ITMI971059A1 - Metodo per l'identificazione di bobinedi filo in particolare per l'identificazione della qualita' del filo tessile avvolto su dette - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione ha per oggetto un metodo per l'identificazione di bobine di filo, in particolare per l'identificazione della qualità del filo tessile testurizzato avvolto su dette bobine.
Per svariati motivi, tuttavia ben noti agli esperti e dunque qui non riportati per brevità, una produzione tessile può dare luogo ad un filato avente diverse caratteristiche o meglio avente diversi gradi di qualità. Sorge pertanto la necessità di contrassegnare al fine di distinguere le bobine su cui è avvolto lo stesso filato tuttavia con diverse caratteristiche qualitative e/o di peso. Il problema è sentito in tutte le macchine tessili che producono bobine o simili ed in particolare nelle macchine stirotesturizzatrici alle quali si farà riferimento anche nel seguito al solo scopo esemplificativo.
Tali macchine attualmente comprendono essenzialmente i seguenti dispositivi od unità: un dispositivo di stiro-testurizzazione, un dispositivo per la rilevazione della tensione del filo a valle del discositivo di stiro-testurizzazione, una unica di levata automatica delle bobine comprendente un’asta lanciatilo, ed una unità elettronica, che provvede al governo della macchina tessile ed in particolare ad elaborare i valori di tensione del filo al fine di rilevare il grado di qualità del filato eventualmente tramite una classifica, usualmente convenzionale, in quanto può essere concordata direttamente con l'acquirente delle bobine di filo. I risultati di tale elaborazione vengono riportati su una etichetta che un operatore provvede ad associare alla relativa bobina. Dunque la fase di applicazione a ciascuna bobina di mezzi atti ad identificarla in funzione di detta classifica è eseguita interamente a mano. Ciò significa che ogni volta l'operatore deve leggere l'etichetta in modo da interpretare le informazioni su di essa contenute, individuare la bobina su cui detta etichetta deve essere associata, applicarla in un punto tale che detta etichetta risulti il più possibile visibile ed allo stesso tempo il meno soggetta a danneggiamento per effetto delle successive manipolazioni della bobina.
E' stato constatato che detta operazione col tempo risulta noiosa, induce facilmente l’operatore alla disattenzione, e dunque a commettere errori con conseguenze negative ben note agli esperti e dunaue qui non elencate per bravina.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di ovviare al summenzionato inconveniente, ovvero provvedere un metodo per l'identificazione di bobine di filo che per essere attuato non richieda l'intervento di un operatore in modo di offrire la garanzia che la corrispondenza biunivoca tra la bobina ed i mezzi che la devono identificare sia sempre corretta e dunque della massima affidabilità. E' stato inoltre constatato che l’uso di etichette per contrassegnare le bobine di filati presenta degli inconvenienti in quanto le etichette normalmente utilizzate ed utilizzabili risultano leggibili solo da una distanza che sarebbe auspicabile aumentare in considerazione dell'estensione degli spazi e dei volumi di merce normalmente esistenti nelle fabbriche tessili e relativi magazzini. Inoltre le tradizionali etichette sono leggibili solo se la bobina è correttamente orientata rispetto all'osservatore; dunque se le bobine si trovano orientate in modo da non mostrare l'etichetta all'osservatore o addirittura sono disposte alla rinfusa, sono controllabili solo tramite l'intervento diretto dell’operatore che deve afferrarle ed orientarle singolarmente per poter effettuare la lettura delle informazioni riportate sulla etichetta. Inoltre le indicazioni riportate sulla etichetta possono essere in una lingua non comprensibile da parte dell'osservatore .
Un ulteriore scopo della presente invenzione consiste pertanto nell'ovviare ai summenzionati inconvenienti ovvero provvedere un metodo per l'identificazione di bobine di filo che possa rendere identificabile la bobina: anche ad una distanza relativamente grande, indipendentemente dalla orientazione della bobina rispetto all'osservatore e indipendentemente dal fatto che la bobina si trovi isolata od ammassata insieme ad altre, ed indipendentemente dalla lingua conosciuta dall'osservatore.
Tali scopi sono raggiunti da un metodo secondo la rivendicazione 1 a cui si rimanda per brevità.
L'ingrossamento anulare può essere realizzato automaticamente durante la fase di levata della bobina e pertanto ogni intervento dell'operatore può essere evitato. Inoltre l'ingrossamento anulare circondando tutta la bobina risulta visibile indipendentemente dalla orientazione della bobina ed ad una distanza superiore a quella a cui un osservatore riesce a leggere una normale etichetta.
Ad ogni posizione dell'ingrossamento anulare rispecco ad almeno una delle estremità della bobina può essere associata una informazione od un valore che pertanto possono essere recepiti indipendentemente dalla lingua parlata dall'osservatore.
L'invenzione pertanto raggiunge i summenzionati scopi in quanto la posizione di detto ingrossamento anulare rispetto ad una oppure all'altra ovvero ad entrambe le estremità di detta bobina può dunque essere assunta come criterio per l'identificazione della qualità del filo tessile avvolto su detta bobina e/o del grado di riempimento di detta bobina tramite l'istituzione di una corrispondenza biunivoca tra detta posizione ed un valore od una informazione. Il metodo presenta inoltre il vantaggio di non richiedere stampanti o comunque l'uso di inchiostri per contrassegnare le bobine evitando tutti gli inconvenienti e le relative complicazioni tecniche. Inoltre essendo attuabile tramite la stessa macchina tessile che elabora il filo ed in particolare durante la stessa operazione di formazione della bobina esso risulta prontamente attuabile a costi estremamente ridotti .
Tale metodo è preferibilmente, ma non esclusivamente attuabile da una macchina tessile secondo la rivendicazione 5 a cui si rimanda per brevità. Da detta rivendicazione risulta chiaramente che l'invenzione è attuabile in modo molto economico poiché può essere sufficiente modificare l'unità di levata automatica di una macchina tessile tradizionale ..
Nel caso esemplificato è sufficiente prevedere almeno un elemento di arresto temporaneo, ad esempio un pistoncino pneumatico, agente da fermo per l'asta lanciatilo in almeno una posizione prestabilita. L'invenzione raggiunge dunque l'ulteriore scopo dell'economia e della affidabilità che sono particolarmente apprezzate soprattutto nel campo delle macchine tessili che devono operare con continuità al fine di raggiungere produttività elevate .
L'invenzione è illustrata a solo titolo esemplificativo, e dunque non limitativo, con l'ausilio delle allegate figure che si riferiscono in particolare ad una macchina tessile stirotesturizzatrice modificata secondo l'invenzione. Più precisamente la modifica riguarderebbe principalmente il dispositivo lanciatilo che viene integrato con dei mezzi per il fermo in posizioni prestabilite dell'asta lanciatilo. E' tuttavia palese che l’invenzione può anche essere attuata anche tramite altre macchine tessili come ad esempio roccatrici, binatrici, interlacciatrici ad aria che pertanto rientrano nell'ambito di protezione della presente invenzione.
La figura 1 è una vista laterale schematica e parziale di una macchina tessile di stirotesturizzazione .
La figura 2 illustra in pianta ed in una prima configurazione un dispositivo lanciafilo della macchina tessile secondo l'invenzione.
La figura 3 è una vista secondo la freccia III di figura 2.
La figura 4 illustra in pianta ed in una seconda configurazione un dispositivo lanciafilo della macchina tessile secondo l'invenzione.
La figura 5 è una vista secondo la freccia V di figura 4.
La figura 6 illustra in pianta ed in una terza configurazione un dispositivo lanciafilo della macchina tessile secondo l'invenzione.
La figura 7 è una vista secondo la freccia VII di figura 6.
La figura 8 illustra in pianta ed in una quarta configurazione un dispositivo lanciafilo delia macchina tessile secondo l'invenzione.
La figura 9 è una vista secondo la freccia IX di figura 8.
Con riferimento alle summenzionate figure la macchina tessile di stiro testurizzazione illustrata è genericamente indicata con 1 e comprende essenzialmente: un dispositivo di stirotesturizzazione 2, un dispositivo per la rilevazione della tensione 3 posto a valle di detto dispositivo di stiro-testurizzazione 2, una unità elettronica 4 per l'elaborazione di detti valori di tensione al fine di stabilire una classifica di qualità del filo 5, una unità di levata automatica 6 delle bobine 7. Il dispositivo di stiro-testurizzazione 2, l'unità elettronica 4, l'unità di levata automatica 6 hanno una struttura nota e tradizionale e pertanto non sono descritte nei dettagli. L'unità di levata automatica 6 comprendente un dispositivo lanciafilo 8 che a differenza di un dispositivo lanciafilo noto comprende almeno un elemento di arresto 9 dell'asta lanciafilo 10. Per il resto l'unità di levata automatica 6 ha una struttura tradizionale.
Il dispositivo per la rilevazione della tensione 3, l'unità elettronica 4 e l'unità di levata automatica 6 provvista di almeno un elemento di arresto 9, possono essere applicati anche ad altre macchine tessili od impianti al fine di attuare il metodo secondo l'invenzione. Il dispositivo 3, l’unità elettronica 4 e l'unità di levata automatica 6 provvista di almeno un elemento di arresto possono essere applicati a roccatrici, binatrici, interlacciatrici ad aria e simili oltre che a testurizzatrici a frizione e testurizzatrici ad aria. Il dispositivo per la rilevazione della tensione 3 rileva la tensione del filo a monte dell'unità di levata automatica 6.
Il dispositivo lanciatilo 8 comprendente un'asta lanciatilo 10 incernierata ad una estremità 11 e mossa in rotazione da primi mezzi attuatori 12 ed è bloccata nelle posizioni prestabilite dai mezzi di arresto 9 comandati dalla unità elettronica 4. Preferibilmente i mezzi attuatori dell’asta lanciatilo comprendono un primo pistone pneumatico 12 mentre i mezzi di arresto comprendono preferibilmente almeno un secondo pistone pneumatico 9. Per ragioni economiche e costruttive, al fine di permettere l'uso di un solo secondo pistone pneumatico 9, indipendentemente dal numero dei previsti punti di arresto dell'asta lanciatilo 10, il secondo pistone pneumatico 9 è spostabile ovvero variamente posizionabile rispetto all'asta lanciatilo 10 in modo che detta asta 10 possa essere arrestata secondo determinati e prestabiliti angoli di rotazione. Come visibile in particolare dalle figure 3, 5, 7 e 9 lo stelo 14 del pistone 9 interferisce perpendicolarmente con la traiettoria di detta asta lanciafilo 10 quando è necessario arrestare detta asta 10 nel punto programmato.
Il funzionamento è il seguente. Il filo 5 scorre verso la bobina 7A nella direzione indicata dalla freccia "F" in figura 1. Prima di avvolgersi sulla bobina in lavorazione indicata con 7A per distinguerla da quelle già formate indicate con 7, il filo 5 attraversa il dispositivo di stirotesturizzazione 2, il dispositivo di rilevazione della tensione 3, e giunge all’unità di levata automatica 6 impegnando il guidafilo di zettatura 15 e si avvolge sulla bobina 7A. Il dispositivo di rilevazione della tensione 3 rileva i valori della tensione del filo 5 a valle del dispositivo di stirotesturizzazione 2 e li invia alla unità elettronica 4 che li memorizza e li elabora in funzione di un programma che permette di classificare la bobina 7A in lavorazione in funzione della qualità del filo 5 avvolto su di essa. L'unità elettronica 4 sorveglia anche tutte le altre funzioni delia macchina tessile 1 in modo da governarla. A tale proposito non si entra nel dettaglio in quanto questo aspetto è di per sé noto e generalizzato nella macchine tessili di questo tipo. Quando la bobina 7A in lavorazione ha raggiunto il peso prestabilito l'unità di levata 6 si aziona e contemporaneamente il metodo secondo l'invenzione viene attuato. I bracci 16 incernierati in 17 ruotano in direzione della freccia "G" al fine di scaricare la bobina 7A sul magazzino 18 che contiene le bobine 7 lavorate in precedenza. Per effetto del sollevamento il filo 5 si disimpegna dal guidafilo di zettatura 15 che ha una forma a "V". Conseguentemente si ha la creazione durante la fase finale dell'avvolgimento di un ingrossamento anulare localizzato 20 sulla superficie laterale esterna 21 della bobina 7A tramite una deposizione localizzata di una pluralità di spire di filo 5. Nel caso illustrato in figura 2, l'ingrossamento anulare localizzato 20 è disposto centralmente sulla superficie laterale esterna e per la sua formazione non è dunque necessario l'intervento del dispositivo lanciatilo 8. Quando le spire dell'ingrossamento anulare 20 hanno raggiunto il numero previsto il filo 5 viene tagliare ed una estremità termina sulla bobina 7A mentre la rimanente viene risucchiata da una bocchetta aspirante 24 che la tiene a disposizione del dispositivo lanciatilo 9 ovvero in una posizione tale da essere agganciabile da parte dell'estremità di presa 25 dell'asta lanciatilo 10. Il metodo secondo l'invenzione prevede dunque di assumere la posizione (ovvero la distanza) di detto ingrossamento anulare 20 rispetto alle estremità 22 e 23 (una oppure entrambe) come mezzo per l'identificazione della qualità del filo tessile avvolto su detta bobina e/o del grado di riempimento di detta bobina. Ciò è possibile tramite l'istituzione di una corrispondenza biunivoca tra detta posizione ed un valore od una informazione, dunque la posizione dell'ingrossamento anulare 20 sulla superficie laterale 21 varia in funzione di detto valore od informazione come visibile nelle successive figure 4 e 6. In figura 8 è invece illustrato il caso particolare in cui l'avvolgimento della bobina 7A è stato arrestato prima che la bobina raggiungesse il peso previsto in quanto i difetti del filo erano tanti e tali da rendere detta bobina non utilizzabile per le successive lavorazioni. Essendo totalmente priva di ingrossamenti anulari la bobina 7A è dunque classificata come un sotto peso da scartare. Con riferimento alle figure 4 e 6, se l’ingrossamento anulare 20 deve essere disposto più prossimo alla estremità destra 23 della bobina 7A durante la levata si aziona il dispositivo lanciafilo 8. Il filo 5 vene catturato dalla estremità 25 della asta lanciafilo 10 e spostato di una quantità opportuna stabilita dalla posizione dei mezzi di arresto ovvero dal secondo pistoncino pneumatico 9 che con il suo stelo 14 in posizione proiettata all'esterno limita ad un angolo "a" prefissato la rotazione dell'asta 10. Come visibile in figura 4 l'ingrossamento anulare localizzato 20 si forma dunque in una posizione prossima alla estremità destra 23 della bobina 7A. Quando le spire dell'ingrossamento anulare 20 hanno raggiunto il numero previsto l'asta lanciafilo 10 ritorna nella posizione di partenza per cui il filo 5 torna a scorrere nel raggio di azione della bocchetta di aspirazione 24. Il filo 5 viene tagliato ed una estremità termina sulla bobina 7A mentre la rimanente viene risucchiata da una bocchetta aspirante 24 che la tiene a disposizione del dispositivo lanciafilo 8 ovvero in una posizione tale da essere agganciabile da parte dell'estremità di presa 25 di detta asta 10.
Volendo quando un nuovo tubetto 26 viene caricato tra i bracci 16 il dispositive lanciatilo si aziona nuovamente mentre i mezzi di arresto 9 rimangono inoperosi. L'estremità di presa 25 preleva l'estremità del filo trattenuta dalla bocchetta aspirante 24 e la porta sulla estremità destra 23 della ottenenda bobina. Per effetto della rotazione del tubetto 26 si generano le prime spire di avvolgimento che vincolano il filo 5 sul tubetto 26 permettendo l'inizio della fase di avvolgimento. Il guidafilo di zettatura 15 aggancia il filo 5 per discesa della bobina dovuta alla rotazione dei bracci 16 contrariamente alla freccia "G" e l'operazione di avvolgimento ha inizio.
Con riferimento alle figura 6, se l'ingrossamento anulare 20 deve essere disposto alla estremità destra 23 della bobina 7A durante la levata si aziona il dispositivo lanciatilo 8. Il filo 5 vene catturato dalla estremità 25 della asta lanciatilo 10 e spostato di una quantità opportuna stabilita dalla posizione dei mezzi di arresto ovvero dal secondo pistoncino pneumatico 9 che con il suo stelo 14 in posizione proiettata all'esterno limita la rotazione dell'asta 10 ad un angolo "β" prefissato diverso dall'angolo "a". La diversità degli angoli di rotazione è ottenuta, nei caso particolare illustrato, spostando i mezzi di arresto ovvero il pistoncino 9 rispetto alla cerniera 11 dell'asta lanciatilo 10. Sono tuttavia possibili soluzioni alternative secondo cui i mezzi di arresto possono comprendente un numero di pistoncini 9 quanti sono i previsti angoli di arresto dell'asta lanciatilo 10. Come visibile in figura 4 l'ingrossamento anulare localizzato 20 si forma dunque sulla estremità destra 23 della bobina 7A. Quando le spire dell'ingrossamento anulare 20 hanno raggiunto il numero previsto l'asta lanciatilo 10 ritorna nella posizione di partenza per cui il filo 5 scorre nuovamente nel raggio di azione della bocchetta di aspirazione 24. Il filo 5 viene tagliato ed una estremità termina sulla bobina 7A mentre la rimanente viene risucchiata da una bocchetta aspirante 24 che la tiene a disposizione del dispositivo lanciatilo 8 ovvero in una posizione tale da essere agganciabile da parte dell'estremità di presa 25 di detta asta 10. Volendo quando un nuovo tubetto 26 viene caricato tra i bracci 16 il dispositivo lanciatilo si aziona nuovamente mentre i mezzi di arresto 9 rimangono inoperosi. L'estremità di presa 25 preleva l'estremità del filo trattenuta dalla bocchetta aspirante 24 e la porta sulla estremità destra 23 della ottenenda bobina. Per effetto della rotazione del tubetto 26 si generano le prime spire di avvolgimento che vincolano il filo 5 sul tubetto 26 permettendo l'inizio della fase di avvolgimento. Il guidafilo di zettatura 15 aggancia il filo e l'operazione di avvolgimento ha nuovamente luogo. In sintesi il metodo per l'identificazione di bobine di filo/ in particolare per l'identificazione della qualità di un filo tessile testurizzato avvolto su dette bobine e/o del grado di riempimento di dette bobine, comprende: una fase di rilevazione dei valori delle variazioni della tensione del filo a valle del dispositivo di testurizzazione, una fase di elaborazione di detti valori al fine di stabilire una classifica del filato, una fase di applicazione a dette bobine 7A di mezzi atti ad identificare ciascuna bobina in funzione di detta classifica che prevede la creazione durante la fase finale dell'avvolgimento di almeno un ingrossamento anulare localizzato 20 sulla superficie laterale esterna 21 della bobina 7A tramite una deposizione localizzata di una pluralità di spire di filo, la posizione di detto ingrossamento anulare localizzato 20 rispetto alle estremità 22 e 23 di detta bobina 7A essendo assunta come criterio per ì'identificazione della qualità del filo tessile 5 avvolto su detta bobina e/o del grado di riempimento di detta bobina tramite l'istituzione di una corrispondenza biunivoca<' >tra detta posizione ed un valore od una informazione. In particolare la fase di applicazione a dette bobine dell'ingrossamento anulare 20 è espletata durante la fase di levata della bobina in formazione 7A ed in particolare dal momento in cui il filo si disimpegna dal guidafilo di zettatura 15 comportanto una sensibile razionalizzazione delle operazioni di avvolgimento nel loro complesso. Inoltre essendo il filo 5 mantenuto nella posizione prevista per l'ingrossamento anulare 20 dall'asta lanciafilo 10 del dispositivo lanciafilo 8 il metodo risulta molto vantaggioso in quanto è attuabile sfruttando dei dispositivi già esistenti a bordo della macchina tessile 1 al fine di svolgere anche altre funzioni. Nel caso lo si ritenesse utile sulla superficie laterale esterna 21 della bobina 7A possono essere riportati anche una pluralità di ingrossamenti anulari localizzati 20.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Metodo per l'identificazione di bobine (7-7A), di filo (5) in particolare per l'identificazione della qualità di un filo tessile avvolto su dette bobine e/o del grado di riempimento di dette bobine, in cui è prevista una fase di rilevazione dei valori delle variazioni della tensione del filo, una fase di elaborazione di detti valori al fine di stabilire una classifica del filato, una fase di applicazione a dette bobine di mezzi atti ad identificare ciascuna bobina in funzione di detta classifica, caratterizzato dal fatto che la fase di applicazione a dette bobine (7, 7A) di mezzi atti ad identificare ciascuna bobina in funzione di detta classifica prevede la creazione durante la fase finale dell'avvolgimento di almeno un ingrossamento anulare localizzato (20) sulla superficie laterale esterna (21) della bobina (7A) tramite una deposizione localizzata di una pluralità di spire di filo, la posizione di detto ingrossamento anulare localizzato (20) rispetto ad almeno una delle estremità (22, 23) di detta bobina (7A) essendo assunta come criterio per l'identificazione della qualità del filo tessile (5) avvolto su detta bobina (7A) e/o del grado di riempimento di detta bobina (7A) tramite l'istituzione di una corrispondenza biunivoca tra detta posizione ed un valore od una informazione.
- 2. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il filo tessile è del tipo stirotesturizzato e i valori delle variazioni della tensione del filo sono preferibilmente rilevati a valle del dispositivo di stirotesturizzazione (2).
- 3. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di applicazione a dette bobine (7A) dell'ingrossamento anulare localizzato (20) è espletata durante la fase di levata della bobina (7A) stessa ed in particolare dal momento in cui il filo (5) si disimpègna dal guidafilo di zettatura (15).
- 4. Metodo di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il filo (5) è mantenuto nella posizione prevista per l'ingrossamento anulare localizzato (20) dall'asta lanciafilo (10) opportunamente posizionata.
- 5. Macchina tessile per l'attuazione del metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo (3) per la rilevazione della tensione, una unità elettronica (4) per l'elaborazione di detti valori di tensione al fine di stabilire una classifica della qualità del filo (5), una unità di levata automatica (β) delle bobine (7-7A) comprendente un dispositivo lanciatilo (3) comprendente un'asta lanciatilo (10) incernierata (11) ad una estremità e mossa in rotazione da mezzi attuatori (12) ed è bloccata nelle posizioni prestabilite da mezzi di arresto (9) comandati dalla unità elettronica (4) interferenti perpendicolarmente con la traiettoria di detta asta lanciatilo (10).
- 6. Macchina tessile di cui alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di essere una delle seguenti macchine: roccatrice, binatrice, interlacciatrice ad aria, testurizzatrice a frizione, testurizzatrice ad aria, il dispositivo di rilevazione della tensione (3) rilevando la tensione a monte del dispositivo di stirotesturizzazione (2).
- 7. Macchina tessile di cui alla rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che i mezzi attuatori dell'asta lanciatilo comprendono un primo pistone pneumatico (12) ed i mezzi di arresto comprendono almeno un secondo pistone pneumatico (9).
- 8. Macchina tessile di cui alla rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che il secondo pistone pneumatico (9) è posizionatile rispetto all’asta lanciatilo (10) in modo da arrestarla secondo determinati angoli (α,β) di rotazione.
- 9. Bobina (7, 7A) di filo caratterizzata dai fatto d comprendere sulla sua superficie laterale esterna (21) almeno un ingrossamento anulare localizzato (20) ottenuto tramite una deposizione localizzata di una pluralità di spire di filo.
- 10. Metodo, macchina e bobina come descritti ed illustrati.
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