casi la distribuzione dell’acqua di rigenera avviene attraverso un organo di distribuzione costituito da un’astina verticale girevole la cui estremità inferiore sagomata forma sul fondo del serbatoio sale un otturatore che intercetta e convoglia l’acqua di rigenera verso il condotto selezionato.
Per la selezione di un condotto l'estremità superiore dell’astina, situata nell'area racchiusa dal bocchettone del sale, ò formata da una piastrina indicatrice munita di una tacca per l’inserimento della punta di un cacciavite o simile ' in grado di orientare la piastrina indicatrice stessa nelle varie posizioni angolari corrispondenti all’apertura di ognuna delle vie d’uscita dell’otturatore.
Un inconveniente che si verifica nei sistemi tradizionali consiste nel fatto che il diametro dell’astina deve essere molto contenuto alfine di non ostacolare l’operazione di riempimento del sale attraverso il relativo bocchettone.
Anche la piastrina indicatrice, disposta orizzontalmente, deve risultare necessariamente piccola divenendo pertanto difficilmente accessibile per le operazioni sia di semplice lettura che di selezione da parte dell’utente.
La necessità di avere un ridotto ingombro trasversale per l’organo di distribuzione non consente di scegliere liberamente la dimensione ed il numero delle luci di efflusso dell'otturatore rendendo il sistema di distribuzione poco versatile.
Poiché l’otturatore è immerso nella salamoia presente sul fondo del serbatoio sale, è solitamente necessario dotare l’organo di distribuzione di un gommino che realizzi una perfetta tenuta tra l’otturatore ed i condotti da esso alimentati.
Il gommino di tenuta aumenta la complessità del sistema ed incide in modo significativo sul suo costo globale dell'organo di distribuzione.
Infine nei sistemi tradizionali del tipo sopra descritto la saldatura delle due semiparti costitutive II decalcificatore viene in genere sfruttata anche per trattenere l’astina nella posizione corretta all'interno del serbatoio sale.
Questo complica il controllo dell’operazione di saldatura del decalcificatore che deve essere eseguita con estrema precisione se non si vuole pregiudicare il corretto funzionamento dell’organo di distribuzione.
Scopo della presente invenzione è quello di provvedere un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio che ovvi gli inconvenienti lamentati in un sistema tradizionale.
In particolare uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio facilmente accessibile e visibile dall'esterno del decalcificatore senza ostacolare il caricamento del sale dal bocchettone dei relativo serbatoio.
Altro scopo della presente invenzione è quello di provvedere un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio costituito da un numero ridotto di parti in modo da risultare semplice e poco costoso.
Altro scopo ancora della presente invenzione è quello di fornire un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio adattabile con flessibilità a diverse condizioni operative.
Altro scopo ancora della presente invenzione è quello di realizzare un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina dì lavaggio posizionatile nel decalcificatore con cura senza complicare l'assemblaggio del decalcificatore stesso.
Questi scopi sono raggiunti provvedendo un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare per mezzo di un'acqua di rigenera dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio per la rigenera delle resine scambiatrici di ioni contenute nel serbatoio resine del decalcificatore, comprendente un organo per la distribuzione dell’acqua di rigenera tra almeno un primo ed un secondo condotti del decalcificatore, dei quali condotti almeno uno porta al prelievo del sale di rigenera, detto organo di distribuzione comprendendo un otturatore girevole in grado di regolare le luci di afflusso di detta acqua di rigenera verso detti condotti, un'astina di comando della rotazione dell'otturatore, ed un selezionatore della distribuzione d’acqua di rigenera desiderata applicato all’estremità dell’astina di comando opposta all'otturatore, caratterizzato dal fatto che detto organo di distribuzione è disposto orizzontalmente nel serbatoio sale con l'astina provvista in corrispondenza del lato interno della parete di copertura superiore del serbatoio sale e con il selezionatore provvisto in corrispondenza della parete laterale interna del bocchettone del serbatoio sale.
L’orientamento orizzontale dell’organo di distribuzione consente vantaggiosamente di poter disporre l’astina di comando dell’otturatore al di fuori dello spazio del serbatoio sale sottostante al relativo bocchettone in modo tale che non vi siano ostacoli al caricamento del sale.
L'astina di comando e l’otturatore da essa azionabile possono conseguentemente essere dimensionati a piacere in modo tale da realizzare una regolazione versatilmente impostabile su più condizioni di prelievo di sale.
Il selezionatore è preferibilmente formato da una rotella coassiale all'astina in modo tale da poter avere ampio diametro senza penalizzare il passaggio del sale dal bocchettone al fondo del relativo serbatoio.
La rotella di selezione risulta allora ben visibile e fornisce un'indicazione chiaramente leggibile dall’esterno del decalcificatore all'utente che abbia provveduto a rimuovere il tappo del bocchettone del serbatoio sale, offrendo allo stesso tempo l’ulteriore vantaggio di poter essere azionata direttamente a mano.
L’organo di distribuzione risulta inserito nella parte superiore del serbatoio sale, dove l’acqua di rigenera possiede ancora una prevalenza tale da guidarla verticalmente verso il basso attraverso l’otturatore senza trafilamenti assiali, e rende pertanto superfluo l’utilizzo di un gommino di tenuta sul corpo dell’otturatore.
Risparmiando il gommino si consegue una riduzione della complessità e del costo dell’organo di distribuzione.
Altri vantaggi della presente invenzione saranno più evidenti alla lettura della descrizione che segue di una realizzazione preferita che fa riferimento ai disegni allegati in cui:
Fig. 1 mostra schematicamente l’assieme decalcificatorevaschetta di rigenera di una macchina di lavaggio;
Fig. 2 mostra un ingrandimento in elevazione laterale dell'organo di distribuzione della presente invenzione;
Fig. 3 è una sezione dell’organo di distribuzione vista dalla linea 3-3 di fig. 2;
Fig. 4 è una sezione dell’organo di distribuzione vista dalla linea 4-4 di fig. 2;
Fig. 5 è una vista in elevazione laterale ingrandita in sezione della semiparte superiore del serbatoio comprendente l’organo di distribuzione della presente invenzione; e
Fig. 6 è una vista frontale ingrandita in sezione della sola sede di alloggiamento dell’organo di distribuzióne della presente invenzione.
In fig. 1, il decalcifìcatore 1 di una macchina di lavaggio risulta composto da un serbatoio resine scambiatrìci di ioni 3 e da un serbatoio sale 5 comunicanti attraverso una elettrovalvola di rigenera (non illustrata).
Sul decalcifìcatore 1 si posiziona una vaschetta di rigenera 11 il cui fondo presenta un apposito bocchello 2 per l'ingresso dell’acqua proveniente da una sorgente idrica esterna. Una parte di quest'acqua è destinata ad essere inviata direttamente verso il serbatoio resine 3 per essere addolcita prima di immettersi nella vasca di lavaggio, mentre la restante parte si accumula temporaneamente in un apposito comparto della vaschetta 11 in modo tale da poter essere addotta a seguito del l'eccitazione dell’elettrovalvola di rigenera verso il serbatoio sale 5 per il prelievo del sale di rigenera.
Il serbatoio resine 3 ha sulla parte di copertura superiore un bocchello 7 accoppiabile ad una spina 7', montata sul fondo della vaschetta di rigenera 11, da cui riceve l’acqua di lavaggio da addolcire, e sulla parte inferiore un bocchello (non mostrato) che immette l’acqua di lavaggio addolcita nella vasca di lavaggio.
Il serbatoio sale 5 ha sulla parte di copertura superiore un bocchello 9 accoppiabile ad una spina 9’, montata sul fondo della vaschetta di rigenera 11, da cui riceve l’acqua di rigenera temporaneamente accumulata nella vaschetta 11 stessa, ed un bocchettone 13 dotato di tappo 15 per il caricamento del sale.
Come si evince in particolare dalla fig. 5, per la regolazione del quantitativo di sale da asportare per la rigenera delle resine è previsto un organò 17 che viene applicato in corrispondenza della parete di copertura superiore del serbatoio sale 5 e che distribuisce l'acqua di rigenera tra due condotti la cui sola sezione di ingresso è mostrata in fig. 5 con i riferimenti 19 e 21 rispettivamente.
Nel caso in esame il condotto 19 porta l’acqua di rigenera che lo attraversa al prelievo del sale contenuto nel serbatoio sale 5, mentre l'altro condotto 21 riporta l’acqua di rigenera che lo attraversa al serbatoio resine 3 per diluire la salamoia asportata dall’acqua di rigenera che ha percorso il condotto 19.
In alternativa si può pensare che entrambi i condotti portino l’acqua di rigenera che li attraversa al prelievo del sale, ed in questo caso il punto di deflusso dei due condotti sul fondo del serbatoio sale 5 dovrebbe avvenire a distanza diversa dalla sezione di ingresso del serbatoio resine 3.
L'organo di distribuzione 17, come evidente anche dalle restanti figure, è costituito da un otturatore girevole 23 che intercetta l’acqua di rigenera proveniente dal bocchello 9 per poi distribuirla ai condotti 19 e 21, da un’astina 25 a pianta circolare per il comando dell’otturatore 23, e da un selezionatore 27 di azionamento dell’astina di comando 25.
Il corpo dell'astina 25 è costituito da nervature assiali 26 in grado di opporsi alle sollecitazioni deformanti di origine termica che intervengono durante il processo di stampaggio, mentre alia base posteriore dell’astina 25 è ricavato un primo dischetto pieno 50 da cui si prolunga assialmente l’otturatore 23, a sua volta costituito da due setti 29 e 31 orientati normalmente l’uno all’altro ed uniti con l’interposizione di un secondo dischetto 33 di forma e dimensione identica al primo dischetto 50.
Il primo dischetto 50 è centrato sulla base posteriore dell’astina 25 e rispetto ad essa presenta un diametro lievemente maggiore.
Il primo setto 29 si proietta assialmente da una sezione del primo dischetto 50 ricavata immaginando di intersecare detto dischetto 50 con due piani paralleli ad esso normali, dei quali piani uno passante da un diametro di esso.
Analogamente il secondo setto 31 si proietta assialmente da una sezione del secondo dischetto 33 ricavata immaginando di intersecare detto dischetto 33 con due piani paralleli ad esso normali, dei quali piani uno passante da un diametro di esso.
I due dischetti 33 e 50 hanno il compito principale di evitare che l’acqua di rigenera che attraversa verticalmente l’otturatore 23 riesca a trapelare assialmente.
Normalmente al bordo laterale di ciascun setto 29 e rispettivamente 31 è praticata una feritoia 35 e rispettivamente 37 che come vedremo realizza una sezione per un passaggio controllato dell'acqua di rigenera.
II selezionatore 27 è costituito da una rotella di selezione 39 montata coassialmente sull'altra estremità dell’astina 25.
Lungo una circonferenza del corpo della rotella' di selezione 39 viene ricavata una corsia 41 arcuata avente un'apertura angolare di 90°.
La corsia 41 è passante attraverso lo spessore della rotella 39 ed il suo bordo radialmente esterno forma quattro tacche 43 angolarmente equispaziate a ciascuna delle quali corrisponde, in un punto diametralmente opposto della rotella 39, un’impronta numerica 45.
Infine il bordo esterno della rotella 39, nei tratti compresi tra due impronte numeriche 45 successive, si presenta zigrinato.
L'organo di distribuzione 17 viene inserito in un’apposita sede ricavata sul lato interno della parete di copertura superiore del serbatoio sale 5.
Il sostegno dell’organo di distribuzione 17 è realizzato da una staffa ad “U" 59 fissata verticalmente in prossimità delia parete laterale interna del bocchettone sale 13 per supportare con la sua parte arcuata interna 61 l’estremità anteriore dell’astina 25, e da una sede di innesto 47 del l’otturatore 23 cooperante con la staffa 59 per sostenere l’organo di distribuzione 17 in posizione orizzontale.
Dal momento che il selezionatore giace in un piano verticale la rotella può essere prevista con un diametro grande, qui di 5 cm, senza intralciare il caricamento del sale e risultando allo stesso tempo accessibile e ben visibile dall’esterno del serbatoio sale 5.
La sede di innesto 47, anch'essa prolungatesi dal lato interno della parete superiore del serbatoio sale 5, comprende una parete superiore 49, una parete frontale 51 ed una parete inferiore 53.
La sede 47 è internamente conformata in modo tale da consentire l’innesto assiale ed il supporto in rotazione dell'otturatore 23 e presenta pertanto una luce frontale circolare di diametro pari al diametro dei dischetti 33 e 50.
Il lato esterno della parete superiore 49 si apre verso l'alto per formare il bocchello 9 di adduzione dell’acqua di rigenera all’otturatore 23, mentre nella parete inferiore 53 due aperture 55 e rispettivamente 57 verticalmente allineate ad un corrispondente elemento di intercettazione 29 e rispettivamente 31 sono in grado di ricevere l’acqua di rigenera dalle luci di deflusso dell’otturatore 23 in modo tale da alimentare le sezioni di ingresso dei condotti 19 e rispettivamente 21.
La parete frontale 51 costituisce invece una superficie di battuta per la base posteriore del secondo setto 31 dell’otturatore 23.
Per impedire che l’organo di distribuzione 17 possa scorrere assialmente rispetto alla staffa 59 ed alla sede 47, la superficie anteriore della parte arcuata 61 della staffa 59 viene dotata di un elemento impegnabile con l’organo di distribuzione 17 stesso.
In particolare viene allora previsto un dentino 63 inseribile a scatto nella corsia 41 della rotella di selezione 27.
La rotella di selezione 27 viene così bloccata nella cava 67 definita dal dentino 63 e la traslazione assiale dell’organo di distribuzione 17 viene inibita.
La rotazione dell'organo di distribuzione 17 è comunque consentita dallo scorrimento del dentino 63 lungo la corsia 41.
Il dentino 63 serve anche per indicare il raggiungimento di una selezione impostata dall’utente, conseguita quando esso raggiunge una delle posizioni angolari della corsia 41 occupate dalle tacche 43.
Vantaggiosamente l'organo di distribuzione 17 è già supportato nella posizione di lavoro corretta dalla copertura superiore del decalcificatore prima che le due semiparti del decalcificatore vengano termosaldate tra loro. La termosaldatura del decalcificatore non ha un ruolo attivo nel posizionamento dell’organo di distribuzione 17 e può pertanto essere effettuata con estrema disinvoltura.
Il funzionamento del complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da asportare dal decalcificatore conforme alla presente invenzione è chiaramente deducibile dai disegni allegati, e prevede l’impostazione manuale da parte dell’utente attraverso la rotella di selezione 39 della condizione di funzionamento desiderata.
Quando un dito dell’utente agisce su un bordo zigrinato del selettore 27, la rotella di selezione 39 trascina l’astina 25 di comando che a sua volta mette in rotazione l’otturatore 23 supportato girevolmente nella sua sede di innesto 47, mentre il dentino 63 percorre la corsia 41 fino ad arrestarsi sulla tacca 43 corrispondente all’impronta numerica della selezione desiderata.
Le condizioni di funzionamento consentite nella presente realizzazione preferita sono quattro.
Impostando la rotella di selezione 39 sul valore numerico “Γ il setto 29 è in posizione orizzontale mentre il setto 31 è in posizione verticale. All’apertura dell’eletrovalvola di rigenera l'acqua di rigenera che dal bocchello 9 entra nel serbatoio sale 5 trova il seto 31 nella posizione che consente il massimo afflusso di acqua verso il sottostante condotto 21, mentre il setto 29 sbarra completamente il passaggio dell’acqua di rigenera verso il sotostante condoto 19 fatta eccezione che per la feritoia 35 che consente un passaggio controllato di acqua di rigenera.
La portata di acqua di rigenera atraverso il passaggio controllato è definita con estrema precisione dalle dimensioni della feritoia. A titolo di esempio nella presente invenzione il passaggio controllato ha area di 4,5 mm<2 >a fronte di un’area di 100 mm<2 >circa dei relativi setti 19 e 21.
Questa impostazione del seletore 39 ben si adatta al caso di rigenera di resine per una durezza molto bassa dell’acqua di lavaggio, dal momento che consegue il minimo prelievo di sale dal serbatoio sale 5 deviando la massima parte di acqua di rigenera verso il serbatoio resine 3 per la diluizione del sale asportato dal serbatoio sale 5.
La situazione opposta si ha quando la rotella di selezione viene ruotata di 90° rispeto all’impostazione precedente, portandosi sul valore numerico “4 . In questo caso il seto 29 è in posizione verticale mentre il seto 31 è in posizione orizzontale. All’apertura dell’elettrovalvola di rigenera l’acqua di rigenera che dal bocchello 9 entra nel serbatoio sale 5 trova il setto 29 nella posizione che consente il massimo afflusso di acqua verso il sottostante condotto 19, mentre il setto 31 sbarra completamente il passaggio dell'acqua di rigenera verso il sottostante condotto 21 fatta eccezione che per la feritoia 37 che consente un passaggio controllato di acqua di rigenera.
Questa impostazione del selettore 39 ben si adatta al caso di rigenera di resine per una durezza molto alta dell’acqua di lavaggio, dal momento che consegue il massimo prelievo di sale dal serbatoio sale 5 deviando la minima parte di acqua di rigenera verso il serbatoio resine 3 per la diluizione del sale asportato dal serbatoio sale 5.
Le posizioni “2” e “3” della rotella di selezione 39 si riferiscono ad una condizione di funzionamento intermedia tra le due ora mostrate per la rigenera su medie durezze dell’acqua di lavaggio. In questo caso l’inclinazione dei due setti 29 e 31 regola l'ampiezza delle luci di passaggio dell'otturatore 23 in modo tale che in posizione “2" un quantitativo maggiore di acqua di rigenera raggiunga il condotto 21, ed in posizione “3” un quantitativo maggiore di acqua di rigenera raggiunga il condotto 19.
E’ evidente che la presente invenzione potrà subire varie modifiche senza per questo uscire dai principio generale rivendicato.
In particolare l'organo di distribuzione, proprio per il fatto di essere posizionato in modo tale da non interferire sostanzialmente con il bocchettone del serbatoio sale, può prevedere un otturatore formato da un numero di elementi di intercettazione maggiore di quello finora illustrato per alimentare un corrispondente maggior numero di condotti del decalcificatore ed ottenere una distribuzione di acqua di rigenera ancora più flessibilmente adattabile alle diverse condizioni operative.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un complesso per la regolazione del quantitativo di sale di rigenera da prelevare per mezzo di un’acqua di rigenera dal serbatoio sale del decalcificatore di una macchina di lavaggio per la rigenera delle resine scambiatrici di ioni contenute nel serbatoio resine del decaicificatore, comprendente un organo per la distribuzione dell'acqua di rigenera tra un primo ed almeno un secondo condotti del decalcificatore, dei quali condotti almeno uno porta al prelievo del sale di rigenera, detto organo di distribuzione comprendendo un otturatore girevole in grado di regolare le luci di afflusso di detta acqua di rigenera verso detti condotti, un’astina di comando della rotazione dell'otturatore, detto otturatore prolungandosi assialmente da un'estremità di detta astina di comando, ed un selezionatore per impostare la distribuzione d’acqua di rigenera desiderata applicato all’altra estremità deH'astina di comando, caratterizzato dal fatto che detto organo di distribuzione è disposto orizzontalmente nel serbatoio sale con l'astina provvista in corrispondenza del lato interno della parete di copertura superiore del serbatoio sale e con il selezionatore provvisto in corrispondenza della parete laterale interna del bocchettone del serbatoio sale.
  2. 2. Un complesso secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto selezionatore è sotto forma di una rotella di selezione montata coassialmente ali’astina di comando.
  3. 3. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto otturatore comprende in successione assiale un primo e rispettivaménte almeno un secondo elemento di intercettazione dell'acqua di rigenera associati a detto primo e rispettivamente almeno un secondo condotto del decalcificatore e girevoli attorno all’asse dell’astina con un prefissato angolo l’uno rispetto all’altro.
  4. 4. Un complesso secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che elementi di intercettazione adiacenti sono sotto forma di setti piani uniti con l'interposizione di un corrispondente elemento di separazione in modo tale da evitare che l’acqua di rigenera trapeli assialmente dall'uno all’altro.
  5. 5. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta astina ha pianta circolare e risulta costituita da nervature assiali in grado di opporsi alle sollecitazioni deformanti di origine termica che intervengono durante il processo di stampaggio dell’astina.
  6. 6. Un complesso secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la base posteriore dell’astina e l’elemento di intercettazione ad essa adiacente sono uniti con l’interposizione di un corrispondente elemento di separazione in modo tale da evitare che l’acqua di rigenera trapeli assialmente dall’otturatore all’astina.
  7. 7. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione da 4 a 6 caratterizzato dal fatto che ognuno di detti elementi di separazione ha forma di un dischetto pieno di diametro non inferiore _al diametro dell'astina e coassiale all'astina, mentre ognuno di detti setti di intercettazione si proietta assialmente da una sezione di detto dischetto ricavata intersecando detto dischetto con due piani paralleli ad esso normali, uno dei quali passante per un suo diametro.
  8. 8. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione da 4 a 7 caratterizzato dal fatto che detto primo ed almeno un secondo elemento di intercettazione sono orientati normalmente l'uno all’altro.
  9. 9. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione da 4 a 8 caratterizzato dal fatto che è prevista un’apertura attraverso lo spessore di ognuno dei detti elementi di intercettazione in modo tale da consentire un passaggio controllato di acqua di rigenera.
  10. 10. Un complesso secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta apertura ha forma di una feritoia praticata normalmente al bordo laterale dell’elemento di intercettazione.
  11. 11. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione precedente, in cui il serbatoio sale comprende un bocchettone per il caricamento del sale ed un bocchello di immissione per l’acqua di rigenera, caratterizzato dal fatto di prevedere primi mezzi di supporto dell'organo di distribuzione sul lato interno della parete di copertura superiore del serbatoio sale verticalmente allineati al di sotto del bocchello di immissione dell'acqua di rigenera, e secondi mezzi di supporto dell’organo di distribuzione sulla paffete interna del bocchettone del serbatoio sale.
  12. 12. Un complesso secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi comprendono una staffa ad “U" verticale fissata a sbalzo alla parete interna del bocchettone del serbatoio sale in modo tale da sostenere con la sua parte arcuata l’estremità dell’astina dalla parte del selezionatore.
  13. 13. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione 11 e 12, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di supporto sono sotto forma di una sede per un innesto assiale dell’otturatore .
  14. 14. Un complesso secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta sede di innesto assiale definisce internamente un'area di innesto circolare avente diametro pari al diametro di detti elementi di separazione.
  15. 15. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione 13 e 14 caratterizzato dal fatto che detta sede di innesto comprende una parete superiore formata da detto bocchello di immissione dell’acqua di rigenera nel serbatoio sale comunicante con l’otturatore, una parete posteriore che agisce da superficie d’arresto per l’otturatore in posizione di innesto nella relativa sede, ed una parete inferiore dotata di una prima ed almeno una seconda apertura verticalmente allineate ad uno corrispondente di detti elementi di intercettazione per inviare l’acqua ricevuta dall’otturatore verso uno corrispondente di detti condotti del decalcificatore.
  16. 16. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione da 11 a 15, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di supporto e detto selettore comprendono mezzi reciprocamente impegnabili per bloccare lo scorrimento assiale dell'astina senza impedirne la rotazione.
  17. 17. Un complesso secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detti mezzi reciprocamente impegnabili sono sotto forma di un dentino prolungantesi dalla superficie anteriore della staffa ad “U<a >e di una corsia arcuata ricavata attraverso lo spessore del selettore, detto dentino definendo una cava scorrevolmente agganciabile a scatto su un bordo arcuato di detta corsia.
  18. 18. Un complesso secondo la rivendicazione precedente in cui la superfìcie anteriore della rotella di selezione provvede una serie di impronte angolarmente spaziate a ciascuna delle quali corrisponde una condizione di lavoro selezionabile dall'utente, caratterizzato dal fatto che una condizione di lavoro viene selezionata quando il dentino giunge in posizione diametralmente opposta all’impronta corrispondente alla condizione di lavoro prescelta.
  19. 19. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione da 8 a 18 caratterizzato dal fatto che sono previste quattro condizioni di lavoro differenti ottenibili ruotando il selettore di passi di 30°, con )a prima condizione di lavoro corrispondente ad una disposizione verticale di un elemento di intercettazione ed orizzontale dell’altro elemento di intercettazione.
  20. 20. Un complesso secondo una qualunque rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il selettore è azionabile manualmente dall’utente.
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