ITMI991943A1 - Barilatrice centrifuga con regolazione della fessura - Google Patents

Barilatrice centrifuga con regolazione della fessura Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“BARILATRICE CENTRIFUGA CON REGOLAZIONE DELLA FESSURA”
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne una barilatrice centrifuga,
contenitore fisso, una parte di fondo, montata in modo da poter ruotare al di sotto dell’elemento contenitore fisso ed azionata con un motore, nonché un dispositivo per la regolazione della larghezza della fessura fra l’elemento contenitore fisso e la parte di fondo.
Simili barilatrici centrifughe, ad esempio per il trattamento finale di materiali sfusi, come viti, chiodi, od anche monili, sono note e trovano un ampio impiego pratico. In esse, una parte di fondo, costituente la base del contenitore, ruota rispetto ad un elemento contenitore fisso, sicché si perviene ad un movimento relativo fra queste due parti, ciò che porta ad una corrispondente corrente con simmetria di rotazione nel contenitore. Le due parti sono normalmente separate l’una dall’altra da una fessura anulare, da un lato per evitare l’usura delle parti che si muovono l’una rispetto all’altra; ma questa fessura è anche necessaria per dirigere, specialmente nella lavorazione ad umido, un liquido operativo nel contenitore. L’immissione del liquido operativo nel contenitore ha luogo per il fatto che è prevista una camera-serbatoio che sottopone il liquido operativo ad una prestabilita pressione, sicché esso può essere immesso nel contenitore. Da lì esso può essere scaricato attraverso un sistema centrale di prosciugamento, nella zona della parte di fondo. In effetti si tenta già di mantenere la fessura il più possibile ridotta, affinché i corpi da sottoporre a smerigliatura, o rispettivamente lucidatura, non vengano, per quanto possibile, spinti verso l’esterno attraverso la fessura, per effetto del movimento rotatorio, ma è pur sempre necessaria almeno una fessura compresa fra circa 0,2 e 0,5 mm, ciò che comporta la conseguenza che non si possono lavorare pezzi sottili, che i pezzi in lavorazione vengono danneggiati, perché rimangono presi nella fessura, ed i prodotti da sottoporre a smerigliatura e lucidatura non possono scendere al di sotto di certe dimensioni.
Una penetrazione nella fessura di simili corpi da smerigliare o lucidare porta ad un’usura sia dell’elemento contenitore fisso, sia della parte di fondo, usura che può svilupparsi progressivamente col crescere della larghezza della fessura, dato che, con la crescente usura, nella fessura penetrano particelle sempre maggiori e, nello stesso tempo, possono determinare su entrambe le superfici della fessura effetti di molatura. Per ridurre questa usura che interviene nella fessura, aumentando così la durata della parte di fondo, è noto, ad esempio, variare la larghezza della fessura mediante un organo centrale di regolazione della fessura, sistemato sull’albero motore della parte di fondo (DE 43 11 689 Al). Un simile organo di regolazione richiede però che siano osservate strette tolleranze nella zona del gioco del cuscinetto assiale dell’albero motore ed è quindi caro.
Dalla DE 195 42 541 è nota, inoltre, una barilatrice la cui fessura è chiusa soto l’azione di un mezzo elastico, come una guarnizione scorrevole, un labbro di ermetizzazione, od una molla, sicché il passaggio del liquido operativo, nella lavorazione ad umido, determina, in funzione della sua pressione antagonista alla forza del mezzo elastico, la larghezza della fessura. In una simile barilatrice centrìfuga è svantaggioso il fatto che la fessura anulare sia chiusa dal mezzo elastico tanto nel caso di lavorazione a secco, quanto nella lavorazione di prodotti sfusi il cui diametro sia grande rispeto alla larghezza della fessura e non possa quindi verificarsi alcuna usura del contenitore ad opera di prodoti sfusi che penetrano nella fessura, sicché il mezzo elastico che scorre lungo la parte di fondo rotante, è sotoposto ad un’usura costante ed il motore di azionamento della parte di fondo si avvia sempre contrastato da una resistenza d’attrito.
Scopo dell’invenzione è di conformare una barilatrice centrifuga, del tipo citato sopra, in modo tale per cui la larghezza della fessura fra l’elemento contenitore fisso e la parte di fondo, montata in modo da poter ruotare, possa essere modificata con esatezza, in modo semplice e quindi economico.
In base all’invenzione questo scopo si raggiunge, in una barilatrice centrifuga del tipo indicato sopra, grazie al fato che l’elemento contenitore fisso presenta almeno un elemento di espansione, sistemato in un rivestimento elastico del contenitore, per la regolazione della larghezza della fessura.
L’elemento di espansione, sistemato preferibilmente nella zona del lato frontale inferiore di un rivestimento interno dell’elemento contenitore fisso, può estendersi, ad esempio, ad anello intorno al perimetro dell’elemento contenitore fisso, oppure più elementi d’espansione possono essere distribuiti lungo il perimetro dell’elemento contenitore fisso.
Un simile elemento di espansione ha il vantaggio che la larghezza della fessura può essere modificata, da una larghezza rigidamente prestabilita dal sistema di supporto della parte di fondo, montata in modo da poter ruotare, tramite la sua espansione e la connessa espansione del rivestimento elastico del contenitore che può essere composto, ad esempio, di materie plastiche elastomeriche, in modo continuo fino alla completa chiusura della fessura. Una simile regolazione della fessura è indipendente dalla pressione di un liquido operativo che debba eventualmente essere immesso nel contenitore attraverso la fessura, sicché i due parametri, vale a dire larghezza della fessura e pressione del liquido operativo, possono essere impostati separatamente l’uno dall’altro.
L’elemento di espansione secondo l’invenzione può esser costituito, ad esempio, sostanzialmente da uno spazio cavo per accogliere un liquido che si trova sotto pressione e che viene spinto per compressione nello spazio cavo, tramite pompe pneumatiche od idrauliche regolabili, sicché l’elemento di espansione si dilata in dipendenza della pressione del liquido immesso. Con un simile elemento di espansione è anche possibile, ad esempio, aumentare lievemente la larghezza della fessura tramite evacuazione dello spazio cavo, ad esempio per pulire la fessura durante i tempi di arresto della barilatrice centrifuga.
L’elemento di espansione può essere però anche un elemento meccanico divaricante ed essere realizzato sostanzialmente in metallo, presentando ad esempio due diversi metalli, uniti insieme al modo di una striscia bimetallica, oppure leghe con diverso coefficiente di dilatazione termica, sicché esso è espandibile, ad esempio, per effetto di una variabile alimentazione di corrente di una spirale di riscaldamento che circondi l’elemento di espansione.
L’elemento di espansione secondo l’invenzione è adatto, in particolare, anche all’uso in quelle barilatrici che presentino, all’esterno della parte di fondo, una camera-serbatoio per accogliere un liquido operativo per la lavorazione ad umido, che può essere immesso nella fessura ad una prestabilita pressione. Come già accennato, in una simile barilatrice centrifuga tanto la larghezza della fessura, quanto la pressione del liquido operativo possono essere modificate separatamente l’una dall’ altra.
Qui di seguito l’invenzione è spiegata in dettaglio sulla base di una forma di realizzazione preferita, con riferimento al disegno. In esso l’unica figura mostra una sezione dettagliata del contenitore di una barilatrice centrifuga, nella zona della fessura anulare fra elemento contenitore fisso e parte di fondo rotante.
La barilatrice rappresentata alla Fig. 1 possiede un elemento 1 contenitore fisso ed una parte 2 di fondo, azionata con un motore, che sono entrambe dotate di un rivestimento 11, 12 interno. Fra elemento 1 contenitore e parte 2 di fondo si forma una fessura 3 di larghezza d, sotto forma di fessura anulare, che all’ occorrenza consente, nella forma di realizzazione mostrata, il passaggio di un liquido 7 operativo. Il liquido 7 operativo è conservato in una camera- serbatoio 6, sistemata all’esterno della parte 2 di fondo e racchiusa dalla parete 9 del contenitore, e può essere inviato alla fessura 3, alla pressione prestabilita.
La larghezza d della fessura può essere modificata per mezzo dell’elemento 5 di espansione secondo l’invenzione, sistemato nel rivestimento 11 elastico del contenitore, alimentando l’elemento 5 di espansione, conformato ad esempio quale spazio cavo, con un liquido che si trova ad una prestabilita pressione, sicché esso si dilata ed il rivestimento 11 elastico del contenitore riduce così la larghezza d della fessura, o rispettivamente chiude del tutto la fessura 3.
L’elemento 5 di espansione può anche, in casi particolari, essere sistemato in un rivestimento 12 elastico della parte 2 di fondo, ma in questo caso è dispendioso l’avviamento con sicurezza della rotazione della parte 2 di fondo. L’elemento 1 contenitore fisso può, in aggiunta, essere regolabile in altezza, in modo noto, nella direzione della freccia 8, ad esempio tramite un listello dentato che presenta scanalature d’arresto.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Barilatrice centrifuga, composta da un elemento (1) contenitore fisso, una parte (2) di fondo, montata in modo da poter ruotare al di sotto dell’elemento (1) contenitore fisso ed azionata con un motore, nonché un dispositivo per la regolazione della larghezza (d) della fessura fra l’elemento (1) contenitore fisso e la parte (2) di fondo, caratterizzata dal fatto che uno degli elementi (1) contenitori presenta almeno un elemento (5) di espansione, per la regolazione della larghezza (d) della fessura.
  2. 2. Barilatrice centrifuga secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno un elemento (5) di espansione si estende a forma di anello attorno al perimetro dell’elemento (1) contenitore.
  3. 3. Barilatrice centrifuga secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che più elementi (5) di espansione sono sistemati attorno al perimetro dell’elemento (1) contenitore fisso.
  4. 4. Barilatrice centrifuga secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che l’elemento (5) di espansione è costituito sostanzialmente da uno spazio cavo per accogliere un liquido che è sotto pressione.
  5. 5. Barilatrice centrifuga secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che l’elemento (5) di espansione è un elemento meccanico divaricatore.
  6. 6. Barilatrice centrifuga secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l’elemento (5) di espansione è realizzato sostanzialmente in metallo.
  7. 7. Barilatrice centrifuga secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che l’elemento (5) di espansione è sistemato in un rivestimento (1 1) elastico di uno degli elementi contenitori.
  8. 8. Barilatrice centrifuga secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto di presentare, all’esterno della parte (2) di fondo, una camera- serbatoio (6), per accogliere un liquido (7) operativo che può essere immesso, sotto pressione, nella fessura (3).
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