ITMI981538A1 - Catena di castoni con castoni collegati a due a due mediante un elemento a c - Google Patents

Catena di castoni con castoni collegati a due a due mediante un elemento a c Download PDF

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Description

Descrizione di un brevetto d'invenzione a nome:
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una catena di castoni .
In quanto segue con il termine "castone" s'intenderà indicare un elemento metallico cavo, nel suo complesso di forma cilindrica (anche con sezione trasversale non circolare) o prismatica (anche irregolare) oppure a forma di tronco di cono (che può pure avere sezione trasversale non circolare) o di piramide (anche irregolare), che è aperto in corrispondenza di almeno una delle sue due basi. Un tale castone, tradizionalmente ottenuto per fusione, ma più di recente anche per lavorazione alla macchina utensile, viene ampiamente utilizzato in oreficeria, bigiotteria, argenteria e orologeria. Esso può costituire di per se stesso un elemento ornamentale da applicare ad altri oggetti, servendo anche come supporto per fissare in corrispondenza di una od entrambe le suddette sue basi una pietra preziosa o non.
I castoni, oltre che essere utilizzati in modo indipendente per abbellire un oggetto, in particolare un gioiello, al quale vengono applicati, possono .pure essere collegati in vari modi tra loro, a due a due, per formare una catena di castoni.
Un modo tradizionale per formare tale catena di castoni consiste nel prevedere due fori passanti simmetrici sulla parete laterale di ciascun castone e nel far passare nei fori disposti affacciati di due castoni consecutivi, attraverso una base aperta degli stessi, un anellino aperto che viene poi chiuso mediante saldatura.
Un altro noto modo d'incatenazione dei castoni consiste nel prevedere nella parete laterale di ogni castone un foro passante e in posizione opposta un gancio sporgente dalla superficie laterale del castone e formante un sol pezzo con quest'ultimo. L'estremità libera del gancio viene poi fatta passare attraverso la .base aperta di un altro castone e nel suddetto foro di quest'ultimo, il gancio venendo poi chiuso mediante saldatura.
E' pure noto saldare sulla superficie laterale di ogni castone due anellini disposti simmetricamente, l'asse di tali anellini essendo parallelo a quello del castone, due castoni consecuti.vi venendo collegati tra loro mediante un perno inserito nei corrispondenti anellini.
Un ulteriore noto modo d 'incatenazione di castoni utilizza elementi di collegamento ad U ottenuti per fusione o piegando un filo oppure mediante trancia, ciascuno dei due bracci di un elemento ad U venendo inserito in un foro passante previsto nella parete laterale di un rispettivo castone, nello stesso foro del castone venendo inserito un braccio di altro elemento ad U in modo da collegare tale castone ad un successivo castone, e così via. Tali elementi ad U giacciono in un piano sostanzialmente perpendicolare al piano contenente gli assi del castoni dallo stesso collegati. Il collegamento viene completato saldando tra loro e alla parete laterale del relativo castone, dall'interno del castone stesso, i due adiacenti bracci di due consecutivi elementi ad U.
Come ci si rende facilmente conto da quanto precede, i modi d'incatenazione di castoni sopra descritti per sommi capi e utilizzati da lunghissimo tempo sono prettamente artigianali, e presentano vari inconvenienti. Innanzi tutto il montaggio dei singoli pezzi per formare la catena di castoni deve essere effettuato mano, ed inoltre è necessario eseguire delle saldature. Ancora, tra i noti modi d'incatenazione, quelli che permettono di avere una buona flessibilità alla catena non assicurano in genere che i castoni mantengano tutti lo stesso orientamento. I castoni possono infatti ruotare l'uno rispetto all'altro attorno ad un asse parallelo alla direzione di estensione della catena, con compromissione del risultato estetico. D'altra parte quei noti modi d'incatenazione che permettono di ovviare a tale inconveniente presentano però a loro volta l'inconveniente che le relative catene hanno una scarsa flessibilità.
In ogni caso i noti modi d'incatenazione, che sono sempre manuali, richiedono un notevole dispendio di tempo per il montaggio di una catena . Inoltre, poiché i tradizionali castoni sono ottenuti normalmente per fusione, essi vanno poi rifiniti. Tutto ciò comporta elevati costi di manodopera. Ancora, le operazioni di finitura (smerigliatura, burattatura, saldatura, incassatura, lucidatura) degli elementi della catena comportano l'asportazione di materiale (che normalmente è un metallo prezioso), portando inevitabilmente ad avere irregolarità e difetti negli elementi rifiniti.
Come già accennato, non tutti i noti modi d 'incatenazione assicurano alla catena ottenuta (sia essa una collana o un bracciale) 1 ’indossabilità, la "morbidezza" e l’aderenza al polso o al collo della persona che la indossa, necessarie perché la stessa risulti un gradevole abbellimento, con l'aggravante che la poca flessibilità della catena comporta una più facile rottura della stessa, causata dalle sollecitazioni meccaniche che nascono in essa e dovute al piegamento e alla trazione continue, non sufficientemente assecondate.
Ancora, i noti modi d’incatenazione presentano l'ulteriore inconveniente che gli elementi che vengono utilizzati per il collegamento dei castoni risultano più o meno visibili, con una penalizzazione più o meno marcata del risultato estetico. In particolare, nel caso di collegamento tra i castoni mediante anellini, che pure assicurano la massima flessibilità alla catena, questi ultimi risultano particolarmente evidenti, con un risultato estetico decisamente scadente.
La presente invenzione si propone di realizzare una catena di castoni che non presenti gli inconvenienti sopra precisati delle note catene di questo tipo.
Un altro scopo è di realizzare una catena di castoni in cui il montaggio dei singoli elementi, per ottenere la catena, sia completamente automatizzabile .
Un ulteriore scopo consiste nel realizzare una catena di castoni i cui elementi componenti non richiedano se non una limitatissima finitura.
I primi due sopra specificati scopi vengono raggiunti grazie ad una catena di castoni in cui ciascun castone ha almeno una base aperta e presenta sulla superficie interna della sua parete laterale due fori disposti simmetricamente, caratterizzata dal fatto che due castoni adiacenti sono collegati tra loro mediante un elemento a C le cui estremità libere entrano, attraverso la base aperta del relativo castone, nel corrispondente foro nella parete laterale del castone, la distanza tra le due estremità libere dell'elemento di collegamento a C essendo inferiore alla somma degli spessori massimi della parete laterale di due castoni adiacenti, la luce libera interna all'elemento a C avendo dimensioni che consentono una prestabilita rotazione reciproca dei due castoni da esso collegati, per assicurare la voluta flessibilità alla catena.
Il montaggio della catena di castoni sopra definita non richiede saldature e può essere effettuato in tempi estremamente ridotti rispetto alle tradizionali catene di questo tipo. Poiché il montaggio di una tale catena può essere completamente automatizzato, i tempi di montaggio e i relativi costi risultano drasticamente ridotti.
Inoltre, grazie alla presente invenzione, si può ottenere una catena di castoni dotata di elevata resistenza meccanica e di estrema "morbidezza" e adattabilità alle forme del corpo umano.
Preferibilmente ciascun castone presenta sul suo bordo corrispondente alla suddetta base aperta, in corrispondenza dei fori in cui s'inseriscono le estremità libere dell'elemento a C, un relativo intaglio di profondità tale da accogliere parzialmente o totalmente (in modo che non sporga dalla relativa base del castone) la corrispondente porzione della parte centrale dell'elemento di collegamento a C. Ciò permette sia di ridurre l'ingombro della catena nella direzione dell'asse dei castoni, sia di migliorarne decisamente l'effetto estetico. Infatti osservando anche da vicino una tale catena indossata, non si noteranno gli elementi di collegamento dei castoni.
Convenientemente le estremità libere contrapposte degli elementi di collegamento a C sono simmetricamente conformate a piano inclinato per favorire la divaricazione dei bracci dell'elemento a C così da permettere l'inserimento per forzatura di tali estremità nei relativi fori previsti nei castoni.
Per raggiungere anche lo scopo precedentemente indicato per ultimo, i castoni e gli elementi di collegamento a C sono ottenuti mediante lavorazione meccanica alla macchina utensile. In particolare, nel caso di castoni aventi sezione trasversale circolare, essi saranno preferibilmente ottenuti mediante tornio a controllo numerico. Gli elementi di collegamento a C saranno invece convenientemente ottenuti mediante pressa eccentrica e trancia, a partire da un lamierino. In entrambi i casi si riescono ad ottenere pezzi con tolleranze dimensionali veramente ridotte. Il risultato è che risulta possibile eliminare la gran parte delle tradizionali lavorazioni di finitura rese necessarie dal fatto che i singoli pezzi venivano ottenuti per fusione. Nel presente caso le lavorazioni di finitura si limiteranno al più ad una lucidatura dei castoni torniti e degli elementi a C, ciò che comporta un notevole risparmio di manodopera, consente di ottenere pezzi praticamente identici come dimensioni, evitando anche l'indesiderata asportazione di metallo da essi .
L'invenzione risulterà più facilmente comprensibile dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione. In tale descrizione si farà riferimento ai disegni allegati, in cui:
la fig. 1 è una vista in elevazione laterale di un castone adatto per formare una catena di castoni secondo la presente invenzione;
la fig. 2 ne è una vista in elevazione laterale secondo la freccia 2 di fig. 1;
la fig. 3 ne è una vista in pianta dall'alto; la fig. 4 ne è una sezione trasversale secondo la traccia 4-4 di fig. 1;
la fig. 5 è una vista laterale ingrandita dell'elemento a C per il collegamento a due a due dei castoni per formare la relativa catena; e la fig. 6 è una vista assonometrica, dalla parte delle aperture dei castoni, di una coppia di castoni collegati mediante l'elemento a C di fig.
5.
Come si vede dalle figg. 1-4, il castone 10 ha grossomodo una forma a bicchiere (nelle figure rappresentato capovolto), con parete laterale 12 sostanzialmente cilindrica, raccordantesi con un fondo di chiusura 14 convesso a forma di calotta sferica. E' tuttavia il caso di precisare subito che un castone secondo la presente invenzione potrà pure avere una parete laterale, nonché un fondo di chiusura, conformati diversamente da come rappresentato. In particolare, la parete laterale del castone potrà essere sempre cilindrica ma con sezione trasversale non circolare (per esempio ad ellisse o a cuore), o prismatica (anche a prisma irregolare) oppure a tronco di cono (anche con sezione trasversale non circolare) o a tronco di piramide (anche irregolare), od anche conformata in modo più complicato (purché sempre nel suo complesso a bicchiere). Anche il fondo convesso potrà essere per esempio conico o piramidale (nel senso più ampio di tali termini), oppure essere piatto o anche variamente concavo, e potendo perfino mancare. Quest'ultima soluzione risulta particolarmente adatta nel caso si voglia montare nell'apertura che sostituisce il fondo una pietra preziosa, una pietra dura o anche una pietra sintetica .
Riprendendo la descrizione del castone 10, si vede dalle figg. 1-4 che la sua parete laterale 12 termina inferiormente con un bordo 16 esternamente smussato o svasato, interrotto in posizioni diametralmente opposte da due intagli 20. Nella parete laterale 12 del castone 10, sulla stessa verticale degli intagli 20, sono previsti corrispondenti fori passanti circolari 18, che pertanto risultano disposti simmetricamente, la cui funzione risulterà chiara in seguito. Va tuttavia fatto notare che i fori suddetti potranno anche essere fori ciechi di opportuna profondità, ma in tal caso previsti nella superficie interna della parete laterale del castone. E' ancora da far notare che il castone 10 potrà presentare altre forature passanti o meno (non mostrate nelle figure). In particolare nella parete laterale del castone potranno essere previste forature cieche esterne o forature passanti aventi scopo decorativo o anche forature passanti aventi lo scopo di dare più luce ad una pietra preziosa che venisse montata (in modo usuale) nell'apertura che si avrebbe se mancasse il fondo di chiusura 14 o in un'apertura prevista in quest'ultimo per accogliere la suddetta pietra -E' tuttavia il caso di far presente che la pietra potrà anche non essere accolta in un'apertura del castone, ma applicata esternamente al fondo chiuso dello stesso.
L'elemento a forma di C rappresentato in fig. 5 e indicato con 22 permette di collegare tra loro, due a due (fig. 6) i castoni 10 per formarne una catena, senza bisogno di saldature. Come già accennato, l'elemento di collegamento 22 è ricavato per tranciatura da un lamierino e presenta le due estremità libere della C conformate a dente di sega, rispettivamente 30 e 32. Come si vede in fig.
5, il lato esterno di tali denti forma un piano inclinato, rispettivamente 24 e 26. La distanza D tra le punte dei denti 24 e 26 è minore del doppio dello spessore massimo della parete laterale di un castone 10.
Per disporre l’elemento di collegamento 22 nella posizione rappresentata in fig. 6 (in cui l'elemento di collegamento è indicato con 22A e collega i castoni adiacenti 10A e 10B) è necessario appoggiare i due piani inclinati 24 e 26 rispettivamente sul bordo 28A e 28B di due relativi castoni 10A e 10B, e poi forzare l'elemento di collegamento 22A nella direzione della freccia F. La presenza dei piani inclinati 24 e 26 favorisce la divaricazione dei due bracci 34 e 36 dell’elemento a C e quindi dei denti 30 e 32, per cui, proseguendo l'azione di forzatura sull'elemento di collegamento 22A (che essendo metallico presenta una certa elasticità), si ha come risultato che i denti 30 e 32 di quest'ultimo scattano ad un certo punto entro i corrispondenti fori 18A e 18B dei relativi castoni 10A e 10B, una porzione della parte centrale 38 dell'elemento di collegamento 22A venendo contemporaneamente accolta nei corrispondenti intagli 20A e 20B dei relativi castoni 10A e 10B, ottenendosi appunto la situazione di fig. 6.
Ripetendo l'operazione sopra descritta (che può essere facilmente automatizzata) è possibile collegare, mediante relativi elementi di collegamento 22 (per esempio l'elemento 22B), un altro castone al castone 10B, e così via, fino ad ottenere una catena di lunghezza voluta. Si possono così fabbricare bracciali o collane che, se i castoni utilizzati sono privi di fondo, possono essere rifinite con l'incassatura nei singoli castoni di pietre preziose e non.
E' da notare che perché la catena abbia una buona flessibilità, è necessario che la luce interna dell'elemento di collegamento a C (22) abbia un ampiezza sufficiente a consentire un'adeguata rotazione reciproca di due castoni adiacenti (10A e 10B) nel piano contenente gli assi di tali due castoni. Si fa notare che il bordo 16 esternamente smussato dei castoni 10 può favorire una più facile e maggiore rotazione reciproca di due castoni adiacenti.
E' ancora il caso di far presente che i castoni potranno essere anche del tipo cosiddetto "a griffe", in cui il castone presenta in corrispondenza della sua base aperta in cui viene disposta la pietra rispettive "punte" o sporgenze atte a trattenere la stessa.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Catena di castoni (10), in cui ciascun castone (10) ha almeno una base aperta e presenta sulla superficie interna della sua parete laterale (12) due fori (18) disposti simmetricamente, caratterizzata dal fatto che due castoni adiacenti (10A e 10B) sono collegati tra loro mediante un elemento a C (22) le cui estremità libere entrano, attraverso la base aperta del relativo castone, nel corrispondente foro (18) nella parete laterale del castone, la distanza (D) tra le due estremità libere dell'elemento di collegamento a C (22) essendo inferiore alla somma degli spessori massimi della parete laterale (12) di due castoni adiacenti (10A e 10B), la luce libera interna all'elemento a C (22) avendo dimensioni che consentono una prestabilita rotazione reciproca dei due castoni (10A e 10B) da esso collegati, per assicurare la voluta flessibilità alla catena.
  2. 2. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l'elemento di collegamento a C (22) ha le sue estremità libere conformate a piano inclinato per favorire la divaricazione dei bracci ( 34 , 36) dello stesso (22 ) .
  3. 3. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun castone (10) presenta sul suo bordo (28) della suddetta base aperta, in corrispondenza dei fori (18) in cui s'inseriscono le estremità libere dell'elemento a C (22), un relativo intaglio (20) di profondità tale da accogliere parzialmente o totalmente la relativa porzione della parte centrale (38) dell'elemento di collegamento a C (22).
  4. 4. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui i fori (18) previsti nella parete laterale (12) dei castoni (10) sono passanti .
  5. 5. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui i singoli castoni (10) e i singoli elementi di collegamento a C (22) sono ottenuti mediante lavorazione meccanica alle macchine utensili.
  6. 6. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 5, con castoni aventi sezione trasversale circolare, in cui i castoni (10) sono ottenuti mediante tornio a controllo numerico.
  7. 7. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 5, in cui gli elementi di collegamento a C (22) sono ottenuti mediante pressa eccentrica e trancia.
  8. 8. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui una base del castone (10) è chiusa.
  9. 9. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 8, in cui la base chiusa del castone (10) è convessa (24).
  10. 10. Catena di castoni secondo la rivendicazione 8, in cui la base chiusa del castone è piatta.
  11. 11. Catena di castoni secondo la rivendicazione 8, in cui la base chiusa del castone è concava.
  12. 12. Catena di castoni secondo la rivendicazione 1, in cui la parete laterale del singolo castone è nel suo complesso cilindrica (12) o troncoconica.
  13. 13. Catena di castoni secondo le rivendicazioni 9 e 12, in cui la base convessa del castone (10) è conformata a calotta sferica (14) od a cono.
  14. 14. Catena di castoni secondo la rivendicazione 1, in cui la parete laterale del singolo castone è nel suo complesso prismatica o a tronco di piramide.
  15. 15. Catena di castoni secondo le rivendicazioni 9 e 14, in cui la base convessa del castone è conformata a piramide od a tronco di piramide.
  16. 16. Catena di castoni secondo la rivendicazione 1, in cui il castone ha entrambe le basi aperte.
  17. 17. Catena di castoni secondo la rivendicazione 16, in cui nella base del castone diversa da quella da cui entra il relativo braccio (34,36) dell'elemento di collegamento a C (22) è montata una pietra.
  18. 18. Catena di castoni secondo la rivendicazione 8, in cui esternamente alla base chiusa del castone è applicata una pietra.
  19. 19. Catena di castoni secondo la rivendicazione 1, in cui i castoni presentano altre forature decorative o di alleggerimento, o aventi lo scopo di dare più luce ad una pietra nel caso il castone sia dotato di due basi aperte in una delle quali è montata tale pietra.
  20. 20. Catena di castoni (10) secondo la rivendicazione 1, in cui i castoni (10) presentano in corrispondenza della loro base da cui viene inserito l'elemento di collegamento a C (22) un bordo (16) esternamente smussato o svasato.
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