ITMI980326A1 - Dispositivo impianto e metodo per la segnalazione stradale - Google Patents

Dispositivo impianto e metodo per la segnalazione stradale

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ITMI980326A1
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"DISPOSITIVO, IMPIANTO E METODO PER LA SEGNALAZIONE STRADALE'
La presente invenzione concerne un dispositivo, un impianto ed un metodo per la segnalazione stradale che risultano idonei ad essere installati in prossimità di punti particolarmente pericolosi lungo il tracciato stradale, ad esempio incroci, curve o simili.
Attualmente, la segnalazione di punti stradali pericolosi, ad esempio in prossimità di incroci, viene realizzata con l'ausilio di una lanterna semaforica di colore giallo lampeggiante posta sopra il segnale, per segnalare appunto la presenza di un pericolo.
Queste installazioni richiedono tuttavia l'allacciamento alla rete di alimentazione elettrica in grado di fornire l'energia necessaria al loro funzionamento. Ciò comporta la realizzazione di un opportuno impianto con inevitabile incremento dei costi di Installazione.
Ciò premesso, uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per la segnalazione stradale che consenta installazioni senza richiedere allacciamenti alla rete di alimentazione elettrica.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo in grado di segnalare efficacemente i punti pericolosi di una strada, specialmente in punti nebbiosi o di scarsa visibilità.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo semplice ed economico che consenta di segnalare in modo efficace, ma non fastidioso, i punti pericolosi di una strada.
Questi scopi sono raggiunti dalla presente invenzione, che riguarda un dispositivo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente almeno un pannello segnaletico recante il simbolo di un segnale stradale; una pluralità di mezzi per l'emissione luminosa collegati ad un circuito elettronico di controllo, I mezzi di emissione luminosa essendo disposti sul pannello segnaletico secondo una configurazione prestabilita; e mezzi per alimentare elettricamente in modo autonomo il circuito elettronico di controllo ed i mezzi per l'emissione luminosa, caratterizzato dal fatto che il circuito elettronico di controllo comprende mezzi per attivare periodicamente l’emissione di luce da parte dei mezzi di emissione luminosa, l'attivazione comprendendo uno o più stati di spegnimento dei mezzi di emissione luminosa per ogni ciclo di attivazione dell’emissione di luce.
Viene così realizzato un effetto di lampeggio particolarmente efficace, in grado di segnalare anche a notevole distanza la presenza di un punto stradale pericoloso, limitando contemporaneamente il consumo di energia, in modo tale da garantire una considerevole durata della carica dei mezzi di alimentazione autonoma. Un dispositivo di segnalazione così realizzato risulta quindi idoneo sia per installazioni permanenti sia per installazioni temporanee senza richiedere alcuna operazione dì ricarica e/o di manutenzione.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione, grazie alla presenza dei mezzi di alimentazione autonoma, è quello di consentire la realizzazione di un dispositivo di segnalazione stradale di tipo trasportabile che può essere utilizzato dagli automobilisti, dalle forze dell'ordine o dal personale addetto alla manutenzione stradale per segnalare situazioni di temporaneo pericolo od ingombro delia sede stradale. In questo caso il dispositivo secondo l'invenzione può anche essere dotato di mezzi di supporto che ne consentono il temporaneo appoggio al suolo, oppure l'installazione temporanea su un veicolo. In alternativa, il dispositivo può essere previsto per l'accoppiamento con idonei mezzi di supporto che ne consentono l'appoggio al suolo oppure il fissaggio in modo amovibile ad un veicolo.
In particolare, i mezzi di alimentazione autonoma sono costituiti preferibilmente da una o più batterie del tipo a lunga durata e ad elevata capacità, in grado di garantire il funzionamento del dispositivo per diversi anni, grazie al limitato consumo di energia elettrica da parte del circuito elettronico di controllo e dei mezzi per l'emissione luminosa. Alternativamente, i mezzi di alimentazione autonoma comprendono un pannello a celle fotovoltaiche ed uno o più accumulatori ricaricabili. Il circuito elettronico per il controllo dei mezzi di emissione luminosa comprende preferibilmente dei mezzi per abilitare o inibire l'azionamento dei mezzi di emissione luminosa in funzione delle condizioni di illuminazione esterne. In pratica, l'azionamento dei mezzi di emissione luminosa viene abilitato solo durante le ore notturne o comunque nel caso in cui l'illuminazione esterna scende al di sotto di una soglia prestabilita anche durante le ore diurne. La necessità di inibire l'alimentazione dei mezzi di emissione luminosa viene comunque valutata ciclicamente, ad esempio effettuando periodicamente un test sulla luminosità rilevata, per evitare che la luce proveniente dai fari dei veicoli in transito possa influire sulle effettive condizioni di illuminazione rilevate dal sensore.
In ogni caso, la completa autonomia di alimentazione elettrica del dispositivo consente di limitare o anche evitare la necessità di interventi di manutenzione per diversi anni.
I mezzi per l'emissione di luce sono costituiti preferibilmente da diodi emettitori di luce (LEDJ, del tipo ad elevata intensità luminosa e con angolo di osservazione maggiore o uguale a 7°, e preferibilmente compreso tra 20° e 30°, in modo tale da garantire una migliore visibilità pur con una potenza più ridotta rispetto ai LED con angolo di osservazione particolarmente limitato. Questi LED sono inoltre disposti sul pannello lungo il bordo del pittogramma segnaletico. L'impiego di questi particolari tipi di LED così disposti ed azionati in modo intermittente e composito consente di ottenere un'elevata efficacia di segnalazione a lunga distanza, valutabile in 400-500 metri, e anche in condizioni di scarsa visibilità. Inoltre, quando il veicolo giunge in prossimità del segnale, ad esempio al di sotto di 50-60 metri, la percezione della radiazione luminosa dei LED da parte del conducente risulta praticamente invisibile a causa dell'elevata luminosità prodotta per riflessione delle luci dei fari dell'autoveicolo dalla pellicola riflettente su cui è raffigurato il segnale stradale. Ciò consente al dispositivo secondo l'invenzione di segnalare efficacemente in anticipo il segnale stradale, e quindi la presenza di un punto stradale pericoloso, senza disturbare comunque la vista del conducente quando il veicolo giunge in prossimità del segnale stesso.
Il circuito elettronico di controllo comprende in particolare dei mezzi per realizzare altre funzioni, in particolare per temporizzare la sequenza di azionamento dei LED, per abilitare o inibire l'azionamento dei LED in funzione delle condizioni di illuminazione esterne, così come per abilitare o inibire l'azionamento dei LED in funzione dello stato di carica della batteria o degli accumulatori. Queste funzioni conferiscono al dispositivo un elevato grado di efficacia e di affidabilità, nonché uno sfruttamento razionate dell'energia disponibile.
Preferibilmente, lo stesso circuito elettronico di controllo comprende mezzi per generare in uscita, e/o ricevere in ingresso, un segnale di sincronismo atto a comandare l'azionamento dei LED associati ad uno dei dispositivi con la sequenza di azionamento dei corrispondenti LED associati ad una pluralità di altri dispositivi.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, viene previsto un dispositivo per la segnalazione stradale, de! tipo comprendente almeno un pannello segnaletico recante il simbolo di un segnale stradale; una pluralità di mezzi per l'emissione luminosa disposti sul pannello segnaletico secondo una configurazione prestabilita; almeno un circuito elettronico di controllo per comandare l'emissione luminosa da parte dei mezzi per l'emissione luminosa; e mezzi per alimentare elettricamente in modo autonomo il circuito elettronico di controllo ed i mezzi per l'emissione luminosa, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore, di cui il citato pannello segnaletico costituisce una prima parete, nel quale sono alloggiati il circuito elettronico ed i mezzi autonomi di alimentazione.
Il contenitore ha forma e dimensione sostanzialmente corrispondente a quella del segnale stradale rappresentato e comprende preferibilmente una seconda parete, contrapposta alla prima, avente forma e dimensioni sostanzialmente uguali a quelle della prima parete. In questo modo è possibile realizzare un dispositivo di segnalazione a costi particolarmente contenuti utilizzando dei componenti praticamente simili tra loro, vale a dire gli elementi '‘grezzi' attualmente utilizzati per la produzione dei comuni segnali stradali. Sulla facciata esterna della seconda parete sono vincolati dei mezzi di fissaggio, ad esempio delle staffe, che consentono appunto di fissare il contenitore ad un palo o ad un supporto rialzato, analogamente a quanto avviene per i comuni segnali stradali di tipo verticale.
Il contenitore comprende inoltre una parete laterale costituita da una guarnizione trattenuta tra le due sopracitate pareti. Ciò consente di rendere particolarmente compatto il segnale nel suo insieme, in modo tale da risultare esteticamente simile ad un comune segnale dello stesso tipo.
E preferibilmente prevista una finestra richiudibile di accesso all'Interno del contenitore per consentire ad esempio la sostituzione delle batterie. Questa finestra di accesso, che sarà dotata preferibilmente di uno sportello con serratura, o viti con testa sagomata in modo particolare, apribili solo dal personale addetto alla manutenzione mediante una chiave di tipo adeguato, può essere vantaggiosamente disposta in corrispondenza della parete laterale e/o posteriore, o comunque in posizione tale da consentire almeno l'estrazione e l’inserimento delle batterie e/o degli accumulatori.
Possono inoltre essere previsti dei fori che hanno la funzione di impedire la formazione di condensa all'interno del contenitore, in modo tale da evitare possibili guasti o malfunzionamenti del circuito elettronico e delle batterie disposti all'interno del contenitore.
L'invenzione riguarda inoltre un metodo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente l'emissione luminosa da parte di mezzi associati ad almeno un dispositivo di segnalazione stradale come quello definito in precedenza, caratterizzato dal fatto di prevedere l'attivazione periodica dei mezzi di emissione luminosa del dispositivo, l'attivazione comprendendo ad ogni ciclo uno o più stati di spegnimento dei mezzi per l'emissione luminosa.
Viene così limitata l'energia consumata dai LED durante ogni ciclo di attivazione, consentendo così di prolungare notevolmente la durata delle batterie e/o degli accumulatori fino a parecchi anni. Ciò comporta conseguentemente una notevole riduzione delle operazioni di manutenzione e di sostituzione delle batterie e/o degli accumulatori. In particolare, ogni ciclo di emissione di luce comprende<' >almeno due stati di accensione dei LED e viene ripetuto con periodo compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi, preferibilmente con periodo di circa 1 secondo. Ogni ciclo ha una durata compresa tra 10 millisecondi e 200 millisecondi e, preferibilmente, una durata di circa 50 millisecondi.
Secondo la realizzazione preferenziale, il ciclo comprende almeno un primo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi, almeno uno stato intermedio di spegnimento avente durata di circa 30 millisecondi ed almeno un secondo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi.
In questo modo è possibile assicurare, oltre ad un limitato consumo, anche un efficace effetto di lampeggìo dei LED poiché gli stati di accensione e di spegnimento compresi in ogni ciclo di attivazione vengono percepiti dall'occhio umano come un'emissione continua per tutta la durata del ciclo. La ripetizione del ciclo avviene invece con frequenza sufficientemente bassa da poter essere effettivamente percepita come un lampeggio unico.
L'invenzione riguarda anche un impianto per la segnalazione stradale comprendente una pluralità di dispositivi di segnalazione secondo la presente invenzione disposti lungo il bordo della carreggiata, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo generato da almeno uno dei dispositivi.
I mezzi per la distribuzione del segnale di sincronismo consentono di ottenere un impianto di segnalazione particolarmente versatile ed efficace, indipendentemente dal tipo di punto stradale in cui è installato rimpianto e dal metodo più efficace per segnalare l'eventuale pericolo. Secondo una possibile forma di realizzazione, i mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo comprendono ad esempio almeno un'unità per la trasmissione di segnali in radiofrequenza, opportunamente codificati e modulati, disposta in almeno uno dei dispositivi ed almeno un'unità per la ricezione di tali segnali in uno o più dei restanti dispositivi dell'impianto. Eventualmente, ciascun dispositivo può essere equipaggiato con un'unità ricetrasmittente in grado di assicurare sia ia generazione del segnale sia la sua ricezione in funzione di una preventiva programmazione del circuito elettronico di controllo.
Secondo una forma di realizzazione alternativa, i mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo comprendono un conduttore elettrico bipolare a cui sono collegati in parallelo i circuiti elettronici di controllo di ciascuno dei dispositivi attraverso i citati mezzi per generare in uscita, e/o ricevere in ingresso, un segnale di sincronismo. In questo caso, I mezzi per ricevere in ingresso il segnale dì sincronismo in ciascuno dei dispositivi comprendono una coppia di optoisolatori. Ciò consente vantaggiosamente di evitare eventuali danni a tutti i dispositivi dell'impianto nel caso in cui si guasti uno solo dei dispositivi, e aumenta l'immunità del dispositivo stesso ai disturbi. Inoltre, il collegamento del cavo bipolare a ciascun dispositivo viene reso così indipendente dalla polarità, semplificando ulteriormente l'installazione e prevenendo eventuali guasti dovuti ad errori di collegamento.
Preferibilmente, il circuito elettronico di controllo di ciascuno dei dispositivi di segnalazione stradale comprende mezzi per programmare l'ordine di attivazione del rispettivi mezzi per l'emissione luminosa rispetto all'ordine di attivazione dei mezzi per l'emissione luminosa nei restanti dispositivi. Ciò consente di semplificare l'installazione, così come l'aggiunta, la rimozione e/o la sostituzione di ciascun dispositivo senza preoccuparsi del punto in cui lo stesso è stato installato o rimosso nell'ambito dell'impianto.
L'invenzione riguarda ulteriormente un metodo per la segnalazione stradale In un impianto come quello sopra specificato, caratterizzato dal fatto di prevedere l'attivazione periodica dei mezzi di emissione luminosa associati a ciascuno dei dispositivi, l’attivazione comprendendo ad ogni ciclo uno o più stati di spegnimento dei mezzi per l’emissione luminosa. Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione saranno più evidenti dalla descrizione che segue, fatta a titolo illustrativo e non limitativo con riferimento ai disegni schematici allegati, nei quali:
- le Figure 1A-1D illustrano alcune forme di realizzazione di un dispositivo per la segnalazione stradale secondo l'invenzione;
- la Figura 2 è una vista schematica di un dispositivo per la segnalazione stradale in condizione non assemblata, secondo una possibile forma di realizzazione dell'invenzione;
- le Figure 3A e 3B sono viste ingrandite in sezione trasversale di alcuni particolari del dispositivo di segnalazione stradale illustrato in Figura 2; - la Figura 4 è uno schema del circuito elettronico di controllo di un dispositivo secondo una possibile forma di realizzazione dell'invenzione; - la Figura 5 è diagramma che illustra, in funzione del tempo, i cicli di attivazione dei mezzi di emissione luminosa secondo il metodo della presente invenzione;
- la Figura 6 è una vista schematica in prospettiva di un dispositivo, in condizione non assemblata, secondo un'altra possibile forma di realizzazione dell'invenzione;
- la Figura 7 è uno schema del circuito elettronico di controllo di un dispositivo secondo la forma di realizzazione illustrata nella Figura 6;
- la Figura 8 è una vista schematica di un impianto di segnalazione comprendente una pluralità di dispositivi come quello illustrato in Figura 6 e installati in corrispondenza di una curva; e
- la Figura 9 è un diagramma che illustra, in funzione del tempo, i cicli di attivazione di alcuni dei dispositivi dell'impianto rappresentato in Figura 8. Nelle Figure 1A-1D sono illustrate schematicamente alcune forme di realizzazione dei dispositivi di segnalazione stradale secondo l'invenzione che riproducono alcune delle principali tipologie di segnali verticali conformi alle normative attualmente vigenti.
Il dispositivo in Figura 1A rappresenta un segnale di pericolo, avente forma triangolare, dotato di una pluralità di LED 8 (leggermente ingranditi per chiarezza) disposti in posizioni sostanzialmente equidistanti lungo il contorno di colore rosso del segnale stradale. Nel dispositivo secondo l'invenzione il numero di LED 8 (nove in Figura 1 A) viene scelto in modo tale da limitare un eccessivo consumo di energia elettrica garantendo contemporaneamente un buona visibilità anche a lunga distanza.
Il dispositivo di segnalazione stradale in Figura 1 B rappresenta un segnale triangolare di precedenza, realizzabile in modo sostanzialmente simile a quello di Figura 1 A, vale a dire disponendo almeno tre LED 8 ai vertici del triangolo ed i restanti sei LED 8 lungo il contorno del segnale in modo tale da risultare sostanzialmente equidistanti l'uno dall’altro.
In Figura 1C è illustrato un dispositivo di segnalazione stradale ottagonale che reca il simbolo di un segnale di stop. In questo caso sono previsti otto LED 8 disposti ai vertici della sagoma ottagonale del segnale. Anche il segnale circolare di divieto di transito in Figura 1 D è dotato di otto LED 8 disposti In posizioni equidistanti lungo il contorno del segnale.
In ogni caso, può essere utilizzato un numero qualsiasi di LED 8, compatibilmente con i requisiti di visibilità e di percezione della forma geometrica del segnale. E' comunque opportuno notare che il numero di LED (otto o nove) illustrato nelle forme di realizzazione delle Figure 1A-1D garantisce un buon compromesso tra queste differenti esigenze. Infatti, un numero superiore di LED per ciascun dispositivo limiterebbe la durata delle batterie e/o degli accumulatori che alimentano il dispositivo stesso, mentre un numero inferiore di LED potrebbe risultare inefficace per segnalare un punto pericoloso a lunga distanza.
I LED 8 sono preferibilmente del tipo ad elevata intensità luminosa ed hanno un angolo di osservazione maggiore o uguale a 7°, preferibilmente compreso tra 20° e 30°. La luce lampeggiante emessa dai LED 8 risulta così visibile ad elevata distanza in modo tale che venga percepita dai conducenti come una segnalazione di pericolo lungo il tratto di strada che stanno percorrendo, e ciò è preferibilmente indipendente dal tipo di simbolo di segnale stradale associato al dispositivo secondo l'invenzione. All'approssimarsi del veicolo al dispositivo la luce emessa dai LED 8 continua ad essere visibile, in modo tale da attirare comunque l'attenzione del conducente anche a <•>distanze inferiori, fino a che, in prossimità del dispositivo di segnalazione, la luce lampeggiante emessa dai LED 8 diventa praticamente impercettibile, e quindi non fastidiosa per i conducenti, poiché la luce dei fari del veicolo viene riflessa dalla pellicola che rappresenta il simbolo del segnale e sovrasta in luminosità l'emissione luminosa dei LED 8.
In Figura 2 è illustrato più in dettaglio un dispositivo per la segnalazione stradale secondo la forma di realizzazione della Figura 1A. Il dispositivo rappresentato in Figura 2 comprende un pannello segnaletico 1 sul quale viene applicato anteriormente un pittogramma, vale a dire una pellicola rifrangente 13 recante il simbolo di un segnale stradale, ad esempio quello di Figura 1A del tipo impiegato per evidenziare la presenza di un incrocio pericoloso. Il dispositivo comprende una pluralità di LED 8 montati sullo stesso pannello 1 e collegati in parallelo tra loro, nonché al circuito elettronico 9, mediante coppie di conduttori 18, realizzati ad esempio mediante piste conduttrici stampate su un supporto isolante oppure con semplici fili conduttori. Il pannello 1 , del tipo conforme alle normative del Codice Stradale attualmente vigenti in Italia, è realizzato in lamiera di alluminio ed è munito di bordi ed è quindi del tipo comunemente utilizzato per i segnali stradali. Sulla parte posteriore del pannello 1 sono presenti delle piastre di fissaggio 12 di tipo noto.
Il pannello 1 costituisce la parete frontale di un contenitore formato inoltre da un pannello 2 che costituisce la parete posteriore e da una guarnizione 7 che costituisce la parete laterale del contenitore. All'interno del contenitore sono alloggiati un circuito elettronico 9 ed una sorgente autonoma di energìa 11, costituita ad esempio da una o più batterie e/o da uno o più accumulatori ricaricabili. Il circuito elettronico 9 e la sorgente autonoma di energia 11 sono vincolati al pannello 1 mediante delle staffe 15, fissate a loro volta alle piastre di fissaggio 12, che consentono inoltre di accoppiare tra loro i pannelli 1 e 2, ad esempio mediante viti o simili.
In particolare, la sorgente autonoma di energia 11 è alloggiata in un contenitore tubolare 16 mantenuto in posizione mediante la staffa 15 ed una coppia di piastrine di fissaggio 23 che consentono di fissare un eventuale sportello. E' inoltre previsto un elemento di copertura (non mostrato) per il contenitore tubolare 16 in posizione tale da agevolare l'eventuale sostituzione delle batterie 11. L'elemento di copertura è preferibilmente dotato di una serratura, o viti dalla testa sagomata in modo particolare, azionabili solo dal personale addetto alla manutenzione.
La sorgente autonoma di energia 11 è collegata al circuito elettronico 9 mediante dei connettori 17 che consentono sia la rimozione che l'installazione della stessa all'interno del contenitore.
La parete posteriore del contenitore è costituita da un pannello 2 sostanzialmente simile al pannello 1, nel quale tuttavia le staffe di fissaggio 12', sostanzialmente identiche alle staffe di fissaggio 12 presenti sul pannello 1, sono disposte sulla parte opposta. Ciò consente di realizzare in modo semplice ed economico il contenitore, rendendolo sia sostanzialmente simile come forma e dimensioni ad un comune segnale stradale, sia idoneo al fissaggio su un qualsiasi elemento di sostegno mediante gli stessi mezzi impiegati per l'applicazione dei comuni segnali stradali.
Sebbene la forma di realizzazione mostrata in Figura 2 preveda delle staffe 12' per il fissaggio del dispositivo di segnalazione ad un elemento di sostegno della comune segnaletica verticale, quale ad esempio un palo, è opportuno tenere presente che il dispositivo di segnalazione secondo l'invenzione può essere vantaggiosamente impiegato come segnale di tipo trasportabile atto ad essere appoggiato temporaneamente al suolo o fissato, eventualmente in modo amovibile, ad un veicolo per segnalare particolari condizioni temporanee di pericolo o di ingombro.
Sul pannello 2 sono praticati due fori passanti 22a e 22b che consentono innanzitutto di rilevare le condizioni di illuminazione esterne mediante un sensore di luminosità 14 associato al circuito elettronico dì controllo 9, così come la regolazione di un trimmer 21, anch'esso associato al circuito 9, che consente di variare la soglia di intervento del sensore 14. La parete laterale 7 del contenitore è realizzata preferibilmente mediante una guarnizione 70 che è rappresentata più in dettaglio nelle sezioni delle Figure 3 A e 3B. La guarnizione 70 è realizzata In modo tale da poter essere facilmente inserita tra i bordi 73 dei pannelli 1 e 2, e trattenuta in posizione dalle alette di arresto 71 che si attestano contro le rispettive superfici interne dei bordi 73 dei pannelli 1 e 2. La guarnizione 70 è inoltre dotata esternamente di bordi laterali 72 che ricoprono le superfici esterne dei corrispondenti bordi laterali 73 dei pannelli 1 e 2. Sebbene la guarnizione 70 non abbia una specifica funzione di tenuta ermetica, la sua superficie esterna è sagomata in modo tale da consentire il deflusso dell'acqua piovana che si deposita su di essa. In ogni caso, è opportuno notare che il contenitore può essere dotato di fori per consentire il deflusso di eventuali acque meteoriche che si depositano all'interno del contenitore o di condensa che si forma al suo interno. I citati fori possono essere praticati ad esempio nella guarnizione 70, in posizione tale da risultare disposti nella porzione inferiore della parete laterale 7 rispetto alla posizione di fissaggio del contenitore.
Facendo riferimento in particolare alla forma di realizzazione illustrata in Figura 3B, può essere prevista almeno una piastra di rinforzo 74, realizzata In materiale rigido, inserita internamente alla guarnizione 70 in corrispondenza di alcune porzioni della parete laterale 7, sia per mantenere inalterata nel tempo la sagoma della parete laterale 7, sia per conferire una maggiore robustezza in determinate posizioni, ad esempio in corrispondenza dell'apertura di accesso all'interno del contenitore dove è preferibilmente previsto un elemento di copertura o un portello per il contenitore tubolare 16 (Figura 2) dotato di serratura, o di viti dalla testa sagomata in modo particolare.
La Figura 4 illustra uno schema elettrico generale del circuito elettronico di controllo 9 associato al dispositivo di segnalazione secondo la presente invenzione ed alimentato, a titolo di esempio, mediante semplici batterie. Il circuito comprende un microprocessore 30, ad esempio del tipo prodotto dalla Microchip Technology ed identificato dalla sigla PIC16C54, al quale sono collegate le varie sezioni di circuito descritte nel seguito, in particolare la sezione di circuito 31, costituita da un oscillatore controllato da un dispositivo al quarzo 32 che fornisce gli impulsi della base dei tempi per il microprocessore 30.
La sezione 33 del circuito elettronico 9 fornisce le diverse tensioni V} e V2 necessarie per il funzionamento del circuito a partire dalla tensione presente ai capi deile batterie 11. Questa sezione di circuito consente inoltre di rilevare e mantenere sotto controllo la quantità di energia messa a disposizione delle batterie 11 , in modo tale da consentire di variare i cicli di attivazione dei LED 8 in funzione dello stato di carica delle batterie i l .
li microprocessore 30 consente di azionare in modo intermittente e composito i LED 8, e la potenza di uscita degii stessi viene controllata dalla sezione di circuito 34 in grado di fornire ai LED 8 un'alimentazione a corrente costante.
Per abilitare o inibire l'azionamento dei LED in funzione delle condizioni di illuminazione esterne è prevista una fotoresistenza 14, o altro sensore idoneo, collegata alla sezione di circuito 35 che fornisce i segnali elettrici appropriati al microprocessore 30. Ciò consente di azionare i LED 8 solo in condizioni di scarsa luminosità esterna, vale a dire solo nei momenti in cui l'azionamento dei LED 8 risulta efficace, limitando così il consumo di energia elettrica.
L'azionamento dei LED 8 è anche sottoposto ad un controllo ciclico realizzato dalla sezione di circuito 36 sulla luce rilevata dal sensore di luminosità 14 al fine di evitare un inopportuno spegnimento dei LED 8 quando il sensore viene interessato dalla luce dei fari di un veicolo durante le ore notturne o in condizioni di scarsa illuminazione.
Il diagramma di Figura 5 illustra, in funzione del tempo, un metodo di segnalazione che prevede, in accordo con l'invenzione, l'attivazione periodica dei LED 8 con cicli comprendenti ciascuno uno o più stati di spegnimento dei LED stessi allo scopo di ottenere un effetto di lampeggio efficace, limitando contemporaneamente il consumo di energia.
Ogni ciclo di attivazione dei LED 8 associati ad un dispositivo secondo l'invenzione viene ripetuto periodicamente con periodo TS (intervallo di tempo t‘-t" sull'asse del tempi) compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi, tenendo presente che valori inferiori del periodo TS rispetto a questo intervallo comportano una frequenza di lampeggio talmente elevata da essere percepita dall'occhio umano come un'emissione di luce continua, mentre valori del periodo TS superiori allo stesso intervallo risultano poco efficaci ad attirare l'attenzione di un conducente, soprattutto se il veicolo viaggia a velocità elevata. La durata del periodo TS in condizioni di regime e con batterie in piena efficienza è preferibilmente pari a circa ì secondo, o leggermente inferiore, in modo tale da garantire circa da 60 a 80 cicli di emissione luminosa ogni minuto da parte dei LED 8.
Ogni ciclo di attivazione ha una durata dt compresa tra 10 millisecondi e 200 millisecondi. In condizioni ideali, vale a dire in. condizioni di piena efficienza delle batterie, il ciclo di attivazione dei LED 8 ha preferibilmente una durata dt pari a circa 50 millisecondi, con un primo stato di accensione avente durata dtON Ραri a circa 10 millisecondi, uno stato intermedio di spegnimento avente durata dtOFF Pari a circa 30 millisecondi ed un secondo stato di accensione avente anch'esso durata dtON Pari a circa 10 millisecondi. In questo modo si ottiene un’emissione luminosa efficace limitando tuttavia l'energia elettrica assorbita dai LED 8.
In Figura 6 è illustrata un'altra forma di realizzazione di un dispositivo secondo l'invenzione, del tipo Impiegato in associazione con altri dispositivi simili per segnalare una curva particolarmente pericolosa.
Attualmente, In prossimità di curve particolarmente pericolose, la segnalazione viene generalmente effettuata per mezzo di una pluralità di lampade, azionate preferibilmente in modo intermittente, disposte lungo il bordo della carreggiata in corrispondenza dei segnali stradali posti sulla curva, in modo tale da evidenziare l’andamento della strada in corrispondenza della curva stessa. Nel caso in cui sia prevista un'attivazione lampeggiante, le lampade vengono attivate secondo una sequenza 'In cascata" in modo tale che i lampi emessi dalle lampade seguano in successione il profilo della curva lungo il relativo senso di marcia. Tuttavia, anche questi dispositivi richiedono allacciamenti permanenti alla rete di alimentazione elettrica e comportano quindi elevati costi di installazione.
Il dispositivo secondo l'invenzione è montato su un elemento di supporto 3 costituito da un'asta 4, inserita in un basamento 5, e da uno o più bracci di supporto 6 ai quali sono vincolabili una coppia di dispositivi Installati su un lato solo della sede stradale ed orientati in modo tale da essere visibili in entrambi i sensi di marcia.
Ciascun dispositivo comprende un contenitore realizzato similmente a quanto già illustrato In precedenza per i dispositivi rappresentati nelle Figure 1 , 2, 3A e 3B, vale a dire un contenitore costituito da un pannello segnaletico 1, dotato di un rispettivo pittogramma, il quale pannello è sagomato e dimensionato in modo tale da costituire una parete frontale del contenitore. Il contenitore comprende anche un pannello 2 che costituisce la parete posteriore ed una guarnizione 7 che costituisce la parete laterale del contenitore. In questo caso, i LED 8 sono disposti in modo tale da evidenziare il simbolo del segnale stradale.
Nel contenitore sono alloggiati il circuito elettronico di controllo 9' ed una sorgente autonoma di energia 11 , quest'ultima essendo costituita ad esempio da uno o più accumulatori ricaricabili. In questo caso, ciascun dispositivo può ad esempio essere alimentato indipendentemente dagli altri mediante una rispettiva cella fotovoltaica 10 associata al dispositivo stesso. Alternativamente, può essere utilizzata un'unità comprendente più celle fotovoltaiche 10 in grado di alimentare tutti i dispositivi associati all'impianto di segnalazione.
Nella forma di realizzazione illustrata in Figura 6, sono previsti dei cavi 20 che fuoriescono dal contenitore per consentire il collegamento elettrico con altri dispositivi simili, ad esempio per la comunicazione di un segnale di sincronismo tra i vari dispositivi dell'impianto o per il collegamento dei dispositivi ad un'unica sorgente di energia elettrica, quale ad esempio l'unità comune di celle fotovoltaiche 10. E' opportuno tenere presente che la comunicazione dei segnali di sincronismo tra i vari dispositivi deirimpianto può anche essere effettuata alternativamente mediante segnali in radiofrequenza.
Al circuito elettronico 9' è inoltre collegato un sensore di luminosità 14, ad esempio una fotoresistenza. Questo sensore consente di rilevare le condizioni esterne di illuminazione per abilitare o disabilitare l'attivazione dei LED 8. Il circuito 9' è comunque opportunamente dotato di mezzi per controllare ciclicamente l'intervento del sensore di luminosità 14 al fine di evitare un inopportuno spegnimento dei LED 8 quando il sensore viene interessato dalla luce dei fari di un autoveicolo durante le ore notturne o in condizioni di scarsa illuminazione.
Il contenitore è preferibilmente dotato di fori di aerazione (non mostrati), protetti ad esempio da una reticella che impedisce l'intrusione di insetti all'interno del contenitore, e di un portello di accesso (non mostrato), normalmente chiuso, che consente eventuali interventi di impostazione e/o di controllo sul circuito elettronico 9' senza smontare il contenitore. La Figura 7 illustra uno schema elettrico generale del circuito elettronico di controllo 9' associato ad un dispositivo come quello rappresentato in Figura 6.
Similmente al circuito 9 illustrato In Figura 4, il circuito elettronico 9’ comprende un microprocessore 30 al quale sono collegate le varie sezioni di circuito descritte nel seguito, in particolare la sezione di circuito 31, costituita da un oscillatore controllato da un dispositivo al quarzo 32 che fornisce gli impulsi della base dei tempi per il microprocessore 30. La sezione 33 del circuito elettronico 9' consente di fornire le diverse tensioni V1 e V2 necessarie per il funzionamento del circuito a partire dalla tensione presente ai capi degli accumulatori ricaricabili 11.
Il microprocessore 30 consente di azionare in modo intermittente e composito i LED 8, e la potenza di uscita degli stessi viene controllata dalla sezione di circuito 34 che fornisce ai LED 8 un'alimentazione a corrente costante.
Per abilitare o inibire l'azionamento dei LED in funzione delle condizioni di illuminazione esterne è prevista una fotoresistenza 14, o altro sensore idoneo, collegata alla sezione di circuito 35 che fornisce i segnali elettrici appropriati al microprocessore 30. Ciò consente di azionare i LED 8 solo in condizioni di scarsa luminosità esterna, vale a dire solo nei momenti in cui l'azionamento dei LED 8 risulta efficace, limitando così il consumo dell'energia immagazzinata negli accumulatori 11. Tuttavia, l'azionamento dei LED 8 è anche sottoposto al consenso della sezione di circuito 36 in funzione dello stato di carica degli accumulatori 11 al fine di consentire il raggiungimento della carica completa degli accumulatori ed evitare eventuali danni agli accumulatori stessi in caso di carica eccessivamente bassa. La sezione di circuito 36 consente inoltre di disabilitare l'eventuale intervento della sezione 35 nel caso in cui più dispositivi siano collegati tra loro ed in cui venga rilevata la condizione di attivazione dei LED 8 nel dispositivo. Ciò impedisce l'eventuale funzionamento solo, di alcuni dispositivi della sequenza e consente di comandare lo spegnimento contemporaneo di tutti i dispositivi nel momento in cui tutti si trovano effettivamente in condizioni di sufficiente illuminazione o, viceversa, di comandare l'accensione di tutti i dispositivi quando anche uno solo di essi si trova in condizioni di scarsa illuminazione.
La sezione 37 del circuito elettronico 9' provvede Inoltre a controllare le fasi di carica e scarica degli accumulatori 11 proteggendoli anche da una eventuale sovraccarica.
La sezione 38 del circuito elettronico temporizza la sequenza di azionamento dei LED 8 e genera in uscita il segnale elettrico di sincronismo per gli ulteriori dispositivi collegati. Ai terminali 39 sono quindi collegati i conduttori 20 (Figura 6) che portano il segnale di sincronismo generato dalla sezione di circuito 38 ad ulteriori dispositivi.
Lo stesso segnale di sincronismo viene ricevuto da un altro dispositivo simile in corrispondenza dei terminali 40 collegati alla sezione di circuito 41. L'emissione luminosa dei LED 8 associati ad un particolare dispositivo risulta così sincronizzata con l'emissione luminosa dei LED 8 associati ad un altro dispositivo ad esso collegato secondo il metodo che verrà descritto più in dettaglio nel seguito.
Il segnale che giunge ai terminali 40 viene preferibilmente trasmesso al microprocessore 30 attraverso una coppia di optoisolatori 42 presenti nella sezione di circuito 41. L’impiego degli optoisolatori consente innanzitutto di evitare danni al circuito 9’, ed in particolare al microprocessore 30, nel caso in cui si verifichino sovratensioni o cortocircuiti sui conduttori di collegamento 20 del segnale di sincronismo. Inoltre, il collegamento in parallelo di ciascun dispositivo alla linea di sincronismo 20 attraverso gli optoisolatori 42 rende superfluo il rispetto della polarità di collegamento di ciascuno dei due terminali 40 al conduttore di polarità omologa della coppia di conduttori 20. Ciò rende estremamente semplice e rapido il collegamento di un dispositivo ad altri già installati.
Il segnale di sincronismo viene generato da uno solo dei dispositivi, ad esempio il primo della sequenza, mentre i dispositivi ulteriormente collegati sono in grado solo di riceverlo poiché l'ulteriore generazione dei segnali di sincronismo nelle sezioni 38 dei circuiti elettronici dei restanti dispositivi viene inibita in fase di programmazione dell'ordine di attivazione di ciascun dispositivo nella sequenza.
La programmazione dell'ordine di attivazione di ciascun dispositivo rispetto agli altri viene effettuata per mezzo di una sezione 43 del circuito 9', alla quale viene applicata una tensione esterna VH, tipicamente più elevata rispetto alle tensioni normalmente presenti nel circuito. La programmazione viene effettuata semplicemente agendo su un pulsante 44 collegato alla sezione 43 del circuito. In questo caso, vale a dire quando il circuito si trova nella modalità di programmazione con la tensione VH applicata alla sezione 43, la verifica della corretta programmazione di ciascun circuito può essere effettuata controllando visivamente la sequenza di azionamento dei LED 8, ad esempio generando una serie di lampeggi con un numero di impulsi luminosi pari al numero d'ordine del dispositivo nella sequenza.
La Figura 8 è una vista schematica di un impianto di segnalazione installato in corrispondenza di una curva e realizzato mediante una pluralità di dispositivi P1-Pn sincronizzati tra loro ed orientati frontalmente verso la direzione di provenienza dei veicoli che circolano sul tratto di strada nel senso indicato dalla freccia F. Il diagramma di Figura 9 illustra, in funzione del tempo, i cicli di attivazione di ciascun dispositivo appartenente all'impianto di Figura 8.
Anche in questo caso, il ciclo di attivazione preferenziale di un singolo dispositivo è identico a quello illustrato in Figura 5, vale a dire con durata dt pari a 50 millisecondi e con due stati di accensione aventi durata pari a circa 10 millisecondi separati da uno stato intermedio di spegnimento avente durata pari a circa 30 millisecondi.
In questo caso è prevista l'attivazione sequenziale sincronizzata dei LED associati a ciascuno dei dispositivi P1-Pn in modo tale che il periodo Tl che intercorre tra il ciclo di attivazione di un dispositivo ed il ciclo di attivazione del dispositivo successivo sia pari a circa 200 millisecondi.
In particolare, ipotizzando che il ciclo di attivazione del dispositivo P] inizi nell'istante t1, il ciclo di attivazione del dispositivo P2 immediatamente seguente inizierà nell'istante t2, vale a dire dopo 200 millisecondi da t1. La sequenza di attivazione prosegue poi con gli ulteriori dispositivi Pj fino ad arrivare all'ultimo dispositivo Pn della sequenza. La sequenza stessa riprende quindi nell’istante t’1 con il ciclo di attivazione del dispositivo P1 dopo 200 millisecondi dall'istante tn in cui era iniziato il ciclo di attivazione del dispositivo Pn.
Il numero massimo di segnali è quindi determinato sostanzialmente dal periodo che intercorre tra due cicli di attivazione di un medesimo segnale, ad esempio pari all'intervallo di tempo tra l'istante t1 e l'istante t'1 sull'asse dei tempi nel diagramma di Figura 9 per quanto riguarda il dispositivo P1. Pertanto, nel caso in cui la durata del periodo venga fissata a circa 2 secondi, il numero massimo di dispositivi nella sequenza sarà pari a dieci.

Claims (70)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente almeno un pannello segnaletico recante il simbolo di un segnale stradale; una pluralità di mezzi per l'emissione luminosa collegati ad un circuito elettronico di controllo, detti mezzi di emissione luminosa essendo disposti su detto pannello segnaletico secondo una configurazione prestabilita; e mezzi per alimentare elettricamente in modo autonomo detto circuito elettronico di controllo e detti mezzi per l'emissione luminosa, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per attivare periodicamente l'emissione di luce da parte di detti mezzi di emissione luminosa, detta attivazione comprendendo uno o più stati di spegnimento di detti mezzi di emissione luminosa per ogni ciclo di attivazione dell'emissione di luce.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto ciclo di emissione di luce comprende almeno due stati di accensione di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo di circa 1 secondo.
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata compresa tra IO millisecondi e 200 millisecondi.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata di circa 50 millisecondi.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ciclo comprende almeno un primo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi, almeno uno stato intermedio di spegnimento avente durata di circa 30 millisecondi ed almeno un secondo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED), del tipo ad elevata intensità luminosa, disposti su detto pannello segnaletico almeno lungo il contorno del segnale stradale.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED) aventi angolo di osservazione maggiore o uguale a 7°, preferibilmente compreso tra 20° e 30°.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa in funzione delle condizioni di illuminazione esterne.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono almeno una batteria.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono almeno un accumulatore ricaricabile.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto di comprendere un pannello a celle fotovoltaiche per consentire la ricarica di detto almeno un accumulatore.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa in funzione dello stato di carica di detto almeno un accumulatore.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per variare la frequenza e/o la durata di detti cicli in funzione dello stato di carica di detta almeno una batteria e/o di detto almeno un accumulatore.
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico dì controllo comprende mezzi per generare in uscita, e/o ricevere in ingresso, un segnale di sincronismo atto a comandare la sequenza di azionamento di detti mezzi per l’emissione luminosa in uno di detti dispositivi con la sequenza di azionamento di corrispondenti mezzi per l'emissione luminosa in una pluralità di altri dispositivi.
  17. 17. Dispositivo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente almeno un pannello segnaletico recante il simbolo di un segnale stradale; una pluralità di mezzi per l'emissione luminosa disposti su detto pannello segnaletico secondo una configurazione prestabilita: almeno un circuito elettronico di controllo per comandare l'emissione luminosa da parte di detti mezzi per l'emissione luminosa; e mezzi per alimentare elettricamente in modo autonomo detto circuito elettronico di controllo e detti mezzi per l'emissione luminosa, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore, di cui detto pannello segnaletico costituisce una prima parete, nel quale sono alloggiati detto circuito elettronico e detti mezzi autonomi di alimentazione.
  18. 18. Dispositivo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detto contenitore comprende una seconda parete, contrapposta a detta prima parete, avente forma e dimensioni sostanzialmente uguali a quelle di detta prima parete.
  19. 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 17 o 18, caratterizzato dal fatto che detto contenitore ha forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti a quelle del corrispondente segnale stradale.
  20. 20. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 19, caratterizzato dal fatto che detta seconda parete comprende mezzi di fissaggio disposti sulla facciata esterna del contenitore.
  21. 21. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20, caratterizzato dal fatto che detto contenitore comprende ulteriormente una parete laterale costituita da una guarnizione trattenuta tra detta prima parete e detta seconda parete.
  22. 22. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 21 , caratterizzato dal fatto che detto contenitore comprende almeno una finestra richiudibile di accesso all'interno del contenitore.
  23. 23. Dispositivo secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detta finestra richiudibile è disposta in corrispondenza di detta parete laterale.
  24. 24. Dispositivo secondo uno qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 23, caratterizzato dal fatto che detto contenitore comprende uno o più fori per l'aerazione e/o per il deflusso di liquidi dal contenitore.
  25. 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per attivare periodicamente l'emissione di luce da parte di detti mezzi di emissione luminosa, detta attivazione comprendendo uno o più stati di spegnimento di detti mezzi di emissione luminosa per ogni ciclo di attivazione dell'emissione di luce.
  26. 26. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detto ciclo di emissione di luce comprende almeno due stati di accensione di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  27. 27. Dispositivo secondo la rivendicazione 25 o 26, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi.
  28. 28. Dispositivo secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo di circa 1 secondo.
  29. 29. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 25 a 28, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata compresa tra 10 millisecondi e 200 millisecondi.
  30. 30. Dispositivo secondo la rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata di circa 50 millisecondi.
  31. 31. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 25 a 30, caratterizzato dal fatto che detto ciclo comprende almeno un primo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi, almeno uno stato intermedio di spegnimento avente durata di circa 30 millisecondi ed almeno un secondo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi.
  32. 32. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED), del tipo ad elevata intensità luminosa, disposti su detto pannello segnaletico almeno lungo il contorno del segnale stradale.
  33. 33. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED) aventi angolo di osservazione maggiore o uguale a 7°, preferibilmente compreso tra 20° e 30°.
  34. 34. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l’emissione luminosa in funzione delle condizioni di illuminazione esterne.
  35. 35. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono almeno una batteria.
  36. 36. Dispositivo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione elettrica comprendono almeno un accumulatore ricaricabile.
  37. 37. Dispositivo secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto di comprendere un pannello a celle fotovoltaiche per consentire la ricarica di detto almeno un accumulatore.
  38. 38. Dispositivo secondo la rivendicazione 36 o 37, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa in funzione dello stato di carica di detto almeno un accumulatore.
  39. 39. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 35 a 38, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per variare la frequenza e/o la durata di detti cicli in funzione dello stato di carica di detta almeno una batterla e/o di detto almeno un accumulatore.
  40. 40. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 25 a 39, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico di controllo comprende mezzi per generare in uscita, e/o ricevere in ingresso, un segnale di sincronismo atto a comandare la sequenza di azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa in uno di detti dispositivi con la sequenza di azionamento di corrispondenti mezzi per l'emissione luminosa in una pluralità di altri dispositivi.
  41. 41. Metodo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente l'emissione luminosa da parte di mezzi associati ad almeno un dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 40, caratterizzato dal fatto di prevedere l'attivazione periodica dei mezzi di emissione luminosa di detto dispositivo, detta attivazione comprendendo ad ogni ciclo uno o più stati di spegnimento di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  42. 42. Metodo secondo la rivendicazione 41, caratterizzato dal fatto che detto ciclo di emissione di luce comprende almeno due stati di accensione di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  43. 43. Metodo secondo la rivendicazione 41 o 42, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi.
  44. 44. Metodo secondo la rivendicazione 43, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo di circa 1 secondo.
  45. 45. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 41 a 44, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata compresa tra 10 millisecondi e 200 millisecondi.
  46. 46. Metodo secondo la rivendicazione 45, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata di circa 50 millisecondi.
  47. 47. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 41 a 47, caratterizzato dal fatto che detto ciclo comprende almeno un primo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi, almeno uno stato intermedio di spegnimento avente durata di circa 30 millisecondi ed almeno un secondo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi.
  48. 48. Metodo secondo la rivendicazione 41, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED), del tipo ad elevata intensità luminosa, disposti su detto pannello segnaletico almeno lungo il contorno del segnale stradale.
  49. 49. Metodo secondo la rivendicazione 41, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'emissione di luce sono costituiti da diodi emettitori di luce (LED) aventi angolo di osservazione maggiore o uguale a 7°, preferibilmente compreso tra 20° e 30°.
  50. 50. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 41 a 49, caratterizzato dal fatto di abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa in funzione delle condizioni di illuminazione esterne.
  51. 51. Metodo secondo la rivendicazione 50, caratterizzato dal fatto di controllare periodicamente le condizioni di illuminazione per determinare l'eventuale inibizione dell'azionamento di detti mezzi per l'emissione luminosa durante il periodo di azionamento degli stessi.
  52. 52. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 41 a 51, caratterizzato dal fatto di abilitare o inibire l'azionamento di detti mezzi per l’emissione luminosa in funzione dello stato di carica di detti mezzi autonomi di alimentazione.
  53. 53. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 41 a 52, caratterizzato dal fatto di variare la frequenza e/o la durata di detti cicli in funzione dello stato di carica di detti mezzi autonomi di alimentazione.
  54. 54. Impianto per la segnalazione stradale comprendente una pluralità di dispositivi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 40 disposti lungo il bordo della carreggiata, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo generato da almeno uno di detti dispositivi.
  55. 55. Impianto secondo la rivendicazione 54, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo comprendono almeno un'unità per la trasmissione di segnali in radiofrequenza disposta in almeno uno di detti dispositivi ed almeno un'unita per la ricezione di detti segnali in radiofrequenza in uno o più dei restanti dispositivi dell’impianto.
  56. 56. Impianto secondo la rivendicazione 54, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo comprendono un'unità ricetrasmittente per segnali in radiofrequenza associata a ciascun dispositivo.
  57. 57. Impianto secondo la rivendicazione 54, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per la distribuzione di un segnale di sincronismo comprendono un conduttore elettrico bipolare a cui sono collegati in parallelo i circuiti elettronici di controllo di ciascuno dei dispositivi attraverso detti mezzi per generare in uscita, e/o ricevere in ingresso, un segnale di sincronismo.
  58. 58. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 54 a 57, caratterizzato dal fatto che il circuito elettronico di controllo di ciascuno di detti dispositivi comprende mezzi per programmare l'ordine di attivazione dei rispettivi mezzi per l'emissione luminosa rispetto all'ordine di attivazione dei mezzi per l'emissione luminosa nei restanti dispositivi.
  59. 59. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 54 a 58. caratterizzato dal fatto che almeno il circuito elettronico di controllo di un primo di detti dispositivi comprende mezzi per abilitare la generazione in uscita di un segnale di sincronismo; e dal fatto che i circuiti elettronici di controllo dei restanti dispositivi comprendono mezzi per disabilitare la generazione di detto segnale di sincronismo in uscita ed abilitare la ricezione di detto segnale di sincronismo in ingresso.
  60. 60. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 57 a 59, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per ricevere in ingresso detto segnale di sincronismo comprendono una coppia di optoisolatori.
  61. 61. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 54 a 60, caratterizzato dal fatto che il circuito elettronico di controllo di almeno un primo di detti dispositivi comprende mezzi per mantenere abilitato il funzionamento dei mezzi per l'emissione luminosa ad esso associati, nonché dei mezzi per l'emissione luminosa associati ai rimanenti dispositivi, in funzione delle condizioni di illuminazione esterne rilevate solo in prossimità di detto primo dispositivo.
  62. 62. Metodo per la segnalazione stradale, del tipo comprendente l'emissione luminosa in un impianto secondo una qualsiasi deile rivendicazioni da 54 a 61. caratterizzato dal fatto di prevedere l'attivazione periodica dei mezzi di emissione luminosa associati a ciascuno di detti dispositivi, detta attivazione comprendendo ad ogni ciclo uno o più stati di spegnimento di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  63. 63. Metodo secondo la rivendicazione 62, caratterizzato dal fatto che detto ciclo comprende almeno due stati di accensione di detti mezzi per l'emissione luminosa.
  64. 64. Metodo secondo la rivendicazione 62 o 63, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto con periodo compreso tra 0,05 secondi e 5 secondi.
  65. 65. Metodo secondo la rivendicazione 64, caratterizzato dal fatto che detto ciclo viene ripetuto per ciascun segnale dell'impianto con periodo di circa 2 secondi.
  66. 66. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 62 a 65, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata compresa tra 10 millisecondi e 200 millisecondi.
  67. 67. Metodo secondo la rivendicazione 66, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata di circa 50 millisecondi.
  68. 68. Metodo secondo la rivendicazione 62 o 67, caratterizzato dal fatto che detto ciclo ha una durata di circa 50 millisecondi con un primo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi, uno stato intermedio di spegnimento avente durata di circa 30 millisecondi ed un secondo stato di accensione avente durata di circa 10 millisecondi.
  69. 69. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 62 a 68, caratterizzato dal fatto di prevedere l'attivazione sequenziale sincronizzata dei mezzi di emissione luminosa associati a ciascuno di una pluralità di segnali stradali disposti lungo il bordo della carreggiata.
  70. 70. Metodo secondo la rivendicazione 69, caratterizzato dal fatto che l'attivazione dei mezzi di emissione luminosa di uno tra detti dispositivi viene effettuata dopo circa 200 millisecondi dall'inizio del ciclo di attivazione del dispositivo che lo precede nella sequenza di attivazione programmata.
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